Redazione Notizie D'Abruzzo

Giorgio Pasotti in scena con ‘Forza, il meglio e’ passato’

Venerdi' 12 maggio all'Auditorium Flaiano di Pescara (ore 21:10) in scena "Forza, il meglio e' passato...", spettacolo con Giorgio Pasotti scritto e diretto dal musicista Davide Cavuti, frutto della collaborazione del Teatro stabile d'Abruzzo (Tsa) con la Stefano Francioni Produzioni. Lo spettacolo attraversa la storia di alcuni personaggi del teatro e della letteratura e le varie epoche in cui hanno preso forma, cogliendo gli aspetti della vita dell'uomo quali l'essere, l'apparire, l'amore. Nella prima parte un omaggio all'amicizia della terra d'Abruzzo con i suoi personaggi: "L'Abruzzo ha dato loro un angolo di terra, uno spicchio di cielo, una distesa di mare; ha donato il fruscio dei suoi uliveti, l'odore di una salsedine indimenticabile, la trasparenza di un'acqua verde solcata da variopinte 'vele latine', la spontaneita' della sua gente semplice, ma devota - dichiara Cavuti - scontri e incomprensioni di gente forte, che sa poi comprendere, perdonare e dimenticare". Biglietti sul circuito CiaoTickets. Lo spettacolo e' un omaggio ad artisti quali D'Annunzio, Michetti, Tosti, Silone, Flaiano, Cicognini, Henry Mancini. Il messaggio di difesa della vita, che va assaporata nella sua beatitudine e ammirata nella sua bellezza, sara' il tema della seconda parte dello spettacolo intriso di "tragico e umoristico": "salviamo lo spazio concesso ai nostri sogni, la nostra speranza diventera' un segno di liberta'" conclude il testo originale di Cavuti. Pasotti e Cavuti hanno gia' collaborato a progetti teatrali quali "Da Shakespeare a Pirandello" e "Sciuscia' e altre storie", entrambi rappresentati nei migliori festival e teatri italiani

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Campitelli: resto anche se andiamo in D

"Io non mollo quando le cose vanno male. Mollero' quando andremo benissimo. I sacrifici di questa societa' qualcuno li conosce? Perche' non ci si informa. Abbiamo pagato tutto e io devo sentire le parolacce. Cosi' e' la citta' a fare una pessima figura. Ogni tanto anche noi abbiamo bisogno di una piccola parola di merito. Addirittura. Io non lascio il Teramo. Non retrocederemo in D, ma se ci andremo malauguratamente, noi rimarremo al nostro posto con la volonta' di fare una programmazione importante". Queste le parole dette questa mattina in conferenza stampa dal patron del Teramo Luciano Campitelli, che ha interrotto il suo personale silenzio stampa, per difendere la squadra dopo gli insulti subiti dai giocatori del Teramo, fra i piu' bersagliati l'attaccante Marco Sansovini, al termine della gara di domenica scorsa con il Parma, finita a reti inviolate. "Chiedo scusa a tutti i tifosi per quest'annata - ha aggiunto - come lo chiesi due anni fa per quanto accaduto. Quando presi le redini della societa' nel 2008, mi ero posto l'obiettivo dei professionisti a breve termine, forse l'abbiamo raggiunto con eccessiva facilita' e rapidita', grazie ad un'oculata programmazione. Ci tenevo oggi a difendere pubblicamente tutti i miei calciatori attualmente in rosa, perche' se vogliamo davvero salvarci abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso. Questo non e' il momento dei processi". I biancorossi domenica prossima giocheranno a Salo' contro la Feralpi, e per evitare i play-out dovranno vincere in terra lombarda e sperare che il Mantova non vinca il match casalingo con il Sud Tirol. 

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Crollo hotel Rigopiano, rinviati gli interrogatori

A causa dello sciopero degli avvocati indetto dal 2 al 5 maggio dall'Unione Nazionale delle Camere Penali Italiane, salta l'interrogatorio del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico comunale, Enrico Colangeli, fissato per domani in Procura nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano. Ad annunciarlo sono gli avvocati Cristiana Valentini e Goffredo Tatozzi, legali dei due indagati, che, con riferimento all'imminente interrogatorio dei propri assistiti, comunicano di aderire "in maniera convinta all'odierna astensione indetta dall'Unione Nazionale delle Camere Penali Italiane, dedicata alla tutela dei diritti degli accusati come delle vittime, pesantemente compressi dall'attuale stato del processo penale e ancor piu' minacciati dall'imminente riforma pretesa dal governo".

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Operaio travolto da una ruspa mentre sistema il verde sull’autostrada A14

Un operaio di 55 anni e' morto questa mattina travolto dalla piccola ruspa che stava manovrando per la manutenzione del verde ai bordi della carreggiata dell'autostrada A14 fra i caselli autostradali di Vasto Nord e Val di Sangro. L'incidente e' accaduto nel territorio di Casalbordino. L'uomo, P.D.V. residente a San Salvo, era dipendente di una ditta di Ravenna che da anni si occupa per conto di Autostrade della sistemazione della vegetazione in quel tratto. Contrariamente alle prime informazioni, sembrerebbe che la ruspa che ha travolto l'operaio mentre lavorava alla manutenzione del verde ai bordi della carreggiata dell'autostrada A14 fra i caselli autostradali di Vasto Nord e Val di Sangro, fosse in piano e nella posizione originaria. L'infortunio, sempre secondo i successivi accertamenti, si pensa possa essere presumibilmente riconducibile ad una errata manovra

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Riparte con successo la nuova edizione di “Riviera in festa”

Lungomare affollato ai primi due appuntamenti della seconda edizione di “Riviera in Festa”, l’iniziativa organizzata dal Comune di Montesilvano sulla riviera della città che nei weekend primaverili diventa una grande isola pedonale. Domenica mattina e lunedì 1 maggio il tratto compreso tra viale Europa e via Maresca sono stati chiusi alle auto diventando luoghi espositivi a cielo aperto. Protagoniste della prima giornata sono state le auto d’epoca della Old Motors, che ha collaborato con l’assessorato agli Eventi all’organizzazione della mattinata. Lunedì 1 maggio invece si è svolto il primo mercatino dell’hobbismo e dell’artigianato.

«Siamo molto soddisfatti - afferma l’assessore alle Manifestazioni Ottavio De Martinis - di queste prime giornate. Ancora una volta i cittadini hanno apprezzato l’iniziativa, godendo dell’aria marina, a piedi o in sella alle proprie bici, ammirando sia le meravigliose auto in mostra domenica che le speciali creazioni degli artigiani e degli hobbisti del territorio presenti durante la giornata di ieri, che rappresentano una vera risorsa che sicuramente coinvolgeremo in altre occasioni future. Questa manifestazione ha una duplice funzione: da una parte consente ai cittadini di riappropriarsi di uno spazio importante della nostra città e dall’altra rappresenta una vetrina per quanti con lavoro e passione si dedicano a diverse attività».

Circa 40 gli artigiani e gli hobbisti che ieri hanno allestito stand dedicati al decoupage, alla bigiotteria, all’arte dell’uncinetto, alla pittura, all’intaglio del legno, ma anche a cucito, scultura e pittura. Il prossimo particolare appuntamento sarà una dolce sorpresa per tutti i partecipanti. Da venerdì 5 a domenica 7 maggio si terrà il primo Ciokofest di Montesilvano.

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L’Onu si schiera con Muntari sull’episodio di razzismo di Cagliari

Sulley Muntari esempio di lotta al razzismo. Quanto accaduto a Cagliari domenica scorsa non e' passato inosservato all'estero e Zeid Ra'ad al-Hussein, Alto Commissario Onu per i diritti umani, si e' schierato col centrocampista ghanese del Pescara che chiedeva all'arbitro di interrompere la gara per i cori razzisti nei suoi confronti. Ma la partita non e' stata sospesa e Muntari, anche ammonito per proteste, ha lasciato il campo prima del triplice fischio. "E' un motivo di ispirazione per tutti noi che ci occupiamo di diritti umani all'Onu - l'elogio di Zeid - Il problema del razzismo richiede da parte della Fifa una maggiore attenzione". L'Alto commissario delle Nazioni Unite ha anche annunciato che fra qualche settimana presenziera' una gara internazionale per diffondere il messaggio che "il razzismo e qualsiasi espressione di intolleranza non possono trovare spazio nei grandi eventi sportivi".

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La settimana politica a palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila

La settimana politica a palazzo dell'Emiciclo a L'Aquila inizia domani con la convocazione della Commissione Agricoltura alle ore 12. All'ordine del giorno lo "Stato di attuazione della riforma dell'Arap" con l'audizione del Vice-Presidente Giovanni Lolli e l'esame di diversi provvedimenti di legge. Tra questi: la legge regionale numero 10/2017, il progetto di legge regionale "Impresa Abruzzo. Competitività - Sviluppo - Territorio", il progetto di legge regionale "Misure a sostegno delle imprese e dell'occupazione sul territorio regionale e di contrasto alle delocalizzazioni produttive". Verranno inoltre esaminati: il regolamento numero 28/2017 sull'attuazione della "Banca della Terra d'Abruzzo"e la risoluzione sulla diga di Campotosto per la "Problematica del livello di dotazione idrica". Alla discussione sulla risoluzione sono stati invitati l'Assessore Dino Pepe, la Federazione regionale dei Coltivatori Diretti, la CIA, Confagricoltura Abruzzo, Copagri e Confimi. Giovedì 4 maggio, alle 11, è prevista la seduta ordinaria del Consiglio regionale

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Approvata dalla Commissione Europea la vendita delle tre good bank a Ubi

*Commissione Ue approva vendita di tre banche "ponte" a Ubi Banca Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti Bruxelles, 2 mag. (askanews) - La Commissione europea ha approvato oggi, in applicazione delle regole Ue sugli aiuti di Stato, la vendita a Ubi Banca delle tre banche "ponte" Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti. Le tre banche ponte erano state create nel novembre 2015, quando furono messi in risoluzione i tre istituti di credito da cui sono derivate (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti). L'Esecutivo Ue ha esaminato il piano di Ubi Banca per la piena integrazione nel proprio gruppo delle tre banche ponte, oggi in perdita, con l'obiettivo di farle ritornare sostenibili. Il piano eviterà distorsioni indebite della concorrenza, osserva la Commissione in una nota. "La Commissione ha concluso - si legge nella nota - che il processo di vendita delle tre banche ponte condotto dalle autorità italiane è stato aperto e competitivo e ha selezionato l'offerta migliore". L'acquisto da parte di Ubi Banca dipendeva dalla vendita a soggetti terzi dei crediti deteriorati detenuti dalle tre banche ponte. In questo quadro, il fondo di risoluzione ha iniettato capitale aggiuntivo per 810 milioni di euro nelle tre banche ponte e ha fornito una serie di garanzie per i rischi connessi agli istituti acquisiti. La Commissione ha concluso che le misure prese sono in linea con le regole Ue sugli aiuti di Stato.

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Scomparso nel nulla dalla chiesa di S. Maria Paganica dell’Aquila sepolcro funebre del xv secolo

di Fulvio Giustizia (storico-archeologo)

  La scomparsa dell’importante manufatto non è dovuta al terremoto del 1703 e neppure al recente disastroso sisma del 2009, che ha letteralmente decapitata la chiesa, per la quale, purtroppo, dopo otto anni, ancora non si nota un benché mi-nimo cenno di ricostruzione. Esiste un testimone oculare d’eccezione che, intorno agli anni Sessanta del sec. XVIII, attesta la presenza dell’artistico monumento nella collegiata di Santa Maria Paganica. Si tratta dell’illustre cittadino aquilano Antonio Ludovico Anti-nori (1704-1778), benemerito storico di cose abruzzesi, nonché fedele servitore della Chiesa, per essere stato dal 1745 al 1757 arcivescovo di Lanciano e successivamente di Matera ed Acerenza.

Già collaboratore del Muratori nel 1731 per la realizzazione dei Rerum Italicorum Scripto-res, con il suo ritorno all’Aquila dal 1757 al 1778 ebbe modo di dedicarsi con maggior im-pegno agli studi storici, la maggior parte dei quali, conservati nella Biblioteca Salvatore Tommasi, ci sono arrivati 51 manoscritti, e sono: Annali degli Abruzzi (volumi 1-24), Co-rografia storica degli Abruzzi (volumi 25-42), Raccolta delle iscrizioni (volumi 43-47), Mo-numenti, uomini illustri e cose varie. Annali di Aquila (volumi 48-51).

Ma veniamo all’interessante oggetto della sua testimonianza, che trascriviamo da un suo manoscritto dell’Archivio di S. Maria Paganica, Corografia 48/2. S. Maria di Paganica, pp. 6-7 e p. 9, una copia di quello presente nella Biblioteca Salvatore Tommasi:

«Resta un sepolcro ben elevato in questa Chiesa dalla parte laterale della nave trasversa. Sembra opera del XV secolo, e forse è di Maria Cantelma, che vedova di Giordano Orsini Conte di Manoppel-lo sen venne a L’Aquila, e forse vi morì. La congettura nasce dal trovarsi nell’Archivio di questa Chiesa un real Diploma a lui spedito nel 1438; onde pare che benemerito di questa Chiesa vi eleg-gesse sepoltura, e legasse qualche cosa, di cui poteva disporre, onde restassero le scritture ancora di quella. Il Sepolcro è magnifico, e rilevato affisso in muro nella piegatura della nave riguardante verso l’altar maggiore. Era prima di essere affisso, quel muro dipinto a varie sacre immagini. Intor-no alla cassa di pietra sono scolpite le effigie del Salvatore, e dei SS. Pietro, Giovanni Battista, e Cate-rina martire. Resta essa cassa vuota; e non vi fu messo il Cadavere; o n’è stato poi tolto via. Su la cassa giace la statua di Donna con manto, e quanti ornati; varij libri sparsi; s’innalzano quindi due colonne le quali sostengono padiglione aperto di qua e di là da puttini alati. Niuna iscrizione e arma gentilizia».

L’Antinori, a p.9 dello stesso manoscritto, ha dei dubbi circa l’attribuzione del monumento e avanza un’altra ipotesi: «Il sepolcro esistente in S. Maria di Paganica sembra di Rita di Acquaviva, che nel 1448 rinunziò il Badessato di S. Maria a Graiano» presso Fontecchio. Nella puntuale descrizione del “magnifico sepolcro” confessiamo di aver pensato all’analogo monumento a Maria Pereyra Camponeschi in S. Bernardino, eseguito dallo scultore Silvestro dell’Aquila nel 1496.

Oltre al monumento, composto da varie sculture, è interessante anche la notizia circa il «muro dipinto a varie immagini». In una copia cartacea coeva di testamento del 20 dicem-bre 1454 dell’Archivio della Chiesa, si menziona un certo Iacobus Mactutii che lascia dispo-sizione per la costruzione, presso l’altare maggiore, di una cappella patronale dell’Annunciazione, nella quale si dovranno eseguire delle pitture di santi, secondo le mo-dalità scelte dagli esecutori testamentari. Altre notizie di affreschi, oggi scomparsi, perché distrutti o in parte ricoperti nel corso dei restauri fine Settecento - inizio Ottocento, si menzionano in un contratto del 31 maggio 1493, in cui il pittore Sebastiano di Cola da Cosentino s’impegna a terminare l’opera pittorica per la Cappella di Jacopo di Notar Nanni. Lacerti di questi affreschi (Fig.3), insieme a frammenti scultorei (Fig.4) e architet-

tonici sono riemersi con il crollo delle pareti nel sisma del 2009 e sono stati presentati a L’Aquila, nel luglio del 2010, in una mostra al Palazzo della Regione, una rassegna docu-mentata da un’ottima guida illustrata, Le macerie rivelano, di AAVV, a cura di Vincenzo Torrieri, della Sovrintendenza Archeologica.

La Guida, a pag. 91 riporta la foto di un frammento scultoreo di cm 31,7x 12,8 x 13, 4 spes-sore max (Fig. 4), rinvenuto nel crollo del muro presso il braccio destro del transetto, con la seguente descrizione:

«porzione di bassorilievo su lastra caratterizzato da un drappeggio verticale che avviluppa una cornice con motivo corrente di foglie d’acanto. La tipologia e le caratteristiche icono-grafiche del manufatto scultoreo sembrano ricondurre ad un monumento funerario (…) collocabile in ambiti culturali XV- XVI sec.».

Il luogo preciso del rinvenimento e la tipologia sembrano rimandare alla notizia del “sepol-cro ben rilevato” dell’Antinori. Se così è, che fine hanno fatto l’impalcatura architettonica del monumento e le statue della distesa “donna con manto”, delle statue “del Salvatore e dei SS. Pietro, Giovanni Battista e Caterina martire”, nonché dei “puttini alati”? C’è speranza di un rinvenimento più esauriente, previa indagine termografica, frugando nelle intercape-dini del muro? Lo speriamo, anche se siamo ben consapevoli che nelle ristrutturazione dei monumenti nei secoli passati non si aveva, come si tenta di avere oggi, una sufficiente co-scienza culturale per preservare in essi i segni importanti del loro vissuto.

Nel 1848, Angelo Leosini, nel lamentare la perdita in S. Maria Paganica della tomba di Sal-vatore Massonio e del rilievo del conte Gagliardo di Riparola (oggi rinvenuto in fram-menti, cfr. Fig. 5), esprime con grande amarezza un giudizio che non possiamo non condi-videre:

«Coll’andare de’ tempi e col restaurare i vecchi edifici si sono lasciate perire tante memorie che illustravano la nostra città; ed io per primo griderei la croce contro i nostri concittadini che sì poca cura hanno de’ monumenti antichi quasi che fossero di nessun pregio». (A. LEOSINI, Monumenti storici artistici della città di Aquila e con-torni, L’Aquila, 1848, p. 95).

 

 

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Licheri segretario regionale di Sinistra Italiana

Daniele Licheri e' stato eletto coordinatore regionale di Sinistra Italiana in Abruzzo. Licheri, 38 anni, al termine del congresso ha dichiarato: "Sappiamo che sara' una sfida difficile, Sinistra Italiana provera' ad essere un partito curioso, aperto, che guarda all'innovazione e teso all'ascolto di tutto quello che si muove sul territorio, movimenti, associazioni, comitati. Vogliamo lavorare dal basso insieme ai tanti e le tante che oggi non si sentono rappresentati dall'attuale quadro politico per costruire insieme a loro una nuova casa accogliente che torni finalmente ad occuparsi degli ultimi. Di una cosa siamo sicuri: non saremo l'ennesima formazione politica che nasce solo per appuntamenti elettorali. Vogliamo guardare lontano e gettare le basi per un progetto politico dai "pensieri lunghi" e che faccia del mutualismo e del conflitto sociale la propria carta' identita'". Il congresso, molto partecipato, e' stato introdotto da Cesare Roseti del dipartimento organizzazione in qualita' di garante nazionale. La relazione si e' concentrata sugli aspetti organizzativi e sul percorso che ha portato al superamento dell'esperienza di Sel e delle diverse soggettivita' pre-esistenti e quindi al varo di Sinistra italiana. Si e' trattato di un ''dibattito vivace e che ha sottolineato la necessita' di dotarsi di un'organizzazione in grado di radicare una sinistra utile per l'Abruzzo individuando alcune priorita' programmatiche su cui costruire vertenzialita', iniziative e consenso, racchiuse nel documento politico conclusivo: dall'emergenza occupazione e all'introduzione del reddito minimo fino ai temi della ricostruzione e dell'abbandono delle aree interne passando per il capitolo sanita' con l'opposizione ferma al project financing e il rilancio di una difesa e tutela del diritto alla salute, le vertenze ambientali come luoghi di conflitto e la messa in sicurezza del territorio come l'unica grande opera pubblica che serve all'Abruzzo e all'Italia, le battaglie di civilta' a partire dall'istituzione del garante dei detenuti e di una seria politica dell'accoglienza e dell'integrazione'', conclude la nota

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