Redazione Notizie D'Abruzzo

La stampa internazionale ha fame di made in Italy

La stampa internazionale ha fame di made in Italy, ma le storie di successo italiane spesso rimangono confinate nelle pagine dei giornali locali. Una comunicazione troppo incentrata sull'Italia, ingessata in riti istituzionali e poco attenta alle necessita' dei corrispondenti blocca sul nascere la possibilita' di pubblicare all'estero piu' notizie su temi come la moda, il design, la cultura, l'economia e l'enogastronia. E' quanto emerge da un sondaggio a cui hanno partecipato oltre 80 giornalisti soci dell'Associazione stampa estera, illustrato a Roma in occasione della presentazione dell'Annuario 2017 'Raccontiamo il mito Italia al mondo'. I principali problemi riscontrati dai giornalisti riguardano le difficolta' di dare ai temi una dimensione internazionale (per il 43,9%), di avere un contatto diretto con gli esperti (per il 34,1%) o con i politici (per il 24,4%) e la mancanza di dati e di informazioni (per il 23,2%). Eppure i 5.250 corrispondenti dell'Associazione stampa estera che, negli ultimi 104 anni, hanno raccontato l'Italia al mondo "hanno aiutato a creare il Mito Italia", rivendica il presidente dell'associazione Stampa estera, Tobias Piller. La giornata, nel corso della quale sono intervenuti tra gli altri il presidente di Alitalia, Luca di Montezemolo, il presidente di Tod's Group, Diego Della Valle, e il sottosegretario per il Commercio Estero, Ivan Scalfarotto, e' stata anche occasione per mostrare modelli di comunicazione di successo.

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Ai partiti 11,7 mln dal 2 per mille. La metà al Pd

Sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento delle Finanze i dati relativi alla scelta dei contribuenti sul 2 per mille dell'IRPEF ai partiti politici, riferiti alle dichiarazioni dei redditi del 2016 (anno di imposta 2015). Il Partito democratico è stato quello più "scelto" dai contribuenti: 491.570 scelte valide, pari al 50,57% sul totale delle scelte per una somma erogata di 6.401.481. Segue la Lega Nord, con 129.401 scelte valide, pari al 13,31% delle scelte per un totale erogato di 1.411.007 euro

Sul podio Sinistra Ecologia e Libertà, con 72.235 scelte valide, pari al 7,43% del totale per un ammontare di 838.155 euro. Al quarto posto Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale (51.068 scelte valide, 5,25% del totale, 569.865 euro), al quinto Forza Italia (46.695 scelte valide, 4,80% del totale, 615.761 euro). Nel complesso, hanno dato il 2 per mille dell'IRPEF ai partiti politici 971.983 contribuenti su un totale di 40.770.277 (pari al 2,38%), per 11.763.227 euro erogati

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Roseto, si rompe la caldaia e il sindaco chiude l’asilo

Il gelo causa la rottura della caldaia e il sindaco e' costretto a chiudere l'asilo nido comunale. Succede a Roseto, all'asilo di Via Accolle, con il primo cittadino Sabatino Di Girolamo che per evitare di lasciare in difficolta' le famiglie dei bambini, di concerto con la cooperativa I Girasoli che gestisce il nido, ha deciso di spostare il servizio comunale nell'asilo nido Mariele Ventre fino a quando il riscaldamento dell'edificio di via Accolle non sara' perfettamente funzionante. Qui i bambini saranno seguiti dalle proprie educatrici

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Vasto, tracce di legionella nei rubinetti dell’ospedale

Tracce del batterio della legionella sono state rinvenute in alcuni rubinetti dell'ospedale a Vasto. Lo riferisce l'Asl 2 abruzzese che ha avviato le operazioni di sanificazione, precisando che "la condizione non desta preoccupazione". I prelievi - spiega la nota - sono stati eseguiti dall'Arta dopo una segnalazione del Dipartimento prevenzione della stessa Asl, fatta dopo il decesso, avvenuto tempo fa, di un uomo che era stato ricoverato per mezza giornata nel Reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Vasto, dove era giunto "in condizioni assai critiche per una broncopolmonite e altre patologie di tipo immunitario"

Il malato, morto poche ore dopo il ricovero, era risultato positivo alla legionella che "ha diversa origine - puntualizza l'azienda sanitaria - in quanto non c'è compatibilità tra il periodo di incubazione della malattia e la sua evoluzione, vista la permanenza lampo dell'uomo in ospedale. Non c'è correlazione, dunque - ribadisce l'Asl - tra questo caso e la parziale positività riscontrata nei campionamenti dell'acqua, ma saranno in ogni caso seguite tutte le procedure previste dalle linee guida in materia di legionellosi". "Valori alterati di bassa entità circa la presenza di legionella sono  stati evidenziati nel corso di verifiche sull'impianto idrico dell'ospedale di Vasto - si legge nella nota - Sono stati effettuati 12 campionamenti, in 6 dei quali è stata riscontrata la presenza in quantità modeste del microrganismo che prolifera e si concentra in impianti idrici dove c'è ristagno con temperature tra 32° e 45° centigradi, ragione che ne spiega la presenza in alcuni rubinetti di bagni poco utilizzati. Anche se si tratta di una condizione che non desta preoccupazioni, sono state adottate tutte le misure del caso, secondo un doppio percorso: tecnico, secondo modalità previste dalle Linee guida nazionali sulla legionellosi, e clinico, che prevede l'adozione di comportamenti precauzionali da parte del personale"

"A tale proposito - prosegue l'Asl 2 - alle unità operative è stata inviata una nota della Direzione sanitaria, che riassume le precauzioni da seguire, come lasciare scorrere l'acqua calda per 10 minuti prima di utilizzarla, il divieto temporaneo di utilizzo delle docce, la sterilizzazione a vapore o con alta disinfezione dei dispositivi che vengono a contatto con le mucose respiratorie. La legionella, infatti, non viene trasmessa per contatto o contagio diretto, ma per inalazione, e colpisce alcune categorie di persone: gli individui compromessi sotto il profilo immunitario, come i malati di cancro, i tossicodipendenti, ma anche gli anziani e quanti sono affetti da patologie polmonari croniche. "L'ospedale di Vasto dispone di un impianto di sanificazione continua che utilizza perossido di idrogeno e ioni argento - dicono dal Gruppo tecnico aziendale che si è riunito questa mattina - pertanto l'alterazione dei valori presumibilmente è dovuta a un ristagno d'acqua nei rubinetti poco utilizzati,che facilita la proliferazione della legionella. Inoltre, i campioni risultati positivi hanno espresso una contaminazione contenuta".

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Gli indennizzi del Fondo solidarieta’ esenti da tasse

Non sono soggetti a imposizione gli indennizzi che risarciscono il valore di acquisto o sottoscrizione di strumenti finanziari emessi dagli istituti di credito oggetto del decreto Salva banche. Con la risoluzione n. 3/E pubblicata oggi, l'Agenzia delle Entrate chiarisce infatti che non e' tassabile l'indennizzo erogato dal Fondo di Solidarieta' istituito appositamente dalla legge di Stabilita' 2016 per gli investitori persone fisiche che, avendo acquistato obbligazioni dalle banche insolventi oggetto dell'intervento dello Stato, sono stati risarciti con un indennizzo erogato in via forfetaria a seguito di un'apposita istanza, oppure a conclusione di una procedura arbitrale. Sotto il profilo fiscale, infatti, si tratta di un reintegro patrimoniale che non ha, conseguentemente, rilevanza ai fini delle imposte. L'indennizzo riguarda i risparmiatori di Banca delle Marche Spa, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio- societa' cooperativa, Cassa di risparmio di Ferrara Spa. e Cassa di risparmio della provincia di Chieti Spa. Successive disposizioni, ricorda l'Agenzia, hanno previsto che l'indennizzo fosse accessibile o presentando un'apposita istanza e fosse calcolato forfetariamente sul corrispettivo pagato per l'acquisto degli strumenti, oppure a seguito di arbitrato. La risoluzione tiene conto della risposta fornita all'interrogazione parlamentare n. 3-02923 del 23 giugno 2016, secondo cui l'indennizzo forfettario, non parametrato alla mancata percezione dei proventi derivanti dai medesimi strumenti finanziari ma esclusivamente al corrispettivo pagato in sede di sottoscrizione o acquisto dei titoli, ha natura risarcitoria del danno emergente subito dall'acquirente dei titoli in ragione della violazione degli obblighi di informazione e diligenza previsto dalla normativa finanziaria. Pertanto, in base all'articolo 6, comma 2 del TUIR, l'indennizzo forfetario erogato dal Fondo di solidarieta' non e' soggetto a tassazione. Lo stesso trattamento si applica anche alle somme erogate attraverso l'attivazione arbitrale, alternativa all'erogazione diretta

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Boom di nascite con parto in acqua all’Aquila

In 80, all'ingresso in ospedale, hanno fatto richiesta del parto in acqua ma i medici ne hanno potuto accontentare solo 30. Nel 2016 il vagito 'liquido', per il quale l'ospedale di L'Aquila ha allestito due anni fa un ambiente esclusivo, ha fatto registrare un boom di richieste, istanza accolta pero' solo per un terzo a causa di motivi legati a valutazione medica. Tutto questo, mentre a livello generale, pur in presenza di un pesante calo delle nascite in tutta Italia, l'ostetricia ha mantenuto il numero di bebe' sugli standard consueti: nel 2016 il numero di parti ha superato la soglia dei mille, attestandosi a quota 1.017. L'aspirazione di partorire in acqua, opportunita' offerta all'Aquila tra i pochi reparti in Abruzzo, viene infatti filtrata da un'accurata analisi medica. Solo se si passa il vaglio degli specialisti del reparto di ostetricia e ginecologia, teso a salvaguardare salute della donna e sicurezza della nascita, la donna acquisisce il privilegio di accedere allo spazio in cui e' collocata la vasca del parto, sovrastata da suggestive porzioni di stellato, immersa in luci soffuse e rilassanti nonche' percorsa da un filo di musica. Tra le 30 donne a chiedere il parto in acqua anche una quota proveniente dal Lazio, soprattutto dalla Ciociaria, a ribadire la capacita' del reparto aquilano, diretto dal professor Gaspare Carta, di attirare con la sua qualita' utenza da fuori regione. Un ulteriore punto di forza del blocco materno infantile e' costituito dal reparto di neonatologia, diretto dalla dottoressa Sandra Di Fabio che, in stretta sinergia con ostetricia, assicura ogni anno oltre 100 trattamenti a beneficio dei bambini nati prematuri che necessitano di un'assistenza specifica. Intanto, nel dicembre scorso, dell'arredo della terza sala parto. Quest'ultima, al pari delle altre due, e' ora rifinita con colori, luci, tende e altri particolari pensati per allestire uno spazio quanto piu' possibile accogliente e confortevole. Intanto Carta, dopo aver ricoperto per tutto il 2016 la carica di presidente nazionale dell'Aiug (associazione italiana di urologia ginecologica) e' stato riconfermato ai vertici nazionali nella veste di presidente senior.

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Padre e figlio arrestati per spaccio nella Marsica

Gestivano un vasto giro di droga, prevalentemente cocaina, attraverso il quale rifornivano professionisti, imprenditori, giovani studenti e tossicodipendenti tra Luco dei Marsi e Trasacco. Padre e figlio di origini magrebine sono stati arrestati con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacenti. Si tratta di Said Habibi di 44 anni e del figlio ventenne Moad, residenti a Luco dei Marsi, che secondo quanto accertato, gia' da qualche tempo era stato avvito dal genitore all'attivita' di spaccio della cocaina. L'operazione, che ha portato al loro arresto, e' scattata all'alba di ieri da parte del nucleo antidroga dei carabinieri, composto da militari specializzati al contrasto dello spaccio, appartenenti alle stazioni di Gioa, San Benedetto, Ortucchio e Luco dei Marsi.

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Ruba scarpe e travolge commessa, arrestato per rapina

I carabinieri della stazione di Colonnella hanno arrestato, in flagranza di reato, un marocchino di 24 anni, per rapina impropria. L'extracomunitario, residente a Monsampolo del Tronto si era introdotto all'interno del negozio Pittarello nel centro commerciale Val Vibrata, dove ha rubato un paio di scarpe del valore di circa 200 euro: per riuscire a dileguarsi, ha travolto la commessa che aveva cercato di bloccato, facendola cadere a terra. A fermare a fuga del marocchino sono stati i carabinieri che hanno anche recuperato la refurtiva e trasferito in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima. La commessa ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Omero per le contusioni riportate nella caduta.

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Migranti, il prefetto di Teramo mostra i dati delle presenze

E' fondato su un deciso incremento dei servizi di prevenzione, con il ricorso a sinergie decisive con diversi livelli di governo a cui puo' contribuire anche la parte privata degli istituti di vigilanza, la pianificazione delle attivita' di ordine e sicurezza pubblica illustrato questa mattina dal prefetto di Teramo, Graziella Patrizi. Il rappresentante di Governo, nel tracciare un bilancio annuale dei servizi espletati sotto il coordinamento prefettizio e sugli imput ministeriali, ha sottolineato come sia decisivo il contributo degli enti locali e dei cittadini, alla cosiddetta "sicurezza partecipata". ''E' l'unico modo - ha detto il prefetto Patrizi - per riuscire a garantire risultati soddisfacenti per la collettivita' e livelli accettabili di sicurezza per i cittadini. In questo senso rientra anche il programma di integrazione che riguarda i richiedenti asilo, protagonisti di attivita' di inserimento in 8 dei 15 comuni che hanno organizzato l'accoglienza dei migranti: La provincia di Teramo, che e' quella in Abruzzo che registra il piu' alto numero di stranieri regolari residenti, oltre 28mila - ha riferito il rappresentante di Governo - conta attualmente 859 ospiti dei programmi di accoglienza in 223 strutture''. 

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Vendita good bank, si temono tagli per l’occupazione

Grande incertezza, paura di perdere il posto di lavoro. Ma anche preoccupazione per le possibili ricadute sull'economia del territorio, di un credit crunch che potrebbe crescere, dopo l'ingresso di Nuova Banca Marche in Ubi. Nella giornata della presentazione dell'offerta vincolante di acquisto a un euro da parte di Ubi per 3 Good Bank (Marche, Chieti e Etruria) e' questo il clima che si respira tra i lavoratori di Nuova Banca Marche. Dichiarazioni ufficiali pero' nessuna: i sindacati attendono che il 18-19 gennaio il Fondo nazionale di risoluzione approvi l'offerta per dare il via al confronto sull'impatto della "realizzazione di significative economie di scala" e "razionalizzazione della forza lavoro", che potrebbe comportare entro il 2020 un taglio del 30% dei 4.800 dipendenti delle 3 banche. "Attendiamo il piano industriale: il confronto per noi si apre dalla prossima settimana, se l'offerta verra' accettata", spiegano fonti sindacali. Numeri certi, per ora, non ce ne sono, ma lo scenario piu' temuto e' un taglio di circa 1.700 dipendenti per le tre Good Bank, fino a 800-900 lavoratori per la sola Nuova Banca Marche.

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