Redazione Notizie D'Abruzzo

Chiodi replica a Paolucci sui conti della sanità in Abruzzo

L’ex Presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, replica all’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci che parla di un presunto equilibrio di bilancio  attestato dal Tavolo di Monitoraggio, invitandolo a non parlare "equilibrio economico del sistema sanitario abruzzese nel 2016 quando, invece, la sua gestione ha generato disavanzo che è stato costretto  a riequilibrare con coperture di bilancio", afferma Chiodi.

Secondo l’ex Presidente, nel 2016 non esiste l’equilibrio economico, e lo affermerebbe lo stesso Paolucci quando evoca che sarebbe stato raggiunto attraverso gli “utili portati a nuovo e agli accantonamenti stanziati per il ripiano delle perdite," in parole povere con gli utili dei precedenti anni e dei precedenti esercizi. "Perché Paolucci non specifica a quali anni si riferiscono le coperture da usate per coprire il disavanzo del 2016?" – incalza Chiodi. "Non vorrei – aggiunge - che ciò fosse dovuto a precedenti virtuose gestioni che non riguardano  certamente quella  Sua e del Presidente D’Alfonso; non vorrei che fossero accantonamenti e fondi che, a suo tempo, noi  decidemmo di destinare ad assunzioni di personale medico ed infermieristico, ad acquisti di macchinari o, peggio ancora, di accantonamenti che nel Programma Operativo furono assegnati  al potenziamento dell’assistenza territoriale e che oggi, invece, vengono magari usati per coprire  disavanzi gestionali.  Disavanzi che sono conseguenti ad una incapacità di controllo e di governo dei costi delle Asl che stanno contraddistinguendo la gestione del centrosinistra abruzzese."  In sostanza per il Presidente emerito Chiodi, sono tornati i tempi bui quando la “politica” era solo politicante e “cedevole” rispetto a sollecitazioni di spesa non necessarie. "D'Altra parte mi risulta che tale “cedevolezza” verso alcune cliniche private risulterebbe essere stata stigmatizzata anche dal Tavolo romano" - continua Chiodi.  “Se poi dovesse rispondere a verità che per il 2017 si preannunci un disavanzo di oltre 50 milioni di euro – conclude - sarebbe davvero un disastro

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Via Lazio, completati i lavori di rifacimento del marciapiede a Montesilvano

«I lavori per il rifacimento del marciapiede di via Lazio, nella parte antistante la scuola primaria e dell’infanzia Villa Verrocchio della Direzione Didattica, sono stati completati». Lo ha annunciato il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Mauro Orsini, nel corso della seduta odierna, incentrata sull’argomento.

«Questa opera era doverosa -  afferma Orsini -  per garantire la sicurezza di alunni, docenti e del personale che quotidianamente frequenta la scuola. Sono stati dapprima rimossi gli alberi le cui radici avevano danneggiato la pavimentazione. Una volta completata questa fase è stato eseguito il rifacimento del marciapiede. Per rifinire il progetto, prima della riapertura dell’anno scolastico, verranno piantumati nuovi alberi meno invasivi e verrà eseguita una gettata di asfalto. Grazie all’assessore Valter Cozzi è stato possibile intervenire con tempestività, consentendo così un rientro a scuola in maggiore sicurezza e migliorando l’immagine e il decoro urbano dell’area interessata».

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Equipe 84 – La Storia a Cerratina

L’Equipe 84, vero e proprio “simbolo” del periodo beat italiano, nasce a cavallo del 1963. La line up originaria è composta da Alfio Cantarella alla batteria, Franco Ceccarelli alla chitarra ritmica e voce, Victor Sogliani al basso e voce, e Maurizio Vandelli alla chitarra solista e voce. Dopo circa due anni di lavoro in balere e night club come orchestra di base, il gruppo incide il suo primo 45 giri: “Quel che ti ho dato”/“Papà e Mammà”. Nel giro di pochi mesi il singolo entra in classifica, e da quel momento inizia la straordinaria storia dell'Equipe. Nel 1965 i quattro inaugurano, in coppia con i Rokes, il mitico Piper di Roma, dove continueranno a esibirsi anche in seguito alternandosi ai vari “complessi” di quel periodo. Nel 1966 registrano la celeberrima “Io ho in mente te”, che li porta alla vittoria del Cantagiro e alla grande notorietà. C’è poi la fortunata collaborazione con Mogol-Battisti, che porta all’incisione di autorevoli evergreen quali “29 settembre”, “Nel cuore nell'anima” e “Ladro”. 

Inoltre il cantautore emiliano Francesco Guccini, vecchio amico dell’Equipe 84, scrive per loro “Auschwitz”, “L’antisociale” ed “E’ dall’amore che nasce l'uomo”. Seguono ancora importanti successi come “Bang Bang”, “4 marzo '43” (in coppia al Festival di Sanremo con Lucio Dalla, che li farà piazzare in terza posizione nella graduatoria finale), “Casa mia”, “Una giornata al mare”, “Tutta mia la città”, “Nel ristorante di Alice”, “Un angelo blu” e “Pomeriggio ore sei”. Tutti brani che oggi la band ripropone abitualmente in concerto. 


Nel 1984, dopo lo scioglimento di tre anni prima, Franco Ceccarelli e Victor Sogliani ricostituiscono l'Equipe 84 dando la priorità alle esibizioni dal vivo perché amano il rapporto con il pubblico e la vita “on the road”. Da questo momento, come è capitato a tutti i gruppi storici della nostra nazione, è un continuo succedersi di musicisti capitanati alla fine dal solo Ceccarelli (Sogliani morirà nel 1995), fino a trovare la definitiva stabilità con l'ingresso di Tony Mione (chitarra e voce), Marco Di Marco (piano, tastiere e voce), Giuliano De Leonardis (basso) e Roberto De Vincentis (batteria).


Nell’arco di sette anni, l’Equipe 84 tiene più di cinquecento concerti, fino a quando Franco Ceccarelli scompare il 21 dicembre 2012, all’età di 70 anni, lasciando il gruppo con un solo desiderio: continuare a girare in lungo e in largo la penisola portando sempre in alto il nome e la storia dell'Equipe 84. Ed è proprio ciò che oggi fa l’Equipe 84 – La storia, sbalordendo il pubblico con il suo elevatissimo tasso professionale e l'attenzione al programma storico dell'Equipe 84 grazie a elaborazioni da autentiche star. Tra l’altro, è recentemente uscito un album con le maggiori hit della formazione più due inediti, uno dei quali si intitola “Il Maestro” ed è dedicato proprio al compianto Franco. La leggenda, dunque, continua anche ai giorni nostri.


L'attuale line up è da intendersi come la vera Equipe 84 e non è assolutamente né una tribute band né un gruppo non ufficiale. La formazione che oggi suona in tutta Italia è stata riconosciuta e autorizzata dal fondatore storico Franco Ceccarelli, insieme al quale gli attuali componenti hanno suonato sin dal 1998. Ceccarelli, il più longevo dell’Equipe con 34 anni di militanza nel gruppo, era proprietario del marchio storico; dopo la sua morte, avvenuta nel 2012, gli attuali componenti hanno proseguito l’attività live dell’Equipe 84 su espressa volontà dello stesso Ceccarelli, tenendo più di mille concerti con recensioni positive e consensi sbalorditivi. Dunque si può affermare, senza alcuna ombra di dubbio, che oggi si esibisce la band che con il nome ‘Equipe 84’ ha accompagnato per anni Franco Ceccarelli, e ne ha poi raccolto l'eredità.

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Parco della Majella da 12 giorni in fiamme

 Parco nazionale della Majella, in Abruzzo, anche oggi in fiamme. Nel suo report quotidiano sugli incendi boschivi, aggiornato alle 13.30 di oggi, la Sala Operativa Abruzzo dei Vigili del Fuoco comunica che sono 'attivi' incendi nell'area Sulmona-Marane-Badia, sul Morrone, in provincia di L'Aquila, con un'area percorsa dal fuoco di oltre 450 ettari a 600-1800 metri sul livello del mare e nella zona di Pacentro dove 500 ettari tra 700-1600 metri di quota sono percorsi dal fuoco. In entrambi i casi, le fiamme si trovano in zone impervie, collinari e montane. Nel primo caso, dove le fiamme sono in atto da 12 giorni, i mezzi aerei presenti sono: 3 Canadair che hanno effettuato un totale di 92 lanci di 5.600 litri di acqua di portata ciascuno; un elicottero S-64 Erickson che ha effettuato 43 lanci di 9.000 litri di acqua di portata ciascuno. A terra, squadre di 16 vigili del fuoco muniti di 2 autopompe e di 2 pickup; 19 volontari di P.C. muniti di 4 pickup; 10 Carabinieri-Forestali; 20 militari dell'Esercito. Nel secondo caso, sono impegnate squadre a terra di 10 vigili del fuoco muniti di 2 autopompe e di 2 pickup; 6 volontari di P.C. muniti di 2 pickup; 15 militari dell'Esercito. 

Altri incendi, che il report della Sala Operativa Abruzzo dei Vigili del Fuoco indica come 'sotto controllo', interessano e zone di Prezza-Raiano, con un'area percorsa dal fuoco di 100 ettari a 700 metri di quota, e Tione degli Abruzzi dove cento ettari, nel territorio aquilano, sono percorsi dal fuoco. A Prezza-Raiano sono presenti un elicottero AB412 che ha effettuato 60 lanci della portata di 900 lt per ogni lancio e, come squadre a terra, 19 vigili del fuoco muniti di 2 autopompe, 2 pickup; 10 volontari di P.C. muniti di n. 4 pickup; 15 militari dell'Esercito. A Tione (le fiamme sono a 800-1000 mt s.l.m. in un'area collinare impervia) sono impegnate squadre a terra: 22 vigili del fuoco muniti di 3 autopompe e di 2 pickup; 6 volontari di P.C. muniti di 2 pickup; 15 militari dell'Esercito

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Taglia di cinquemila euro sui piromani

Taglia di cinquemila euro sui piromani. L'annuncia il sindaco del comune di Prezza, in Valle Peligna - zona in questi giorni martoriata da roghi dolosi - Marianna Scoccia. "Il disegno criminale posto in essere, che ha messo in ginocchio la comunita' peligna, ha causato dei danni enormi ed incalcolabili al territorio e alle popolazioni", afferma. "Le autorita' competenti in materia saranno in grado di dare giuste risposte al grido di disperazione dei nostri cittadini. Tuttavia ritengo necessaria, come Sindaco di Prezza e cittadina della comunita' Peligna (che da giorni fisicamente e con le proprie energie sta fronteggiando l'emergenza incendi - rinunciando anche all'esigenze familiari), un'azione imminente e concreta finalizzata all'individuazione della mano criminosa che si cela dietro questo disastro". Per il sindaco Scoccia, gia' altre comunita', vittime di incendi dolosi simili a quelli dei monti del Centro Abruzzo, hanno deciso di istituire una ricompensa per quanti segnalano coloro che appiccano incendi. "Per questo motivo anche io intendo aderire, stanziando una somma di 5.000, prelevata dal fondo delle mie indennita' da Sindaco - prosegue il primo cittadino di Prezza - da dare a chi ci fornira' delle informazioni utili ad individuare i piromani. La ricompensa verra' consegnata, ovviamente, nel caso in cui le informazioni fornite si rilevino utili e verificabili".

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Rapina in banca nel pescarese

Una rapina e' stata commessa nel pomeriggio nella filiale di Elice della Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Erano da poco passate le 15.30 quando un uomo solo, a volto scoperto, ma con un cappellino a coprire parzialmente il viso, armato di pistola, si e' diretto verso la cassa, facendosi consegnare da una cassiera la somma di 25mila euro. All'interno della banca in quel momento c'erano il direttore e tre impiegati. Il rapinatore subito dopo e' fuggito, facendo perdere le sue tracce. Non ci sono stati feriti. Secondo alcuni testimoni l'uomo si esprimeva con accento meridionale. Sull'accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Montesilvano. 

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Vino Transumante: appuntamento sabato 2 settembre a Pescasseroli

Degustare ottimi vini e piatti tipici abruzzesi passeggiando per le strade di Pescasseroli,  questo è l'evento Vino Transumante.

L'iniziativa organizzata grazie alla sinergia tra l'amministrazione comunale e la Pro Loco, è una manifestazione dedicata alla cultura del vino e del gusto  L’iniziativa vuole rappresentare un momento di riflessione e di celebrazione della cultura del vino. Il territorio rurale e le sue produzioni tipiche sono uno dei patrimoni più suggestivi della cultura di un paese. Per chi vive in aree vocate la tutela e la promozione di questa ricchezza sono una grande opportunità.  Musica dal vivo e mercatini saranno il giusto completamento per la riuscita della manifestazione. Appuntamento nel centro storico di Pescasseroli sabato 2 settembre dalle ore 18,30 alle ore 23,30

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Rapino (PD) replica a Forza Italia

“Credo che l’elevata capacità del Consigliere Mauro Febbo di passare, come si suol dire, di pala in frasca, e di non farlo nemmeno bene, sia una delle sue più grandi qualità, se non l’unica. Ad ogni occasione, seguito poi a ruota da altri esponenti di Forza Italia, si ripete sempre lo stesso gioco: si cerca di oscurare una realtà o un dato oggettivo cercando di infondere il dubbio su altri argomenti, in maniera maldestra e provando la stessa falsa soddisfazione di un giocatore di poker, di primo pelo, che cerca di fingere, con simpatica mimica facciale, la sua paura di perdere”. Lo afferma Marco Rapino, segretario regionale PD Abruzzo.

“Il punto è che quando si ricopre una carica, quale quella del Consigliere Febbo o dell’ex Presidente Gianni Chiodi, non si può pensare di fare un sorrisino o l’occhiolino a chi ti guarda e chi ti legge, perchè le persone che hai di fronte sono i cittadini, anche quelli che ti hanno votato, e raccontare una realtà differente proprio a loro è equiparabile ad una presa per i fondelli. Esistono dei dati oggettivi e su quei dati oggettivi non si gioca, perché definiscono la realtà dei fatti. Così come esistono documenti datati, facilmente recuperabili per chiunque voglia, dai quali è difficile nascondersi. Ad oggi, e relativamente agli ospedali di Penne e Popoli, abbiamo due sentenze del Tar Abruzzo che  dimostrano come l’intero processo di riordino della rete ospedaliera nella nostra regione si sia basato, solo e soltanto, sulla necessità di garantire assistenza sanitaria ai nostri cittadini e lo ha fatto in base a tre criteri: sicurezza, qualità ed efficacia delle cure. Non finisce qui. I magistrati hanno anche stabilito come non ci sia stato alcun taglio dei posti letto che anzi sono aumentati. Relativamente a documenti passati, datati e facilmente recuperabili, mi auguro che il Consigliere Chiodi quando parla di “virtuose gestioni” in riferimento all’ “equilibrio economico” non volesse alludere proprio alla sua e a quando, fermandosi ai dati contabili, ha creato seri danni alla stabilità economica della Regione Abruzzo con la mobilità passiva e non lavorando sui Lea. C’è molta differenza tra chi impegna il suo tempo a lavorare e chi, come nel passato, continua a passare di pala in frasca, appunto, senza trovare la via d’uscita. La prima grande differenza si riscontra negli obiettivi che ci si prefigge in un contesto quale quello della sanità: dare risposte ai bisogni assistenziali, ai cambiamenti della società, creare le basi per una migliore qualità delle cure anche differenziando le specificità delle stesse strutture ospedaliere e portare avanti un principio di riconversione che utilizza al meglio tre elementi: capitale umano, risorse professionali e le stesse strutture ospedaliere e territoriali. Questi per noi sono obiettivi fondamentali e continueremo a perseguirli. Il centrosinistra non si ferma alla contabilità ma aumenta i servizi cosa che il tavolo ha certificato: dalla rete di emergenza utenza alla prevenzione oncologica che prima era a zero.”

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Asl L’Aquila, riprendono i ricoveri a urologia Avezzano

Dopo la temporanea sospensione di agosto per le ferie del personale, in cui tutte le prestazioni sono state comunque garantite dall'ospedale di L'Aquila, domani primo settembre riprenderanno regolarmente i ricoveri nel reparto di urologia dell'ospedale di Avezzano. "Il ritorno ai consueti assetti di lavoro di urologia - dice il manager della Asl 1, Rinaldo Tordera - spazza via tutte le fantasiose ipotesi sull'intenzione di chiudere il reparto. Non solo. Verra' accompagnato da una novita': l'assunzione a tempo determinato di un medico che si aggiungera' ai due gia' in servizio". "Non e' nostra intenzione togliere i servizi - aggiunge Tordera - bensi', nei limiti delle nostre possibilita', aggiungerli e migliorarli. L'assunzione ci consentira' di puntellare l'organico e dare risposte piu' adeguate all'utenza. Occorre ragionare in un'ottica di respiro provinciale: obiettivi sono continuita' e servizi, a prescindere dalla localita' della provincia in cui si trova l'ospedale o la struttura che li eroga.

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Lavoro, il numero di occupati supera quota 23 milioni

 

Dieci anni dopo l'inizio della crisi economica, in l'Italia il numero di occupati supera quota 23 milioni. Una soglia oltrepassata solo nel 2008. Aumentano sia i lavoratori dipendenti sia gli indipendenti. Sale tuttavia all'11,3% il tasso di disoccupazione, che rimane stabile tra i giovani (35,5%). Lo rileva l'Istat, che stamani ha diffuso i dati su occupati e disoccupati a luglio. Lo scorso mese la stima degli occupati e' cresciuta dello 0,3% rispetto a giugno, con un aumento di 59mila unita', "confermando la persistenza della fase di espansione occupazionale", spiegano gli esperti dell'istituto di statistica. Su base annua gli occupati sono cresciuti dell'1,3% (+294mila). Aumenta a luglio anche il numero di chi cerca lavoro (2,1%, ovvero +61mila persone), soprattutto tra le donne. "L'aumento della disoccupazione - spiega l'Istat - e' attribuibile esclusivamente alla componente femminile e interessa tutte le classi di eta', mentre si registra una stabilita' tra gli uomini". Il tasso di disoccupazione sale all'11,3% (+0,2 punti percentuali), quello giovanile si attesta al 35,5% (+0,3 punti).

Intanto arrivano anche i dati dell'Osservatorio Inps sul precariato. Nei primi sei mesi dell'anno sono stati attivati 822.593 contratti a tempo indeterminato, comprese le trasformazioni, con un calo del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2016 quando i contratti stabili erano pari a 845.702. Inoltre, nello stesso periodo, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +945.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+719.000) che del 2015 (817.000). Positivi i commenti del Governo. A cominciare dal premier Paolo Gentiloni, che sui dati Istat osserva: "Gli italiani occupati superano 23 milioni, un record. Ancora molto da fare contro disoccupazione ma effetti positivi da jobs act e ripresa".

Il tasso di disoccupazione nell'eurozona è rimasto al 9,1% a luglio, stabile rispetto a giugno in in flessione dal 10% di luglio 2016. Lo riferisce Eurostat, precisando che si tratta del tasso inferiore dal febbraio del 2009. La disoccupazione dell'Ue a 28 è stata del 7,7% a luglio, stabile rispetto a giugno e in calo rispetto all'8,5% di un anno prima.

Tra gli Stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi sono stati registrati in Repubblica Ceca (2,9%), Germania (3,7%) e a Malta (4,1%). I tassi di disoccupazione più elevati si sono visti in Grecia (21,7% nel maggio 2017) e Spagna (17,1%). Rispetto a un anno fa, il tasso di disoccupazione è diminuito in tutti gli Stati membri per i quali i dati sono comparabili nel tempo, ad eccezione della Finlandia, dove è rimasto stabile. Le maggiori riduzioni sono state registrate in Croazia (dal 13,2% al 10,6%), Spagna (dal 19,6% al 17,1%), Slovacchia (dal 9,7% al 7,3%) e Cipro (dal 13% al 10,8%).Il tasso di disoccupazione giovanile si è attestato al 19,1% nell'eurozona, in calo dal 20,8% di un anno prima. Nell'area della moneta unica 2.670 under 25 erano senza lavoro e in cerca. Il più basso tasso di disoccupazione giovanile si è registrato a luglio in Germania (6,5%), mentre i più alti si sono visti in Grecia (44,4% in maggio), Spagna (38,6%) e Italia (35,5%).

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