Redazione Notizie D'Abruzzo

Crollo hotel Rigopiano, il punto sull’inchiesta

 

Sono 23 gli indagati per la vicenda dell'Hotel Rigopiano travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che ha provocato 29 morti. I tempi del processo restano al momento incerti. I reati ipotizzati negli avvisi di garanzia emessi il 23 novembre scorso dal procuratore capo di PescaraMassimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all'omicidio e lesioni colpose, all'abuso d'ufficio e al falso ideologico, alla rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. Le indagini dei carabinieri forestali, coordinate dalla Procura pescarese, si sono focalizzate sulla mancata realizzazione della Carta di localizzazione del pericolo da valanga; sulle concessioni rilasciate al resort e sulla mancata realizzazione del nuovo Piano regolatore di Farindola; sulla gestione dell'emergenza neve; sul ritardo con cui, solo il 18 gennaio secondo i pm , si e' reso operativo il Centro coordinamento soccorsi nella sala operativa provinciale della protezione civile. Secondo la Procura, la Prefettura "attivava tardivamente", dopo le 12 del 18 gennaio, il Centro coordinamento soccorsi e la Sala operativa, "e cosi' - si legge nell'avviso di garanzia - ometteva di svolgere tempestivamente il ruolo assegnato dalla legge di coordinamento nella individuazione delle deficienze operative". Secondo i pm, "solo alle 18.28" si attivo' "nel chiedere l'intervento di personale e attrezzature dell'Esercito per lo sgombero della neve" e "nel far richiedere, tramite mail, tre turbine spazzaneve alla sala operativa della Regione Abruzzo". 

I primi ad essere iscritti nel registro degli indagati, tre mesi dopo la tragedia, sono stati il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, il tecnico comunale Enrico Colangeli, Bruno Di Tommaso, gestore dell'albergo e amministratore e legale responsabile della societa' "Gran Sasso Resort & SPA", Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, rispettivamente dirigente e responsabile del servizio di viabilita' della Provincia di Pescara. Il 23 novembre scorso a questi nomi si sono aggiunti quelli di altre 17 persone: Francesco Provolo, ex prefetto di Pescara; Leonardo Bianco e Ida De Cesaris, rispettivamente ex capo di gabinetto e dirigente della Prefettura del capoluogo adriatico; Pierluigi Caputi, direttore dei Lavori pubblici fino al 2014, Carlo Giovani, dirigente della Protezione civile, Sabatino Belmaggio, responsabile del rischio valanghe fino al 2016, Vittorio Di Biase direttore Dipartimento opere pubbliche fino al 2015 e Emidio Rocco Primavera, direttore del Dipartimento opere pubbliche; Giulio Honorati, comandante della Polizia provinciale di Pescara e Tino Chiappino, tecnico reperibile secondo il piano di reperibilita' provinciale. E ancora: gli ex sindaci di Farindola Massimiliano Giancaterino e Antonio De Vico; il tecnico geologo, Luciano Sbaraglia; Marco Paolo Del Rosso, l'imprenditore che chiese l'autorizzazione a costruire l'albergo; Antonio Sorgi, direttore della Direzione parchi territorio ambiente della Regione Abruzzo; Giuseppe Gatto redattore della relazione tecnica allegata alla richiesta della Gran Sasso spa di intervenire su tettoie e verande dell'hotel; Andrea Marrone, consulente incaricato da Di Tommaso per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni. 

 "Soffro da quel 18 gennaio. Tutte le mattine mi sveglio e ho Rigopiano tatuato sul corpo con le cicatrici e nel cuore per la perdita di mia moglie Valentina. Rigopiano sara' per tutta la vita". E' impossibile dimenticare per Giampaolo Matrone, il pasticciere di Monterotondo superstite di Rigopiano, ma rimasto invalido dopo 60 ore passate sotto cumuli di macerie e neve. I segni piu' profondi e indelebili sono quelli dell'anima: a Rigopiano ha perso la moglie Valentina Cicioni di 32 anni, infermiera al Policlinico Gemelli di Roma, che il giorno prima della valanga aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook una foto della abbondante nevicata che aveva colpito l'albergo. Quella che doveva essere una piacevole e spensierata vacanza - Valentina aveva anche pubblicato le foto del viaggio in auto per raggiungere il resort sul Gran Sasso - si e' trasformata in una terribile tragedia, che ha stravolto per sempre la vita di una giovane coppia. Ora Valentina non c'e' piu' e per Giampaolo non e' facile: il dolore e' troppo grande, ma sa che deve farcela anche e soprattutto per la figlia Gaia di 6 anni rimasta senza mamma. Giovedi' prossimo, in occasione del primo anniversario della tragedia, Matrone partecipera' con la figlioletta alle iniziative organizzate dal Comitato vittime per ricordare gli angeli di Rigopiano

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Cresce la povertà sanitaria

La poverta' sanitaria e' un fenomeno che colpisce sempre di piu' i migranti e i rifugiati che arrivano e vivono in Italia. In particolare, il Lazio e' la regione italiana con maggiore concentrazione di migranti che hanno difficolta' ad accedere a delle cure adeguate. E' quanto emerge - in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra domani - dal Rapporto della Fondazione Banco Farmaceutico. Secondo la ricerca, gli enti benefici sostenuti da Banco Farmaceutico hanno fornito farmaci a oltre 580mila utenti (si tratta mediamente del 12% dei poveri assoluti italiani). Emerge la prevalenza della componente straniera sia a livello nazionale (63,5%), sia nella maggior parte delle regioni (13), con l'eccezione della Valle d'Aosta (31,6%), delle Marche (43,2%), dell'Abruzzoe del Molise (39%), della Puglia (31,4%), della Calabria (47,4%) e della Sardegna (44%). La massima concentrazione di beneficiari stranieri si registra nel Lazio (80,2%), in Liguria (74,8%) e in Lombardia (71,2%), ma resta consistente in tutte le regioni del Nord e in quelle della costa tirrenica a cui va aggiunta anche l'Umbria. La situazione si inverte tra i beneficiari con cittadinanza italiana (36,5% in totale), ove prevale leggermente il sottogruppo femminile (39,5%) su quello maschile (34,1%). Rispetto al 2016 - si legge ancora nel dossier - assistiamo ad un aumento complessivo degli stranieri (+6,3 punti percentuali), piu' pronunciato nel sottogruppo femminile (+9 punti percentuali) che nel sottogruppo maschile (+4,3 punti percentuali). In continuita' con le tendenze gia' osservate negli anni precedenti, anche nel 2017 la componente piu' numerosa tra gli assistiti non e' rappresentata dagli anziani (65 anni e piu': 13,2%), ma dagli adulti (65,2%) e in subordine dai minori (21,6%). Rispetto al 2016 si osserva che l'incidenza degli assistiti anziani si riduce (-5,2 punti percentuali), con un corrispondente aumento degli adulti (+ 2 punti percentuali) e dei minori (+3,2 punti percentuali). 

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Pil, Cgia: la ripresa rallenta e l’Italia torna ultima in Europa 

La ripresa economica rallenta e l'Italia "torna a essere ultima in Europa". Lo sostiene l'ufficio studi della Cgia, secondo cui "sebbene il peggio sia alle nostre spalle la ripresa economica consolidatasi nel 2017 (circa +1,5%) rischia di affievolirsi già a partire da quest'anno. Gli ultimi dati di previsione elaborati dalla commissione europea per il 2018 sono molto indicativi: il nostro Pil reale è destinato ad aumentare dell'1,3%. Tra i 27 paesi Ue, nessuno conseguirà una crescita più contenuta della nostra". "La Grecia - spiega la Cgia - che solitamente è il fanalino di coda europeo, quest'anno aumenterà la propria ricchezza del 2,5%, mentre la Francia segnerà +1,7%, la Germania +2,1% e la Spagna +2,5%. Anche i consumi delle nostre famiglie (+1,1%) e quelli della pubblica amministrazione (+0,3%) segneranno le variazioni di aumento tra le più striminzite in tutta l'Ue. Un risultato molto preoccupante, visto che la somma dei valori economici di queste due componenti costituisce l'80% circa del nostro reddito nazionale". Per le tasse, invece, sono previste delle novità positive. "Al netto di eventuali manovre correttive e degli effetti economici del cosiddetto bonus Renzi - sottolinea il coordinatore dell'ufficio studi Paolo Zabeo - stimiamo che la pressione fiscale generale sia destinata a scendere al 42,1%: 0,5 punti in meno rispetto al 2017. Prosegue quindi la discesa iniziata nel 2014". "Il risultato del 2018 - aggiunge Zabeo - sarà ottenuto grazie al trend positivo del Pil nominale che aumenterà di oltre 3 punti percentuali e non a seguito di una contrazione del gettito fiscale, che invece salirà del 2%. Se il governo Gentiloni non avesse fatto slittare sia l'introduzione dell'imposta sui redditi sulle società di persone e imprese individuali sia la cancellazione degli studi di settore, il carico fiscale generale avrebbe subito una contrazione decisamente superiore, soprattutto a vantaggio delle piccole e micro imprese". 

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“Resto al Sud”, al via le domande online per giovani imprenditori 

Dalle 12 di lunedì 15 gennaio gli aspiranti imprenditori potranno presentare domanda sul sito di Invitalia per chiedere le agevolazioni di "Resto al Sud". Lo comunica Invitalia, sottolineando che Resto al Sud è "l'incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia". Resto al Sud è promosso dal ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, è gestito da Invitalia e ha una dotazione finanziaria di 1,25 miliardi. "Resto al Sud non è un bando - spiega l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri - lunedì 15 non ci sarà alcun click day e non sono previste nè scadenze nè graduatorie. Esamineremo tutte le proposte seguendo rigorosamente l'ordine cronologico e finanzieremo solo quelle in regola con i requisiti previsti dalla legge e che contengano un progetto di impresa valido e sostenibile. Il tutto - aggiunge - in maniera trasparente e con procedure completamente digitalizzate. La dotazione finanziaria particolarmente ampia ci consentirà di sostenere un numero molto elevato di nuove imprese". 

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Sulmona, scovato falso finanziere che chiedeva soldi per eventi

Individuato un falso finanziere che da diverso tempo, nel comune di Sulmona, truffava i titolari di attivita' commerciali cui chiedeva soldi usando a pretesto l'organizzazione di eventi pubblici. Si tratta di un 48enne di origine campane che dovra' ora rispondere di truffa. Secondo altre segnalazioni, lo stesso soggetto a volte si presentava come avvocato, prospettando ingenti risarcimenti nell'ambito delle cause civili ed amministrative che avrebbe condotto in loro favore.

Le indagini - con appostamenti e pedinamenti - sono state condotte dai veri finanzieri del Comando provinciale di L'Aquila. Le indagini sono scattate dopo le segnalazioni giunte da imprenditori insospettiti dall'anomala richiesta di denaro fatta da un uomo che si qualificava come ispettore della Guardia di Finanza di L'Aquila e, a volte, redigeva e rilasciava alle vittime dei raggiri verbali falsi ed autorizzazioni amministrative fittizie. 

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Autostrade A24 e A25, istanza bipartisan alla gestione pubblica

"Bisogna riconoscere una straordinarieta' a questa autostrada che e' vitale in un territorio ad alta sismicita' e che ha conosciuto piu' di un terremoto. Un'arteria cosi' strategica, se necessario, puo' anche essere riconsegnata allo Stato, la cosa fondamentale e' che da subito vengano mitigate le condizioni economiche, a oggi troppo elevate, che questi territori non possono piu' sopportare". Le parole del sindaco di L'Aquila, Pierluigi Biondi (centrodestra), durante la protesta dei primi cittadini d'Abruzzo e Lazio contro il rincaro dei pedaggi di A24 e A25, stamani nel capoluogo abruzzese, mostrano una posizione bipartisan sul fatto che le due arterie tornino pubbliche. La soluzione era stata infatti proposta nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, che anche nel corso del sit-in di stamani ha preso la parola ribadendo la istanza di riportare sotto il controllo dello stato, in particolare L'Anas, le due arterie. Questo perche' le autostrade di montagna hanno costi molto alti che un gestore privato non puo' sostenere se non con l'aumento delle tariffe. "Sono molto preoccupato dalla mediazione che chiede la concessionaria Strada dei Parchi e per questo ho avuto da subito una posizione netta: l'autostrade A24 e A25 deve tornare nelle mani dello Stato - spiega Pietrucci - Penso che con il protagonismo dei sindaci e la consapevolezza dei cittadini nei prossimi mesi riusciremo ad ottenere cio' che stiamo chiedendo con voce corale". La concessione di Strada parchi spa scade nel 2030. Durante la protesta, e' stata sottolineata l'importanza strategica delle arterie autostradali, anche dal punto di vista dell'emergenza, come dimostrato in occasione dei terremoti diL'Aquila del 2009 e di quelli, del 2016 e 2017, del Centro Italia. 

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Chieti, arrestato all’uscita dalla clinica per una condanna per pedofilia

Era ricoverato in una nota clinica nel centro di Chieti, ma quando è stato dimesso all'uscita ha trovato i Carabinieri, che lo hanno arrestato. L'uomo, un molisano di 73 anni, deve infatti scontare una di 7 anni e sei mesi per atti sessuali con minorenni. I militari, dopo aver preso contatti con la direzione della clinica ed essersi informati sulla data di dimissione, hanno atteso il 73enne fuori dalla clinica per mettergli le manette. 

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Crollo hotel Rigopiano, per i ritardi nei soccorsi due segnalati

I ritardi nei soccorsi e la caotica gestione delle telefonate nelle sale operative hanno portato ad altre due segnalazioni chieste dai carabinieri Forestali alla Procura di Pescara per altrettanti dirigenti pubblici. Si tratta del responsabile della sala operativa del 118 di Pescara Vincenzino Lupi e della funzionaria della Prefettura Daniela Acquaviva. Agli atti c'e' uno stralcio di una telefonata acquisita in quelle concitate ore del 18 gennaio nella quale la funzionaria parla all'operatore del 112 dei carabinieri e dice ''Ma l'Hotel Rigopiano e' stato fatto stamattina''. Sono invece le ore 18,09, e la valanga ha gia' sommerso l'hotel e ucciso la quasi totalita' delle 29 vittime poi accertate.

''C'erano dei problemi. Sono stati raggiunti e sta tutto a posto'', continua la funzionaria. Al che il carabiniere ribatte che a lui Quintino Marcella, il datore di lavoro del cuoco Giampiero Parete, colui che ha dato l'allarme, avrebbe invece detto che l'hotel sarebbe stato sommerso da una valanga. ''Eh si, questa mattina'', ribatte la funzionaria della sala operativa, ''l'intervento sull'hotel Rigopiano l'hanno fatto stamattina''. Alla luce di questa telefonata si capisce bene che la confusione e l'inganno sono generati da quanto accaduto presso una struttura agricola a Farindola sulla quale in effetti erano intervenuti dei soccorsi. A sviare e ritardare, secondo gli investigatori, l'attenzione sulla valanga c'e' anche la telefonata del 118 all'amministratore dell'hotel, Bruno Di Tommaso, che conferma sia tutto a posto, ma al quale pero' il funzionario del 118 non chiede espressamente se avesse ''segnalazione ricevuta riguardante una valanga'', non chiedeva a Di Tommaso ''dove si trovasse, perche' avrebbe facilmente scoperto che era a Montesilvano'' e non avrebbe potuto effettuare controlli, e ne' ha chiesto al Di Tommaso ''di provare a contattare l'hotel o il personale presente''. Alla luce di queste due telefonate si e' appreso che i due funzionari sono stati segnalati per omissione d'atti d'ufficio, 328 cp, dai carabinieri Forestali di Pescara alla Procura, ma al momento non si hanno riscontri sul fatto che siano o meno stati inseriti nel registro degli indagati.

 Foto e nomi dei 29 rimasti uccisi sotto la valanga attorno a un riquadro nero con la scritta "Mai piu'" e la data della tragedia dell'hotel Rigopiano - 18 gennaio 2017 - introducono il programma della giornata di commemorazione che il Comitato vittime, presieduto da Gianluca Tanda, ha organizzato per giovedi' prossimo, in occasione del primo anniversario. Una cerimonia si terra' alle 14.30 al Palazzetto dello Sport di Penne, alla presenza di monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara. Parteciperanno l'orchestra "C. Monteverdi" di Ripa Teatina e altre personalita' dello spettacolo e del mondo della cultura che sono state vicino alle famiglie delle vittime sin dal primo momento. I familiari si riuniranno gia' dal mattino, alle 9.45, a Farindola, per raggiungere Rigopiano e portare un fiore e una preghiera nel luogo in cui un anno fa hanno perso la vita i propri cari. Poi, partendo alle 10.30 dal bivio Mirri di Farindola, una processione, con 29 fiaccole accese, giungera' fino alla chiesa parrocchiale "San Nicola Vescovo" per assistere alle 11 alla messa celebrata dall'arcivescovo.

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Sedici milioni di euro per l’adeguamento sismico delle scuole

Quasi 16 milioni di euro di finanziamenti pubblici per l'adeguamento sismico di 10 istituti superiori di Pescara e provincia, e che potranno essere investiti nel biennio 2018-2019. L'ufficialita' e' arrivata dopo la comunicazione di Cipe e Ufficio Speciale per la Ricostruzione che hanno destinato i fondi per il miglioramento e adeguamento sismico dei plessi e la realizzazione di palestre. Gli stanziamenti, richiesti dalla Provincia di Pescara, sono stati ottenuti grazie alla "collaborazione istituzionale" della Regione Abruzzo. Questi gli interventi: Istituto Mario dei Fiori di Penne, adeguamento sismico per 2,5 milioni di euro; Liceo Savoia di Popoli, adeguamento sismico, per 1,5 milioni di euro; Misticoni-Belisario di Pescara, adeguamento sismico per 3,2 milioni di euro; Tito Acerbo Pescara, adeguamento sismico per 1,7 milioni di euro; Istituto Marconi di Penne, miglioramento sismico per 2,1 milioni di euro; Succursale Marconi di Penne, miglioramento sismico per 611mila euro; Istituto Spaventa di Citta' Sant'Angelo, miglioramento sismico per 1,21 milioni di euro; Liceo D'Ascanio di Montesilvano, realizzazione palestra per 1,4 milioni di euro; Liceo Galileo Galilei Pescara, realizzazione palestra per 1,5 milioni di euro; Istituto Cuppari di Alanno, miglioramento sismico per 222mila euro. Stamani sono stati illustrati gli interventi. Particolarmente rilevante e' stato lo stanziamento per gli Istituti dell'Area Vestina provata dagli eventi degli ultimi tempi". Il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco ha sottolineato che "con questi 16 milioni possiamo aprire al piu' presto i cantieri. E' stata una sfida difficile da vincere e che abbiamo conquistato con tenacia con la Regione, i dirigenti scolastici e i sindaci. Dobbiamo far partire ora al piu' presto i lavori perche' il sistema scuole della provincia di Pescara merita le giuste risposte in tempi celeri. Per ottenere tutto questo abbiamo lavorato in Consiglio Provinciale sia maggioranza che opposizione che ringrazio, perche' sull'obiettivo della sicurezza nelle scuole non c'e' mai stata divisione. I lavori su quattro Istituti in quest'anno lavoreremo sulla progettazione e nel 2019 partiremo con appalto e avvio lavori. Per gli altri i tempi sono piu' veloci perche' i finanziamenti sono immediati e gia' programmati in Bilancio e dunque credo che dopo luglio in alcuni Istituti potrebbero gia' partire". 

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Fossacesia, vendita dell’ Aventino mangimi: incontro sindaci ed azienda.

L’acquisizione da parte del Gruppo Grigi, di Bastia Umbra (Perugia) del ramo commerciale di dell'Aventino Mangimi, di Fossacesia, è stata al centro di un incontro che si è tenuto negli uffici dello stabilimento nella zona Pedemontana. Alla riunione presenti l’amministratore dell’azienda Nereo Dell’Aventino, i sindaci di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, di Santa Maria Imbaro, Maria Giulia Di Nunzio, di Mozzagrogna, Tommaso Schips (accompagnato dal consigliere Pietro Simigliani)e di Paglieta, Nicola Scaricaciottoli.
Il tavolo è stato sollecitato dai sindaci per ricevere dall’azienda garanzie sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali nel sito sangrino, attivo dal 1989 e dotato di macchinari altamente tecnologici e nel quale operano circa 40 maestranze specializzate, lavoratori qualificati, che hanno contribuito al successo del marchio dell’Aventino nei cinquant’anni della sua storia a livello nazionale e internazionale. Una professionalità riconosciuta dalla stessa Grigi, che considera d’importanza strategica l’operazione in termini di volumi e di fatturato.
L’acquisizione del ramo commerciale, come ha avuto modo di spiegare Nereo Dell’Aventino, consentirà alla Grigi di conquistare nuove e più appetibili posizioni di mercato, che permetteranno alla società umbra di consolidare ulteriormente la sua leadership nel settore della zootecnia. Resta aperta la trattativa per l’acquisto del sito di Fossacesia da parte di un altro marchio italiano, che pur confermando la permanenza dello stabilimento nel Sangro, potrebbe prevedere il ricorso alla mobilità per alcuni dipendenti. Una prospettiva sulla quale la Dell’Aventino sta lavorando per cercare altre soluzioni. I primi cittadini hanno ribadito la richiesta di mantenere gli attuali livelli occupazionali.

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