A prescindere da quello che sara' il prossimo torneo, la societa' biancazzurra e' gia' al lavoro per la prossima stagione. E anche nel 2017 il Delfino Pescara 1936 ha deciso di legarsi al territorio, decidendo di rimanere in Abruzzo per cio' che concerne il ritiro estivo 2017, scegliendo le localita' montane di Rivisondoli (L'Aquila) e Palena come sede della preparazione estiva. La prima parte di lavoro e' in programma a Rivisondoli indicativamente dal 10 al 25 luglio, presso il locale campo sportivo e le strutture messe a disposizione dal Comune che, gia' in passato, ha ospitato la compagine biancazzurra. Dopo un breve periodo di stop, si riprendera', indicativamente dal 29 luglio al 7 agosto a Palena, gia' sede del ritiro lo scorso anno. Il presidente Daniele Sebastiani "Sono sempre stato convinto che l'Abruzzo non ha nulla da invidiare alle piu' blasonate localita' montane, ma mai come quest'anno e visti anche i recenti fatti che hanno sconvolto l'intera Regione, siamo stati piu' che convinti nel rimanere nella nostra terra. Speriamo che questa nostra volonta' sia anche un segno per l'intero indotto turistico ed economico oltre che rafforzare l'immagine della Pescara Calcio come punto di riferimento calcistico dell'intera Regione". Il Pescara 1936 ringrazia il Sindaco di Rivisondoli Roberto Ciampaglia e il Sindaco di Palena Claudio D'Emilio e le rispettive comunita' per la grande passione, disponibilita', e calore che hanno mostrato anche in questa occasione.
Leggi Tutto »Iannascoli: voglio ancora rilevare il Pescara
E' tornato a parlare dell' offerta, presentata poche settimane fa, per l'acquisizione della maggioranza azionaria del Pescara Calcio, offerta poi respinta dall'attuale presidente del Delfino Daniele Sebastiani, il socio di minoranza del sodalizio biancazzurro, Danilo Iannascoli, presidente del Pescara calcio a 5. "La mia offerta - ha detto - voglio precisare che non e' stata respinta dalla societa' del Pescara ma dal presidente Sebastiani. Io ero intenzionato ad acquistarla e avevo fatto una proposta perche' il presidente aveva detto che era intenzionato a venderla, poi penso ci abbia ripensato lo stesso giorno e non ha neanche aperto la trattativa, ma io sono sempre pronto, e tra l'altro ho il 30% delle quote e percio' sono in societa' e continuo a finanziare questa societa' e quindi proseguiro' fino a quando riterro' opportuno farlo, ma spero di poter prendere la maggioranza delle quote. Non faro' una nuova offerta perche' prima non c'e' stata la possibilita' di continuare la trattativa, e visto che non l'ha neanche aperta, io non posso rilanciare. Nel momento pero' in cui lui vorra' vendere, sicuramente mi chiamera'". Sul campionato disputato fino ad oggi dalla squadra prima affidata a Oddo e poi a Zeman, Danilo Iannascoli ha aggiunto: "E' un bruttissimo campionato. Il torneo di serie A piu' scarso degli ultimi anni. Ci sono quattro squadre che praticamente hanno giocato un campionato a parte e lo hanno giocato malissimo, e mi riferisco ovviamente a Empoli, Palermo, Crotone e Pescara. Io lo dissi, anche quando presentai l'offerta e che feci, perche' pensavo e lo penso anche oggi addirittura, che ci fosse la possibilita' di salvarsi perche' l'Empoli non e' migliore delle altre tre squadre e quindi del Pescara, ma se le settimane passano e tu non riesci a vincere le partite, con l'Empoli che continua a perdere, e' evidente che il campionato del Pescara non puo' essere stato bello".
Leggi Tutto »Pescara. L’assessore Allegrino in visita ai centri sociali anziani
Circa 1000 gli anziani che trovano accoglienza nei cinque centri sociali istituiti dal Comune.
Sopralluogo dell'assessore Allegrino: “Presto un tavolo di coordinamento con tutti gli operatori”.
Sono circa 1000 gli anziani che trovano accoglienza nei centri sociali istituiti dal Comune e che frequentano con assiduitàcorsi di ginnastica e ballo di gruppo, di inglese e informatica, o trascorrono pomeriggi a giocare a carte con i “coetanei”. Per verificare la corrispondenza delle attività ricreative organizzate nelle strutture rispetto alle loro esigenze, l’Assessorato alle Politiche sociali istituirà a breve un tavolo di coordinamento con le cooperative che le organizzano quotidianamente. L’impegno è stato preso dall’assessore Antonella Allegrino che ieri ha visitato i cinque centri sociali di via Di Sotto, via Nazionale Adriatica Nord, via Stradonetto, via Pietro Nenni e piazza Grue incontrando operatori ed iscritti. “Gli anziani sono una risorsa preziosa per la nostra comunità, ma vivono spesso in una condizione di abbandono e solitudine – spiega - I centri sociali sono un punto di riferimento che consente loro di socializzare, di aggregarsi ed esprimere, ad esempio, la passione per il ballo o il desiderio di mantenersi in salute facendo ginnastica. Sono iniziative che favoriscono una longevità attiva e che coordineremo attraverso una cabina di regia che ci è stata sollecitata dagli stessi operatori per ottimizzare le attività e dare risposte alle richieste degli iscritti”.
Il “viaggio” nei centri sociali è iniziato da quello di via di Sotto, ai colli, gestito da quattro operatori della cooperativa Ambra. Nella struttura, che iscritti dai 70 anni in su, in gran parte donne, si tengono frequentatissimi corsi di ballo di gruppo e tutte le domeniche pomeriggio si balla con musica dal vivo. Molta richiesta per i corsi di attività motoria, a cui si accede con un piccolo contributo di 20 euro l’anno, e anche per il laboratorio di informatica. Nella struttura ampia e luminosa, dove è ubicata anche la sede circoscrizionale, oltre, alla sala dedicata alle attività motorie, sono a disposizione degli anziani una stanza più piccola, in cui si ha la possibilità di giocare a carte e partecipare ai tornei di burraco organizzati durante l’anno, e una biblioteca con il computer. Circa 150 gli iscritti del centro sociale di via Nazionale Adriatica nord, gestito da quattro operatori della cooperativa “il Gabbiano” e ospitato in una piccola villetta a due piani circondata da un giardino. Anche qui sono tante le richieste per frequentare i corsi di attività motoria e di ballo di gruppo, ma c’è anche la possibilità di accedere a laboratori teatrali, di découpage, ceramica e raku, oltre che di giocare a carte. Occasionalmente vengono organizzate visite mediche, in collaborazione con la Asl, che riguardano soprattutto la vista, l’udito e controlli cardiologici. Nel cuore del quartiere di Villa del Fuoco, in via Stradonetto, in una piccola struttura al piano terra, ci sono i locali del centro sociale gestito dai quattro operatori della cooperativa “Il Germoglio” dove, oltre ai corsi di geromotricità e di ballo di gruppo, ci sono “classi” di informatica costituite da un centinaio di elementi, laboratori di arte terapia, di riscoperta di antichi mestieri, il gruppo di teatro dialettale “Nu lampe de gioventù” e un coro gospel di recente formazione.
“Ci sono persone che, frequentando questo centro, sono riuscite a sconfiggere la depressione e la solitudine o che, attraverso i corsi di ballo, cercano di alleviare i tremori e le rigidità del morbo di Parkinson - ha spiegato l'operatrice Aida Di Martino - La struttura è un punto di riferimento per gli anziani del quartiere, ma ci sono iscritti che vengono da altre zone della città per seguire le nostre attività”. Poco distante da via Stradonetto, nel quartiere San Donato, si trova il centro sociale di via Pietro Nenni, gestito dalla cooperativa “Il Sole”. Oltre alle attività motorie, ai corsi di inglese e informatica, sono stati avviati laboratori di letteratura espressiva che hanno registrato un’ampia partecipazione degli iscritti. In estate, le attività “traslocano” al mare per evitare che gli anziani, al chiuso, soffrano il caldo. Autogestito, infine, il centro sociale di piazza Grue, dove gli iscritti hanno la possibilità di giocare a carte, consultare i libri della biblioteca,e un'ampia collezione di fumetti, frequentare corsi di lingue, di ginnastica,di yoga, di ballo, giocare a calcio balilla e con giochi da tavolo. “Andare a toccare con mano la realtà dei centri sociali è stato importante anche in vista della imminente scadenza dei bandi e la pubblicazione dei nuovi avvisi con cui ne riaffideremo la gestione - ha concluso Allegrino - Dopo questo primo contatto con gli operatori, terrò una serie di incontri con gli anziani per recepirne le richieste. I primi sono in programma l’11 aprile, quando incontrerò gli iscritti di via di Sotto e via Nazionale Adriatica Nord”. Secondo quanto riportato dai referenti all'assessore Allegrino nel corso del sopralluogo, risultano i seguenti dati in merito alle iscrizioni, anche se bisogna considerare che ogni anziano ha la possibilità di iscriversi a più strutture: nel dettaglio via Di Sotto 250 iscritti, via Nazionale Adriatica 100 iscritti, via Stradonetto 290 iscritti, via Pietro Nenni 300 iscritti, piazza Grue 180 iscritti.
Le Storie di Alanno: l’8 aprile presentazione del libro
Le Storie di Alanno, questo il titolo del libro che sarà presentato l'8 aprile 2017 con l'intervento dello storico e saggista Licio Di Biase.
Il testo, presentato da Scep Service, è il frutto del lavoro di Giovanni Assetta, che è stato Sindaco della città.
L'appuntemento è al Teatro Comunale alle ore 18,00
Epatite E, colpito un italiano su 10
In Italia quasi una persona su dieci ha gli anticorpi per l'epatite E, segno che e' entrata in contatto con il virus, che nel nostro paese si trasmette soprattutto per via alimentare. Lo ha scoperto il primo studio sulla prevalenza nazionale fatto sui donatori di sangue dal Centro Nazionale Sangue e dall'Istituto Superiore di Sanita', presentato oggi a Roma. Quella da epatite E e' un'infezione 'a due facce', che nei paesi in via di sviluppo, dove sono presenti i genotipi 1 e 2, fa decine di migliaia di morti l'anno. In quelli industrializzati, in cui i genotipi prevalenti sono 3 e 4, la malattia e' nel 90% dei casi asintomatica, mentre puo' dare epatiti acute e croniche in pazienti immunodepressi. Per verificarne la prevalenza sono stati analizzati oltre 10mila campioni da donatori di sangue di tutta Italia. "Nell'8,6% dei campioni sono stati trovati gli anticorpi per il virus - ha spiegato Simonetta Pupella, coordinatrice dell'Area sanitaria del Cns, durante il convegno 'Virus dell'epatite E e sicurezza del materiale biologico umano' -, segno che nel passato c'e' stato un contatto con il virus. Il dato ha una grande variabilita' sia regionale che all'interno delle singole regioni". La prevalenza minore e' stata trovata in Basilicata, con il 2,2%, un decimo di quella dell'Abruzzo, che e' risultata del 22,2%. In generale le regioni dell'Italia centrale, Abruzzo, Marche, Lazio, Toscana e Umbria, e la Sardegna hanno mostrato la prevalenza maggiore, dovuta probabilmente al consumo maggiore di carne cruda di maiale, ad esempio le salsicce di fegato che diversi studi hanno indicato come possibile veicolo. In nessuno dei campioni e' stato invece trovato il virus attivo e capace di replicarsi. "Lo studio e' stato condotto su indicazione del Centro di Controllo delle Malattie del ministero della Salute - spiega Giancarlo Maria Liumbruno - ed e' solo il primo step. Ora proseguira' con uno studio prospettico, in cui il virus verra' cercato in donatori arruolati tenendo conto dei dati di prevalenza emersi da questo studio. L'infezione e' considerata una malattia emergente in Europa, e tutti i paesi stanno iniziando ad analizzarla con attenzione per valutare l'eventuale necessita' dell'adozione di misure di screening". Per quanto riguarda l'epatite acuta da virus E il paese europeo con piu' casi e' la Francia, che nel 2014 ne ha avuti 1825, mentre in Gran Bretagna ne sono stati censiti 800. In Italia la rete del ministero della Salute ha trovato tra il 2007 e il 2016 211 casi, in prevalenza in uomini di eta' media 40 anni. "Il rischio maggiore e' di una trasmissione per via alimentare per quasi tutti i pazienti - ha osservato Dragoslav Domanovic dell'Ecdc - solo per quelli fortemente immunodepressi, che sono trattati con una grande quantita' di prodotti del sangue, e' maggiore il rischio di trasmissione attraverso questi prodotti".
Leggi Tutto »Corepla e Legambiente, riciclo plastica è eccellenza italiana
L'economia circolare conviene, fa bene all'ambiente, allo sviluppo dell'occupazione, alla crescita dell'innovazione e alle tasche dei cittadini. Questo il messaggio confermato da Legambiente e Corepla che hanno presentato numeri e storie di successo di riciclo della plastica. Una buona raccolta differenziata, il corretto riciclo, una puntuale sensibilizzazione, sono inoltre elementi fondamentali per affrontare anche il marine litter, per individuarne le cause e trovarne le soluzioni. Le nuove frontiere dell'economia circolare, innovative case histories imprenditoriali nel campo del riciclo della plastica, istituti di ricerca e università, cittadini e istituzioni, dunque oggi a confronto a Roma nel corso del convegno organizzato da Legambiente e Corepla, 'L'economia circolare conviene. L'industria del riciclo della plastica come vantaggio competitivo in Italia e in Europa'. L'incontro, aperto dal presidente di Corepla Antonello Ciotti e dal direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani, ha visto la partecipazione di esperti del settore come Michel Loubry (responsabile Marine litter PlasticsEurope), Loris Pietrelli (ricercatore Enea), Giorgio Zampetti (responsabile scientifico Legambiente) e Fabio Fava (Università di Bologna - Strategic Board Bluemed), di rappresentanti di innovative aziende di riciclo, come Palmino Di Giacinto (amministratore unico CIER), Emanuele Rappa (amministratore delegato Revet) e Michele Rasera (direttore generale Contarina). Alla tavola rotonda sulla leadership italiana nel nuovo scenario europeo definito dal pacchetto sull'economia circolare hanno partecipato il Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, il presidente della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera Ermete Realacci, il vicepresidente di Anci e sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il presidente Conai Roberto De Santis, il presidente Unionplast Giorgio Quagliuolo, il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile Edo Ronchi e la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni.
Un ciclo continuo di sviluppi positivi che ottimizzano l'uso di risorse finite e i flussi rinnovabili, a qualsiasi latitudine. È l'economia circolare, la cui evoluzione più recente vede nel riciclo della plastica la creazione di valore condiviso che comporta positive ricadute industriali, economiche e occupazionali. Driver di competitività per il settore e per l'industria italiana, per la ricerca e innovazione sui nuovi materiali, il riciclo della plastica è un importante contributo al risparmio energetico, alla creazione innovativa di nuova materia prima, alla tutela del territorio. Vantaggi per la collettività che si traducono, in dieci anni (ricerca Althesys 2014), in oltre 7 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell'aria, in 3,3 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati, una sensibile riduzione del ricorso alla discarica (nel 2015 lo 0,8%), 668 milioni di euro di fatturato derivante da vendita di materia prima recuperata, e infine un indotto industriale stimato in 3 miliardi di euro. Secondo il Final Report 'Marine litter study to support the establishment of an initial quantitative headline' di Arcadis, commissionato da European Commission - DG Environment. (2013), l'economia circolare e lo sviluppo della filiera di riciclo sono fondamentali anche per combattere il fenomeno del marine litter. Con l'adozione degli obiettivi Ue, l'aumento del riciclo dei rifiuti e del packaging, la riduzione e l'eliminazione delle discariche infatti, si avrebbe la massima riduzione del marine litter (-35%) e una sostanziosa riduzione dei costi, che potrebbe arrivare a 168 milioni di euro all'anno. Nello specifico, se si aumentasse nei Comuni la raccolta e dunque il riciclo dei rifiuti, ci sarebbe anche una riduzione di quelli marini del 7,4% e una riduzione dei costi di 35 milioni di euro. Secondo il monitoraggio di Goletta Verde, nei mari italiani buona parte dei rifiuti galleggianti (gli altri vanno a fondo) è costituito da plastiche abbandonate in mare. Tra le cause principali del problema, la cattiva gestione dei rifiuti urbani da parte dei Comuni, a cui si aggiungono l'abbandono consapevole da parte dei cittadini e le attività produttive, tra le quali la pesca risulta essere responsabile del 46% dei rifiuti monitorati.
E anche il 2016 ha il segno + per la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. Sono 960.000 le tonnellate raccolte nel 2016 (+6,9% rispetto al 2015) e 550 mila le tonnellate di imballaggi in plastica riciclate da Corepla. Il Veneto si conferma regione capofila con quasi 25 kg di imballaggi in plastica raccolti per abitante all'anno, seguito dalle ottime prestazioni di Sardegna (20,8 kg/ab/anno), Marche (19,7) e Valle d'Aosta (19,5). L'Emilia Romagna (18 kg come il Piemonte) si conferma prima regione del Nord Est, seguita nella classifica generale, dalla Campania (17,7) e dalla Lombardia (17,6). Buone performance anche per la Toscana (17,4), il Friuli Venezia Giulia (17,1) e il Trentino Alto Adige (16,7), seguite dalle regioni del centro sud: Umbria (15,6), Abruzzo (15,1) e Lazio (13,1). La raccolta in Liguria si attesta sui 12,7 kg a persona, poco più della Puglia (11,2) e della Calabria (9,7), seguite dalla Basilicata (7,9), dal Molise (6,8) e dalla Sicilia che rimane ancora fanalino di coda con 4,8 kg di materiale recuperato. In media, sono 15,8 i chilogrammi di imballaggi recuperati per abitante all'anno in Italia. La nuova materia prima derivata dal riciclo degli imballaggi in plastica rappresenta un nuovo e potente fattore di competitività, oltre che un vantaggio in termini di risparmio energetico e di beneficio per l'ambiente, come conferma il Pacchetto sull'economia circolare attualmente in fase di discussione a livello europeo che prevede una serie di misure per facilitare la trasformazione dell'economia europea in senso circolare, che potrebbero portare alla creazione di 867mila posti di lavoro in più, di cui 190mila solo in Italia, entro il 2030.
Leggi Tutto »Ricostruzione privata, concessi circa 6 miliardi e 237 milioni di euro
Per la ricostruzione privata del post sisma 2009 sono stati concessi circa 6 miliardi e 237 milioni di euro. In particolare, per la ricostruzione del Comune dell'Aquila e della periferia - i dati sono riferiti al 6 febbraio 2017 - l'importo concesso alle 24.575 pratiche istruite ammonta a 4 miliardi 903 milioni e 537 mila euro. Le pratiche da istruire sono ancora 2.121 e l'importo richiesto e' di 2 miliardi 697 milioni 934 mila euro. Per quanto riguarda la ricostruzione dei 56 comuni del cratere sismico (L'Aquila esclusa) i contributi concessi al 31 marzo 2017 sono pari a 1 miliardo e 334 milioni di euro. Per quanto concerne la ricostruzione pubblica riferita al Comune dell'Aquila e ai centri storici della periferia l'importo richiesto ad oggi e' di 2 miliardi 143 milioni 738 mila euro circa di cui finanziato 1 miliardo 991 milioni 636 mila euro.
A distanza di 8 anni dal sisma che ha devastato L'Aquila e il circondario sono ancora 8.876 le persone alloggiate nei Progetti Case e 2.272 quelle che si trovano nei Map (moduli abitativi provvisori), secondo i dati aggiornati al 31 marzo 2017. Nel totale sono tuttavia ricompresi anche gli sfollati del terremoto del centro Italia che comunque sono una netta minoranza anche se un dato preciso non e' al momento possibile farlo. Piu' nel dettaglio i nuclei familiari assegnatari di alloggi del Progetto Case sono 3.517, i nuclei familiari assegnatari di alloggi Map 1.137. Gli alloggi liberi sono 121 nel Progetto Case. e 37 nei Map
"A otto anni dal sisma che ha distrutto L'Aquila e il circondario la vera piaga continua ad essere la ricostruzione pubblica". Lo dice il sindaco, Massimo Cialente "soddisfatto", invece, per la ricostruzione privata della periferia, che e' ha potuto portare avanti direttamente il Comune con la sua filiera e che "ha corso tanto". "A maggio 2015 - dice - abbiamo ricostruito case per 42 mila persone". Il sindaco ci tiene a sottolineare che tutto e' stato possibile gia' prima dell'entrata in vigore della legge Barca. "La ricostruzione del centro storico - osserva - e' partita solo a marzo 2013 e adesso si lavora alacremente come testimoniano le quasi 100 gru disseminate sul territorio. Il problema - afferma Cialente - oggi e' ancora nella ricostruzione dei centri storici delle frazioni dove si registrano gravi ritardi causati dalla nuova legge sugli appalti pubblici. Ma la stessa cosa avviene anche nel centro storico del capoluogo dove la ricostruzione pubblica proprio non cammina: basti pensare al Teatro Comunale, o al Duomo, c'e' una lentezza incredibile. Stessa cosa avviene per la ricostruzione delle scuole e in tutti gli edifici che sono pubblici. Gli unici ricostruiti dopo 8 anni sono il Palazzo di Giustizia, l'Anas e la Corte d'Appello. Il resto e' tutto fermo. In queste ore c'e' il senso della beffa".
"Ad aprile 2016 - ricorda Cialente - e' uscito il nuovo codice degli appalti che annullo' l'appalto concorso, quindi abbiamo dovuto bloccare parecchi interventi per fare le gare d'appalto e i progetti esecutivi. Forse lo Stato si e' reso conto dell'errore e probabilmente si ritorna indietro cosi' da accelerare i tempi. Il dramma e' che i cittadini non se ne rendono conto e se la prendono con il sindaco. Oggi fare un appalto pubblico ha dei tempi biblici che non sono pari a quelli di altri paesi europei. Il problema - sottolinea il primo cittadino - non e' fare norme anticorruzione, cambiare codici, bisogna che corrotti, corruttori e faccendieri, una volta individuati, vengano processati immediatamente senza prescrizioni. Occorre la certezza della colpa. Occorrono poche norme come nel resto d'Europa. Sono 8 anni e i lavori alla scuola 'De Amicis' - porta ad esempio Cialente - ancora non partono anche se avevamo i soldi. In Italia l'appalto pubblico e' un vero problema. E' una cosa che grida vendetta rispetto a Dio. Siamo in un paese in cui c'e' la lentezza nei processi e il rischio prescrizione e' sempre dietro l'angolo. Intanto i tempi si allungano". Cialente accusa il legislatore di "una pigrizia pesantissima". Il sindaco porta ancora ad esempio il centralissimo Corso Umberto: "a destra gli edifici sono tutti rifatti perche' privati, a sinistra ci sono edifici pubblici sui quali siamo ancora nella fase della progettazione. Il piano di ricostruzione e' stato approvato dal Comune dell'Aquila solo il 31 agosto 2012 quando si chiuse l'esperienza del commissario per la ricostruzione Chiodi. La realta' e' che non c'erano i soldi. La ricostruzione del centro storico dell'Aquila e' partita solo 4 anni fa quando arriva il governo Renzi che stanzia 6 miliardi, un miliardo l'anno".
Leggi Tutto »Furti d’auto tra Marche e Abruzzo, smantellato un traffico di ricambi
Rubavano autovetture di pregio tra Abruzzo e Marche, le smontavano e le smerciavano in pezzi di ricambio. I carabinieri di Fermo hanno individuato la base della banda in Abruzzo, in un capannone a Montesilvano, e denunciato un foggiano. Smantellato un sodalizio criminale attivo soprattutto sulla costa. I militari hanno fatto irruzione del capannone con i colleghi di Pescara e dei carabinieri forestali di Pescara, rinvenendo parti di carrozzeria, meccaniche ed elettroniche, di autovetture tutte provento di furto. Le indagini proseguono per identificare i complici
L'uomo denunciato e' G.C., 42 anni, originario del foggiano gia' arrestato domenica pomeriggio I Carabinieri della Compagnia di Pescara agli ordini del maggiore Claudio Scarponi, in collaborazione con i colleghi di Fermo, hanno individuato la base operativa del 42enne, in un capannone preso in affito a Montesilvano. In maniera totalmente abusiva, il foggiano esercitava attivita' di carrozziere e autoricambista. Nel capannone le auto rubate venivano smontate e poi vendute a pezzi. Ieri mattina l'intervento nella struttura, in collaborazione con i Carabinieri forestali di Pescara, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro un ingente quantitativo di parti di automobili rubate: parafanghi, portiere, cofani, parti meccaniche ed elettroniche, tra cui centraline modificate usate per rubare le auto, gomme, cerchioni e interi blocchi motori, nonche' un ponte sollevatore. Tutto il materiale e' stato sottoposto a sequestro penale in attesa dell'esatta quantificazione e dell'inventario completo. Elevate inoltre sanzioni amministrative per l'esercizio abusivo dell'attivita' economica e per violazioni in materia ambientale.
Leggi Tutto »Cade in un crepaccio, escursionista soccorso a Caramanico
Un escursionista e' rimasto ferito dopo le 10.30 di questa mattina in una zona montuosa ricadente nel territorio comunale di Caramanico Terme. L'uomo, per cause in corso di accertamento, sarebbe infatti caduto in un crepaccio ghiacciato. Una volta scattato l'allarme alla sala operativa del 118, l'uomo e' stato soccorso dai sanitari del 118 giunti con l'eliambulanza dell'Aquila, verricellato e trasportato all'ospedale di Pescara con un trauma cranico commotivo
L'escursionista-sciatore, rimasto ferito alla testa questa mattina in una zona montana nel comune di Caramanico Terme, dopo essere scivolato, e' L.R., un uomo di 70 anni, originario di Trieste che, dopo i soccorsi sul posto da parte dei sanitari, e il trasporto con l'eliambulanza del 118 all'ospedale civile di Pescara, e' stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. Non e' in pericolo di vita
Leggi Tutto »Pescara calcio a 5 premiato per la doppia vittoria in Coppa Italia
Premiate dall'Amministrazione Comunale di Pescara le squadre di serie A e under 21 del Pescara Calcio a 5, per la conquista della Coppa Italia nelle due competizioni. Per il Pescara del presidente Danilo Iannascoli, si tratta dell'ennesimo trionfo della gestione. In finale il Pescaraaveva superato per 7-6, dopo i calci di rigore, la formazione veneta della Luparense. Prima di omaggiare di una Coppa la societa' biancazzurra, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha tessuto le lodi della pluridecorata formazione abruzzese: "Siete per noi una metafora dello sport che funziona visto che questo e' l'ennesimo riconoscimento che consegnamo alla vostra societa'. In questi anni avete conquistato tanti allori e dunque il nostro augurio e' quello di poter continuare su questa strada per arrivare sempre piu' in alto". L'assessore allo Sport Giuliano Diodati: "Ringrazio il Pescara per i tanti successi conseguiti nelle ultime stagioni. Parliamo della vittoria del Campionato, di due volte Supercoppe, e ora della Coppa Italia della prima squadra e della under 21. Una realta', quella del Pescara, diventata importante per una citta' come la nostra che vive di sport. Ci aspettiamo ancora di piu' per questa stagione e non volgiamo dire altro, con l'augurio di avervi ancora qui per un'altra cerimonia di premiazione"
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