E' stato arrestato ieri G.B., 39 anni, romeno, ritenuto responsabile del reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione, con protagonista una gang sgominata dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara nell'ambito dell'operazione "Gotland" conclusa nel novembre del 2016. L'uomo, al momento dell'esecuzione delle misure cautelari, si era reso irreperibile raggiungendo la Romania, sua terra natale, per sottrarsi alla cattura. In seguito alla fuga, fu richiesto un mandato di arresto europeo e, a distanza di quasi un anno, grazie alla stretta collaborazione fra la Polizia romena e l'Arma dei Carabinieri, rintracciato e tratto in arresto, prima di essere estradato in Italia dove e' stato ristretto, a Roma, presso il carcere di Rebibbia. L'operazione di polizia dalla quale e' scaturito l'arresto di ieri, risale all'anno scorso quando i militari avevano individuato ed incastrato la banda di ladri che saccheggiava diverse abitazioni del teatino e del pescarese. Altri tre componenti della gang, finirono all'epoca dei fatti tutti ai domiciliari: A.D., 48 anni, albanese residente a Pescara, G.G., 42enne di Montesilvano, ritenuti autori materiali dei furti insieme a G.B., e A.L., 55 anni, di Tollo, che rivestiva il ruolo di ricettatore. Otto in totale i furti contestati ai malviventi che, secondo gli inquirenti, gia' dalla primavera dello scorso anno si erano resi responsabili di episodi predatori nelle zone di Guastameroli di Frisa, Tollo Ortona, Canosa Sannita, Frisa, Civitella Casanova e Scafa, con un modus operandi ben definito e collaudato visto che il terzetto, per non correre troppi rischi, i ladri prendevano di mira principalmente seconde case, il piu' delle volte disabitate, situate in zone rurali isolate, e prima di entrare in azione eseguiva dei sopralluoghi notturni. Per tenere sotto controllo il gruppetto i carabinieri si sono affidati anche alle intercettazioni telefoniche e ambientali, piazzando anche una cimice su un'auto, e ascoltando le conversazioni.
Leggi Tutto »Forum H2O: bocciato il ricorso al Tar sulla gara di appalto per la bonifica delle discariche di Bussi
Il Forum H2O in una nota fa sapere che ''il Tar del Lazio ha bocciato ieri un secondo ricorso sulla gara di appalto per la bonifica delle discariche 2A e 2B nel Sito nazionale per le Bonifiche di Bussi''. Secondo il Forum ''i giudici non sono entrati nel merito dei motivi del ricorso giudicandolo irricevibile per tardivita' nella sua promozione rispetto ai termini di legge. Si legge nella sentenza "sulla base dei principi gia' enunciati nella sentenza n. 3700 del 2017 e, comunque, tenuto conto dei rilievi in essa formulati, la presente impugnativa non puo' che essere riconosciuta - al pari della precedente - come tardivamente proposta e, dunque, deve essere dichiarata irricevibile, ai sensi dell'art. 35 c.pr.amm.". Si tratta della seconda bocciatura in quanto un primo ricorso era stato anch'esso ritenuto tardivo''. ''Ora rimane pendente davanti al Consiglio di Stato il ricorso sul primo provvedimento negativo del Tar Lazio''.
Leggi Tutto »Vino, la Giunta delibera il provvedimento di salvaguardia del ‘Vigneto Abruzzo’
E' stato deliberato ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore Dino Pepe, il provvedimento che recepisce il contenuto dell'articolo 66 del Regolamento Ue n 1308/2013, ovvero che "le autorizzazioni al reimpianto dei vigneti sono concesse solo per le superfici vitate conformi alla stessa specifica Denominazione di origine o indicazione geografica delle superfici estirpate".
"Con le nuove disposizioni, fortemente volute dai presidenti dei Consorzi di Tutela dei Vini d'Abruzzo e Colline Teramane, Valentino Di Campli e Alessandro Nicodemi - afferma l'assessore Pepe - si tutelano sia il patrimonio viticolo regionale sia gli interessi dei tanti viticoltori della nostra regione. In Abruzzo - aggiunge - c'e' una forte richiesta di nuove autorizzazioni all'impianto, basti pensare che a fronte dei 300 ettari (pari all'1% della superficie vitata regionale) che ci vengono assegnati dal Ministero, attualmente le richieste, solo per l'annualita' in corso, hanno superato i 1.900 Ha.". Con questo provvedimento, pertanto, si pone un freno all'emigrazione dei diritti di reimpianto verso altri territori extraregionali.
Leggi Tutto »Abruzzo, le aziende svedesi cercano personale specializzato
Cuochi, infermieri e altre figure professionali italiane possono immaginare un futuro in Svezia. Le aziende svedesi, infatti, cercano personale specializzato in Italia. L'appuntamento è per venerdì 10 novembre a Pescara, nella della Regione Abruzzo, con lo 'Swedish week'. Tre gli appuntamenti su tutto il territorio nazionale, con l'Abruzzo scelto per la fascia centrale e meridionale. Dalle 9,30, a Pescara nella sede della Regione Abruzzo in viale Bovio, ci saranno colloqui per selezionare determinate figure professionali alle quali verrà proposto un contratto di lavoro in Svezia.
L'iniziativa è organizzata dalla rete dei consulenti Eures di Svezia e Italia e dall'Anpal, l'agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro. Le figure professionali richieste sono: insegnanti di scuola primaria; medici e infermieri; biotecnologi, farmacisti, biologi e ingegneri Information tecnology; chef e cuochi. Saranno i consulenti svedesi della rete Eures a fare direttamente i colloqui per verificare il livello di professionalità dei candidati, ma soprattutto la volontà degli stessi di fare un'esperienza lavorativa fuori dall'ambito nazionale. Le offerte di lavoro che provengono dalla Svezia partono da una rete di aziende, università e enti pubblici considerevole: 400 aziende, 10 Università e 16 ospedali. L'anno scorso questo sistema di imprese ha assunto otto professionalità provenienti dall'Italia. Ora, in collaborazione con la rete Eures, si tenta l'approccio diretto con il mercato del lavoro italiano.
Leggi Tutto »Sit-in dei parenti delle vittime di Rigopiano davanti alla Prefettura di Pescara
Sit-in dei parenti delle vittime di Rigopiano davanti alla Prefettura di Pescara. Con lo slogan "Io sto con Matrone" manifestano solidarieta' al giovane di Monterotondo, uno dei superstiti della tragedia del 18 gennaio scorso, segnalato alla Procura dal prefetto di Pescara Provolo dopo la sua visita a sorpresa, il 18 ottobre, nell'ufficio della funzionaria della Prefettura che non aveva creduto all'allarme ricevuto telefonicamente sulla valanga. "Ringrazio il Comitato Vittime per aver organizzato questo a mia insaputa. Siamo diventati una famiglia. Andiamo dal prefetto, che oggi ci ricevera' -ha detto Giampaolo Matrone- a chiedergli spiegazioni sull'esposto nei miei confronti, poi per chiedere se si ritenga responsabile dei fatti, anche se ha sempre detto di avere la coscienza a posto. Vogliamo guardarlo negli occhi, chiedergli come si e' permesso di fare una cosa simile data la mia situazione, 60 ore sotto le macerie, invalido, con una bambina di sei anni da crescere senza la mamma, senza un lavoro".
"Ci sono state date spiegazioni di rito, da chiunque andiamo ci sentiamo dire che hanno la coscienza pulita, sembra quasi uno scaricabarile. Le domande che ci facciamo sono sempre le stesse. Di chi sono le responsabilita'?". Cosi', dopo l'incontro con il prefetto Provolo, riferisce Marco Foresta che nella tragedia dell'hotel Rigopiano ha perso i genitori e oggi ha partecipato al sit-in davanti alla Prefettura di Pescara organizzato dal Comitato parenti vittime. "Abbiamo chiesto spiegazioni sul funzionamento della macchina dei soccorsi dopo l'allarme - aggiunge - quando e come era partita, il prefetto ci ha detto quello che la Prefettura ha fatto in base alle carte". "Il prefetto ci ha detto - spiega Giampaolo Matrone, anche lui nella delegazione ricevuta dal prefetto - che i soccorsi sono partiti in tempo e che quando sono arrivati su hanno trovato un muro di neve. E ci ha chiesto: cosa potevamo fare di piu'? Noi abbiamo risposto che potevano venire a prenderci quella mattina, dalle 11 in poi, senza aspettare la valanga". E ancora: "Il prefetto ci ha detto che e' arrivata intorno a mezzogiorno la prima e-mail in cui i dipendenti e noi clienti dicevamo di voler andare via perche' avevamo paura. Ci ha detto che e' stato fatto tutto il possibile". "Questa mattina il prefetto ci ha spiegato tecnicamente la catena dei soccorsi, come avviene e come si muove - dichiara Mario Tinari, papa' di Jessica, una delle 29 vittime - Lui puo' intervenire dopo le segnalazioni perche' e' la massima autorita' sul luogo. Noi diciamo che la strada doveva e poteva essere chiusa se non poteva essere pulita, e l'albergo evacuato con un'ordinanza. Ci sono tante cose da chiarire. Non vorremmo che alla fine la colpa sia stata di noi genitori che abbiamo mandato i nostri figli in albergo". Nicola Colangeli, padre di Marinella, urla la sua disperazione a proposito della mancata pulizia della strada: "La sera del 17 gennaio la strada era pulita a Rigopiano. Si sono pero' fermati, dovevano invece continuare a lavorare anche la notte. Perche' non hanno continuato a pulire quella strada? Per 9 km di strada da pulire hanno fatto morire queste persone come topi".
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"Il prefetto mi ha detto che era una prassi d'ufficio, scaturita da un'assemblea dei dipendenti, quindi ha detto che ha dovuto farlo per forza. Ha detto anche che lui non si azzarderebbe mai a denunciarmi e che non ha scritto nulla contro di me. E' solo una segnalazione". Cosi' Giampaolo Matrone, uno dei superstiti della tragedia di Rigopiano, ha riferito dopo il colloquio avuto questa mattina con il prefetto di Pescara Francesco Provolo che lo aveva segnalato alla Procura dopo il suo blitz, il 18 ottobre scorso, in Prefettura, per incontrare l'impiegata che rispose alla prima telefonata di allarme, il 18 gennaio, dopo la valanga che travolse l'hotel di Farindola. "Ho dato al prefetto, per salutarlo, la mano destra con il tutore e mi ha detto in napoletano 'Con me non ci provare, dammi la mano buona'. Ci sono rimasto un po' male. Poi mi ha chiesto scusa. Pero' e' come chiedermi oggi scusa per la morte di mia moglie e delle altre 28 vittime. Uno le accetta, ma da una parte mi entrano e dall'altra mi escono". ha detto ancora Matrone appena uscito dalla Prefettura. All'incontro erano presenti anche il prefetto vicario Carlo Torlontano, il questore di Pescara Francesco Misiti, alcuni funzionari della Prefettura e una delegazione dei parenti delle vittime di Rigopiano (con Matrone anche Gianluca Tanda, Marco Foresta e Mario Tinari) che hanno voluto conoscere le verita' del prefetto su quanto accaduto dopo l'allarme lanciato quel pomeriggio del 18 gennaio scorso.
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L’Abruzzo negli scatti in bianco e nero raccontato da Tonino Di Venanzio
Il bianco e nero per raccontare l'Abruzzo che non c'e' piu' nella mostra fotografica dedicata a Tonino Di Venanzio che sara' inaugurata domenica 12 novembre alle 10.30, nei locali di Palazzo Lepri a Chieti. Il fotografo, artista e artigiano di San Valentino in Abruzzo Citeriore ha immortalato con il suo obiettivo la vita familiare e sociale dell'Abruzzo a cavallo tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso. In mostra oltre ottanta lastre originali degli anni '30 e '40, parte di un vasto archivio d'immagini digitalizzate per l'occasione e riproposte al grande pubblico. Vent'anni di storia d'Abruzzo, immagini d'epoca che descrivono i momenti di festa, le scene dei matrimoni di paese, attimi di gioia familiare. La mostra restera' aperta fino al 24 novembre. La figura di Di Venanzio e' anche oggetto di studio a scuola: a settembre e' cominciata la seconda edizione del corso di fotografia ed educazione all'immagine riservato agli alunni delle classi primarie e secondarie dell'Istituto comprensivo B. Croce" di San Valentino, diretto dalla professoressa Daniela D'Alimonte. Scopo del progetto e' avvicinare i bambini all'arte della fotografia attraverso le immagini di Di Venanzio che illustrano la vita e le tradizioni familiari di un periodo storico a cavallo della Seconda guerra mondiale, in un contesto politico e sociale che altrimenti andrebbe perduto. A guidare i ragazzi con lezioni tecnico-pratiche il professor Gianni Iovacchini, docente Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche). Il progetto si concludera' nel prossimo dicembre con una mostra e la premiazione degli elaborati fotografici a cura dei ragazzi.
Leggi Tutto »Incidente stradale all’alba nel pescarese, due feriti
Due persone sono rimaste ferite all'alba in un incidente accaduto in contrada Remartello di Loreto Aprutino dove si sono scontrati un'auto e un mezzo pesante. Uno dei due conducenti, 60enne di Penne, e' stato ricoverato all'ospedale civile di Pescara per politrauma. L'altro ferito, 32enne di Civitella Casanova, e' stato medicato sul posto per un leggero trauma cranico; per lui non e' stato necessario il trasferimento in pronto soccorso.
Leggi Tutto »Droga party a base di marijuana interrotto dai carabinieri a Pescara
Droga party a base di marijuana interrotto la notte scorsa in un'abitazione di Pescara dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pescara che hanno arrestato, per detenzione e spaccio di stupefacenti, un 18enne di Pescara e un 24enne di Silvi. Nel corso di una perquisizione della casa del 18enne i militari hanno sorpreso i giovani con quattro involucri contenenti 220 grammi di marijuana in parte suddivisa in dosi, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Insieme ai due c'erano altri nove giovani, due dei quali minorenni, intenti a consumare spinelli. I due giovani arrestati, su disposizione dell'Autorita? Giudiziaria, sono stati posti inizialmente ai domiciliari.
Leggi Tutto »Un milione per l’Abruzzo coi progetti Standard+
È di un milione di euro la somma a disposizione dell'Abruzzo con i progetti Standard+. Sono in totale 22 I progetti che hanno superato positivamente le fasi di valutazione del bando per la presentazione dei progetti "Standard+", pubblicato lo scorso marzo con il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia, del quale la Regione Veneto è Autorità di Gestione.
La decisione finale sulle graduatorie dei progetti finanziabili, adottata dal Comitato di sorveglianza nell'incontro svoltosi a Spalato (Croazia) il 26-27 ottobre, è stata decretata e ufficializzata con la pubblicazione della lista dei progetti selezionati, consultabile nella sezione "Call for Proposals" del sito www.italy-croatia.eu. Con l'approvazione dei primi progetti "Standard+" si apre un nuovo ciclo di finanziamenti sul fronte della cooperazione che, per l'Abruzzo e per l'intera area inclusa nel Programma, rappresenta una novità assoluta.
Stanziamenti rivolti a soggetti con personalità giuridica, pubblici e privati, aventi sede legale in una delle 8 contee croate e delle 25 province italiane che si affacciano sull'Adriatico. Nello specifico, alla Regione Abruzzo sarà destinato quasi un milione di euro, distribuito tra i beneficiari delle provincie di Teramo, Chieti e L'Aquila.
L'ammontare del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) disponibile da bando, è stato integrato su richiesta del Comitato di Sorveglianza che ha espresso la volontà di aumentare la somma destinata ai progetti "Standard+" con l'aggiunta di circa 4 milioni di euro. In questo modo la quota di fondi Fesr destinata al finanziamento di queste prime graduatorie supererà i 18 milioni di euro (su un totale di 201 milioni di Fesr disponibili per l'intero periodo di Programmazione 2014-2020), rendendo finanziabili tutti i 22 progetti di tipo "Standard+" che hanno superato gli step valutativi.
Alla quota Fesr si aggiunge una quota di cofinanziamento con risorse nazionali, conferita a seconda dei casi dai governi centrali di Italia e Croazia o dai beneficiari stessi, per una somma di circa 3 milioni di euro, che aggiunta alle risorse Fesr prima menzionate, consente l'attuazione di progetti per oltre 21 milioni di euro. I primi progetti a essere finanziati sono così suddivisi: 3 a sostegno dell'innovazione blu (Asse Prioritario 1), 3 a sostegno della sicurezza e resilienza legate ai cambiamenti climatici e agli eventi calamitosi (Asse Prioritario 2), 11 a sostegno del patrimonio culturale e naturale (Asse Prioritario 3) e 5 a sostegno del trasporto marittimo (Asse Prioritario 4).
Leggi Tutto »Trenitalia, in Abruzzo puntualità dei treni in crescita al 93,7%
Quasi 94 treni su 100 puntuali, quasi uno su mille cancellato: e' la fotografia delle corse ferroviarie regionali gestite in Abruzzo da Trenitalia nel corso dei primi dieci mesi del 2017. La puntualita' reale, che include i soli treni arrivati entro i 5 minuti dall'orario previsto, e' del 93,7%, l'indice di regolarita', che misura le corse effettuate rispetto alle programmate, e' del 99,2%. A fare il punto della situazione, in una nota, e' Trenitalia. Risulta superiore alla media generale l'arrivo in orario dei treni in circolazione nelle ore di punta del mattino: nella fascia 6-10 e' il 96,1% ad arrivare puntuale, percentuale in linea con quella dello scorso anno. Il trend continua a essere positivo: la puntualita' reale aumenta di 5,6 punti percentuali rispetto al 2014, di 4,3 punti rispetto al 2015 e la regolarita' del servizio dello 0,3% rispetto al 2014. "Sono indici - afferma Trenitalia - che, considerando le sole cancellazioni (0,1%) e ritardi (1,1%) imputabili direttamente a Trenitalia, salgono al 99,9% come regolarita' e 98,9% per la puntualita', a dimostrazione che la macchina industriale e organizzativa di Trenitalia sta confermando la sua positiva evoluzione, addirittura con una riduzione rispetto al 2016 di 0,8 punti percentuali dei ritardi di sua diretta responsabilita'". Migliora anche il giudizio dei clienti: nell'ultima indagine, chiusa a settembre, l'84,4% dei viaggiatori che hanno utilizzato i treni regionali abruzzesi si e' dichiarato soddisfatto del viaggio nel suo complesso, portando la media cumulata dei primi 10 mesi all'88,7%, con una crescita in due anni di 7,7 punti percentuali. Il bilancio dei primi dieci mesi del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti in Abruzzo, pari a 43.760 corse effettuate, percorrendo complessivamente 3.374.304 km con 3.500.000 passeggeri saliti a bordo.
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