Firmato ufficialmente il protocollo di intesa tra Comune di Vasto, Legambiente, Wwf e l' Istituto Abruzzese per le Aree Protette (Iaap) per la gestione della Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto istituita nel 2007. Le due Associazioni ambientaliste e la struttura operativa dello Iaap da oggi gestiranno congiuntamente l'area protetta con la volonta' di attivare e valorizzare una riserva che riveste un ruolo strategico, non solo nella tutela e conservazione dei sistemi naturali esistenti, come quelli dunali e le aree umide, ma anche per rafforzarla come attrattore di un comprensorio caratterizzato da una strategia che sposa sempre di piu' l' ecoturismo e che e' parte della Via Verde. Tra le finalita' della gestione ci sono anche la necessita' di superare le attuali criticita' della fruizione dell'area, rafforzare i rapporti con gli operatori turistici locali che, oggi piu' di ieri, necessitano di qualita' e cura ambientale e favorire e implementare le attivita' educative ed aggregative, valorizzando tutto quello che finora preziosi gruppi di volontari hanno gia' fatto per quel territorio.
Leggi Tutto »Scassino’ 15 distributori di bevande, condannato a Chieti
Un anno e mezzo di reclusione ed il pagamento di una multa di 600 euro per un 48enne di Chieti, Massimo Capuzzi, che il giudice monocratico Valentina Ribaudo ha ritenuto colpevole di furto aggravato per avere forzato, tra aprile e ottobre dello scorso anno, all'interno del policlinico di Chieti, quindici distributori automatici di alimenti e bevande impossessandosi di incassi per una somma complessiva di poco inferiore a 2.700 euro. L'accusa aveva chiesto per l'uomo quattro anni di reclusione e 2.000 euro di multa. La titolare della ditta che gestisce i distributori automatici si e' costituita parte civile. Capuzzi, e' stato condannato a pagare le spese di costituzione di parte civile. L'altro ieri sera, intanto, ignoti sono entrati nell'edificio che ospita la sezione Civile del Tribunale di Chieti dopo aver forzato il portone d'ingresso dello stabile ed hanno scassinato il distributore di snack e bevande al piano terra, impossessandosi dell'incasso.
Leggi Tutto »Eroina e cocaina, arrestata coppia a Lanciano
Con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti il gip di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto l'arresto di una coppia di Lanciano, su richiesta del Pm, Rosaria Vecchi. L'uomo, che e' finito in carcere, era stato trovato due mesi fa in possesso di 13 grammi di eroina all'interno di un'azienda della Val di Sangro di cui e' dipendente, e gli investigatori hanno ritenuto che avrebbe spacciato anche sul luogo di lavoro. A seguito della perquisizione in fabbrica l'uomo riusci' ad avvisare la convivente di 36 anni, sottoposta invece ai domiciliari. Nella successiva perquisizione nell'abitazione, i carabinieri hanno trovato 410 grammi di cocaina. Il valore di mercato della droga e' sui 33 mila euro. L'intera sostanza e' stata sequestrata il 23 marzo scorso. L'inchiesta e' andata avanti fino a quando non e' stata conclusa tutta l'attivita' investigativa che ha portato il giudice ad emettere l'ordinanza cautelare.
Leggi Tutto »Nonno spacciatore preso a Ostia, dove coltivava 360 piante di marijuana
C'era l'impianto di ventilazione, lampade riscaldanti, timer, oltre a 360 piante di marijuana e altri 8 kg di sostanza stupefacente già esfoliata ed essiccata. Un sodalizio ben collaudato quello interrotto dalla Polizia di Stato a Ostia: marito, moglie e due collaboratrici, gestivano un vera e propria fabbrica per la coltivazione della marijuana. Il "gestore" dell'illegale attività era un uomo di 71 anni, il quale avvalendosi dell'aiuto della sua giovane moglie e di altre due donne, aveva trasformato una costruzione in un terreno di sua proprietà, in una base per la sostanza stupefacente. Ad individuare i quattro "produttori" sono stati gli agenti del Commissariato Lido di Roma al termine di un'indagine sullo spaccio di droga sul litorale. Gli investigatori, coadiuvati dalle unità cinofile della Questura, con un blitz effettuato ieri mattina hanno fermato e identificato D.S.L, 71enne originario di Chieti, A.V., romana di 33 anni, sua moglie, V.M romana di 52, e B.I.N. cittadina rumena di 37. Sul posto, oltre alle piante ben visibili, i poliziotti hanno trovato delle scatole con dentro foglie esfoliate ed altre essiccate, oltre alla "bibbia del coltivatore" con indicazioni sulle date di fioritura e un'agenda con nominativi di probabili acquirenti. Condotti negli uffici del commissariato, diretto da Fabio Abis, i quattro sono stati arrestati; dovranno rispondere per il reato di produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente.
Leggi Tutto »Esplosione gasdotto, la Procura di Teramano chiede il rinvio a giudizio di 21 persone
Con la richiesta di rinvio a giudizio per disastro colposo per 21 persone - responsabili tecnici e amministrativi di Snam Rete Gas - la Procura di Teramo mette un primo punto fermo nell'inchiesta sull'esplosione di un tratto del metanodotto Ravenna-Chieti avvenuta a Pineto il 6 marzo 2015, che causo' ingenti danni ad abitazioni, auto, coltivazioni e a un'intera area boschiva. Nel corso di una lunga e minuziosa indagine investigatori e inquirenti hanno analizzato tutta la documentazione amministrativa e tecnica relativa a progettazione, posa in opera, manutenzione e monitoraggio del tratto di metanodotto esploso, della sovrastante rete elettrica e delle abitazioni interessate dall'evento. A un collegio di esperti sono stati affidati gli accertamenti tecnici volti a verificare se all'origine del disastro ci fossero esclusivamente fenomeni naturali o condotte negligenti da parte delle relative societa'. A seguito di tali accertamenti la Procura aveva chiesto l'archiviazione per meta' degli indagati, tutti riconducibili a Enel e Snam Spa, a carico dei quali non erano state ravvisate responsabilita'. Adesso arriva la richiesta di rinvio a giudizio per 21 dipendenti di Snam Rete Gas, sulla cui posizione sara' adesso chiamato a esprimersi il gup.
Sotto accusa, da quanto si legge nei lanci delle agenzie di stampa, ci sarebbero le modalita' con cui Snam Rete Gas avrebbe realizzato alcuni lavori di messa in sicurezza della condotta interessata. Fin dal 2008, infatti, le costanti attivita' di monitoraggio svolte dalla societa' sulle tubature avrebbero messo in luce come la condotta, nel tratto successivamente esploso, si fosse alzata di circa 26 centimetri rispetto al 2001. Un aspetto che, per l'accusa, avrebbe dunque evidenziato uno stato di tensione del tubo legato ai movimenti del terreno (in un'area classificata a moderato rischio idrogeologico) e rispetto al quale l'azienda aveva programmato tutta una serie di interventi. Interventi indicati come realizzati nell'estate del 2010, con l'obiettivo di ridurre lo stato di tensione ma che, all'atto pratico, sarebbero stati fatti in maniera difforme a quanto preventivato. Sotto accusa, in particolare, la mancata realizzazione di un sistema di drenaggio delle acque, giustificata con il fatto che all'atto degli scavi, nel mese di agosto, non fosse stata rilevata la presenza di acqua. Ma non solo. Perche', secondo quanto emerso nel corso delle indagini, nonostante gia' nel 2008 fossero state evidenziate due deformazioni della condotta, una in corrispondenza del tratto esploso e l'altra in corrispondenza del tratto dove si verifico' la frana del 6 marzo, le corde estensimetriche che avrebbero dovuto consentire un attento monitoraggio della situazione rispetto ai movimenti del terreno, sarebbero state posizionate in maniera errata, cosi' come secondo i consulenti della Procura sarebbe stata valutata in maniera sbagliata la natura della deformazione scoperta lungo il tratto interessato. Infine, secondo l'accusa, sarebbe mancata anche la predisposizione, da parte dell'azienda, di ulteriori misure atte a controllare i movimenti del terreno come l'installazione dei piezometri. Aspetti che, in occasione della frana di marzo 2015, avrebbe portato all'esplosione del tratto interessato
Leggi Tutto »A Pianella arriva la connessione in fibra ottica
Entro il mese di giugno la quasi totalita' della popolazione di Pianella sara' raggiunta dalla copertura della fibra ottica grazie alla posa di 21 chilometri di cavi in fibra ottica, che collegano 18 armadi stradali alla centrale. E' stato siglato infatti l'accordo tra Tim e amministrazione comunale per la realizzazione della rete in fibra ottica con l'obiettivo di rendere disponibili servizi innovativi a cittadini e imprese grazie proprio alla rete internet super-veloce. Per la posa dei cavi, riferisce l'azienda di telefonia, verranno utilizzate le infrastrutture esistenti sia di proprieta' di Tim sia pubbliche, in accordo con l' amministrazione, come ad esempio quella per la pubblica illuminazione. In caso di scavi, saranno utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che minimizzano i tempi di intervento, l'area occupata dal cantiere, l'effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali. I lavori saranno subito avviati in diverse zone del territorio comunale, a partire da via Aldo Moro e da Piazza Garibaldi. Entro il 2017 famiglie e imprese di Pianella potranno cominciare a usufruire di connessioni con velocita' fino a 100 Megabit al secondo, che miglioreranno nettamente l' esperienza della navigazione in rete da casa o dall'azienda, abilitando nuovi servizi. Con la fibra sara' possibile accedere a contenuti anche in HD, giocare online in modalita' multiplayer in alta qualita' e contemporaneamente fruire di contenuti multimediali su smartphone, tablet e smart Tv. Le imprese invece potranno accedere a soluzioni professionali evolute sfruttandone al meglio le potenzialita', dalla telepresenza alla videosorveglianza. "Un traguardo importantissimo per il nostro territorio - dice il sindaco Sandro Marinelli - poiche' l'infrastruttura informatica della quale verra' dotato tutto il territorio comunale ci pone a un livello tecnologico estremamente avanzato".
Leggi Tutto »Uil Abruzzo, completata la squadra del segretario Lombardo
Completata la squadra che affianchera' Michele Lombardo, il segretario di Uil Abruzzo eletto nei mesi scorsi. La nuova Segreteria regionale risulta composta da Alessandro Roselli, Alberto Stampone, Rosa Toritto e Fabiola Ortolano. I nuovi membri sono stati eletti all'unanimita' nel corso del Consiglio confederale regionale Uil Abruzzo che si e' svolto questa oggi ad Alanno, alla presenza di Pierpaolo Bombardieri, segretario organizzativo nazionale Uil, e Mauro Sasso, dell'Ufficio organizzativo Uil nazionale. Le deleghe saranno assegnate nelle prossime settimane.
Leggi Tutto »Due imprese abruzzesi tra le finaliste di ‘Woman Value Company’
Sono abruzzesi due delle 29 imprese finaliste del premio "Woman Value Company 2017", organizzato da Intesa Sanpaolo e Fondazione Bellisario e rivolto alle piccole e medie imprese che si distinguono nel campo della parita' di genere, in virtu' dell'attuazione di politiche e strategie volte a garantire pari opportunita' e riconoscimenti di carriera. L'una e' la Masciarelli Tenute Agricole Srl di San Martino sulla Marrucina, specializzata nella produzione di vini di pregio. Il suo progetto prevede il coinvolgimento delle risorse piu' giovani nella attivita' di brain storming relative alle aree prodotto/marketing/comunicazione, valorizzazione della creativita' individuale attraverso programmi di marketing finalizzati alla customer retention, attivita' di formazione volte allo sviluppo di professionalita' e competenze nel settore vitivinicolo attraverso la partecipazione delle dipendenti a corsi di degustazione e sommelier. L'altra e' la Coditech di Citta' Sant'Angelo, specializzata nell'integrazione di sistemi per la codifica e rintracciabilita' del prodotto. Con il suo progetto, in una impresa molto tecnica, il personale femminile viene coinvolto nella conoscenza dei prodotti e delle tecnologie utilizzate per i sistemi chiavi in mano
Leggi Tutto »La fondazione Pescarabruzzo dona un drone all’I.T.ST. ATERNO-MANTHONÈ
Giovedì 18 alle ore 11.00, nell’aula magna dell’Istituto tecnico statale Aterno-Manthonè, avverrà un doppio avvenimento: la consegna da parte del Segretario generale della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, e della componente del Comitato d’indirizzo, Carmen Pagliari, di un drone donato all’Istituto dalla Fondazione e la consegna da parte dell’Amministratore Delegato della Di Vincenzo Dino & C. spa, Giovanni Di Vincenzo, di una stazione totale Nikon per rilevazioni celerimetriche e di precisione topografica.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pescarabruzzo ha deliberato di donare un drone alla scuola, accogliendo la richiesta presentata dall’Istituto, che ha attivo, nella sua offerta formativa curriculare, anche l’insegnamento del pilotaggio degli Apr (aeromobili a pilotaggio remoto), corso condotto da Massimo Biancone, giovane e intraprendente imprenditore, Founder & Project Manager della Eadrone srl, società aquilana che produce droni. “Siamo molto grati per la stima concreta che la Fondazione e la società Di Vincenzo dimostra per i percorsi di istruzione/educazione professionalizzanti che il nostro storico e sempre innovativo Istituto propone ai nostri ragazzi”,dice la dirigente Antonella Sanvitale, “I giovani hanno un urgente bisogno di essere guidati alla scoperta di sé, delle proprie doti e nello sviluppo delle capacità, delle attitudini, delle competenze culturali e professionali, indispensabili per una crescita compiuta e consapevole, preziosa anche per il bene comune”.
Il drone contribuirà a rendere stabile nel tempo l’insegnamento del pilotaggio degli Apr che possono essere utilizzati nell’ambito del turismo, della protezione civile, della sicurezza, dell’agricoltura, dei trasporti e in molti altri campi di azione, con grandi potenzialità occupazionali.
Il drone donato dalla Fondazione Pescarabruzzo è denominato Miodrone Top. Questo modello, prodotto dall’azienda Eadrone srl, nata da un’idea dell’imprenditore Massimo Biancone, presente alla importante mattinata, è il drone scelto da una commissione, composta da MiBAC e Fondazione triennale di Milano, per essere esposto al Museo nazionale di Pechino, dal 26 aprile al 27 luglio 2017, nella mostra "Serie Fuori Serie".
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Erosione, 50 mila euro dalla Regione per Fosso Mazzocco a Montesilvano
«Un importante contributo che ci permetterà di intervenire con opere per contrastare i fenomeni erosivi e così tutelare la nostra fascia costiera». Così l’assessore ai Lavori Pubblici, Valter Cozzi annuncia il finanziamento regionale ottenuto dal Comune di Montesilvano per la sistemazione di Fosso Mazzocco.
«Il fenomeno erosivo che caratterizza le nostre coste è stato ulteriormente accentuato a seguito della dura ondata di maltempo che ha interessato anche Montesilvano nel mese di gennaio. La Regione ha stanziato un contributo di 50.000 euro. Abbiamo sottoscritto una convenzione - spiega ancora – Cozzi, firmatario del protocollo insieme al dirigente regionale del Servizio Opere Marittime e Acque Marine, Franco Gerardini - che ufficializza tale stanziamento che verrà utilizzato per la ricostruzione di parte degli argini lungo il fosso Mazzocco». La convenzione stabilisce che l’intervento dovrà essere realizzato nelle aree da individuare nel progetto preliminare del Comune. Il Comune di Montesilvano dovrà provvedere agli adempimenti necessari per la realizzazione dei lavori, per la predisposizione e per l’approvazione del progetto esecutivo. La convenzione definisce anche i tempi di erogazione dello stanziamento. Un primo trasferimento del 30% dell’importo avverrà a seguito della sottoscrizione; il 40% dopo l’approvazione formale del progetto definitivo; infine il 30%, a seguito della presentazione del certificato di regolare esecuzione.
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