Redazione Notizie D'Abruzzo

Fisco, registrati 1,3 miliardi di fatture

L'invio telematico delle fatture relative al secondo semestre 2017 ha fatto il pieno. L'Agenzia delle Entrate, tramite i sistemi gestiti dal partner tecnologico Sogei, ha registrato l'invio di un totale di 1,3 miliardi di fatture. Il bilancio è stato tracciato tenendo conto anche della possibilità di rinviare per 5 giorni i file non accettati dopo la scadenza del 6 aprile. E' questa - insieme alla possibilità di cumulare le mini-fatture sotto i 300 euro - una delle semplificazioni introdotte.

L'appuntamento era decisivo per verificare l'effetto dell'introduzione delle novità dopo le difficoltà registrate lo scorso novembre che avevano portato al blocco, per alcuni giorni, del sistema informatico. Le semplificazioni erano state annunciate dal direttore dell'Agenzia, Ernesto Maria Ruffini in un'audizione parlamentare dello scorso ottobre e poi erano state introdotte ad inizio febbraio, prorogando il termine per l'invio come previsto dallo statuto del contribuente. La scadenza di aprile, oltre alle fatture relative agli ultimi sei mesi dell'anno appena passato, riguardava anche le possibili correzioni delle e-fatture relative al primo semestre, che dovevano essere inviate entro il 16 ottobre. Tre i canali per l'invio dello spesometro: per il 53% dei documenti informatici è stato utilizzato il web service, il 23% è arrivato tramite sistemi di trasferimento di file (File transfer protocol) e un altro 24% attraverso il sito "Fatture e corrispettivi" dell'Agenzia delle entrate.

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Vinitaly, arriva il patto per il vino rosato

Il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, il Consorzio di Tutela del vino Bardolino, il Consorzio Valtènesi, il Consorzio di Tutela dei Vini Salice Salentino e il Consorzio di Tutela dei Vini Castel del Monte hanno deciso di dar vita ad un protocollo d’intesa orientato alla diffusione, in Italia e all'estero, della cultura e della conoscenza, tuttora purtroppo carenti, del vino rosato autoctono italiano, inteso quale insieme delle singole specificità territoriali. Il Comitato promotore del progetto mira altresì alla costituzione del Centro del Rosato Autoctono Italiano inteso quale sede di confronto, di promozione e di ricerca, aperto ad altre denominazioni italiane dotate di analogo, storico retaggio culturale. L’accordo paritetico tra i Consorzi di tutela firmatari dell’accordo vede, quale capofila, il Consorzio per la tutela del vino Bardolino doc, che costituisce ad oggi la denominazione di origine maggiormente rappresentativa nell'ambito della produzione di vini rosati da varietà autoctone italiane. Il progetto è stato ispirato dal produttore Luigi Cataldi Madonna, che ha favorito il primo incontro consultivo tra i Consorzi tenutosi a Ortona lo scorso 31 gennaioad Ortona.

 Il Patto d'intesa è stato siglato oggi, sabato 14 aprile, a Bardolino nella Villa comunale alla presenza del Sindaco della cittadina veneta alla presenza del presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, del direttore del Consorzio Salice Salentino, Eugenio Manieri, del presidente Alessandro Luzzago e del direttore Alberto Panont del Consorzio Valtènesi e del  Consorzio Bardolino con presidente Franco Cristoforetti e direttore Angelo Peretti. Il Consorzio Castel Del Monte ha confermato la propria partecipazione all'intesa tra  i 5 Consorzi ed il presidente Francesco Liantonio firmerà il Patto d'intesa nella prima giornata di Vinitaly . 

La cooperazione tra i cinque Consorzi prenderà il via già da questa edizione di Vinitaly attraverso l’organizzazione di due Masterclass “Chiaretto, Cerasuolo, Rosato: i rosé italiani da uve autoctone” che si terranno martedì 17 alle 11 e alle 15 presso il PalaExpo di Verona Fiere (Sala Argento2) e di uno spazio dedicato ai Rosati da uve autoctone all’interno del padiglione 4 della Lombardia, dove per i quattro giorni della fiera saranno proposti i vini dei cinque Consorzi.

 

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Presentato il Piano di Recupero del Patrimonio Urbanistico Edilizio di Montesilvano Colle

L’Amministrazione Comunale di Montesilvano ha presentato la variante al Piano di Recupero del Patrimonio Urbanistico Edilizio (P.R.P.E.) del Colle. In un clima raccolto ed in un ambiente raffinato, frutto di un sapiente restauro che ha riportato al suo originario splendore gli ambienti della dimora storica di Casa Briga, si è svolto il convegno dal titolo Un borgo da valorizzare. Il piano di recupero per Montesilvano Colle. All’incontro hanno partecipato il Sindaco Francesco Maragno, il prof. Antonio A. Clemente, docente di Urbanistica – Dipartimento Architettura Università G. d’Annunzio Chieti – Pescara, l’arch. Marco Volpe, esperto storico e consulente per la variante al Piano di Recupero e l’arch. Valeriano Mergiotti, Dirigente Settore Pianificazione e Gestione Territoriale del Comune di Montesilvano.

L’apertura dei lavori è stata affidata al Sindaco che ha parlato, a proposito del Borgo, di patrimonio inespresso e di come il piano di recupero, adottato con D.G. n° 53 del 12 marzo 2018, non debba essere considerato un punto di arrivo ma un punto di partenza, affinché nel prossimo futuro si possa non solo ridare dignità estetica ad un parte della Città che custodisce un prezioso patrimonio storico ancora poco conosciuto agli stessi montesilvanesi, ma anche consentire al Borgo di diventare parte di un’offerta turistica in grado di attrarre una domanda nazionale ed internazionale. In occasione del convegno il Sindaco ha annunciato di aver avanzato la richiesta per consentire che il Borgo di Montesilvano Colle venga incluso nel circuito nazionale dei Borghi Autentici.

Il prof. Antonio A. Clemente, cogliendo lo spunto dai risultati di un sondaggio condotto in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (2011) in cui si rilevava che tra “le ragioni dell’orgoglio nazionale” al primo posto c’era il nostro patrimonio artistico e culturale (74,9%), ha sottolineato come la sensibilità dell’Amministrazione Comunale nell’investire in un piano di recupero di Montesilvano Colle è un’azione strategica e lungimirante. Le parole chiave del suo intervento sono state cultura e bellezza. Clemente ha spiegato come ogni piano di recupero di luoghi storici richieda una sensibilità degli Amministratori in grado di prendere consapevolezza che ogni azione sul territorio, da parte dell’uomo, è un segno che modificherà per sempre un certo paesaggio. Questo implica dunque un comportamento etico che si deve esplicare nel rispetto della bellezza del territorio come incentivo non a mortificarla, ma a valorizzarla.

L’arch. Valeriano Mergiotti, entrando tecnicamente nell’illustrazione del Piano di Recupero del Colle, ha ricordato che la variante arriva dopo molti anni di immobilismo. Questo piano di recupero sta modificando uno stato di fatto fermo, da un punto di vista normativo al 1991. Mergiotti nell’addentrarsi nell’esposizione del lavoro portato avanti dagli uffici dell’Amministrazione, ha sottolineato la possibilità in futuro anche di riconvertire molti locali presenti nel Borgo. Quest’ultima opportunità sarà un’occasione per soddisfare una richiesta di mercato sempre più interessata a far vivere al visitatore del Borgo un’esperienza eno-gastronomica, turistica o di altro tipo. Mergiotti ha inoltre ricordato che tutti gli elaborati saranno ancora per qualche giorno disponibili presso gli uffici comunali per essere visionati da chiunque ne fosse interessato, anche per eventuali osservazioni.

L’ultimo intervento è stato quello dell’arch. Marco Volpe che ha partecipato come consulente esterno alla redazione del Piano di Recupero. Volpe ha riferito che una buona base di partenza per l’elaborazione del piano adottato dall’Amministrazione è stato il questionario somministrato agli abitanti del Colle nel 2010. In quella occasione sono stati raccolti i pareri di una parte della popolazione di Montesilvano che, vivendo quotidianamente nel Borgo, ha espresso il profondo desiderio di vederlo valorizzato. Volpe, confrontando il Borgo ad un essere vivente, ha affermato che la fortuna del Borgo è stata quella di aver vissuto una sorta di agonia nel passato, in quanto nessuna Amministrazione ha mostrando interesse verso un suo sviluppo. In questo modo il Borgo ha potuto continuare a mantenere la sua originale struttura storica ed oggi si ha la fortuna di intervenire su di un patrimonio che non ha subito gravi alterazioni dovute al tempo ed agli interventi umani.

Il convegno si è concluso con un vivace dibattito tra i relatori ed i cittadini intervenuti numerosi che hanno voluto approfondire alcuni aspetti affrontati in sede di esposizione. Un raffinato buffet, offerto da Franco Briga, è stato un ulteriore momento relazionale che ha arricchito il Convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale.

 

 

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Tagliacozzo, 78enne muore investito dal treno

Un uomo di 78 anni, di Tagliacozzo, è deceduto dopo essere stato investito dal treno iregionale 26260 di Trenitalia, Roma-Avezzano, all'altezza del passaggio a livello situato tra Tagliacozzo e Scurcola. Passaggio a livello, riferiscono le Ferrovie, "regolarmente chiuso".
Le cause dell'incidente sono ancora in fase di accertamento da parte dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo che stanno indagando e acquisendo elementi utili per ricostruire l'accaduto.

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Morta per overdose, arrestato uno spacciatore pescarese

I Carabinieri della Compagnia di Pescara hanno arrestato un 46enne pescarese per il reato di morte come conseguenza di altro delitto dopo le indagini avviate nei mesi scorsi a seguito della morte per overdose dello scorso 28 settembre, di una ragazza del posto.
I militari, dopo aver sequestrato in casa della giovane ritagli di blister di medicinali analgesici oppioidi molto potenti, hanno ricostruito le sue ultime ore di vita, concentrando le attenzioni sui contatti recenti e riscontrando conversazioni su Facebook con il 46enne, che in più occasioni si era vantato di avere disponibilità di droga. Ulteriori indagini avrebbero permesso agli inquirenti di appurare che l'uomo aveva avviato una fiorente attività di spaccio di hashish e marijuana, ma anche di oppioidi e medicinali usati nella terapia del dolore.

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Studio Cgia, col modello 730 rimborsi per 9,5 miliardi di euro

Gli oltre 20 milioni di contribuenti italiani che anche quest’anno presenteranno il modello 730 recupereranno almeno 9,5 miliardi di euro. Il rimborso medio che il fisco erogherà a ciascun dipendente, attraverso il proprio datore di lavoro, sarà attorno ai 900 euro, mentre l’importo medio che l’Inps restituirà a ciascun pensionato si aggirerà sugli 800 euro.

Sono queste le prime stime che sono state elaborate dall’Ufficio studi della CGIA in vista della possibilità, a partire da lunedì prossimo, di accedere, dal sito dell’Agenzia delle Entrate, al proprio modello 730 precompilato relativo alla dichiarazione dei redditi 2018 (anno di imposta 2017).

E stando ai dati registrati l’anno scorso, i territori più “interessati” dall’utilizzo di questo “strumento” sono stati la Basilicata (61,6 per cento del totale dei dipendenti e pensionati residenti in questa regione), la Puglia (61,2 per cento) e il Molise (61 per cento). Tra le meno “coinvolte” segnaliamo la Sardegna (49,5 per cento), la provincia autonoma di Bolzano (48,2 per cento) e la Campania (46,4 per cento). La media nazionale si è attestata al 55,7 per cento

Va altresì segnalato che l’incremento del numero dei modelli 730 avvenuto in questi ultimi anni dipende anche dal fatto che dal 2013 anche i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro e che sono privi di sostituto di imposta possono presentarlo. Secondo le statistiche del Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, sono stati 682.000 i contribuenti senza datore di lavoro che nel 2014 (periodo di imposta 2013) si sono avvalsi di questa possibilità, mentre nel 2017 (dichiarazione dei redditi 2016) il loro numero è salito a 1.139.000. Quali sono le principali voci di spesa per le quali i lavoratori dipendenti chiedono il rimborso ? Nel 2017 quasi 9,9 milioni hanno presentato la dichiarazione annuale anche per recuperare le spese sanitarie (sconto fiscale medio di 150 euro pro capite), poco più di 4,3 milioni per recuperare le spese riferite alle ristrutturazioni edilizie (rimborso medio di 640 euro) e poco meno di 3,5 milioni di dipendenti per recuperare le spese assicurative (pari a 51 euro pro capite)

Tra i pensionati, invece, le domande per il recupero delle spese sanitarie hanno interessato oltre 7 milioni di persone (per un rimborso medio pro capite di 186 euro), 3,8 milioni lo hanno richiesto per le ristrutturazioni edilizie (520 euro medio di rimborso) e poco più di 1 milione lo ha chiesto per recuperare le spese assicurative (per un importo medio di 49 euro)

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Big data, nuovo seminario all’Università d’Annunzio

Continuano i seminari di avvicinamento al convegno Big data, data science, impresa 4.0 - Nuovi modelli di gestione dell’informazione organizzato dal Dec - dipartimento di Economia dell'università Gabriele d'Annunzio in collaborazione con M-Research-data analysis, società partecipata dalla stessa università. Il convegno è in programma a maggio. 

Chi è il data scientist, qual è il suo ruolo in azienda e perché sempre più aziende sono alla ricerca di questa professionalità? Questo il tema del seminario in programma per lunedì 16 aprile dalle 11.30 alle 13.00 nell'aula magna del polo pescarese dell'università d'Annunzio.

Si tratta del terzo appuntamento di un ciclo di seminari sul tema Big data analytics e blockchain technologies organizzato dal Dec in collaborazione con M-Research. 

«Il ciclo di seminari ed il convegno sono finalizzati a fare chiarezza sul corretto utilizzo della terminologia relativa ai big data e a delineare i tratti della moderna figura del data scientist» spiega Massimo Del Gatto, docente di economia del Dec e presidente di M-Research, società innovativa con skill elevati nell’analisi dei dati, dal 2018 membro del Global benchmarking network. 

Relatore è il data scientist Riccardo Di Nisio. Già team leader del gruppo data scientist di Fiat, insegna nel master del Sole 24 Ore e gestisce progetti big data con gruppi bancari e società private. È  responsabile big data di M-Research. 

«Si tratta di attività innovative in linea con i dettami dell’Impresa 4.0 - commenta Riccardo Di Nisio - sulle quali M-Research sta lavorando nell’ambito di partenariati importanti con imprese, anche abruzzesi, per l'implementazione di servizi avanzati di data science».

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Consegnate ulteriori 44 casette Sae alla comunità di Montorio al Vomano (Te)

Stamattina il Sottosegretario d'Abruzzo Mario Mazzocca ha consegnato ulteriori 44 casette Sae (Soluzioni Abitative di Emergenza) agli abruzzesi di Montorio al Vomano (Te) costretti ad abbandonare le proprie abitazioni danneggiate dagli effetti del sisma del centro Italia 2016/2017.

Alla partecipata manifestazione, oltre al Sottosegretario Mazzocca, erano presenti il Commissario Prefettizio Marialaura Liberatore, rappresentanti del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e l’intera struttura della Protezione Civile regionale che ha curato tutte le procedure.

 

Il VI lotto funzionale relativo a Montorio al Vomano conta complessivamente 54 Sae ed è costituito da due insediamenti capoluogo e Villa Maggiore. Oggi è stato inaugurato l'insediamento di Montorio al Vomano capoluogo composto da 44 Sae (9 Sae da 80 mq, 28 da 60 mq, 7 da 40 mq). Si riportano, di seguito, alcuni dati generali: progetto esecutivo approvato in data 23/08/2017; importo lordo urbanizzazioni: €. 1.296.352,03; importo lordo fornitura Sae: €. 3.804.837,79.

La tipologia Sae, approvata e posta in opera dalla Regione Abruzzo, prevede una struttura adeguata alla tipologia di carico da neve (norme tecniche DM 2008) dei singoli Comuni interessati, un'adeguata coibentazione e una serie di rinforzi strutturali della copertura (controventi di collegamento dei tralicci portanti) in modo da assicurare una risposta strutturale adeguata alla azione combinata sisma/carico neve. È stata inoltre prevista l’istallazione del boiler all'interno della abitazione (non sul tetto, come si è verificato in altre realtà con noti problemi), una pavimentazione interna di tipo tradizionale (pavimento in ceramica su due strati di massetto, ordinario e coibente) nonché la finitura esterna con due strati di intonaco su cappotto isolante.

Ad avvenuta consegna dei lavori, il Comune di Montorio al Vomano ha richiesto la fornitura di 5 Sae aggiuntive nel sito di Villa Maggiore per la cui installazione si è reso necessario procedere all’incremento delle urbanizzazioni necessarie mantenendo comunque l’importo dei lavori nell’ambito della originaria previsione di spesa.

Sulla base dell’Accordo Quadro 1238/2016 per la fornitura delle Sae, a cui ha aderito la Regione Abruzzo, la realizzazione degli insediamenti consegnati al Comune di Montorio al Vomano ha rispettato i tempi contrattuali.

«Il lavoro svolto sinora - ha dichiarato il Sottosegretario Mazzocca - ha segnato una vera e propria linea di demarcazione rispetto a come si operava in passato. Grazie all’encomiabile e infaticabile lavoro dei Commissari Vasco Errani e Paola De Micheli, potendo contare tanto su di un compendio normativo chiaro sintetico quanto su di una immediata e importante disponibilità di risorse economiche, si è riusciti a definire in tempi certi la realizzazione del 90% delle Sae. Una prontezza di risposta, quella dell’istituto commissariale per la ricostruzione e della Regione, in passato assolutamente sconosciuta».

«Dunque - conclude il Sottosegretario - la realizzazione e consegna di tali Sae è avvenuta a circa un anno dall’avvio delle procedure burocratiche: la perfetta sinergia tra Dipartimento Nazionale di PC, il Servizio Emergenze di Protezione Civile abruzzese ed il Comune consentirà il ritorno nel proprio centro a 44 nuclei familiari, per i quali da oggi si apre una fase nuova per il ritorno alla normalità. Siamo consapevoli di come la rinascita dei nostri paesi ricomincia necessariamente con il ritorno di chi si è allontanato a causa del sisma: l’humana gens è da sempre il fulcro e l’origine di qualsiasi attività economica, sociale e culturale».

Sinora la Regione Abruzzo ha completato la realizzazione di n. 252 Sae. Di queste, 222 sono state consegnate ai Comuni di Torricella Sicura (49 Sae), Colledara (21 Sae), Tossicia (36 Sae), Crognaleto (2 Sae), Cortino (20 Sae), Montorio al Vomano (54 Sae), Rocca Santa Maria (5 Sae), Campli (13 Sae), Capitignano (18 Sae), Basciano (4 Sae).

Restano da consegnare 30 Sae (11 nel Comune di Crognaleto e 19 nel Comune di Montereale) dovendo procedere al completamento delle opere di urbanizzazione. Inoltre, sono in corso le procedure per l’avvio dei progetti esecutivi per la realizzazione delle Sae nei Comuni di Valle Castellana (41 Sae), Cagnano Amiterno (20 Sae) e Campotosto (18 Sae).

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L’amministrazione comunale di Fossacesia dice no alla tassa di soggiorno. Prima i servizi, poi le tasse.

“Fossacesia dice no alla tassa di soggiorno” – ad annunciarlo è il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, convinto della poco opportunità, ad oggi, di applicare una tassa di soggiorno ai turisti che vengono a trascorrere le loro vacanze a Fossacesia, una delle località più gettonate della Costa dei Trabocchi. “L’Amministrazione Comunale ritiene poco opportuno, ad oggi, introdurre qui a Fossacesia la tassa di soggiorno – dichiara il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – anche se, a fronte dei continui tagli che i Comuni subiscono a causa dei mancati trasferimenti da parte di Stato e Regione, anche al nostro Ente farebbe comodo avere nelle proprie casse qualche soldo in più da utilizzare per i servizi, ma sono convinto che questo non sia il modo giusto per incentivare il turismo”. Anche il vice sindaco Paolo Sisti ritiene: “che per incentivare il turismo, non si possa prima introdurre la tassa di soggiorno e poi, eventualmente, dare i servizi, ma sia necessario avviare un processo assolutamente opposto a questo”.

“E’ impensabile dal mio punto di vista introdurre prima una tassa di soggiorno e poi realizzare dei servizi, dei quali al momento, tra l’altro non esiste neanche una reale programmazione – Di Giuseppantonio– Il nostro territorio ha la necessità prima di formulare una programmazione turistica fatta di servizi, di cultura dell’accoglienza, di itinerari che colleghino la costa con l’interno, di percorsi strutturati sul turismo religioso, di un piano di incentivazione per l’apertura di attività commerciali e altro che non sto qui ad elencare e solo dopo di questo si potrà pensare di introdurre una tassa di soggiorno”. Fossacesia ogni anno regista un numero notevole di turisti, che vengono a trascorrere le proprie vacanze innanzitutto per il mare che da anni conquista il prestigioso sigillo della bandiera blu. Numerose sono le strutture ricettive presenti, in particolare b&b, e se l’Amministrazione Comunale decidesse di introdurre la tassa di soggiorno effettivamente nelle casse comunali entrerebbero un bel po’ di soldi. “Non escludiamo che un domani si possa decidere di introdurre la tassa di soggiorno, ma non con le condizioni che abbiamo adesso – concludono Di Giuseppantonio e Sisti – Già il nostro territorio fa molta fatica a far decollare  il turismo, poiché a nostro avviso manca una cabina di regia che detti un programma coordinato di promozione turistica, se poi ci mettiamo ad introdurre una tassa che non corrisponde minimamente alle attese da parte dei turisti, l’unica cosa che rischiamo di ottenere è che chi ha deciso di venire a trascorrere da noi le sue vacanze, una volta giunto, decida di scappare a gambe levate e, ancor più dannoso, di non tornare più”.

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Rotondi domani a Vinitaly coi dirigenti di Rivoluzione Cristiana: ma non porto il caffè a Salvini e Di Maio

Intervistato da una emittente abruzzese il segretario di Rivoluzione Cristiana Gianfranco Rotondi,neodeputato dell’Abruzzo,ha confermato che sarà presente domani all’inaugurazione di Vinitaly 2018.L’ex ministro,oggi vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera,è stato invitato da un gruppo di cantine abruzzesi e sarà accompagnato dalla segretaria di Rivoluzione Cristiana dell’Abruzzo Angelica Bianco. Saranno con lui anche gli onorevoli Giampiero Catone e Franco De Luca, rispettivamente coordinatore nazionale e capo della segreteria del partito.
Alla domanda sul perché di una presenza così massiccia,e sul nesso con la presenza di Salvini e Di Maio, Rotondi ha così risposto: "Vado a visitare le cantine abruzzesi, mica i leaders:cosa potrei fare del resto per risolvere la crisi? Mica posso portare il caffè che non vogliono prendere assieme".

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