Redazione Notizie D'Abruzzo

Rissa a Castelfrentano, tre persone arrestate

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri per rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale a Castelfrentano: si tratta di R.O., di 59 anni, di Lanciano, C.M. (26) e C.A. (25), tutti finiti ai domiciliari. La rissa e' scoppiata per futili motivi intorno alle 4 della scorsa notte dopo una lite cominciata in un bar del posto. Poi, una volta fuori, i tre si sono procurati bastoni e forconi con cui affrontarsi in strada fino all'arrivo dei carabinieri.

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Furto nella notte nella chiesa di S. Raffaele a Montesilvano

Tabernacolo violato e furto la notte scorsa nella chiesa di S. Raffaele a Montesilvano: i ladri sono entrati dopo aver forzato una finestra e tagliato con delle cesoie una rete metallica, sono prima entrati nella sala del catechismo, impossessandosi di un TV color 32 pollici, prima di entrare nella chiesa dove hanno sfregiato, forse con un cacciavite, il tabernacolo che si trova dietro l'altare. Fortunatamente la pisside con le ostie consacrate, e le teche non sono state toccate. Non paghi, i ladri sono riusciti poi ad entrare, dopo aver forzato la serratura, nella sala Caritas dove si trovavano strumentazioni elettroniche utilizzate in questi giorni per la 'Festa della Famiglia' che si sta tenendo nella parrocchia di S. Raffaele. Indisturbati i malviventi sono riusciti a portare via un mixer analogico 16 canali, 2 casse audio 5 microfoni e una tastiera per un valore commerciale di 4.150 euro. A fare l'amara scoperta, all'alba, e' stato un collaboratore del parroco don Paolo Sabatini che a sua volta, ha immediatamente comunicato la violazione del tabernacolo all'arcivescovo della Diocesi di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti. In chiesa si sono portati anche i carabinieri della Compagnia di Montesilvano. Don Paolo Sabatini, da otto mesi parroco della chiesa di S. Raffaele, questa mattina aveva fatto un breve cenno del furto ai parrocchiani, nel corso dell'omelia della messa domenicale. In giornata verra' presentata denuncia formale del furto ai carabinieri.

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Dipinto rubato dalla chiesa di Sulmona nel 1993 ritrovato dai carabinieri

Torna a Sulmona il dipinto trafugato nel 1993, nella notte tra 4 e 5 agosto, dalla chiesa di Santa Maria della Tomba. L'opera e' stata recuperata in una casa d'aste di Genova dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona, competente per Marche e Abruzzo, al comando del maggiore Carmelo Grasso, in collaborazione con il nucleo omologo di Genova e la compagnia carabinieri di Sulmona, al comando del capitano Florindo Basilico. Il dipinto dedicato a Sant'Omobono, patrono di Cremona e mercante di stoffe, risale al XVIII secolo, di autore ignoto e di scuola piemontese. A illustrare l'operazione di recupero del quadro e' stato lo stesso maggiore Grasso. "Abbiamo operato grazie all'esistenza di una banca dati di tutte le opere d'arte trafugate, esistente negli uffici del comando tutela patrimonio culturale di Roma - ha spiegato l'ufficiale dei carabinieri - Attraverso questa banca dati e la vigilanza costante che il nostro nucleo esercita sulle aste e vendite di beni culturali siamo riusciti a recuperare il dipinto rubat

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Comunali, alle urne 129.031 abruzzesi per i ballottaggi

Sono 129.031 i cittadini aventi diritto al voto nelle quattro citta' abruzzesi chiamati domenica 25 giugno, al secondo turno per la scelta del sindaco dei prossimi cinque anni: il ballottaggio e' previsto nel capoluogo L'Aquila, ad Avezzano, a Ortona e a Martinsicuro. Si vota dalle 7 alle 23. Lo scrutinio avra' inizio al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti. Nel capoluogo di regione le elezioni sanciscono la fine dell'era di Massimo Cialente: dopo dieci anni il sindaco uscente lascera' il municipio di Palazzo Fibbioni a uno tra Americo Di Benedetto del centrosinistra, che al primo turno ha ottenuto circa 11 punti in piu', 47%, e Pierluigi Biondi, del centrodestra, 36%. Nessun apparentamento ufficiale e' stato sottoscritto alla data di scadenza, domenica scorsa, ma neppure accordi politici sono stati sanciti tra i due sfidanti e gli altri cinque candidati che non hanno superato il primo turno. Gli aventi diritto al voto in citta' sono 59.963, 30.734 donne e 29.229 uomini. Ad Avezzano e' in vantaggio il sindaco uscente, Giovanni Di Pangrazio (44%), candidato del centrosinistra, sul dirigente assicurativo Gabriele De Angelis (35%), a capo di liste civiche tra cui Forza Avezzano, versione senza simbolo ufficiale di Forza Italia. Nessun apparentamento formale e' stato sottoscritto con gli aspiranti sindaci non arrivati al ballottaggio. A Ortona la partita e' tutta interna al centrosinistra, che ha governato negli ultimi cinque anni con Vincenzo D'Ottavio il quale si e' dimesso a pochi mesi dal voto in polemica con il Partito Democratico. Domani si contendono la fascia tricolore due raggruppamenti civici capitanati da Leo Castiglione (24,4%) e dal ventottenne Giorgio Marchegiano (23,2%). Anche in questo caso non sono stati formalizzati apparentamenti. A Martinsicuro, dove per la prima volta si vota con il doppio turno, avendo il comune teramano da poco superato la soglia dei 15 mila abitanti, al ballottaggio si sfidano il sindaco uscente, Paolo Camaioni (28,2%), e Massimo Vagnoni (46,7%), che due domeniche fa ha ottenuto quasi 20 punti percentuali in piu' rispetto all'avversario. 

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In trasferta per compiere una rapina, tre arresti a Chieti

Con tutta probabilita' si apprestavano a rapinare un ufficio postale o una banca nel quartiere di San Martino di Chieti le tre persone arrestate ieri in flagranza dalla Squadra Mobile della Questura mentre una quarta, un basista che ha avuto un ruolo marginale, per lo stesso reato e' stato denunciato. La Mobile teatina, che ha operato il collaborazione con quella di Pescara, era sulle tracce dei tre quando ha deciso di intervenire e li ha arrestati. Il gruppo si muoveva a bordo di una Fiat Uno rubata poche ore prima a Chieti Scalo e con una Fiat Punto, intestata ad una persona di Roma, alla quale era stata applicata una targa falsa. All'interno, una pistola priva del tappo rosso, alcuni scanner, parrucche e fascette da elettricista, probabilmente per immobilizzare le vittime durante la rapina. I tre sono stati bloccati mentre si stavano camuffando per il colpo

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Coldiretti, nel Fucino previsto -20% di produzione

Sono le colture con una minore resistenza al caldo, come quelle orticole della piana del Fucino, nella Marsica, bacino orticolo tra i piu' grandi d'Europa, a mostrare i primi problemi di 'sete' idrica in Abruzzo. Il presidente regionale della Coldiretti, Domenico Pasetti, parla di una previsione di abbattimento di produzione del 20 e anche del 30%. "Sono colture di pregio in termini qualitativi ma anche sotto il profilo della scalarita' della reperibilita' del prodotto sul mercato: alcuni produzioni - spiega - anticipano quelle di altre regioni italiane, altre la seguono, cosi' da prolungarne nel tempo la disponibilita'. Gia' ieri e' stata segnalata l'assenza di acqua nel canale principale. Nei giorni scorsi, il Consorzio di Bonifica Ovest aveva invitato, attraverso il Prefetto, i sindaci della Marsica Ovest ad emettere un'ordinanza di sospensione dell'irrigazione nei fine settimana in modo da razionalizzare l'uso dell'acqua ed averne la disponibilita' fino a meta' luglio". Qualche avvisaglia di problemi si comincia avere anche nell'Alto Sangro, aggiunge Pasetti che conclude affermando come invece finora non vi siano criticita' per vigneti e uliveti.

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Il Pescara Pallanuoto torna in serie A2

Dopo diversi anni di purgatorio nel torneo cadetto il Pescara Pallanuoto torna in serie A2. Questa sera, nella decisiva gara tre dei play-off di serie B maschile, disputata al PalaPallanuoto Le Naiadi, di fronte a oltre 800 spettatori, i ragazzi di Francesco Mammarella hanno sconfitto l'Unime Messina con il risultato finale di 11-7. Questi i parziali: 4-3; 2-1; 3-0; 2-3. Per la squadra abruzzese, fra le piazze storiche della pallanuoto italiana, si tratta di un traguardo importante dopo i fasti degli anni Ottanta e Novanta. Presente in tribuna anche Manuel Estiarte, capitano di quel Pescara Pallanuoto che domino' la scena oltre vent'anni fa, con la conquista di tre scudetti, una Coppa dei Campioni e poi Supercoppa e Coppa Len. Una promozione dedicata soprattutto a Gabriele Pomilio, scomparso poche settimane fa e artefice di quel Pescara.

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Strade pericolose in Abruzzo, UDC chiede mobilitazione presidenti di provincia e sindaci.

Una mobilitazione per ottenere una viabilità più sicura in una regione che sta pagando pesantemente la riforma sbagliata delle Province e i tagli ai trasferimenti dei fondi agli Enti Locali. Il Comitato regionale dell' UDC Abruzzo invita i presidenti delle Province ed i sindaci abruzzesi a promuovere una manifestazione di protesta per sostenere con forza il ritorno alla cura della viabilità, un servizio al quale gli Enti Locali , in particolare le Province,dovrebbero poter adempiere senza alcuna difficoltà. La situazione è paradossale: le Province restano in Costituzione dopo il referendum del 4 dicembre 2016, ma svuotate di funzioni e risorse dalla legge Delrio. Eppure a loro restano competenze per servizi essenziali al cittadino, come scuola e viabilità. Il tutto con fondi notevolmente ridotti. Una situazione che non è più tollerabile, a cominciare dalla manutenzione della rete viaria, problema enorme nella realtà abruzzese per l'altissima presenza di strade montane, più difficili da mantenere. Le nostre strade sono pericolose, in molti casi abbandonate, autentiche groviere a causa del deperimento dell’asfalto e da affrontare tra fitta vegetazione. Assicurare i collegamenti è fondamentale non solo in termini di sicurezza, ma anche per non fermare le possibilità di sviluppo. Come nel caso della provincia di Chieti, dove la viabilità è più compromessa,che ha la più importante realtà industriale del centro Italia ed è trainante per l’economia dell’intero Abruzzo.
"Abbiamo il dover di far sentire la nostra voce in difesa dei nostri territori, dei cittadini, degli studenti, dei lavoratori e delle famiglie abruzzesi: dichiara il segretario regionale del partito Enrico Di Giuseppantonio. L’UDC rinnova dunque l’appello ai presidenti delle Province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e ai sindaci dei comuni d’Abruzzo a far sentire concretamente la loro voce organizzando una manifestazione assieme ai cittadini per chiedere interventi immediati per porre fine ad una vera e propria emergenza". L' Udc,infine, con i propri parlamentari ha rivolto un appello al Governo per assicurare alle Province almeno le risorse minime per la manutenzione ordinaria di strade e scuole.

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Cgia: aumenta gap economico tra Nord e Sud

In questi ultimi anni di crisi, il divario economico e sociale tra il Nord e il Sud del Paese e' aumentato. Lo ricorda l'Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha messo a confronto i risultati registrati da quattro indicatori: il Pil pro capite, il tasso di occupazione, il tasso di disoccupazione e il rischio poverta' o esclusione sociale. In termini di Pil pro-capite, ad esempio, se nel 2007 (anno pre-crisi) il gap tra Nord e Sud era di 14.255 euro (nel Settentrione il valore medio era di 32.680 euro e nel Mezzogiorno di 18.426), nel 2015 (ultimo dato disponibile a livello regionale) il differenziale e' salito a 14.905 euro (32.889 euro al Nord e 17.984 al Sud, pari ad una variazione assoluta tra il 2015 e il 2007 di +650 euro). Al Sud le variazioni percentuali piu' negative si sono registrate in Sardegna (-2,3%) in Sicilia (-4,4), in Campania (-5,6) e in Molise (-11,2). Buona, invece, la performance della Basilicata (+0,6 per cento) e della Puglia (+0,9). Sul fronte del mercato del lavoro, invece, le cose non sono andate meglio. Se nel 2007 il divario relativo al tasso di occupazione era di 20,1 punti a vantaggio del Nord, nel 2016 la forbice si e' allargata, registrando un differenziale di 22,5 punti percentuali (variazione +2,4%). Nella graduatoria regionale spicca la distanza tra la prima e l'ultima della classe. Se l'anno scorso la percentuale di occupati nella Provincia autonoma di Bolzano era pari al 72,7%, in Calabria si attestava al 39,6 (gap di oltre 33 punti). La divaricazione piu' importante, tuttavia, emerge dalla lettura dei dati relativi al tasso di disoccupazione. Se nel 2007 era di 7,5 punti percentuali, nel 2016 e' arrivata a 12 (gap pari a +4,5%). Sebbene tutte le regioni d'Italia abbiano visto aumentare in questi ultimi nove anni la percentuale dei senza lavoro, spiccano i dati della Campania e della Sicilia (entrambe con un +9,2%) e, in particolar modo, della Calabria (+12). Anche in materia di esclusione sociale, la situazione e' peggiorata. Se nel 2007 la percentuale di popolazione a rischio poverta' nel Sud era al 42,7%, nel 2015 (ultimo dato disponibile a livello regionale) e' salita al 46,4. In pratica quasi un meridionale su due si trova in gravi difficolta' economiche. Al Nord, invece, la soglia di poverta' e' passata dal 16 al 17,4%. Il gap quindi e' aumentato in questi 8 anni di 2,2 punti percentuali.

"Il Mezzogiorno - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - ha delle potenzialita' straordinarie ed e' in grado di contribuire al rilancio dell'intera economia del Paese. "bisogna tornare a investire per ammodernare questa parte del Paese - aggiunge - che, purtroppo, presenta ancora oggi delle forti sacche di disagio sociale e di degrado ambientale che alimentano il potere e la presenza delle organizzazioni criminali di stampo mafioso. A nostro avviso, inoltre, bisogna riprendere in mano il tema del federalismo fiscale". Per gli Artigiani di Mestre, oltre a tutto cio', e' necessario rendere piu' efficiente la Pubblica amministrazione del Mezzogiorno. Come ha dimostrato uno studio della Commissione europea - che ha monitorato la qualita' dei servizi pubblici ricevuti, l'imparzialita' con la quale vengono assegnati e il livello di corruzione - tra le 206 regioni d'Europa prese in esame, sette realta' territoriali del Mezzogiorno si collocano nelle ultime 30 posizioni: la Sardegna al 178/o posto, la Basilicata al 182/o, la Sicilia al 185/o, la Puglia al 188/o, il Molise al 191/o, la Calabria al 193/o e la Campania al 202/o posto.

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Pepe lancia un appello ai ristoratori per usare prodotti locali

L'assessore alle politiche agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, ha scritto una lettera aperta nella quale ha invitato ristoratori, albergatori e operatori abruzzesi a utilizzare i prodotti locali, considerati sicuri e certificati (prodotti biologici a denominazione di origine o indicazione geografica). "Le nostre produzioni - scrive nella lettera Dino Pepe - offrono la massima garanzia della qualità, della stagionalità e soprattutto del forte legame che lega le eccellenze agroalimentari abruzzesi al territorio di origine. Dietro ogni prodotto tipico, si intersecano "storia" di culture e "storie" di vita e di lavoro. Come è noto - prosegue l'assessore - il comparto agricolo ha subito un colpo durissimo a seguito degli eventi calamitosi di gennaio". Se è vero che ogni prodotto tipico racconta una storia del territorio circostante, "quest'anno - incalza Pepe - abbiamo il dovere di raccontare una storia fatta di forza, di resistenza, di caparbietà, di bellezza, di voglia di ripartire e di portare avanti i valori di cui sono imperniati i sacrifici dei produttori agricoli abruzzesi: la qualità elevatissima del prodotto, il rispetto della tipicità e la tutela del territorio". Se prima era una esigenza etica quella di lavorare per la filiera corta e per la valorizzazione dei prodotti locali, "oggi - sostiene Pepe - è diventato un dovere morale". 

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