Redazione Notizie D'Abruzzo

Giornalisti Agro Alimentari ed Ambientali, Fioriti eletto vice presidente nazionale vicario

E’ terminato ieri sera a Roma il congresso nazionale di Unaga, i giornalisti specializzati agro alimentari ed ambientali della Federazione Nazionale della Stampa Italiana( F.N.S.I.), eleggendo l’organigramma dirigente nazionale:
 
Presidente Nazionale Roberto Zalambani (Emilia Romagna)
Vice Presidente Vicario Nazionale Donato Fioriti (Abruzzo)
Vice Presidente Naz.le Geppina Landolfo (Campania) 
Segretario Generale Gianfranco Girelli (Friuli Venezia Giulia)
Tesoriere Efrem Tassinato (Veneto) 
 
Entrano in Consiglio Nazionale Unaga (FNSI) il teatino Ugo Iezzi ed il pescarese Giacomo Cavuta. I chietini Adriano Ciccarone e Mario D’Alessandro entrano a far parte del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale.
 
“Possiamo ritenerci soddisfatti per la rappresentatività abruzzese in seno a Unaga - esclama il neo Vice Pres. Naz. Vicario Donato Fioriti - La lista “Fare Squadra”, di provenienza Arga Lazio Abruzzo Molise, ha avuto il merito di presentarsi a questo appuntamento come prima Arga italiana per iscritti, attività e numero di delegati al congresso nazionale”   
 
“Porteremo le istanze del territorio a livello nazionale -aggiunge Fioriti- e la nostra proposta congressuale, volta ad una maggiore comunicazione interna ed organizzativa, aggiunta ad una eterogenea attività istituzionale nazionale, con percorsi caratterizzanti in ambito agro alimentare ed ambientale”
 
“In particolare - conclude Fioriti- porteremo a livello ministeriale l'iniziativa Argalam per l’istituzione dei “Parchi della Felicità” (Progetto ONU), che in Abruzzo è alla terza edizione , grazie alla collaborazione con i Comuni di Guardiagrele (2016), Picciano (2017) e Fresagrandinara (2018). Sarà un fiore all’occhiello Unaga e, grazie al viatico abruzzese, diventerà un percorso nazionale itinerante, di anno in anno in una regione diversa: si completerà con un protocollo di intesa con il Ministero dell’Ambiente”.

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Teramo. Sant’Atto abbandonata, la denuncia del candidato D’Angelantonio

“E' sempre più indecorosa la situazione della zona industriale di Sant’Atto, con le aree verdi invase da immondizia, come una discarica”. La denuncia è di Giuseppe D’Angelantonio, candidato alle prossime amministrative con il movimento Azione Politica di Rudy Di Stefano.
“E’ solo di oggi l’ennesimo e ultimo reportage fotografico di un quotidiano locale in cui campeggiano rifiuti di vario genere - prosegue D'Angelantonio - Indifferenziato, sacchi neri e oggetti ingombranti sono puntualmente lasciati in bella vista da persone incivili e incuranti del bene comune”. 
Le discariche improvvisate sono un tasto dolente per la comunità di Sant’Atto che assiste, ormai da anni impotente, allo scempio che si ripete e si consuma quotidianamente nella frazione. 
“E' una situazione cronica, tanto discussa da chi di dovere, ma mai affrontata e risolta - continua il candidato - Tutta la zona, compresa l’area industriale che è stata attenzionata durante il terribile incendio alla Richetti, è ora ripiombata in un silenzio interrotto solo dagli aggiornamenti sul degrado in cui sta sprofondando”.
Altro problema fortemente dibattuto e lamentato a Sant’Atto è il cimitero e il suo ampliamento: “E’ la promessa di un progetto rimasto nel dimenticatoio - incalza il  candidato di Azione Politica - un intervento di fondamentale importanza per la comunità, ma evidentemente di nessun interesse per chi avrebbe dovuto portare avanti l’iter dei lavori. Il progetto, risalente al 2007, è stato oggetto di impegni presi sia dall’ex sindaco Brucchi che dal Comitato di Frazione Sant'Atto, ma i loro interventi si sono concretizzati in un nulla di fatto. L’avvio dei lavori era previsto, infatti, a dicembre 2014 e non sono mai iniziati”. 
“Noi residenti di Sant’Atto -  conclude D'Angelantonio - chiediamo da tempo un intervento su vari fronti: l’illuminazione è carente, la sicurezza stradale inesistente e ovunque rifiuti abbandonati. Tutto ciò non può essere più tollerato. In passato non abbiamo avuto risposte, è arrivato il momento di cambiare e agire per dare respiro alla nostra comunità, ascoltando le sue espressioni e soddisfacendo le aspettative”.  
Si ricorda che, nella sede di Azione Politica, in Viale Bovio n. 63, è possibile lasciare i propri commenti e le proprie proposte che saranno sintetizzate nel programma di Azione Politica per le amministrative.

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SPRAR, il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno traccia il futuro

«La forza della progettualità SPRAR attivata dal Comune di Montesilvano è data dalla sinergia che stiamo mettendo in atto anche con altri Comuni della nostra regione, nonché all’estensione di servizi di assistenza alle persone con grandi difficoltà economiche». A dirlo è il sindaco Francesco Maragno, questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata insieme ai sindaci dei Comuni di Picciano, Enzo Catani ed Elice, Gianfranco De Massis, al commissario e al direttore dell’Azienda Speciale, Luca  Cirone e Eros Donatelli e al vicesindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis.  

Il Comune di Montesilvano ha infatti deciso di attivare un progetto SPRAR per minori in collaborazione con Elice e Picciano.  Questo SPRAR coinvolgerà un massimo di 52 minori non accompagnati, dei quali 6 a Picciano, 6 ad Elice e 40 a Montesilvano. In virtù della normativa che stabilisce un tetto massimo di migranti in proporzione alla popolazione residente, numero che a Montesilvano ammonta a 161, l’attivazione del progetto per minori per un totale di 40 minori, porta conseguentemente alla riduzione del numero dei migranti adulti.

«Prima dell’attivazione della progettualità SPRAR-  ricorda il sindaco -  la situazione dei migranti a Montesilvano era ingestibile. Intraprendere questo percorso ci ha permesso di smettere di vivere passivamente i flussi migratori che a Montesilvano hanno toccato punte anche di 500 persone, nei due CAS, i centri di accoglienza straordinaria, e gestire direttamente i migranti, attraverso un reale progetto di integrazione nel tessuto cittadino. Oggi abbiamo migranti impegnati in corsi di formazione, in lavori socialmente utili, a titolo gratuito, presso il cimitero comunale o ancora nella manutenzione del verde. Il secondo step del progetto è stato il coinvolgimento nel sistema SPRAR anche di altri Comuni».

«Abbiamo voluto entrare nella rete SPRAR -  ha aggiunto il sindaco di Elice, Gianfranco De Massis – per gestire direttamente un numero minimo di profughi e quindi tutelare la serenità e la tranquillità della piccola comunità di Elice e portare quindi alla chiusura del CAS presente». «Questo progetto ci ha subito convinto  - ha affermato Enzo Catani, sindaco del Comune di Picciano – e ci ha portato a prenderci una grande responsabilità ed accogliere dei minori che potranno integrarsi nel nostro territorio, dove si trova anche una grande comunità albanese di 160 persone, perfettamente inserita». Nello SPRAR per minori, sono state individuate sei strutture a Montesilvano e due ad Elice e Picciano, che ospiteranno migranti, suddivisi per età e sesso. Le fasce saranno dagli 0 agli 11 anni, dai 12 ai 17 e una terza fascia per i diciottenni.  

«Con la rimodulazione del progetto SPRAR per adulti -  specifica il sindaco Maragno -  possiamo adibire la struttura Ex Artigianluce che fino ad ora ha ospitato migranti uomini adulti ad un progetto di Housing First per persone italiane in difficoltà economiche».

Nella sede di Corso Umberto che ospita la Casa della Solidarietà Madre Teresa di Calcutta con mensa ed emporio solidale, verranno allestiti degli alloggi condivisi rivolti a nuclei familiari in difficoltà abitativa.

«Grazie ai fondi PON - FEAD – spiega il direttore dell’Azienda Speciale, Eros Donatelli – possiamo realizzare una progettualità di inclusione sociale in senso ampio, non solo rivolta all’accoglienza dei profughi, ma anche alle povertà estreme. Il finanziamento  permetterà di mettere in atto interventi di sostegno con beni di prima necessità, percorsi professionali e lo sviluppo di servizi come l’Housing First, simili alla progettualità di alloggio condiviso, già sperimentata nel Comune di Montesilvano, rivolta ad ospitare temporaneamente nuclei familiari».

«Con questo ulteriore tassello -  ha affermato il commissario dell’Azienda Speciale, Luca Cirone -  completiamo il progetto di welfare di Montesilvano, garantendo assistenza e supporto a tutte le fasce della popolazione in difficoltà. Gli alloggi condivisi per famiglie in situazione di povertà renderanno la struttura già dotata di mensa ed emporio, una Casa della Solidarietà a tutti gli effetti».  

«Siamo sempre più convinti -  ha concluso il vicesindaco Ottavio De Martinis -  che il progetto SPRAR è davvero l’unica valida soluzione per gestire al meglio il complesso fenomeno dei migranti. L’interesse dimostrato anche dai Comuni vicini, come Elice e Picciano ne è ulteriore segnale». Alla conferenza erano presenti anche rappresentati del Comune di Alanno, interessati ad attivare la progettualità SPRAR in rete con il Comune di Montesilvano.

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Trapianti, il report del Ministero della Salute

Il ministero della Salute ha reso noti i dati relativi alle attività di trapianto e donazione nel nostro Paese al 31 dicembre 2017.
Sono in testa in questa speciale classifica per numero di donazioni le regioni Lombardia, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte/Valle d’Aosta.
E’ in evidenza, tra le eccellenze del Sistema Regionale Trapianti del Veneto, il Centro Trapianti di Padova sul “podio” con Torino e Milano e le donazioni effettuate nel 2017 che pongono i veneti al terzo posto con 196 donatori (furono 146 nel 2016) dopo la Lombardia (287 donatori) e la Toscana (229).
“Un trapianto – dice il governatore del Veneto, Luca Zaia – è l’esito virtuoso di una tragedia, il più delle volte occasionale, ma le volontà di donazione espresse dai veneti sono il segno tangibile di una generosità evidenziata dai numeri. A fine dicembre 2017 – rivela Zaia – le volontà di donazione espresse formalmente erano quasi 300 mila, delle quali 52.345 fatte nei Comuni, 22.309 nelle Ullss e 215.610 attraverso l’Aido. Il totale esatto ammonta a 290.264. Io dico 290.264 volte grazie”.

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Vino, la graduatoria delle vendite nella grande distribuzione

La grande distribuzione organizzata (gdo) ha stilato la classifica delle qualità relativa alle vendite al supermarket sottolineando comunque come crescano in numero e varietà, i vini a denominazione Doc, insieme a quelli a marchio del distributore e le etichette con uve autoctone dei diversi territori. Una voglia di tipicità emersa già nel 2017, secondo una classifica dei vini preferiti nelle diverse insegne distributive, stilata dai principali buyer della Gdo. Il carrello della spesa premia dunque gli autoctoni e la qualità certificata. 
Al top le varietà Capetta del Piemonte, Montecchio dalla Toscana, Terre de Trinci dall'Umbria (Gruppo Pam); Vermentino dalla Sardegna, Gewurztraminer dal Trentino Alto Adige, Pignoletto da Emilia Romagna (Conad); Primitivo dalla Puglia, Pecorino e Passerina da Marche e Abruzzo e Prosecco (Italy Discount); Chianti, Vermentino e Prosecco (Coop Italia). Forte sembra l'ascesa, in particolare, dei vini marchigiani, con Pecorino e Passerina che nel triennio volano rispettivamente a +55% e +92%, secondo una analisi curata da Nomisma-Wine Monitor. Del resto, rileva il Consorzio vini piceni, anche nel 2017 si è registrato un incremento in doppia cifra sia della Passerina (+15%) che del Pecorino (+10,5%) per un posizionamento di tutto rilievo anche sul fronte del prezzo medio, con valori quasi doppi rispetto al complesso dei vini bianchi in Gdo. 
La voglia di tipicità sembra rialzare anche i consumi nel mese di marzo, con stime in corso, i principali buyer di vino, che parteciperanno al forum "Gdo Buyers' Club" al Vinitaly, hanno però espresso preoccupazione per un aumento atteso dei prezzi dovuto alla cattiva vendemmia del 2017, mediamente in calo del 21% da Nord a Sud, secondo dati Ue. Per quanto riguarda i listini, gli operatori ricordano che da qualche anno le catene distributive stanno operando un doveroso recupero di valore dei vini venduti, con un prezzo medio che aumenta anno dopo anno.  Infine la ricerca IRI per Vinitaly evidenzia che le bottiglie da 0,75 si sono vendute nel 2017 con un prezzo medio sopra i 4 euro al litro, in aumento del 2,3% sull'anno precedente. 

 

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Fossacesia, piano di protezione civile: installata la cartellonistica per le aree di attesa, di accoglienza e di ammassamento.

Sono stati installati nei giorni scorsi su tutto il territorio comunale di Fossacesia i cartelli per indicare le aree di attesa,  le aree di accoglienza e le aree di ammassamento dove le persone possono riunirsi in caso di emergenza.
“L’intervento, così come previsto dal Piano di Emergenza Comunale – esordisce il Sindaco di Fossacesia  Enrico Di Giuseppantonio - serve a fornire ai cittadini indicazioni precise su dove riunirsi in caso di emergenza. Sapere come comportarsi in situazioni di pericolo è fondamentale per agevolare tutte le operazioni di soccorso e ridurre i pericoli”. Il Piano di Emergenza Comunale del Comune di Fossacesia prevede, infatti, come da norma, l’individuazione puntuale di aree di attesa momentanee, dove la popolazione deve radunarsi in caso di terremoto, frane, alluvioni, per ricevere le prime informazioni sull’evento ed i primi generi di conforto, e di aree di accoglienza dove vengono installati i primi insediamenti abitativi per alloggiare la popolazione colpita. Infine vi sono le aree di ammassamento dove trovano sistemazione i soccorritori e le risorse necessarie a garantire un razionale intervento nelle zone di emergenza. Sul territorio comunale le aree di attesa, ammassamento e accoglienza sono state individuate in Piazza Fantini, presso il Campetto Sportivo di Via XXIV Luglio, in Zona San Pietro, a Villa Scorciosa, sempre presso il campo sportivo ed infine sul Lungomare di Fossacesia nel parcheggio confinante con la struttura Baya Verde.

“Oggi come oggi è fondamentale, per scongiurare le tragedie, innanzitutto la prevenzione del rischio -  conclude il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio – anche se, ormai, ci sono situazioni alle quali è difficile porre rimedio. Per questo ritengo fondamentale che ogni cittadino conosca perfettamente come comportarsi in caso di pericolo”. Per questa ragione nelle prossime settimane sarà recapitata presso tutte le abitazioni di Fossacesia una brochure informativa in cui sono contenute tutte le informazioni essenziali sui corretti comportamenti da tenere in caso di emergenza, nonché sui vari canali di diffusione dei pericoli di allerta. A tal proposito l’Amministrazione Comunale rinnova l’invito ai cittadini di iscriversi al servizio gratuito Whatsapp e Telegram, attraverso i quali possono essere informati circa tutte le notizie utili su Fossacesia, compresi quindi i pericoli di allerta.  

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L’eternità dell’acqua, a Torre de’ Passeri il recital poetico di Marco Tabellione


Parole, suoni e immagini per esaltare la poesia, l’arte, la natura, la musica. È in programma domani, sabato 7 aprile, alle ore 10, 30, all’Istituto Tecnico Economica di Torre de’ Passeri, "L’eternità dell’acqua", il recital di poesia interpretato da Marco Tabellione, docente di materie letterarie e giornalista che vanta svariati premi nazionali per editi e inediti e collaborazioni con riviste letterarie nazionali.
Il recital, organizzato dall’Ite, in collaborazione con il Comune, si avvarrà anche di musiche ed immagini, è rivolto agli studenti dell’istituto di via Einaudi, ma è aperto anche alla cittadinanza.

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Torre de’ Passeri, potenziato e migliorato con undici telecamere il sistema di videosorveglianza comunale

Undici nuovi occhi elettronici sorveglieranno il comune di Torre de’ Passeri a tutela della sicurezza urbana e del patrimonio del paese. È stato finanziato il progetto che prevede l’implementazione del sistema di videosorveglianza comunale che presto verrà dotato di undici nuove telecamere grazie alle risorse ottenute dall’USCR. L’ufficio speciale per la ricostruzione, in collaborazione con il tavolo di coordinamento delle Aree Omogenee ha, infatti, predisposto “Safe Community” un progetto di videosorveglianza integrata dei comuni del cratere volta al controllo nei cantieri interessanti dalla ricostruzione e dei principali accessi nelle aree omogenee in cui sono riuniti i 56 comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009.

Nel caso del comune di Torre de’ Passeri il sistema di sorveglianza, che sarà allestito con un investimento di 39 mila euro e tra i primi ad essere finanziato, andrà a migliorare l’apparato di controllo già attivo in paese (dotato di sei telecamere) e permetterà una buona copertura del territorio comunale, a partire dai luoghi più sensibili e dalle strade d’accesso e di maggiore transito. Dopo il parere favorevole del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica insediato presso la Prefettura di Pescara, del settembre 2017, e la determina di assegnazione dei fondi da parte dell’ Usrc, del marzo 2018, sono in corso, proprio in questi giorni, i sopralluoghi tecnici: un lavoro preliminare necessario che consentirà, probabilmente entro l’estate, di varare il sistema di controllo che utilizza  telecamere che  registrano immagini in alta definizione, sono dotate di dispositivo per il controllo delle targhe e garantiscono riprese anche in condizioni di scarsissima luminosità.

“Questo nuovo sistema, che può contare su ulteriori undici occhi elettronici e verrà integrato al precedente – hanno spiegato il sindaco Piero Di Giulio e l’assessore all’Innovazione tecnologica Roberto Mariani - risponde ad un duplice obiettivo. Da un lato svolge un’azione deterrente, che aumenta la sicurezza delle persone e, dall’altro, facilita l’identificazione da parte degli organi competenti dei responsabili di vandalismi, episodi di criminalità e violazioni dell’ordine pubblico. Crediamo che possa rappresentare un altro passo importante verso la promozione della legalità e della civiltà”.

Va precisato che l’impianto verrà utilizzato nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza pubblica e la tutela della privacy dei cittadini e dell’apposito regolamento comunale che stabilisce le modalità di trattamento dei dati personali rilevati mediante le riprese e i soggetti autorizzati a visionare le immagini. Inoltre, ognuna delle nuove postazioni sarà segnalata da un’apposita cartellonistica che ne rende immediatamente percepibile la presenza a chi si trovi a frequentare i luoghi sottoposti a sorveglianza. Dopo la registrazione, le immagini saranno archiviate nel server del sistema informatico comunale per consentire di soddisfare eventuali richieste dell’autorità giudiziaria finalizzate all’esercizio delle attività di prevenzione e repressione dell’illegalità.

 “Il sistema di videosorveglianza ha già avuto modo di dimostrare l’utilità nel supportare l’attività di indagine degli organi preposti alla tutela dell’ordine pubblico – hanno puntualizzato il sindaco Di Giulio e l’assessore Mariani – e siamo convinti che la presenza di ulteriori undici punti di osservazione, possa dare un più efficace e determinante contributo nella prevenzione dei reati, non solo contro le persone, ma anche contro il patrimonio, aumentando la percezione di sicurezza dei cittadini”.

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Terremoto L’Aquila, Quagliariello (Idea): ricordo e’ anche impegno operoso 

"Non dimenticare significa ricordo, ma significa anche impegno operoso perché L'Aquila si rialzi, perché venga ricostruita prima che i giovani decidano di andare a cercare a fortuna altrove, perché le misure di sollievo fiscale non vengano considerate aiuti di Stato e richieste indietro, perché la sicurezza sismica divenga patrimonio condiviso di tutto il nostro Paese. Dal ricordo la forza per andare avanti". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il senatore Gaetano Quagliariello, leader di 'Idea', nel nono anniversario del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. 

 

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Un utente social su tre non distingue spot da contenuti

Un utente italiano su tre non distingue sui social media la pubblicità dai contenuti. E il 75% di quelli che visita YouTube considera gli spot fastidiosi. Sono dei dati contenuti nella ricerca di Blogmeter 'Italiani e social media' condotta su un campione di 1500 persone tra i 15 e i 64 anni. La società di analisi identifica due tipologie di social, quelli di cittadinanza che usiamo più volte a settimana e quelli funzionali che vengono usati per esigenze specifiche.

Nella prima categoria Facebook è il più usato con l'84%, seguito da YouTube e Instagram. WhatsApp non viene considerato una chat ma un social a tutti gli effetti ed è usato dal 94%. I principali social funzionali risultano Tripadvisor e Messenger.

Dalla ricerca emerge che il 42% degli intervistati si limita a leggere i contenuti altrui, il 13% scrive propri post senza attenzione a quelli di altre persone. Per quanto riguarda la fascia di età tra i 15 e i 24 anni il 95% usa WhatsApp tutti i giorni.

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