Incendio in un appartamento di Pescara, in via Gioberti. Finito in ospedale il proprietario dell'abitazione, un uomo di 91 anni che ha riportato ustioni e un'intossicazione da monossido di carbonio. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, che vive da solo, stava cucinando quando e' scoppiato l'incendio, che ha distrutto la cucina. I primi a intervenire sono stati alcuni operai che stavano lavorando in un appartamento al piano inferiore e che hanno subito portato fuori di casa il 91enne. Poi, lanciato l'allarme, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con il caposquadra esperto Saverio Moio, che hanno domato il rogo e messo in sicurezza lo stabile. Il 118 ha invece soccorso l'anziano. Intervenuti anche gli agenti della squadra Volante della Questura. Il 91enne e' stato trasportato in codice rosso in ospedale dove sono in corso tutti gli accertamenti.
Leggi Tutto »Censimento camosci nel Parco Nazionale, ci sono 598 esemplari
Nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, in base al censimento autunnale, si contano 598 camosci di cui 134 piccoli dell'anno (tasso di natalita' del 22%), 68 yearling, animali di un anno (11%), e 396 animali adulti. Nel 2017 sono state effettuate nove giornate di conta in simultanea che hanno visto la partecipazione di Guardie del parco, tecnici del Servizio Scientifico, Carabinieri forestali, colleghi delle Riserve Naturali Regionali (Gole del Sagittario e del Monte Genzana e Alto Gizio) e volontari. Oltre all'individuazione del numero minimo di camosci presenti, il conteggio consente anche di verificare la sopravvivenza dei nati nell'anno precedente. Infatti, se si confrontano il numero degli yearling del 2017 con il numero dei capretti nati nel 2016, e' possibile misurare il tasso di sopravvivenza al primo anno: il 55% dei capretti nati nel 2016 sono sopravvissuti al 2017. Il valore ottenuto rientra nei valori medi della sopravvivenza al primo anno per gli ungulati selvatici. Dal 1993 il Pnalm effettua conteggi in alta quota per monitorare l'andamento della popolazione che, a partire dal 2009 e per circa un paio di anni, ha mostrato una leggera flessione numerica dovuta alla bassissima sopravvivenza dei capretti nel primo anno di vita. La mancanza di ricambio generazionale, dovuta alla scarsa sopravvivenza dei piccoli, ha portato inevitabilmente ad una leggera destrutturazione della popolazione, con uno sbilanciamento verso le classi di eta' piu' anziane e la riduzione di quelle subadulte, i cui effetti si sono mostrati anche negli anni successivi. Alcune aree, storicamente utilizzate dal camoscio, si sono 'svuotate', mentre in altre c'e' stata una colonizzazione molto rapida e consistente. E' il caso del comprensorio Meta-Tartari che oggi ospita oltre 150 individui o quello del Marsicano nel quale e' stato registrato negli ultimi anni un sorprendente incremento esponenziale con 179 animali contati di cui 49 capretti.
Leggi Tutto »Pescara calcio, nessun chiarimento tra Zeman e Sebastiani
Nessun chiarimento tra il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, e il tecnico biancazzurro Zdenek Zeman. "Non ho ne' incontrato ne' sentito Sebastiani - rivela l'ex allenatore di Lazio e Roma alla vigilia del match contro l'Ascoli - Sabato scorso ho solo detto che mi ero dimesso il primo settembre a fine mercato e non credo che sia stata un'affermazione grave. Per me e' stata fatta troppa confusione e non penso di dover chiarire la situazione". Poi un commento sulle parole dette da Sebastiani al termine della gara col Novara ("Non so se Zeman giovedi' (domani, ndc) sara' in panchina ad Ascoli"): "Io sono pronto per andare ad Ascoli. Semmai Sebastiani deve dire cosa ha intenzione di fare. Le sue parole le interpreto in un solo modo, ma mi tengo tutto per me. Sono a disposizione e vorrei continuare ad allenare il Pescara".
Nel frattempo anche ad Ascoli scendera' in campo un Pescara largamente rimaneggiato. Oltre allo squalificato Perrotta, mancheranno all'appello gli infortunati Zampano, Fornasier, Balzano, Ganz, Campagnaro, Selasi, Latte Lath e Pigliacelli. In dubbio Kanoute'. Il trainer biancazzurro Zeman non e' pero' preoccupato, anche dopo la buona prova di domenica scorsa. "Col Novara abbiamo fatto bene, nel primo tempo, ma anche nel secondo tempo perche' non volevano perdere, c'era la mentalita' giusta. La squadra mi ha dato soddisfazioni per il comportamento. Nel secondo tempo si e' giocato un calcio che non e' mio, ma c'e' stata determinazione e voglia, cosa che non c'era stata nelle rimonte subite". Sulla sfida con i marchigiani, il tecnico boemo ha poi aggiunto: "Coda sta bene, si e' allenato ed e' a disposizione. Per domani abbiamo quattro difensori centrali, magari non tutti al 100%. Stendardo non ha problemi fisici, Bovo si' ma ha sempre giocato con qualche problema fisico quest'anno, stringendo i denti. Mazzotta e' terzo nella classifica dei terzini sinistri di Serie B, quindi tanto male non ha fatto. Da sinistra abbiamo fatto tanti gol, ma da quel lato da un punto di vista difensivo non hanno dato lo stesso apporto. Spero che ora ripetano quello che hanno fatto col Novara. Spero che la mia squadra sia piu' aggressiva dell'Ascoli. Cosmi lo conoscete meglio di me visto che ha allenato qui e ci avete giocato contro una finale playoff. Cerca di guidare la squadra con la grinta, e' la sua caratteristica principale e cerca di trasferirla ai suoi". L'ultima battuta di Zeman e' sui fischi dei tifosi nei suoi confronti anche nella gara con il Novara: "E' normale la contestazione con questi risultati, e' successo anche l'anno scorso. E' la squadra che deve portare i tifosi dalla propria parte, e io mi sento parte della squadra. Poi magari sono antipatico, ma non solo a chi ha fischiato".
Leggi Tutto »Consegnate turbine spazzaneve a 9 Comuni montani
Alla presenza del sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, questa mattina sono state consegnate 9 turbine spazzaneve a motore ad altrettanti sindaci di comuni montani. Le turbine, manovrabili da un unico operatore e di facile utilizzo, potranno essere impiegate in caso sia necessario aprire sentieri pedonali dopo una nevicata. I mezzi sono stati consegnati ai sindaci mediante un contratto di comodato d'uso e dovranno essere restituiti alla Regione - salvo proroghe - alla data del 31 marzo 2018. Questo l'elenco dei comuni che hanno sottoscritto la convenzione: Campotosto (AQ), Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Cagnano Amiterno (AQ), Barete (AQ), Crognaleto (TE), Rocca Santa Maria (TE), Cortino (TE), Pietracamela (TE).
Leggi Tutto »Raccolta porta a porta, Cilli: Dal 2 gennaio niente cassonetti sul lungomare a Montesilvano
Con l’arrivo del nuovo anno, entra definitivamente in funzione il sistema di raccolta porta a porta anche nelle zone PP1 e al confine sud di Montesilvano. A cominciare da venerdì 22 dicembre le utenze domestiche e non domestiche avranno l’obbligo di conferire i rifiuti in forma separata per frazioni omogenee. Dal 2 gennaio, saranno dismessi e non più utilizzabili tutti i cassonetti stradali e potranno essere utilizzati esclusivamente i contenitori consegnati.
«Con la rimozione dei cassonetti stradali - sottolinea l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli - incidiamo significativamente sul decoro urbano, migliorando in maniera decisiva l’immagine della città. Gli ultimi mesi sono stati molto intensi e ci hanno permesso di studiare di concerto con gli amministratori di condominio e i vari soggetti coinvolti nella nuova metodologia di raccolta, le modalità organizzative più efficienti, al fine di giungere a questa nuova fase in modo fluido e il meno traumatico possibile. Sappiamo bene che i cambiamenti sono difficili da accettare, ma l’ottima risposta da parte degli utenti di Montesilvano Colle che da diversi mesi conferiscono i rifiuti con il sistema porta a porta e dove sono state raggiunte punte che hanno superato l’80% nella differenziazione dei rifiuti, ci rassicurano sugli ottimi risultati che andremo ad ottenere anche nelle due nuove zone».
L’umido dovrà essere conferito, all’interno di un sacco biodegradabile, nel mastello di colore marrone. La raccolta avverrà il lunedì e il venerdì. Nel periodo estivo, dal 1 giugno al 31 agosto la raccolta verrà effettuata anche il mercoledì. La plastica e il metallo, da conferire nel mastello giallo, senza sacchetto, verranno raccolti il martedì; il vetro, all’interno del contenitore verde (senza sacchetto) verrà ritirato il mercoledì; la carta e il cartone (senza sacchetto), da conferire nel mastello azzurro, verranno raccolti il giovedì; il residuo indifferenziato (senza sacchetto) nel contenitore grigio, verrà ritirato il sabato. Gli utenti dovranno esporre il mastello corretto nel giorno antecedente a quello di raccolta a partire dalle 20. Per ulteriori informazioni sono attivi i contatti: 0858620522, fax 0858620741 e mail montesilvano@formulambiente.it
Sul sito istituzionale è attivo un banner dove consultare il calendario di raccolta, consigli sul conferimento e ulteriori informazioni.
Leggi Tutto »Uno shock fiscale per salvare l’Italia
Uno shock fiscale, l’unica soluzione per far uscire l’Italia dal guado. E’ quanto sostiene il presidente di Civiltà Italiana, Mario Travaglini, esperto in questioni economiche e fiscali.
“Il Governo si appresta ad approvare la legge di stabilità 2018 ma dall’Europa ci arrivano segnali contraddittori. Il commissario Katainen, finlandese, che appartiene al novero dei paesi intransigenti, ci dice che la nostra manovra è insufficiente per 3,5 miliardi di euro. Lo stesso Katainen ci dice che il nostro debito pubblico presenta criticità notevoli. Non è la prima volta che l’Europa ci fa queste osservazioni.” Osserva Travaglini che pone l'accento sulla questione di non poco conto. “Come recuperare i 3,5 miliardi? Le strade sono due: ridurre la spesa o aumentare le entrate. Tagliare la spesa pubblica con i tempi che corrono è impossibile, aumentare le entrate si traduce in maggiore tassazione per i cittadini. Inoltre l’Italia è ferma. Da quindici anni il nostro PIL é cresciuto molto meno della media europea con il picco del -2,3% toccato nel 2012. Essere a -2,3% dalla media la dice lunga sulla debolezza della nostra economia perché se confrontiamo questo risultato con quello dei paesi più virtuosi ci accorgiamo che la differenza e ancora più pesante (Germania + 3,04 – Francia + 2,2) . Un abisso. Una situazione critica, difficile e stagnante. Il prossimo Governo dovrà partire da qui.”
Per Civiltà Italiana per capovolgere questa situazione di stallo e permettere all’economia di creare benessere con conseguente incremento del PIL occorre che le imprese e le famiglie abbiano più denaro disponibile per investire e consumare. Insomma occorre attivare quel meccanismo virtuoso che consiste in : meno tasse – più investimenti – più consumi – più lavoro – più gettito-più welfare – più benessere.
"I piccoli aggiustamenti posti in essere negli ultimi dieci anni non hanno prodotto alcun affetto tangibile se non quello -negativo- di appesantire ancora di più il debito pubblico ( vedasi i famosi ottanta euro elargiti dal 2014 a uso di promozione elettorale e costati 10 miliardi l’anno senza dare alcun beneficio).”
Per il nostro Paese occorre un’azione d’urto, e Civiltà Italiana la chiama shock fiscale.
“Si impone con urgenza l’adozione di misure coraggiose: un vero e proprio shock fiscale che risvegli i gangli vitali della nostra economia e del nostro tessuto sociale. Si proprio il nostro tessuto sociale checché ne pensi e dica quella parte di matrice marxista che non intende rinunciare alla progressività delle imposte perché da sempre legata alla teoria pauperistica che avversa la ricchezza e l’economia capitalistica, ritenendo che l’unica progressività possibile sia quella che lo Stato ottiene applicando aliquote marginali crescenti agli scaglioni dei redditi personali (IRPEF) in quanto queste aiuterebbero a fronteggiare le diseguaglianze e la povertà.”
Sul sito di Civiltà Italiana, www.civilta-italiana.eu nell’Osservatorio Fisco la tematica viene approfondita.
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Pil per abitante nel 2016, la graduatoria delle regioni italiane
Il Pil per abitante nel 2016 risulta pari a 34,2mila euro nel Nord-ovest, a 33,3mila euro nel Nord-est e a 29,9mila euro nel Centro. Lo rileva l'Istat nel rapporto sui 'Conti economici territoriali - anno 2016'. Il differenziale negativo del Mezzogiorno e' molto ampio: il livello del Pil pro capite e' di 18,2mila euro, inferiore del 44,2% rispetto a quello del Centro-Nord (del 44,1% nel 2015). In termini di reddito disponibile per abitante il divario scende al 34,5%. La spesa pro capite per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti nel 2016 e' di 19,9mila euro nel Nord-ovest, 19,6mila euro nel Nord-est, 17,8mila euro al Centro e 12,9mila euro nel Mezzogiorno. Il divario negativo tra Mezzogiorno e Centro-nord e' del 32,6%. Nel 2016 il Pil in volume, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,9% rispetto all'anno precedente, ha registrato un incremento dell'1,3% nel Nord-est, dello 0,9% nel Nord-ovest e dello 0,8% sia al Centro che nel Mezzogiorno. Tra il 2011 e il 2016 le aree che hanno registrato i piu' marcati cali del Pil sono il Centro (-0,8%) e il Mezzogiorno (-0,6%). La flessione e' stata piu' contenuta nel Nord-ovest (-0,5%) mentre per il Nord-est si registra una sostanziale stabilita' (-0,1%)
La graduatoria regionale vede in testa la Provincia Autonoma di Bolzano-Bozen, con un Pil per abitante di 42,5mila euro, seguita da Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Valle d'Aosta. Il Lazio risulta, con 31,6mila euro, la prima regione del Centro in termini di Pil per abitante, ma registra un calo di 2mila euro rispetto al 2011. Nel Mezzogiorno la prima regione per livello di Pil pro capite e' l'Abruzzo con circa 24mila euro. L'ultimo posto della graduatoria e' occupato dalla Calabria, con 16,6mila euro, al di sotto dei 16,9mila euro del 2011, ma in recupero rispetto al 2015 (16,3mila euro).
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Concerto di Natale per l’Universita’ della Terza eta’ di Spoltore
La sezione di Spoltore dell'Università della Terza Eta' ha sottolineato l'arrivo del Natale con un concerto oggi (19 dicembre 2017) nella sala consiliare del Comune. Il concerto con "Gli ottoni di Claudio", diretto dal maestro Fausto Esposito, ha proposto brani della tradizione natalizia alternati con un medley di Glenn Miller, compresa la celebre Moonlight Serenade del 1939.
Tra le altre proposte "The Immigrant" dalla colonna sonora del film "Il Padrino parte II", "Oblivion" di Astor Piazzolla e per concludere, l'immancabile "White Christmas" di Irving Berlin. L'assessore alla cultura Roberta Rullo ha portato gli auguri dell'amministrazione: al termine un un buffet ha allieato il momento dei saluti tra tutti gli iscritti ai corsi dell'Università, le cui lezioni riprenderanno a gennaio 2018. Immancabile la coordinatrice Claudia Della Penna, che si è rallegrata per la chiusura di un altro anno di successi per l'Università. Assieme ad Esposito, altri sette bravissimi musicisti: Fabio Esposito, Marco Pizzica, Lorenzo D’Ascanio, Alessandro Sciarretta, Vincenzo Tinari, Fabio Rotolone e Luca Ricciuti.
Terzo settore, sono 5,5 milioni i volontari in Italia
Le onlus attive in Italia sono 336.275 al 31 dicembre 2015: l'11,6% in piu' rispetto al 2011. Complessivamente impiegano 5 milioni 529mila volontari e 788mila dipendenti. E' quanto rileva l'Istat nel primo 'Censimento permanente delle istituzioni non profit', sottolineando che rispetto al censimento del 2011 il numero di volontari cresce del 16,2% mentre i lavoratori dipendenti aumentano del 15,8%. Si tratta quindi di" un settore in espansione in un contesto economico caratterizzato da una fase recessiva profonda e prolungata (2011-2013) e da una successiva ripresa (2014-15)".
In particolare, sottolinea l'Istat, le istituzioni che operano grazie all'apporto di volontari sono 267.529, pari al 79,6% delle unita' attive (+9,9% rispetto al 2011); quelle che dispongono di dipendenti sono 55.196, pari al 16,4% delle istituzioni attive (+32,2% rispetto al 2011). Nel confronto con i dati rilevati nel 2011, tra le istituzioni con dipendenti diminuisce la dimensione media in termini di dipendenti, passando da 16 dipendenti per istituzione non profit a 14 nel 2015; tra le istituzioni con volontari aumenta invece lievemente la dimensione media in termini di volontari (21 per istituzione nel 2015 a fronte dei 20 del 2011). Sul fronte della distribuzione territoriale, si conferma una elevata concentrazione di onlus nell'Italia settentrionale (171.419, pari al 51% del totale) rispetto al Centro (75.751, pari al 22,5%) e al Mezzogiorno (89.105, il 26,5%). La Lombardia e il Lazio sono sempre le regioni con la presenza piu' consistente di istituzioni non profit (con quote rispettivamente pari al 15,7 e al 9,2%), seguite da Veneto (8,9%), Piemonte (8,5%), Emilia-Romagna (8%) e Toscana (7,9%). Le regioni con la minore presenza di istituzioni sono la Valle d'Aosta (0,4%), il Molise (0,5%) e la Basilicata (1%). - LE RISORSE UMANE Le istituzioni non profit attive al 31 dicembre 2015 contano sul contributo di 5.528.760 volontari e 788.126 lavoratori dipendenti. In media, l'organico e' composto da 16 volontari e 2 dipendenti ma la composizione interna delle diverse tipologie di risorse impiegate varia notevolmente in relazione alle attivita' svolte, ai settori d'intervento, alla struttura organizzativa adottata e alla localizzazione. In particolare, nei settori della Sanita' e dello Sviluppo economico e coesione sociale si riscontra, in media, una presenza molto piu' elevata di dipendenti pari rispettivamente a 15 e 14 unita' di personale. A livello territoriale, le aree che presentano una maggiore concentrazione di dipendenti nelle istituzioni non profit registrano anche una maggiore intensita' di risorse umane impiegate nel settore rispetto alla popolazione residente. Nel Nord-est e nel Centro si rilevano i rapporti piu' elevati di volontari (pari rispettivamente a 1.221 e 1.050 persone per 10 mila abitanti) mentre in termini di dipendenti sono il Nord-ovest e il Nord-est a presentare il rapporto piu' elevato (pari rispettivamente a 169 e 156 addetti ogni 10 mila abitanti). Rispetto al 2011, si rileva per le regioni del Sud una crescita particolarmente sostenuta in termini sia di dipendenti (+36,1%) sia di volontari (+31,4%). LE FORME GIURIDICHE Nel 2015 il settore non profit si conferma essere principalmente costituito da associazioni riconosciute e non riconosciute (286.942 unita' pari all'85,3% del totale); seguono le cooperative sociali (16.125, pari al 4,8%), le fondazioni (6.451, pari al 1,9%) e le istituzioni con altra forma giuridica (26.756, pari all'8%), queste ultime rappresentate prevalentemente da enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, comitati, societa' di mutuo soccorso, istituzioni sanitarie o educative, imprese sociali con forma giuridica di impresa . Rispetto al 2011 le cooperative sociali registrano una decisa crescita (+43,2%) mentre per le fondazioni il tasso di incremento e' molto piu' contenuto (+3,7%). L'aumento piu' elevato si rileva comunque tra le istituzioni con altra forma giuridica (+86,4%). Rispetto alla distribuzione geografica, le associazioni riconosciute e non riconosciute hanno un peso piu' rilevante in Friuli-Venezia Giulia (90,7%), in Abruzzo (89,0%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (88,6%), in Toscana (87,8%) in Calabria, nella Provincia Autonoma di Trento (87,4%) e in Basilicata (87,3%). Le cooperative sociali sono presenti in misura sensibilmente superiore alla media in quasi tutte le regioni meridionali e nelle Isole, in particolare in Sardegna (8,8%), Puglia (8,5%), Sicilia (8,4%) e Campania (8,3%). Le fondazioni sono invece relativamente piu' diffuse in Lombardia (3,6%), Lazio (2,2%), Liguria (2,1%) e Emilia-Romagna (2,0%). Le istituzioni con altra forma giuridica sono piu' presenti in Liguria e in Toscana (12,2%), in Emilia Romagna (9,9%), Piemonte (9,7%), nella Provincia Autonoma di Trento (9,3%), nelle Marche (9,2%) e in Veneto (9,1%). LE ATTIVITA' In base alla classificazione internazionale delle attivita' svolte dalle organizzazioni non profit, l'area Cultura, sport e ricreazione e' il settore di attivita' prevalente nel quale si concentra il numero piu' elevato di istituzioni: quasi 220mila, pari al 65% del totale nazionale. L'Assistenza sociale (che include anche le attivita' di protezione civile), con quasi 31mila istituzioni (pari al 9,2% del totale), si distingue come secondo ambito di attivita' prevalente, seguito dai settori Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi (20.614 istituzioni, pari al 6,1%), Religione (14.380 istituzioni, 4,3%), Istruzione e ricerca (13.481 istituzioni, 4,0%) e Sanita' (11.590 istituzioni, pari al 3,4%). I restanti sei settori raccolgono l'8,0% delle istituzioni non profit. Osservando la distribuzione delle risorse umane per settore di attivita' prevalente, si nota che i dipendenti delle istituzioni non profit sono concentrati in quattro ambiti che raccolgono l'86,1% dei lavoratori del settore: Assistenza sociale e protezione civile (36%), Sanita' (22,6%), Istruzione e ricerca (15,8%) e Sviluppo economico e coesione sociale (11,8%). Ancora piu' marcata e' la concentrazione dei volontari nel settore prevalente: oltre 3 milioni, pari al 56,6%, svolgono la propria attivita' nelle istituzioni attive nella Cultura, sport e ricreazione. I settori dell'Assistenza sociale e protezione civile e della Sanita' catalizzano rispettivamente il 16,1% e il 7,8% dei volontari. - ORIENTAMENTO E MISSION Le istituzioni non profit rilevate nel 2015 sono nel 63,3% dei casi di pubblica utilita' (+1,5% rispetto al 2011) e mutualistiche per il restante 36,7%. L'orientamento e' legato all'attivita' svolta, come emerso gia' nel 2011, le istituzioni solidaristiche sono presenti in misura nettamente superiore alla media nazionale nei settori della Cooperazione e solidarieta' internazionale (100%), della Religione (92%), dell'Assistenza sociale e protezione civile (91,1%), dello Sviluppo economico e coesione sociale (90,2%), della Filantropia e promozione del volontariato (89,0%), della Sanita' (88,7%). Le istituzioni mutualistiche invece sono piu' presenti, in quota nettamente superiore al valore medio nazionale, nei settori delle Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi (52,6%) e della Cultura, sport e ricreazione (46,4%), dove la finalita' dell'organizzazione e' orientata alla tutela degli interessi degli aderenti da una parte e al soddisfacimento dei bisogni di relazionalita', espressione e socializzazione dall'altra. Riguardo alla mission, a livello nazionale il 34,4% delle istituzioni non profit ha come finalita' il sostegno e il supporto a soggetti deboli e/o in difficolta', il 20,4% la promozione e tutela dei diritti, il 13,8% la cura dei beni collettivi
Leggi Tutto »Riapre la basilica di Collemaggio a L’Aquila
Restituita alla cittadinanza aquilana la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, completamente restaurata dopo i gravi danni subiti in seguito al sisma del 2009. Con un modello di collaborazione tra Eni, Soprintendenza, Universita' italiane e Comune dell'Aquila, i lavori sono stati completati nei tempi previsti. La cerimonia di riapertura della Basilica si e' tenuta oggi alla presenza del ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, dell'arcivescovo metropolita dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi, del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, della soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la citta' dell'Aquila e i comuni del cratere, Alessandra Vittorini, dal direttore rapporti con gli azionisti di Eni, Claudio Granata. Nell'ambito della cerimonia si e' tenuta la traslazione dell'urna di S. Celestino V. Con il complesso intervento di restauro della Basilica si e' restituito agli aquilani il monumento nella sua interezza, rispettandone la sacralita' e il significato storico, con interventi che hanno riguardato il consolidamento strutturale con il miglioramento sismico, l'attenta ricostruzione delle parti crollate, il restauro e la ricomposizione degli elementi architettonici e degli apparati decorativi e l'adeguamento tecnologico.
All'intervento sulla Basilica si aggiunge anche la riqualificazione dell'adiacente Parco del Sole che sara' completata nella primavera del 2018. Il percorso di recupero ha affidato la progettazione, la direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici per l'Abruzzo, poi Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L'Aquila e cratere, che ha coordinato l'attivita' di supporto tecnico scientifico garantita dal Politecnico di Milano, dall'Universita' La Sapienza di Roma e dall'Universita' dell'Aquila. L'apporto di Eni, oltre alla componente finanziaria del progetto, che si e' tradotto in un impegno di 14 milioni di euro, e' consistito nell'attivazione delle sue competenze organizzative in progetti articolati, nell'utilizzo di tecnologie avanzate nella capacita' gestionale maturata nel contesto competitivo internazionale in scenari di grande complessita'. Le strutture sono state consolidate, le parti crollate ricostruite utilizzando anche tecniche e tecnologie di moderna concezione, ma compatibili e rispettose dei principi che un attento restauro conservativo suggerisce. In particolare i lavori di restauro della Basilica, hanno riguardato il consolidamento della facciata, del campanile, dell'abside, di tutte le murature e dei pilastri della navata, la ricostruzione della parte crollata del transetto, dei pilastri polilobati, dell'arco trionfale e delle coperture, l'attento restauro degli altari laterali, delle cappelle di Jean Bassand e del Santo. Il restauro ha interessato anche la pavimentazione dell'area del transetto, le balaustre marmoree, gli affreschi e i tanti altri preziosi dettagli della Basilica. Sono stati realizzati, inoltre, nuovi impianti tecnologici ed e' stato installato un sistema di monitoraggio della struttura. E' stato infine realizzato un impianto geotermico che alimenta il sistema di riscaldamento delle panche che ospitano i fedeli nella Basilica.
"La Basilica di Collemaggio e' un simbolo dell'identita' di L'Aquila, ma in qualche modo e' anche un atto dovuto a tutte le sofferenze e le ferite terribili che hanno dovuto subire e attraversare i cittadini. Inoltre e' una prova positiva di collaborazione tra pubblico e privato per finanziare il restauro e una prova delle grandissime competenze nel settore del restauro che abbiamo e che ci invidia tutto il mondo. E' una cosa molto positiva". Cosi' il ministro dei Beni e delle Attivita' culturali e del Turismo, Dario Franceschini, durante la cerimonia di riapertura della Basilica di Collemaggio a L'Aquila restaurata con una collaborazione tra Eni, Soprintendenza, Universita' e Comune. "Coniugare risorse pubbliche e private, coniugare le grandi competenze scientifiche che hanno fatto di questo restauro un grandissima eccellenza che il mondo verra' a studiare, e' un modello. Questo deve essere solo il primo passo di un cammino in cui noi saremo sempre al vostro fianco", spiega ancora Franceschini durante la cerimonia di riapertura della Basilica di Collemaggio a L'Aquila restaurata con una collaborazione tra Eni, Soprintendenza, Universita' e Comune.
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