Redazione Notizie D'Abruzzo

Consultazioni, ambizioni e veti

Consultazioni, ambizioni e veti (di Achille Lucio Gaspari)

 

Oggi inizieranno le consultazioni del Capo dello Stato. Quanto tempo ci vorrà per avere un governo? Un solo giro di consultazioni non sarà sufficiente e forse nemmeno due. Fra non molto ci saranno elezioni amministrative che coinvolgeranno sette milioni di elettori. Difficile che il clima di confronto elettorale venga messo da parte prima di queste elezioni amministrative, il cui esito sarà valutato dai leaders molto più probante dei sondaggi che vengono fatti in questi giorni.

Crisi e Patti, scenari possibili

Prendiamo in esame le posizioni e le aspettative dei quattro principali protagonisti. Di Maio che è il capo politico del partito di maggioranza relativa si pone due obiettivi: portare il suo Movimento al Governo ed essere lui stesso il Presidente del Consiglio. Con quali alleanze? La soluzione preferita è un accordo con il PD per una serie di ragioni; i programmi elettorali non sono molto dissimili, il 7% dell’elettorato è passato dal PD al movimento 5S e questa alleanza favorirà un ulteriore passaggio di consensi da un partito all’altro. Inoltre il PD teme nuove elezioni e quindi sarà tentato di sostenere questo accordo il più a lungo possibile. Un governo di tal fatta difficilmente durerà per tutta la legislatura ma è prevedibile che determinerà una stabilità per un periodo abbastanza lungo.

Braccio di ferro Lega e 5S

La seconda opzione è un governo con la Lega. Una soluzione di questo tipo scinderà il Centro Destra e Di Maio si confronterà con Salvini da una posizione di preminenza avendo il doppio di consensi del possibile alleato. Poiché le due forze sono destinate in un futuro anche prossimo ad accentuare la loro rivalità, questa composizione di governo non sarà duratura, ma questo non è un problema perché entrambi il leaders non temono elezioni ravvicinate da cui entrambi è prevedibile che escano rafforzati a spese del PD e di Forza Italia.

Psicodramma e “psiconano”

Cosa risponderebbe di Maio ad una proposta di accordo con tutto il Centro Destra ivi compreso Berlusconi? Difficilmente gli elettori penta stellati che hanno già visto eletta anche con i loro voti alla presidenza del Senato una fedelissima dell’ex cavaliere potrebbero digerire un accordo politico che comprenda anche il partito dello “psiconano”; forse l’unico modo sarebbe quello di vedere nominato Presidente il Capo Politico, cosa che Berlusconi concederebbe volentieri, ma Salvini non farebbe mai un passo in dietro se la cosa non fosse reciproca. In caso di improbabile governo del Centro Destra un ulteriore periodo all’opposizione non spaventerebbe i penta stellati che se ne gioverebbero per accrescere ulteriormente i loro consensi.
Salvini vuole governare ma non al prezzo di rompere con Berlusconi. Ci sono molte amministrazioni in cui governano insieme e non è il caso di metterle in crisi. Ci sono elezioni prossime venture e per ampliare i propri successi è necessario mantenere salda l’alleanza.

Salvini scala Forza Italia

Questo non vuol dire che Salvini rinuncia all’Opa su Forza Italia. E’ vero proprio il contrario. Il tempo lavora inesorabilmente per lui. Inutile creare contrasti ora per affrettare i tempi. Se poi nascesse un governo dei 5 Stelle sostenuto dal PD, una opposizione battagliera, e Salvini ha dimostrato di saperla fare, porterà i suoi frutti.
Berlusconi ha visto sfumare un Nazareno 2 proprio perché ha denunciato l’accordo del Nazareno 1 quando Renzi ha preferito far eleggere Mattarella invece di Giuliano Amato da cui Silvio riteneva di poter avere la grazia. Per questo si è schierato contro il referendum di Renzi pur avendo approvato in parlamento la riforma costituzionale. Quella sconfitta è stata madre anche della sua sconfitta rendendo impossibile un accordo di governo tra i due, un tempo protagonisti della scena politica.

Le scelte del Cavaliere

Ora Berlusconi ha due esigenze: quella prioritaria è non tornare rapidamente al voto, la seconda è quella di governare insieme a chiunque pur di mantenere una qualche centralità che gli permetta di curare meglio i suoi affari. Escluso un accordo tra Centro Destra e PD, resta all’orizzonte solo un governo con i 5 Stelle, oppure una opposizione ad un duraturo governo dei 5 Stelle con il PD.

Martina, il Pd e gli altri

Difficile comprendere la posizione di Martina perché nel partito ci sono aree con idee divergenti. Emiliano è per l’accordo di Governo, Franceschini e Orlando per un accordo possibile a certe condizioni e Renzi che sembra avere la maggioranza nei gruppi parlamentari, per una opposizione intransigente. Questa ultima posizione ha un fondamento se si osserva cosa è accaduto a chi ha governato nella Seconda Repubblica. Dal 1994 ad oggi il partito di Governo ha sempre perso le successive elezioni. In una condizione tripolare, essere all’opposizione di entrambi i vincitori dovrebbe consentire al PD un recupero di consensi.

Mattatella il Saggio

Se nessuna delle soluzioni prospettate giungesse a conclusione Il Presidente della Repubblica cercherebbe di evitare un immediato ricorso alle urne. In questa strategia troverebbe il consenso di quell’ampio partito trasversale di senatori e deputati che conquistato un seggio cercheranno di difenderlo il più a lungo possibile. Un governo del Presidente quindi, presieduto da una personalità di prestigio.

Occhio a Draghi, il super presidente

Sinceramente ho difficoltà ad individuare una personalità con queste caratteristiche se si esclude Draghi. Comunque lo si voglia chiamare sarebbe un governo tecnico, una riedizione del governo Monti, con un programma limitato ed una altrettanto limitata durata. Un governo quindi di tregua che comprenda tutti. Troppo allettante sarebbe schierarsi all’opposizione. Ammettendo che ci sia una momentanea ammucchiata, si scatenerebbe assai presto una corsa per situarsi alla opposizione. La situazione più probabile è quindi un governo Centro Destra -5 Stelle, di durata limitata, presieduto da una personalità di garanzia, costituito per rispondere ad un appello del Capo dello Stato a dimostrare senso di responsabilità.

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Approvata la graduatoria per i progetti dell’area di crisi Vibrata – Tronto

È stata approvata la graduatoria relativa al POR FESR Abruzzo 2014-2020 - Azione 3.2.1: "Interventi a sostegno delle aree territoriali colpite da crisi diffusa  delle attività produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle imprese. Area di crisi complessa Vibrata-Tronto-Piceno riconosciuta dal MISE con Decreto del 10 febbraio 2016.

"Era importante - affermano il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli e l'assessore Dino Pepe - dare le prime concrete risposte alle imprese che avevano dimostrato tanto interesse agli investimenti in questa area". Sono 70 le istanze che, in base alla graduatoria provvisoria, sono risultate idonee e finanziabili.  "Siamo soddisfatti – dichiarano congiuntamente Lolli e Pepe  - innanzitutto per  essere giunti alla conclusione dell’iter amministrativo in tempi ragionevoli ed in questo senso ci teniamo ad esprimere un sentito ringraziamento agli Uffici regionali che hanno permesso questo risultato. Era forte l'esigenza di dare le prime concrete risposte alle tante imprese che hanno creduto nel rilancio di questa area, rispondendo alle opportunità dell’avviso pubblico regionale con proposte progettuali serie e concrete".

Il dato che emerge  va oltre ogni rosea aspettativa considerando che  le imprese risultate idonee svilupperanno investimenti pari ad Euro 18.000.000,00, 11 milioni in più rispetto ai fondi, pur cospicui, messi a disposizione dalla Regione Abruzzo e con una previsione di incremento occupazione di circa 200 unità lavorative.

Questa rappresenta la prima fase dell'intero impianto di rilancio che prevede , oltre agli strumenti regionali di sostegno dei progetti di investimento per innovazioni di processo o di prodotto (Por Fesr 2014/20) e di sostegno al capitale umano (Por Fse 2014/20) anche gli strumenti agevolativi  nazionali, in particolare quelli messi in campo dal Ministero dello Sviluppo Economico  e da Invitalia (Euro 15 milioni) con la  Legge 181/89 e che sono in fase di istruzione.

 

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Turismo, Maragno: Anche a Montesilvano presto i trabocchi

«Il Trabocco è ormai simbolo incontrastato del nostro Abruzzo. Gli antichi strumenti di pesca oggi rappresentano uno dei grandi attrattori turistici della nostra Regione. Luoghi meravigliosi intrisi di storia e di un’atmosfera che lascia tutti senza fiato. Anche Montesilvano avrà i suoi trabocchi, arricchendo ulteriormente le potenzialità turistiche del nostro territorio». Ad annunciarlo è il sindaco Francesco Maragno. La Giunta ha infatti deliberato di avviare tutti gli atti tecnici ed amministrativi necessari per l’approvazione del progetto definitivo dei Trabocchi. «In sede di aggiornamento del Piano Demaniale Marittimo Comunale abbiamo voluto introdurre, per la prima volta, la possibilità di realizzare i trabocchi, nelle stesse zone in cui in passato esistevano. Tracce iconografiche, risalenti agli anni ’60, certificano la presenza di 2 o 3 trabocchi alla Foce del Fiume Saline, che poi scomparvero. Oggi vogliamo riportare nella nostra città queste bellissime strutture, che permettono a Montesilvano di riappropriarsi della sua tradizione storica marinara ma anche di contare su un attrattore turistico in più. La nostra città ha spiagge bellissime ed accoglienti, i cui servizi dagli ottimi standard qualitativi sono apprezzatissimi. Proprio questi aspetti ci rendono dal 2010 località balneare a misura di bambino, ottenendo la Bandiera Verde, di cui da due anni ospitiamo la Cerimonia di Consegna Nazionale. Le acque del mare sono eccellenti da ben 7 anni consecutivi, come certificato dalle periodiche analisi effettuate dall’Arta. Recentemente Montesilvano è stata inserita nella classifica delle 15 spiagge più belle da vedere nel 2018, secondo il motore di ricerca viaggi Skyscanner, come riportato anche dalle più grandi testate giornalistiche italiane, quali Ansa o La Repubblica. Stiamo lavorando per valorizzare tutte le grandi potenzialità che ha il nostro territorio, per rendere Montesilvano sempre più competitiva. La riqualificazione di via Maresca, una delle vie principali nell’accoglienza turistica cittadina - conclude Maragno - la pedonalizzazione del lungomare in estate, i progetti per potenziare la mobilità sostenibile e che ci hanno permesso di ottenere la Bandiera Gialla, il riconoscimento della Fiab ai Comuni bike friendly e ora la realizzazione dei trabocchi alla foce del Fiume Saline sono tutti importanti passi di questo articolato progetto».

 

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Vola l’export italiano agroalimentare in Cina

Vola l'export italiano agroalimentare in Cina che nel 2017 segna un +15%, superando i 448 milioni di euro in valore. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti su dati Istat divulgata in occasione dell'entrata in vigore dei super dazi cinesi nei confronti di 128 beni importati dagli Stati Uniti, in risposta alla mossa protezionistica decisa dal presidente Donald Trump; un paniere composto anche da carne di maiale, vino e frutta, per un totale di 3 miliardi di dollari.

Il made in Italy, sostiene la Coldiretti, potrebbe avvantaggiarsi delle tensioni tra i due giganti dell'economia mondiale con l'export agroalimentare in Cina rappresentato oltre che dal vino, dall'olio d'oliva con 37 milioni di euro in crescita del 25%, dai formaggi che aumentano del 27% seppur con un valore ancora limitato di 16 milioni di euro e dalla pasta che sale del 14% sfiorando i 23 milioni di euro.

Per quanto riguarda specificatamente i prodotti Usa interessati dall'aumento dei dazi, la Coldiretti ricorda che in Cina è stato rimosso nel 2016 il bando sulle carni suine italiane, mentre per quanto riguarda la frutta fresca l'Italia può esportare al momento solo kiwi e agrumi, anche se il lavoro sugli accordi bilaterali per pere e mele è ad uno stadio avanzato, il chè potrebbe aprire opportunità dopo lo stop alle forniture statunitensi.

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Ortona, scoperti rifiuti pericolosi in area di pregio

Cumuli di rifiuti, anche pericolosi, accumulati in un'area di circa 3.500 metri quadrati in località Peticcio, in prevalenza provenienti dal settore edilizio e miscelati a terre e rocce. L'area è di particolare pregio ambientale lungo la fascia costiera. I rifiuti sono stati scoperti dai Carabinieri Forestali di Ortona. L'area è stata posta sotto sequestro. Oltre quattromila i metri cubi di rifiuti scaricati e tombati nell'area.
Il quantitativo, su un sito in forte pendenza, ha reso instabile il versante con potenziali pericoli per l'incolumità pubblica. Il proprietario del terreno è stato denunciato per deturpamento delle bellezze naturali, violazione del testo unico ambientale e del codice dei beni culturali. Si indaga sulla provenienza dei rifiuti.

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Commissione Agricoltura in apertura della settimana del Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo si apre con la seduta della Commissione Agricoltura in programma mercoledì 4 aprile, alle ore 12, per esaminare il Piano Strategico del Turismo Abruzzo 2017 -2019 con le audizioni del Direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio Francesco Di Filippo e di Claudio Ucci (DMC), Marcello Squicciarini (PMC), Gianmarco Giovannelli (Presidente Federalberghi Abruzzo), dei Presidenti di Confesercenti e Confcommercio, Lido Legnini (Direttore Confesercenti Abruzzo). Il secondo punto all’ordine del giorno è il Testo unico in materia di commercio, per il quale sono stati convocati il Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Piergiorgio Tittarelli, i Presidenti di Confesercenti e Confcommercio e Lido Legnini. La Commissione Politiche Europee si riunirà in seduta straordinaria giovedì 5 aprile alle ore 11 per esaminare il provvedimento che riguarda l’adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea in materia di procedure d’infrazione e aiuti di stato

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Incidente mortale al Lido Riccio di Ortona

Incidente mortale al Lido Riccio di Ortona. Un motociclista ha perso la vita lungo la Statale 16. Inutili i soccorsi giunti sul posto. La vittima è Andrea Verna, 39 anni, che si è schiantato con la sua moto contro un palo della luce. L'incidente si è verificato intorno alle 17.30 sulla Statale 16, al Lido Riccio. Le cause sono ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Ortona.

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Bisenti, furgone in fiamme e danni anche alla piazza

L'incendio a Bisenti di un furgone ha provocato l'esplosione di una bombola del gas. Il mezzo si trovava nei pressi di una scuola per l'effettuazione di lavori sulle linee elettriche per conto dell'Enel, era completamente avvolto dalle fiamme. L'incendio del furgone ha provocato anche lo scoppio di una bombola di GPL, che si trovava a bordo del mezzo insieme ad attrezzature e utensili di lavoro. Le fiamme si sono estese anche ad una Fiat Stilo parcheggiata nelle vicinanze. Lo scoppio della bombola di GPL ha provocato la rottura dei vetri di alcune finestre della vicina scuola elementare, oltre al danneggiamento di un palo dell'illuminazione pubblica e di una pozione della pavimentazione della piazza. 

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Banda del buco in azione in un deposito di computer tra Pescara e San Giovanni Teatino

Ladri in azione nella notte di Pasqua in un magazzino di computer in via Aterno, tra Pescara e San Giovanni Teatino. Secondo le prime rilevazioni degli investigatori i ladri sono entrati nel capannone attraverso il vano caldaia e dopo aver praticato due fori nelle pareti di altrettanti locali che portano al deposito. L'impianto di allarme del deposito di computer, che è collegato con l'abitazione del proprietario, che ha un negozio di computer a Pescara, è scattato intorno a mezzanotte ed è stato lui stesso a richiedere l'intervento della polizia. Le immagini delle telecamere presenti nella zona potrebbero essere utili per cercare di individuare i ladri che verosimilmente sono arrivati e si sono allontanati a bordo di un automezzo.

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Per il pranzo di Pasqua gli italiani hanno speso 1,2 miliardi di euro

Gli italiani hanno speso oltre 1,2 miliardi per imbandire le tavole di Pasqua con il netto prevalere del pranzo casalingo, anche se non è mancato chi ha scelto ristorante o agriturismo. E' quanto emerge dall'analisi Coldiretti-Ixè 'La Pasqua 2018 degli italiani'; per il giorno di 'pasquetta' il 20% delle persone non rinuncerà alla tradizionale gita fuori porta in parchi e aree protette con il picnic nel verde, viste le previsioni di bel tempo. Sul podio dei prodotti più presenti in tavola la colomba, scelta dal 57% delle famiglie, e l'uovo di cioccolato acquistato dal 49%. Ma in quasi sei famiglie su dieci (58%) c'è chi ha preparato in casa i dolci pasquali nel rispetto delle tradizioni locali. Nella settimana Santa si è stimato un consumo di 400 milioni di uova. Tra i piatti più gettonati gnocchi filanti in Piemonte, la corallina, salame tipico accompagnato da pizza al formaggio mangiata a colazione nel Lazio, i passatelli in Romagna, l'insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori in Molise.

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