Redazione Notizie D'Abruzzo

Scatta l’obbligo dell’etichetta d’origine per latte, formaggi, yogurt

Scatta domani, mercoledì 19 aprile, l’obbligo dell’etichetta d’origine per latte, formaggi, yogurt e altri derivati. Ad annunciarlo è Coldiretti Abruzzo, sottolineando che secondo un primo monitoraggio condotto dalla Coldiretti a livello nazionale due confezioni di latte a lunga conservazione su tre sono già in regola con la nuova etichetta di origine mentre è più variegata la situazione per yogurt e formaggi anche perché il provvedimento prevede che sarà possibile, per un periodo non superiore a 180 giorni, smaltire le scorte con il sistema di etichettatura precedente anche per tenere conto della stagionatura.

 “Con l’etichettatura di origine obbligatoria per il latte a lunga conservazione e dei suoi derivati si realizza un altro passo importante nella direzione della trasparenza dell’informazione ai consumatori in una situazione in cui pero’ 1/3 della spesa degli italiani resta anonima – dice Coldiretti Abruzzo - L’obbligo di etichettatura è inoltre una prima boccata di ossigeno per le aziende zootecniche regionali già fortemente penalizzate dalle conseguenze del sisma e del maltempo che nel mese di gennaio, ma già dallo scorso 24 agosto, hanno fortemente mortificato le produzioni degli allevamenti abruzzesi. Invitiamo pertanto a leggere con più attenzione le etichette. Un piccolo gesto che potrebbe salvare dall'estinzione gli allevamenti abruzzesi”.

L’obbligo dell’etichetta di origine sul latte e derivati è scaturito dalla guerra del latte scatenata lo scorso anno dalla Coldiretti contro le speculazioni insostenibili sui prezzi alla stalla e riguarda l'indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale e prevede l'utilizzo in etichetta delle seguenti diciture:

a)    “Paese di mungitura”: nome del Paese nel quale è stato munto il latte;

b)    “Paese di confezionamento e trasformazione”: nome del Paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato.

Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte”: nome del Paese. Se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di più Paesi membri dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate - precisa la Coldiretti - le seguenti diciture: “latte di Paesi UE” per l'operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi UE” per l'operazione di condizionamento o di trasformazione. Infine qualora le operazioni avvengano nel territorio di piu' Paesi situati al di fuori dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: «latte di Paesi non UE» per l'operazione di mungitura, «latte condizionato o trasformato in Paesi non UE» per l'operazione di condizionamento o di trasformazione.

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Due eventi di orientamento degli Istituti Tecnici Superiori abruzzesi

I quattro Istituti Tecnici Superiori abruzzesi, scuole di alta tecnologia post-diploma, specializzati in: Sistema Meccanica a Lanciano (Ch), Efficienza energetica a L'Aquila, Sistema agro-alimentare a Teramo e Sistema moda a Pescara) organizzano due eventi di orientamento finalizzati a sensibilizzare, orientare ed informare gli studenti delle scuole sugli ITS e il loro valore. Giovedi' 20, dalle 9.30 alle 13.00, a Pescara, l'appuntamento e' all'auditorium Flaiano mentre venerdi' 21, dalle 9.30 alle 13.00, sara' la volta dell'Aquila, all'auditorium "Shigeru Ban" del conservatorio Casella di via Savini. E' prevista la presenza di oltre settecento studenti delle V classi provenienti da tutte le province della regione, ai quali le Fondazioni ITS presenteranno la loro offerta formativa altamente professionalizzante e soprattutto immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Infatti, grazie alla presenza di realta' industriali al proprio interno, gli ITS consentono una formazione ad alto tasso di occupazione nell'attuale mercato del lavoro. "Non e' certo per caso, - ha commentato l'assessore alla Formazione, Marinella Sclocco - se, alla fine del triennio di studi, il 90 per cento dei ragazzi riesce a trovare una collocazione lavorativa stabile. Evidentemente, - ha aggiunto - unire le politiche di istruzione, formazione e lavoro con le strategie industriali si rivela un fattore vincente". L'assessore Sclocco ha, inoltre, ricordato come, finita la fase dello start-up, quella degli ITS in Abruzzo rappresenti ormai una realta' concreta. "Tra gli ingredienti principali degli ITS - ha sottolineato - c'e' una puntuale lettura delle esigenze del sistema produttivo regionale. A fare la differenza, infatti, e' l'interazione virtuosa tra pubblico e privato". Ospite di eccezione sara' Luciano Ziarelli, esperto di risorse umane e coaching, che, con il suo percorso di teatro-educativo "La storia siamo noi: prove di volo della vita" basato su video, canzoni e contenuti emozionali, trasmettera' ai ragazzi spunti di riflessione sul futuro lavorativo e di vita. Gli eventi sono co-progettati da tutti gli ITS, in collaborazione con la Regione Abruzzo e dell'Ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo.

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Sulmona, in 10 mila alla Madonna che scappa

Oltre diecimila persone hanno assistito alla Madonna che scappa in piazza a Sulmona. Pochi minuti prima della corsa prevista come tradizione a mezzogiorno in punto, la pioggia ha smesso di cadere su piazza Garibaldi, lasciando spazio a un timido raggio di sole che ha reso ancora suggestiva la corsa. Sulmona quest'anno celebra anche il Bimillenario della nascita di Ovidio, con cerimonie che dureranno un anno intero e che richiamano studiosi e pubblico da tutto il mondo: la Madonna che scappa si e' inserita nel calendario dall'esterno ma sempre con grande successo. Una corsa quasi perfetta con la statua della Madonna che si e' piegata leggermente sulla sinistra, ma solo gli occhi piu' attenti e gli obiettivi dei fotografi hanno registrato il lieve ondeggiamento. Per il resto tutto come previsto con il manto nero che e' caduto in modo impeccabile all'altezza del fontanone della piazza, lasciando il posto all'abito verde, segno di speranza e di rinascita. Unico fuori programma la sostituzione all'ultimo momento di uno dei componenti della quadriglia: Fausto Proietti ha lasciato il posto a Giuseppe Pera, per un problema muscolare accusato alla vigilia della corsa. Le emozione si rinnova da secoli e fino a qualche anno fa la corsa della Madonna che scappa in piazza era legata ai ritmi della vita contadina: dal suo andamento, infatti, le famiglie che lavoravano nei campi traevano indicazioni e presagi circa l'andamento dell'anno agricolo e possibili calamita' naturali.

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Adotta un Talamo, antico rito finanziato dagli emigrati

Il Comune di Orsogna ha scelto la strada del mecenatismo per sostenere e far continuare a vivere i Talami, uno dei riti religiosi piu' singolari della tradizione abruzzese, quadri biblici viventi che sfileranno nel paese marrucino il 18 aprile, martedi' dopo Pasqua, dalle ore 10. All'iniziativa "Adotta un Talamo" hanno aderito imprese, storiche associazioni di orsognesi nonche' singoli cittadini che vivono all'estero. Per dare forza alla manifestazione, da New York a Boston, da Everett a Roccascalegna alla stessa Orsogna, ci si e' mobilitati con cospicue donazioni per aiutare i Talami a vivere. Orsogna fu interessata dopo la Seconda guerra mondiale da una forte emigrazione: nel 1936 erano circa 6.500 gli abitanti, oggi sono poco piu' di 4.000. Gran parte si trasferi' negli Stati Uniti. Il legame e' rimasto solido proprio grazie alle associazioni di orsognesi che oggi sostengono una delle piu' significative tipicita' abruzzesi, riconosciuta dal ministero del Turismo nel 2011 "Patrimonio d'Italia per la tradizione". I Talami sono interpretati da attori immobili davanti a un fondale affrescato, i quali mettono in scena episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. Ogni quadro e' posto su carri agricoli trainati da trattori, tranne il settimo, portato a spalla dagli Alpini. Sono sei i Talami adottati: il primo (che partira' dal Quartiere Li 'mburze) e' stato scelto dalla Mutual Aid Society di New York, una delle piu' antiche e importanti associazioni di orsognesi negli Stati Uniti d'America; il II Talamo (dal quartiere Quarte de la ville - corso Umberto I) e' finanziato dalla Ditta Domenico Travaglini di Roccascalegna; il III (dal Quarte de la ville - via Adriatico) e' offerto dagli "Amici di Boston" Rocco e Bina Scenna, P. Gioioso e Sons Inc., Rocco e Serafina D'Angelo, Carmen e Ida D'Angelo, Carmine e Angela Di Flumeri, Worldwide Wine of New England, Frank Pasciuto/Vittorio Tenaglia, Maria (Moda) D'Alleva/Angelo Tummino; il IV Talamo (dal Quarte a balle - piazza Martiri Civili) e' finanziato dalla Ditta Giuseppe Gallucci di Orsogna; il V Talamo (Quarte a monte - viale Raffaele Paolucci) e' adottato dall'Associazione Sons of Orsogna di Everett in Massachusetts, altra storica associazione con cui sono rimasti sempre forti i legami; il VI Talamo (dal Quarte a balle - via Trento e Trieste) dagli "Amici di Boston" Giovanni e Luisa Saraceni, Cumar - Ivo Cubi, Francesco e Rosalba Paolini, Pasquale e Gianna D'Angelo, Nicola e Gabriella Cipollone, Cassano Family, Circle Laundry - Alex Della Pace, Court House Food.

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Pescara, due arresti per una aggressione in strada

Avrebbero aggredito, massacrato di botte e ferito in modo serio un connazionale al culmine di una lite, mandandolo in ospedale per fratture varie alle ossa nasali e al volto. Per il reato di lesioni aggravate personali in concorso e minacce aggravate sono stati arrestati due romeni, P.I., 40 anni e H.A. (27), entrambi senza fissa dimora.

I due, per futili motivi, avrebbero iniziato a litigare con la vittima, loro connazionale di 41 anni, aggredendolo a calci e pugni, in via Lago di Campotosto, nella zona di Portanuova. L'aggressione sarebbe avvenuta dinanzi a diversi testimoni che sarebbero stati anche minacciati dai due aggressori, prima della fuga. E sono stati poi proprio i testimoni a mettere sulla strada giusta gli agenti delle Volanti della Polizia di Stato che, poco dopo hanno rintracciato i due presunti aggressori che avevano ancora gli abiti sporchi di sangue.

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Spoltore, cerimonia della Madonna Abbandonata

Si e' svolta regolarmente la cerimonia della Madonna Abbandonata, tradizionale appuntamento pasquale in piazza d'Albenzio in centro storico a Spoltore. Secondo alcuni studiosi l'esatta denominazione antica sarebbe quella della 'bandunata', ossia del pendolo che le statue del Cristo e della Madonna compiono nella piazza avanti e indietro. La manifestazione ha molto in comune con la Madonna che scappa di Sulmona e come sempre raccoglie turisti e appassionati dalla provincia. Grande partecipazione di pubblico e alto gradimento per la piazza liberata dalle auto nell'occasione.

 

immagine tratta dal profilo fb della manifestazione

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Duplice omicidio di Ortona, confermate le accuse

Duplice omicidio, ma anche tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Sono le altre accuse che emergono a carico di Francesco Marfisi, il 50enne di Ortona che giovedi' ha ucciso a coltellate la moglie Letizia Primiterra e l'amica di lei Laura Pezzella. All'uomo vengono contestate le lesioni personali nei confronti di sua figlia, incinta, circostanza quest'ultima che ha fatto scattare un'aggravante. La figlia era arrivata mentre l'uomo stava colpendo la moglie, lui ha colpito la ragazza con un fendente provocandole una ferita alla testa ed escoriazioni a un braccio. L'accusa di tentato omicidio, invece, e' riferita alla donna che ospitava la moglie Letizia in casa quando e' avvenuto l'omicidio. Marfisi avrebbe minacciato la donna, prima di salire in auto per raggiungere l'abitazione di Laura Pezzella. Dopo il secondo delitto Marfisi e' tornato nel luogo del primo ed e' sceso dall'auto con i coltelli in pugno. Ha trovato pero' sulla sua strada i carabinieri che lo hanno accerchiato e arrestato. Per il giudice, che ha applicato a Marfisi la custodia cautelare in carcere, come richiesto dal pm Ciani, vi e' un evidente e intensissimo pericolo di reiterazione del reato e devono essere valutati anche i precedenti del 50enne, per rapina e per lesioni personali, che, secondo il Gip, confermano una personalita' impulsiva e l'assenza di adeguato autocontrollo

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Tragedia in autostrada, muore un bimbo di 9 anni in un incidente stradale

Un bambino di nove anni morto, madre e sorellina ferite gravemente, padre e un altro fratellino quasi incolumi. E' al momento il bilancio di un grave incidente stradale avvenuto intorno alle 19 sull'A25, (Roma-Pescara) tra i caselli autostradali di Pescina e Celano (L'Aquila), in direzione Roma. Secondo una prima ricostruzione l'auto si sarebbe schiantata contro un viadotto. Sul posto sono subito intervenute ambulenza del 118 da Avezzano ed un elicottero decollato dall'aeroporto di Preturo, all'Aquila. 

All'interno della Ford "Kuga" condotta dal capofamiglia, c'era anche un neonato, che legato sul seggiolone e' rimasto illeso. Gravi invece le condizioni della sorellina di 7 anni, mentre per il fratellino di 9 anni non c'e' stato nulla da fare. Sotto choc moglie e marito. L'incidente si e' verificato sul viadotto di Collarmele. L'auto si e' schiantata contro il guard rail e poi si e' ribaltata. Sul posto, oltre agli operatori del 118, sono intervenuti i Vigili del fuoco di Avezzano e la Polizia Stradale di Pratola Peligna

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Sono 4,7 milioni gli italiani che lavorano di domenica

Sono 4,7 milioni gli italiani che lavorano di domenica: e' quanto emerge da un'analisi realizzata dall'Ufficio studi della Cgia, riferita al 2016, secondo la quale una buona parte di questi e' impegnata in negozio, in fabbrica o in ufficio anche il giorno di Pasqua, spesso in settori legati al turismo. Dei 4,7 milioni di lavoratori della domenica, 3,4 sono dipendenti e gli altri 1,3 autonomi (artigiani, commercianti, esercenti, ambulanti, agricoltori). Se un lavoratore dipendente su cinque e' impiegato nel giorno tradizonalmente dedicato al riposo, per i lavoratori autonomi questo dato sale a quasi uno su quattro. Il settore dove la presenza al lavoro di domenica e' piu' elevata e' quello degli alberghi e dei ristoranti: i 688.300 lavoratori dipendenti coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti del settore per il 68,3%. Seguono il commercio (579.000 occupati pari al 29,6% del totale), la Pubblica amministrazione (329.100 dipendenti pari al 25,9%), la sanita' (686.300 pari al 23%) e i trasporti (215.600 pari al 22,7%). Negli ultimi anni - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - il trend degli occupati di domenica e' aumentato costantemente sia tra i dipendenti che tra gli autonomi. Nel settore commerciale, grazie alla liberalizzazione degli orari introdotta dal governo Monti, una risposta alla crisi e' stata quella di aumentare i giorni di apertura dei negozi. Con la grande distribuzione e gli outlet che durante tutto l'anno faticano a chiudere solo il giorno di Natale e quello di Pasqua, anche le piccolissime attivita', nella stragrande maggioranza dei casi a conduzione familiare, sono state costrette a tenere aperto anche nei giorni festivi per non perdere una parte di clientela". Le realta' territoriali dove il lavoro "domenicale" e' piu' diffuso sono quelle dove la vocazione turistica e commerciale e' prevalente: Valle d'Aosta (29,5% di occupati alla domenica sul totale dipendenti presenti in regione), Sardegna (24,5%), Puglia (24%), Sicilia (23,7%) e Molise (23,6%) guidano questa particolare graduatoria. In coda alla classifica, invece, si posizionano l'Emilia Romagna (17,9%), le Marche (17,4%) e la Lombardia (16,9%). La media nazionale si attesta al 19,8%. 

 "La maggiore disponibilita' di alcuni territori a lavorare nei weekend - dichiara il segretario della Cgia, Renato Mason - va in gran parte ricondotta al fatto che buona parte del Paese ha un'elevata vocazione turistica che coinvolge le localita' montane e quelle balneari, le grandi citta', ma anche i piccoli borghi. E quando le attivita' turistico-ricettive sono aperte anche la domenica, i settori economici collegati, come l'agroalimentare, la ristorazione, i trasporti pubblici e privati, i servizi alla persona, le attivita' manutentive, etc., sono incentivate a fare altrettanto". Rispetto agli altri Paesi europei, comunque, l'Italia si posiziona negli ultimi posti della classifica tra chi lavora di domenica. Se nel 2015, in riferimento ai lavoratori dipendenti, la media dei 28 paesi Ue era del 23,2% - con punte del 33,9% in Danimarca, del 33,4% in Slovacchia e del 33,2% nei Paesi Bassi - da noi la percentuale era del 19,5%. Solo Austria (19,4%), Francia (19,3%), Belgio (19,2%) e Lituania (18%) presentavano una quota inferiore alla nostra. Ricordiamo, infine, l'elenco delle principali professioni che da sempre lavorano anche la domenica. Esso e' costituito da: medici, infermieri, farmacisti, commessi, negozianti, addetti al soccorso stradale, benzinai, bagnini, giornalisti, operatori radio-Tv, fotografi, operai su impianti a ciclo continuo, addetti ai musei/cinema/teatri/mostre e spettacoli vari, guide turistiche, tipografi, grafici, ferrovieri, tramvieri, casellanti, autisti, taxisti, piloti- assistenti e controllori di volo, poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigilantes, vigili urbani, vigili del fuoco, atleti professionisti, baristi, pasticceri, panificatori, gastronomi, fioristi, commessi, edicolanti, cuochi, camerieri, ristoratori, albergatori, tabaccai, ambulanti, allevatori di bestiame, pescatori, marinai, portuali, colf e badanti. 

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