Redazione Notizie D'Abruzzo

Coldiretti: tra nubifragi e siccita’ ingenti danni alle campagne

“E’ necessario passare dalla gestione dell’emergenza ad una cultura della prevenzione”. Lo dice Coldiretti Abruzzo in riferimento al clima pazzo dell’estate 2017, che tra temperature da record, incendi e nubifragi sta provocando non pochi danni all’agricoltura italiana ed anche abruzzese. Salgono infatti a 200milioni di euro nella Marsica i danni causati dalla siccità, secondo quanto emerso dal Dossier nazionale di Coldiretti sull’impatto dell’eccezionale situazione climatica presentato ieri a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale, alla presenza degli imprenditori provenienti da tutta Italia ed anche dalle quattro province abruzzesi. Il caldo eccezionale – unito agli ultimi nubifragi sulla zona costiera - sta mettendo a dura prova la resistenza delle coltivazioni mentre si fa sempre più difficile ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare gli ortaggi ma anche il fieno per l’alimentazione degli animali. Ma vediamo nel dettaglio l’emergenza clima che riguarda in modo diverso le province abruzzesi.

SICCITA’. Attualmente, la siccità sta provocando sulla coltivazione di ortaggi (insalate, spinaci, radicchio, indivia, finocchi, carote e le prime patate) una diminuzione di produzione quantitativa stimata a livello generale intorno al 30% con particolare riferimento alla Piana del Fucino, orto d’Italia, dove si arriva anche al 50% di produzione in meno e gli agricoltori stanno sostenendo eccessivi costi dovuti al consumo di gasolio per l’irrigazione di soccorso. Nel territorio marsicano risente dell’emergenza anche la zootecnia a causa della mancanza di foraggio e delle condizioni climatiche che incidono sullo stress degli animali e sulla produzione di latte. In totale, nella sola Marsica, come già detto si stimano perdite di ricavo di circa 200 milioni di euro con conseguenti ripercussioni sull’intera economia regionale, visto che l’Orto d’Italia contribuisce a generare il 25% del PIL Agricolo con 13mila ettari coltivati, all’interno dei quali operano circa 2000 aziende agricole che assumono annualmente circa 6mila lavoratori. Le conseguenze della siccità riguardano anche la provincia di Chieti, dove l’emergenza è particolarmente sentita nel basso vastese con un calo di produzione di oltre il 30% su ortaggi (pomodori) e frutta (pesche, albicocche, meloni) ma non mancano problemi alla zootecnica, che a livello regionale registra attualmente un calo della produzione del latte del 20-25% con punte anche del 30%. Un altro settore che sta risentendo molto delle condizioni climatiche in Abruzzo è sicuramente l’olivicoltura relativamente alla quale, tra gelate primaverili e siccità estiva, si stima un calo di produzione di oltre il 50%.

INCENDI. Altro problema connesso alla siccità sono gli incendi che, in Italia hanno già distrutto migliaia di ettari di boschi e campi coltivati e che stanno riguardando anche l’Abruzzo. Finora decine di roghi si sono verificati negli ultimi giorni nelle diverse province, partendo dall’incendio verificatosi a Montesilvano lo scorso 30 giugno per arrivare allo scorso week end, che ha registrato ben sei incendi solo nella zona vastese, in cui nel frattempo sono arrivati i nubifragi creando non pochi problemi su tutta la costa. “Problematiche diverse connesse comunque ad un cambiamento anomalo del clima che non lascia illesa l’agricoltura – dice Coldiretti Abruzzo – In ogni caso, a parte il pericolo per l’incolumità delle persone va detto che gli incendi provocano danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità e di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del paese e concorrono ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. Una situazione critica – sottolinea Coldiretti Abruzzo - che è ancora più preoccupante se si pensa che l’estate è appena iniziata e che l’Abruzzo è tra le sei Regioni italiane che non hanno ancora mezzi aerei da utilizzare per spegnere le fiamme ed intervenire in caso di roghi particolarmente impegnativi”.

NUBIFRAGI E TROMBE D’ARIA. All’emergenza “caldo” nelle ultime ore si è aggiunto, soprattutto per la provincia di Pescara ma anche in alcune zone del chietino, l’allarme per i violenti nubifragi (in alcuni casi con trombe d’aria e grandine) che fanno salire in conto dei danni all’agricoltura stremata dalla siccità in una pazza estate segnata dal rincorrersi di eventi estremi. Pomodori, peperoni, melanzane e fagiolini (solo per fare alcuni esempi delle produzioni in campo) in alcuni campi, soprattutto nel pescarese, sono stati completamente distrutti dalle trombe d’aria accompagnata da pioggia violenta e grandine aggiungendo ulteriori problemi ad una situazione già critica.

“E’ necessario passare dalla gestione dell’emergenza con enorme spreco di risorse, per abbracciare una nuova cultura delle prevenzione – dice Coldiretti Abruzzo - Siamo costretti ad affrontare una situazione complessa perché è mancata la programmazione in un Paese che è ricco della risorsa acqua, ma che deve fare i conti con cambiamenti climatici in atto. Aumento delle temperature estive, sfasamenti stagionali con autunno caldo e primavera anticipata, più elevato numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, ma soprattutto modificazione della distribuzione delle piogge e aumento dell’intensità delle precipitazioni con una forte perdita per scorrimento sono effetti dei cambiamenti climatici prevedibili che richiedono interventi strutturali”. Per Coldiretti sta diventando addirittura difficile parlare di “tropicalizzazione” del clima come di un evento eccezionale da gestire in situazioni di emergenza, dal momento che gli indicatori di siccità rilevano, ormai, dati stabili e costanti, con l’evidente accelerazione dello stato di riduzione della disponibilità di acqua non solo per gli usi irrigui e di allevamento, ma anche per gli impieghi domestici, esigendo rapide modifiche anche negli stili di vita. “In tal senso – conclude Coldiretti - oggi più che mai è necessario organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi attraverso interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori e creando bacini aziendali. E’ poi necessaria una ristrutturazione e una riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica che, se usati bene, possono diventare uno strumento veramente importante di gestione dell’acqua”.

Leggi Tutto »

A Civitella Messer Raimondo ANIAD RAFTING DAY

Domenica 23 Luglio si svolgerà dalle ore 9.30 presso “Abruzzo Rafting” di Civitella Messer Raimondo (Ch) una giornata che unisce la pratica dello Sport al Diabete a cura dell’Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici) - Sezione Abruzzo, Onlus, con il patrocinio del Comune di Civitella Messer Raimondo, della F.I.RAFT e della Ausl di Pescara con la partecipazione della Dott.ssa Giuliana La Penna, diabetologa presso il Servizio di Diabetologia dell’Ospedale di Pescara e della Presidente Aniad Abruzzo, Rosa De Luca.

Seguirà un Meeting su “SPORT, DIABETE E MICROINFUSORI” curato dalla Dott.ssa Giuliana La Penna, grande sostenitrice dello Sport come componente essenziale nella cura del Diabete poiché migliora il compenso metabolico e previene le complicanze, ma non solo, migliora la qualità di vita riducendo l’ansia e facendo acquistare potenza nei confronti del diabete.

I ragazzi dell’Associazione, spinti dall'entusiasmo, si cimentano in sport sempre più impegnativi come il rafting a dimostrare che non esiste lo “sport per diabetici”, ma esiste la possibilità di svolgere qualunque attività fisica anche a livello agonistico… basti pensare che qualcuno di loro è reduce dalle impegnative gare di Ironman… e dalla 100 km del Passatore. I partecipanti, aggiunge Rosa De Luca, provengono da tutta la Regione e non solo, e la motivazione a fare sport, oltre ai benefici sulla patologia, viene dalla scoperta del piacere di ritrovarsi sempre più in forma e di trascorrere una giornata tra amici. La giornata di sport e informazione prevede la discesa con i gommoni tra le rapide del fiume Aventino. Gli atleti con Diabete, interessati, possono contattare i referenti dell’ANIAD Abruzzo al numero 3387157072 oppure consultare la pagina facebook dell’Associazione.

Leggi Tutto »

Coldiretti Chieti inaugura la nuova sede provinciale

Verranno inaugurate mercoledì 19 luglio alle 16.30 a Francavilla al mare, in via Nazionale Adriatica Sud n. 33, la nuova sede provinciale e l’ufficio di macroarea di Coldiretti Chieti. Un nuovo spazio strutturato per fornire servizi agli imprenditori agricoli chietini - con particolare riferimento alle zone litoranea fino ad Ortona e alla parte interna fino a Roccamontepiano – con consulenza specializzata nel settore tecnico e fiscale, nella contabilità Iva e Paghe e nell’assistenza previdenziale. Insomma, un nuovo importante spazio di Coldiretti in una provincia – quella chietina - che si distingue per la varietà e la qualità delle produzioni, dagli ortaggi fino al vino e all’olio passando per il miele e la zootecnia.

“Il nuovo ufficio segna l’inizio di un percorso di sempre maggiore trasparenza, legalità e professionalità al servizio delle nostre imprese  e in linea con la costruzione della Nuova Coldiretti – dice Luca Canala Direttore di Coldiretti Chieti -  siamo in un momento di importante rilancio e la nostra attenzione è verso le tante aziende che vogliono crescere e che noi vogliamo accompagnare in questo percorso di sviluppo con sempre nuovi ed efficienti servizi”. Saranno presenti al taglio del nastro il presidente regionale di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti, il direttore regionale Giulio Federici e il presidente provinciale di Coldiretti Chieti Sandro Polidoro. Parteciperà anche Romano Magrini, capo area politiche del lavoro della Confederazione nazionale Coldiretti, oltre ad un folto gruppo di giovani imprenditori di Coldiretti, rappresentanti di Coldiretti Donne Impresa e semplici soci.

Leggi Tutto »

L’arte di Tommaso Colonnello – Un artista ortonese sulla via della seta

Promossa dalla Associazione Romano Canosa per gli studi storici sarà inaugurata il 29 luglio 2017 ore 18,00 a Palazzo Farnese di Ortona, la mostra dedicata a Tommaso Colonnello (1896 – 1975) artista di formazione e fama internazionale, che visse la sua fase professionale più importante in India dove affrescò, negli anni Trenta, il Palazzo dei Vicerè a New Delhi.

Oggi questo maestoso palazzo di pietra rosa, più vasto della reggia di Versailles, si chiama Rashtrapati Bhavan ed è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica dell’India. Costruito all’inizio del secolo scorso su progetto di Sir Edwin Luytens, ritenuto il più grande architetto inglese dell’epoca, per ospitare i Vicerè inglesi, può essere definito l’ultima grande espressione del potere coloniale inglese.

All’inaugurazione della mostra Tommaso Colonnello, un ortonese sulla via della seta  interverranno: Lucia Arbace, Direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, Franco Farinelli, Università di Bologna, Aman Nath critico d’arte, Andrew Hopkins Università dell’Aquila, Andrea Rapini, Università di Modena e Reggio Emilia, Gaetano Basti, Editore e Isabella Colonnello ideatrice della mostra oltre ai saluti del Sindaco di Ortona, Leo Castiglione, di Vincenzo D’Ottavio, già Sindaco di Ortona e di Aldo D’Anastasio, Presidente dell’istituzione Palazzo Farnese.

Tommaso Colonnello nasce da una famiglia di viaggiatori o meglio di naviganti di Ortona con rapporti costanti con l’India. Il nonno aveva fondato nel 1887 la società The Italian Stores con magazzini aperti a Bombay, Singapore e Hong Kong per rifornire di generi alimentari i piroscafi delle grandi compagnie di navigazione che collegavano l’Italia con l’estremo oriente.

Per quasi tutta la sua produzione artistica realizzata a New York a Buenos Aires e a Milano, Colonnello si ispira ai grandi maestri dell’arte cinese, giapponese (Hokusai, Hiroshige, Hutamaro) ed ai grandi miniaturisti persiani e indiani, declinandola in varie forme, affreschi, decorazione sui mobili, ceramiche, acquerelli creando piccoli e grandi capolavori, espressione della fluttuante leggerezza e sensualità del mondo orientale. A seguito degli entusiastici encomi della stampa internazionale il Re d’Italia Vittorio Emanuele nel 1936, gli riconosce l’onorificenza di cavaliere per “i suoi importanti lavori artistici specialmente quelli eseguiti all’estero”. La mostra ripercorre le opere e le tappe della sua avventurosa e affascinante vita riproducendo immagini degli affreschi di Delhi, corredati da pannelli, paraventi e mobili decorati. Tommaso Colonnello ci ha lasciato nella sua amatissima Ortona, dipingendo fino all’ultimo suo giorno il 20 giugno 1975.

Leggi Tutto »

Esportazioni in crescita del 3,3% in Abruzzo

Nel primo trimestre del 2017 l'export dei distretti del Mezzogiorno e' tornato in territorio positivo registrando un progresso del 6,1% (pari a 103 milioni di euro aggiuntivi rispetto all'anno precedente), in linea con l'andamento altrettanto positivo dei distretti italiani. Il quadro congiunturale e' tuttavia molto differenziato, con alcune regioni in forte crescita (Puglia in primis) e altre in difficolta' (Campania e Sardegna). E' quanto emerge dal Monitor dei Distretti del Mezzogiorno a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Un forte traino per la dinamica dell'area proviene dalle buone performance registrate sui mercati esteri dalle imprese distrettuali della Puglia che, grazie a un incremento dell'export del 15,1% (pari a 104 milioni di euro aggiuntivi rispetto al primo trimestre 2016), nel primo trimestre hanno ottenuto un valore delle vendite di quasi 800 milioni di euro. Le imprese pugliesi sono tornate in territorio positivo dopo un 2016 non brillante. In forte ripresa la Meccatronica del barese (+36,4% pari a 98 milioni di euro aggiuntivi rispetto al primo trimestre del 2016) e recuperano terreno anche l'Ortofrutta e conserve del foggiano e l'Olio e pasta del barese.

In netta accelerazione le Calzature di Casarano e positivo anche l'export degli altri distretti del Sistema moda pugliese, il cui andamento risulta allineato all'andamento positivo dei distretti italiani del comparto. Rallenta il Mobile imbottito della Murgia pur rimanendo in territorio positivo, e registra ancora un regresso l'Ortofrutta del barese, distretto che segue una dinamica negativa dal 2015. Seguono un profilo positivo le esportazioni dell'Abruzzo (+3,3%), dove si assiste a un forte recupero dell'Abbigliamento sud-abruzzese dopo oltre un quinquennio di criticita'. Il brillante andamento dell'export dell'Abbigliamento sud-abruzzese, seguito dai Vini del Montepulciano d'Abruzzo e dal Mobilio abruzzese, e' riuscito a compensare i cali di export subiti dall'Abbigliamento nord-abruzzese e dalla Pasta di Fara. Positiva anche la performance dei distretti della Sicilia (+1,4%), che ha potuto beneficiare del forte impulso dell'export dei Vini e liquori della Sicilia occidentale e dell'andamento positivo dell'Ortofrutta di Catania. Lievemente negativa invece la performance dell'export in Campania (-0,5%). 

I positivi contributi, in particolare, dell'Agricoltura della Piana del Sele e delle Calzature napoletane, oltre a quelli dell'Abbigliamento del napoletano e dell'Alimentare del napoletano, non sono riusciti a controbilanciare i cali di export subiti soprattutto dall'Alimentare di Avellino, dalla Concia di Solofra e dalle Conserve di Nocera. Il distretto delle Conserve arretra dopo un 2016 di forte crescita. Ancora forte regresso per i distretti della Sardegna (-14,2%), penalizzata dalla consistente flessione sui mercati esteri del Sughero di Calangianus e del Lattiero-caseario del sassarese. A livello di singoli distretti si evidenzia che nel primo trimestre dell'anno la Meccatronica pugliese e l'Agricoltura della Piana del Sele sono i poli produttivi che hanno sperimentato una maggior crescita in valore. L'analisi dell'orientamento delle esportazioni dei distretti del Mezzogiorno pone in evidenza il forte contributo alla crescita offerto dal mercato statunitense, dalla Spagna e dalla Svizzera, che e' riuscito a compensare i cali subiti nelle prime mete europee (Germania, Regno Unito e Francia). Positivo anche l'andamento delle vendite estere in alcuni nuovi mercati e, in particolare, in Cina e Federazione russa, che sperimentano una crescita a doppia cifra.

Nel primo trimestre 2017 i Poli tecnologici tornano a crescere (+1,3%) dopo le criticita' della seconda parte del 2016, beneficiando soprattutto dell'ottima performance dell'export del Polo farmaceutico napoletano che, insieme al Polo aeronautico pugliese, e' riuscito a controbilanciare gli arretramenti subiti dal Polo ICT di Catania, dal Polo aeronautico di Napoli e dal Polo ICT dell'Aquila. Per quanto riguarda il Polo ICT di Catania, il dato tuttavia non trova conferme da parte degli operatori presenti sul territorio. Al netto dell'export del polo catanese i poli del Mezzogiorno registrano una variazione tendenziale del 4,1% rispetto al primo trimestre 2016. L'export del Polo farmaceutico napoletano e' stato sostenuto dalle ottime performance registrate sul mercato svizzero (primo sbocco commerciale), mentre il Polo aeronautico pugliese ha beneficiato in particolare del buon andamento delle vendite sui mercati maturi extraeuropei (soprattutto Stati Uniti, prima meta distrettuale, Giappone e Canada). Il Polo aeronautico di Napoli risulta invece penalizzato dal forte regresso dell'export, in particolare in Francia (prima meta distrettuale), mentre il Polo ICT di Catania perde terreno negli Stati Uniti (primo sbocco distrettuale) e in Svizzera.

Leggi Tutto »

Vacanze, 33,5 milioni di italiani in partenza per un viaggio

Come ogni anno, da questo mese ha avuto inizio il grande flusso vacanziero nostrano, secondo infatti i dati Codacons, saranno circa 33,5 milioni gli Italiani che fra luglio e settembre partiranno per le tanto agognate vacanze. Croce e delizia di ogni viaggiatore, dopo la scelta della destinazione e l'organizzazione logistica, resta sempre, evergreen, il bagaglio e il suo contenuto per stare nei limiti di peso e dimensioni senza dover rinunciare a nulla. Come si è evoluto il bagaglio degli italiani negli ultimi anni? Che accessori sono diventati un must per il viaggiatore? Che ruolo ha internet e mobile nella scelta dell'occorrente per il viaggio? A queste e altre domande risponde eBay, uno dei più grandi marketplace online del mondo, che ha delineato l'identikit della "valigia all'italiana" e ha fotografato i trend e gusti relativi a questo oggetto, analizzando le vendite nella categoria dedicata "Valigeria e accessori da viaggio" che conta attualmente quasi 265 mila oggetti nuovi, disponibili in qualunque momento. Prima di tutto i volumi, solo nel 2016 infatti, sul Marketplace sono stati acquistati una valigia o un accessorio da viaggio ogni 9 minuti. Nessuna sorpresa poi sul picco di vendite: negli ultimi 3 anni si è confermato luglio, con quasi il 40% di acquisti in più rispetto alla media mensile del resto dell'anno. Un'evidenza che conferma da un lato che la maggior parte degli italiani vada in vacanza ad agosto e, dall'altro, che si attrezzino all'ultimo momento. Sempre parlando di volumi, solo rispetto al comparto valigie, la top 5 nazionale dei diversi tipi di bagaglio è: trolley da viaggio, bagaglio a mano/da cabina, zaini, valigie, set di valigie.

Rotelle in pole position dunque grazie alla comodità che offrono, e bagaglio a mano al seguito, probabilmente per via delle sempre in evoluzione indicazioni da parte delle compagnie aeree rispetto alle sue dimensioni. Stupisce invece, la medaglia di bronzo conferita agli zaini, un dato che evidenzia il prendere piede anche nel Bel Paese di un trend già radicato all'estero, le vacanze da "backpacker", senza troppi fronzoli e all'avventura. Parlando invece d'incremento nelle vendite, il campione assoluto negli ultimi 2 anni è il bagaglio a mano, le cui vendite su eBay.it sono triplicate. Le ragioni? come sopra, le policy aeroportuali hanno avuto sicuramente un ruolo attivo, ma un altro elemento importante potrebbe essere la crescente tendenza degli italiani a viaggiare più spesso, ma per brevi periodi, come i weekend. eBay, attraverso lo sguardo esperto dei venditori professionali presenti sul sito, è in grado di illustrare i trend emergenti e indagare sui diversi comportamenti degli acquisti online. In particolare è interessante la testimonianza di Carmelita Cipriani, titolare del negozio Cocco Pelletterie di Sulmona, in provincia de L'Aquila che, grazie ad eBay, nel 2011 è riuscita a trovare una soluzione che le consentisse di uscire con la propria attività fuori dal territorio colpito dal terremoto del 2009. Dice Carmelita: "eBay oggi rappresenta il 30% del nostro fatturato totale e trattiamo circa 2000 articoli. Iniziamo a vedere un incremento nelle vendite già dal mese di maggio, periodo di comunioni e a cresime, che prosegue in giugno per via delle lauree e continua durante l'estate. Confermando la classifica di eBay, ci si orienta per i bagagli a mano e in particolare per il trolley più piccolo, 55x40x20, preferibilmente morbido. Il trolley rigido in policarbonato è per una clientela più giovane e modaiola. Leggerezza, capienza, trasporto sulle 4 ruote che devono essere anche silenziose, meglio se con fantasie un po' diverse dal solito, sono le caratteristiche più ricercate. Le città in cui vendiamo di più? Roma e Milano." Non solo valigie, ma anche accessori da viaggio e in questo caso, la top 5 nazionale vede gli adattatori elettrici al primo posto, seguiti da Mascherine occhi, Cuscini da viaggio, Lucchetti e Repellenti insetti. Gli Italiani sono quindi molto preoccupati di non riuscire a collegare in vacanza le proprie apparecchiature e i propri dispostivi elettronici come computer, tablet, asciugacapelli, ma anche di non riuscire a riposare al meglio durante il tragitto verso la tanto sospirata meta. 

Leggi Tutto »

Aumentano le imprese con titolari stranieri

I settori commerciali a maggioranza straniera sono 17 in Italia, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano per il 2016. Salgono a 27 in Lombardia e a 50 a Milano. Ai primi posti ci sono gli ambulanti nella bigiotteria, nel tessile, poi la vendita online, la preparazione di indirizzari e le spedizioni di propaganda, tappeti, internet point, vendita porta a porta, traduzioni, agenzie matrimoniali. Sono tredici i territori italiani che crescono in cinque anni - tra il 2011 e il 2016 - per la creazione d'impresa da parte degli stranieri. Sono: Milano, Roma, Napoli, Pescara, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Caserta, Napoli, Latina, Sassari, Prato. Una crescita che controbilancia il calo degli italiani. Si aggiungono otto aree del Paese che invertono la perdita di addetti nelle imprese, per l'apertura di titolari stranieri che assumono. Sono: Benevento, Latina, Mantova, Foggia, Lecce, Catania, Ragusa, Prato, Venezia. Meno stranieri e meno imprese ad Aosta, Enna, Caltanissetta, Cuneo. Meno addetti e meno assunzioni di stranieri a Brindisi e Isernia. In Lombardia in cinque anni crescita a due cifre per le imprese straniere, soprattutto a Milano (+42%), Monza (+31%), Lecco (+25%), Bergamo (+21%), Varese (+17%), Pavia (+16%). In 12 territori l'economia cresce o e' stabile per le aperture di imprese straniere. 

A Milano le imprese aumentano del 4%, con gli italiani in calo del'1%. A Roma l'aumento c'e' anche solo con gli italiani, +1%, che diventa +6% per le aperture degli stranieri. A Napoli c'e' un +4%, che si fermerebbe a -0,7% con il solo contributo degli italiani, con la crescita straniera a tre cifre + 119%. Trend positivo, guidato da una crescita a due cifre degli imprenditori stranieri, a Pescara (da -2,8% a -0,4%), Catanzaro (da - 0,3% a +2,3%), Cosenza (da -1% a +0,5%), Crotone (da -1,3% a +0,1%), Reggio Calabria (da -2% a +1,3%), Caserta (da -1,3% a +1,9%), Latina (da -2,5% a -0,3%), Sassari (da -2,7% a -0,4%), Prato (da -6,5% a -0,4%). Meno imprese straniere accompagnata da una riduzione totale delle imprese in cinque anni in quattro aree: Aosta (-8%), Enna (-8,5%), Caltanissetta (-2,6%), Cuneo (-7,6%). Lavoro in crescita nelle imprese in 9 territori: Benevento (stabile ma sarebbe -1% per le assunzioni delle sole imprese italiane), Latina (+0,2% anziche' -0,6%), Mantova (+0,2% invece di -0,2%), Foggia (da -0,4% degli italiani a +0,3% totale), Lecce (da -0,5% a +0,9%), Catania (da -0,7% a -0,2%), Ragusa (da -1,4% a -0,5%), Prato (da -6,3% a +5,7%), Venezia (da -1,3% a -0,1%). Le imprese straniere danno una sostanziale spinta ulteriore alla crescita, gia' positiva grazie agli italiani, a Roma +17%, Milano +5,8%, Potenza +6,6%, Pescara +1,5%, Caserta + 8%, Napoli + 9,6%, Salerno +5,8%, Bologna +3%, Monza +5,4%, Bari + 0,9%, Firenze +3,3%, Bolzano +4,4%, Verona +3,9%. 

Leggi Tutto »

Indagine Agenas-Sihta, le tecnologie sanitarie nelle Regioni

Una Regione su due prevede una regolamentazione relativa all'attività di valutazione delle tecnologie sanitarie (Hta). Nel biennio 2014-2015 sono stati prodotti 102 report regionali di Hta, di cui il 44% relativo ai dispositivi medici e il 22% ai farmaci. Sono i principali risultati di un'indagine sullo stato delle attività di Health Technology Assessment (Hta) nelle Regioni italiane condotta da Agenas , in collaborazione con la Società Italiana di Health Technology Assessment (Sihta), a 10 anni dal Piano sanitario nazionale 2006-2008 che ne riconosceva il ruolo strategico nel supportare i diversi livelli decisionali del Servizio sanitario nazionale. Nello specifico dalla survey, cui hanno aderito 17 Regioni, è emerso che 11 Regioni hanno adottato leggi e regolamenti in materia: Basilicata, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo. Ma solo Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia hanno adottato disposizioni relative al conflitto di interesse. Riguardo l'impatto regionale delle valutazioni di Hta, soltanto in Veneto i risultati dei report sono 'sempre vincolanti'. Non hanno, invece, legiferato: Valle D'Aosta, Marche, Umbria e Trento, Bolzano e Calabria, pur svolgendo attività di valutazione delle tecnologie sanitarie. Mentre Campania, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna non hanno risposto al questionario. 

"I risultati evidenziano uno scenario variegato che testimonia lo sviluppo delle attività di Hta in Italia seppure in forme eterogenee - dichiara Marina Cerbo, dirigente dell'Area innovazione, sperimentazione e sviluppo di Agenas - Questo patrimonio informativo conforta la scelta del legislatore di istituire una cabina di regia presso il ministero della Salute per assicurare uniformità nella governance del settore, in particolare dei dispositivi medici. Inoltre costituisce la nuova base per un impianto del Programma nazionale di Hta che tenga conto di quanto realizzato sinora e delle realtà più avanzate e promuova il progresso delle altre, ponendo al centro l'interesse del cittadino in quanto paziente e contribuente ad accedere alle tecnologie sanitarie di maggior valore rispetto ai propri bisogni". "L'Hta è l'unica risposta strutturale in grado di garantire innovazione e sostenibilità al Ssn assicurando equo accesso alle tecnologie sanitarie di valore per i cittadini - dichiara Americo Cicchetti, presidente della Sihta - Molta strada è stata fatta dalle Regioni in termini di produzione di report, ma c'è ancora molto da fare in termini di qualità delle valutazioni e per garantire un impatto sistematico degli esiti delle valutazioni stesse sulle decisioni a livello regionale e aziendale. Il nuovo Programma nazionale di Hta promette di mettere a sistema tutte le competenze a livello nazionale, regionale e aziendale sviluppate in questi anni e garantire un reale impatto dell'Hta sulle decisioni politiche e manageriali nel sistema. Importante è fare presto e renderlo operativo senza indugi". 

Leggi Tutto »

L’Italia non è paese per giovani:,da 4 anni record Ue per i Neet 

L'Italia continua ad avere, secondo i dati del 2016, la percentuale più alta nell'Ue (19,9%) di giovani nella fascia tra 15 e 24 anni che non cercano lavoro né studiano o sono in formazione (Neet, Not in Employment, Education or Training), un record che detiene orami ininterrottamente dal 2013. È uno dei dati più preoccupanti che contiene il rapporto annuale per il 2017 sull'Occupazione e gli Sviluppi sociali in Europa, pubblicato oggi a Bruxelles dalla Commissione Ue. Al secondo posto (18,2%) c'è la Bulgaria, che aveva il record fino al 2012, mentre terza è la Romania (17,4%), seguita dalla Croazia (16,9%), Cipro (15,9%) e Grecia (15,8%) e Spagna (14,6%). La media dell'Ue a 28 è all'11,5%, e quella dell'Eurozona all'11,7%. Fra gli altri grandi paesi, la Germania è al 6,6%, la Francia all'11,9% e il Regno Unito al 10,9%. Mentre nell'Ue e nell'Eurozona il picco dei Neet era stato raggiunto nel 2012 (rispettivamente 13,2% e 13,1%) e poi c'è stato un calo costante, in Italia la percentuale ha raggiunto il livello più alto mai registrato nell'Ue nel 2013 (22,2%), per poi calare lentamente negli anni successivi (22,1% nel 2014 e 21,4 nel 2015). L'Italia è anche lo Stato membro con il più basso incremento di attività nel 2016: la popolazione attiva era il 64,9% degli abitanti fra i 15 e i 64 anni, contro una media Ue del 73%, con la Germania al 78%, il Regno Unito al 77,3% e la Francia al 71,7%. Nella disoccupazione, all'11,7% della forza lavoro nel 2016, gli italiani hanno il quinto valore più alto, poco sotto Cipro e Crazia al 13%, ma sono comunque lontani dal 23,6% della Grecia e dal 19,6% della Spagna, contro una media del 10% nell'Eurozona e dell'8,5% nell'Ue a 28. Ma nella disoccupazione giovanile (15-24 anni) l'Italia sale al terzo posto (37,8%), dietro alla Grecia (47,3%) e alla Spagna (44,4%), dopo essere stata per diversi anni al quarto posto dietro la Croazia (31,1% nel 2016,). Questo nonostante nella Penisola si sia registrato un calo rispetto al 2015 (40,3%) e soprattuto rispetto al picco raggiunto nel 2014 (42,7%). L'Italia rimane inoltre in fondo alla classifica per quanto riguarda il tasso di posti di lavoro vacanti (0,5% contro una media Ue oltre l'1,5%). 

Leggi Tutto »

Mutui, aumento delle erogazioni dell’11,5% nel primo trimestre

Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 12.304 milioni di euro nel primo trimestre 2017. Rispetto allo stesso trimestre del 2016 si registra un aumento delle erogazioni pari a +11,5%, per un controvalore di +1.273 milioni di euro. Lo evidenzia Tecnocasa sulla base dei dati riportati nel Bollettino Statistico II-2017 pubblicato da Banca d'Italia nel mese di giugno 2017. "Mercato del credito ancora vivace con erogazioni che si consolidano in aumento, così come da tre anni a questa parte, supportando in questo modo la crescita delle compravendite immobiliari" evidenzia il gruppo che, "in base alle stime da parte delle banche in riferimento alle erogazioni mensili dei mutui", nota "un rallentamento della crescita a partire dal mese di febbraio in poi. Ad aprile, mese comunque caratterizzato da numerose festività rispetto allo scorso anno, si registra un calo pari al -15,9%". Il primo trimestre 2017 vede un incremento delle erogazioni in tutte le macroaree d'Italia. La performance migliore spetta al Nord-Est, i cui 2.675 miliardi di euro rappresentano il 17% in più rispetto a quanto erogato nel primo trimestre 2016. Il Nord-Ovest vede un incremento del 15,5% e le Isole crescono del 13,2%. Sotto la media nazionale ci sono L'Italia Centrale con una crescita del 7,8% e l'Italia Meridionale con un leggero +0.6%. Nord e Isole quindi in forte crescita, Centro Sud più lento. Ne deriva il fatto che al Nord vengono erogati il 56% dei mutui nazionali, (Nord-Ovest 34,3% e Nord-Est 21,7%), il Centro il 24,3%, Meridione e Isole rispettivamente il 13,4% e il 6.3%

A livello regionale, il primo trimestre 2017 è risultato positivo in 14 delle 20 regioni Italiane. Anche quelle meno performanti mostrano comunque cali lievi, compresi in un range che va dal -0,7% del Molise e -10,6% dell'Abruzzo. La crescita più consistente risulta essere quella della Valle d'Aosta, la migliore regione anche per questo trimestre dopo che già nell'ultimo trimestre 2016 era stata la prima per crescita. Ha aumentato i volumi di ben il 43,2% rispetto al pari periodo 2016. Seguono Sardegna, Emilia Romagna e Liguria tutte con un aumenti superiori al 20%. Per quanto riguarda l'importo di mutuo, l'Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa evidenzia che il ticket medio nazionale si è attestato a circa 114.700 euro, in aumento rispetto a quanto riscontrato nel primo trimestre 2016 del 4,7%. La ripartizione geografica è nettamente diversa: il Nord-Ovest è l'area dove si registra la crescita più elevata. Subito dopo il Sud che, nonostante un importo medio decisamente più basso rispetto al dato medio nazionale, fa comunque marcare una crescita superiore al 5%. Centro e Nord Est restano indicativamente in linea con la rilevazione del primo trimestre 2016 mentre l'unica area a diminuire è quella dell'Italia insulare.

Leggi Tutto »