Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara. Contributo di autonoma sistemazione: Nessuno tornerà per strada

Sono state notificate al Comune di Pescara le schede AeDES con cui i tre palazzi di via Lago di Borgiano, destinatari della ordinanza di sgombero notificata ad Ater sono stati riconosciuti inagibili. Questa comunicazione determina la possibilità di accedere al Contributo di Autonoma Sistemazione per l’emergenza determinatasi a seguito dello sgombero delle palazzine ai civici 14, 18 e 22. Procedure e modalità per richiedere i CAS sono state illustrate in conferenza stampa dal sindaco Marco Alessandrini, dal vice sindaco e assessore alla Protezione Civile Antonio Blasioli, dall’assessore alle Politiche della Casa Antonella Allegrino, dalla consigliera Daniela Santroni che ha seguito l’emergenza tramite Centro di Comunale, erano presenti i tecnici dei settori comunali interessati e i consiglieri Tonino Natarelli, Pierpaolo Zuccarini e Marco Presutti.

“I nostri uffici stanno intanto procedendo alle assegnazioni medio tempore, nell'attesa di riassegnare in via definitiva le abitazioni a chi ne ha diritto – aggiunge l’assessore alle Politiche della Casa Antonella Allegrino - ad oggi sono a disposizione 7 appartamenti ATER; ne sono stati assegnati 4 (2 a Pescara e 2 a Spoltore). Proseguiremo nei prossimi giorni e continueremo le assegnazioni a mano a mano che l'Ater ci fornirà altri alloggi che sta provvedendo a risistemare per finalità provvisorie. Le assegnazioni definitive avverranno con i criteri stabiliti dalla norma. In tutto questo è importante risottolineare il senso di maturità delle famiglie che si trovano in una condizione di preoccupazione e così come non sono stati lasciati soli nei primissimi momenti e giorni dell'emergenza, altrettanto non saranno lasciati sole adesso. Questi scenari aprono un'attività anche molto ampia da parte del Comune rispetto al tema e al problema delle case popolari ed è un'occasione che ci consente di stare a fianco alle famiglie nella maniera migliore possibile. Continuamente ci sono confronti e incontri, si fa in modo che al più presto i vari nuclei possano ritornare ad una vita quanto meno stabile, lavoro e problematiche derivanti da vicissitudini sanitarie comprese”.

“Nessuno verrà rimesso in strada, seguiremo la situazione di tutti, finché ognuno avrà una sistemazione definitiva – così il sindaco Marco Alessandrini - Via Lago di Borgiano resta una grandissima emergenza sociale e abitativa per la città che merita chiarezza e rispetto da parte di tutti. E a tale proposito sono orgoglioso per come sin qui il Comune ha gestito l'emergenza, ha dato risposta a pronta a un bisogno inatteso e grandissimo, assicurando presenza e informazioni quotidiane alle famiglie e le persone interessate. La buona notizia di oggi è che possiamo dare avvio al Contributo di Autonoma Sistemazione, significa che le persone che hanno vissuto questa emergenza e che dovranno rientrare in un alloggio popolare, in attesa della destinazione definitiva potranno recepire un contributo per il pagamento di un affitto. In Giunta ieri sera abbiamo deliberato una variazione di bilancio per 200.000 euro, una cifra che va a coprire il fabbisogno fino alla fine di luglio, ma questo non significa che dal primo agosto saranno in strada, anzi, significa che tutte le cifre anticipate dal Comune sono coperte e soprattutto che stiamo lavorando perché tutti coloro che sono stati coinvolti possano avere una somma per pagare una casa in affitto in attesa di una nuova assegnazione. La possibilità di erogare il Cas deriva dal fatto che è stato riconosciuto un collegamento causale fra lo sciame sismico dell'autunno scorso e i danni subiti dalle palazzine sgomberate. E' un’opportunità importante e concreta. Noi vigileremo affinché i fondi servano all'uso per cui sono destinati e non ad altro. A seconda dell'estensione del nucleo familiare viene previsto un corrispettivo ritoccato in meglio in base alle singole problematicità delle persone che lo compongono (disabilità, salute e numerosità) e ora ci metteremo a disposizione per avviare al più presto le pratiche con chi vuole ricorrere a questo istituto. Lo facciamo di buon grado, perché siamo convinti che la democrazia non sia uno sport da tavolino, bisogna scendere in campo e noi lo stiamo facendo: noi ci occupiamo di trovare un tetto decoroso a quanti da un giorno all'altro un tetto se lo sono visti togliere perché era a rischio la loro vita e la cosa più importante al momento è questa”. “Cerco di dare notizia di tutto quello che conosciamo ad ora, con formale impegno a comunicare quello che progressivamente acquisiamo come informazione utile dalla Protezione civile regionale, che ringrazio nella persona del dirigente Antonio Iovino, per la disponibilità fin qui manifestata. Quella che affrontiamo è una procedura nuova per la città di Pescara, la più grande emergenza abitativa dopo il bombardamento del 43 -illustra il vice sindaco e assessore alla Protezione Civile Antonio Blasioli. Le schede AeDES redatte dagli “agibilitatori” del Cnr, un gruppo che lavora su incarico della Protezione Civile regionale e che il 14 luglio ha fatto sopralluogo nelle tre palazzine, classificano la classe di rischio dei tre edifici sgomberati con la lettera “E”, c’è da dire che dalla classe B si determina lo sgombero dagli edifici, quindi quella riscontrata è una situazione davvero grave. Con una situazione come quella riscontrata non si poteva aspettare un minuto di più per fare l'ordinanza di sgombero, che è stata la migliore scelta da parte di questa Amministrazione che si è messa in moto senza perdere tempo la notte stessa in cui abbiamo avuto la relazione, redigendo l’ordinanza e comunicandola agli interessati. Il percorso prevede ora che le schede redatte e notificate al Comune dovranno essere recepite dalla Protezione Civile e avverrà entro questa settimana, mentre già in giornata il Comune chiederà la costituzione di un tavolo permanente con la Protezione civile regionale, per affrontare una procedura molto complessa e per questo chiederemo un affiancamento al nostro Centro Operativo Comunale anche di personale della Regione Abruzzo che operi su Pescara con esperienze di Protezione Civile e di emergenze. Chiariamo quindi subito un aspetto. Nessuno di quanti di fatto vivevano negli alloggi, legittimato a chiedere questo contributo, dovrà uscire dagli alberghi in cui è sistemato. Il CAS rende possibile scegliere un’autonoma sistemazione: una casa in affitto come dice l'ordinanza di Protezione Civile n. 408 del 2016 o continuare a stare negli alberghi. In questo caso le strutture verranno convenzionate e, una volta fatto, la Protezione Civile si farà carico anche del ristoro dei costi sostenuti dal Comune fin dalla data della ordinanza del 4 luglio. In attesa della scelta e della sistemazione nessuno uscirà dagli alberghi, chi dice il contrario gioca allarmando una realtà che va rispettata e a cui bisogna parlare con cognizione e chiarezza come stiamo facendo noi dal primo giorno. Il CAS copre i successivi 180 giorni prorogabili di altri 180 fino a copertura dello stato di emergenza legata al terremoto, salvo ulteriori proroghe. E’ necessario che le famiglie ritrovino intimità e tranquillità e questo istituto lo consente e consente agli Enti di risparmiare fondi per affrontare la situazione. Con ogni probabilità questo riconoscimento permetterà all’Ater di affrontare anche i costi di demolizione e ricostruzione ma non voglio travalicare l’autonomia di un ente che è l’Ater e che farà le sue scelte. Stiamo organizzando una sezione dedicata del sito del Comune, i moduli per la richiesta saranno scaricabili dal sito o prelevabili dall'URP e metteremo a disposizione delle persone interessate l'Ufficio di Protezione Civile con il responsabile del servizio Lorenzo Ballone, per l’assistenza e la compilazione delle domande, oltre a numeri dedicati contattabili a orari di ufficio: 085/ 4283604 – 4283869. Le domande sono autocertificazioni e vanno sottoscritte e protocollate e si faranno controlli da parte del Comune per verificarne la veridicità.  Chiudo ringraziando tutte le persone che hanno operato finora stabilendo un filo diretto con tutte le 236 persone di via Lago di Borgiano, la stampa che ci ha consentito di raggiungerli anche in altro modo a cui mi appello perché l’informazione sia sempre circostanziata, veritiera e non cavalchi tentativi di strumentalizzare ciò che non si può strumentalizzare. Voglio ringraziare anche le famiglie per la collaborazione e la maturità con cui hanno collaborato: non è facile andare sotto casa di 84 famiglie di buon mattino ed annunciare che bisogna uscire dal focolare domestico per un pericolo di crollo.  Noi comprendiamo la tragedia grande che stanno affrontando e li ringraziamo per la pazienza, ma tutto questo era necessario e se necessario rafforzeremo il nostro lavoro che è quasi per intero dedicato a questa emergenza”.

 

Che cos'è il Contributo di Autonoma Sistemazione?

Il Cas è una misura destinata alle famiglie e al singolo cittadino la cui abitazione si trova in area in cui è vietato l’accesso (zona rossa), oppure è stata distrutta in tutto o in parte, o è stata sgomberata in seguito ai terremoti che hanno colpito l’Italia centrale.

Per ottenere il Cas, è necessario compilare un modulo di richiesta dove indicare gli estremi dell’ordinanza di sgombero, se emanata, oppure indicare la data del sopralluogo di verifica di agibilità effettuato da una squadra di rilevamento. In attesa del sopralluogo è necessario indicare la data di presentazione della richiesta. Una volta avuto l’esito sarà necessario comunicarlo al proprio Comune.

 

Chi può far richiesta del Cas?

Possono far richiesta del contributo i nuclei familiari che abbiano provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo senza carattere di stabilità, compresi gli affittuari di immobili e chi usufruiva di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma. È considerato come nucleo familiare anche lo stato di convivenza. Appartengono al nucleo familiare anche le persone inserite nello stesso che offrono assistenza domiciliare a minori, infermi, disabili, soggetti non autosufficienti.

Chi è ospitato in strutture alberghiere convenzionate con pubbliche amministrazioni non può accedere al Cas.

 

A quanto ammonta il Contributo di Autonoma Sistemazione?

Dal 15 novembre 2016 (data di entrata in vigore dell’ordinanza 408), il contributo può raggiungere un massimo di 900 euro mensili. I nuclei familiari composti da una sola unità percepiscono 400 euro, quelli composti da due unità 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unità, 800 euro quelli composti da quattro unità e 900 euro quelli composti da cinque o più unità. È possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili, anche in aggiunta al limite massimo, se in famiglia ci sono persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67% o persone con più di 65 anni. La somma aggiuntiva di 200 euro prevista per la persona ultrasessantacinquenne è cumulabile con ulteriori 200 euro nel caso in cui la stessa persona sia anche persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67%.

 

Per quanto tempo posso usufruire del Cas?

 

Il cittadino può usufruire del Cas a partire dalla data indicata nel provvedimento di sgombero dell’immobile, fino al rientro nell’abitazione – quando possibile – o se lo Stato ha provveduto ad altra sistemazione con carattere di stabilità. Attualmente il Cas è disciplinato con ordinanze di protezione civile, che hanno effetto fino alla scadenza dello stato di emergenza (180 giorni con eventuale proroga di ulteriori 180 giorni). Le disposizioni legislative che riguarderanno la fase di ricostruzione stabiliranno l’ulteriore proseguimento del Cas.

 

A partire da quale data decorre la percezione del Cas?

Il beneficiario del Cas deve indicare nella domanda presentata al proprio Comune la data a partire dalla quale ha provveduto alla sistemazione autonoma del nucleo familiare. È quindi questa la data di decorrenza della percezione del contributo di autonoma sistemazione. In sede di istruttoria della domanda, il comune verificherà la corrispondenza della data indicata dal richiedente sulla domanda con quella dei provvedimenti sindacali di sgombero o inagibilità. Le ordinanze del sindaco a riguardo possono anche essere successive alla data di effettiva indisponibilità dell’immobile dovuta al sisma. Il Comune, in quest'ultimo caso, potrà valutare se utilizzare la stessa data del sisma come riferimento per la decorrenza del diritto al Cas.

 

Il mio nucleo familiare è composto solo dalla mia persona. Ho diritto al Cas?

Sì, hai diritto al Contributo di Autonoma Sistemazione.

 

Dopo aver richiesto il Cas, il mio nucleo familiare ha subito una variazione nella composizione e nei requisiti di accesso (nascita, decesso, compimento 65° anno di età, altro). Il Cas andrà rimodulato?

Sì, il Cas va rimodulato in coerenza con la variazione del nucleo familiare.

 

Ho diritto al Cas, anche se non sono sposato ma convivente?

Sì. Lo stato di convivente è equiparato al vincolo familiare.

 

Per poter usufruire del Cas, chi verifica se il mio nucleo familiare risiedeva stabilmente e in modo continuativo sul territorio colpito dal terremoto? E secondo quale procedura?

I Sindaci hanno il compito di controllare la veridicità delle autocertificazioni presentate dai cittadini e finalizzate all’erogazione del Contributo di Autonoma Sistemazione. Gli accertamenti sono ripetuti con cadenza periodica finalizzati alla verifica del permanere dei requisiti necessari per la concessione del Cas.

 

Il Sindaco del Comune in cui vivo ha emesso un’ordinanza sindacale che obbliga me e la mia famiglia a lasciare la nostra abitazione perché è stata ritenuta inagibile a seguito del terremoto. Ho diritto al Cas o a un alloggio sostituivo?

Sì. Nel caso in cui sia stata emessa un’Ordinanza Sindacale di sgombero in conseguenza agli eventi sismici di agosto e ottobre il Comune, anche al di fuori dell'area maggiormente colpita, deve fornirle l’assistenza richiesta: una sistemazione alternativa o il Contributo di Autonoma Sistemazione.

 

Chi è usufruttuario o affittuario residente può usufruire del Cas e dell’albergo?

Sì. Gli affittuari di immobili e coloro che usufruivano di alloggi in strutture pubbliche o private che siano stati sgomberati in seguito al terremoto, o siano stati distrutti in tutto o in parte dal sisma, hanno diritto al Contributo di Autonoma Sistemazione solo se non sono stati alloggiati presso strutture alberghiere convenzionate con pubbliche amministrazioni.

 

Il mio coniuge, a differenza mia, non risiede in uno dei comuni colpiti dal terremoto. Ha comunque diritto di scegliere tra Cas e sistemazione in strutture alberghiere?

Il criterio per poter scegliere tra queste opzioni non è tanto la residenza quanto poter dimostrare che alla data del terremoto il coniuge viveva, con il nucleo familiare, abitualmente e stabilmente nell'abitazione resa inagibile dal sisma.

 

La somma aggiuntiva di 200 euro prevista per il portatore di handicap è cumulabile con ulteriori 200 euro nel caso la persona sia ultrasessantacinquenne?

Sì, è ammesso il cumulo dei contributi.

 

Sono un cittadino di una delle località colpite dai terremoti del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre che ha sostenuto spese (anche ingenti) per alloggiare presso strutture alberghiere o per affittare un’abitazione. Posso ottenere il rimborso di queste spese?

 

Risiedevo in un'abitazione dichiarata inagibile, ma sono anche proprietario di un'altra abitazione libera e agibile nello stesso comune o nei comuni limitrofi a quello dove ero residente. Posso continuare a fruire comunque del Cas?

Il contributo per l’autonoma sistemazione può essere concesso a un nucleo familiare proprietario di altra abitazione libera e agibile nello stesso comune o nei comuni limitrofi. Il Cas, infatti, è anche finalizzato a mitigare l’eventuale disagio arrecato al soggetto che lo richiede e che è stato costretto a trasferirsi al momento del sisma in altro immobile diverso da quello di dimora abituale.

 

Come si fa richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione?

I soggetti interessati al contributo, in rappresentanza del proprio nucleo familiare, devono presentare al proprio Comune di residenza un'istanza in forma di autocertificazione. La domanda dovrà essere compilata usando un apposito modulo in cui si indicherà:

la composizione del nucleo familiare;

l'indirizzo dell'abitazione nella quale alla data del terremoto o del 24 agosto, o del 26 ottobre o del 30 ottobre, lo stesso risiedeva stabilmente;

se l'abitazione sia stata sgomberata o distrutta in tutto o in parte;

se il nucleo familiare include persone con più di 65 anni, persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67%;

qualunque titolo in grado di legittimare l'uso dell'abitazione;

la titolarità delle utenze di luce, gas, telefonia fissa o mobile;

la titolarità di un contratto di locazione registrato se si è affittuari di immobili.

 

I cittadini interessati dalle scosse del 26 e 30 ottobre dovranno compilare e consegnare al Comune il “Modulo DC/AS – eventi sismici 26 e 30 ottobre 2016(295 Kb)”

https://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/MOD1_DC_AS_TERREMOTI_26_30_ottobre_2016.pdf allegato alle indicazioni operative del 20 novembre.

Per le richieste relative al terremoto del 24 agosto resta invece valido il modulo “Modulo DC/AS – Sisma 24 agosto 2016(185 Kb)”

https://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Integrazione_CAS_Allegato_16set2016.pdf allegato alla circolare del 9 settembre 2016.

 

Hanno diritto al Cas o alla Sae le persone che dimoravano abitualmente in una casa andata distrutta o inagibile a causa dai terremoti del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre pur non avendo residenza nella stessa?

Sì, ma in questo caso la persona che fa richiesta di Cas e Sae deve dimostrare che alla data dei terremoti o del 24 agosto, o del 26 o del 30 ottobre abitava stabilmente in un edificio inagibile, distrutto a causa del terremoto o in zona rossa. A tale scopo il cittadino deve presentare adeguata documentazione (es. contratto di lavoro, contratto di affitto, intestazione di utenze).

 

 

 

 

 

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Parco Giovanni e Francesca Falcone, Maragno: Con il contributo degli ex calciatori del Pescara il parco diventa accessibile

«Anche 5 ex giocatori della Pescara Calcio contribuiranno all’abbellimento del Parco “Giovanni e Francesca Falcone” e lo faranno acquistando un gioco accessibile». L’annuncio arriva dal sindaco Francesco Maragno. Si tratta di Antonio Balzano, Ciro Immobile, Riccardo Maniero, Danilo Soddimo e Gianluca Caprari. «La bellissima notizia  - prosegue – non può che riempirci di orgoglio perché permette di arricchire un progetto fondato sullo spirito di cittadinanza attiva. I lavori di realizzazione del camminamento attrezzato, che riproduce un tricolore proprio in omaggio al giudice al quale è intitolato il parco, sono ormai in dirittura di arrivo. Vogliamo ricordare, tuttavia, che si tratta ancora di un’area di cantiere e quindi è molto importante che nessun cittadino entri nella zona recintata. Purtroppo in questi giorni la ditta è dovuta intervenire per ripristinare la rete che è stata divelta da qualche incivile che ha messo a repentaglio la propria sicurezza e quella di altri. L’area è di esclusiva competenza della ditta che sta realizzando gli interventi, quindi l’accesso ai non autorizzati è assolutamente interdetto».

L’impresa ha completato la realizzazione della pista. Il progetto prevede, ora, anche la dotazione di un impianto di illuminazione e di arredi urbani.

«Proprio nella fase di collocamento degli arredi -  dice ancora il sindaco - potremo avvalerci del contributo di un gruppo di cittadini che, comprendendo appieno lo spirito di partecipazione e sussidiarietà, oggi sempre più importante nella gestione della cosa pubblica, ha deciso di scendere in campo».

Nella zona si è costituito il comitato Queen Park, che riunisce 60 famiglie dei complessi condominiali della zona ed è presieduto da Emiliano Clivio. Il comitato con  l’aiuto degli sponsor e applicando il  regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani acquisterà panchine e giochi per bambini. Si tratta di Pasticceria Michetti, ristorante pizzeria Il Girasole, Conad Forum srl di Davide Ardente, Resca Immobiliare, Martina Carburanti, Agenzia Zurich di Gianluca D’Angelo, Caffetteria Italia, Impresa Atlante, Dema Service, Il Cerino, Studio Cellini, Chicco d'oro e il Chiodo Fisso. «Voglio ringraziare tutti questi amici  - ha detto Emiliano Clivio  -  che ci stanno aiutando concretamente in questo bellissimo progetto, volto alla valorizzazione di questo  quartiere. Un ringraziamento particolare va a Leo Sfamurri che è riuscito a coinvolgere questi grandi calciatori, che contribuiranno con l’acquisto di un’altalena per bambini con disabilità».

Fiero di partecipare al progetto Leo Sfamurri, titolare del Chiodo Fisso che esprime il suo apprezzamento «per l’amico Emiliano che mi ha coinvolto in questa iniziativa. Ogni anno mi impegno per iniziative benefiche, quindi sono particolarmente contento di poter contribuire dotando questo spazio verde di un gioco che potrà rendere felici i bambini».

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Lanciano, pubblicato il bando per la nuova Cardiologia

Pubblicato il bando di gara per i lavori di riqualificazione di Cardiologia e Utic all'ospedale di Lanciano. Il termine per la presentazione delle offerte e' stato fissato per il prossimo 3 ottobre alle ore 12.00, a cui seguira', l'11 ottobre, l'apertura delle buste. L'appalto, per un importo di un milione 131 mila 743 euro, sara' aggiudicato secondo il criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa in base a quanto previsto nel disciplinare di gara. La valutazione - informa una nota della Asl - avverra' secondo una serie di parametri, quali le finiture e il miglioramento degli elementi che permettano una maggiore umanizzazione e funzionalita' del reparto, oltre che delle zone medicali e ad alta intensita' tecnologica. Ma si terra' conto anche dell'organizzazione del cantiere e delle migliorie proposte rispetto alle componenti impiantistiche e della relativa dislocazione ai fini di una piu' agevole manutenzione. La ditta aggiudicataria dovra' completare l'opera entro il termine di sei mesi dalla stipula del contratto. I tempi necessari alla valutazione delle offerte sono strettamente connessi al numero di concorrenti che parteciperanno al bando, ma per i tecnici dell'unita' operativa Investimenti, patrimonio e manutenzione, che seguono il procedimento, l'aggiudicazione dovrebbe concludersi per fine anno o agli inizi del 2018. "L'ospedale di Lanciano avra' un reparto cardiologico completamente nuovo - sottolinea il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco - con un comfort alberghiero di prim'ordine e una dotazione tecnologica adeguata. Sono stati necessari mesi per recuperare tutta la somma necessaria tra le pieghe dei nostri bilanci e costruire un capitolato che potesse prevedere finalmente una ristrutturazione completa. I nostri tecnici hanno svolto un lavoro egregio, che ha richiesto tempo e competenza, grazie al quale il Renzetti sara' ancora piu' qualificato". "Il reparto - sottolinea il dg - sara' sottoposto a un restyling completo, sia sotto il profilo degli interventi strutturali sia per la parte impiantistica, riferita alla rete elettrica e telefonica, al riscaldamento e condizionamento". 

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Lanciano, lavori per 4 milioni su 10 cantieri 

Il comune di Lanciano ha avviato i lavori, su dieci cantieri aperti, per 4 milioni di euro di lavori pubblici a conclusione delle procedure di appalto. I principali interventi riguardano la riqualificazione di corso Trento e Trieste (1 milione e 300 mila euro) affidata alla ditta Edilizia e Strade srl di Campobasso, quindi demolizione e ricostruzione della vecchia tribuna del Parco Villa delle Rose (300.000 euro) con consegna lavori avvenuta il 13 luglio alla ditta vincitrice Impresalv Srl di Favara (Agrigento). Iniziati anche interventi del piano asfalti nelle strade del centro e delle contrade e il completamento degli interventi di riqualificazione del quartiere Olmo di Riccio - Via del Mare, pari a 500 mila euro. In corso anche la riqualificazione del quartiere Santa Rita per un importo di 2 milioni di euro. A breve inizieranno i lavori di consolidamento delle mura di Porta San Biagio (400 mila euro), poi ad agosto il rifacimento dei marciapiedi in Corso Bandiera (200 mila euro, infine in autunno seguiranno lavori per altri 700 mila euro. Alla Centrale Unica di Committenza Lanciano-Ortona-Treglio, che ha gia' espletati 50 milioni di euro nei primi sette mesi del 2017, affidati lavori di riqualificazione del Palazzetto dello Sport (100 mila euro) e del Palamasciangelo (100 mila euro). Sempre per l'impiantistica sportiva gia' aggiudicati i lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnologico della pista di atletica (150 mila euro). "Grazie alla determinazione della nostra Amministrazione e dell'assessore ai Lavori Pubblici Pino Valente - afferma il sindaco Mario Pupillo - sono partiti anche i lavori del primo lotto del progetto piu' ampio di riqualificazione del Parco Villa delle Rose, un parco pubblico che diventera' il vero cuore verde della citta'. Lanciano e' ora un cantiere a cielo aperto, come avevamo ampiamente annunciato pochi mesi fa, con oltre 10 interventi".

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Messa in sicurezza A24 e A25, Fita-Cna: paghi lo Stato

"Non esiste possibilita' alcuna che gli interventi di messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, stimati in 111 milioni di euro, possano essere finanziati facendo ricorso all'aumento dei pedaggi da parte della societa' di gestione Strada dei Parchi. A pagare le opere necessarie deve essere lo Stato, e in questo senso gli autotrasportatori della Cna apprezzano l'iniziativa parlamentare della senatrice Stefania Pezzopane, che ha presentato un emendamento al Decreto Sud in corso di discussione al Palazzo Madama". Lo afferma Gianluca Carota, presidente regionale di Fita-Cna, l'associazione delle imprese dell'autotrasporto da sempre in prima fila nella battaglia contro i periodici aumenti dei pedaggi operati dalla societa' di gestione delle autostrade da e per Roma. "Il fatto che gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza siano strettamente collegati ai danni provocati dai terremoti - prosegue - fuga ogni dubbio sulla natura del soggetto che dovra' essere chiamato agli interventi di riparazione: lo Stato. Lo stesso che, giustamente, e' intervenuto ogniqualvolta ci si e' trovati di fronte a situazioni di emergenza, come appunto i terremoti sono". Carota, che dopo gli interventi dei sindacati dei lavoratori del settore sollecita una "decisa presa di posizione di tutto il mondo imprenditoriale", conclude affermando che "la Fita-Cna si battera' in ogni sede per dare concreto sostegno a una soluzione che non penalizzi l'utenza delle autostrade". 

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Si allontana da casa, tredicenne ritorna dopo 4 giorni

Sabato non era tornata a casa gettando nello sconforto i genitori che il giorno seguente ne avevano denunciato la scomparsa; oggi, pero', proprio mentre in Prefettura era in corso un vertice con le forze dell'ordine per fare il punto della situazione, e' tornata a casa. Protagonista della vicenda, avvenuta a Montesilvano, e' una ragazzina di 13 anni. Secondo quanto appreso la giovane, in questi giorni, e' stata a Pescara a casa di amici. Stamani, a quattro giorni dall'allontanamento, e' tornata nella sua abitazione e la madre lo ha subito comunicato ai Carabinieri. I genitori si erano rivolti anche alla trasmissione televisiva 'Chi l'ha visto?'. Della vicenda si sono occupati i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, diretti dal luogotenente Giovanni Rolando.

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Oscar Green 2017: proclamati a Chieti i vincitori abruzzesi

C’è il sale spray all’essenza di rosmarino, le piantagioni di luppolo per una birra rigorosamente abruzzese, il pecorino senza lattosio per i bimbi intolleranti, gli orti in adozione e il vivaio multitech con rose nere, verdi e blu per le cerimonie più chic. E’ una agricoltura del futuro con una forte inclinazione alla “distintività” la protagonista dell’edizione 2017 di Oscar Green, il concorso sull’innovazione promosso da Coldiretti Giovani Impresa che, nella selezione regionale, in Abruzzo ha premiato 5 imprenditori con meno di 40 anni. I risultati sono stati svelati questa mattina a Chieti, nel Foyer del Teatro Marrucino, alla presenza del presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti, del Direttore regionale Coldiretti Abruzzo Giulio Federici, del delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Pier Carmine Tilli, di Giovanni Manfroni di Fondazione Campagna Amica, oltre al sindaco Umberto Di Primio e all’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe. ''L'Oscar Green è il segno tangibile dell’importanza che i giovani rappresentano in agricoltura in termini di innovazione e sviluppo''  ha evidenziato il direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici SOTTOLINEANDO CHE “anche in Abruzzo c’è un tessuto di imprenditori che si impegna per proporre prodotti nuovi e al passo con i tempi dimostrando che dai giovani arrivano nuove idee e belle proposte”. Il sindaco di primio si è soffermato sull’importanza dell’innovazione in termini economici mentre l’assessore Pepe ha rimarcato l’importanza della multifunzionalità e dell’innovazione per poter scommettere sul futuro del settore agricolo. Il delegato Tilli ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di chi sceglie di operare in agricoltura mentre il presidente Pasetti ha rimarcato con forza che “la presenza di giovani imprenditori in gamba e volenterosi va supportata con un territorio funzionale, efficiente ed appetibile sotto tutti i punti di vista” evidenziando il ruolo che le istituzioni devono avere per tutelare e preservare l’economia locale.

Ma veniamo al momento più atteso della giornata: la premiazione. I vincitori della selezione regionale del concorso premiati con l’Oscar Green Abruzzo 2017 sono i seguenti:

Emanuele Grima, 40 anni, titolare di GEOESSENCE di Tollo, vincitore della categoria IMPRESA 2.TERRA, produce essenze ed estratti idro e liposolubili provenienti da coltivazioni agricole aziendali. Tra i prodotti più innovativi, il sale liquido aromatizzato, un distillato liquido salato in spray che, attraverso un processo di estrazione di vegetali aziendali permette sia di salare che di aromatizzare in modo pratico ed elegante con un occhio al contenuto di sodio, che viene dosato in quantità inferiore rispetto al normale sale in grani.

Rinaldo D’Alessio, 38 anni, titolare de La Mascionara, azienda agricola situata a Campotosto, è l’esempio di come si possa coniugare la qualità all’alimentazione più esigente quale quella dei bambini e dei soggetti intolleranti. Rinaldo ha infatti sviluppato una linea di salami glutenfree e formaggi senza lattosio (lactose free) tra cui il “galattico” un pecorino semistagionato senza lattosio, particolarmente adatto ai più piccoli. E’ il vincitore della categoria CAMPAGNA AMICA.

Marco Pagliara, 29 anni, di Atri, titolare della società agricola MAP, è il vincitore della categoria  Fare Rete in collaborazione con BeeInspired di Alessia Limone. E’ il progetto di 4 amici trentenni che hanno costituito una ditta individuale (di Alessia Limone) e una società agricola (costituita da Marco Pagliara, Pasquale Pagliara e Antonio Ferretti): la prima trasforma il luppolo in birra e la seconda produce luppolo ed è tra le pochissime in Italia in quanto si tratta di un luppoleto sperimentale con 20 varietà diverse.  

Annalisa Mastrogiuseppe, 26 anni, titolare dell’azienda le Favole di Gaia di Pratola Peligna, vincitrice della categoria WE Green. Ha una azienda bioagrituristica che si è specializzata nella adozione di Bioorti. In sostanza, i clienti scelgono il proprio solco e, insieme all’azienda, lo coltivano e lo fanno coltivare per raccogliere da maggio ad ottobre i prodotti a chilometro zero.

Leonardo Rocchetti, 23 anni, di Civitella del Tronto, ha fatto domanda di insediamento in agricoltura e aiuta il padre nel vivaio hi-tech specializzato nella produzione di rose recise, con stazione meteo e stanze a temperatura programmata. Tra i prodotti di punta, ogni genere di rosa made in Italy con particolare attenzione alle rose nere, verdi e blu: si tratta di rose che, attraverso l’assorbimento di colori naturali, vengono opportunamente tinte e sono richiestissime per cerimonie, ricevimenti o feste di gala a causa del loro particolare significato e della loro rarità.

 

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A Tocco da Casauria torna la Pedalata Notturna

"Anche quest'anno siamo pronti per pedalare tutti insieme all'insegna della solidarietà e del divertimento", questo il commento dei responsabili di ORATORIO THE DREAM, organizzatori dell'iniziativa in programma per giovedì 20 luglio, quando al tramonto  si accenderanno le strade di Tocco da Casauria con i colori della PEDALATA NOTTURNA 2017. Una manifestazione divertente e salutare oltre che piena di significato. Da anni è una data fondamentale data del calendario estivo "Un Tocco d'Estate". "La pedalata è un evento sportivo non competitivo, per giovani adulti e bambini, ed ha come unico scopo il divertimento e lo stare bene insieme", proseguono gli organizzatori, e ricordano che la quota di iscrizione è di 5€ a persona e comprende il biglietto per la premiazione finale, l'accesso al rinfresco finale e la t-shirt gadget della serata con cui pedaleremo tutti! Verranno premiati il più piccolo ed il più grande iscritto oltre che l'associazione con il più alto numero di soci iscritti alla pedalata!

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Roccamorice 2017: Arte, storia, territorio e animazione

Un calendario di manifestazioni estive che spazia tra arte, storia, territorio e animazione, quello di Roccamorice 2017.  Eventi nel centro storico del paese e nella splendida cornice dell'eremo di Santo Spirito a Maiella, veicoleranno i mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre per i cittadini del paese e per i tanti turisti che visitano ogni anno Roccamorice e il suo territorio nel Parco della Maiella. 



Il programma

Sabato 22 luglio 2017
Inaugurazione Biblioteca Comunale
Ore 18.00, Incontro di presentazione presso i locali dell’Ex Scuola Media
Ore 21.00, Concerto di Blues con Twenty Miles acoustic blues&folk trio
Via De Horatiis

Sabato 29 luglio 2017
L’architettura in pietra a secco nel territorio di Roccamorice tra paesaggio agrario e scorci montani
Ore 9.00, Raduno e partenza per l’escursione a tema
Piazza del Municipio
Ore 21.00, Serata Musicale: Sara Live
Piazza del Municipio

Martedì 11 agosto 2017
Il sito di Acquafredda tra archeologia industriale, storia della seconda guerra mondiale e paesaggio attuale

Ore 9.00, Raduno e partenza per l’escursione ad Acquafredda

Piazza del Municipio

Ore 21.00, Serata Musicale, Orchestra spettacolo: Le Notti Magiche Piazza del Municipio

Domenica 13 agosto 2017
Serata Musicale
Ore 21:00, L’Angelo & i Birbanti
Piazza del Municipio

Sabato 19 agosto 2017

Roccamorice Music Festival Nicate Wings

Ore 21,00

Piazza Giardino

Domenica 20 agosto 2017

Animazione per bambini

Ore 21.00, Rimorchio e Prezzemolo

Via De Horatiis

 24, 25, 26 agosto 2017

Feste patronali

Domenica 27 agosto 2017
Serata Musicale
Ore 21:00, Pierluigi e le note blu
Piazza del Municipio

Martedì 29 agosto 2017
Perdonanza Celestiniana
Ore 17.00, Santa Messa
Ore 18.00, Evento Musicale a cura del Conservatorio di Pescara
Santo Spirito a Maiella

Sabato 2 settembre 2017
RoccArranca
Ore 16.00, Arrampicata sulla Torre Medievale
Torre Medievale

Domenica 3 settembre 2017

Perdonanza Celestiniana
Ore 17.00, Santa Messa
Ore 18.00, Evento Musicale a cura del Conservatorio di Pescara

Santo Spirito a Maiella

Sabato 9 settembre 2017
Inaugurazione Centro Sportivo Pian delle Castagne
Ore 18,00, Inaugurazione

Domenica 10 settembre 2017
Perdonanza Celestiniana
Ore 17.00, Santa Messa
Ore 18.00, Evento Musicale a cura del Conservatorio di Pescara Santo Spirito a Maiella

Domenica 17 settembre 2017
Perdonanza Celestiniana
Ore 15.00, La catechesi attraverso l’arte a cura dell’Ufficio Catechistico Diocesano di Chieti-Vasto

Ore 17.00, Santa Messa

Santo Spirito a Majella

Domenica 24 settembre 2017
Perdonanza Celestiniana
Ore 17.00, Santa Messa
Ore 18.00, Evento Musicale a cura del Conservatorio di Pescara Santo Spirito a Maiella

Domenica 1 ottobre 2017
Perdonanza Celestiniana

Ore 16.00, Santa Messa
Santo Spirito a Majella

 

 

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Dalle mele all’internet del futuro: il computer quantistico

 Dalle mele all’internet del futuro: il computer quantistico

Due delle più grandi rivoluzioni scientifiche del XX secolo sono state la meccanica quantistica e la teoria dell’informazione. La meccanica quantistica descrive la natura a livello di dimensioni atomiche ed è alla base della teoria della microelettronica, dei semiconduttori e delle tecnologie fotoniche. La teoria dell’informazione invece si occupa di informazioni e stabilisce un quadro di come queste debbano essere processate e comunicate in modo efficiente. L’unione di queste due discipline porta a quella che oggi viene chiamata Quantum Information Science (QIS).

L’articolo non è volutamente impostato sul formalismo matematico, ma si pone l’obiettivo di dare a tutti una panoramica dello stato dell’arte di questa tematica.

 

Perche’ le mele?

La mela e il concetto d’informazione sono da sempre intimamente correlate. Nella storia recente, Alan Turing, uno dei padri dell’informatica, ideatore della “Macchina di Turing” e precursore di tutti gli studi sull’intelligenza artificiale, si suicidò nel 1954 mordendo una mela avvelenata, in tono col proprio carattere eccentrico e prendendo spunto dalla fiaba di Biancaneve da lui apprezzata fin da bambino. Come tributo ad Alan Turing, la mela morsa divenne il simbolo di Apple, una delle più note case produttrici al mondo di sistemi operativi, personal computer, software e multimedia, con sede a Cupertino, nel cuore della Silicon Valley. Il nome Apple, tuttavia pose un problema legale alla società di Cupertino, che nel 1989 fu querelata per violazione dei diritti sul copyright dalla casa discografica del celeberrimo gruppo musicale dei Beatles, la “Apple Records”, anch’essa emblema di un’informazione musicale che cambiò il corso della musica.

Partendo dall’inizio, vi è innanzitutto l’associazione alla mela biblica, simbolo della conoscenza in quanto, pare contenesse, l’informazione del bene e del male. Successivamente Isaac Newton si ritrovò ad aver a che fare con una mela in caduta da un albero: un evento già osservato infinite volte, ma per Newton fu la rivelazione sull’informazione relativa alle leggi che governano la gravitazione universale.

La meccanica di Newton, infatti, può prevedere con precisione straordinaria il movimento non solo dei pianeti, ma, in maniera perfettamente analoga, di un qualsiasi altro oggetto o sistema meccanico macroscopico, purché si conoscano esattamente le forze che agiscono sul sistema in questione, è possibile, infatti, sapere, con precisione arbitraria, in ogni istante posizione e velocità della mela che cade dall’albero.

Verso la fine del XIX secolo sembrava che l'edificio concettuale della fisica fosse ormai completato. Solo alcuni fenomeni, apparentemente marginali, erano al di fuori del quadro interpretativo della fisica classica, ma il convincimento di quasi tutti gli scienziati dell'epoca era che prima o poi anche questi trovassero un’interpretazione all'interno della fisica classica. Ma non fu così: nel mondo microscopico, a livello di atomi e particelle elementari, i comportamenti fisici erano assai bizzarri ed assolutamente inconcepibili per i nostri ragionamenti razionali dettati da un’evoluzione umana basata sul riscontro dei nostri sensi verso oggetti di dimensioni visibili.

Per meglio capire questi aspetti è sufficiente “entrare nella mela” e fare un viaggio ideale al suo interno, giù verso l’infinitamente piccolo, ossia passando per la sua struttura di catene molecolari, entrando negli atomi costituenti, sino ad incontrare la nube di elettroni che circonda il nucleo di ogni singolo atomo.

Sarà possibile stabilire la posizione e la velocità in ogni istante di un elettrone contenuto nella mela, come accadeva per la mela stessa? La risposta è negativa ed il motivo è semplice: se si illumina con luce solare o artificiale una mela per vedere dove essa si trovi, non c’è problema, perché questa non si muove, ma se, a scala sub-atomica, si cerca di illuminare un suo elettrone, anche con un solo fotone, l’impatto di quest’ultimo lo fa allontanar via; in altre parole: se si cerca di determinare l’informazione sulla posizione dell’elettrone, si perde l’informazione sulla sua velocità e viceversa.

Quanto appena esemplificato prende il nome di principio di indeterminazione di Heisemberg che recita appunto: “non è possibile conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella con certezza”. È fondamentale comprendere che questa condizione di indeterminismo non è dovuta a una conoscenza incompleta da parte dello sperimentatore dello stato in cui si trova il sistema fisico osservato, ma è da considerarsi una caratteristica intrinseca del sistema. Il principio di indeterminazione, seppur ammesso “obtorto collo” per via della naturale propensione dell’uomo ad avere certezze, è in qualche modo ancora accettato, ma, a livello sub-atomico accadono altri due fenomeni sconcertanti: il dualismo onda-particella e l’entanglement (1). Il primo stabilisce che, mentre nella fisica classica un corpo e un’onda sono due entità ben distinte, nel mondo sub-atomico, regolato dalla meccanica quantistica, le particelle elementari, come l'elettrone o il fotone, mostrano una duplice natura, sia corpuscolare che ondulatoria.

L’entanglement è invece un fenomeno ancor più inquietante della meccanica quantistica, anche perché è stato ampiamente dimostrato per via sperimentale, e consiste nel fatto che è possibile realizzare un sistema costituito da due particelle il cui stato quantico sia tale che, qualunque sia il valore di una certa proprietà osservabile assunto da una delle due particelle, il corrispondente valore assunto istantaneamente dall'altra particella sarà opposto al primo, anche qualora le particelle fossero separate da anni-luce di distanza. Ma la mela è anche informazione: quanti bit di informazione ci sono in una mela? La risposta è relativamente semplice: la meccanica quantistica limita il numero degli stati in cui le particelle della mela si possono trovare, perciò il numero di bit racchiusi in questo frutto è dato dal prodotto del suo numero di atomi moltiplicato per pochi stati possibili per ciascun atomo. Ne consegue un numero piuttosto grande, rappresentante qualche milione di miliardi di miliardi di “bit zero” e “bit uno”: questa è la mela!

Quando un sistema fisico, come appunto una mela, è dotato di energia finita ed è confinato in una regione finita di spazio, per le leggi della meccanica quantistica esso può esistere solo in un numero finito di stati e quindi può registrare una quantità finita d’informazione, ossia di bit. Per dirla con le celebri parole del fisico Rolf Landauer: “L’informazione è fisica”.

A questo punto sorge spontanea, almeno ai fisici e ai matematici, una seconda domanda: se la quantità di informazione che ogni bit della mela registra è sempre la stessa, è così anche per l’importanza dell’informazione registrata? Indubbiamente no! Un bit che ci dice che cosa ci sia in un certo posto nel DNA della mela è molto più importante di quello che ci informa sullo stato di agitazione termica di uno dei suoi atomi di carbonio.

Ma c’è un modo rigoroso, matematico, di quantificare l’importanza dell’informazione contenuta in un bit? La risposta è affermativa perché l’importanza di un bit può essere pesata in funzione di come il suo contenuto vada a cambiare il valore di altri bit attorno a sé. Ovviamente per condurre questo tipo di analisi, indipendentemente dal fatto che l’oggetto in questione sia una mela, oppure una rete di telecomunicazioni a crittografia quantistica (2), gli attuali metodi di computazione classici basati su “bit” divengono assolutamente inefficienti in termini di tempo e risorse. Occorre allora ricorrere alla computazione quantistica, basata sugli stessi strani effetti accennati a scala sub atomica nella mela, quali dualismo onda-particella, entanglement e registrazione dell’informazione espressa in qubit (quantum bit), i cui aspetti concettuali ed implementativi saranno oggetto della presente trattazione.

 

  1. Il termine viene a volte tradotto in italiano con “non separabilità” o “intreccio”

  2. La crittografia è il metodo per rendere un messaggio "incomprensibile" in modo da non poter essere decifrato da terzi non autorizzati a leggerlo. La c.q. utilizza le propietà della meccanica quantistica, quali il dualismo onda – particella e l’entanglement.

 

Cos’è un computer quantistico?

Spiegare cosa sia un computer quantistico senza ricorrere all’uso intensivo del formalismo matematico ad esso sotteso è una sfida intellettuale impegnativa. La ragione è che il computer quantistico funziona su fenomeni di pertinenza della meccanica quantistica che, come descritto in precedenza, è quanto di meno intuitivo per noi umani. Sostanzialmente, la meccanica quantistica si distingue in maniera radicale dalla meccanica classica, in quanto non esprime mai certezze, ma si limita a esprimere la probabilità di ottenere un dato risultato da una certa misurazione. Nel nostro mondo macroscopico la fisica classica fornisce certezze sulle misurazioni e sulle osservazioni che effettuiamo, ma quando scendiamo nel microcosmo (atomi, elettroni, fotoni ed altre particelle elementari), la fisica classica va in crisi e lascia spazio a quella quantistica, basata appunto sulla probabilità e mai sulla certezza.

La teoria quantistica, dunque, non ci dice mai se il valore è “1” oppure ”0”, ma descrive i sistemi come una sovrapposizione di stati diversi e prevede che il risultato di una misurazione non sia completamente arbitrario, ma sia incluso in un insieme di possibili valori: ciascuno di detti valori è abbinato a uno di tali stati ed è associato a una certa probabilità di presentarsi come risultato della misurazione. Un esempio semplice, ma di potente intuitività, è il seguente: se si guarda attraverso il vetro di una finestra, su di esso non si vede solo il paesaggio esterno, ma anche la propria immagine riflessa. La ragione di questo curioso aspetto è dovuta al fatto che la luce è costituita da fotoni, ossia particelle elementari soggette alle leggi della meccanica quantistica. Per quanto detto, ne consegue che i fotoni che colpiscono, dall’esterno o dall’interno, il vetro della finestra hanno una probabilità di attraversarlo, ma hanno anche una probabilità di venire riflessi. Queste probabilità determinano quindi una curiosa “sovrapposizione” di realtà, cosicché sul vetro, il paesaggio e il volto dell’osservatore coesistono allo stesso tempo nello stesso luogo. Possiamo quindi affermare che la sovrapposizione contiene tutti i possibili casi, ma non equivale ad alcuno di essi (fig.1).

Continuando con l'esempio, ad un certo punto l'osservatore deciderà di concentrarsi sul panorama esterno e farà questo mettendo a fuoco i propri occhi su una distanza maggiore, ossia egli deciderà una "misurazione" di ciò che più gli interessa, facendo "collassare" la precedente sovrapposizione d'immagini su di una precisa "soluzione" che è il panorama. Migrando questi concetti fondamentali al mondo dei computer possiamo ripetere un ragionamento analogo. Il computer “classico”, ad esempio quello impiegato per scrivere il presente articolo, appartiene ad una logica classica, dove le unità fondamentali dell’informazione, chiamati “bit” sono governati da certezze: si sa in ogni momento se un certo bit vale “0”, oppure “1” e in quale locazione di memoria esso è memorizzato. Nel computer “quantistico” tutto ciò non è possibile e, al posto dei “bit”, avremo dei “qubit”, contrazione di quantum bit, il termine coniato da Benjamin Schumacher per indicare il bit quantistico, ovvero l'unità di informazione quantistica. In particolare una particella quantistica, eletrone, fotone, etc. ha una specie di dono dell’ubiquità, fatto questo paradossale per la meccanica classica. Su questo principio si basa il qubit l’informazione può essere sia 1 sia 0 allo stesso tempo.

Questi qubit sono rappresentati dagli stati di particelle elementari, come elettroni, fotoni, etc.

Si prenda ad esempio l’elettrone: a seconda se il proprio senso di rotazione su se stesso (detto spin) sia orario o antiorario, si dice che esso ha “spin giù” oppure “spin su”. Nel mondo classico, quindi nel dominio delle nostre dimensioni, una trottola che gira su se stessa o è “spin su”, oppure “spin giù”, mentre nel mondo quantistico lo spin può essere in uno stato di sovrapposizione, ossia in una qualsivoglia combinazione delle due direzioni, per esempio il 40% “spin su” e il 60% “spin giù”. L'intero sistema è, quindi, un aggregato incredibilmente complesso di sovrapposizioni di tutte le possibili combinazioni di spin di ciascuna particella.

Procedendo per l’analogia con l’esempio della sovrapposizione delle immagini sul vetro della finestra, a differenza di un bit classico che può solo contenere l’informazione “0” oppure “1”, il qubit può teoricamente contenere sovrapposti tutti i possibili stati compresi tra 0 e 1, ossia infiniti stati. Si sarebbe così tentati di concludere che un solo qubit, almeno in linea di principio, possa tranquillamente contenere una quantità d’informazione pari a tutto lo scibile umano. In termini pratici, però, non è così, perché interviene un altro poco intuitivo principio della meccanica quantistica: quando si effettua un’osservazione (misura) su un sistema quantistico che è in sovrapposizione di stati questo “collassa” su un solo preciso valore. Va tenuto presente, infatti, che l'esito della misurazione dello stato di un qubit può essere soltanto 0 oppure 1. Quindi, dalla misurazione di un qubit, è possibile ottenere la stessa quantità di informazione rappresentabile con un bit classico.

 

La potenza elaborativa di un computer quantistico

Ma se dalla misurazione di un qubit è possibile ottenere la stessa quantità di informazione rappresentabile con un bit classico, perché si afferma che un computer quantistico è enormemente più veloce e potente di un computer classico? La risposta si percepisce iniziando a confrontare la differenza tra i registri (3) di bit classici e quelli di qubit quantistici.

Si inizi col considerare un registro classico composto da 3 bit. Un registro a 3 bit classico può contenere esattamente “uno” degli 8 diversi numeri possibili: in altre parole esso può trovarsi in una delle otto possibili configurazioni 000, 001, 010, 011, 100, 101, 110, 111. Un registro quantistico composto da 3 qubit è in grado di contenere “tutti” gli 8 diversi numeri possibili contemporaneamente in una “sovrapposizione quantistica”. Il fatto che 8 numeri differenti possano essere fisicamente presenti in contemporanea nello stesso registro è una diretta conseguenza delle proprietà dei qubit e ha delle grandi implicazioni dal punto di vista della Teoria dell'Informazione. Se fossero aggiunti più qubit al registro, la sua capacità di memorizzare informazioni crescerebbe in maniera esponenziale: 4 qubit possono immagazzinare fino a 16 numeri allo stesso tempo, e in generale N qubit sono in grado di conservare 2N numeri contemporaneamente. Un registro di 265 qubit, composto essenzialmente di soli 265 atomi, sarebbe capace di memorizzare “tutti” i possibili 2265 valori! Per tentare di capire quant’è grande 2265 valori, ossia un numero seguito da settantanove zeri, è sufficiente sapere che il numero stimato degli atomi dell’intero universo è notevolmente inferiore al suddetto numero!

Quando si rende necessario eseguire un calcolo quantistico molto complesso, composto da molti passaggi e quindi più operazioni sui registri, il vero vantaggio del computer quantistico inizia a manifestarsi: quando un registro contiene una sovrapposizione di molti numeri differenti, infatti, un calcolatore quantistico è in grado di effettuare operazioni matematiche su tutti loro contemporaneamente, allo stesso costo in termini computazionali dell'operazione eseguita su uno solo dei numeri. E il risultato sarà a sua volta una sovrapposizione coerente di più numeri. In altre parole: è possibile eseguire un massiccio calcolo parallelo ad un costo computazionale irrisorio rispetto a quello richiesto dai computer classici, che avrebbero bisogno per compiere la stessa operazione di ripetere il calcolo 2N volte o di poter contare su 2N processori paralleli. Si evince che questa macroscopica differenza di potenzialità tra computer classico e computer quantistico risiede nell’altissimo grado di parallelizzazione di quest’ultimo per via del fenomeno quantistico della sovrapposizione degli stati. Per rendersi conto della potenza di un computer quantistico si può fare l’esempio del tempo necessario per fattorizzare un numero. Per “fattorizzare un numero” n si intende trovare un insieme di numeri tali che il loro prodotto dia il numero originario n. Attualmente, per fattorizzare un numero di 300 cifre con un computer “classico” occorrerebbero alcune decine di migliaia di anni, mentre con uno quantistico sarebbero sufficienti pochi secondi. Da questo esempio si evincono le potenzialità applicative del quantum computing: crittografia, intelligenza artificiale, scienza dei materiali, farmacologia, etc.

 

(3) Nei calcolatori elettronici un registro è una piccola parte di memoria utilizzata per velocizzare l'esecuzione dei programmi fornendo un accesso rapido ai valori usati più frequentemente

 

Applicazioni pratiche

 

GOOGLE E D-WAVES SYSTEMS: nasce il motore di ricerca quantistico

Il processore quantistico a 128 qubit realizzato da D Wave Systems, non è sfuggito ai Google Labs. Ne è scaturita subito una collaborazione che ha portato alla realizzazione di un algoritmo dalle prestazioni incredibili. Il colosso di Mountain View ha affermato che un primo esemplare sarebbe già stato prodotto ed usato. Google ha rivelato che, dopo tre anni di lavoro sugli algoritmi quantistici, e sfruttando i qubit di D Waves Systems, un nuovo algoritmo è in grado di riconoscere e catalogare in maniera del tutto automatica gli oggetti partendo da immagini fisse o in movimento. Basato sulle potenzialità di accelerazione promesse dall'algoritmo probabilistico noto come algoritmo di Grover, il lavoro degli ingegneri di Mountain View, sempre in coppia con D Waves, permetterebbe velocità di ricerca e classificazione mille volte più performanti di quelle eseguite su una potente architettura di computing tradizionale. Questo risultato consente ad un'ipotetica macchina di valutare, ad esempio, un oggetto tramite una telecamera e ricercare tutti gli oggetti simili a quello registrato, addirittura di visualizzare una parte di video e ritornare tutte le informazioni circa il titolo del film, gli attorI etc, oppure visionare le riprese di una telecamera che ha registrato un reato e fornire immediatamente i dati dell'indiziato!

 

Il teletrasporto fotonico: dalla fantascienza alle reali applicazioni

È opportuno citare anche le applicazioni di comunicazione quantistica ottica Terra - spazio, in particolare tra satelliti che potenzialmente potrebbero permettere comunicazioni quantistiche su scala globale. In questo modo si supererebbero i limiti attuali della trasmissione in fibra ottica attestati sul centinaio di chilometri. Il tutto è basato sul concetto di entanglement e teletrasporto fotonico. Tale fenomeno permette di ricreare in modo perfetto, in un punto diverso dello spazio, un qubit, ad esempio un fotone, il cui stato è sconosciuto a chi deve eseguire la trasmissione. In sostanza si trasporta lo stato quantistico del primo qubit su di un altro qubit, in modo che lo stato iniziale e quello finale siano uguali, pur riferendosi a qubit diversi.

Recentemente il Politecnico della California ha annunciato di avviare una serie di esperimenti sull'ipotesi di teletrasporto di oggetti inanimati. Come spesso accade, una tecnologia nata dall'immaginazione degli autori di fantascienza (il famoso teletrasporto della serie televisiva "Star Trek") si trasforma in un campo di studio della scienza e della tecnologia. Il principio del teletrasporto è già stato testato con successo su particelle elementari e successivamente su singoli atomi. Con l’esperimento del California Institute of Technology (Caltech) si vuole ora sperimentare il teletrasporto su oggetti “più complessi”. Gli esperimenti saranno condotti dallo scienziato Darrik Chang, che tenterà di teletrasportare alcune sfere di silicio del diametro di pochi nanometri. Il sistema di teletrasporto proposto da Chang si basa sull'utilizzo della luce laser. Una singola sfera di silicio contiene milioni di atomi. Se l'esperimento di Chang andasse bene, si aprirebbe un nuovo campo di studio sulla materia e l'ipotesi del teletrasporto potrebbe diventare in futuro una realtà della tecnologia.

 

 

Conclusioni

C’è oggi molto fermento sul tema della computazione e della comunicazione quantistica, sia a livello accademico, sia a livello di implementazione e commercializzazione di sistemi di telecomunicazione quantistica. Sebbene è qui impossibile riportare in modo esaustivo tutti gli attori coinvolti, a livello internazionale. Si segnalano i gruppi di Ginevra, Vienna, Erlangen, Monaco Cambridge, Waterloo, Singapore. Anche in Italia vi è un’intensa attività in ambito accademico, molto apprezzata a livello mondiale. Non a caso infatti IBM ha riconosciuto lo “IBM Faculty Award”, un premio legato a ricerche innovative nel campo dell'Informatica Quantistica e della Scienza dei Servizi alla Scuola Normale Superiore di Pisa e al Politecnico di Milano. Molto attivi anche i gruppi “Quantum Information Theory Group” presso l’università di Pavia, il “Quantum Optics Group” presso l’Università la Sapienza di Roma e l’Università di Padova. Per la parte commerciale legata alla crittografia quantistica, IdQuantique (Università di Ginevra) e MagiQ (New York) hanno entrambe in vendita un modello commerciale ormai stabile. Altre aziende, quali Toshiba e NEC, hanno progetti di sviluppo che potrebbero anche presto portare nuovi modelli sul mercato. Per l'Italia è da segnalare il laboratorio di ottica quantistica presso ELSAG (gruppo Finmeccanica) a Genova che conduce dal 2006 un progetto di ricerca e sviluppo in crittografia quantistica. Dinanzi a questa miriade di iniziative pratiche e teoriche si può ragionevolmente supporre che nel presente decennio (2011–2020) le computazioni e le comunicazioni quantistiche usciranno progressivamente dai laboratori per trovare concreta applicazione: gli operatori di telecomunicazioni dovranno quindi prestare grande attenzione a questa rivoluzione tecnologica epocale e ai conseguenti nuovi servizi a valore aggiunto che ne scaturiranno. In merito ad una previsione temporale più dettagliata sulla messa in campo delle reti quantistiche, si preferisce concludere l’articolo con una celebre ed ironica frase di uno dei padri della fisica quantistica Niels Bohr "Fare previsioni è molto difficile, soprattutto quando si tratta del futuro!" Tenendo invece conto che la presenza di questo articolo è come un pugno in un occhio all’interno della veste molto artistica ed umanistica di questa rivista, concludiamo con una celebre ed attualissima frase di Albert Einstein: “Perché questa stupenda scienza applicata che risparmia lavoro e rende la vita più facile ci porta così poca felicità? La risposta è semplice: perché non abbiamo ancora imparato a farne un uso assennato!” (da un discorso al California Institute of Technology, Pasadena, febbraio 1931). E noi aggiungiamo: dopo 80 anni, non abbiamo ancora imparato!

Figura 1

 

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