Una ragazza di 29 anni di Casalincontrada è rimasta ferita in modo non grave in un tamponamento accaduto intorno alle 13 sull'autostrada A14, all'ingresso del casello di Pescara Nord in direzione Bari. La giovane, incinta, soccorsa dai sanitari del 118, e' stata trasferita in ospedale a Pescara per un politrauma. Pochi problemi per il traffico stradale piuttosto scarso, e regolato dalla Polizia Autostradale.
Leggi Tutto »I consigli per preparare il cibo degli animali
Mangiare sano e' importante anche per la salute degli amici a quattro zampe di casa. Per questo e' bene evitare di dargli cibi crudi, che possono contenere batteri come quelli della Salmonella e Listeria, ed essere presenti anche nei cibi per animali impacchettati e venduti nei negozi. E' una delle raccomandazioni pubblicate dai Centers for diseases control (Cdc) americani. Per lo stesso motivo bisogna fare attenzione nel maneggiare i loro alimenti, e usare scodelle, cucchiai e mestoli separati, perche' evitare che le infezioni si trasmettano anche agli altri membri della famiglia. Anche il cibo inscatolato e secco, se non maneggiato correttamente, puo' essere fonte di infezione, come la Salmonella. E' quindi fondamentale lavarsi sempre le mani dopo aver dato da mangiare al proprio animale e conservare il suo cibo fuori dalla portata dei bambini, possibilmente lontano da dove viene conservato e preparato il cibo umano. Meglio tenere il cibo, se possibile, nella sua borsa originale, in una borsa pulita, posta in un contenitore di plastica chiuso. Se ci sono degli avanzi, e' bene conservarli, refrigerarli o buttarli subito, senza far trascorrere troppo tempo. Se si decide di fargli mangiare cibi crudi, avvisano i Cdc, il consiglio e' di pulire e disinfettare tutte le superfici toccate, anche il microonde, posate e frigorifero e non scongelare il cibo crudo nel lavandino. Anche se a molti piace, e' invece un'abitudine da evitare quella di farsi leccare dal proprio cane o gatto vicino alla faccia o la bocca dopo che ha mangiato. Se si gioca con lui dopo il pasto, bisogna sempre lavarsi le mani con acqua e sapone le altre parti del corpo che ha leccato.
Leggi Tutto »In 10 anni +535% microbirrifici in Italia
Crescono i boccali di birra Made in Italy grazie anche a una rete di micro birrifici artigianali passati dai 113 del 2008 ai 718 del 2017 con un progresso di oltre il 535% nel decennio e una produzione stimata attualmente in 50 milioni di litri mentre e' crollato del 79% il consumo di birre inglesi in Italia nel 2017 e sono scese del 31% le importazioni anche dalla Germania (insieme rappresentano 1/3 della birra straniera consumata in Italia). A dirlo e' un'analisi della Coldiretti elaborata sui dati Istat sul commercio estero in occasione di "Beer Attraction" di Rimini, appuntamento dedicato a tutte le specialita' del settore. "Fra birre artigianali e industriali la filiera vale complessivamente circa 6 miliardi di euro" aggiunge la Confederazione nel ricordare che secondo l'Istat, la birra piace a quasi 1 italiano su 2 con un consumo pro capite medio di 31,5 litri all'anno. "Negli ultimi anni - spiega la Coldiretti - la produzione artigianale Made in Italy si e' molto diversificata con numerosi esempi di innovazione, dalla birra aromatizzata alla canapa a quella pugliese al carciofo di colore giallo paglierino. Ma c'e' anche quella alle visciole, al radicchio rosso tardivo Igp o al riso. Oltre a contribuire all'economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all'occupazione soprattutto tra gli under 35 che sono i piu' attivi nel settore con profonde innovazioni che - afferma la Coldiretti - vanno dalla certificazione dell'origine a chilometro zero al legame diretto con le aziende agricole ma anche la produzione di specialita' altamente distintive o forme distributive innovative come i 'brewpub' o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica".
Leggi Tutto »Teramo, 92enne colta da infarto cade nel camino
Tragedia in un'abitazione nella frazione di Villa Stanghieri a Teramo, nella tarda mattinata di oggi. Una donna di 92 anni, Angiolina Marcozzi, mentre si trovava nella taverna di casa, si e' sentita male, probabilmente per un infarto, ed e' caduta nel camino acceso. Per lei purtroppo non c'e' stato nulla da fare. Ad accorgersi del decesso della donna e' stato il figlio che si trovava al piano superiore e che ha chiesto aiuto al 118 ma era troppo tardi.
Leggi Tutto »Della Vedova: crediamo negli Stati Uniti d’Europa
«Siamo di fronte a un cambiamento epocale e non ce ne stiamo rendendo conto: mentre la Francia e la Germania coltivano il disegno di un’Europa finalmente unita e democratica, grazie al rafforzamento dell’integrazione europea e alla costituzione degli Stati Uniti Europei entro il 2025, l’Italia invece si limita a discutere di come affossare questo progetto. Noi di + Europa vogliamo riportare l’Europa al centro del dibattito politico e, contemporaneamente, mettere l’Italia al centro dell’Europa federale». Lo ha detto Nico Di Florio, capolista alla Camera dei deputati nel collegio proporzionale Chieti – Pescara, durante l’incontro “Un programma per l’Europa con Benedetto Della Vedova”.
Il programma elettorale della lista + Europa con Emma Bonino è stato presentato oggi, domenica 18 febbraio, all’Hotel Carlton di Pescara, dal sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova e dai candidati abruzzesi alle prossime elezioni politiche Nico Di Florio, capolista alla Camera dei deputati nel collegio proporzionale Chieti – Pescara; Carlo Troilo, capolista al Senato nella circoscrizione Abruzzo; e Maurizio Di Nicola, consigliere regionale di maggioranza in Abruzzo e candidato alla Camera dei deputati nel collegio proporzionale L’Aquila – Teramo.
«L’Unione Europea è il più grande esperimento di unione di popoli che l’umanità abbia mai conosciuto – sottolinea Nico Di Florio – sorprende come, in questa campagna elettorale, la più grande minaccia al disegno europeista arrivi proprio dall’Italia. Ormai attaccare l’Europa è diventato uno sport nazionale, non si comprende che separare l’Italia dall’Unione Europea voglia dire condannarla al fallimento. Il populismo è una pericolosa semplificazione di problemi complessi. Noi con estrema sincerità diciamo che se non si metterà mano al debito pubblico non ci sarà nessuna prospettiva di crescita per il nostro Paese e nessun futuro per i nostri figli».
«La nostra è una scelta netta – ha rimarcato Benedetto Della Vedova – crediamo nella creazione di una federazione leggera di Stati Uniti d’Europa che ci permetta di gestire al meglio temi come l’immigrazione, l’ambiente, la sicurezza, il fisco per i giganti del web, la privacy e la distribuzione del reddito. Nel 2017, stando nella moneta unica e grazie alle politiche e agli accordi commerciali della Ue, l’Italia ha registrato il record assoluto di esportazione, superando anche la Germania. Il divario di crescita con gli altri Paesi si sta riducendo e noi di + Europa scommettiamo sulla parte sana del Paese. Vogliamo creare le condizioni affinché l’Italia resti in Europa con un ruolo da protagonista, convinti che questo sia il nostro destino migliore».
Dal dibattito sull’Europa e sul ruolo dell’Italia all’interno dell’Ue, la discussione si è poi spostata in ambito locale. «Tra la fine dell'800 e gli inizi del 900 – ha spiegato Maurizio Di Nicola – un milione di abruzzesi furono costretti ad emigrare, sono convinto che l'Abruzzo non sia la terra della paura ma del coraggio e della solidarietà. Oggi che le nostre imprese regionali hanno ottimi numeri di export, +Europa è un’opportunità per loro e per far crescere il nostro benessere».
Leggi Tutto »Grasso: il voto utile e’ quello che viene dato a noi
"Sono tornato in Abruzzo dove sono felice di poter portare avanti i valori della sinistra, quei valori che sono stati smarriti, appunto, dal Pd di Renzi. Noi di LeU portiamo avanti, diamo voce a quelli che sono i valori e i principi della sinistra; questo non puo' essere mai considerato un errore ma, anzi, un modo per ricostruire il Paese e la sinistra". Lo ha detto Pietro Grasso a margine di un evento elettorale di Liberi e Uguali a Pescara.
"Oggi abbiamo una notizia, quella che nemmeno Romano Prodi vota il Pd", ha aggiunto, "Qualcuno dice che noi andiamo a cercare il Movimento 5 Stelle nel bosco e troviamo Salvini, ma noi non cerchiamo il Movimento 5 Stelle, perche' da loro ci dividono temi che sono inconciliabili con i nostri, come quelli di immigrazione, diritti civili ed Europa. Inoltre non dimentichiamo che i Cinque Stelle hanno la regola di uno che vale uno - ha proseguito Grasso - quindi praticamente rinnegano la rappresentanza. Forse il Paese non ha memoria, c'e' un imprenditore che non e' neanche piu' al Senato, perche' dichiarato decaduto per i suoi reati, che firma contratti, nello stesso tavolino in cui l'ha firmato 25 anni fa", a proposito del nuovo 'contratto con gli italiani' firmato il 14 febbraio scorso da Silvio Berlusconi, durante il programma televisivo 'Porta a Porta' condotto da Bruno Vespa. "Il tavolino e' sempre lo stesso, il contratto e' sempre lo stesso - ha aggiunto Grasso - e il mancato mantenimento delle promesse sara' sempre lo stesso".
"Qualcuno pensa di voler fermare il consenso che stiamo avendo sul territorio parlando di voto utile, ma il voto utile e' quello che viene dato a noi". Cosi' il leader di LeU, Pietro Grasso. "Il voto utile e' quello per LeU perche' noi rappresentiamo la voce della sinistra, la voce di cittadini e ideali che sono intramontabili".
Sulla nostra proposta di abolizione delle tasse universitarie, qualcuno ci ha criticato, dicendo che cosi' i ricchi non pagherebbero, ma i ricchi mandano i propri figli a studiare nelle universita' private e all'estero. Il problema vero e' che un operaio deve poter consentire al proprio figlio volenteroso di studiare e di potersi laureare, come fanno tanti, in Europa e in altri Paesi, dove c'e' gia' tutto cio'". Cosi' Pietro Grasso. "In Germania le tasse universitarie non si pagano - ha sottolineato il leader di LeU - e nei paesi scandinavi addirittura c'e' un contributo per i giovani che vogliono studiare, ai quali viene data anche la possibilita' di pagarsi l'alloggio quando l'universita' e' lontana dal luogo di residenza".
Leggi Tutto »Auto, Cgia: il prelievo fiscale è di 73 miliardi di euro
Ammonta a 73 miliardi di euro il carico fiscale che 'incombe' sui 42,8 milioni di autoveicoli (compresi autobus e camion) presenti nel nostro Paese. Una cifra che, per la Cgia, relega gli automobilisti tra le categorie di contribuenti piu' tartassate d'Italia. Solo per dare un'idea della dimensione del prelievo, si ricorda che il gettito derivante dalle imposte che gravano su tutti gli immobili presenti nel Paese ammonta a poco piu' di 40 miliardi di euro. La E nonostante la pesantissima crisi che ha colpito fino a 3 anni fa tutto il settore dell'auto, tra il 2009 e il 2016 (ultimo dato disponibile pubblicato dall'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) il gettito fiscale sugli autoveicoli e' aumentato del 10,1%o (in termini assoluti pari a 6,7 mld), mentre la crescita dell'inflazione e' stata del 9%
"La voce che incide maggiormente sulle tasche degli automobilisti italiani - spiega Paolo Zabeo, coordinatore Cgia - e' quella delle imposte e delle accise sui carburanti. Ben 34,8 mld di euro, infatti, pari a poco meno della meta' dei 73 mld complessivi, ci vengono prelevati nel momento in cui ci si reca a fare il pieno al nostro mezzo". Per ogni litro di gasolio per autotrazione che acquistiamo alla pompa, precisa la Cgia, il 63% del prezzo e' riconducibile al peso del fisco. Per ogni litro di benzina l'incidenza sale al 66%. Oltre alla tassazione sui carburanti, tra le voci fiscali che gravano maggiormente sui possessori di un autoveicolo c'e' l' Iva sulla manutenzione e riparazione/acquisto di ricambi, accessori e pneumatici. Nel 2016 questo prelievo ha pesato agli italiani 10,2 mld di euro (14% della spesa totale). L'Iva sull' acquisto degli autoveicoli, invece, e' costata poco piu' di 7 mld di euro (9,8%), mentre il bollo auto ha assicurato alle casse delle Amministrazioni regionali 6,6 mld (9,1%). Le imposte sui parcheggi e sulle contravvenzioni hanno garantito un gettito di 5,6 mld (7,7%), quelle sui premi di assicurazione Rc auto quasi 3,9 mld (5,3%). Sui pedaggi autostradali il fisco ha riscosso 2 mld, un altro miliardo dai lubrificanti, imposte e accise. mentre l'imposta di trascrizione ha permesso alle Amministrazioni provinciali di incassare 1,7 mld. "Va comunque sottolineato che - rileva Renato Mason segretario Cgia - l'aumento di gettito ascrivibile ad alcune voci come l' Iva sull'acquisito dei mezzi, i pedaggi autostradali e l'Imposta provinciale di trascrizione, si e' verificato negli ultimi anni a seguito della ripresa economica del mercato automobilistico che ha segnato, in merito alle nuove immatricolazioni, dei risultati molto importanti". Per la Cgia l'elevato tasso di motorizzazione presente in Italia e' in parte imputabile anche alla bassa qualita' ed efficienza del trasporto pubblico urbano. Da una ricerca fatta nei mesi scorsi dal The European House-Ambrosetti emerge che il sistema Paese potrebbe risparmiare fino a 12 mld di euro all'anno, attraverso una migliore organizzazione della mobilita' nelle 14 citta' metropolitane del Paese. In buona sostanza questa situazione costringe tutti noi a sostenere un insieme di costi aggiuntivi pesantissimi. In primo luogo come cittadini, perche' il trasporto pubblico funziona poco e male ed e' foriero di inefficienze; in secondo luogo come automobilisti, perche' non avendo un sistema di pubblica mobilita' dignitoso, siamo costretti a utilizzare il nostro automezzo, subendo, tra le altre cose, un carico fiscale spaventoso. In merito alla distribuzione territoriale degli autoveicoli presenti nel Paese, invece, le Regioni dove la concentrazione e' piu' elevata sono anche quelle con il maggior numero di abitanti. La Lombardia, presenta il piu' elevato numero di autoveicoli: nel 2016 (ultimo dato disponibile) ne circolavano oltre 6,7 mln. Seguono il Lazio con poco piu' 4,1 mln, la Campania con quasi 3,8 mln, la Sicilia con 3,6 mln e il Veneto con poco meno di 3,5 mln.
Leggi Tutto »Tar Abruzzo, Amicuzzi: meno ricorsi per le spese legali eccessive
Problematiche relative alla ricostruzione nei crateri sismici conseguenti ai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, ricorsi dei cittadini extracomunitari e aumento del contenzioso tra gli ex agenti forestali e la Pubblica amministrazione alla luce della fusione con l'Arma dei Carabinieri. Sono alcuni dei punti segnalati dal presidente del Tar Abruzzo, Antonio Amicuzzi, nella relazione sullo stato della giustizia amministrativa presentata a L'Aquila in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario. Amicuzzi ha fatto accenno anche ai ricorsi elettorali trattati nell'ultimo anno, che hanno riguardato grandi citta' a partire dal capoluogo di regione, L'Aquila, e Avezzano, cosi' come piccoli centri come Rocca di Mezzo. "Anche nel corso dell'anno passato la realta' locale ha evidenziato problematiche particolari e precipue del nostro territorio, come quelle legate alla ricostruzione nei crateri sismici conseguenti ai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, ai rilevanti contenziosi legati agli appalti pubblici indetti per la ricostruzione - ha spiegato il presidente del Tar -, ai numerosi ricorsi contro il silenzio delle amministrazioni sulle istanze di indennizzo per riedificazioni e miglioramenti sismici, nonche' alle correlate richieste di esecuzione del giudicato e di nomina di commissari ad acta, che hanno anche comportato aggravi di spesa cui ha fatto seguito l'invio di numerose segnalazioni alla Procura regionale della Corte dei Conti"
I ricorsi depositati al Tribunale amministrativo regionale per l'Abruzzo hanno fatto registrare una flessione rispetto all'anno precedente, passando dai 625 del 2016 ai 546 del 2017. Tra le materie oggetto dei ricorsi hanno avuto preponderanza l'edilizia e l'urbanistica, seguite da esecuzione del giudicato, pubblico impiego e appalti, con questi ultimi che si sono ridotti rispetto all'anno precedente. Sono state 416 in tutto le sentenze di merito adottate nel corso del 2017 su un totale di 1.106 provvedimenti di merito e ben 523 i provvedimenti adottati in fase cautelare.
"Il minor ricorso alla giustizia amministrativa, come gia' avvenuto nell'anno 2016, potrebbe essere stato influenzato dall'incidenza, spesso molto rilevante, come in materia di appalti, delle spese da sostenere per incardinare i giudizi, soprattutto con riguardo al costo del contributo unificato da versare per la loro iscrizione al ruolo". Cosi' il presidente del Tar Abruzzo, l'avvocato Antonio Amicuzzi, nella relazione sullo stato della giustizia amministrativa in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario stamani a L'Aquila. Il presidente del Tribunale amministrativo ritiene che gli alti costi che deve sostenere chi vuole intraprendere la strada giudiziaria, sia una prospettiva piu' realistica rispetto ad un "sempre piu' corretto esercizio dell'azione amministrativa". "Desta sconcerto - ha aggiunto Amicuzzi - l'ipotesi che il ricorso alla giustizia amministrativa, da parte di soggetti che intendano tutelare interessi che ritengono lesi dall'azione amministrativa, possa in alcuni casi essere ostacolato o addirittura frustrato da mere ragioni economiche, anche se per i meno abbienti soccorre l'istituto del patrocinio a spese dello Stato, che, peraltro, nel corso dell'anno passato, presso questo tribunale, ha comportato la presentazione di ben 34 domande".
Dal presidente del Tar anche la denuncia di "forte carenza di magistrati", nonostante la quale, ha detto, "il Tar e' riuscito anche nel corso dell'anno 2017 a migliorare la risposta alle d omande di giustizia espresse dal territorio". In prima fila, ad ascoltare la relazione di Amicuzzi, tra gli altri, il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, l'abruzzese Giovanni Legnini, arrivato alla sede del Tar insieme al presidente della Regione Luciano D'Alfonso e al direttore generale dell'ente, Vincenzo Rivera. Presente all'inaugurazione, poi, la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. Dal vertice della giustizia amministrativa abruzzese, tuttavia, anche un mea culpa, per non essere "ancora riusciti a soddisfare l'esigenza del pieno rispetto del dovere di non eccessiva durata del processo". "Il nostro scopo principale - ha spiegato ancora Amicuzzi - e' quello di diminuire ulteriormente l'arretrato, costituito da 2.145 ricorsi formalmente pendenti alla data del 31 dicembre 2017, effettuando una programmazione nella fissazione delle cause da trattare nel merito caratterizzata da una equilibrata combinazione tra ricorsi a trattazione ordinaria di piu' risalente data, cause a trattazione normativamente prioritaria e giudizi assistiti da giustificate istanze di prelievo".
Leggi Tutto »Avezzano, due arresti per spaccio di droga
I poliziotti del Commissariato di Avezzano hanno arrestato due marocchini trovati in possesso di circa 60 grammi di cocaina, destinata allo spaccio nel territorio marsicano. Perquisendo le rispettive abitazioni, gli agenti hanno trovato e sequestrato altra droga, circa 1200 euro in contanti, bilancini di precisione e altro materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento della droga. Gli arrestati, un 29enne e un 38enne irregolare in Italia.
Leggi Tutto »D’Alema: Il Partito Democratico mi sembra abbastanza in difficoltà
"Il Partito Democratico mi sembra abbastanza in difficolta'. C'e' questa pressione del ricatto del voto utile, utile non si sa bene a che cosa. C'e' una difficolta': sul Pd si indirizza il senso di scontento, se va oltre i demeriti non lo so perche' non faccio il moralista". Lo ha detto Massimo D'Alema a margine di un incontro elettorale di Liberi e Uguali ad Avezzano. "Chi ha governato non si e' reso conto di quanto fossero vasti il malessere sociale e il senso di protesta dei cittadini, che rischia di indirizzarsi a un voto distruttivo, ai Cinquestelle, ma Salvini lo e' perfino di più". Secondo D'Alema il Movimento "avra' un consenso maggiore di quello che viene percepito. Raccoglie un voto di protesta, un sentimento molto negativo tra le persone che ritengo legittimo, un senso di protesta verso tutto e tutti che si sfoga in quella direzione. E' un termometro del malessere, ma non e' la medicina, non da' le risposte. Il nostro sforzo - ha detto D'Alema - e' far emergere una proposta alternativa di cambiamento rispetto alle politiche di questi anni, orientata verso una maggiore giustizia sociale. Una politica che promuova il lavoro e i diritti dei cittadini, non l'odio contro gli immigrati o l'antipolitica".
"Il sistema Sanitario nazionale sta scricchiolando, e' sull'orlo di una crisi drammatica, se non si assumano 40 mila medici rapidamente, come ha gia' detto Grasso, non saremo piu' in grado di garantire il diritto alla salute dei cittadini", ha detto Massimo D'Alema. "La salute non si paga perche' e' un diritto fondamentale in un paese che invecchia e il bisogno di sanita' cresce, basta tagli alla spesa sanitaria ma bisogna investire sulla sanita' pubblica, rimuovendo anche il numero chiuso per le facolta' di medicina che rappresenta una strozzatura per il fabbisogno sanitario" ha detto D'Alema. "Il ticket e' una tassa sulla malattia, milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi; quando si va in giro nei paesi del mezzogiorno si vedono le persone che non si curano piu' i denti perche' non hanno soldi, questa e' la realta' del Paese e' questa altro che stiamo tutti bene come dice il Governo di Roma"
"Rifiutiamo l'idea di immigrazione come criminalita'. Gli immigrati che vengono a lavorare in Italia sono tanti e producono il 12% della ricchezza del Paese, se li cacciamo tutti non si pagano le pensioni degli italiani, visto che rappresentano il 15% dei pagamenti dell'Inps". Cosi' Massimo D'Alema. "Dobbiamo consentire una quota ragionevole di immigrazione legale e riconoscere i loro diritti e combattere immigrazione clandestina con accordi con i paesi di origine. Il tema della sicurezza va oltre l'immigrazione".
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