Nero è il cuore del papavero, l’ultima pubblicazione di Patrizia Tocci. Il libro è stato recentemente edito da Tabula Fati con una introduzione di Paolo Rumiz. Patrizia Tocci è nata nel 1959 a Verrecchie, un paese in provincia dell’Aquila, dove è cresciuta e rimasta fino al trasferimento a Roma per l’inizio degli studi superiori. Curiosa di conoscere con precisione il luogo dei ricordi di Patrizia, ho cercato Verrecchie su google, e ho trovato che si tratta di una frazione del comune di Cappadocia, che si raggiunge da Tagliacozzo. Le immagini mostrano un gruppo di case arrampicate lungo le pendici di un monte. Svetta un campanile, sullo sfondo il monte Velino innevato.
Il titolo della copertina è anche il titolo di uno dei 40 capitoli che formano l’intera opera, un insieme di argomenti di vita familiare degli anni ‘60 e ricordi intimi che incomincia con Non sprecare, Le cose, Il mare, L’Ape regina…e termina con I sentieri interrotti, Stagioni, Finale. Il filo che lega insieme i capitoli è il dolore per la perdita del padre, avvenuta dopo il sisma del 2009 che distrusse la città dell’Aquila, per cui a tratti il sentimento lacerante del dolore unisce la perdita dell’uno e dell’altra. Il padre dell’autrice era un contadino, che sapeva tutto del suo paese, natura, flora, fauna, trascorrere delle stagioni, dotato di saggezza e sapienza antiche, ricevute dagli antenati e trasmesse oralmente alle figlie. La madre, accanto a lui, appare di meno nella narrazione dell’autrice, ma si capisce benissimo la sua funzione di vigile e amorosa custode della casa.
Sono memorie d’Abruzzo, paesaggi, fiori, piante, animali, trascorrere delle stagioni, oggetti di casa richiamati in vita dalla memoria. Si tratta di una cultura che, trasmessa oralmente in ambito familiare, si fa scrittura. Una scrittura che rielabora e descrive minutamente con pazienza, amore, tenacia. La lettura di questo testo riaccende nel lettore la memoria di oggetti del vivere quotidiano, atmosfere domestiche, lavori manuali artigianali. L’arte di accendere il fuoco nel caminetto, le sedie impagliate, gli asciugamani ruvidi di lino, il gesto con cui il padre usava la vanga, il passaggio dei vestitini delle bambine dalla grande alla piccola, setacciare la farina con uno strumento rotondo, pulire le lenticchie e i legumi, il pacchetto delle sigarette nazionali, il suono della fisarmonica, l’odore della mentuccia, ecco alcuni dei vivacissimi particolari che popolano le pagine di Patrizia.
L’autrice trova un modo suo personale per esprimere ricordi e dolore per la perdita del padre in un linguaggio lirico, raffinato, colto, assai articolato. Ed è questa prosa ricca e coinvolgente, a tratti intensamente emotiva, che dà ai brani una dimensione più ampia del diario personale. La narrazione diventa una memoria collettiva, una sorta di diario di quelli che hanno vissuto l’esperienza della perdita di una persona cara e ricordano un’epoca della vita, lontana e oggi sparita per sempre.
Per concludere una piccola nota personale. Ho notato che l’autrice si rivolge al padre chiamandolo pa, papà, che io, di parecchio più anziana di lei, chiamavo babbo. Questa parola oggi sembrava del tutto sparita dall’uso dell’italiano, fino a tempi recentissimi, quando è stata resuscitata dalla fluviale parlantina fiorentina di un noto personaggio politico che cita “il mi babbo”.
La diffusione del culto del Volto Santo nelle Filippine e tra i cattolici di altri paesi asiatici nella testimonianza del cardinale Luis Antonio Tagle
di Antonio Bini
Soltanto pochi anni fa la secolare festa di maggio del Volto Santo a Manoppello vedeva l’esclusiva partecipazione di devoti del paese e di quelli provenienti da alcune località della regione, che fino agli anni sessanta raggiungevano a piedi il santuario, organizzati in compagnie, con in testa un crocifero o l’insegna del Volto Santo, che nei restanti giorni dell’anno custodito nelle rispettive chiese.
Quest’anno la festa ha visto la straordinaria partecipazione del cardinale di Manila, Luis Antonio Tagle, che ha presieduto la celebrazione della messa e ha poi partecipato alla processione che conduce la sacra immagine dal Santuario verso la chiesa parrocchiale di San Nicola, nel centro storico di Manoppello, ossia nel luogo dove un misterioso pellegrino la portò nel Cinquecento.
In continuità con la devozione popolare del passato, quest’anno sono arrivate le Compagnie di Vacri e di Contrada Santa Giusta di Lanciano, mentre sono stati in tanti i pellegrini che hanno raggiunto il santuario da ogni parte d’Italia e dall’estero. Tra quest’ultimi anche un gruppo di ortodossi russi. Tutti insieme, accomunati dal desiderio di partecipare ad un rituale che presenta aspetti molto suggestivi e assolutamente unici. Un segno di quanto quel mondo che per secoli aveva nascosto il Volto Santo si sia aperto al mondo.
Nella sua introduzione alla messa, il rettore del Santuario ha ringraziato il cardinale per aver voluto aderire all’invito, nonostante i suoi numerosi impegni internazionali, essendo anche responsabile della Caritas Internazionale. P. Carmine Cucinelli ha voluto ricordare come nell’agosto 2015, nell’imminenza della seconda missione internazionale del Volto Santo nelle Filippine, Canada e Usa, il cardinale di Manila aveva voluto rivolgere un sentito saluto a vescovi, religiosi e devoti delle Filippine e allo stesso p. Carmine, per la sua presenza in occasione dell’ anniversario dell’intronizzazione del Volto Santo a Nampicuan, nella chiesa ora divenuta il primo Santuario del Volto Santo in Asia. Il porporato, accolto da uno spontaneo e prolungato applauso, ha voluto farsi personale interprete e testimone del crescente culto del Volto Santo nelle Filippine e, di conseguenza, anche tra i cattolici di altri paesi asiatici, portando “i suoi saluti e auguri di pace dalle Filippine, dove la devozione al Santo Volto è viva, vibrante e largamente diffusa”.
Iniziando la sua omelia, ha affermato che “con gioia partecipava alla festa del Volto Santo”. Nello sviluppare riflessioni teologiche sul volto umano di Cristo, Tagle – innanzi alla sacra immagine - ha affermato che la stessa rappresenta “ una grande benedizione concessa a tutti noiLa processione si è poi sviluppata mantenendo il rituale tradizionale di sempre. Al termine della messa, ha raggiunto il Santuario il Santo Patrono di Manoppello, san Pancrazio, venuto “a prendere” il Volto Santo, fermandosi in attesa sul sagrato. Un esempio seguito in passato anche da diversi paesi vicini, con intere comunità in processione al Volto Santo insieme ai loro santi patroni, a testimonianza dell’importanza che la devozione popolare attribuiva all’immagine di Cristo, prima ancora che studi e ricerche negli ultimi anni ne rivelassero l’unicità e l’autenticità, riconoscendola infine nella leggendaria Veronica (vera-ikon), per anni avvolta e forse protetta dall’oblio.
Poi il coro della basilica, diretta dal maestro Nicola Costantini, la banda, una doppia fila di bambini vestiti da angioletti e quindi il cardinale, insieme a p. Carmine Cucinelli, p. Paolo Palombarini, e altri religiosi tra cui don Bonifacio (Ted) Lopez, sacerdote filippino della Diocesi di Roma, che precedono il Volto Santo, con a seguire il sindaco di Manoppello insieme ad altri sindaci dei comuni limitrofi, che indossano la fascia tricolore e quindi da lunga folla di partecipanti. Durante il percorso sono visibili i manifesti di saluto e benvenuto che il Comune ha fatto affiggere sui muri della cittadina.
Al termine della discesa i portatori del Volto Santo si fermano, facendo ruotare il trono sul quale è fissato l’ostensorio per la benedizione, un tempo diretta alle popolazioni e ai territori circostanti. Ma oggi il cardinale Tagle impartisce la sua benedizione sul mondo.
La processione poi riprende lentamente il suo percorso, tra canti, preghiere, pause di meditazione e suoni di banda. Avvicinandosi al paese iniziano vibranti e prolungati spari, il cosi detto “Saluto al Volto Santo”. La processione raggiunge il centro storico tra ali di folla, mentre dai balconi, sui quali sono esposte coperte lavorate a mano, piovono petali di fiori al passaggio del Volto Santo. All’inizio del corso principale, la processione si ferma all’inizio di corso Santarelli, per consentire il rientro della statua di San Pancrazio nell’omonima chiesa, salutato dall’applauso dei presenti.
Il Volto Santo riprende il cammino, raggiungendo la chiesa di San Nicola, dove sarà vegliato tutta la notte, per poi far rientro al santuario nella mattina successiva.
Incontro tante persone, tra cui lo scrittore Paul Badde, le studiose tedesche s. Blandina PaschalisScloemer e sr. Petra-Maria Stainer. Mi fermo a salutare sr. Laura. Quando l’anziana suora mi vede si commuove, inizia a piangere. Era ed è legatissima al Volto Santo. E’ tornata a Manoppello per la festa, dopo che il suo convento della Alcantarine, adiacente alla chiesa di S. Nicola, è stato chiuso dal dicembre, scorso dopo oltre un secolo di vita.
Il sindaco, Giorgio De Luca, invita il cardinale nella sede del Comune, a poca distanza, per un saluto ufficiale alla presenza di altri amministratori. Lo seguono molte persone.
Nel corso di una intervista alla domanda su quali fossero state le sue prime impressioni provate nell’incontrare per la prima volta il Volto Santo, il cardinale Tagle ha confessato di possedere una riproduzione dell’immagine ricevuta in dono da parte dall’Ambasciatrice delle Filippine presso la Santa Sede, Mecedes A. Tuason. Ha poi aggiunto che entrando in chiesa e fermandomi in preghiera al primo banco vicino all’altare, si era sono “sentito accolto, raggiunto da uno sguardo di tenerezza da parte di quel Volto che parla, che vive e che non incute timore. Un volto di verità”.
Tornando alla conoscenza e al culto del Volto Santo, il cardinale non ha dimenticato di ricordare il ruolo rivestito da Daisy Neves, devota americana di origini filippine, che da alcuni è impegnata con straordinaria generosità e instancabile dedizione nella divulgazione della sacra immagine, con numerose iniziative, in vari paesi, tra cui Filippine, Canada, Usa, Italia, Libano. Scorrendo le pagine del volumetto “The Holy Face, from Manoppello to the world”, da me pubblicato lo scorso anno – Tagle ha voluto ringraziare dal Santuario del Volto Santo la signora Neves e la crescente rete di amici e religiosi, diffusa in vari paesi del mondo, insieme a quanti sono impegnati nel divulgare la conoscenza del Volto Santo. ”. Il cardinale è tornato ad approfondire alcuni aspetti specifici della teologia del Volto Santo nel corso di una intervista rilasciata a Vittoria Biancardi di TV2000.
Prima di lasciare Manoppello, il porporato ha ringraziato i cappuccini per la fraterna e calorosa accoglienza, affermando che per lui è stata una grazia celebrare la festa del Volto Santo alla presenza di tanti pellegrini, invitando infine a pregare – da Manoppello - per la pace in Siria e Venezuela e per le popolazioni che soffrono la fame in Africa.
Infine una piccola curiosità. In questi ultimi anni sono stati tanti i cardinali a visitare il Volto Santo, prima e dopo l’arrivo di Benedetto XVI, eppure Luis Antonio Tagle è il primo cardinale a presenziare la festa del Volto Santo, guidando e partecipando per intero all’intero percorso della processione, che misura oltre due chilometri. Per registrare la presenza di un cardinale alla festa del Volto Santo bisogna andare indietro nel tempo, al 18 maggio 1947, quando a Manoppello giunse a Manoppello il cardinale Benedetto Aloisi Masella, per benedire il nuovo prezioso reliquario che la popolazione e gli emigranti vollero realizzare in ringraziamento al Volto Santo per essere stati risparmiati dalle distruzioni della guerra. In quell’occasione, il cardinale prese parte alla processione, limitatamente alla parte finale, percorrendo soltanto un centinaio di metri.
L'autore della copertina del calendario estivo di Francavilla ha un nuovo nome all'esito della riunione della Commissione che, come preannunciato, si è riunita questa mattina. La Commissione ha deciso di premiare il lavoro di Susanna Matricardi, grafico pubblicitario libero professionista di Francavilla.
La creativa aveva partecipato al contest intitolato "In prima pagina", proposto dall'Amministrazione di Francavilla, con due elaborati. Dei due, è stato valutato tra i secondi ex-aequo quello (in allegato) che ritrae il pontile Sirena, il Convento Michetti ed una serie di rimandi all'estate francavillese fatta di musica, cultura, intrattenimento e mare. La Commissione ha preso tale decisione ritenendo opportuno di revocare il primato all'opera di Mimmo Di Tizio, alla luce delle segnalazioni arrivate all'Ente che farebbero pensare ad una possibilità di plagio. Il gruppo di lavoro ha quindi rivalutato quell'opera che, sebbene accattivante e particolare nel suo genere, avrebbe così perso il requisito dell'originalità che l'aveva fatta vincere. Tra i secondi ex aequo, dunque, la copertina della signora Matricardi, che ora vedrà la sua creazione stampata sulle migliaia di copie del programma estivo francavillese, e si aggiudicherà anche il premio previsto dal bando di 400 euro.
Oggi sono oltre 250 mila i 'lavoratori agili' in Italia, ossia coloro che godono di discrezionalita' nella definizione delle modalita' d'impiego in termini di luoghi, orari e strumenti utilizzati per svolgere al meglio le proprie mansioni. E sono pari al 7% di tutti gli impiegati, quadri e dirigenti. Lo rileva l'Osservatorio sullo 'smart working' del Politecnico di Milano, curato da Doxa e presentato in occasione della Settimana del Lavoro Agile promossa dal Comune di Milano. Una tendenza, quella evidenziata dalla ricerca, destinata a rivoluzionare la vita professionale (e non solo) di tutti. "Si tratta di persone assunte all'interno di aziende perlopiu' medio-grandi e grandi, dislocate prevalentemente nel Nord Italia, in quasi 7 casi su 10 sono uomini (a sorpresa!) e hanno un'eta' media di 41 anni' specifica Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa. Fare lavoro agile significa rimettere in discussione stereotipi relativi a luoghi, orari e strumenti di lavoro consentendo alle persone di raggiungere una maggiore efficacia professionale e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
"L'emendamento di cui parla Brunetta sugli uffici speciali per la ricostruzione e' gia' stato presentato dal Pd alla Camera, dove e' in corso l'esame della cosiddetta Manovrina. L'ha firmato il collega abruzzese Castricone, dopo averlo condiviso con i parlamentari dem dell'Abruzzo e con le forze sociali". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane rivolgendosi al capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che ieri ha chiesto al Pd di sostenere un emendamento in favore de L'Aquila presentato dal gruppo di FI. Pezzopane chiede a Brunetta di sostenere "quell'emendamento e gli altri del Pd". "L'emendamento Castricone e' il 46.043 - prosegue Pezzopane - e, visti i discorsi che ha fatto, credo che Brunetta non possa far altro che sostenerlo. E' all'attenzione della commissione bilancio dove sono da tempo scaduti i tempi per presentarli. L'emendamento e' gia' stato dichiarato ammissibile ed e' stato segnalato dal gruppo del Pd come uno degli emendamenti da approvare".
L'Abruzzo dichiara guerra alle esche avvelenate, con una legge ad hoc. E' stata presentata questa mattina all'Emiciclo, L'Aquilala legge regionale "Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate". All'incontro hanno preso il Consigliere regionale Lorenzo Berardinetti (presentatore e primo firmatario della legge), il Presidente dell'Istituto zooprofilattico "Caporale" di Teramo, Manola Di Pasquale, il Maggiore dei Carabinieri Marta De Paolis ed il rappresentante regionale dell'Autorità di Gestione del Patom, Massimo Pellegrini. "Una legge importante - ha spiegato Berardinetti- che abbiamo approvato su impulso di coloro che effettuano i controlli sul territorio. Quello degli avvelenamenti degli animali domestici e selvatici è un problema molto sentito nella nostra Regione, in modo particolare nella provincia dell'Aquila. Serviva uno strumento per fare prevenzione ma anche informazione alla popolazione. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a partire dai colleghi Consiglieri regionali che hanno sostenuto e migliorato il provvedimento".
Per Massimo Pellegrini "quello dell'avvelenamento è un fenomeno di grande portata in Abruzzo che determina circa 100 morti all'anno. Tra le specie più colpite anche l'orso ma le esche sono pericolose soprattutto per gli animali domestici e selvatici e potenzialmente possono esserle anche per gli umani. Queste legge contribuisce a dare una mano a livello repressivo e servirà a coinvolgere le amministrazioni comunali." Il maggiore del Nucleo Forestale dei Carabinieri ha ricordato che "Esiste una convenzione con la Regione Abruzzo dal 2016 che ci affida il contrasto illegale delle esche. Abbiamo due nuclei cinofili antiveleno in Abruzzo con 9 cani. I primi dati in nostro possesso risalgono al 2011 dopo che è stato stipulato un Protocollo d'Intesa tra i Parchi d'Abruzzo". Per il Presidente dell'IZS Manola Di Pasquale: "sono anni che l'IZS lavora su questo settore, in due anni di controllo circa 618 animali, tra domestici e selvatici, sono morti per avvelenamento. Le sostanze più utilizzate per avvelenare sono i fitofarmaci".
Ancora un’ottima conferma per la stagione balneare di Montesilvano. Anche i dati relativi alle analisi eseguite dall’Arta lo scorso 17 maggio hanno evidenziato l’eccellente qualità delle acque della città.
Nello specifico, per quanto riguarda i valori di Enterococchi, che non devono superare 200 UFC/100 ml, nella zona della Foce di Fosso Mazzocco il risultato è <1 UFC/100 ml, in via Bradano <1, in via Leopardi <4, e nella zona a 100 metri a sud della foce del Fiume Saline <1 UFC; in merito al valore di escherichia coli, che non deve superare 500 MPN/100 ml, nella zona a 100 metri a sud la foce del Fiume Saline è di <10 MPN, <10 MPN nella zona antistante via Leopardi, <10 in via Bradano e <10 nella zona di Fosso Mazzocco.
«I dati emersi anche nei rilevamenti di maggio – dichiara l’assessore al Turismo Ernesto De Vincentiis – confermano l’ottima qualità del mare di Montesilvano, che non solo non ha mai registrato problemi di balneabilità sin dal 2010 ma ha raggiunto valori che la rendono di qualità eccellente e che possono quindi dare la serenità giusta a montesilvanesi e villeggianti per vivere la loro estate qui a Montesilvano. A rendere la nostra città turisticamente ideale non c’è solo il mare di ottima qualità, ma tutti i servizi forniti nelle strutture ricettive, negli stabilimenti balneari e nelle attività commerciali, dagli operatori che stanno lavorando moltissimo e su più fronti per animare e rendere competitiva questa città. La conferma arriva anche dal riconoscimento della bandiera verde che ci vede al fianco di altre 133 località turistiche italiane come città attrattive per i bambini e che ci vedrà protagonisti, in qualità di città ospitante, nella cerimonia di consegna di questo vessillo che si terrà il 3 giugno, in quella che, grazie alle tante associazioni che stanno lavorando insieme a noi per il bene della città, sarà una grande festa per i bambini con moltissimi spettacoli ed iniziative che sapranno coinvolgere grandi e piccini».
Uno scuolabus con una ventina di bambini a bordo si e' ribaltato su un lato, al ciglio di una strada interpoderale nelle campagne di Corropoli. I bambini tutti di scuola elementare, stavano facendo rientro alle proprie abitazioni al termine delle lezioni. Nel percorrere una stretta traversa a poca distanza dal centro di Corropoli, il mezzo si e' adagiato nel pendio: quattro dei bambini trasportati hanno riportato ferite che hanno reso necessario il trasporto presso strutture sanitarie, due di loro alla pediatria dell'ospedale di Teramo, altri due in quella dell'ospedale di Sant'Omero.
E' stato posto sotto sequestro dalla magistratura teramana lo scuolabus che e' finito in una piccola scarpata al ciglio di una strada comunale di campagna e che trasportava 20 bambini della scuola primaria a Corropoli. Il sostituto procuratore Luca Sciarretta ha aperto un fascicolo e affidato i rilievi e le indagini agli agenti della Polizia Stradale di Teramo. Da indiscrezioni, al momento sembrerebbe che a provocare l'incidente potrebbe essere stato un guasto meccanico, in particolare allo sterzo del mezzo, che gia' in passato avrebbe fatto registrare un malfunzionamento e per questo era stato riparato in una officina meccanica fino a poche ore prima. Secondo le testimonianze, l'autista dopo aver percorso la strada comunale senza uscita, che e' denominata via dei Pini, ha effettuato una sosta per lasciare una bambina a casa e ha fatto manovra per riprendere il giro. Era sul tratto rettilineo e si avvicinava all'incrocio quando all'improvviso e' finito sulla destra, prendendo il declivio e saltando un dislivello di circa due metri, adagiandosi su un lato. L'autista del mezzo, che secondo gli accertamenti era sobrio, e' un dipendente comunale adibito al servizio: il Comune infatti e' proprietario del mezzo ed effettua in proprio il servizio di trasporto scolastico
Non puo' lasciare il porto di Punta Penna di Vasto la motonave Kivach, battente bandiera russa, che, a seguito del controllo sulla sicurezza eseguito dal personale del locale Ufficio Circondariale di Vasto, avrebbe evidenziato undici irregolarita', di cui cinque gravi, delle prescrizioni di sicurezza della navigazione in mare. In particolare sono state evidenziate l'assenza di cartografia nautica e delle pubblicazioni nautiche, scarse condizioni igieniche dei frigoriferi e dei congelatori e una mancanza di praticita' da parte dei componenti dell'equipaggio nell'esecuzione delle procedure d'emergenza in caso di incendio a bordo. Le verifiche sono state coordinate dal tenente di vascello Cosimo Rotolo, capo del Nucleo ispettivo di sicurezza della navigazione dell'Ufficio circondariale marittimo di Vasto. La nave restera' ormeggiata in banchina fino a quando non verranno risolte le irregolarita' rilevate.
Da oggi il 'pulitore viaggiante' sale a bordo di altre 13 corse regionali: quattro della linea Pescara-Termoli, tre della Pescara-Teramo, due della Pescara-Sulmona e quattro della Sulmona-L'Aquila. Dalle attuali tre dove e' gia' attivo il servizio di Trenitalia Regionale Abruzzo (linea Pescara-Teramo), si passera' cosi' alle 16 corse giornaliere. Un operatore specializzato viaggia sui treni e interviene con tempestivita' e continuita' per garantire standard di pulizia piu' elevati, anche su richiesta dei passeggeri. Gli addetti sono dipendenti delle ditte appaltatrici selezionate da Trenitalia, riconoscibili dalla divisa con la scritta 'Pulizia a bordo treno', e dal cartellino con l'indicazione della ditta di appartenenza. Fra le attivita' previste, l'igienizzazione di toilette, vestiboli, maniglie delle porte di salita e svuotamento dei cestini portarifiuti. Il servizio di 'pulitore viaggiante', particolarmente apprezzato, ha contribuito sensibilmente a incrementare il grado di soddisfazione della clientela nelle ultime indagini di 'customer satisfaction'. Alla voce 'pulizia a bordo', infatti, il dato registrato tra i viaggiatori abruzzesi ha fatto segnare un aumento di circa il 5% rispetto alle rilevazioni dello scorso anno, attestandosi all'80% del gradimento
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