"La sistemazione del mercatino etnico nel sottopasso ferroviario e' un primo passo necessario a sostegno delle comunita' piu' deboli presenti sul nostro territorio". Lo afferma don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne, in merito alle polemiche resistenze sull'apertura del mercatino etnico. "Comprendo i timori e le lamentele legate alla gestione del mercatino nel passato - continua - cosi' come immagino che lo smantellamento dello scorso anno possa esser stato percepito come una sorta di successo da parte di alcuni, ma non capisco la riluttanza e il rifiuto. La riapertura del mercatino in altro luogo, del resto, era stata una promessa che, oggi, e' giusto mantenere con l'impegno, ovviamente, di un lavoro attento e di un controllo costante che favorisca la legalita' e il rispetto delle regole necessarie per la compravendita". L'intento del direttore Caritas, che evita di entrare nel merito delle polemiche, e' quello di avvicinare le parti per un lavoro a favore della popolazione: "Dovremmo impegnarci tutti per cercare una vera integrazione e alimentare occasioni di confronto e condivisione a favore della conoscenza e dell'incontro".
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L'otto Marzo è ogni giorno
Ci siamo, è di nuovo l'otto marzo e come ogni anno siamo qui a ragionare di diritti negati alle donne.
Una data simbolo, un giorno universalmente riconosciuto quale momento di riflessione sul livello di civiltà raggiunto da società che ritengono, spesso, di autodefinirsi "evolute.
Discriminare persone in ragione del genere d'appartenenza non può certamente definirsi elemento di civiltà; nasce anche da questa considerazione la necessità forte di coinvolgere gli uomini in una battaglia di civiltà.
Fenomeni allarmanti e gravi quali le violenze di genere e il femminicidio non possono più essere considerate " questioni meramente femminili " ed è essenziale la presa di coscienza: siamo di fronte ad una deriva culturale che investe la società tutta.
Importanti segnali sono giunti da associazioni e cittadini: uomini che, quotidianamente, affiancano le donne per combattere la barbarie: un passo in avanti enorme, una consapevolezza che rappresenta però solo il primo passo di un percorso di civiltà da seguire insieme.
I dati, dal 2014 al 2016, resi pubblici dalla Polizia di Stato
I femminicidi in ambito familiare sono stati 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016.
Le violenze sessuali - oltre il 90% in danno delle donne - sono state 4.257 nel 2014, 4.000 nel 2015, 3.759 nel 2016.
Gli atti persecutori - circa il 76% in danno delle donne - sono stati 12.446 nel 2014, 11.758 nel 2015, 11.400 nel 2016.
I maltrattamenti in famiglia (circa l’81% in danno delle donne) sono stati 13.261 nel 2014, 12.890 nel 2015, 12.829 nel 2016.
Le percosse (circa il 46% in danno delle donne) 15.285 nel 2014, 15.249 nel 2015, 13.146 nel 2016.
Questo lo scenario in Italia, i dati fanno rabbrividire.
Nel mondo
Per quel che concerne una visione globale del fenomeno, impressionanti i dati dell’OMS:
nel mondo, la prima causa di uccisione delle donne tra i 16 e i 44 anni è il femminicidio.
Problema culturale
Da questi elementi si comprende la vastità e la complessità di una condizione feroce che spesso identifica le donne quali vittime di società misogine ed è quindi ancor più importante l'impegno degli uomini nella lotta per la civiltà; una battaglia che deve vedere ogni cittadina/o e le Istituzioni uniti per sconfiggere, infine, l'orrore del femminicidio - estrema conseguenza di un problema culturale che si esprime attraversotutte le forme di discriminazione e violenza di genere hanno l'obiettivo di annullare la donna nella sua identità e libertà - .
L'importanza delle parole e la cultura del rispetto
Ancora oggi, alcuni titoli di stampa mostrano poca attenzione all'uso di parole adeguate: " dramma della gelosia ", " uomini che amano troppo ", " omicidio passionale " in luogo di " femminicidio ": parole espressione di una cultura maschilista che fatica ad accettare il principio elementare secondo il quale, la violenza, la morte, nulla hanno a che fare con l'amore.
Altri polemizzano sulla necessità d'utilizzo del termine " femminicidio ", ritenendo inutile sottolineare il genere d'appartenenza delle vittime; a coloro sfugge un punto essenziale: l'elemento essenziale della definizione è dettato dalle motivazioni - indissolubilmente correlate al genere d'appartenenza della vittima - che spingono al delitto; è qui la fondamentale differenza che intercorre tra omicidio e femminicidio.
Esaustiva la definizione di Marcela Lagarde, accademica, antropologa e politica messicana.
Femminicidio è " La forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria, istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia ".
(Di Gilda Panella)
Duplice omicidio a Pescara, stabilita una condanna a 20 anni di carcere per l’assassino
E' stato condannato a venti anni di reclusione Maksym Chernysh, l'ucraino di 27 anni reo confesso del duplice omicidio dei cittadini polacchi Arkadiusz Miksza, 22 anni e di sua madre Kystyna Miksza, 53 anni, avvenuto il 24 gennaio 2016 in una mansarda al secondo piano di una palazzina in via Tibullo 25 a Pescara. La sentenza di condanna e' stata emessa oggi pomeriggio, con rito abbreviato, dal gup del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, che ha anche riconosciuto una provvisionale di 50mila euro a favore del fratello di Arkadiusz e figlio di Kystyna, costituitosi parte civile.
Il pm Salvatore Campochiaro aveva chiesto il massimo della pena, ovvero l'ergastolo, ridotto a 30 anni in virtu' dello sconto di pena previsto per il rito abbreviato. Il gup, alla luce delle condizioni mentali dell'imputato, assistito dall'avvocato Vittorio Supino, ha applicato una diminuente, condannando Chernysh a 20 anni di carcere: in base alle perizie disposte durante le indagini, infatti, l'omicida "all'epoca dei fatti versava in condizioni di capacita' di intendere e di volere grandemente scemate", a causa di uno stato psicotico indotto dall'assunzione di sostanze stupefacenti avvenuta in un periodo antecedente il fatto. Il giudice ha anche accolto la richiesta dell'avvocato difensore di accertare se le condizioni dell'ucraino siano compatibili con la detenzione in carcere. Bongrazio ha inoltre escluso tutte le aggravanti contestate al giovane, tra cui quelle dei futili motivi e della crudelta', riconoscendo unicamente la sussistenza del nesso teleologico, ovvero l'aggravante della commissione di un delitto al fine di occultarne un altro. L'omicida si e' sempre difeso sostenendo di essere stato aggredito da Arkadiusz, detto Arka, mentre i due si trovavano all'interno del bilocale della vittima, dove Maksym si era trasferito a vivere da poche ore e per qualche giorno. Quella domenica i due avevano assunto droga (Maksym la comprava da Arka e entrambi ne facevano uso). In base al racconto del reo confesso, Arka l'avrebbe prima colpito con la mazza da baseball e poi con un coltello e lui avrebbe risposto nello stesso modo. Secondo Maksym anche la madre di Arkadiusz, giunta all'improvviso nel bilocale di via Tibullo, avrebbe provato ad aggredirlo e lui si sarebbe difeso spingendola fuori dall'appartamento e colpendola con numerose coltellate, per poi trascinare il corpo nella mansarda.
Leggi Tutto »Pescara, preso dopo l’evasione dai domiciliari per maltrattamenti in famiglia
Una storia di violenze in famiglia ai danni della moglie,. Protagonista in negativo un 33enne pescarese, M.N., arrestato dai carabinieri della Compagnia di Pescara, diretti dal tenente Antonio Di Dalmazi per il reato di evasione dagli arresti domiciliari dove si trovava dopo una storia di maltrattamenti in famiglia a carico della moglie. L'arresto di oggi e' l'epilogo di una lunga vicenda iniziata gia' alla fine dell'estate dello scorso anno, e che riguarda maltrattamenti in famiglia, atteggiamenti vessatori, comportamenti aggressivi, percosse, minacce e lesioni. La vittima e' una donna, compagna di vita di un marito violento e che, dopo soprusi di ogni tipo, fisici e psicologici, decide di denunciare. Gia' all'inizio di novembre del 2016 i Carabinieri avevano dato esecuzione all'ordinanza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa e l' applicazione della misura cautelare dell'obbligo di dimora per l'uomo che ha continuato ad intimidire, minacciare, ingiuriare a seguire fino a sotto casa la donna. Cosi' per il 33enne, dopo una nuova denuncia sono arrivati gli arresti domiciliari. Ma anche in questo caso l'uomo ha continuato a mantenere il suo atteggiamento intollerabile, e questa mattina e' stato sorpreso dalla pattuglia dei carabinieri, sotto casa della ex convivente in violazione degli obblighi imposti dalla misura cautelare a suo carico e cosi', dopo il giudizio di convalida, per l'uomo si sono aperte le porte del carcere di S. Donato dove e' stato rinchiuso. L'uomo era stato denunciato quattro volte dalla donna
Leggi Tutto »Gay: il territorio del cratere puo’ attrarre investimenti
"Devo dire che qui a L'Aquila per fortuna vanno avanti i lavori, anche se non con la velocita' che imprese e cittadini avrebbero voluto. Tutto il territorio del cratere puo' attrarre investimenti, ma serve un grande lavoro per realizzare infrastrutture materiali e immateriali". Cosi' il presidente Giovani imprenditori di Confindustria, Marco Gay. "Sicuramente e' la nuova rivoluzione industriale, l'economia 4.0, che sta impattando in tutte le industrie compreso il settore dei servizi. E parlare di 4.0 in territorio in ricostruzione come quello aquilano e abruzzese e e' importante. Qui da 900 unita' produttive, 630 si sono ricollocate nel post sisma. E questo e' un segno di buona resilienza. Ed e' un buon segnale che le aziende di questo territorio chiedano infrastrutture - ha spiegato ancora - . in sintesi l'impresa 4.0 e' un piano industriale di medio lungo periodo di grande innovazione. Ora da una parte delle imprese fanno manifattura dall'altra c'e' chi fa software e innovazione. Bisogna trovare la sintesi. In un paese di piccole medie imprese serve una via italiana al 4.0. E a tal proposito servono strumenti come il credito d'imposta e agevolazioni alle start up, occorre favorire il capitale di rischio e le aggregazioni di imprese".
"I voucher devono essere regolamentati, serve un'analisi esatta di come vengono usati, pero' per alcuni lavori sono utili". Cosi' il presidente Giovani imprenditori di Confindustria, Marco Gay, a margine del road show "Impresa 4.0 Trasformazione competitiva digitale", che si e' tenuto all'Aquila organizzato da Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, in collaborazione con Confindustria Chieti-Pescara. "L'utilizzo improprio della flessibilita' deve essere contrastato'', ha aggiunto Gay. "Al di la delle vicende giudiziarie per cui si deve ovviamente attendere che dai titoli di giornali si passi a comprendere in profondita', su Consip tutti gli strumenti sono utili ma dobbiamo vedere anche agli interessi della piccola media impresa".
Leggi Tutto »Filovia, eseguito il collaudo col filobus
Eseguita stamani, sulla 'strada parco' che collega Montesilvano e Pescara, la visita di constatazione delle opere eseguite per quanto concerne la filovia. Le operazioni odierne, annunciate ieri da Tua, azienda unica del trasporto abruzzese, di fatto sono un collaudo dell'infrastruttura, necessario per definire i lavori eseguiti, ai fini della risoluzione contrattuale con Alpiq (gruppo che ha acquisito la Balfour Beatty). Sfidando il vento e la pioggia battente, hanno assistito alle operazioni anche alcuni cittadini dei comitati che da tempo si battono contro l'opera, protestando con fischietti e trombette al passaggio del filobus. Per le operazioni e' stato utilizzato un filobus messo a disposizione da La Panoramica di Chieti. Il mezzo, per testare il tracciato e i cavi elettrici, e' partito dall'inizio della 'strada parco', al centro di Pescara, ed ha percorso vari tratti del tracciato.
Leggi Tutto »Di Stefano annuncia molti emendamenti al Dl terremoto
"Il decreto terremoto emanato dal governo Gentiloni le scorse settimane e' lacunoso e assolutamente privo di efficacia. Bisognerebbe riscriverlo da capo e per questo non comprendiamo la soddisfazione espressa dal governatore dell'Abruzzo dopo l'emanazione". Lo afferma, in una nota, il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano.
"Per modificare alla radice questo provvedimento - annuncia il parlamentare azzurro - abbiamo presentato numerosi emendamenti, in larga parte condivisi con gli amministratori locali, che mirano a ottimizzare e razionalizzare gli interventi. Proponiamo, tra gli altri, la nomina del Presidente della Regione Abruzzo a commissario per la gestione dell'emergenza, in grado di definire misure per gli enti pubblici, i privati e le attivita' produttive; chiediamo la modifica del patto di stabilita' interno; l'allungamento dei mutui avvalendosi di Cassa depositi e prestiti; l'istituzione di zone franche e zone franche urbane; l'allargamento - prosegue - del cratere ad alcuni comuni della provincia di Teramo e Pescara; la proroga dell'applicazione del piano sanitario regionale abruzzese per le zone colpite dal terremoto del 2009 e del 2017; finanche, attraverso un apposito question time in Commissione, un provvedimento ad hoc per spostare la data del 31 marzo come termine ultimo per l'approvazione dei bilanci preventivi dei comuni. Infine, i nostri emendamenti prevedono anche provvedimenti inerenti il terremoto del 2009 per risolvere le problematiche di realizzazione delle opere. Un pacchetto consistente di modiche - conclude Di Stefano - per rendere piu' efficace un provvedimento che cosi' com'e' e' del tutto vuoto e privo di reale validità".
Leggi Tutto »D’Ignazio (Ncd) accetta la delega ma resta all’opposizione
"Se la delega ha una funzione politica, che presuppone un mio passaggio al centrosinistra, le dico pubblicamente che sarei costretto a declinarla, in quanto il mio ruolo e' attualmente, e' sempre stato e restera' all'opposizione di questo Governo regionale". Cosi' il consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e capogruppo del Nuovo Centrodestra, Giorgio D'Ignazio, rivolgendosi al presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, durante la seduta odierna del Consiglio regionale all'Aquila, in un intervento circa la delega per la ricostruzione che lo stesso D'Alfonso gli ha assegnato. La mossa di D'Alfonso, alla ricerca di fortificare numericamente la maggioranza di centrosinistra in consiglio regionale, era stata interpretata come il prologo per un passaggio di D'Ignazio nel centrosinistra. L'esponente di Ncd precisa che accettera' l'incarico che ha a scadenza a fine anno, "se questa delega e' utile esclusivamente per il bene dei cittadini, senza che le venga attribuita alcuna valenza politica ma soltanto per incentivare la pianificazione di una comune strategia d'azione tra maggioranza ed opposizione, per affrontare tutti insieme le gravi problematiche che ci affliggono, proprio come auspicavamo sarebbe avvenuto ai tempi del terremoto dell'Aquila nel 2009 in cui era al Governo il Presidente Gianni Chiodi". Secondo D'Ignazio, l'incarico e' circoscritto "al rilancio del commercio, dell'artigianato e delle attivita' produttive delle aree montane e collinari del teramano e del cratere". "Il mio operato - spiega ancora il consigliere - continuera' sulla linea di una opposizione costruttiva e responsabile in cui ogni azione sia dettata dall'obiettivo di fare il bene del mio territorio e dei cittadini che mi hanno dato il mandato politico di rappresentarli. Non ho nulla da nascondere nella mia attivita' politica e pertanto continuero' a pubblicare con molta trasparenza le foto scattate insieme a lei durante le visite istituzionali nel teramano sui social".
"Cio' che piu' mi dispiace e' il dover ammettere che mi aspettavo un comportamento molto diverso da parte sua, visto e considerato che quando e' capitato a lei di essere in difficolta', ha trovato in me e nei miei amici piu' stretti un baluardo in sua difesa, che ha sempre agito per il suo bene, sia pubblicamente che in privato". Pur ribadendo di rimanere nelle file della opposizione, il consigliere di Ncd Giorgio D'Ignazio, ha attaccato i suoi colleghi di centrodestra, in particolare l'ex governatore, Gianni Chiodi, ora consigliere forzista, nel suo intervento in consiglio regionale sulla delega alla ricostruzione che gli e' stata assegnata dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. "Purtroppo in questi tre anni da consigliere regionale non posso dire sia stato fatto altrettanto nei miei confronti, ne' nella sfera pubblica, ne' in quella privata e questo mi rammarica molto - ha spiegato ancora D'Ignazio il quale ha sottolineato che - sento di voler rivolgere un appello ai miei colleghi dell'opposizione, specialmente al mio caro presidente Chiodi, che in occasione di tutte e quattro le sue candidature ha ottenuto il pieno supporto sia da me, che dai miei amici. Questo dato, presidente Chiodi, dovrebbe gia' far trapelare con chiarezza come sono fatto". D'Ignazio ha lanciato anche un messaggio ai vertici del suo partito, Ncd, in Abruzzo rappresentato dalla sen. Federica Chiavaroli, sottosegretario alla giustizia
Leggi Tutto »Festa della donna, il sottosegretario Chiavaroli a Collecorvino
Nell'ambito delle iniziative per la festa della donna, domani mercoledì 8 marzo, alle ore 11:30, il Sottosegretario alla Giustizia, senatrice Federica Chiavaroli, si recherà in visita istituzionale a Collecorvino nella Scuola Media Gabriele D'Annunzio (in Contrada San Rocco) insieme al sindaco Antonio Zaffiri, al Consigliere comunale Andrea Buccella e sarà accolta dal Dirigente scolastico Michela Terrigni. Nel corso della visita si svolgerà un incontro sulla prevenzione ed il contrasto alla violenza, analizzata nelle sue diverse sfaccettature che spaziano da quella verbale- fenomeno molto diffuso nell'attuale era dei social- a quella fisica, fino ad arrivare alla violenza di genere che troppo spesso degenera nel femminicidio, fenomeno dalle statistiche diventate ormai allarmati.
Leggi Tutto »“Donna: fragile sorgente”, convegno al Liceo Scientifico D’Ascanio di Montesilvano
«Una interessante iniziativa alla quale abbiamo voluto partecipare con grande entusiasmo, per omaggiare la donna, nel giorno della sua Festa». Così la consigliera di Pari Opportunità, Angelita Palumbo, annuncia la sua partecipazione e quella dell’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosaria Parlione a “Donna: fragile sorgente”, la manifestazione organizzata presso il Liceo Scientifico Corradino D'Ascanio di Montesilvano. Alla riflessione voluta per celebrare il giorno della Festa della Donna, parteciperanno anche la consigliera provinciale con delega alla Pubblica Istruzione Leila Kechoud, la poetessa Stevka Smitran, l'attrice Roberta Lidia Simona Livraga, l'avvocato Pina Guardiani e Marzia Savina dell'associazione Contribuenti di Città Sant'Angelo. «Era il 1922 quando venne istituita la Giornata internazionale della donna anche in Italia - ricorda la Palumbo -. Celebrarla è un atto doveroso. L’incontro di domani rappresenterà l’occasione di mostrare alle giovani generazioni esempi di donne che hanno messo tutte se stesse per lottare per i loro diritti. Parleremo di tutte le conquiste importanti ottenute nella storia, dal diritto di voto, alle leggi sull’aborto o ancora sul divorzio, oltre alle parità di genere nel mondo del lavoro». L'evento verrà introdotto dalla dirigente scolastica, Natalina Ciacio e vedrà un intervento degli studenti con un lavoro incentrato su "Filomena Delli Castelli". Il convegno, patrocinato da Comune, Provincia e Associazione Contribuenti di Città Sant’Angelo, prenderà il via alle 10:30.
E sempre domani grazie a un protocollo di intesa firmato tra il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri e l'Unione italiana del Soroptimist, è nato il progetto denominato "Una stanza tutta per sé", con lo scopo di sostenere la donna nel delicato momento della denuncia di violenza e nel percorso verso il rispetto e la dignità della persona. All’interno della Compagnia del Comando dei Carabinieri di Montesilvano verrà inaugurata una stanza ad hoc che vuole creare un ambiente protetto che aiuti la donna ad un approccio meno traumatico con gli investigatori, che la faccia sentire accolta ed ascoltata, che le faccia percepire l'attenzione che si ha per il suo grave problema.
L’inaugurazione della stanza si terrà domani alle 16:30 alla presenza di autorità militari e civili e della presidente Nazionale del Soroptmist club d'Italia, Leila Picco.
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