Redazione Notizie D'Abruzzo

Hotel Rigopiano, il verbale del Comitato Operativo Regionale per le Emergenze tra le carte degli inquirenti

 C'e' anche il verbale del Core, il Comitato Operativo Regionale per le Emergenze, del 18 gennaio 2017, tra le carte acquisite a suo tempo dagli inquirenti, ed inserito in un ulteriore filone di inchiesta su Rigopiano che riguarda la Carta Valanghe mai realizzata dalla Regione Abruzzo. Si tratta del verbale della riunione del primo pomeriggio tenutasi alla Provincia di Pescara, alla presenza non solo dell' ex prefetto Francesco Provolo, ma anche del presidente della Regione Luciano D'Alfonso. Gli inquirenti hanno ritenuto ininfluente il contenuto della riunione ai fini dell'emergenza in quanto il Core e' si' istituito da legge regionale per eventi di calamita' naturale ma, mancando sia il Piano Regionale Rischi sia la Carta Valanghe, mai redatti, nulla avrebbe potuto stabilire o valutare anche in caso di Rigopiano. Diverso e' il suo utilizzo per le vicende che riguardano la mancata realizzazione della Carta di rischio per le valanghe

"La viabilita' allo stato non preoccupa particolarmente, anche se il Prefetto ha disposto il fermo di mezzi pesanti in alcune zone per non intralciare i soccorsi". E' quanto comunicato dall'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, tra le 15.40 e le 17.25 del 18 gennaio scorso, mentre l'Hotel Rigopiano di Farindola stava per essere travolto da una valanga, durante la riunione del Centro operativo regionale per le Emergenze (Core), convocata dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso. E' quanto emerge dalla trascrizione contenuta nel verbale della riunione che si tenne nel Palazzo della Provincia di Pescara . "Il Prefetto di Pescara comunica molte criticita' a Montebello - si legge nel documento - i Carabinieri e i Vigili del Fuoco stanno intervenendo e la Provincia sta coordinando gli interventi". Il verbale prosegue con la segnalazione di "difficolta' per raggiungere le case isolate" e della situazione piu' critica legata alla "mancanza di energia elettrica", per poi concludersi con un riferimento ai "problemi che sicuramente ci saranno per il fiume Pescara e per Spoltore.

Nel lungo elenco di emergenze contenuto nel verbale della riunione del Centro operativo regionale per le Emergenze (Core), convocata dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, nella Sala Tinozzi del Palazzo della Provincia di Pescara non ci sarebbe l'hotel Rigopiano. "In relazione all'emergenza in atto - si legge nel verbale - causata dall'eccezionale precipitazione nevosa che ha colpito l'intero territorio regionale, aggravata dall'evento sismico verificatosi nella mattinata". La seduta si apre alle 15.40 del 18 gennaio e si chiude alle 17.25, piu' o meno mezzora dopo che una valanga ha travolto l' Hotel Rigopiano, causando la morte di 29 persone. In quelle ore l'Abruzzo e' flagellato da una miriade di criticita' segnalate da sindaci e amministratori, molti dei quali presenti alla riunione del Core, ma anche da semplici cittadini. Rigopiano non viene considerata tra quelle emergenze. Nel verbale si fa riferimento alle "forti criticita' nel versante Vestino della Provincia di Pescara e in quello della Maiella", alla situazione di Chieti, sommersa dalla neve, dove "per aprire i varchi nel centro storico" si stanno utilizzando i militari, al "crollo in un supermercato" a Penne, alle "110.000 utenze disalimentate", agli interventi effettuati ad Arsita, dove "un bambino e' stato tratto in salvo a seguito di un crollo", e a molti altri fronti alle prese con gravi problemi. Il presidente D'Alfonso "chiede se Anas ha la disponibilita' di personale capace di portare le turbine che si stanno recuperando" e "riferisce che ha fatto intervenire l'esercito per cinque situazioni piu' gravi: Chieti, Atri, Cellino Attanasio, Castellalto e Civitella del Tronto". Inoltre "assicura che chiedera' il riconoscimento dello stato di emergenza". 

Nel verbale, inoltre, si legge che il presidente D'Alfonso, insieme al segretario particolare Claudio Ruffini, "informa che stanno arrivando le turbine, che saranno distribuite (vedere allegato) tecnicamente secondo l'istruttoria degli organi competenti ad opera del Centro operativo di soccorso ed emergenza". Nell'allegato e' scritto che ci sono "due turbine che provengono da Anas" e che la prima "viene portata su Pescara verso i comuni di Farindola, Villa Celliera e Montebello", con l'appunto che "se ne sta occupando Sarra, sindaco di Bolognano". La seconda turbina sarebbe invece destinata verso i comuni della Val Fino, nel Teramano. Sempre nel verbale vengono poi indicate altre due turbine provenienti da Strada dei Parchi e altre tre turbine in arrivo da Autostrade per l'Italia, tutte destinate verso localita' distanti da Farindola. La richiesta di intervento dell'hotel Rigopiano e' in una mail delle 15:44, poco prima del disastro, firmata dall'Amministratore unico, Bruno Di Tommaso e indirizzata al prefetto, al Presidente della provincia di Pescara, al Comando della Polizia Provinciale di Pescara e al sindaco del Comune di Farindola. "Con la presente comunichiamo che a causa degli ultimi eventi la situazione e' diventata preoccupante. In contrada Rigopiano ci sono circa 2 metri di neve e nella nostra struttura al momento 12 camere occupate (oltre al personale). Il gasolio per alimentare il gruppo elettrogeno dovrebbe bastare fino a domani, data in cui ci auguriamo che il fornitore possa effettuare la consegna. I telefoni invece sono fuori servizio. I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all'aperto. Abbiamo cercato di fare il possibile per tranquillizzarli ma, non potendo ripartire a causa delle strade bloccate, sono disposti a trascorrere la notte in macchina. Con le pale e il nostro mezzo siamo riusciti a pulire il viale d'accesso, dal cancello fino alla Ss42. Per quanto sopra, consapevoli delle difficolta' generali, chiediamo di predisporre un intervento al riguardo. Certi della vostra comprensione, restiamo in attesa di un cenno di riscontro". 

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Vasta operazione antidroga dei carabinieri di Pescara

E' stata smantellata a Pescara dai carabinieri un'organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione, denominata "Sparta", ha portato a 14 arresti (13 in carcere e 1 ai domiciliari), di cui tre sono ancora da eseguire. Nel corso dell'attivita' del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Pescara, che ha preso il via nell'ottobre del 2015, sono stati eseguiti anche 6 arresti in flagranza di reato. In totale sono 45 gli indagati, tra cui tre minorenni. Nel corso delle indagini e' stata sequestrato oltre 1,5 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish). Il giro di affari e' di circa un milione di euro, con 10 kg di droga smerciata. La centrale dell'attivita' di spaccio e' stata individuata nei quartieri Rancitelli e San Donato e fa capo alla famiglia di origine Rom Spinelli.

I carabinieri hanno accertato decine e decine di episodi di cessione di droga. Due i canali di approvvigionamento: albanese e criminalita' meridionale. Gli arresti e le perquisizioni odierne (28) hanno interessato Pescara e le province di Bari, Reggio Calabria, Roma, Napoli e Chieti. Impiegati 150 carabinieri, le Unita' cinofile e l'elicottero. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa dal gio del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Andrea Papalia. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati, stamane, nel corso di una conferenza stampa dal comandante die carabinieri di Pescara, Colonnello Marco Riscaldati, dal maggiore Massimiliano Di Pietro e dal colonnello Gaetano La Rocca. 

Le indagini hanno preso il via dall'attivita' di monitoraggio del territorio e dagli accertamenti su persone dedite alla commissione di rapine a distributori di carburante "i cui proventi venivano impiegati per acquistare droga". Secondo i carabinieri, uno dei due canali di approvvigionamento della droga faceva capo ad un calabrese, sfuggito all'arresto perche' latitante da diversi mesi. In via Rio Sparto e in via Lago di Capestrano era stata creata una vera e propria centrale di spaccio. Gli investigatori hanno infatti rilevato un via vai continuo di clienti, appartenenti a tutte le fasce di eta' e ceto sociale. L'organizzazione utilizzava anche un collaudato sistema di "vedette", che vigilava sull'eventuale arrivo delle forze dell'ordine . Da queste postazioni, inoltre, venivano filtrati e selezionati i clienti. "Con questa operazione - ha commentato il colonnello Riscaldati - crediamo di aver inferto un duro colpo all'attivita' di spaccio di droga nella citta' di Pescara, che si conferma importante centro di smercio, e provincia. Nel 2017 - ha sottolineato - come Arma dei Carabinieri di Pescaraabbiamo arrestato oltre 80 persone, sequestrando in totale oltre 40 kg di droga. Questo vuol dire che a Pescara circola droga, con un consumo consistente anche nella provincia". 

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Gasdotto Snam, il sindaco di Sulmona ritira le dimissioni

Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha ritirato le dimissioni e resta così alla guida dell'amministrazione comunale: lo ha annunciato in una conferenza stampa spiegando le ragioni che l'hanno portata a tornare sui suoi passi dopo avere annunciato le dimissioni per protestare contro il via libera del Governo al progetto Snam per le realizzazione di una centrale di compressione a Sulmona. "La scelta di dimettermi, presa da me, senza coinvolgere la maggioranza, e' stata dettata da dolore e protesta per il fatto che il consiglio dei ministri, tenendo tutti all'oscuro, avesse adottato la delibera favorevole alla realizzazione della centrale Snam - ha spiegato il sindaco - una circostanza che ha dimostrato tutta l'impotenza degli amministratori locali ed in particolare di un sindaco davanti a certe decisioni". "Le mie dimissioni sono servite a sollecitare attenzione sul caso della centrale Snam e sulla contrarieta' di tutto un territorio a quel progetto - ha proseguito Casini - "Ora la battaglia va avanti. D'accordo con i Comuni del comprensorio e con la stessa Regione stiamo lavorando al ricorso al Tar Lazio contro quella delibera del consiglio dei ministri". 

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Elicottero del 118 caduto, sei indagati

Sarebbero sei gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica de L'Aquila aperta per fare luce sulla tragedia avvenuta il 24 gennaio dell'anno scorso, quando un elicottero del 118 dell'ospedale dell'Aquila si schianto' tra la nebbia a quota duemila metri sul Monte Cefalone, nel territorio comunale di Lucoli, con sei vittime, cinque soccorritori e un turista che era stato recuperato dalle piste da sci di Campo Felice.  Tra i reati ipotizzati dal sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, pm titolare del fascicolo, quella di omicidio colposo. Sotto inchiesta ci sarebbero manager e tecnici privati. 

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Tumore non diagnosticato, radiologa a processo a Teramo

Nel refertare una mammografia non si sarebbe accorta della presenza di una massa tumorale. Per questo una radiologa e' finita a processo a Teramo davanti al giudice Massimo Biscardi, con l'accusa di lesioni colpose. I fatti contestati risalgono al 2011, quando una quarantenne, con familiarita' per patologie tumorali, si reco' in ospedale per effettuare una mammografia. Quando ritiro' il referto non era segnalata la presenza di alcuna anomalia. A distanza di un anno, dopo una visita dal suo medico, la donna effettuo' una nuova mammografia che evidenzio' la presenza di un tumore. Una volta avviate le cure in una diversa struttura sanitaria, i medici, confrontando le due mammografie, rilevarono che il tumore era gia' presente nella prima. Da qui la denuncia, con il fascicolo finito prima sul tavolo della Procura e successivamente davanti al giudice. 

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Volo Bologna-Tirana atterra a Pescara per il malore di un passeggero

 Atterraggio di emergenza in tarda mattinata a Pescara, all'aeroporto d'Abruzzo, per il volo Bologna-Tirana della Blu Panorama a bordo del quale un passeggero di 77 anni si e' sentito male. Come da protocollo internazionale, una volta scattato l'allarme il velivolo e' atterrato. Sulla pista ad attenderlo un'ambulanza del 118 dove i sanitari hanno prestato le cure del caso, prima del trasferimento del passeggero in ospedale per il quale si parla di sospetto infarto. Poco dopo l'aereo e' decollato da Pescara per riprendere la rotta verso la capitale albanese. Le operazioni di soccorso sono state gestite dagli agenti della Polizia di Frontiera, coordinati dal comandante Dino Petitti.

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Monitoraggio del mare, Arta e Direzione Marittima siglano un accordo 

Arta Abruzzo e Direzione Marittima di Abruzzo, Molise e Isole Tremiti hanno sottoscritto una convenzione per collaborare nelle attivita' di monitoraggio marino-costiero previste dalla legge, negli interventi per l'attuazione della Direttiva Europea 2008/56/CE "Marine Strategy", e nei monitoraggi che l'Agenzia effettuera' nell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano. L'accordo, firmato dal direttore generale di Arta Francesco Chiavaroli e dal direttore marittimo Enrico Moretti, prevede che la Direzione Marittima accompagni i tecnici Arta a bordo delle proprie unita' navali alle stazioni di campionamento lungo la costa abruzzese tra la foce del fiume Tronto a nord e il comune di San Salvo a sud. Con durata cinque anni, prorogabile, la collaborazione mira anche a favorire attivita' di ricerca nelle zone marine monitorate e a partecipare a progetti ambientali finanziati dall'Unione Europea. "Ringrazio il contrammiraglio Enrico Moretti, sempre attento alle esigenze delle altre istituzioni e sensibile alle problematiche del territorio, per la costante disponibilita' a collaborare con Arta - commenta il direttore Chiavaroli - e, alla vigilia del passaggio di consegne del Comando della Direzione Marittima di Pescara in favore del Capitano di Vascello Donato De Carolis, presente alla firma della convenzione - colgo l'occasione per congratularmi con lui, insignito legittimamente della medaglia d'oro al merito dell'ambiente, del grande lavoro svolto in questi anni nella nostra regione e del nuovo prestigioso incarico che lo attende ad Ancona". 

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Tecnocasa, nel 2018 prospettive rosee nel mercato immobiliare 

Prospettive rosee per il mercato immobiliare nel 2018, "ma la prudenza non e' mai troppa". A dirlo e' l'Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa che prevede per l'anno appena iniziato un lieve aumento dei valori nel settore immobiliare nazionale compreso tra 0 e +2% e un incremento delle compravendite tra +2% e +4%. Questo, "ammesso che l'oculatezza" appresa durante la crisi abbia insegnato a non lasciare spazio ad acquisti a prezzi "oltre il reale valore di mercato". Milano e Firenze emergono come le grandi citta' con le prospettive migliori, con prezzi attesi in aumento dell'1/3%. Per Roma, invece, non sono previsti in media incrementi di valori e questo dovrebbe essere lo scenario anche a Torino e Bari. Bologna, Napoli, Palermo e Verona dovrebbero vedere prezzi tra stabili a in aumento del 2%. Per Genova, invece, sono previsti valori da in calo del 2% a stabili. Per le altre citta', ovvero i capoluoghi di provincia, il quadro nell'insieme e' meno favorevole, con prezzi attesi in media da in calo del 2% a stabili, ma con alcune eccezioni positive. Che il mattone sia ormai fuori dalla crisi e' un dato di fatto, sottolinea Tecnocasa, ma resta da capire "come" ne sta uscendo. Dando uno sguardo a ritroso, il 2017 dal lato volumi di transazioni chiude con un segno positivo, anche se gli scambi stanno rallentando. Secondo lo studio, il 2017 si e' chiuso intorno a 550mila compravendite a dimostrazione di un assestamento del mercato. Sul versante dei prezzi si stima una stabilita' in media a fine 2017, ma con valori in aumento in alcune metropoli. Del resto se il mercato si e' rimesso in moto e' anche grazie al fatto che i valori sono diminuiti notevolmente dall'inizio della crisi immobiliare rendendo le case piu' appetibili. Un altro segnale positivo del 2017 e' la diminuzione dei tempi di vendita, che attualmente nelle grandi citta' sono di 141 giorni, nei capoluoghi di provincia di 167 giorni e nei comuni dell'hinterland delle grandi citta' di 162 giorni. 

Secondo il rapporto dell'Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa, la domanda e' in crescita, sia sul segmento della prima casa, sia sul segmento degli investitori, quest'ultimo in netta ripresa. La tipologia piu' richiesta e' il trilocale, seguito dal quattro locali. E' anche aumentata la disponibilita' di spesa nelle fasce piu' basse. L'offerta, pero', non sempre si dimostra all'altezza delle richieste e per alcune tipologie c'e' da attendersi ancora un lieve ribasso dei prezzi. Il mercato delle locazioni nel 2017 ha registrato una ripresa dei canoni, con una domanda sostenuta su tutte le tipologie. Continua l'ascesa del contratto a canone concordato che conferma il suo appeal tra proprietari ed inquilini. Nell'insieme nel 2018 il trend dovrebbe restare nella scia di quello del 2017. I segnali positivi sui prezzi coinvolgeranno piu' realta' e non solo le grandi citta'. Tra i capoluoghi le prospettive piu' favorevoli, secondo il rapporto, sono appannaggio di Brescia, Monza, Oristano, Parma, Pescara, Pistoia e Savona con prezzi da stabili a in aumento del 2% e soprattutto di Benevento e Lodi (+1/3%). C'e' interesse per gli edifici che rispettano i criteri di efficienza energetica e quelli antisismici e questo spinge le nuove costruzioni. Anche il mercato della casa vacanza dovrebbe risvegliarsi, almeno dal lato della domanda e degli scambi. Non e' pero' da escludere - indicano gli esperti di Tecnocasa - che il mercato possa rallentare a causa di proprietari che iniziano a immettere sul mercato immobili a prezzi troppo distanti dal reale valore di mercato (cosa che sta gia' accadendo) e che, dall'altro lato, ci siano acquirenti, soprattutto alla ricerca della prima casa, meno propensi a pagare l'immobile alle cifre richieste, soprattutto se la qualita' abitativa non e' elevata ed occorre intervenire con importanti lavori di ristrutturazione. D'altro canto, in alcune realta' immobiliari ci sono compratori che avendo buona capacita' di spesa, presi dall'euforia del momento e dalla scarsa conoscenza del mercato, acquistano gli immobili anche ai valori del periodo pre-crisi. Sul mercato delle locazioni e' attesa una sostanziale tenuta dei canoni di locazione con lievi aumenti nelle metropoli dove la domanda e' particolarmente sostenuta. Una valutazione del futuro immobiliare non puo' prescindere dallo studio dell'andamento del settore del credito: le erogazioni dei mutui casa sono in aumento anche se negli ultimi mesi del 2017 la spinta alla crescita sembra aver esaurito la sua forza. Un segnale che il mercato si sta stabilizzando. Le banche manterranno il loro atteggiamento prudenziale, ma i tassi saranno ancora favorevoli. 

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#AbruzzoUe, pubblicato il bando per il voucher dell’Alta Formazione 

Pubblicato sul sito della Regione Abruzzo il nuovo bando Voucher Alta Formazione, finanziato nel del Por-Fse 2014-2020, rivolto a studenti universitari o che frequentano master post-universitari in Italia o all'estero. Il bando ha una dotazione di 1,5 milioni di euro, suddivisa in tre linee di intervento (universita', alta formazione in Italia e alta formazione all'estero). Copre le spese universitarie o per corsi di alta formazione post-universitaria per l'anno accademico 2017/2018. Possono partecipare anche studenti con eta' superiore a 35 anni. E' richiesta la residenza minima di tre anni in uno dei comuni abruzzesi. Sono ammessi a beneficio i corsi, universitari o di alta formazione, purche' alla data di scadenza della presentazione delle domande il percorso formativo non sia concluso. Le domande vanno presentate per via telematica fino al 16 marzo 2018. 

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Agevolazioni Tari, le domande entro il 31 gennaio a Montesilvano

Ancora 15 giorni di tempo per presentare la richiesta per ottenere le agevolazioni nel pagamento del tributo TARI.

Entro il 31 gennaio i contribuenti che rientrano in 9 categorie, possono presentare la domanda, corredata dichiarazione ISEE, utilizzando i moduli ritirabili presso gli Uffici Tributi. «In sede di approvazione delle tariffe TARI in Consiglio Comunale sono state introdotte le agevolazioni per l’annualità 2017 -  spiega l’assessore al Bilancio Deborah Comardi -. Queste verranno assegnate sulla base di una graduatoria formulata tenendo conto del valore ISEE. La dichiarazione presentata per le annualità precedenti ha effetto anche per il 2017, qualora non ci siano state modifiche. Le categorie di agevolazioni sono nove, tra esenzioni totali per le  persone con disabilità e quelle assistite in maniera permanente dal Comune e di esenzioni parziali».

 

Le categorie di agevolazioni individuate:

1) esenzione totale limitatamente alle abitazioni principali e alle relative pertinenze occupate da persone (soggetti passivi della tassa o suoi familiari conviventi) assistite in modo permanente dal Comune o in disagiate condizioni socioeconomiche, sulla base di apposita certificazione rilasciata dal responsabile del servizio dell’Azienda Speciale per i Servizi Sociali attestante le circostanze sopra indicate con riferimento all’annualità precedente da allegare alla richiesta di esenzione, purché nell’anno 2017 mantengono lo status di inoccupati, disoccupati, che versano nelle condizioni di cui sopra, nonché alla data di presentazione della richiesta di esenzione e, dunque, con riferimento all’annualità 2017;

 

2) esenzione totale limitatamente alle abitazioni principali e alle relative pertinenze occupate da persone (soggetti passivi della tassa o suoi familiari conviventi) invalide al 100% che usufruiscono del servizio di accompagnamento al momento della presentazione della domanda, riconosciuto dagli enti a ciò preposti, a condizione che il valore ISEE non sia superiore ad € 8.000,00;

 

3) esenzione totale limitatamente agli stabili (e le relative aree) adibiti ad uffici comunali e a tutti gli altri in cui hanno sede uffici o servizi pubblici alle cui spese di funzionamento per disposizione di legge è tenuto a provvedere il Comune;

 

4) esenzione parziale al 75% limitatamente agli edifici destinati ed aperti al culto, con esclusione dei locali annessi adibiti ad abitazione e ad usi diversi da quelli del culto in senso stretto;

 

5) riduzione tariffaria nella misura del 75% per il singolo anziano con più di 65 anni (al 1° gennaio dell’anno di imposizione), unico occupante di un’abitazione, in proprietà o usufrutto o locazione, adibita ad abitazione principale, che non sia proprietario di altri immobili su tutto il territorio nazionale, a condizione che il valore ISEE non superi il limite di € 8.000,00;

 

6) riduzione tariffaria nella misura del 50% per il nucleo familiare composto da due anziani di cui uno con più di 65 anni e uno con più di 75 anni (al 1° gennaio dell’anno di imposizione), unici occupanti di un’abitazione, in proprietà o usufrutto o locazione, adibita ad abitazione principale, che non siano proprietari di altri immobili su tutto il territorio nazionale, a condizione che il valore ISEE non superi il limite di € 8.000,00;

 

7) riduzione tariffaria, per due anni, nella misura del 50% per il nucleo familiare composto da giovani coppie che abbiano contratto matrimonio nell’anno precedente a quello per il quale si richiede l’agevolazione, con età uguale o inferiore ad anni 35, unici occupanti di un’abitazione, in proprietà o usufrutto o locazione, adibita ad abitazione principale, che non siano proprietari di altri immobili su tutto il territorio nazionale, a condizione che il valore ISEE non superi il limite di € 8.000,00; è inoltre richiesta la presentazione del certificato di matrimonio;

 

8) esenzione totale dalla tariffa per nuove attività imprenditoriali e di lavoro autonomo (artigianali e piccola media impresa, commerciali, turistiche e di servizi) per l’anno in corso, costituite dal 1/1/2017 come da iscrizione alla C.C.I.A.A. o da attribuzione della Partita IVA, relativamente agli immobili occupati in forza di un rapporto contrattuale di locazione a titolo oneroso, direttamente e interamente utilizzati, per lo svolgimento dell’attività e limitatamente a quelle selezionate sulla base di criteri stabiliti in apposito avviso pubblico predisposto dal settore amministrativo, con esclusione di sale giochi, agenzie di scommesse, locali con giochi d’azzardo, video lotterie e “slot machine”;

 

9) esenzione totale limitatamente alle abitazioni principali e alle relative pertinenze occupate da famiglie (soggetti passivi della tassa o suoi conviventi) nel cui nucleo vi sono almeno due componenti – persone diversamente abili, sulla base di certificazione che attesti altresì il diritto all’accompagnamento.   

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