Redazione Notizie D'Abruzzo

Cgil Fp: “La Regione Abruzzo taglia un milione e mezzo di fondi”

"La Regione Abruzzo taglia un milione e mezzo di fondi sul personale alla sanita' della Provincia di L'Aquila". E' la denuncia dei rappresentanti della Cgil Funzione Pubblica Angela Ciccone, Francesco Marrelli e Anthony Pasqualone, secondo i quali il comparto rischia il collasso. "La Giunta regionale dimentica che il territorio della provincia aquilana ha un'estensione di 5.035 chilometri quadrati (meta' della Regione Abruzzo) con una bassa densita' di popolazione e che tale dato ripropone con forza la necessita' di dotarsi di una vera strategia per le aree interne, presupposto fondamentale per garantire la qualita' dei servizi ed evitare il continuo e inesorabile processo di spopolamento del territorio". La Cgil Fp afferma di ritenere "inaccettabile che debbano continuare ad essere i lavoratori a doversi accollare l'onere del riequilibrio della spesa pubblica". Secondo i sindacalisti, che citano i decreti commissariali, "la questione che desta maggiore preoccupazione tuttavia e' la previsione di spesa rapportata all'anno 2016, che era pari a 193.693.000 euro, indicata nel predetto decreto del Commissario Ad Acta, e che pertanto consta di un taglio complessivo di 1,5 milioni di euro". 

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Teramo, altre sette ordinanze di sgombero

Sono sette le ordinanze di sgombero emanate dal Sindaco di Teramo per abitazioni nelle frazioni di Garrano, Valle San Giovanni e Villa Ripa. Va aggiunto un fabbricato rurale del territorio di Miano. Lo comunica l'Ufficio stampa dell'Ente. Le famiglie che oggi si sono recate presso l'Ufficio Attivita' Sociali per la scelta della destinazione sono state 10; nove hanno optato per l'Autonoma Sistemazione e una per l'ospitalita' in struttura ricettiva. Il Contributo di Autonoma Sistemazione e' una misura destinata alle famiglie e al singolo cittadino la cui abitazione e' stata distrutta in tutto o in parte, oppure e' stata sgomberata in seguito agli eventi sismici. Dal 15 novembre 2016, il contributo puo' raggiungere un massimo di 900 euro mensili. I nuclei familiari composti da una sola unita' percepiscono 400 euro, quelli composti da due unita' 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unita', 800 euro quelli composti da quattro unita' e 900 euro quelli composti da cinque o piu' unita'.

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Sequestro di immobili tra Ascoli e Teramo

 Le fiamme gialle di Ascoli Piceno hanno sequestrato beni per 470.000 euro, rappresentati da sei immobili nelle province di Ascoli Piceno e Teramo e da 29 rapporti di conto corrente, depositi e titoli, individuati presso banche di Ascoli, Teramo, Fermo e Milano. Le indagini si inseriscono nell'ambito degli approfondimenti avviati dall'aprile 2014 nei confronti di un imprenditore gia' all'epoca individuato in seno all'operazione "Sugar fraud" quale deus ex machina di un altro disegno criminoso finalizzato al depauperamento degli asset aziendali di tre imprese e alla distrazione di consistenti somme di denaro e altri valori. All'epoca la Guardia di finanza arresto' cinque persone fra Ascoli e Teramo, sequestrando in Abruzzo due fabbricati, due terreni, un fabbricato in costruzione e anche 6 orologi di elevatissimo valore. Prima del sequestro di oggi, erano state denunciate a piede libero 12 persone residenti nelle province di Ascoli, Fermo, Teramo, Macerata e Perugia. I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, a seguito delle indagini della Procura ascolana per i reati di omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e occultamento o distruzione delle scritture contabili.

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Arcidiocesi Chieti, completa l’inventario dei suoi 16mila beni storico-artistici

L'arcidiocesi di Chieti Vasto ha realizzato l'inventario informatizzato dei suoi beni storici artistici: 16.328 schede e 18.000 immagini sono finiti in una banca dati accessibile a ciascun parroco attraverso password. La catalogazione comprende beni mobili dichiarati di valore storico artistico e dunque inalienabili: si tratta di statue, crocifissi d'argento, sculture lignee e in pietra, calici, argenterie, quadri, che appartengono a 159 istituzioni religiose, ovvero per la stragrande maggioranza alle parrocchie e alla Curia. Quest'ultima, in particolare, e' depositaria del Messale Borgia, considerato un capolavoro della miniatura fiorentina del sedicesimo secolo, un'opera che nel 2004 venne stimata 15 milioni di euro. Per il resto non e' possibile stimare il valore dei beni catalogati. Questa mattina una copia dell'inventario, utile anche in caso di terremoto o altre calamita' qualora si debbano individuare e riparare i beni, e' stata consegnata dall'arcivescovo di Chieti Vasto Bruno Forte ad Anna Colangelo, funzionario della Sovrintendenza regionale delle belle arti, alla presenza di don Giuseppe Liberatoscioli, direttore dell'ufficio beni culturali della diocesi, che ha coordinato i lavori. Per realizzare l'inventario sono stati necessari dodici anni ed una spesa di 600.000 euro, finanziata per 200.000 dalla Conferenza Episcopale Italia con i fondi dell'8 per mille.

"Siamo convinti che la custodia del patrimonio artistico, in questo caso di beni mobili dell'arcidiocesi - ha detto Forte - sia un servizio per la conoscenza di questi beni, per la fruizione non solo da parte delle nostre comunita' ecclesiali ma dell'intera societa' civile che fa crescere tutti. In questo senso la collaborazione con la Sovrintendenza e' stata preziosa, e fondamentale il sostegno della Cei a cui credo debba andare la gratitudine non solo nostra ma dell'intera comunita' ecclesiale e civile. Archiviare questo patrimonio consente di valorizzare, preservare e renderlo fruibile a chi facendo ricerche con competenza puo' trarne stimoli, spunti che come sempre dalla rivisitazione del passato arricchiscono il presente''.

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Sabatini: “I piccoli centri sono in pericolo”

"I piccoli centri sono in pericolo; vitali per secoli hanno dovuto affrontare situazioni difficili per continuare a vivere e se cio' accade e' solo merito dei gestori di piccole imprese, dei negozianti e degli artigiani". Come accade a Pescocostanzo, poco piu' di un migliaio di abitanti a 1400 metri di quota. A parlare di questa piccola citta' rinascimentale d'alta montagna - inserita tra i Borghi piu' belli d'Italia e 'perla' del Parco nazionale della Majella - e' Francesco Sabatini, presidente onorario dell'Accademia della Crusca. A Pescocostanzo e' nato nel 1931. "Vi ho trascorso l'infanzia e torno appena posso - racconta - incontro gli operatori locali e li incoraggio. Vedere una giovane donna che manda avanti un negozio di alimentari avviato da suo nonno sessant'anni fa mi fa pensare che ci siano ancora speranze. Lei ha deciso di restare. Ed e' un segnale importante. Se vanno via le donne finisce il paese; occorrono coraggio, iniziativa e tenacia". Sabatini parla di Silvia Gizzarelli, titolare dell'Alimentari Mannella. L'8 dicembre in negozio grande festa per i 60 anni di attivita'. Il professore ha ereditato la palazzina che ospita l'esercizio e conosce Silvia da quando era bambina. Nel 1956 Mario Mannella, nonno materno di Silvia, apri' l'alimentari in via Ottavio Colecchi, all'epoca periferia del paese. Proprietario del locale era Gaetano Sabatini, padre di Francesco. "Disse a mio nonno che avrebbe potuto cominciare a pagare l'affitto un anno dopo, per dare il tempo all'attivita' di ingranare - racconta Silvia - nonno riusci' a farsi la sua clientela, a molti faceva credito a sua volta. Mia nonna, che a ogni bambino che entrasse regalava una caramella, gli dava una mano. Quando lui mori', mia madre Anna ando' ad aiutarla, poi installo' un laboratorio per pizze e focacce. A quel punto, nel 2010, accanto ai miei genitori, ho cominciato come collaboratrice a preparare ciambelloni, muffin e cioccolatini. E nel 2015 sono diventata la titolare, dando il via alla terza generazione". Pescocostanzo vive l'atmosfera del Natale, con i mercatini fino a domenica 11, e, sempre l'11, il transito della Transiberiana d'Italia", treno storico sulla tratta Sulmona - Castel di Sangro.

"La presenza di  buoni servizi aiuta la comunita' locale e il turista, ma certo lo sforzo deve essere commisurato alle prospettive. Pescocostanzo, comunque, ha prerogative di ambiente, clima e cultura che la rendono un'eccezione - afferma Sabatini - la mia famiglia e' presente qui da tre secoli e mezzo, mio padre era medico e amava studiare la societa' in cui viveva. Io da giovane sono stato consigliere comunale qui, vi trascorro almeno un mese ogni estate, ho promosso tante iniziative per aiutare gli allevatori. Lodo, quindi, i giovani che restano e danno la possibilita' di far vivere il paese. L'esodo dei piu' giovani, intenso fra gli anni '50 e i '70 verso Sulmona e Pescara, ora e' rallentato per effetto della crisi. Nelle grandi citta' non ci sono piu' sbocchi facili, molti quindi hanno cercato di sfruttare le risorse locali, ma bisogna dire che i poteri pubblici finora hanno fatto veramente poco, pochissimo per la montagna abruzzese". Qui resistono oreficeria, merletto - il tipico tombolo - e ferro battuto. Nel 2015 ha aperto un nuovo laboratorio Francesco Ciotola, orafo trentacinquenne che da' vita a oggetti unici in filigrana lavorando solo a mano, senza macchinari. E uno dei fabbri prosegue la sua attivita' grazie all'aiuto di uno dei due figli che ha deciso di restare. "La zootecnia potrebbe raddoppiare il suo potere di produzione, ma i giovani contadini andrebbero assistiti di piu', magari potrebbero creare cooperative per esportare il prodotto lavorato - aggiunge Sabatini - Ci sono prodotti eccellenti, qui, si potrebbero aprire una quindicina di agriturismo. Ma siamo in Abruzzo, la montagna del sud, e ci sono ancora troppe resistenze, molti vivono di rendita di posizione. Io sono riuscito a portare qui Slow Food, ma molti produttori continuano a non cogliere le occasioni. Eppure qui si producono scamorza e caciocavallo eccezionali". 

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Corso di programmazione gratuito e stage per il più bravo

Corso gratuito per lo studente migliore. L’iniziativa della società pescarese Clac, prevede il rimborso della somma d’iscrizione al corso intermedio di programmazione Apple APP iOS in linguaggio Swift al più bravo dei corsisti. In più, la società si riserva la possibilità di far partecipare, uno o più corsisti, ad uno stage interno finalizzato all’inserimento nel team di sviluppo dell’azienda.

Per partecipare al corso, che inizierà lunedì 12 dicembre, si richiedono: conoscenza della programmazione ad oggetti; conoscenza ambiente macOS ultime versioni, conoscenza di base Xcode. Nel caso in cui non si disponga di un Mac proprio,  ne sarà messo uno a disposizione per la durata del corso.

Il calendario prevede tre giorni di formazione nella prima settimana (12, 13 e 14 dicembre), e due giorni nella successiva (19 e 20 dicembre). Le lezioni saranno tenute da insegnanti di rilievo nazionale.

Al termine dei cinque giorni di corso sarà possibile sottoporsi ad un test della durata di qualche giorno che prevede la realizzazione di un progetto iOS Swift da parte degli studenti. Colui o colei che avrà realizzato il progetto giudicato più meritevole otterrà il rimborso della quota di iscrizione del corso, la possibilità di fare uno stage e la prospettiva concreta di un rapporto di lavoro.

 

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Wwf e Legambiente rilanciano l’allarme su Ombrina mare

Wwf e Legambiente rilanciano l'allarme di oggi del coordinamento nazionale No Triv per Ombrina Mare e, in particolare, per la proroga che la Rockhopper Italiaavrebbe chiesto per tenere attivo il permesso di ricerca (titolo minerario), la cui scadenza e' al momento prevista per il 31 dicembre prossimo, relativo al contestatissimo pozzo, pubblicata nell'ultimo bollettino dell'Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse. "Nel luglio scorso abbiamo seguito le fasi di chiusura mineraria del pozzo "Ombrina Mare 2Dir" - affermano le associazioni aggiungendo -: manca a quanto ci risulta lo smontaggio della struttura emersa, che avrebbe dovuto essere completato entro la fine dell'anno in corso. La Rockhopper potrebbe voler guadagnare tempo per questa onerosa e impegnativa operazione. Il bollettino riferisce della pervenuta richiesta di proroga".

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Variante SS 16, Sen. Matteoli: “Porterò la questione alla Commissione Lavori Pubblici in Senato”

«Se vogliamo realizzare quest'opera strategica e attesa da tanti anni, è necessaria un'unità di intenti. L'idea del sindaco Francesco Maragno di convocare questo tavolo che riunisce Parlamento, Regione e Provincia, mi sembra ponga delle basi solide per lavorare speditamente». E' quanto il senatore Altero Matteoli, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato della Repubblica, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha affermato nel corso del convegno "Infrastrutture in Abruzzo. Quale futuro per la variante alla SS 16?", organizzato dal Comune di Montesilvano, al quale hanno preso parte anche il sottosegretario alla Giunta Regionale Mario Mazzocca e il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco.

Il progetto della variante alla SS 16 relativo al collegamento di Montesilvano con Silvi, nel marzo 2010 veniva inserito all'interno dello studio di fattibilità dell'adeguamento, in sede o in variante, della SS 16 "Adriatica", nei territori di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia sino a Foggia, elaborato dalla Direzione Centrale Progettazione Servizio Pianificazione Trasportistica dell'Anas. L'intervento relativo al prolungamento si ritrova anche nell'ambito del DPEF 2008 - 2012 del Ministero delle Infrastrutture e di conseguenza nel PIANO ANAS 2007/2011. Il progetto viene tuttavia rimosso dal Piano pluriennale 2015/2019 degli investimenti come da contratto di programma 2015 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e l'Anas Spa. «Il mio impegno - ha sottolineato il senatore Matteoli - sarà quello di portare all'attenzione della Commissione che mi onoro di presiedere questo progetto. L'Anas ha a disposizione 1,3 miliardi di euro per le manutenzioni. Ora valuteremo la possibilità di dirottare i 100 milioni necessari per il completamento di questa opera». «Il tema della mobilità e dei collegamenti tra la Provincia di Pescara e quella di Teramo è particolarmente importante - ha aggiunto il sindaco Francesco Maragno -. Sono anni che si susseguono tavoli di discussione per trovare le soluzioni migliori e soddisfacenti per le esigenze del territorio. Con questo incontro abbiamo voluto accendere i riflettori su questa opera che è prioritaria, non solo per la risoluzione delle problematiche di carattere ambientale innescate dagli imponenti flussi di traffico che quotidianamente vedono riversarsi all'interno della Galleria I Pianacci circa 35.000 veicoli, ma per garantire la competitività economica. Collegamenti veloci agevolano, infatti, anche lo sviluppo produttivo delle aree territoriali. Vogliamo sollecitare la politica affinché consideri come prioritario l'intervento su questo snodo fondamentale di tutta la dorsale adriatica».

Sinergia, programmazione condivisa e concertata tra tutti gli Enti. Queste anche le basi dalle quali partire per risolvere la questione a detta del presidente della Provincia Antonio Di Marco che ha ricordato come anche i tre ponti sul Saline, che verranno ufficialmente aperti al traffico entro il 24 dicembre 2017, sono già una prima risposta alle esigenze della mobilità dell'area metropolitana. «Il tema della mobilità nell'area vasta - ha detto Di Marco - va affrontata con una dinamica e una progettualità condivise dai Comuni, ma anche dalla Provincia e dalla Regione. Dobbiamo procedere velocemente per dare una risposta a cittadini ed associazioni. La Provincia è pronta anche a programmare, nei fondi 2017, risorse che possano attivare le procedure iniziali al completamento di questo progetto».

Massima attenzione alla questione è stata garantita anche dalla Regione. «A settembre 2015, il presidente D'Alfonso - ha ricordato il sottosegretario alla Giunta regionale, Mario Mazzocca - ha sottoscritto con Anas un protocollo di intesa che individua alcune priorità di intervento. Tra esse la Statale 16, nel tratto che interessa proprio Montesilvano, la quarta città d'Abruzzo. Per i prossimi passi bisogna trovare una larga condivisione, per rendere le progettazioni effettivamente esecutive. Mi sembra che le condizioni vi siano tutte».

 

 

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Gli eventi della Nuova Scuola Comunale di Musica di Montesilvano

Sono due gli imminenti appuntamenti con le note della Nuova Scuola Comunale di Musica di Montesilvano. Domenica 11 dicembre gli allievi della scuola saranno protagonisti, a partire dalle 17:30 di una coinvolgente performance all'interno del centro di intrattenimento Porto Allegro di Montesilvano. «E' il secondo anno che la struttura - spiega il direttore artistico Donatella Columbaro - ci invita ed inserisce ufficialmente nel calendario delle manifestazioni del periodo natalizio la nostra offerta musicale, segno che la passione e la professionalità che tutti mettiamo nella formazione dei nostri allievi sta dando ottimi frutti».

Venerdì 16 dicembre, alle ore 20.45, invece, presso la parrocchia di San Giovanni Bosco a Montesilvano si terrà il Gran Concerto di Natale con orchestra d'archi e clavicembalo. L'ensemble arricchirà la performance dei solisti della Nuova Scuola Comunale di Musica di Montesilvano, Melanie Budde al violino, Claudio Di Bucchianico all'oboe e Nicoletta Renzulli soprano.

«Chi non rimane incantato, nel periodo natalizio, all'ascolto dei concerti che le reti televisive trasmettono dalle più belle chiese d'Italia? Montesilvano - aggiunge il direttore - e i suoi cittadini meritano di avere la possibilità di assistere dal vivo a momenti di alta espressione culturale come questo. Il parroco Don Giampietro ha accolto a cuore aperto la nostra richiesta di ospitalità e per questo lo ringraziamo profondamennte. Il repertorio spazierà da Bach a Caccini, Vivaldi, Haendel, Corelli, ma non mancheranno i classici della tradizione natalizia. Sono sicura che la città saprà apprezzare questa perla che con la scuola tutta vogliamo regalare alla nostra Montesilvano».

 

 

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Furto di prodotti oleari per 100 mila euro a Lanciano

 Danni per svariate decine di mila euro, alla ditta Cinquina srl di Lanciano, nell'area industriale di Cerratina, dove ignoti la notte scorsa hanno rubato decine di pedane di olio imbottigliato, di sottaceti, fusti di olive e un furgone aziendale dove la merce e' stata caricata. Sul colpo indagano i carabinieri. Pur mancando un preciso inventario, il bottino potrebbe sfiorare un valore complessivo di 100 mila euro. Durante il furto i malviventi hanno anche aperto un silos contenente olio in parte sversato sul pavimento del capannone industriale. Secondo una prima ricostruzione i ladri sono entrati in azienda dopo aver forzato una finestra posteriore. Tra la refurtiva anche un computer sottratto in ufficio.

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