Redazione Notizie D'Abruzzo

Violenza alle donne. Il Centro Ananke: da noi tanti casi famigliari, ma in molte si ribellano

Violenza alle donne. Il Centro Ananke: da noi tanti casi famigliari, ma in molte si ribellano


Un fenomeno sommerso, violenze che durano anni, taciute e che spesso sfociano in drammi familiari. Doriana Gagliardone, del direttivo di Ananke il centro anti violenza donne, è una veterana nel difficile cammino di incontro, e "ricostruzione del sè" di quante hanno subito maltrattamenti e poi sono riuscite ad uscire dal tunnel e rifarsi una vita, senza mariti o partner violenti.

Come è nato il centro Ananke?

"Lo sportello anti violenza è stato aperto nel 2005, subito dopo siamo diventati centro anti violenza, ossia una struttura disponibile 24 ore su 24, con delle operatrici, con la capacità di seguire da vicino chi ne fa richiesta. Molte donne si avvicinano in modo riservato e noi garantiamo l'anonimato e riusciamo a dare un sostegno per anni. Ma la donna ha sempre una piena autonomia sulla scelta che intende fare".

Dove e come si attuano le violenze?

"È un fenomeno sommerso che nella maggior parte dei casi riguarda le relazioni intra famigliari e sono il 90% delle storie che arrivano al nostro centro. La violenza si consuma all'interno della casa, il violento e maltrattante aleggia trae mura domestiche, no si tratta della violenza dello straniero, ma quasi sempre è un maltrattamento che arriva dal marito, dal compagno da un ex partner".

Cosa proponete e fate verso chi si rivolge da voi?

"Il centro segue la donna in un percorso di uscita dalla violenza  che può durare anche anni, non è semplice. Le dinamiche sono complesse. Le figure all'interno di un centro anti violenza sono diverse, ma quella centrale è l'operatrice di accoglienza che segue la storia della donna e con lei progetta, fin dove è possibile, un nuovo percorso di vita, le scelte sono fatte insieme alla donna.  Si tratta sempre di questioni delicate e intime, ma poco a poco la donna si apre e ti racconta la sua storia. Il nostro impegno è rafforzare la sua autonomia, la ricostruzione del sé e il riconoscere di avere subito violenza. Poi subentrata la  capacità di uscire fuori da una vicenda sentimentale e famigliare senza di lui".  

Dove nasce la violenza?

"La violenza è spesso frutto della cultura e dei modelli e ruoli dominanti. Non parliamo di semplici conflitti che possiamo considerare normali all'interno di una vita di coppia, ma di violenza esercita con le umiliazioni verbali, psicologiche, e talvolta con la forza. Un tunnel sempre più inaccettabile per molte donne che riescono a ribellarsi".

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Cresce il Pil dell’Italia

Nel primo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e' aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del primo trimestre del 2016. Lo comunica l'Istat. Il primo trimestre del 2017 ha avuto due giornate lavorative in piu' sia rispetto al trimestre precedente, sia al primo trimestre del 2016. La variazione congiunturale e' la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'industria e di un aumento sia in quello dell'agricoltura, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi e' un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. Nello stesso periodo il PIL e' aumentato in termini congiunturali dello 0,6% in Germania, dello 0,3% in Francia e nel Regno Unito e dello 0,2% negli Stati Uniti. In termini tendenziali, si e' registrato un aumento del 2,1% nel Regno Unito, dell'1,9% negli Stati Uniti, dell'1,7% in Germania e dello 0,8% in Francia. La variazione acquisita per il 2017 e' pari a +0,6%.

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Rapino’ coetaneo a Pescara, arrestato minorenne

Minacciando di colpirlo con il casco, avrebbe rapinato un coetaneo che passeggiava sulla riviera di Pescara, riuscendo a portargli via il portafoglio, contenente pochi euro. Oggi, nei confronti dell'autore della rapina, uno straniero di 17 anni, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare presso l'istituto penale minorile di Casal di Marmo. L'ordinanza, eseguita dai militari della Compagnia di Pescara, e' stata emessa dal gip presso il Tribunale per i minorenni dell'Aquila, Cecilia Angrisano, su richiesta del pm Roberto Polella. I fatti sono avvenuti lo scorso 17 aprile. La vittima ha trovato il coraggio di denunciare l'accaduto, consentendo ai carabinieri della Stazione di Pescara Colli di avviare le indagini. In base alla descrizione e al modus operandi i militari sono riusciti a risalire all'identita' del minorenne, gia' autore di una serie di rapine analoghe, commesse nei primi mesi del 2015. Il giovane straniero, gia' finito in precedenza in istituto, era attualmente sottoposto alla misura della messa alla prova, su disposizione dell'autorita' giudiziaria. 

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Project financing per l’ospedale di Chieti, Paolucci replica alle critiche

"La risposta a ogni obiezione sul nuovo ospedale di Chieti e' contenuta nella delibera di Giunta regionale n. 133 del 4 marzo 2016, che elencava punto per punto i passaggi necessari per arrivare ad una valutazione compiuta della proposta fatta dalla ICM. Con la delibera la Regione chiedeva alla ASL n. 2 un'istruttoria attenta sul piano economico-finanziario e sui contenuti dell'offerta che esigevano coerenza con il Decreto Lorenzin. In particolare l'azienda sanitaria era stata incaricata di provvedere alla "puntuale disamina del progetto preliminare e degli altri allegati alla proposta" tenendo conto "delle esigenze strutturali, infrastrutturali e impiantistiche del compendio ospedaliero nonche' dell'adeguatezza della proposta alla rete ospedaliera regionale e alla sostenibilita' finanziaria della concessione per il Servizio Sanitario Regionale" per tutta la durata della stessa". A chiarirlo e' l'assessore regionale alla Sanita', Silvio Paolucci. "Il provvedimento fissava al 30 aprile 2016 il termine ultimo per la presentazione alla Giunta regionale della proposta, anche al fine di valutare possibili iniziative alternative. Abbiamo atteso un anno intero, fino al 30 aprile 2017, poi abbiamo intimato alla ASL di consegnare alla Regione tutta la documentazione per concludere la pratica di valutazione. Quanto ai costi, al comma 5 e' scritto chiaramente che la copertura finanziaria per realizzare l'opera consiste nel riutilizzo delle risorse gia' nel budget dei servizi ospedalieri; qualora vi fosse ulteriore necessita', si puo' ricorrere ad una partecipazione finanziaria attraverso un canone minimo, il cui ammontare viene selezionato in base alla qualita' della proposta che va in gara e delle proposte che pervengono". "Non solo: si prevedeva anche di sottoporre, a partire dal primo atto, l'intero iter amministrativo del progetto al controllo dell'Anac in modo da poter rendere ulteriormente solida e trasparente la procedura. Dunque il comportamento della Regione Abruzzo e' stato coerente con quanto scritto 14 mesi fa. Con questa operazione proseguiamo nella riqualificazione della rete assistenziale ospedaliera, garantendo ai cittadini-utenti di poter fruire di prestazioni sanitarie di qualita' e in totale sicurezza, oltre a ottenere una significativa riduzione dei costi di gestione di strutture non piu' adeguate agli attuali standard dell'assistenza". 

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Comprano mangime con assegni falsi, due indagati a Sora

Due persone, un 40enne frusinate e un 60enne di origini rom - sono indagati a Sora con l'ipotesi di aver truffato alcuni commercianti (quattro i casi), con gli investigatori che stanno pero' esaminando almeno una decina di denunce. I due, con raggiri e artifici secondo gli inquirenti, avrebbero acquistato con assegni falsi grosse quantita' di mangime per animali da rivendere al mercato nero. Ammonterebbero a ventimila euro i danni arrecati a imprenditori locali e delle province di Cuneo e dell'Aquila. Oggi i carabinieri di Alvito e della Compagnia di Sora, su provvedimento disposto dalla procura di Cassino, hanno perquisito le abitazioni dei due indagati. I militari, durante l'attivita' di polizia giudiziaria, avrebbero rinvenuto titoli al portatore di dubbia provenienza e diversa documentazione,ora al vaglio degli inquirenti.

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Inchiesta sugli appalti nella Marsica, spuntano nomi eccellenti

 

La senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane sarebbe indagata con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti assieme ad Angelo Capogna, imprenditore che si occupa di illuminazione pubblica e che l'avrebbe accusata nel corso di due interrogatori in relazione a una campagna elettorale degli anni scorsi, stando a quanto riportato dalle agenzie di stampa.

"Non so nulla, non ho ancora ricevuto niente, tuttavia ho fiducia nella magistratura - afferma la senatrice Pezzopane -. Mi dispiace che i magistrati debbano lavorare spesso su cose del genere, mi sembra un grande calderone che alla fine si chiarirà". A interrogare Capogna, che avrebbe descritto un sistema di 'tangenti sui lampioni' con contanti e regalie in cambio di commesse nel suo settore, un'indagine di cui questo nuovo filone e' uno stralcio, i sostituti procuratori della Repubblica di Avezzano Maurizio Cerrato e Roberto Savelli, che tra le sue parole avrebbero riscontrato un'autonoma fattispecie di delitto che coinvolgerebbe la Pezzopane, in violazione della legge numero 195 del 1974, quella che regola appunto il finanziamento ai partiti. Per questo e' stato aperto un fascicolo autonomo e lo scorso 11 aprile le carte sono state trasmesse alla competente procura aquilana, dal momento che il fatto sarebbe avvenuto nel capoluogo. Nelle scorse settimane, in un secondo interrogatorio fiume, il principale indagato, nonche' accusatore, e' stato sentito dagli agenti della squadra Mobile aquilana, in particolare della prima sezione diretta dal sostituto commissario Sabatino Romano, Mobile che ha da poco cambiato dirigente, da Gennaro Capasso a Tommaso Niglio.

Secondo quanto appreso da fonti investigative, ricordate nel lancio di agenzia, anche in questo filone si starebbe verificando la possibile sussistenza di ipotesi accusatorie di corruzione. L'inchiesta nata dalle denunce di Capogna e' sfociata nel marzo 2016 in perquisizioni e acquisizioni di documenti nei confronti di 25 indagati, che sono diventati 36 fin qui noti pochi giorni fa, quando sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini.

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Arrestati in Toscana gli autori della rapina all’affittacamere nel Teramano

Sono stati rintracciati a Pescia e Lucca due cugini di origine albanese ritenuti gli autori di una violenta rapina avvenuta nell'ottobre scorso a Silvi Marina. I due, A.B., 28enne e B.B. 36enne, erano entrati in un affittacamere chiedendo la disponibilita' di una stanza, ma poi avevano immobilizzato l'unica dipendente presente con delle fascette di plastica, chiudendola poi in uno sgabuzzino. Avevano quindi tentato di smurare una cassaforte con un piccolo martello pneumatico e non riuscendovi si erano impossessati di 400 euro e dell'hard disk del sistema di videosorveglianza. Prima di fuggire avevano spostato la vittima in un locale nel seminterrato, dal quale comunque la donna si era liberata dando l'allarme. Le indagini dei carabinieri di Giulianova e Silvi si erano subito concentrate sul 28enne, che aveva lavorato in passato nella struttura come cuoco e questa si e' rivelata la pista giusta. I militari hanno quindi rintracciato e arrestato i due cugini in Toscana, dove da qualche tempo frequentavano alcuni conoscenti.

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Masterplan, Mercante (M5S) propone la realizzazione di una ciclabile da Teramo alla costa

"Utilizzare i fondi del Masterplan che avrebbero dovuto essere destinati alla costruzione della funivia diretta a collegare il quartiere di Colleparco con il centro città, per realizzare una pista ciclabile che congiunga Teramo a Giulianova". È la proposta del capogruppo del Movimento 5 Stelle, Riccardo Mercante, che ha aggiunto: "Dopo la bocciatura del progetto sulla funicolare da parte del Consiglio comunale teramano, bocciatura che ritengo pienamente condivisibile considerato il rapporto costi-benefici che tale opera avrebbe comportato per il capoluogo di provincia, bisogna porre la massima attenzione nell'individuare soluzioni alternative che possano arrecare i maggiori benefici possibili per il nostro territorio. In quest'ottica, trattandosi di fondi vincolati ai settori mobilità e trasporti, un'ottima soluzione, è quella, già prospettata ma inspiegabilmente non condivisa dall'Amministrazione provinciale, di realizzare, finalmente, una pista ciclabile che colleghi Teramo alla costa". "Un'opera del genere - sottolinea Mercante - permetterebbe, infatti, di congiungere Teramo al mare ed alla ciclovia adriatica in fase di realizzazione tramite il progetto bike to coast, consentendo di superare l'isolamento delle aree interne e di implementare una mobilità sostenibile che possa rappresentare, con tutti i vantaggi che ne conseguono, una valida alternativa alla mobilità su ferro o su gomma. In questo modo si potrebbe creare un vasto tracciato che, aumenterebbe l'attrattività turistica della provincia teramana equiparandola alle città del nord dove tali opere sono diffuse ed ampiamente utilizzate". 

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Archiviato il caso della morte di padre e figlio durante la bufera di neve nel Teramano

 Mattia Marinelli, 22 anni, e il padre Claudio, 56 anni, erano morti assiderati a gennaio, a Poggio Umbricchio, frazione di Crognaleto, dove erano stati sorpresi da una tempesta di neve, mentre stavano cercando della benzina per alimentare il generatore di casa durante i giorni di black out che insieme al maltempo avevano messo in ginocchio la provincia di Teramo. Una morte per la quale la Procura, all'epoca, aveva aperto un fascicolo contro ignoti e del quale oggi, a distanza di quattro mesi, il pm Davide Rosati ha chiesto l'archiviazione. Nel corso delle indagini, infatti, non sarebbero emerse responsabilita' per il duplice decesso con l'inchiesta che ha dunque stabilito come si sia trattato di una tragica fatalita'. La tragedia si era consumata il 18 gennaio, quando nel tardo pomeriggio i familiari di Claudio e Mattia, non vedendoli rientrare, avevano dato l'allarme. Secondo quanto ricostruito all'epoca i due, insieme al fratello di Mattia, erano usciti in auto per cercare della benzina per il generatore utilizzato per riscaldare la casa, ma durante il ritorno verso casa l'auto si era fermata e cosi' i tre avevano deciso di proseguire a piedi. Ma durante il tragitto il padre e il figlio piu' piccolo erano rimasti indietro ed erano stati sorpresi dalla bufera. I loro corpi, ormai senza vita, furono ritrovati il giorno dopo, a pochi metri di distanza l'uno dall'altro.

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Ecoreati, nel 2016 sequestri per 15 milioni e 574 sanzioni

Nel 2016 la nuova legge sugli ecoreati ha consentito di sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro e di sanzionare 574 ecoreati - più di uno e mezzo al giorno - di cui 173 hanno riguardato specificamente i nuovi delitti (30% del totale). A due anni dall'approvazione della legge sugli ecoreati, Legambiente fa il punto sulla sua applicazione. I nuovi delitti sono stati utilizzati in tutta Italia per sequestrare depuratori malfunzionanti, per fermare l'inquinamento causato da attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (il primo delitto ambientale della normativa italiana approvato nel 2001), per intervenire su situazioni di inquinamento pregresso che continua ancora oggi a causare enormi danni ambientali in assenza di bonifica o per fermare attività illegali di vario genere, dalla pesca illegale a Taranto agli scarichi industriali non trattati a Chieti fino all'estrazione abusiva di inerti dalle cave o dai fiumi. Sono le storie e i numeri - raccolti da Legambiente in un dossier presentato questa mattina a Roma - a raccontare quanto sia positivo il bilancio di questa riforma

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