Redazione Notizie D'Abruzzo

Penne, esposizione di arazzi fino al 6 gennaio

Fino al 6 gennaio 2018 a Penne la XIX Biennale d'Arte nella Chiesa di San Giovanni Evangelista, con l'esposizione di arazzi tessuti nel laboratorio della Riserva naturale regionale Lago di Penne dal 2014 ad oggi. Curata da Barbara Martusciello, la mostra propone gli arazzi di Marco Appicciafuoco, Mario Costantini, Alberto Di Fabio, Andrea Mastrovito, Matteo Nasini, Gino Sabatini Odoardi, Franco Summa, Marco Tirelli e Costas Varotsos. Dopo la chiusura dell'Arazzeria pennese, avvenuta nel 1998, nel 2014 nacque il laboratorio dell'Oasi da un progetto congiunto tra la Riserva di Penne, la Brioni e la Fondazione Musap. I vecchi telai a basso liccio sono stati modificati e riattivati, rimettendo in moto un'attivita' di alto artigianato. La Legge Regionale n.20 del 4 aprile 2017 riconosce Penne Citta' degli arazzi e la Riserva come primo luogo di ricostruzione di un processo culturale che si afferma nel tessuto sociale della citta'. "La prassi dell'arazzo si avvale della collaborazione stretta con gli artisti - spiega Barbara Martusciello - ed e' utile evidenziare come il caratteristico linguaggio visivo di ognuno di loro si riversi alla perfezione in quello raro e particolarissimo del nostro a basso liccio, riuscendo a rifuggire il decorativismo di tanta cosiddetta arte applicata; anche se la struttura della tessitura si compone di fili colorati, intrecci e nodi, e risulti in parte graficizzata, il lessico dell'artista non e' ridotto, mantiene la sua precipua complessita' e non perde il suo rigore, anzi, si carica di originale audacia compositiva e inedita essenzialita' peculiare". Le tessitrici, Erminia Di Teodoro e Lolita Vellante, lavorano nel nuovo laboratorio guidato da Fernando Di Fabrizio, Laura Cutilli e Mario Costantini. La mostra sara' aperta tutti i giorni fino al 6 gennaio dalle 16 alle 19.

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Ogni famiglia quest’anno spendera’ in media 94 euro per il Natale

Ogni famiglia quest'anno spendera' in media 94 euro per imbandire la tavola di Natale, il 9% in piu' rispetto allo scorso anno: e' quanto emerge da una analisi di Coldiretti/Ixe'. Per la preparazione casalinga del pranzo di Natale, secondo Coldiretti, gli italiani operano una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine direttamente dai produttori per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (90%), mentre il panettone con il 76% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 70%. Ma le tavole si arricchiscono soprattutto dei prodotti regionali tipici della ricorrenza e tra i piu' gettonati - conclude la Coldiretti - ci sono il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D'Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazuni'elli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata' nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l'insalata di rinforzo in Campania.

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Gasdotto Snam, il sindaco di Sulmona si dimette per protesta

Si dimette il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, e invita gli altri sindaci del territorio a fare altrettanto contro la decisione di Governo di autorizzare la realizzazione della centrale di compressione Snam sul territorio di Sulmona al servizio del metanodotto Brindisi-Manerbio: la comunicazione e' arrivata nel corso dell'assemblea che si sta tenendo nell'aula consiliare del Comune di Sulmona dopo la diffusione della notizia. "A seguito della gravissima decisione adottata ieri dal Consiglio dei Ministri - scrive il sindaco in un messaggio - relativa alla centrale di compressione Snam, ritengo doveroso rassegnare le dimissioni da primo cittadino al fine di rappresentare il venir meno della fiducia da parte dei cittadini del Centro Abruzzo nei confronti delle istituzioni nazionali. Sulmona e' stata violentata dal cinismo della politica e dei partiti, sordi ormai da tempo dinnanzi alle legittime istanze delle comunita' locali". "Non possiamo accettare - aggiunge - e non accetteremo il vilipendio messo in atto nei confronti del nostro territorio. Quello che e' accaduto ieri sera dimostra lo scollamento e la disarmante distanza delle istituzioni nazionali e dei partiti nei confronti degli interessi delle comunita' locali. Le mie dimissioni - conclude il sindaco - rappresentano il gesto concreto e necessario per manifestare il forte dissenso della nostra comunita'. Un grido di dolore dinanzi alla vilta' di tutti i Governi che si sono succeduti negli anni, unici responsabili di questa scellerata decisione che risponde a logiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini". Il sindaco, eletta nel giugno del 2016, ha 20 giorni per confermare o ritirare le dimissioni: nel caso venissero confermate aprirebbero la scena a nuove elezioni comunali.

L'Amministrazione della Provincia dell'Aquila esprime piena solidarieta' al sindaco di SulmonaAnnamaria Casini per le rassegnate dimissioni in conseguenza della decisione assunta dal Consiglio dei Ministri, sulla centrale di compressione SNAM. Lo si apprende in una nota dell'ente provinciale. Il Presidente della Provincia dell'Aquila Angelo Caruso auspica "un ripensamento sulla drastica decisione della Sindaca, rivolgendo un appello a tutte le componenti parlamentari Abruzzesi, la Regione Abruzzo e le Istituzioni di governo affinche' si dia luogo, tempestivamente, ad un'apertura di un tavolo che consideri le ragioni delle popolazioni della Valle Peligna". "Questa azione - si prosegue nella nota - assunta al termine di una legislatura che sottrae gli interlocutori al dibattito politico, manifesta il disprezzo e la scarsa considerazione nei confronti dei governi territoriali, le istituzioni e la popolazione residente che, dopo gli incendi estivi e la crisi economica che ha particolarmente colpito questi territori, ora spogliati anche del diritto di rappresentare le proprie istanze, i propri timori". La Provincia dell'Aquila si impegnera' in tutti i modi e in tutte le sedi per "difendere i suoi territori, le sue rappresentanze e la sua gente, con l'auspicio che il Sindaco Annamaria Casini possa ritirare le sue dimissioni per tornare presto alla guida della città". 

"Un errore che faremo di tutto per correggere seguendo le strade che la legge ci permette di percorrere". Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale abruzzese, Giovanni Lolli, commentando la decisione del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla realizzazione, a Sulmona, della centrale gas di decompressione della Snam. Lolli era presente ieri in seduta del Consiglio dei ministri in rappresentanza della Regione Abruzzo. "Anche in quella sede - spiega il Vicepresidente - ho confermato la netta contrarietà della Regione sulla realizzazione della centrale di decompressione. Siamo stati sempre contrari ad una soluzione del genere e lo abbiamo ribadito anche davanti al Governo quando ha deciso di avocare a sé la decisione finale sulla centrale per superare il blocco che si è creato all'interno della Conferenza del servizi". La posizione della Regione "non è mai stata una posizione strumentale", al contrario "abbiamo sempre motivato il nostro dissenso". In questo senso, davanti al Governo, il vicepresidente Lolli ha sottolineato che "la realizzazione della centrale di decompressione va a compromettere un territorio di alto valore naturalistico e ambientale, tra i più importanti a livello regionale. Non solo - ha ribadito Lolli davanti al presidente del Consiglio Gentiloni e ai Ministri - stiamo parlando di un'area ad alta fragilità sismica, sottoposta da parte dell'Ingv a particolari azioni di monitoraggio e controllo proprio per la specificità sismica. Quanto accaduto in Austria qualche giorno fa dovrebbe far capire quanto sia pericoloso realizzare un'opera del genere in Valle Peligna". Subito dopo la decisione del Consiglio dei ministri, il presidente della Giunta regionale "ha dato mandato - spiega Lolli - all'Avvocatura regionale di esaminare con attenzione tutti gli atti in modo da predisporre il ricorso davanti al Tar". 

 "Il Partito Democratico d'Abruzzo e' sempre stato contrario alla realizzazione della centrale SNAM di Sulmona. Da sempre, attraverso tutti i suoi rappresentanti istituzionali, regionali e nazionali, ha manifestato la sua contrarieta' a questo progetto". Lo sostiene il segretario regionale Pd, Marco Rapino. "Anche ieri - aggiunge - il Vice Presidente della Regione Giovanni Lolli, presente alla riunione del Consiglio dei Ministri, ha manifestato il dissenso di tutti quanti. Quanto deciso ieri e' in aperto contrasto e contraddizione rispetto alla volonta' della Regione Abruzzo, del Partito Democratico in Abruzzo e di tutti i cittadini interessati. Come partito condividiamo la scelta del Presidente D'Alfonso di costituirci al Tar e di dare seguito ad un NO convinto e fermo. Ho ragione di credere che la centrale non si fara'. Noi useremo tutti gli strumenti per bloccarla e per ostruire qualsiasi pezzo di procedura"

"La decisione del governo Gentiloni di dare il via libera alla centrale Snam di Sulmona dimostra che il Pd parla con lingua biforcuta. Nei territori si schiera contro il tubo che dal Salento dovrebbe attraversare l'Italia fino alla pianura padana ma al governo procede inesorabile.". A sostenerlo in una nota e' il segretario nazionale Prc-Se, Maurizio Acerbo. "Ricordo - prosegue - che la centrale e il gasdotto, come denunciamo da anni, sono previsti in zone ad alto rischio sismico come la Valle Peligna. La mega-opera nel suo percorso andra' a sventrare luoghi di grande bellezza paesaggistica e valore naturalistico".

"La sveltina con cui il governo, a fine legislatura a ridosso delle feste natalizie dà il via libera alla realizzazione del rigassificatore a Sulmona, denota il disprezzo delle forze di governo nei confronti dei territori e delle loro volontà. Colpisce, inoltre, la viltà politica di una classe dirigente che ha atteso gli ultimi istanti di vita per non assumermi in prima persona la responsabilità di questo grave atto, che recidere definitivamente il rapporto dei cittadini nei confronti di tale classe". Liberi e Uguali Abruzzo condanna in una nota "nel metodo e nella sostanza questa operazione è agirà a tutti i livelli per impedire che tale atto possa divenire operativo". 

La senatrice Stefania Pezzopane invoca un ripensamento del governo sull'autorizzazione alla centrale Snam e al gasdotto. "Continuo ad essere contraria. E non mollo la battaglia. Il clima natalizio non ha purtroppo impedito che dal Consiglio dei Ministri di ieri venisse fuori una notizia davvero preoccupante" premette la senatrice Pd. "Questa scelta e' avvenuta in aperta contraddizione con la volonta' della Regione. Voglio rimarcare per l'ennesima volta che l'area individuata per l'impianto ricade in zona ad alto rischio sismico e che proprio dalla commissione Grandi Rischi essa viene considerata come un'area in cui potrebbero accadere eventi sismici di portata rilevante" sottolinea la parlamentare.

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Chieti, minoranza in piazza chiede le dimissioni del sindaco

Protesta in piazza Valignani a Chieti, davanti alla sede del Comune, organizzata dai gruppi di minoranza di centro sinistra e dal Movimento 5 stelle al Comune per chiedere le dimissioni del sindaco Umberto Di Primio. I partecipanti, un centinaio, hanno mostrato volantini con la scritta "dimettiti", ed hanno utilizzato fischietti e trombe da stadio per contestare il primo cittadini che peraltro a quell'ora non era in Comune. Fra i partecipanti alla manifestazione l'ex sindaco di centro sinistra Francesco Ricci e uno degli assessori della sua giunta, Valter De Cesare. "Questa e' una manifestazione per la citta' che vorrebbe avere un regalo di Natale che e' quello di una giunta efficiente, in grado di amministrare: cosa che la Giunta Di Primio non sa fare come e' sotto gli occhi di tutti - ha detto Enrico Raimondi, capogruppo de l'Altra Chieti. Sarebbe il caso di mettere fine a questa esperienza amministrativa. Abbiamo raccolto la sofferenza di tanti cittadini che in questo periodo di Natale hanno visto una citta' che non partecipa al Natale: le luminarie messe solo due giorni fa dopo le nostre pressioni citta' ma il problema e' di una citta' lasciata all'abbandono senza una prospettiva, senza un'idea di sviluppo, senza un'identita'". Per Ottavio Argenio (M5S) ''l'iniziativa e' nata dalla protesta popolare piu' che dall'iniziativa politica. Evidentemente le persone di Chieti sono stanche di come Umberto Di Primio sta amministrando questa citta' ormai da quasi 8 anni, senza aver dato mai alcun segnale di svolta''. Secondo Alessio Di Iorio, vice capogruppo del Pd in Consiglio comunale ''e' sotto gli occhi di tutti come e' stata ridotta questa citta' negli ultimi sette anni. Tutti i negozi chiusi - ha detto Di Iorio- , non ci sono state le luminarie e oltre a questo la citta' di Chieti sta avendo un degrado pazzesco che e' sotto gli occhi di tutti. Noi non abbiamo piu' voglia di stare a discutere con questo sindaco perche' abbiamo capito di che pasta e' fatto. Ci aspettavamo maggior partecipazione, ma e' anche vero che oggi e' 23 dicembre: ringraziamo i presenti e quelli che non sono venuti che non sono presenti per motivi personali". 

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Pil, Cgia: dal 2000 crescita Italia pari a zero

 Dall'inizio del 2000 fino al 2017 la ricchezza in Italia e' cresciuta mediamente di appena lo 0,15% ogni anno. E' quanto emerge da ricostruzione statistica realizzata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Rispetto al 2007, anno pre-crisi, si devono ancora recuperare 5,4 punti percentuali di pil. Tra le componenti che compongono quest'ultimo indicatore economico, nel 2017 la spesa della pubblica amministrazione presenta una dimensione inferiore a quella di 10 anni fa di 1,7 punti percentuali, la spesa delle famiglie di 2,8 punti e gli investimenti addirittura di 24,3 punti percentuali in meno. La crescita registrata dai principali partner economici dell'area dell'euro e' stata molto superiore alla nostra. Se in Italia negli ultimi 17 anni il pil e' aumentato di soli 2,6 punti percentuali (variazione calcolata su valori reali), in Francia l'incremento e' stato del 21,7, in Germania del 23,7 e in Spagna addirittura del 31,3. L'area dell'euro (senza Italia), invece, ha riportato una variazione positiva del 25,9%. Tra i 19 Paesi che hanno adottato la moneta unica solo il Portogallo (-1,2 punti percentuali), l'Italia (-5,4) e la Grecia (-25,2) devono ancora recuperare, in termini di pil, la situazione ante crisi.

Se, pero', sempre in questo arco temporale si analizza l'andamento dei nostri conti pubblici, il rigore non e' mai venuto meno. "Negli ultimi 17 anni - dichiara il segretario della Cgia Renato Mason - solo in un anno, il 2009, il saldo primario, dato dalla differenza tra le entrate totali e la spesa pubblica totale al netto degli interessi sul debito pubblico, e' stato negativo. In tutti gli altri anni, invece, e' stato di segno positivo e, pertanto, la spesa primaria e' stata inferiore alle entrate. A ulteriore dimostrazione che in questi ultimi decenni l'Italia ha mantenuto l'impegno di risanare i propri conti pubblici, nonostante gli effetti della crisi economica siano stati piu' pesanti qui da noi che altrove". Sulla stessa linea il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo: "come sostengono molti esperti, siamo in una fase di stagnazione secolare - dichiara - e sebbene la ripresa si stia consolidando in tutta Europa, anche a seguito di una congiuntura internazionale favorevole, gli effetti positivi non stanno interessando tutte le aree territoriali e le classi sociali del nostro Paese. Il popolo delle partite Iva, ad esempio, continua ad arrancare; schiacciato come e' da un carico fiscale eccessivo, da una burocrazia oppressiva e da una domanda interna che stenta a decollare"

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Fondi alla Perdonanza con riprogrammazione Par- Fsc

La Giunta regionale dell'Abruzzo, riunita ha approvato la riprogrammazione dei progetti Par-Fsc 2007-2013. Il provvedimento stabilisce che l'esecutivo ha previsto uno stanziamento di 50.000 ciascuno in favore della Perdonanza Celestiniana, della Giostra cavalleresca di Sulmona e del Mastrogiurato di Lanciano. Previsto anche il reperimento dei fondi per il completamento dell'ex biblioteca de Meis di Chieti per 150.000 euro. "La Regione Abruzzo" ha commentato D'Alfonso al "è molto sensibile nei confronti della opportunità di valorizzare il territorio e di farne conoscere la sua natura naturale, culturale e ambientale, anche attraverso il sostegno di eventi di rilevanza nazionale che possono costituire un sicuro strumento di marketing territoriale"

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Le misure a sostegno della cultura nella Manovra

"Non si tornera' piu' al 'con la cultura non si mangia' perche' la cultura e' protagonista di questa legge di bilancio con un grande lavoro di Camera e Senato che hanno incrementato le risorse e le norme gia' introdotte nel ddl del Governo" dice il ministro per i beni culturali e il turismo Dario Franceschini sulla legge di bilancio 2018, "felice e orgoglioso" della centralita' della cultura in questa legislatura, grazie all'impegno della maggioranza e al contributo costruttivo delle opposizioni", aggiunge. Ecco le principali misure per la cultura contenute nella Manovra di Bilancio 2018. ASSUNZIONE DI ULTERIORI 200 PROFESSIONISTI DEI BENI CULTURALI | Ulteriori 200 assunzioni di professionisti dei beni culturali dalle graduatorie degli idonei del concorso dei 500 tecnici per la cultura, misura che porta a un totale di 1.000 unita' in entrata nell'amministrazione del MiBACT con il ritorno delle selezioni pubbliche. Proroga dei contratti a tempo determinato per i professionisti assunti negli istituti e nei luoghi della cultura statali in forza del decreto Art Bonus. 18APP. CONFERMATO IL BONUS CULTURA PER I DICIOTTENNI | 290 milioni di euro annui per prorogare al 2018 e al 2019 la card da 500 euro per i giovani, residenti in Italia, che compiono diciotto anni. Con 18app i neo maggiorenni potranno acquistare libri, musica ma anche biglietti per teatri, concerti, cinema, musei, e corsi di formazione. IVA AGEVOLATA PER I CONCERTI | L'IVA per i concerti sara' agevolata al 10% come per gli spettacoli teatrali. NASCE IL TAX CREDIT CREATIVITA' | Nasce il tax credit creativita' per le imprese culturali e creative. Viene finalmente riconosciuta e definita per legge l'impresa culturale e creativa, alla quale e' destinato un credito d'imposta del 30 per cento dei costi sostenuti per attivita' di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi. NUOVE RISORSE PER IL SISTEMA MUSEALE NAZIONALE | 8 milioni di euro per incrementare le risorse a favore del sistema museale nazionale introdotto con la riforma del 2014. FONDO PER L'ACQUISIZIONE DI BENI CULTURALI E PIANO DELL'ARTE CONTEMPORANEA | +4 milioni di euro per acquisire opere, libri e beni archivistici al patrimonio dello Stato. 2 milioni in piu' all'anno, 6 milioni nel triennio 2018- 2020, per il Piano per l'arte Contemporanea. MAXXI L'AQUILA | 7 milioni di euro per realizzare il museo Maxxi de L'AQUILA - incremento di 1 milione di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2024, che si aggiungono alle risorse gia' previste per il triennio 2017, 2018 e 2019. FONDO PER IL LIBRO E LA LETTURA | 3 milioni di euro per istituire un fondo per la promozione del libro e della lettura gestito dal Centro per il libro e la lettura (Cepel). BIBLIOTECHE SCOLASTICHE | Piu' fondi per le biblioteche scolastiche - 1 milione di euro in piu' per il Fondo per la promozione del libro e la lettura, da destinare alle biblioteche scolastiche. NASCE IL TAX CREDIT LIBRERIE - Approvato un aiuto fiscale per sostenere le librerie, di libri nuovi e usati, soprattutto quelle piu' piccole e indipendenti e per favorirne l'apertura nei comuni in cui sono assenti. Dal 2018 le librerie potranno godere di un credito d'imposta per un importo non superiore a 20.000 euro, limitato a 10.000 euro le librerie cosi' dette "non indipendenti". Il credito e' parametrato agli importi pagati dagli esercenti quali IMU, TASI e TARI con riferimento ai locali dove si svolge l'attivita' di' vendita di libri al dettaglio, nonche' a ulteriori spese di gestione, anche tenendo conto dell'eventuale assenza di librerie nel territorio comunale. 

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Migranti, Maragno: Iniziate le operazioni di chiusura dei CAS di Montesilvano

«Hanno preso il via le operazioni di trasferimento dei migranti attualmente accolti nei due Centri di Accoglienza Straordinaria del territorio di Montesilvano, negli Hotel Ariminum ed Excelsior, in altri centri della Regione. Questa operazione, che porterà alla chiusura definitiva dei due CAS, è il risultato della determinante scelta fatta dalla nostra Amministrazione di attivare la progettualità SPRAR (Sistema di Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo), assumendo concretamente tutte le decisioni sulla gestione dei profughi, per adattarle alle esigenze del nostro territorio». Lo annuncia il sindaco Francesco Maragno che ricorda: «Un anno fa abbiamo preso una decisione importante, scegliendo di aderire allo SPRAR, l’unico sistema in grado di consentire una gestione di migranti che si adatta e si concilia con il dovere di un Ente di garantire la sicurezza dei suoi cittadini e di porre tutte le condizioni per favorire lo sviluppo economico del territorio. Lo SPRAR ci permette di attivare un’accoglienza diffusa su tutta la città, senza dare forma a quei veri e propri ghetti a cui siamo stati purtroppo abituati fino ad oggi, e senza coinvolgere le zone a vocazione turistica e commerciale di Montesilvano. La nostra scelta ha innescato la clausola di salvaguardia che porterà allo svuotamento dei CAS, come già annunciato dalla Prefettura nel marzo scorso e poi confermato dall’Anci. Oggi – sottolinea il primo cittadino - le operazioni che porteranno alla chiusura degli hotel Ariminum ed Excelsior, che attualmente accolgono circa 200 persone, numero già notevolmente ridotto rispetto alle oltre 350 che venivano ospitate diversi mesi fa, sono iniziate e stanno vedendo il trasferimento dei profughi in altre strutture della regione. E’ un risultato importantissimo, che dimostra la concretezza del percorso iniziato dalla nostra Amministrazione, e mette in luce, senza ombra di dubbio, gli ottimi risvolti che questa scelta ha su Montesilvano e soprattutto sulla qualità della vita dei nostri concittadini. D’altro canto il progetto SPRAR che abbiamo presentato e che è stato ammesso dal Ministero è stato valutato il migliore su scala nazionale. Con lo SPRAR, che includerà un massimo di 161 persone, tra uomini, donne e bambini, verrà avviato un percorso di reale integrazione dei migranti accolti – conclude il sindaco Maragno -, per mezzo di un progetto molto articolato portato avanti da Azienda Speciale e dall'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice e che vedrà i profughi costantemente impegnati in attività formative e professionali. Vogliamo che i migranti diventino una risorsa per tutta la collettività, facendo sì che prestino attività gratuita per lavori socialmente utili».

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Roccaraso, localita’ turistica piu’ desiderata dagli italiani per le vacanze

E' Roccaraso la localita' turistica piu' desiderata dagli italiani per le vacanze di Natale e di Capodanno di quest'anno. Ad incoronare il comune abruzzese e' stata una ricerca del portale web Subito.it (piattaforma on line con 8 milioni di utenti unici al mese) che ieri ha diffuso i risultati di un studio dedicato alla ricerca di case in montagne per le vacanze invernali 2017. Numeri che confermano anche i risultati di un'altra rilevazione diffusa dal portale CaseVacanze.it che vede Roccaraso in cima ai desideri degli italiani. "Sono segnali incoraggianti che premiamo il lavoro che stiamo facendo - ha spiegato il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato - per noi e' un attestato di stima e di fiducia che arriva alla vigilia delle festivita' di fine anno che a Roccaraso fanno gia' registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive. Gli investimenti fatti per potenziare il sistema d'innevamento programmato - ha aggiunto Di Donato - ci hanno permesso di poter avviare la stagione sciistica gia' dal 30 novembre e questi dati confermano che i turisti hanno apprezzato la serieta' e la qualita' della nostra offerta turistica"

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Ricostruzione, dal Cipe 432 milioni di euro per L’Aquila

Ammonta a circa a 432 milioni di euro, di cui 250 milioni gia' disponibili, lo stanziamento stabilito dal Cipe a favore dei territori colpiti dal terremoto del 2009: fondi che verranno utilizzati per lavori su scuole, sedi universitarie e strutture a servizio della comunita' e il cratere. Le risorse sono state assegnate sulla scorta della regolamentazione stabilita dall'allegato 1 della delibera Cipe 48/2016 che definisce indirizzi, criteri e modalita' per la predisposizione dei Programmi pluriennali di intervento di settore e dei relativi Piani annuali di attuazione di interventi che interesseranno il territorio aquilano e si articoleranno su 3 settori di intervento, ovvero ovvero edilizia scolastica (104 milioni totali, 47 sul Comune dell'Aquila), edilizia universitaria (100 milioni), tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (48,9, di cui 22,5 sull'Aquila). Tra gli interventi piu' significativi quello da 30 milioni per Palazzo Carli (2 milioni nel 2018 solo per la progettazione), 52 milioni per il vecchio nucleo dell'ex ospedale San Salvatore (4 milioni nel 2018 per la sola progettazione), 8,4 milioni per demolizione e la ricostruzione della scuola media Carducci, 9,4 per la scuola primaria di Viale Giovanni XXIII, 13,1 per il Convitto nazionale. Importanti le risorse messe sul piatto per garantire lo sviluppo economico locale quelle per realizzazione di urbanizzazioni delle aree produttive in localita' Fontanelle/Capaturo, nel comune di Pizzoli, per 4,2 milioni.

Si tratta di una prima tranche di erogazioni, cui a gennaio ne seguira' una seconda da circa 180 milioni, destinata a finanziare edifici strategici per la citta' ed il suo territorio, cimiteri e strutture a servizio della comunita'. "Si tratta di una buona notizia per L'Aquila ed il comprensorio - commenta il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi - Ci aspettiamo, adesso, l'ulteriore passaggio di gennaio per dare rinnovato impulso alle legittime aspirazioni delle comunita' che vogliono completare, o in alcuni casi iniziare, la ricostruzione pubblica". Contestualmente il Cipe ha dato il via libera a risorse la copertura delle spese essenziali (23,7 milioni) per il triennio 2017-2019 da utilizzare per pagare l'affitto delle sedi comunali, manutenzione C.a.s.e., Map e Musp, trasporto macerie, rimborso traslochi e manutenzione puntellamenti. Il Cipe ha accordato, infine, la proposta avanzata dal sindaco Biondi di rimodulare le risorse assegnate con la delibera Cipe 135/2012 alla linea di intervento "Rilancio e potenziamento del polo di attrazione turistica del Gran Sasso con l'obiettivo di incrementare i flussi turistici sia invernali che estivi. "In questo modo si potra' procedere ad un reale, e soprattutto fattibile, piano di sviluppo del Gran Sasso, in grado di valorizzare la nostra montagna". "A titolo personale e dell'Amministrazione comunale - conclude il sindaco Biondi - ringrazio la Struttura di missione, guidata dal dottor Giampiero Marchesi, e quanti negli uffici si sono impegnati costantemente, e senza clamori della ribalta, per ottenere un risultato cosi' significativo per la citta' territorio che ha bisogno di segnali concreti e non di annunci e fughe in avanti di chi ha pensato di rivendicare meriti altrui ancor prima che il Cipe si riunisse. Alle politiche degli annunci abbiamo sempre preferito quella dei fatti, quelle di cui L'Aquila, le frazioni e le zone terremotate hanno bisogno per rilanciarsi dopo quasi nove anni". L'Ufficio stampa del Comune dell'Aquila

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