Redazione Notizie D'Abruzzo

I paesaggi della Transumanza, convegno ad Ofena

“I paesaggi della Transumanza”: è il titolo del convegno organizzato nell’ambito dell’evento ‘Cinquanta sfumature di pecora’, in programma sabato 3 giugno, alle ore 10.00, presso il borgo ‘Le Pagliare del Colle’, a Ofena (L’Aquila), Strada Statale 602, Via Del Colle. In tale occasione verrà rilanciato il progetto di recupero del borgo di cui sopra, ideato dalla società ‘Le Pagliare Srl’. Un progetto ambizioso che punta alla realizzazione di una struttura ricettiva diffusa, che sappia coniugare promozione e crescita del territorio con il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente circostante. 

Purtroppo le lungaggini amministrative hanno scoraggiato le banche e bloccato un’opera, che si propone di raggiungere livelli di qualità diffusa, non solo nel restauro degli immobili ma in tutti i servizi messi a disposizione del turista a Ofena e nelle zone limitrofe. Nel 2015 un grido d’allarme è stato lanciato dall’amministratore unico della società Maria Cinzia Foglia tramite una lettera aperta inviata alla stampa. Il 19 maggio scorso è stato sottoscritto un accordo con il Comune di Ofena e con il Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, per il completo e definitivo recupero di un borgo autentico. 

Sabato, nel corso del convegno, interverranno: Domenico Bova, in rappresentanza del Borgo Le Pagliare; Lelio Di Zio, Oriano Associati Architetti, progettista del Borgo ‘Le Pagliare'; Luciano Migliorini, Professore di Scienze Zootecniche dell’Università di Perugia; Rinaldo D’Alessio, Azienda La Mascionara - Presidente Pecorino Amatriciano; Giulio Petronio, Produttore Canestrato di Castel del Monte; Gabriella Del Pinto, esperta usi e costumi della transumanza; Alfonso D’Alfonso, Presidente DMC Gran Sasso L'Aquila e Terre Vestine; Antonio Silveri, Sindaco di Ofena. Modera Alessandra Ferrante. 

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Francavilla: al via oggi la mostra Nella Gioia del Sole

Verrà inaugurata oggi, 1 giugno 2017, alle ore 18.30 al Museo Michetti di Francavilla la mostra "Nella Gioia del Sole, Michetti e il Cenacolo di Francavilla". Il Comune di Francavilla presenta, in collaborazione con il Polo Museale dell'Abruzzo,  la mostra "Nella gioia del sole, Michetti e il Cenacolo di Francavilla", in programma al museo Michetti dal primo giugno al 23 luglio.
Si tratta di una mostra molto importante, che ripercorre il periodo aureo che l'Abruzzo  si è trovato a vivere tra il 1880 e gli inizi del ‘900. La dimora di Michetti, l’ex convento di Santa Maria del Gesù, diviene luogo d’incontro, di condivisione e di creazione aperta all’Europa. L'esposizione avrà come fulcro il grande artista Francesco Paolo Michetti e dedicherà un'attenzione particolare agli altri personaggi di spicco della cultura dell'epoca che si sono distinti fuori dall'Abruzzo. In primo piano Gabriele d'Annunzio e i suoi luoghi, dentro e fuori dal Cenacolo e dai confini regionali. Il periodo scelto per la prestigiosa esposizione è quello dell'Open Day Summer organizzato da Regione Abruzzo e DMC al fine di promuovere le peculiarità della nostra Regione. 

Un appuntamento importante, che coinvolge anche i vertici del Polo Museale dell'Abruzzo de L'Aquila ed ha come partner la Galleria D’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, il Comune di Piacenza, la DMC Terre del Piacere e l’Archivio Ricordi di Milano, in una sorta di itinerario culturale dei luoghi del Cenacolo. Si andrà, infatti, dal Conventino Michetti di Francavilla alla Casa natale di Gabriele d'Annunzio a Pescara fino a giungere al Museo “Costantino Barbella” di Chieti.
La mostra è curata da Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell'Abruzzo. Le opere esposte saranno circa 120 tra dipinti, documenti, sculture realizzate per mano dei protagonisti del Cenacolo michettiano. 

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Fossacesia, al via nuovi servizi per la raccolta differenziata. Sul lungomare aperto l’ecobox

Partiranno dal 05 giugno gli ulteriori servizi previsti nella nuova gestione del servizio di raccolta differenziata. Infatti a completamento del servizio di raccolta porta a porta, sarà attivato l’ecobox, la struttura fissa dove, chi è in possesso dell’apposita card, potrà conferire i rifiuti sempre nel rispetto delle regole della raccolta differenziata, senza tuttavia dover considerare i giorni di conferimento.

Questo tipo di struttura è a sistema elettrico ed è dotata di sensori per l’eliminazione degli odori e per il controllo dei livelli di riempimento dei cassonetti interni. La persona avente diritto dovrà semplicemente strisciare la propria card magnetica sull’apposito lettore e questo consentirà l’apertura automatica e simultanea di tutti gli sportelli divisi in raccoglitori per vetro, carta, plastica e lattine, indifferenziato e organico. L’ecobox a Fossacesia è stato ubicato nel parcheggio Lungomare Sud, nei pressi di Baya Verde ed è destinato solo alle attività produttive ed a coloro che abitano sul Lungomare di Fossacesia.

“La struttura sarà attivata con l’obiettivo di favorire una categoria specifica di cittadini e di utenze non domestiche e cioè chi ha dimostrate difficoltà nel conferimento della raccolta differenziata porta a porta o per iperproduzione – spiega Raffaele Di Nardo, Assessore all’Ambiente del Comune di Fossacesia – L’ecobox a Fossacesia marina ha lo scopo di far fronte al notevole aumento di rifiuti che si registra durante l’estate per l’incremento considerevole di popolazione che registriamo ogni anno”. Nello specifico, infatti, potranno usufruire dell’ecobox tramite apposita card, ritirabile a partire dal 3 giugno presso l’ecopoint ubicato al piano terra del palazzo municipale e aperto il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00, tutte le persone che abitano sul Lungomare non residenti e che, per il periodo di permanenza a Fossacesia, non siano in possesso di contenitori carrellati condominiali, tutti i residenti, sempre del Lungomare, che, per motivi di lavoro e/o studio o altro hanno domicilio altrove e che comunque non sono in possesso di contenitori carrellati condominiali, le persone, ugualmente del Lungomare, che presentano condizioni socio-sanitari particolari. La possibilità di usufruire delle ecobox sarà riservata anche alle utenze non domestiche presenti sul Lungomare di Fossacesia Marina e nello specifico a chi è privo di pertinenze private sufficienti al posizionamento delle attrezzature per la raccolta differenziata e a chi effettua iperproduzione di specifiche categorie di rifiuto (organico ed imballaggi). Novità anche per il servizio di raccolta differenziata aggiuntivo che, per le attività produttive prevede un passaggio aggiuntivo e che a partire sempre da lunedì 5 giugno, sarà totalmente operativo. A partire dalla metà di giugno presso l’ufficio turistico di Fossacesia Marina sarà possibile rivolgersi per ricevere informazioni, calendario e brochure sul servizio di raccolta rifiuti. Inoltre sempre a partire dalla metà di giugno, per far fronte all’aumento della popolazione che si registra durante il periodo estivo, saranno potenziati gli orari di apertura dell’ecopoint.

“Con queste nuove azioni andiamo a completare il ventaglio di servizi previsti dalla nuova gestione del sistema raccolta di rifiuti in capo alla Ecolan spa – dichiara il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – L’obiettivo è quello di portare ai massimi storici la percentuale di raccolta differenziata, così da rendere veramente pulita Fossacesia in un’ottica comunitaria di perfetta sostenibilità ambientale”.

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D’Angelo: fotografo la vita, da Sebrenica ad Aleppo quante ingiustizie contro l’umanità

"Ogni luogo può avere il suo fascino, anche i luoghi considerati brutti possono avere una dimensione estetica, la differenza non è dove ti trovi, ma chi hai davanti, le persone, i loro volti, le loro storie, le loro voci e i silenzi  danno luce e speranza alla vita e al pianeta che abitiamo". Luciano D'Angelo, fotografo tra i più rappresentativi in Italia, un lunga carriera di reportage per il Turing club, Airone, per l'editore Conde Nast, collaboratore di National Geographic, ha lavorato per Einaudi, per Eni, Quantas, e numerose compagnie di Stato. Nel suo ruolo di fotografo si è spinto in territori di frontiera sulle orme dei Berberi, e poi in Turchia, Siria, Marocco, Etiopia, Algeria, Libia, Kudistan. "Ci sono posti dove le persone le puoi capire con un solo sguardo, quando gli occhi si incrociano c'è tutta l'umanità, la storia, i desideri, le sconfitte, la saggezza del silenzio e la forza dell'anima".

Cosa colpisce un grande fotografo come lei?

"Il mistero dell'incontro umano. I luoghi emanano storia, cultura, bellezza o decadenza. L'uomo invece è incontro, e le mie foto gravitano in questa forza magnetica della esperienza umana. Cogliere la dignità, l'etica, l'eroismo nelle piccole cose che svelano grandi gesti"

Può farci qualche esempio?

"I bimbi e le donne della Etiopia che devono fare chilometri per rifornirsi di un poco di acqua. Lo sguardo di un uomo berbero che solo con l'intensità degli occhi, del loro linguaggio mi ha fatto cogliere la fierezza, la dignità e l'eroismo di essere liberi, di aver lottato per la libertà. Da questo incontro, ad esempio, è nata una mostra: "Amazigh" che in berbero significa uomo libero. Gli incontri se sono veri ti cambiano, ti arricchiscono profondamente, io ho avuto molto".

Quali posti ha sentito più intensi?

"Alcune zone della Turchia dove sono stato dieci volte, nel Kurdistan, in punti dove il Tigri e l'Eufrate si incontrano. Una visione indimenticabile. La città di Aleppo in Siria che ho visitato tante volte, stretto amicizia con persone straordinarie, molte delle quali hanno studiato in Italia. Aleppo era una città da sogno, e oggi mi addolora profondamente vederla rasa al suolo. E, ancora, Sebrenica, dove ho conosciuto le donne che subirono violenze indicibili, sono stato loro ospite. In ogni cosa c'è il mistero della vita, della sua fragilità, della lotta, dell'ignoto, della grandezza dell'uomo, della sua forza e del suo dolore. Come fotografo per me questo è il bello, saper cogliere questa luce umana che da calore, colore, significato all'esistenza".

Cos'è la fotografia per lei?

"La foto è un viaggio verso la vita, verso la compressione dell'altro. Spesso da noi ci lamentiamo delle banalità del quotidiano mentre non sappiamo nulla dell'eroismo silenzioso di tante persone. Noi apriamo il rubinetto ed esce acqua, milioni di persone invece devono lottare duramente per averne un po' per dissetarsi. La foto è testimonianza della sfida e dei sacrifici umani".

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Bimillenario di Ovidio, l’acquedotto medioevale di Sulmona diventa un’opera d’arte contemporanea

L'acquedotto medioevale di Sulmona tra i piu' belli e antichi d'Italia diventa un'opera d'arte contemporanea nell'ambito del bimillenario della morte di Ovidio: gli artisti Monticelli e Pagone in collaborazione con il comune di Sulmona, La DMC terre d'amore in Abruzzo, l'associazione culturale Muntagninjazz per Open Day Abruzzo, B&B Sei Stelle hanno allestito un'opera d'arte pubblica in un contesto storico bellissimo e antico, l'arte contemporanea che dialoga con l'architettura del passato con un risultato stupendo. Il progetto nasce attorno all'idea di unire la storia e la bellezza antica alla visione contemporanea dell'arte ed al suo integrarsi in contesti storico culturali. L'acquedotto medioevale di Sulmona sara' il palcoscenico naturale di una suggestiva e imponente installazione foto pittorica del duo Monticelli&Pagone, declinata sulla ricerca e rivisitazione dei miti delle Metamorfosi del poeta Ovidio: 13 lunette delle 21 arcate dell'acquedotto saranno lo spazio architettonico ideale per una rappresentazione contemporanea di 13 miti ovidiani presenti nelle Metamorfosi. Nella numerologia il 13 rappresenta l'Alchimista e risulta in stretta relazione con l'universo dei sensi e delle forme. Contiene in se' il principio dell'ineluttabilita' del cambiamento, il significato della metamorfosi ovidiana. L'opera che avra' impatto visivo originale e dirompente potra' essere ammirata sia dalla piazza Garibaldi sia dal corso soprastante essendo bifacciale e restera' per tutta la durata delle rappresentazioni del bimillenario della morte del poeta Ovidio.

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Capitale Italiana della Cultura 2020, Teramo e Lanciano rispondono al bando

 Sono 46 le citta' che hanno manifestato interesse al bando per la Capitale Italiana della Cultura 2020 entro i termini previsti. "Sono felice di questa forte partecipazione di tante citta'. Comuni grandi e piccoli di tutt'Italia - dichiara il ministro Dario Franceschini - hanno deciso di investire sulla cultura come cardine del proprio sviluppo: e' il segno di una nuova consapevolezza che e' nostro dovere favorire e incoraggiare il piu' possibile". Ora le amministrazioni sono chiamate a confermare la propria adesione depositando entro il 15 settembre un dossier di candidatura con il programma delle attivita' culturali previste, la struttura incaricata della elaborazione e promozione del progetto, una valutazione di sostenibilita' economico finanziaria, gli obiettivi perseguiti e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento. La validita' formale di ogni candidatura e i singoli dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare entro il 15 novembre le dieci citta' finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento. La citta' Capitale Italiana della Cultura 2020 verra' scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018. Le 46 citta' che hanno manifestato interesse per il bando sono: Agrigento, Agropoli, Alberobello, Altamura, Ancona, Asti, Aversa, Bellano, Benevento, Bitonto, Capaccio Paestum, Casale Monferrato, Caserta, Catania, Ceglie Messapica, Cuneo, Fabriano, Fasano, Foligno, Gallipoli, Lanciano, Macerata, Merano, Messina, Montepulciano, Noto, Nuoro, Oristano, Parma, Piacenza, Pietrasanta, Pieve di Cadore, Prato, Ragusa, Ravello, Reggio Emilia, Salerno, Scandiano, Siracusa, Telese Terme, Teramo, Tivoli, Tremezzina, Treviso, Vibo Valentia e Villa Castelli. 

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Accusato di abusi sulla figlia, 45enne assolto a Teramo

Era finito a processo con l'accusa di aver costretto per anni la figlia a subire abusi sessuali. Un'accusa dalla quale questa mattina l'uomo, un 48enne residente in Val Vibrata, difeso dall'avvocato Tiziano Rossoli, e' stato assolto dal Tribunale di Teramo (presidente Flavio Conciatori, a latere Lorenzo Prudenzano ed Enrico Pompei), con la formula "perche' il fatto non sussiste".

I fatti contestati all'uomo, che doveva rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minore eta' della vittima e dal grado di parentela, risalivano ad un periodo compreso tra il 2007 e il 2014. Anni in cui,secondo l'accusa l'uomo, che avrebbe impedito alla figlia di coltivare amicizie e qualsiasi contatto con l'esterno, ad esclusione del lavoro in un bar, l'avrebbe costretta con continuita' a compiere atti sessuali e a subire palpeggiamenti.

Violenze che per l'accusa venivano commesse dietro minacce di morte, per impedire che la ragazzina potesse raccontare quello che le stava accadendo. Le indagini erano partire nel 2014, dopo che la ragazza si era rivolta ad un consultorio facendo scattare la denuncia ai Carabinieri. Accuse cadute in aula, con il Tribunale che questa mattina ha assolto l'uomo. Lo stesso pm di udienza, il sostituto Andrea De Feis, aveva chiesto l'assoluzione dell'uomo.

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D’Alfonso: al via i bandi per l’innovazione digitale

La Regione Abruzzo ha avviato il processo di digitalizzazione della macchina amministrativa regionale per semplificare i processi tecnico-amministrativi che coinvolgono cittadini, imprese e liberi professionisti, con strumenti informatici di ultima generazione. Già programmati i primi cinque interventi informatici dell'Azione 2.2.2 del Por Fesr Abruzzo 2014-2020 per un costo stimato di circa 1,2Ml di euro. Si tratta di iniziative previste dall'Agenda Digitale della Regione Abruzzo che interessano il potenziamento della rete geodetica regionale, l'aggiornamento del data base territoriale, il potenziamento dei sistemi di monitoraggio dei progetti comunitari, l'evoluzione del sistema informativo open data e la completa digitalizzazione dei processi amministrativi. Il servizio Sistema informativo regionale ha pubblicato i relativi bandi di gara sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa). "Gli interventi programmati - ha dichiarato. Il Presidente Luciano D'Alfonso - sono rivolti principalmente ai professionisti che si occupano di analisi e studio del territorio, cittadini, pubbliche amministrazioni ed imprese. Il potenziamento della rete geodetica regionale oltre ad incrementare la qualità del dato, consentirà anche una ricostruzione più fedele dei movimenti tellurici e franosi. L'evoluzione del sistema open data regionale, invece, ha l'obiettivo di diffondere ai cittadini ed alle imprese il maggior numero di informazioni pubbliche e garantire i più alti livelli di trasparenza amministrativa". Con l'intervento sul data base territoriale regionale saranno prodotti gli aggiornamenti sulla viabilità, e della rete dei sottoservizi

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Vincita da 55 mila euro non riscossa nel Pescarese

Mancano solo 13 giorni per riscuotere la vincita da oltre 55mila euro: secondo le rilevazioni dell'Ufficio Premi di Sisal, il vincitore di San Valentino in Abruzzo Citeriore non si e' ancora presentato per la riscossione del premio realizzato presso il punto vendita Sisal Bar Tabacchi Panorama situato in via Trieste, 57 nel concorso n.32 di giovedi' 16 marzo 2017. L'intero comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore - 1.928 abitanti della provincia di Pescara in Abruzzo - si e' mobilitato. Si cerca il vincitore tra le strade, nei pressi della ricevitoria, sui social network, se ne parla tra i negozi. La giocata e' stata convalidata giovedi' 16 marzo alle ore 18.35 per un importo pari a 3 euro: un piccolo indizio per cercare di ricordare e non perdere l'occasione di riscuotere un premio che certo potrebbe contribuire a far pensare un po' piu' serenamente al futuro e, perche' no, magari a far pensare a una vacanza da sogno per quest'estate.

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Crollo hotel Rigopiano, la difesa del sindaco chiede lo spostamento del processo a L’Aquila

"Si chiede alla Procura della Repubblica di Pescara, che indaga per omicidio colposo, di declinare la propria competenza in favore di quella della Procura della Repubblica dell'Aquila, competente per il reato piu' grave di disastro". Con queste parole, affidate ad una nota, i legali Cristiana Valentini, Massimo Manieri e Goffredo Tatozzi, difensori del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, del tecnico comunale Enrico Colangeli e del Comune di Farindola, presentano istanza alla Procura di Pescara affinche' tutte le indagini sul disastro dell'Hotel Rigopiano passino alla Procura dell'Aquila. "E' proprio a L'Aquila, infatti - scrivono gli avvocati - che si sono realizzate le condotte del reato piu' grave di disastro. Tale competenza - aggiungono Valentini, Manieri e Tatozzi - attrae anche la cognizione dei reati di omicidio colposo". ll 12 maggio scorso i tre legali avevano presentato una denuncia, contro la Regione Abruzzo, per "disastro valanghivo doloso", presso la Procura dell'Aquila. Al centro della denuncia, la mancata realizzazione della Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), che, a giudizio della difesa di Lacchetta e Colangeli, e del Comune di Farindola, "la Regione Abruzzo era tenuta a realizzare sulla base della legge 170 del marzo 2014" e che, sempre secondo i tre legali, "se fosse stata realizzata, avrebbe evitato il disastro costato la vita a 29 persone". La Procura di Pescara, invece, e' titolare dell'inchiesta per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e atti omissivi in materia di sicurezza del lavoro, che vede indagati Lacchetta e Colangeli, insieme al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, al direttore dell'albergo Bruno Di Tommaso e ai due funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio. I tre avvocati chiedono che l'intera inchiesta passi a L'Aquila, esprimendo i propri timori per un possibile conflitto di competenze tra Procure. "Si apprende che la Procura della Repubblica dell'Aquila ha ritenuto di dover trasmettere il fascicolo aperto dopo la denuncia presentata dagli scriventi il 12 maggio, alla Procura di Pescara, in quanto Procura attualmente procedente sui fatti di Rigopiano - rilevano Valentini, Manieri e Tatozzi - Al fine di evitare futuri conflitti di competenza, con inevitabile ritardo nell'accertamento di reati cosi' gravi, i sottoscritti difensori hanno presentato alla Procura di Pescara una istanza volta alla risoluzione del potenziale futuro conflitto". 

 

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