Redazione Notizie D'Abruzzo

Tutela dell’ambiente e promozione turistica alla scuola media di Spoltore

Difendere l'ambiente per promuovere il turismo. E' l'obiettivo della
collaborazione tra l'amministrazione comunale e il WWF Chieti, emerso
nell'incontro con gli studenti della scuola media 'Dante Alighieri' di
Spoltore nell'ambito del progetto 'Spoltour'.

"Abbiamo voluto fortemente inserire un momento di riflessione sul tema
della tutela della natura e del rispetto dell'ambiente, all'interno
della scuola. Per costruire azioni sistemiche di valorizzazione del
turismo, non si può prescindere da un'opportuna azione di
sensibilizzazione e rafforzamento dell'amore che bisogna nutrire per il
proprio territorio", ha sottolineato l'assessore al turismo Chiara
Trulli.

L’iniziativa si propone di stimolare i più giovani, coinvolgendoli in
maniera diretta in un dibattito incentrato sulle strategie a difesa
dell’ambiente correlate al turismo.

Dopo i saluti del dirigente scolastico Bruno D’Anteo, sono intervenuti i
relatori Nicoletta Di Francesco, presidente WWF Chieti-Pescara e Adriano
De Ascentiis, direttore Oasi WWF Calanchi di Atri. Presente anche il
direttore regionale del WWF Luciano Di Tizio.

"Ringrazio l'amministrazione comunale per questo progetto che ci
consente di creare una sinergia finalizzata a sensibilizzare i nostri
ragazzi su un tema fondamentale, che è quello della tutela
dell'ambiente", ha affermato il preside D'Anteo. "La scuola è lieta di
porsi come partner e ospitare questi momenti di approfondimento".

Anche il sindaco Luciano Di Lorito conferma: "Puntiamo molto su questo
tipo di iniziative, con l'intento di promuovere il nostro splendido
territorio in maniera consapevole".

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Terremoto, la ricostruzione passa per l’agricoltura: creiamo i presupposti

Nelle Marche, in Abruzzo, in Umbria e nel Lazio le case sono distrutte, l’ambiente è sfregiato: restano in piedi la nostra agricoltura e i nostri animali, ed è da loro che bisogna ripartire! Questo l’appello lanciato oggi dagli agricoltori di Coldiretti riuniti a piazza Montecitorio perché siano sciolti al più presto tutti i nodi burocratici che bloccano la ricostruzione.
L’Italia migliore ha reagito alle ripetute scosse e al maltempo, con i volontari nei primi soccorsi, con la solidarietà di tanti (gente comune, associazioni, imprese). Ora è tempo che le Istituzioni facciano fino in fondo il loro dovere.

Quello che serve è una ripresa produttiva immediata, che sostenga al tempo stesso il reddito delle imprese. Per la rigenerazione delle aree colpite occorre creare una robusta “cintura di sicurezza” fondata sull’economia agricola e turistica delle zone immediatamente adiacenti a quelle colpite.
«Il rischio concreto che stiamo correndo – ha dichiarato il Presidente di Slow Food e Campagna Amica Carlo Petrini – è che oggi la burocrazia accresca a dismisura i danni del sisma. Il terremoto non può cancellare l’immensa ricchezza in termini di cultura del cibo che le aree colpite dal sisma hanno saputo tramandare nel corso del tempo e delle generazioni. Le produzioni tipiche di questi luoghi sono un patrimonio dell’intera Italia, che si deve concretamente stringere attorno a chi ancora vuole lavorare queste terre martoriate. Per riportarle alle tradizioni di accoglienza che da sempre le contraddistinguono».

Finora, in aiuto delle campagne c’è stata soprattutto la solidarietà della gente comune con una vera corsa all’acquisto dei prodotti terremotati che ha coinvolto quasi 1 italiano su 4 (24%) compreso il Santo Padre che ha incaricato espressamente l'Elemosineria Apostolica di comprare prodotti alimentari tipici delle aree colpite da distribuiti a diverse mense caritative della città di Roma per la preparazione dei pasti donati. Una opportunità resa possibile anche grazie ai mercati degli agricoltori di Campagna Amica che continuano ad ospitare, dalla Capitale a tutta la Penisola, gli agricoltori terremotati rimasti senza possibilità di vendita. Sono stati acquistati quasi diecimila cesti di Natale con i prodotti delle aree colpite dal sisma anche grazie all’enorme successo della vendita on line dal sito www.campagnamica.it mentre oltre 50mila italiani hanno assaggiato la caciotta della solidarietà, ottenuta con il latte raccolto dalle stalle terremotate di Norcia, Amatrice e Leonessa, e il “cacio amico” fatto con il latte degli allevamenti marchigiani.
Sotto il coordinamento di una apposita task force sono state avviate dalla Coldiretti numerose iniziative assieme all’Associazione Italiana Allevatori e ai Consorzi Agrari che hanno consentito anche la consegna di mangiatoie, mangimi, fieno, carrelli per la mungitura, refrigeratori e generatori di corrente oltre a roulotte, camper e moduli abitativi. Ma anche l’operazione “adotta una mucca” che ha già dato ospitalità ad almeno 2000 pecore e mucche sfollate a causa dei crolli delle stalle e “dona un ballone” di fieno per garantire l’alimentazione del bestiame. Per aiutare le aree rurali è anche attivo uno specifico conto corrente denominato “COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.

“Quanta vita rimane a Norcia, Amatrice, Visso, Basciano, Arquata del Tronto, Camerino e in tutti i Comuni colpiti, e quanta vita si potrà suscitare in futuro, sono legate al destino che avranno i produttori agricoli che non hanno lasciato la terra, le decine di migliaia di animali che essi accudiscono, le migliaia di ettari che coltivano, le Dop e le Igp a cui danno vita” ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “se vogliamo ripristinare l’intreccio fra storia/cultura, ambiente, agricoltura che ha consentito a queste zone di vivere e prosperare, bisogna sostenere il suo ‘cuore’ agricolo”.

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Oscar Green 2017 per rilanciare l’ambiente, l’agricoltura e l’innovazione

"L’obiettivo è valorizzare le giovani realtà imprenditoriali italiane del settore agricolo e alimentare che sono state capaci di emergere tra le altre grazie a un modello di impresa innovativo e sostenibile". Sono aperte le iscrizioni all’Oscar Green, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa che quest’anno è arrivato alla XI edizione.
L’edizione 2017 è rivolta al rinnovamento e alla valorizzazione del patrimonio agroalimentare Made in Italy e del lavoro dei giovani agricoltori italiani, le proposte vanno presentate entro il 31 marzo prossimo. "L'agricoltura italiana come punto di forza nazionale, su cui puntare per la ripresa del Paese, facendo rete e sostenendo l’economia locale, per affrontare e superare insieme le difficoltà economiche", scrive la Coldiretti nel ricordare le finalità del bando, "sarà prestata particolare attenzione alla capacità di utilizzare l’innovazione per dare lustro alle tradizioni e ai prodotti locali, così come il ruolo dell’imprenditore per la tutela e l’arricchimento del territorio, e degli enti che sostengono il loro lavoro. Cibo, agricoltura e innovazione, ma non solo. Il mondo agroalimentare ha molte sfaccettature e diramazioni, che vanno a toccare e legarsi a molti altri settori, dal design al turismo".

Queste alcune categorie degli Oscar Green edizione 2017. Impresa 2 terra: si rivolge a progetti che valorizzano nuovi percorsi tecnologici e di comunicazione. Campagna Amica: La parola chiave per rendere questi progetti vincenti è capacità di valorizzare i prodotti Made in Italy attraverso il rapporto tra impresa e consumatori. We Green: sono tutte quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando energia e risparmiando i materiali attraverso processi innovativi a tutela dell’ambiente. Fare Rete: prende in considerazione modelli di imprese, cooperative, consorzi agrari, società agricole e start up, capaci di creare reti sinergiche in grado di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale. Agri-You: rientrano in questa categoria i progetti che sposano il concetto di agricoltura sociale. Crea: nuova categoria che premia progetti che si distinguono per creatività e innovazione sia di prodotto che di metodo.

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Spezie di importazione, Coldiretti: meglio i prodotti italiani controllati e salutari In evidenza

"Dal più noto peperoncino al sedano, dallo zafferano al miele, ma anche il finocchietto selvatico e il pistacchio sono gli ingredienti della tradizione culinaria popolare che contribuiscono a rendere più stuzzicante le cene».
Sono le spezie proposte dalla Coldiretti, produzioni italiane, che secondo l'associazione del Coltivatori sono più sicure e benefiche di spezie di importazioni. La Coldiretti, infatti, segnala come dallo zenzero il cui giro di affari registra un +141% in un solo anno, alla curcuma che mette a segno un aumento del 93% fino al ginseng,«volano gli acquisti dei cosiddetti super food ai quali sono abbinate anche miracolose proprietà afrodisiache» sottolinea l'associazione avanzando alcuni dubbi,«ma che spesso provengono da Paesi come Cina e India che hanno bassissimi livelli di sicurezza alimentare per contaminazioni microbiologiche, aflatossine o pesticidi oltre i limiti». E’ quanto afferma la Coldiretti che ha censito i cibi dell’amore della tradizione contadina Made in Italy lungo tutta la Penisola. Non è dunque necessario, osserva la Coldiretti, ricorrere a rischiose spezie esotiche che vengono dall’estero in un Paese ricco di alternative naturale sperimentate nei secoli, di generazione in generazione».«Sono molti i prodotti della campagna che da nord a sud del Paese» sottolinea la Confederazione dei coltivatori, in difesa delle produzioni locali,«vengono considerati come elisir naturali dell'amore, ai quali sono attribuiti dalla tradizione straordinari poteri stimolanti».
«Dalla Sicilia» informa la Coldiretti,«importanti virtù arrivano dal finocchietto selvatico che sprigiona un sapore catturante e dal pistacchio di Bronte, esaltato, fin da tempi antichi, dai musulmani per i suoi stuzzicanti poteri. Da non dimenticare poi il sedano popolarmente conosciuto perchè esercita un'azione stimolante sulle ghiandole surrenali. E per i più coraggiosi anche i tradizionali aglio e cipolla che sono considerati alternativa naturale al viagra di cui contengono componenti simili al principio attivo secondo alcuni studi. Molti di questi prodotti possono essere gustati nelle ricette dei piatti più tradizionali serviti dagli agriturismi oppure acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica».

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Biodiversità a rischio, in Italia l’invasione di razze “aliene”. Danni per ecosistema e salute

Ripopolamenti fatti male, cambiamenti climatici, una diffusione di«specie aliene»che ora invade zone sempre più ampie del territorio italiano a danno della salute, economia e biodiversità. Secondo gli esperti più di 3mila specie aliene presenti in Italia, mentre i costi calcolati a livello europeo si aggirano sui 12 miliardi. Ora per contrastare questo fenomeno è nato un progetto europeo con l'obiettivo di tutelare le specie autoctone “il piu` presto possibile”. Le specie aliene invasive sono organismi introdotti dall’uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori dell’area di origine, che si insediano in natura e causano impatti sull’ambiente o sulla vita dell’uomo.

«Sono responsabili della perdita di biodiversita` al pari della distruzione degli habitat» spiegano gli esperti che hanno lanciato l'allarme,«e minacciano l’esistenza di moltissime specie autoctone: le specie aliene invasive danneggiano il nostro patrimonio naturale. Il fenomeno e` in forte crescita: in Europa il numero di specie aliene e` cresciuto del 76% negli ultimi 30 anni. Nel Mediterraneo, complici anche i cambiamenti climatici in atto, le specie aliene invasive sono, insieme al consumo di suolo, la principale minaccia alla biodiversita`».

Vie di ingresso privilegiate sono porti e aeroporti dove merci e persone possono fungere da vettori volontari o inconsapevoli, ma un ruolo importante nella loro diffusione e` giocato dal commercio di piante esotiche e animali da compagnia. In Italia sono presenti piu` di 3000 specie aliene, di cui oltre il 15% invasive, ovvero che causano impatti sulle specie alloctone. Complessivamente in Italia il numero di specie aliene e` aumentato del 96% negli ultimi 30 anni. Le specie aliene invasive causano da tempo nel nostro Paese impatti sulla biodiversita`, ad esempio, la presenza sempre più massiccia del gambero rosso americano, lo scoiattolo grigio, la tartaruga palustre americana, caulerpa, robinia; sulle attivita` economiche: nutria, cozza zebrata, fitofagi come il cinipede del castagno e la cimice del pino; e sulla salute umana con l'arrivo dell'ambrosia e della zanzara tigre. “L’obiettivo e` quello di togliere mercato alle specie aliene che vengono introdotte a fini commerciali» spiega la presidente di Legambiente Rossella Muroni,«e per fare cio` occorrono piu` informazione e maggior consapevolezza».

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Agricoltura, una azienda su tre è condotta da una donna

In Italia, un terzo delle aziende agricole è “rosa”. Dal 2000 ad oggi, le imprese in campagna condotte da donne hanno mostrato un trend crescente, seppur contenuto, intorno al 2% che non sembra arrestarsi. L’agricoltura italiana, dunque, è sempre più al femminile e mostra le donne protagoniste anche all’interno della più grande rete di vendita diretta mondiale sotto lo stesso marchio che è Campagna Amica.

Anche qui, più del 28% delle aziende agricole è condotto da donne con una rappresentatività che cresce al ritmo dell’1% ogni anno e vede tra le regioni più “rosa” il Molise e la Valle d’Aosta (rispettivamente con il 46% e il 40%), seguite da Umbria e Liguria (entrambe con il 38% di imprese condotte da donne).
L’analisi dei dati relativi alla rete di Campagna Amica permette di delineare alcune tra le caratteristiche principali delle aziende condotte da donne. Innanzitutto, le imprenditrici di Campagna Amica mostrano una maggiore propensione all’agricoltura multifunzionale rispetto ai colleghi uomini (oltre il 30% delle donne contro il solo 18% degli uomini), il 13% coltivano con il metodo biologico (contro il 10% degli uomini), gestiscono un’azienda di dimensioni mediamente più piccole (oltre il 68% ha meno di 15 ettari, contro il 55% dei colleghi uomini) e di tipo familiare e infine sono leggermente più giovani degli imprenditori maschi (il 33% di loro ha meno di 40 anni, contro il 30% dei colleghi uomini).

Più in generale, si può tranquillamente affermare che la nuova frontiera dell’impresa rosa è proprio l’agricoltura. Il protagonismo femminile ha rivoluzionato l’attività agricola, come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le agritate, gli agriasili, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, gli orti didattici, ma anche nell’agricoltura a basso impatto ambientale, nel recupero delle piante e degli animali in estinzione fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che nell’agriturismo. Nell’attività imprenditoriale le donne agricoltrici italiane hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità

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La Banda Eita alla Cueva Brigante di Chieti

Saranno Domenico Imperato, chitarra, voce e pandeiro e Bruno Marcozzi, batteria e percussioni i protagonisti della serata di domenica 12 marzo, in programma alle 22,00 alla Cueva Brigante di Chieti. 
 La Banda Eita propone un repertorio che spazia dalla musica Brasiliana,Samba, Bossa Nova, Xote, Baiao, Tropicalismo, Poesia, SambaRaeggae, Afoxé, Preghiere Danzanti.
Appuntantamento da non perdere nel cuore di Chieti dove, percorrendo la caratteristica scalinata di Porta Pescara, si arriva a Cueva Brigante: qui si può  degustare un buon calice di vino  o dell'ottima birra artigianale con taglieri, panini, bruschette o focacce assortiti dai più genuini prodotti abruzzesi.

 



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Un weekend tra musica e teatro alla Cantina Majella di Caramanico Terme

Un weekend tra musica e teatro alla Cantina Majella.
Sabato 11 Marzo, a partire dalle ore 22.30, "La Bruja Trio" gruppo musicale mariachi abruzzese che nasce dalla voglia di importare e far conoscere la cultura e la musica marichi messicana (e più in generale latina). Attraverso una formula semplice ed immediata, la Bruja Trio, gruppo musicale mariachi, spazia dai classici messicani al mariachi, dalle sonorità cubane ai tanghi e le chacarera argentine, fino ad arrivare a cover di Manu Chao e Buena Vista Social Club. Non mancano influenze di derivazione balcanica. Possibilità di quartetto, con l'aggiunta di bassotuba. Domenica 12 Marzo, a partire dalle ore 18.00 torna il teatro in Cantina!  Violetta De Luca e Veronica Basilico in: DONNE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI FELICITA'! Storie di NON ordinaria amministrazione.
Il Circolo ARCI “Cantina Majella” nasce con la volontà di riscoprire la "tradizione". E' un luogo di ritrovo e di scambio fatto di odori e luci basse; dentro c'è anche la musica, sempre; e poi c'è l'arte della gente, insieme alla cultura del popolo in tutte le sue forme. Il tutto circondato da ottimi vini, birre artigianali e cibo della tradizione. 

 


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Vasto. A Scuola il racconto del Vajont.

Sabato 11 marzo gli studenti degli Istituti Superiori Palizzi e Mattei e delle Scuole Medie Rossetti e Paolucci di Vasto incontrano Micaela Coletti (Presidente del Comitato Sopravvissuti Vajont) ed il regista-attore Andrea Ortis, protagonista dello spettacolo teatrale “Il Vajont di tutti…riflessi di speranza”, in calendario nei prossimi giorni a Vasto.

Il Vajont è un allestimento teatrale che ripercorre un avvenimento del 9 Ottobre 1963, quando la frana del monte Toc, dove era poggiato un fianco della diga, si stacca e oltre due chilometri quadrati di roccia piombano nel lago dietro la diga, sollevando un onda di decine e decine di milioni di mᶟ di acqua. L’ ondata che ne nacque distrusse tutto quello che incontrò, annullando Longarone con una pesante coperta di fango e con un bilancio di circa duemila morti.

La storia della diga del Vayont è da raccontare ai giovani, perché è occasione preziosa per riflettere sugli importanti temi del rapporto uomo-ambiente, della sicurezza e del rischio idrogeologico. Aspetti attualissimi che hanno riguardato la storia d’Italia,e non solo la nostra Regione ed il nostro territorio Vastese, ma anche per i punti di contatto con altre tragedie italiane che potevano e dovevano essere evitate. Saro, Ustica, Viareggio, San Giuliano di Puglia,L’Aquila, Rigopiano.e in ultimo la vicenda assurda relativa al crollo del ponte sull’autostrada A14 avvenuta proprio ieri.

Questa rappresentazione teatrale, che racconta un fatto di cronaca dai connotati attuali serve ad aprire la coscienza dei giovani studenti, che saranno classe dirigente del futuro, ognuno in un ruolo diverso dall’altro.

Il Vajont di tutti è anche l’occasione per parlare, tramite un racconto di speranza e di forza, fatta di persone che decidono di andare avanti. Ogni uomo durante la propria vita ha prima o poi a che fare con il dolore, qualunque esso sia, e in quel momento sta all’uomo decidere se fermarsi o andare avanti. Per questo il Vajont racconta la storia di ognuno di noi.

“ Il Vayont e’ di tutti e’ anche un modo di introdurre sempre di piu’ nelle attivita’ didattiche il teatro nelle scuole vastesi, nella consapevolezza che il teatro non deve essere considerato un attività integrativa ma formativa e fondamentale al pari delle altre. Questa e’ la volonta’ dell’Amministrazione Comunale guidata dal nostro Sindaco Francesco Menna “. Questo il commento dell’Assessore alle politiche per la scuola Anna Bosco



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