Redazione Notizie D'Abruzzo

Maxi sequestro di droga a Chieti

La Squadra Mobile della Questura di Chieti ha arrestato un uomo di 32 anni di Montesilvano trovato in possesso di 40 chilogrammi di marijuana, 5 chilogrammi di eroina e 132 grammi di cocaina. Lo stupefacente era nascosto in un appartamento di cui l'uomo aveva la disponibilità ed era destinato all'area metropolitana.

In un'abitazione di Montesilvano della quale l'uomo aveva la disponibilita', i poliziotti hanno trovato 40 chilogrammi di marijuana, 5 chilogrammi di eroina e 132 grammi di cocaina oltre a una bilancia e tanti bilancini di precisione e ad una grossa pressa quasi professionale che veniva utilizzata per trasformare la cocaina in pietra. Valore dello stupefacente, sul mercato, almeno 500 mila euro. Per gli inquirenti quello di Montesilvano era una sorta di laboratorio-deposito mentre l'eroina del tipo brown sugar potrebbe avare un elevato grado di purezza. L'indagine prende in un certo senso spunto, ma non vi e' alcuna connessione fra i due fatti, come specificato in conferenza stampa dal dirigente della Mobile teatina Francesco Costantini unitamente all'ispettore Licio D'Antuono, dall'omicidio del 40enne teatino Fausto Di Marco ucciso lo scorso 9 ottobre con una fendente alla gola davanti ad un circolo privato di Chieti Scalo.

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Armi ed elicotteri a Iran e Libia, l’inchiesta tocca anche l’Abruzzo

Il nucleo polizia tributaria della guardia di finanza di Venezia, su ordine della Ddda partenopea, ha eseguito nelle province di Roma, Napoli, Salerno e L'Aquila il fermo di 4 persone indiziate di traffico internazionale di armi e di materiale 'dual use', di produzione straniera. Si tratta, in particolare, di tre italiani e di un libico che, in concorso tra loro,nel periodo dal 2011 al 2015, avrebbero introdotto in paesi soggetti ad embargo, quali Iran e Libia, in mancanza delle necessarie autorizzazioni ministeriali, elicotteri, fucili di assalto e missili terra aria.

I tre provvedimenti di fermo eseguiti riguardano Mario Di Leva, che per gli inquirenti, oltre ad aver abbracciato la fede islamica, si sarebbe anche radicalizzato, e la moglie Annamaria, entrambi di San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, e Andrea Pardi, amministratore delegato della Societa' italiana elicotteri, coinvolta negli anni scorsi in una inchiesta sull'assoldamento di mercenari e un traffico di armi tra Italia e Somalia. Il quarto destinatario della misura restrittiva, che riguarda un cittadino libico, sarebbe irreperibile. Le armi e gli elicotteri sono stati commercializzati nel mercato nero nel periodo in cui per Iran e Libia vigeva un embargo internazionale. Tra gli indagati, anche il figlio della coppia.

I reati contestati ai destinatari del fermo, in concorso, sono di traffico internazionale di armi, di materiali dual use aggravati dall'essere transnazionali. Gli arresti e le perquisizioni sono stati fatti dai finanzieri di Venezia con il coordinamento del II Reparto del Comando Generale del Corpo, e la collaborazione dello SCICO e i reparti territoriali competenti. Tutti gli indagati svolgono, formalmente, attivita' connesse con il commercio internazionale attraverso societa' con sede in Paesi esteri, principalmente in Ucraina e in Tunisia, e hanno consolidati rapporti con personalita' del mondo politico e militare in Stati dell'area asiatica e mediorientale. Durante l'inchiesta denominata Italian Job, la Procura di Napoli ha trasmesso rogatorie internazionali verso i diversi Paesi interessati dalla vicenda. Ad Andrea Pardi, 50enne di Teramo residente in Roma, viene contestato il traffico internazionale di armi e di materiali dual use, reati aggravati dagli articoli 3 e 4 della Legge 146/2006, perche' in assenza delle necessarie autorizzazioni del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico, ha compiuto nel 2015 "atti idonei a esportare in Libia - Stato sottoposto ad embargo internazionale con decisione del Consiglio dell'Unione Europea (provvedimento 2014/449/CFSP) - elicotteri militari di fabbricazione sovietica ad uso militare, fucili d'assalto, missili, nonche' materiale dual use". Mario Di Leva, 68 anni, e alla moglie Anna Maria Fontana, 62 anni, di San Giorgio a Cremano ma residente a Pescasseroli, in concorso con Pardi tra il 2011 e il 2015: avrebbero ceduto in Libia armi da guerra, nonche' missili terra-aria e anti-carro, prodotti in Paesi dell'ex blocco sovietico; venduto pezzi di ricambio per elicotteri ad uso militare e materiali dual use ad una societa' con sede in Iran, Paese sottoposto ad embargo internazionale attraverso societa' estere a loro riconducibili. I coniugi hanno anche compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a effettuare operazioni di esportazione di beni dual use, con concrete trattative commerciali per l'introduzione di materiali per la produzione di munizionamento in Iran. Mohamed Ali Shawish, cittadino libico, insieme ai coniugi di Leva ha ceduto alla Libia di armi da guerra, dopo essersi recato in Ucraina per verificare la qualita' degli armamenti, essendo stato accreditato da Mario Di Leva presso l'impresa ucraina fornitrice quale suo "direttore della produzione". 

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Pescara, slitta il pagamento della Cosap

Approvato dal Consiglio Comunale di Pescara lo slittamento del pagamento della Cosap dal 31 gennaio al 28 febbraio. "Una decisione che abbiamo sottoposto al Consiglio affinche' il comparto commerciale potesse trovare ristoro da parte dei danni causati dell'ondata di maltempo che ha investito anche la citta' di Pescara - sottolinea l'assessore alle Attivita' Produttive Giacomo Cuzzi - Cosi' il versamento della prima rata del canone per l'occupazione permanente di suolo pubblico andra' al 28 febbraio"

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Sondaggio di Ipr per Porta a porta, Pd diviso al 22 per cento

Una lista di sinistra sostenuta dall'ex premier Massimo D'Alema avrebbe piu' del 10 per cento. E nessun partito raggiungerebbe la soglia del 40 % necessaria a ottenere il premio di governabilita'. E' quanto emerge dai sondaggi elettorali di Ipr e di tecne' pubblicati oggi da Porta a porta. Per IPR alla Camera dei Deputati il PD e M5S risultano alla pari al 30% (191 seggi per PD e M5S), la Lega al 13% (83 seggi)FI al 12% (76 seggi), FDI al 5% (32 seggi), Sinistra Italiana al 3.5% (22 seggi), NCD AL 3% (19 seggi) UDC ALL'1 % (nessun seggio. Per l'istituto Tecne' il M5S ottiene il 30,5% (194 seggi), il PD il 29% (184 seggi), la Lega e FI il 13% (83 seggi ciascuno), FDI al 5% (32 seggi), Sinistra Italiana al 3% (19 seggi), Area Popolare 3% (19 seggi), altri 3.5% (4 seggi), Circ. Estero (12 seggi). Nessuna maggioranza politica avrebbe i numeri per governare (316 quella numerica - 340/350 seggi quella operativa). IPR e Tecne' fanno tre ipotesi di alleanze: Nessuna maggioranza politica avrebbe comunque i numeri per governare (316 quella numerica - 340/350 seggi quella operativa). 1 ipotesi: Il PD + altri partiti del governo attuale + autonomisti + 5 seggi estero = 219 seggi secondo IPR, 212 per Tecne'. 2 ipotesi: PD + altri partiti governo attuale + FI + autonomisti + 10 seggi estero = 309 seggi per IPR, 297 per Tecne' . 3 ipotesi: M5S + Lega + FDI + 2 seggi estero = 308 seggi per IPR, 314 per Tecne'. Anche nell'ipotesi che i partiti si presentino associati in listoni non si raggiungerebbe alcuna maggioranza in grado di governare. Il listone centro sinistra: PD+NCD+SC+IDV+SI+ALTRI otterrebbe il 36% dei voti con 227 seggi (IPR) 32% con 201 seggi (Tecne'). Il listone di Centro destra: FI+LEGA+FDI+UDC+ALTRI otterrebbe IL 31,5% con 198 seggi (IPR) 32,5% con 205 seggi (Tecne'). La lista M5S da sola sarebbe al 30% con 189 seggi (IPR), 33% con 208 seggi (Tecne'). Sondato anche l'ipotesi che prevede la presentazione alle elezioni di una forza politica scissa dal PD con a capo D'Alema e Bersani. In questo caso per IPR il PD si fermerebbe al 22% con 141 seggi, la forza di sinistra di D'Alema e Bersani raggiungerebbe l'11% con 71 seggi, i M5S sarebbero al 29,5% con 190 seggi, la Lega al 13% con 77 seggi, FI al 12% con 32 seggi, NCD 3% con 19 seggi. Diverso il sondaggio registrato da Tecne' M5S 28% e 179 seggi, PD senza sinistra 20% e 128 seggi, sinistra con minoranza PD ormai scissa 14% e 90 seggi, Lega e FI 13% con 83 seggi ciascuno, FDI 5% e 32 seggi, Area popolare 3% e 19 seggi. Gli italiani vorrebbero andare alle elezioni subito con le leggi elettorali modificate dalla Consulta per il 53% IPR, 54% Tecne'. NOTA: sondaggio IPR effettuato il 29 gennaio. Persone intervistate 1000 con metodo Cati e Panel Cawi. Percentuale di rispondenti 91%. sondaggio Tecne', realizzato il 28 gennaio con metodo Cati, Cawi Cami, campione rappresentativo della popolazione residente in Italia dai 18 anni in su.

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Il 54% delle assunzioni del 1° trimestre al Nord

Il 54% delle assunzioni che le imprese intendono fare nel I trimestre sarà effettuato nelle regioni settentrionali (29% nel Nord-Ovest, 25% nel Nord-Est) e il 46% nel Centro-Sud (18% nel Centro, 28% nel Sud e Isole). E va sempre alle 'piccole' imprese la medaglia d'oro per numero di assunzioni previste: a loro si dovranno quasi i due terzi del totale, mentre il 13% si concentrerà nelle 'medie' e il 23% nelle 'grandi'. Emerge dal Sistema informativo Excelsior, che Unioncamere realizza in collaborazione con il ministero del Lavoro. Il Nord-Ovest si caratterizza per la quota massima di laureati (21%). Il Nord-Est è invece l'ambito con la quota più elevata di assunzioni senza formazione specifica (30%). Il Centro presenta la quota più bassa in assoluto di qualificati (13%), ma anche quote di laureati e di diplomati superiori in entrambi i casi di 2 punti alla media nazionale. Le regioni del Mezzogiorno, infine, presentano la più elevata quota di diplomati (44%). Per quanto riguarda la difficoltà di reperimento, ai primi tre posti figurano tre regioni del Nord-Est: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. Agli ultimi posti si posizionano invece cinque regioni meridionali (Puglia, Sardegna, Molise, Sicilia e Campania).

Buone le opportunità, spiega l'indagine Excelsior, per i profili high skill soprattutto in Lombardia, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna (dove la quota di assunzioni per queste professioni è compresa tra il 29 ed il 24%). Ai primi posti per la quota di professioni intermedie, tra cui sono comprese quelle tipiche delle attività turistiche, tre regioni in cui l'industria della vacanza riveste un ruolo particolarmente importante: Liguria, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta. Sei regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia) si collocano invece nelle prime posizioni della graduatoria per quanto riguarda l'incidenza di assunzioni di figure operaie.

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Rapina a mano armata in un deposito slot nell’Aquilano

Armati e con il volto coperto da passamontagna, hanno fatto irruzione in un deposito di slot machine per poi fuggire facendo perdere le loro tracce. E' accaduto a Civitella Roveto nella zona industriale del paese. I responsabili del colpo, tre uomini, sono poi fuggiti su un'utilitaria, portando via circa 3 mila euro. Alcuni testimoni hanno preso il numero di targa. L'auto, in seguito ad indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, risulta rubata nella provincia di Roma.

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Scuole, un milione per le verifiche nel Teramano

Saranno affidati entro febbraio gli incarichi per le verifiche di vulnerabilita' sismica delle scuole superiori teramane. Ad annunciarlo la Provincia di Teramo che questa mattina, in previsione della ripresa dell'attivita' didattica nelle scuole del capoluogo, in programma da mercoledi', ha riunito il tavolo tecnico per una definizione del quadro dei provvedimenti sulle scuole di propria competenza. Chiarito che la Protezione Civile ha compiuto i sopralluoghi post sisma in tutte le strutture di competenza della Provincia e che tutte sono state classificate in A (l'edificio puo' essere utilizzato in tutte le sue parti senza pericolo per la vita dei residenti) il presidente Renzo Di Sabatino ha specificato che in seguito all'approvazione del bilancio di previsione 2016 e' stata stanziata la somma di oltre un milione di euro per le verifiche di vulnerabilita' sismica e che e' gia' stato approvato il progetto esecutivo per l'adeguamento alla normativa antincendio per un impegno di spesa di 703.200 euro

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Spaccio di coca nel Teramano, patteggiamento per otto

Conclusa con otto patteggiamenti, e due posizioni stralciate da definire in separata sede (con i rispettivi legali che si sono avvalsi della sospensione dei termini per il terremoto), la vicenda giudiziaria che vedeva davanti al giudice dieci albanesi che a marzo erano stati colpiti da altrettante ordinanze (6 misure in carcere e 4 obblighi di dimora) con l'accusa di avere organizzato un vasto giro di spaccio nel teramano.

Otto imputati hanno patteggiato la pena davanti al gup Franco Tetto. Hanno scelto il rito alternativo Ilir Sallaku, che ha patteggiato 5 anni, Leonard Sallaku e Arjan Bala che hanno patteggiato 4 anni, Bledar Bala che ha patteggiato 3 anni e 8 mesi, Luan Sallaku che ha patteggiato 2 anni e 2 mesi, Fredi Dervischi, Albi Sallaku ed Etleva Sallaku che hanno patteggiato 1 anni e 2 mesi.

Ha chiesto il rinvio, avvalendosi della sospensione per terremoto Altin Gjepali e Adrian Hoxa. L'operazione, che aveva portato il gip ad emettere i provvedimenti nei confronti dei dieci albanesi, denominata "Elio", era stata condotta dagli uomini del reparto operativo dei Carabinieri di Teramo e coordinata dal pm Andrea De Feis e aveva portato, nel corso dei mesi, a numerosi sequestri sia di cocaina che di hashish che avevano interessato prevalentemente capoluogo e frazioni, con l'identificazione di decine clienti tra cui molti giovani, professionisti, ma anche operai, baristi, persone insospettabili. Tra questi anche due fratelli che da soli, nel corso di un anno, avrebbero acquistato ben 30 mila euro di cocaina. Nel corso dell'operazione, che si e' avvalsa anche di intercettazioni e pedinamenti, alcuni degli indagati (quattro dei quali sono fratelli) sono stati ripresi mentre spacciavano in presenza dei figli di 2 e 3 anni. Gli indagati, tutti residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno, erano per gli investigatori veri e propri professionisti dello spaccio.

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Teramo, 81 famiglie sgomberate dalle case inagibili

Ottantuno le famiglie teramane del centro storico del capoluogo di provincia e di alcune frazioni oggi interessate da 11 ordinanze di sgombero degli edifici firmate dal sindaco Maurizio Brucchi. Alcune (5) riguardano attivita' commerciali. Con quelli di oggi i provvedimenti di sgombero sono stati 662 in tre mesi. Dei 10 nuclei familiari recatisi al Centro operativo comunale, 8 hanno optato per l'autonoma sistemazione. Intanto, dopo una nuova ordinanza del capo della protezione civile, sono cambiate le modalita' di accesso ai contributi previsti in materia di ricostruzione privata legata ai danni causati dal terremoto. Dopo il sopralluogo richiesto, con esito di non utilizzabilita' per l'edificio e la relativa ordinanza di sgombero, entro 30 giorni il cittadino puo' affidare a tecnici di propria fiducia l'incarico, da espletare entro i successivi 15 giorni, di redigere e consegnare agli Uffici Speciali per la Ricostruzione le schede AeDES sulla base delle schede FAST redatte in prima istanza dal Comune. I professionisti dovranno allegare alla perizia giurata una esauriente documentazione fotografica ed una sintetica relazione, con adeguata giustificazione del nesso di causalita' del danno come determinato dagli eventi della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Quest'ultimo aspetto deve essere particolarmente curato per gli edifici con interventi gia' finanziati da precedenti eventi sismici e non ancora conclusi, per i quali e' richiesta documentazione fotografica del danno pregresso, dell'eventuale intervento parziale gia' effettuato e del danno prodotto dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Tutto il materiale andra' poi consegnato all'Ufficio del Gennio civile di Teramo e trasmessa anche all'Ufficio Tecnico Comunale che provvedera' ad adottare tutti i provvedimenti di competenza.

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Danni del maltempo, vertice Regione – Parlamentari per studiare provvedimenti di rilancio dell’economia

"Non e' un momento neutro quello che sta vivendo l'Abruzzo. Ecco perche' e' necessario creare i presupposti per una posizione giuridica, istituzionale e politica che consenta di individuare con immediatezza lo strumento piu' adatto per il risarcimento dei danni diretti ed indiretti patiti dall'Abruzzo oltre ad una norma ad hoc che consenta il mantenimento e la ripresa degli investimenti economici". Lo ha affermato - come da nota dell'Ufficio Stampa - il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in apertura dell'incontro che ha avuto, questo pomeriggio, in Regione, a Pescara, con un folto gruppo di parlamentari abruzzesi, capitanati dal Sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, per promuovere e condividere iniziative a sostegno dell'Abruzzo, a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito gran parte del territorio regionale. "Ho lanciato, - ha ricordato D'Alfonso - una proposta sui tavoli nazionali di un decreto ad hoc per fare in modo che in Abruzzo si attivi una norma che supporti chi fa attivita' economica ma anche chi ha avvertito una perdita di fiducia nella conduzione della propria attivita' economica"

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