Redazione Notizie D'Abruzzo

Inquinamento ambientale, condanne per la centrale biomasse e il sansificio 

Sentenza di primo grado al processo per inquinamento ambientale in merito al sequestro della Centrale Biomasse Gct e Sansificio Vecere di Treglio del 22 gennaio 2015: il giudice Andrea Belli ha condannato Antonio Vecere (45), amministratore della Gestione Calore Treglio, a otto mesi di arresto sostituiti con 60 mila euro di multa, mentre sei mesi di arresto, sostituiti con 40 mila euro di multa, sono stati comminati a Enrico Vecere (71), a capo del sansificio.

La procura aveva chiesto per entrambi gli imputati la condanna a un anno e sei mesi. Contro i Vecere le accuse di inquinamento atmosferico con l'emissione di monossido di carbonio il triplo del dovuto e illecito smaltimento delle ceneri della Gct dichiarati rifiuti non pericolosi e superiori del 2%. L'inchiesta era nata su denuncia dell'associazione Nuovo Senso Civico. Le 48 le parti civili (Comune di Treglio, Nsc e 45 cittadini) sono state ammesse al risarcimento danni in sede civile. La difesa ha chiesto invece l'assoluzione rimarcando che le attivita' erano state fatte nel rispetto delle normative e delle autorizzazioni. Per anni i cittadini di Treglio hanno denunciato l'impossibilita' di respirare per i fumi. Dopo la sentenza il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, ha dichiarato: "avevamo ragione ad aver fiducia nella magistratura e qualita' delle indagini che hanno portato a un risultato conforme alle aspettative. Fatta chiarezza su problemi che denunciavamo da tempo. Grande vittoria per Treglio, cittadini e per Nsc che si e' sempre battuta".

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Evade per mangiare una salsiccia,condannato a un anno e due mesi 

Lo scorso 4 giugno era uscito di casa per pochi minuti, il tempo di prendere una salsiccia appena cotta da un suo dirimpettaio, ma al momento di rincasare e' stato notato da una pattuglia di carabinieri che lo hanno arrestato con l'accusa di evasione dagli arresti domiciliari: protagonista della vicenda un uomo di Ortona, condannato oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino a un anno e due mesi di reclusione; il pm Simonetta Aleo aveva chiesto otto mesi. Il difensore del 63enne, l'avvocato Rocco Giancristofaro, nella sua arringa ha evidenziato che l'uomo sta scontando sei anni ai domiciliari per reati contro il patrimonio, che fruisce di due ore di permesso al giorno, che mai si era allontanato da casa e che quel giorno non era certo sua intenzione andare via di casa, ma era sceso solo per prendere la salsiccia. Lo stesso 63enne, nelle dichiarazioni spontanee, ha detto di non essersi allontanato per piu' di venti metri dal portone di casa. Contro la sentenza di condanna il legale di 63enne ha annunciato ricorso in appello. Nel frattempo al sentenza e' stata trasmessa al Tribunale di Sorveglianza dell'Aquila per le determinazioni di competenza: non e' da escludere che Gentile possa passare dai domiciliari al carcere per continuare a scontare la pena.

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Di Giannantonio: in politica confronto da ultima spiaggia

 In politica l'odio per l'avversario "da una parte rappresenta un tentativo, per quanto paradossale, di confermarsi nella certezza delle proprie opinioni: 'sono talmente certo di avere ragione, che l'altro diventa un pericolo mortale per la mia fazione'. Dall'altra rappresenta un campanello d'allarme che, entrando nel campo dell'irrazionalità, indica una sospensione del giudizio, dell'equilibrio e della correttezza". Lo sottolinea, parlando con l'AdnKronos, Massimo Di Giannantonio, ordinario di Psichiatria presso l'Università degli studi 'G. d'Annunzio' di Chieti e Pescara. "L'odio - spiega il docente - è uno dei sentimenti più forti che l'animo umano possa provare e rappresenta un'emozione di ultima istanza, senza mediazioni e senza moderazione". In politica l'odio diventa "una sensazione viscerale che uccide la riflessione" perché si basa sulla "paura che l'avversario possa farmi fuori, per cui io reagisco 'uccidendo' le sue opinioni". Negli ultimi tempi, prosegue, "stiamo assistendo a una escalation di queste sensazioni" perché la lotta politica "non è più vissuta come un elemento democratico di alternanza, ma come un confronto da ultima spiaggia, senza possibilità di ritorno. Basti pensare al referendum costituzionale, al fallimento della legge elettorale...". Di conseguenza, ragiona Di Giannantonio, "viene meno la regola generale della politica che è l'arte del compromesso, la costruzione del dialogo e dell'incontro": in sintesi "l'arte dell'alternanza".

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Chieti, nuovo asilo nido a Madonna del Freddo 

Il quartiere di Madonna del Freddo a Chieti avra' un nuovo asilo nido. L'opera, del valore di oltre 427 mila euro, e che verra' ceduta gratuitamente al Comune, rappresenta un intervento extra-standard a scomputo degli oneri di urbanizzazione, che ammontano a complessivi 1.927.000 euro, viene realizzata nell'ambito del Programma Erp di Madonna del Freddo dove il Consorzio 'Abitare Abruzzo' sta costruendo un nuovo complesso edilizio. La struttura, che si sviluppa per una superficie di circa 380 metri quadrati su un unico livello, e' stata progettata secondo le normative antisismiche e realizzata con materiale ecocompatibile. L'asilo presenta tre sezioni distinte: lattanti (3-12 mesi), semi-divezzi (12-24 mesi) e divezzi (24-36 mesi). Ciascuna sezione avra' spazi dedicati quali le aule e i dormitori. Saranno, quindi, presenti spazi riservati ai bambini e funzionali alle attivita' di gioco, pranzo, riposo e servizi igienici. Il progetto e' stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dall'assessore all'Urbanistica Mario Colantonio, dal presidente del Consorzio ''Abitare Abruzzo'' Raffaele Di Pangrazio e dal progettista, ing. Domenico Merlino. L'asilo verra' completato entro la fine del 2017 e si conta di renderlo fruibile per l'anno scolastico 2018-2019. Quanto alla sua gestione, l'Amministrazione Comunale valutera' se affidarlo all'esterno tramite bando di gara trattandosi di un edificio che viene dato gratuitamente in concessione.  

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D’Alfonso fiducioso sulle coperture dei danni della neve

"Siamo fiduciosi che tutte le spese di urgenza e somma urgenza legate ai danni causati dal maltempo del gennaio scorso potranno trovare copertura finanziaria". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, oggi pomeriggio, a Mosciano Sant'Angelo, in occasione di un incontro con i sindaci dei circa 250 Comuni interessati e con i rappresentanti istituzionali delle quattro Province. Giovedì l'incontro decisivo che il presidente D'Alfonso avrà con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi. Le spese di urgenza e somma urgenza sostenute dai Comuni del cratere hanno già copertura grazie all'ordinanza numero 388, inoltre il dossier Abruzzo per i Comuni fuori cratere è già in lavorazione negli uffici di palazzo Chigi, se, come sembra molto probabile Consiglio dei Ministri deciderà per l'assegnazione definitiva della somma, la stessa andrà ad integrare le risorse già stanziate con l'ordinanza del 20 gennaio scorso che ha previsto per l'Abruzzo il 65% di circa 30 milioni di euro. Complessivamente, ammonta a 65 milioni 795mila euro il fabbisogno finanziario legato alle spese per urgenza e somma urgenza nei Comuni del cratere (18 milioni 670 mila euro) ed a quelle effettuate nei Comuni fuori cratere (47 milioni 125 mila euro). Sono, invece, pari ad oltre 800 milioni di euro i danni complessivi dovuti agli eccezionali fenomeni atmosferici che hanno interessato la regione Abruzzo nello scorso mese di gennaio. La cifra che sarà assegnata all'Abruzzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 110-120 milioni di euro comprendendo sia gli interventi di urgenza e di somma urgenza che una parte proveniente dalle segnalazioni dei privati. Le segnalazioni di danni sono state suddivise in tre macro-aree: 1) privati (comprendenti danni all'agricoltura ed alle attività agricole); 2)danni al patrimonio della Pubblica amministrazione; 3) interventi di urgenza e di somma urgenza. 

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Speranza: lavoriamo alla costruzione di un nuovo centrosinistra

"Noi lavoriamo alla costruzione di un nuovo centrosinistra e le alleanze si possono fare nel merito. Rispetto al Pd mi sembra che ci siano agende diverse". Lo ha detto oggi pomeriggio Roberto Speranza, leader nazionale di Mdp-Articolo 1, a margine di un dibattito a Pescara e organizzato dai vertici locali del movimento. "Renzi dice che il job act e' stata la cosa migliore fatta in questi anni, mentre noi pensiamo che vadano ripristinate le garanzie dell'articolo 18 - spiega Speranza - Renzi toglie la tassa sulla casa ai miliardari e noi pensiamo che vada ripristinato il criterio della progressivita', Renzi parla di numero chiuso sull'immigrazione e noi chiediamo corridoi umanitari. Mi pare che nel merito ci siano molte differenze - conclude il leader di Mdp -. Noi vogliamo costruire un centrosinistra nuovo, progressista, rovesciando la piramide, ovvero senza partire dalle sigle e dai soggetti, ma dalle cose da fare"

"Il rinvio della legge sullo ius soli e' un errore politico, un tentativo di inseguire la destra su un terreno sbagliato". Cosi' Roberto Speranza, leader nazionale di Mdp-Articolo 1, a margine di un dibattito organizzato dai vertici locali del movimento a Pescara. "Io voglio dire a Gentiloni in particolare, che a furia di fare la rincorsa alla destra finiranno solo per tirargli la volata - prosegue Speranza -. Se fai a gara con Salvini a chi ha la ruspa piu' grande, stai pur tranquillo che alla fine vince Salvini, non certo il centrosinistra. E' un errore grave al quale bisogna rimediare - aggiunge l'esponente di Mdp - anche perche' parliamo di una legge che serve e che dunque e' da approvare al piu' presto".

"Insistiamo sulla necessita' di dare vita ad una misura universale di contrasto alla poverta', e' stato fatto qualche primo passo, ma sicuramente non basta. Sono troppe le famiglie italiane prive di risorse, visto che 4 milioni e mezzo di cittadini versano in uno stato di poverta' assoluta". Cosi' Roberto Speranza ha commentato i risultati dell'Indagine annuale sull'occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (Esde), pubblicata dalla Commissione europea e presentata oggi dalla commissaria all'Occupazione Marianne Thyssen. "Il dato sulla poverta' in Italia e' un dato drammatico, che colpisce soprattutto i giovani - prosegue Speranza - e quindi noi chiediamo una misura universale di contrasto alla poverta' e chiediamo soprattutto che si facciano ripartire gli investimenti, perche' solo con gli investimenti si puo' generare nuovo lavoro, non certo con bonus e regalie fiscali come invece e' stato fatto negli ultimi anni"

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Incendi, Acerbo: avevamo ragione a opporci allo scioglimento del Corpo Forestale

"Mentre proliferano gli incendi si conferma che avevamo ragione a criticare ed opporci alla scelta politica del Governo Renzi di sciogliere nel 2016 il Corpo Forestale dello Stato e far confluire gli addetti - circa 7.000 - nell'arma dei carabinieri: con lo scioglimento sono andati persi non solo i diritti dei lavoratori, ma anche un grande patrimonio di competenze e professionalita' negli interventi per la salvaguardia del patrimonio boschivo e faunistico". A sostenerlo sono il segretario nazionale Prc-Se, Maurizio Acerbo, e il responsabile nazionale forze di polizia e forze armate PRC-Se, Enzo Jorfida, che chiedono il ripristino del Corpo Forestale dello Stato "cancellando questa come tante altre pseudo-riforme del Pd". "Ora che varie Regioni sono devastate dagli incendi - si prosegue in una nota - solo i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile vengono impiegati per cercare di spegnere questi enormi fuochi"

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Fede, dedizione e ricordi in Memorie a Palazzo Tilli di Casoli

Fede, dedizione e ricordi si sono incontrati, ieri, nell’evento “Memorie  a Palazzo Tilli”, organizzato dall’imprenditrice pescarese Antonella Allegrino, che ha riaperto l’edificio settecentesco di Casoli (Chieti) dopo averlo sottoposto a un complesso intervento di restauro conservativo. Alle 17, la campana del Palazzo ha suonato consentendo l’accesso ai fedeli, che si sono riuniti  per recitare il Santo Rosario alla Madonna del Carmine. In questo modo è stata ripristinata l’antica abitudine della famiglia Tilli  di accogliere nella cappella gli abitanti del paese per le funzioni religiose. Subito dopo, Antonella Allegrino ha incontrato numerosi casolani nel cortile dell’edificio per ascoltare racconti di vita legati al Palazzo e alla Palazzina della Memoria dove, fino al 1943, c'era un campo di internamento.

“E’ stato davvero interessante ascoltare tanti spaccati della vita della famiglia Tilli che non conoscevo, pur avendo cercato di ricostruirne minuziosamente la storia , anche attraverso  documenti ritrovati nell'edificio - ha spiegato l’imprenditrice - Ci sono stati anche momenti di commozione quando è stato ricordato il campo di internamento. E’ importante favorire  questa conoscenza.  A Casoli c’è una grande ricchezza documentale rispetto ad altre parti d’Abruzzo. La storia ci consente di capire quali sono i valori da coltivare e gli errori da evitare. Ho ascoltato anche ricordi della storia più recente legati ad abitudini e tradizioni del paese. Sono grata ai casolani che hanno accolto il mio invito partecipando all'incontro”.  Tra le testimonianze più interessanti c’è stata quella di 
Giancarlo Talone, profondo conoscitore delle vicende della  famiglia Tilli, che ha ricordato le figure di don Innocenzo e della moglie Rosina, ultimi proprietari del palazzo. “Alla fine degli anni Cinquanta - ha raccontato -  ho fatto il chierichetto.  Accompagnavo il sacerdote, don Tancredi, nella cappella per celebrare la messa. Confessava e dava la comunione a don Innocenzo, che aveva 90 anni ed era molto malato. Pensavo che Donna Rosina fosse sua figlia, perché aveva 20 anni meno di lui. Era  una donna dal carattere forte,  era molto energica. Ricordo il Salone della Armi, dove c’erano armature del Seicento, ritrovate nell’oliveto dei Tilli, e la Sala dei Merletti, dove Rosina invitava le donne a cucire e ricamare. C’era poi la Sala dei Colombi (in passato Salone dei Matrimoni) dove i Tilli stipulavano accordi prematrimoniali con notabili della zona. Verso questo palazzo don Innocenzo e donna Rosina hanno sempre manifestato un amore sviscerato, pur non avendo avuto figli. E’ stato tenuto sempre bene rispetto ad altri palazzi che, invece, sono andati in rovina”.  Le abitudini di donna Rosina sono state ricostruite anche attraverso i ricordi di Trieste Amoroso, un’anziana signora che per 7 anni è stata la sua dama di compagnia. Ogni mattina, dopo la colazione, la accompagnava a fare la spesa e poi la aiutava nella cucina. Al pomeriggio, mentre la nobildonna riposava, Trieste aveva il compito di aprire la porta e ricevere eventuali ospiti. Quando Rosina si svegliava, la invitata ad indossare un grembiule bianco per ricevere gli ospiti che si recavano al palazzo e offrire loro caffè e biscottini. Pasquale Imbastaro, invece, ha ricordato la sua bravura ai fornelli. “Donna Rosina sapeva fare ottimi dolci - ha affermato - Preparava dei buonissimi biscotti all’anice, poi chiamava noi bambini e ce li regalava”. 


 Faustina Verratti, che risiede a Milano ma per molti anni ha vissuto in Belgio,  ha  ricordato la sua infanzia nel paese natio segnata dall’incontro con i prigionieri del campo di internamento. “Mamma era vedova- ha detto - Lavava i loro piatti. Poi, io li impilavo sulla testa e li riportavo al campo. Ricordo che c’era un giovane che era sempre sul terrazzo e leggeva. Tutti dicevano che era un bravo uomo perché studiava l’intera giornata, ma nessuno in paese aveva il permesse di parlare con lui o con gli altri prigionieri”.  Al termine dell’incontro con i casolani, è stato possibile accedere alle visite guidate al Palazzo, che si ripeteranno il 23 e il 30 luglio, e dal 3 al 14 agosto (orario 18-20-22). Per prenotazioni e informazioni sull’acquisto dei biglietti d’ingresso si può telefonare al numero 342.5501354. Il 13 e il 14 agosto, infine, alle ore 21, ci saranno rispettivamente un concerto sul terrazzo e una rappresentazione teatrale in cantina.


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Hugo Campagnaro rinnova col Pescara

Hugo Campagnaro (37) giochera' con il Pescara fino al 30 giugno 2018. L'ex difensore di Inter e Napoli si leghera' nelle prossime ore alla societa' biancazzurra con un contratto quasi certamente a gettone, in base alle presenze che il giocatore fara' nel prossimo torneo, considerando i problemi al polpaccio che si trascina da due stagioni. Il difensore argentino non raggiungera' la squadra nel ritiro di Rivisondoli (L'Aquila) ma probabilmente si aggreghera' ai compagni a Palena (Chieti) dove la squadra svolgera' la seconda parte della preparazione estiva. Nei giorni scorsi era stato il presidente del Pescara Daniele Sebastiani a puntare fortemente sul ritorno del difensore. 

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Guerra ai cinghiali, Coldiretti esce da Atc teramani le priorita’: sicurezza sociale, tutela reddito e diminuzione spesa pubblica

Hanno presentato formalmente le proprie dimissioni i 4 rappresentati di Coldiretti all’interno degli ATC Vomano e Salinello, in provincia di Teramo, come risposta al contenzioso che si è creato tra ATC e la Regione, scaturito nel fermo dell’abbattimento della fauna selvatica che sta peggiorando, nei fatti, una situazione già critica.

“Con il ritiro dei nostri rappresentanti esprimiamo formalmente la nostra contrarietà ad una situazione di emergenza che va risolta una volta per tutte al di là degli inutili contenziosi che si stanno sviluppando per i motivi più disparati – dice Coldiretti Abruzzo – è un fatto che gli agricoltori, ma anche i semplici cittadini, sono in difficoltà e i cinghiali sono diventati un allarme sociale. Non è escluso che, nei prossimi giorni, ritireremo tutti gli altri rappresentanti dai diversi Ambiti territoriali di caccia per far capire in modo chiaro ed evidente che c’è bisogno di una sollecita ed immediata risposta al problema, a partire dalla ristrutturazione degli stessi Ambiti territoriali che, allo stato attuale, servono a poco. Coldiretti comunica inoltre di aver presentato nei giorni scorsi alla Regione anche un decalogo dettagliato con le azioni e le misure da mettere in campo per contrastare il fenomeno della fauna selvatica, una situazione emergenziale che necessita di una attenzione particolare. Nel dettaglio, la proposta di Coldiretti – che affronta la problematica dai diversi punti di vista – si articola in tre “mission” fondamentali: la salvaguardia dell’incolumità pubblica, la tutela del reddito delle imprese e la diminuzione della spesa pubblica in tema di costi sociali e di specifici indennizzi. “L’annosa problematica dei cinghiali va risolta una volta per tutte e deve trovare la parola fine – dice Giulio Federici Direttore di Coldiretti Abruzzo – abbiamo superato tutti i limiti e la situazione, in considerazione della stagione e del proliferare degli esemplari a caccia di cibo, potrebbe ancora peggiorare. Bisogna fare presto e Coldiretti, in proposito, non esclude ulteriori manifestazioni o azioni di tutela del reddito degli agricoltori”.

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