Redazione Notizie D'Abruzzo

Febbo: agricoltura annientata, servono sgravi fiscali

"La Regione Abruzzo, dopo aver immediatamente dichiarato lo stato di emergenza e aver richiesto il decreto nazionale di declaratoria dello stato di calamita' naturale, intervenga in aiuto al mondo agricolo con ulteriori, specifiche e mirate misure al fine di dare una risposta concreta alla grave situazione in cui versa l'agricoltura abruzzese e in modo particolare gli allevatori". Questa la proposta avanzata dal Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo contenuta in una Risoluzione urgente indirizzata a presidente della Regione, all'assessore regionale Pepe e al Presidente della Commissione agricoltura Berardinetti, chiedendo il loro impegno ad intervenire presso il Ministro Martina al fine di attuarle queste misure. "Gli eventi calamitosi straordinari - continua Mauro Febbo - sia in termini di quantita' di neve e pioggia sia il perdurare delle scosse sismiche, hanno prodotto nel mondo rurale un quadro drammatico mettendo in ginocchio gli agricoltori facendo registrare gravi danni alle colture, perdite di bestiame e ingenti danni alle strutture. Oggi, in questo scenario drammatico a causa del perdurare di tali eventi straordinari e mai verificatisi prima, e' indispensabile adottare provvedimenti urgenti al fine di snellire la burocrazia per garantire tempi davvero rapidi, altrimenti appesantiti da procedure lente, farraginose e talvolta inefficaci e tardive". "Innanzitutto - spiega Febbo - e' indispensabile inserire, tra le misure da adottare, una deroga all'art. 5 comma 4 del D. Lgs 102/2004 (e successive modifiche e integrazioni) relativa agli eventi assicurabili, considerato che l'evento e' accaduto nella prima meta' di gennaio e per le aziende e' stato impossibile assicurarsi, e anche se lo avessero fatto l'area interessata e' stata troppo vasta e l'evento di proporzioni davvero imprevedibili.

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Tua, riattivate corse nel teramano

Migliorano le condizioni del servizio di trasporto pubblico in provincia di Teramo, ed in particolare nelle zone di Atri e Giulianova, duramente condizionato nei giorni scorsi dalla forte ondata di maltempo che ha investito il territorio. A comunicarlo la stessa Tua, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo ad Atri, zona che ha creato diversi disagi in fatto di circolazione per l'Azienda Unica Abruzzese di trasporti a causa della coltre di neve abbondante che si e' stratificata nel corso dei giorni. Sopralluogo al quale hanno partecipato, oltre agli addetti di Tua Spa, anche rappresentanti dell'amministrazione comunale atriana.

L'azienda, in particolare, ha provveduto a liberare il piazzale del deposito dei bus con l'ausilio di diversi addetti creando, di fatto, le condizioni di circolabilita' dalla struttura aziendale e ha, inoltre, constatato che, nel frattempo, sono state garantite le condizioni per la transitabilita' nelle strade del comune. Nel pomeriggio, dunque, saranno riattivati i servizi da Atri per Teramo e Pescara e dalla giornata di domani saranno ripristinati i servizi da Atri per Giulianova. Altre importanti novita' riguardano Giulianova, dove nel pomneriggio saranno riattivati i servizi sulla tratta Ascoli-Teramo e Ascoli-Giulianova. Per quanto riguarda Teramo, inoltre, sono al momento fermi tutti i collegamenti ad eccezione delle tratte Teramo-Giulianova, Teramo-Montorio, Teramo-Torricella, Val Vomano-Teramo, Castelnuovo-Teramo, Nereto-Teramo (via Fiumicino). La linea Padula-Cortino-Teramo viene garantita da Cortino, resta non servita la frazione di Padula. Regolari i servizi per Roma e L'Aquila.

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Precipita elicottero del 118 nell’Aquilano, sei morti nello schianto

Sono tutti morti i sei a bordo dell'elicottero del 118 precipitato nella tarda mattinata in un canalone nei pressi di Campo Felice. Lo apprende l'AGI da fonti dello stesso 118. L'elicottero era impegnato in un'operazione di soccorso di uno sciatore.

Questi i nomi delle vittime dell' elicottero del 118 caduto a Campo Felice: Walter Bucci, 57 anni, medico rianimatore del 118 Asl dell'Aquila, Davide De Carolis, tecnico dell'elisoccorso del soccorso alpino e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio, Giuseppe Serpetti, infermiere, Mario Matrella, verricellista, Gianmarco Zavoli, pilota. L'elicottero stava trasportando Ettore Palanca, 50 anni, di Roma, che si era fatto male sciando, procurandosi la frattura di tibia e perone. Bucci, De Carolis e Serpetti sono aquilani, Matrella e' pugliese, e Zavoli e' emiliano

Alcuni dei soccorritori hanno cominciato la discesa con delle barelle e da quanto appreso dovrebbero portare a valle i primi corpi dei deceduti nell'incidente. L'impatto dell'elicottero del 118 contro il Monte Cefalone e' stato terribile. Secondo quanto spiegato dai Carabinieri Forestali in quota c'e' una pendenza vicina al 100% e il suolo e' inclinato di 45 gradi.

I rottami del velivolo - un AW 139 - sono stati localizzati in un canalone nei pressi di Casamaina, in territorio di Lucoli. Le vittime sono i cinque componenti dell'equipaggio e lo stesso sciatore che era stato soccorso e portato a bordo. L'incidente mentre l'elicottero era sulla via del ritorno, diretto all'ospedale di L'Aquila dove era previsto il trasferimento dello sciatore soccorso. Ancora tutte da accertare le cause della tragedia. Sembrerebbe che il velivolo sia precipitato da un'altezza di 600 metri, forse perche' finito contro un cavo sospeso oppure per un guasto meccanico. In zona c'era fitta nebbia e anche questo potrebbe aver avuto un ruolo chiave nell'accaduto. Si parla di un forte boato, ma questo potrebbe essere stato conseguenza dell'impatto contro il suolo. Sul posto stanno convergendo, sci ai piedi, diverse squadre di soccorritori, compreso un gruppo di quelli che in questi giorni sono impegnati nelle ricerche all'hotel Rigopiano, a Farindola. In supporto anche maestri di sci di Campo Felice.

Due vittime erano a Rigopiano tra i soccorritori

Walter Bucci e Davide De Carolis, due dei tre operatori del Soccorso alpino nazionale morti nell'incidente di elicottero nell'Aquilano, avevano partecipato nei giorni scorsi alle operazioni di soccorso all'hotel Rigopiano. E' quanto si apprende da fonti del Soccorso alpino. Bucci, medico rianimatore, aveva lavorato due giorni tra le macerie dell'albergo, mentre De Carolis, tecnico dell'elisoccorso, avrebbe lasciato la zona del Pescarese solo ieri.

Il racconto di un testimone

"Volava basso e piano, c'era molta nebbia non si vedeva a pochi metri, seguiva la strada mentre andava verso la stazione di Campo Felice dal valico della Crocetta. Quando e' tornato indietro ho prestato attenzione poi ho sentito un botto, un forte rumore, penso l' impatto con la montagna. Il motore ha continuato a girare per un minuto poi non ho sentito piu' nulla. E ho chiamato subito il 118". Questo il racconto di Loris Fucetola, istruttore di fondo, che ha dato l'allarme dopo lo schianto dell'elicottero.

Lutto cittadino a L'Aquila

"Esprimo, a nome dell'intera Municipalita' aquilana, un incredulo dolore per l'assurda tragedia che vede cinque nostri operatori del 118, protagonisti di tante prove di generosita' e professionalita', perdere la vita insieme con uno sciatore appena soccorso, ospite della nostra montagna". E' quanto ha dichiarato il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente. "Una partecipazione commossa - ha proseguito il sindaco -, un lutto che ci vede vicini ai familiari delle vittime e alla grande famiglia della Asl dell'Aquila. Il capoluogo osservera' il lutto cittadino nella giornata dell'estremo saluto e delle esequie delle vittime di questa tragedia".

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E' precipitato l'elicottero del 118 impegnato in un'operazione di soccorso su una pista da sci a Campo Felice, nell'aquilano: la carcassa è stata individuata - spiega il soccorso alpino - sotto dei salti di roccia. Si trova in una posizione difficile da raggiungere. Sul posto, al momento dell'incidente, una fitta nebbia che ha costretto i soccorsi a utilizzare gli infrarossi per localizzare l'elicottero e che ora sta anche rendendo difficoltose le operazioni sul posto. Non si conoscono quindi al momento le condizioni delle sei persone che erano a bordo. Sul posto sono intervenute tre squadre del Cnsas, da Rieti, L'Aquila e Roma e i vigili del fuoco che stanno conducendo congiuntamente le operazioni di soccorso. Inviati anche medici del 118.

I maestri di sci di Campo Felice e Ovindoli si sono attivati subito dopo la notizia dell'elicottero del 118 precipitato nella zona. "I maestri di sci si sono messi a disposizione dei soccorritori - ha riferito il presidente del collegio regionale Abruzzo maestri di sci, Francesco Di Donato, anche sindaco di Roccaraso - con ogni mezzo e con le pelli di foca. La zona e' impervia e ci sono alti cumuli di neve"

L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha aperto un'inchiesta sulla vicenda dell'Elicottero caduto nei pressi del laghetto di Campo Felice, nell'aquilano. L'Agenzia - che ha competenza specifica sugli incidenti aerei - ha gia' disposto l'invio di un proprio ispettore sul luogo dell'incidente.

L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) - e' scritto in una nota - "ha aperto un'inchiesta di sicurezza sull'incidente che, oggi 24 gennaio, intorno alle 12.15 locali, ha coinvolto l'elicottero AW139 marche EC-KJT, in prossimita' del Laghetto di Campo Felice, in provincia dell'Aquila". L'elicottero, "con sei persone a bordo, stava rientrando dopo aver soccorso una persona infortunata". L'Agenzia - conclude la nota - ha disposto l'invio di un team investigativo nella zona dell'evento, resa decisamente impervia anche dalle condizioni meteorologiche avverse".

Il magistrato titolare dell'inchiesta sullo schianto dell'elicottero del 118, Simonetta Ciccarelli, ha dato ordine di acquisire quanto piu' possibile immagini del relitto e del luogo dell'incidente. Una squadra di tre vigili del Fuoco e' partita a piedi avvicinandosi e cerchera' di far partire un drone munito di telecamera e a farlo avvicinare ai rottami. Ci sono dei dubbi che si possa portare a termine l'operazione con successo a causa delle forti raffiche di vento che imperversano sulla zona, e anche per la nebbia.

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Un elicottero del 118 e' precipitato tra L'Aquila e Campo Felice.  Si trattava di un normale volo di soccorso. Il velivolo non era infatti impegnato ne' per l'emergenza maltempo ne' per quella relativa al terremoto. Non faceva inoltre parte degli elicotteri che in questi giorni sono impegnati sulla valanga che ha travolto l'hotel Rigopiano.

L'elicottero e' caduto a circa un chilometro dalle piste da sci di Campo Felice. Lo riferisce Mauro Cordeschi, direttore degli impianti di Campo Imperatore, che ha raggiunto la zona coi soccorsi. ''I soccorsi sono arrivati, si vede solo una macchia nera - riferisce - ma non e' una bella situazione a vedersi''. L'elicottero del 118 si trova a mezza costa sulla ripida montagna.

L'incidente e' avvenuto in una zona fortemente innevata e montuosa a circa 1600 metri di quota in corrispondenza del km 14 della strada statale 696. Sul posto ci sono autopattuglie della Polizia, dei Carabinieri, numerosi mezzi dell'esercito tra cui anche un "bruco", autoambulanze, mezzi dell'Anas che contribuiscono a tenere la strada pulita. Il luogo si trova a poche centinaia di metri dall'Hotel La Vecchia Miniera.

Il cielo, dove e' caduto l'elicottero del 118 in fase di soccorso per un incidente sulle piste di sci, e' coperto. Il vento e' moderato e la temperatura tra -2 e un grado

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Cna Abruzzo chiede misure per le aziende

"Bene la decisione del Consiglio dei ministri del 20 gennaio scorso, di decretare per l'Abruzzo e le altre zone del Centro Italia devastate dal maltempo 'la dichiarazione dello stato di emergenza', ma adesso occorrera' tradurre questo atto in provvedimenti conseguenti a favore dell'economia dei territori colpiti, a cominciare dalla sospensione del pagamento di tasse e tributi". Lo chiede la Cna Abruzzo, secondo la quale la decisione del Governo Gentiloni, che ha stanziato un primo intervento di 30 milioni di euro per far fronte alle prime emergenze nelle quattro regioni - con l'Abruzzo anche Lazio, Marche e Umbria - segnate da neve, piogge torrenziali, ghiaccio e disservizi "indegni di un Paese civile, dovra' essere seguita a stretto giro da una serie di misure concrete".

"Misure - si legge in una nota - necessarie a dare sostegno a un'economia martoriata dal combinato micidiale tra il maltempo e il terremoto, che purtroppo e' tornato a interessare vaste zone del territorio regionale. In attesa cosi' di una piu' precisa contabilita' dei danni patiti da tutti i comparti economici - dall'industria all'artigianato, dal commercio all'agricoltura, dal turismo ai servizi - la Cna torna ad insistere con il Governo, che tecnicamente ha esteso 'gli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016' sul tema lanciato nei giorni scorsi: la sospensione, per un congruo numeri di mesi, sei almeno, del pagamento dei diversi oneri legati alla tassazione nazionale e locale, una volta individuati con precisione i comuni ammessi al beneficio".

"Oneri - ragiona la Cna Abruzzo - cui non si capisce peraltro come sarebbe possibile far fronte da parte delle imprese, in presenza di attivita' economiche paralizzate e blocco delle attivita' produttive. D'altra parte - conclude la confederazione artigiana - lo stesso Governo, sempre nella decisione del 20 gennaio scorso, ha individuato alcune particolari criticita' del mondo produttivo: nel caso specifico quello del comparto agricolo e zootecnico. Metro identico dovra' essere dunque utilizzato per tutti gli altri settori colpiti". 

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Burgo, protocollo d’intesa per il rilancio

Un protocollo d'intesa per il rilancio produttivo della Cartiera di Burgo di Avezzano e' stato sottoscritto tra i vertici dell'azienda, il Comune di Avezzano e la Regione Abruzzo. Nell'accordo, che prevede la garanzia dell'azienda di mantenere gli attuali livelli occupazionali e di investire oltre 20 milioni di euro (derivanti dal passaggio di produzione a carta per imballaggio), le istituzioni garantiranno tempi certi e celeri nello svolgimento di tutte le procedure ambientali, amministrative a autorizzative necessarie per l'avvio dei nuovi processi produttivi. "Abbiamo impiegato molte delle nostre energie per arrivare a questo risultato - ha dichiarato il sindaco di Avezzano, Giovanni di Pangrazio - per poter ridare a questo territorio una produzione storica di un'azienda che ha ha creato un indotto importante per la città". Tra 15 giorni si decidera' il nome del dirigente regionale che si occupera' di seguire il progetto

"Quella di oggi e' una buona notizia - ha com

"Per la realizzazione del progetto - ha commentato Lolli - e' necessario che le istituzioni garantiscano alla Societa' tempi celeri e certi nella conclusione degli iter autorizzativi e procedurali per cui ci impegniamo ad attivarci con ogni consentita sollecitudine e nel rispetto dei tempi assicurando una stretta collaborazione negli adempimenti amministrativi che coinvolgono tutti gli enti locali. Questo per consentire la piu' tempestiva conclusione degli iter autorizzativi propedeutici alla realizzazione del progetto. Un ruolo importante in questa vicenda - ha aggiunto - e' stato quello degli stessi lavoratori dello stabilimento che hanno dato prova unica di etica del lavoro e forte attaccamento alla loro azienda. Abbiamo centinaia e centinaia di famiglie legate al futuro di questo stabilimento per cui oggi siamo lieti di siglare un accordo che riapre uno scenario positivo che si attendeva da tempo con un progetto concreto valutato in termini molto favorevoli". mentato il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli - solo due anni fa l'unica prospettiva era quella di chiudere lo stabilimento, ma attraverso una sinergia tra lavoratori, istituzioni ed azienda abbiamo scongiurato il peggio. I lavoratori, pero', - ha concluso Lolli - hanno rappresentato la parte fondamentale per il raggiungimento di questo successo perche' si sono battuti fino alla fine dando una prova unica di etica del lavoro". A margine dell'incontro, Lolli ha anche sostenuto che "la parte fondamentale di questa intesa e' a carico della Regione che rendera' stabile l'atto concessorio per garantire la riconversione dell'impianto". Alla firma del protocollo d'intesa erano presenti, oltre alle maestranze e a vari sindaci marsicani, anche il presidente della provincia dell'Aquila, Antonio De Crescentis, il presidente del Consiglio d'Abruzzo, Giuseppe di Pangrazio, i vertici della Burgo tra cui l'amministratore delegato, Ignazio Capuano, il direttore del personale, Franco Montevecchi, il direttore dello stabilimento di Avezzano, Fiorenzo Pesenti e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil.

La cartiera Burgo di Avezzano riparte con un nuovo progetto per la trasformazione della produzione da carta grafica patinata a carta per imballaggio derivata da fibra riciclata. Il protocollo d'intesa per il rilancio produttivo e' stato sottoscritto questa mattina, nella sala consiliare degli uffici del Comune di Avezzano, per garantire tempi certi e celeri nello svolgimento di tutte le procedure ambientali, amministrative a autorizzative. L'accordo porta la firma del vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio e dell'Amministratore delegato Ignazio Capuano. Presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il presidente della provincia di L'Aquila, Antonio De Crescentiis e il Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Di Berardino. La Societa' nel 2013 aveva interrotto la produzione della Linea 2 dello stabilimento di Avezzano a causa della forte riduzione a livello europeo dei consumi di carte grafiche e di una situazione complessiva non buona nel settore. Di qui un intervento, coordinato negli anni dal vicepresidente Lolli, per evitare tagli occupazionali ed arrivare a nuovi sbocchi produttivi. L'investimento consentira' cosi' la continuazione e l'implementazione dell'attivita' con l'obiettivo di garantire gli attuali livelli occupazionali con positivi effetti sull'occupazione diretta, indiretta e indotta nel territorio.

 

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Prefetto di Teramo: vanno date direttive a livello nazionale

"Dobbiamo verificare questa cosa. Cosa facciamo? Evacuiamo tutto il centro Italia?". A chiederlo e' il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, rispondendo ad una domanda sulle delle affermazioni fatte dal presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci, in relazione alla diga di Campotosto e al riferimento al disastro del Vajont. "Qui vanno date - ha aggiunto - eventualmente delle direttive univoche a livello nazionale. Se ci dovessero essere delle indicazioni in questo ambito ve lo faremo sapere"

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Black out nel Teramano, indaga la procura

Si concentrerà in particolare sulle attivita' di manutenzione dell'intera rete elettrica il fascicolo di indagine aperto dalla Procura di Teramo sul black out che ha interessato la provincia di Teramo, con migliaia di utenze rimaste senza elettricita' per giorni. Il fascicolo, per ora senza indagati, e' stato aperto dopo la presentazione delle prime denunce arrivate sul tavolo della Procura di Teramo, tra le quali quella del sindaco di Mosciano, e mira a far luce su eventuali responsabilita' in quella che ha rappresentato, e per molti versi continua a rappresentare, una vera emergenza. Intanto, l'Enel nel report di aggiornamento ha comunicato come ad oggi restino senza luce nel teramano tremila utenze, concentrate in particolar modo nei Comuni di Arsita, Bisenti, Castel castagna, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Cermignano, Civitella del Tronto, Montefino, Pietracamela. "Le attivita' di riparazione in corso stamane anche con l'ausilio di un elicottero, consentiranno di ripristinare il servizio per ulteriori 1.000 clienti nelle prossime ore - dichiara l'Enel -. Proseguono inoltre le attivita' di installazione di gruppi elettrogeni e riparazione della rete per ridurre le utenze disalimentate a poche centinaia nel corso della giornata"

 

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Teramo, 36enne madre di due figli arrestata per spaccio

Gli agenti della Squadra Mobile di Teramo ieri hanno arrestato una donna 36enne, L. M., madre di due bimbe, rispettivamente di nove e di tre anni, per spaccio di droga. Anche il è attualmente in carcere per spaccio di droga. La donna è stata fermata subito dopo aver fatto la spesa in un superamercato di Teramo, trovata in possesso di due involucri occultati all'interno della fodera della borsa. Sono stati sequestrati 23 grammi di eroina e 15 grammi di coca. La giovane madre è stata trovata in possesso di 9 involucri di cocaian e eroina in una tasca della giacca. La 36enne al momento è in attesa del giudizio per Direttissima.

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Pista di atletica di via Senna, deliberato l’utilizzo temporaneo alle associazioni sportive affiliate al Coni

La pista di atletica di via Senna potrà essere utilizzata dalle associazioni sportive affiliate al Coni. È quanto stabilito con una delibera licenziata dalla Giunta Maragno. «In attesa che i nostri uffici - spiega l’assessore allo sport Ottavio De Martinis - predispongano il bando per la gestione del nuovo impianto sportivo della città, abbiamo stabilito di rendere la pista fruibile per allenamenti o singoli eventi da parte di associazioni regolarmente affiliate al Coni. Dalla sua inaugurazione, lo scorso 10 dicembre, infatti, sono state moltissime le richiese di utilizzazione di questa struttura. Per questo motivo abbiamo voluto ottimizzare i tempi tecnici necessari al suo affidamento in gestione annuale, introducendo un tariffario a carattere provvisorio».

 

Il progetto della pista risale al 2009. I lavori, affidati alla ditta De Leonibus Costruzioni, presero il via a marzo del 2012, per poi procedere tra diverse sospensioni fino a novembre 2014. Il 7 agosto 2015 la FIDAL ha rilasciato il Certificato di Omologazione dell’impianto sportivo di atletica leggera, inserendolo nella classe IE “Esercizio”, con la possibilità di classificarlo come Impianto Parziale nel momento in cui verrà dotato di regolare attrezzatura conforme alla normativa federale. La pista potrà quindi ospitare gare agonistiche. L’opera ha avuto un costo complessivo di circa 500.000 euro. Di questi oltre 430.000 euro sono stati spesi tra la realizzazione della pista e la riqualificazione generale dello Stadio, con la collocazione di arredi, quali panchine, reti e porte nuove. Altri 30.000 euro circa sono stati spesi per la pavimentazione dei lati della nuova pista di atletica e 16.000 euro circa per il ripristino degli spogliatoi e delle tribune. «L’inaugurazione della pista - dice ancora l’assessore - è stato un altro importante obiettivo conseguito dalla nostra Amministrazione in quel percorso di completamento delle tante opere incompiute che abbiamo trovato sul territorio al nostro insediamento. Questa pista, adatta ad ospitare competizioni di altissimo livello, permetterà alla città di collocarsi nel circuito dello sport internazionale».

 

Secondo quanto stabilito nell’atto di Giunta, le singole richieste dovranno essere autorizzate e vagliate dall’ufficio sport, tenendo conto della disponibilità della struttura. In caso di coincidenza delle richieste si valuterà la rilevanza sportiva dell’evento e il numero delle associazioni o degli atleti interessati. Le tariffe approvate variano, a seconda delle categorie di appartenenza delle società sportive e delle tipologie di raduni, tra un minimo di 40 euro al giorno, ad un massimo di 200.

 

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Guida in stato ebbrezza, calciatore patteggia 4 mesi

L'ex centrocampista sloveno della Virtus Lanciano, Armin Bacinovic, 28 anni, attualmente in forza alla Ternana, ha patteggiato quattro mesi di reclusione per di guida in stato di ebbrezza. Il calciatore, difeso dall'avvocato Mauro Vastano, ha dato la disponibilita' alla sostituzione di pena attraverso lavori di pubblica utilita'. Il caso risale al primo febbraio 2016 quando il calciatore venne fermato dalla polizia, alle due di notte, ai viali delle Rose, nel centro di Lanciano, mentre guidava la sua Audi Q7 con un alto tasso alcolemico, superiore a 1,5. A Bacinovic venne ritirata la patente di guida e sequestrata l'auto. Il giudice Andrea Belli ha rinviato l'udienza al 4 maggio prossimo per l'applicazione della pena sostituiva dal momento che non e' certo che Bacinovic possa rimanere a Terni, dove ha deciso di scontare la pena, diversamente bisognera' trovare entro quella data un ente alternativo, in caso di trasferimento, per l'esecuzione dei lavori socialmente utili.

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