L'Abruzzo punta sul settore energetico per la riduzione di emissioni di carbonio. Per questo la Regione partecipa a Manchester al meeting di avvio del progetto "Community owned and led energy for security climate change and employment" sui cambiamenti climatici, di cui il Servizio di Politica Energetica, Qualità dell'aria della Regione Abruzzo è partner. Il progetto, finanziato nell'ambito del programma Interreg Europe, ha l'obiettivo di aumentare la capacità di investimento nel settore energetico delle comunità locali europee attraverso programmi di cooperazione e il sostegno dei fondi strutturali al fine di ridurre le emissioni di carbonio, aumentare la sicurezza energetica e combattere la scarsità di carburante promuovendo la 'crescita verde'. "Le attività previste", ha detto il sottosegretario Mario Mazzocca, "sono l'implementazione e realizzazione di modelli di investimento di successo su scala locale attraverso le seguenti azioni: analisi della comunità energetica in ciascun paese partner e realizzazione di una analisi per ciascun territorio; scambio di esperienze (workshop transnazionali); definizione di linee guida e raccomandazioni per la realizzazione di interventi mirati; attività di sensibilizzazione e promozione di campagne di sensibilizzazione per promuovere le iniziative identificate". I partner del progetto, oltre al Servizio di Politica Energetica della Regione Abruzzo, sono Epf Euro Perspectives Foundation (Bulgaria), Energy Efficiency and Renewable Energy Agency (Romania), Institute of Valencian Business Competitiveness (Estonia) e Lenerg Energy Agency (Ungheria). Il progetto ha una durata di 54 mesi ed un budget complessivo di un milione e 347 mila euro.
Leggi Tutto »Hotel Rigopiano, parlano i legali del sindaco di Farindola: la valanga si poteva prevedere
"La valanga era scientificamente prevedibile e i suoi disastrosi effetti erano totalmente evitabili, solo se la Regione Abruzzo avesse fatto la Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga, la Clpv che era obbligatoria dal 1992". Lo ha detto Cristiana Valentini, avvocato del sindaco di Farindola, illustrando, in una conferenza stampa, le risultanze di un'indagine difensiva preventiva eseguita da un pool di tecnici e legali incaricati dal comune per "accertare la verita' sulla tragedia di Rigopiano".
"Noi abbiamo provato a realizzare una carta del rischio - ha aggiunto l'avvocato Valentini - cosi' in poco tempo, e i risultati sono quelli che sono sotto gli occhi di tutti: cioe' che la valanga era scientificamente prevedibile". "Risultati chiaramente non presi dalla persona che va su Google Earth - ha proseguito il legale - ma da chi ha accesso, in modo professionale, ai satelliti". "Questa zona - ha spiegato l'ing. Marco Cordeschi - ha una storia di valanghe. E lo dice la carta storica delle valanghe regionale: in quella localizzazione ci sono diversi eventi, purtroppo non quello che si e' verificato il 18 gennaio scorso. Con uno studio cartografico prima e, poi, con un iniziale approfondimento sul posto, era prevedibile localizzare nel sito della valanga di Rigopiano un'attivita' valanghiva anche di una certa importanza". Prevedibilita' che si poteva individuare "sia per considerazioni di carattere morfologico, per pendenze molto accentuate, sia per considerazioni di carattere valanghivo che un esperto ha relativa facilita' a fare", dice Cordeschi.
"Non si puo' parlare statisticamente di un fatto eccezionale". A chiarirlo e' il climatologo dell'Universita' di Ferrara, Massimiliano Fazzini - che fa parte del pool di tecnici e legali incaricati dal Comune di Farindola per un'indagine difensiva preventiva sulla tragedia dell'hotel Rigopiano - nel corso di una conferenza stampa convocata dal sindaco Ilario Lacchetta, riferendosi alle nevicate cadute nell'area tra il 17 e il 18 gennaio scorso, giorno della tragedia. "Sono nevicate, di due tre metri di neve, nella nostra zona di riferimento - spiega Fazzini - a una quota di 1.200-1.300 metri, che non rappresentano un evento eccezionale, ma ricorrente: eventi nel 2005, 2009, 2011, 2015. Quindi parlare di eccezionalita' non deriva dai dati scientifici che abbiamo verificato. Sono una cosa normale per questa zona, con fenomeni ripetuti quasi ogni anno".
"Abbiamo trovato uno strato interessante e particolare su cui il professore Fazzini e l'ingegner Cordeschi stanno lavorando, l'avere riscontrato sul fondo un metamorfismo costruttivo con una brina di fondo". A tracciare una sorta di 'identikit' della valanga abbattutasi sull'hotel Rigopiano e' la guida alpina Maurizio Felici che, lo scorso 5 febbraio, sfidando condizioni meteo proibitive, su incarico del Comune di Farindola ha effettuato un sopralluogo tecnico nella zona. "Ho messo la sonda - ha spiegato Felici nel corso della conferenza stampa convocata dal sindaco di Farindola - ho fatto una trincea, ho scavato la neve, ho fatto un profilo, ho visto i vari strati all'interno e sul fondo, si chiama brina di fondo, e ho rilevato questo tipo di cristallo. Ero sulla valanga, sui pendii leggermente a monte del distacco piu' basso, quindi su un pendio caratteristico della valanga. E' un tipo di cristallo che si e' potuto formare dopo ma risale all'evento valanga del 18 gennaio scorso". Quando si parla di metamorfismo costruttivo ci si riferisce in particolare a un fenomeno per cui i cristalli di grandi dimensioni si accrescono progressivamente mentre quelli piccoli si dissolvono, comportando una perdita di resistenza dello strato di neve trasformato. I dati raccolti dall'esperto dovranno ora essere analizzati.
"Il nostro pensiero e' ancora per le vittime". Cosi' il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, parlando della tragedia dell'hotel Rigopiano dove hanno perso la vita 29 persone. "E' necessario che il Comune di Farindola sia incluso nella zona del cratere sismico per avere una serie di agevolazioni ed e' per questo che giovedi' pomeriggio abbiamo convocato il consiglio comunale, durante il quale emergera' l'istanza di richiesta di entrata nel cratere sismico" ha detto ancora Ilario Lacchetta. "E' un momento veramente difficile - ha spiegato il sindaco - noi abbiamo necessita' di chiedere con determinazione alla Regione e al Governo che vengano attuate e attivate misure non convenzionali per il rilancio della nostra area. Prima ancora del turismo parlo dell'infrastrutturazione principale, parlo di viabilita', parlo delle scuole, parlo della sanita'. Senza queste e' impossibile garantire anche i diritti minimi della Costituzione a questi cittadini che sono stufi di essere considerati di serie B e che hanno tutto il diritto di avere queste risposte da chi ci amministra a livello sovraordinato".
Leggi Tutto »Maragno: “A passo spedito per l’attivazione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati”
Prosegue la ricerca del Comune di Montesilvano di locali, dislocati sul territorio, per predisporre un sistema di accoglienza diffuso per richiedenti asilo e rifugiati. L’Amministrazione Maragno ha infatti scelto di aderire allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, al fine di individuare una metodologia di accoglienza più adeguata alle esigenze territoriali e soprattutto dei cittadini.
«Il sistema Sprar - afferma il sindaco Francesco Maragno – limita il numero di profughi da accogliere ad un massimo di 165 nel triennio 2017/2019, riducendo quindi significativamente il numero dei migranti, rispetto a quelli attualmente presenti in città all’interno dei due Cas, i centri di prima accoglienza, nell’Ariminum e nell’Excelsior, che verranno chiusi. Nei giorni scorsi il dirigente del settore Amministrativo, insieme al direttore dell’Azienda Sociale, Eros Donatelli e al commissario Luca Cirone, hanno avuto un colloquio a Roma, presso il Ministero proprio per definire le modalità specifiche per l’attivazione a Montesilvano dello Sprar. Nei mesi scorsi abbiamo avviato la ricerca di immobili finalizzati proprio all’avvio di questa progettualità, fondata su più centri, con un numero di posti limitati e in zone non a vocazione commerciale o turistica della città. Abbiamo ricevuto una serie di manifestazioni di interesse, che dovremo integrare. Abbiamo quindi emanato un secondo avviso pubblico, con scadenza al 6 marzo».
Gli edifici, oggetto del bando, dovranno avere una capacità ricettiva non inferiore a 10 posti, anche suddivisibili in più moduli non superiori a 6 posti, e non superiore a 60 posti in moduli da massimo 30 posti. Gli immobili non potranno essere hotel e non dovranno trovarsi in zone a spiccata vocazione turistica o commerciale.
Con l’avviso si prosegue anche nella ricerca di locali, di 200 metri quadri ciascuno, dove creare una mensa dei poveri ed un emporio solidale, nell’ambito del progetto “Alleanza contro la povertà – Montesilvano”.
Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro lunedì 6 marzo alle ore 13:00, con l’indicazione dei locali proposti, al seguente indirizzo: Comune di Montesilvano –settore Amministrativo-, piazza Diaz, 1, 65016 Montesilvano.
Leggi Tutto »14enne morto dopo dimissioni dell’ospedale, chiesto il processo per due medici
Richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo per due medici dell'ospedale Val Vibrata di S.Omero avanzata dalla Procura di Teramo che indaganell'inchiesta sulla morte di Lorenzo Panichi, il quattordicenne morto ad aprile del 2015 all'ospedale di Giulianova dove era stato portato in condizioni disperate dopo essere stato dimesso dal presidio di S.Omero. Una morte per la quale adesso rischiano il processo sia il medico del pronto soccorso che visito' il ragazzino che il medico radiologo che si occupo' del relativo referto e che, secondo l'accusa, non eseguirono un corretto monitoraggio e un'adeguata valutazione del quadro clinico diagnosticandogli una polmonite mentre era in corso una dissezione aortica. Dopo la morte del quattordicenne la Procura apri' un'inchiesta iscrivendo tre medici (due di S.Omero e uno di Giulianova) nel registro degli indagati, affidando una perizia al professor Bruno Turinetto e alla dottoressa Donatella Fedeli per chiarire le cause del decesso. Perizia che aveva escluso ogni responsabilita' sia dell'equipe del 118 che dei medici del presidio ospedaliero di Giulianova, che avrebbero preso in carico il ragazzo quando ormai le sue condizioni erano irreversibili, delineando al contrario forti responsabilita' a carico dei medici di S.Omero. Secondo la perizia, infatti, in presenza di un corretto iter diagnostico la rottura dell'aorta cosi' come avvenuta non si sarebbe quasi certamente verificata e il ragazzo si sarebbe molto probabilmente salvato. Sempre secondo la relazione peritale il medico del pronto soccorso di S.Omero che prese in carico il ragazzo avrebbe sottovalutato sia la sintomatologia riferita sia le risultanze radiologiche, imputandoli a una presunta polmonite (che sempre secondo i periti sarebbe una patologia incompatibile con quegli aspetti clinici), senza valutare la possibile natura cardiovascolare e non rispettando cosi' le linee guida relative alla diagnosi differenziale. Per quanto riguarda invece la radiologa, sempre secondo la perizia, avrebbe male interpretato il radiogramma, formulando cosi' un referto incompleto. Aspetti che avevano portano i periti della Procura ad evidenziare la sussistenza del nesso di causalita' materiale tra il presunto errore diagnostico dei medici di S.Omero e la dissezione dell'aorta e che ha portato la Procura a firmare la richiesta di rinvio a giudizio per i due medici del nosocomio di S.Omero e la richiesta di archiviazione per il medico di Giulianova.
Leggi Tutto »Bimbo morto giocando a calcio, a processo il medico del 118
E' morto giocando a calcio il piccolo Marco Calabretta, 9 anni, di Pineto il 25 settembre del 2015 mentre stava con i compagni sul campo sportivo 'Pavone' di Pineto. Una morte causata, come stabili' l'autopsia, da una fibrillazione ventricolare alla cui base c'era una malformazione congenita e per la quale il pm Stefano Giovagnoni, cosi' come disposto poco meno di un mese fa dal Gip Giovanni De Rensis, ha firmato l'imputazione coatta per omicidio colposo per il medico del 118 che soccorse il ragazzino. Medico che adesso rischia il processo per non aver utilizzato, al momento dei soccorsi, il defibrillatore presente sull'ambulanza. Nel corso delle indagini la Procura aveva iscritto nel registro degli indagati sia il medico che aveva rilasciato il certificato di idoneita' sportiva che il medico del 118, per i quali successivamente aveva chiesto l'archiviazione. Secondo la perizia affidata all'epoca dal pm la patologia di cui soffriva Calabretta sarebbe stata infatti diagnosticata, solo con un ecocardiogramma, esame non previsto in caso di rilascio di certificato di idoneita' sportiva per attivita' non agonistica, come nel caso del bimbo di Pineto. Da qui la richiesta di archiviazione, accolta dal gip, per il medico che aveva rilasciato il certificato e che aveva correttamente eseguito gli esami stabiliti dalle norme.
Diversa la posizione del medico del 118, rispetto al quale era stata ipotizzata un'omissione per non aver utilizzato, al momento dei soccorsi, il defibrillatore che pure era disponibile. Secondo la perizia, pero', essendo passati circa sette minuti dal momento in cui il ragazzino si era sentito male e l'arrivo dei soccorsi, ed essendo fondamentale il fattore tempo nella defibrillazione, nel caso in questione una condotta diversa del medico del 118 non avrebbe comunque scongiurato la morte di Calabretta. Da qui la richiesta di archiviazione anche per la sua posizione, che aveva visto l'opposizione della famiglia. Opposizione accolta dal gip, che aveva disposto l'imputazione coatta, adesso firmata dal pm.
Leggi Tutto »Rapina da 200 mila euro in un centro commerciale di Rocca San Giovanni
Rapina da 200 mila euro nel punto vendita Sarni Oro all'interno del centro commerciale Thema Polycenter di Rocca San Giovanni. Due uomini con passamontagna sono entrati impugnando un piede di porco e un martello con cui hanno divelto una ventina di cassetti contenenti oggetti in oro e preziosi, mentre le due commesse fuggivano nei negozi vicini. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Lanciano che hanno sequestrato le immagini riprese dalle telecamere interne. I due sono fuggiti a bordo di una Giulietta Alfa Romeo rubata poco prima dal parcheggio della Sevel di Atessa
Leggi Tutto »Parte nel Chietino ‘Mille occhi sulla citta”
I sindaci di Chieti, Vasto, Francavilla al Mare, Ortona, San Salvo, San Giovanni Teatino, Atessa, Guardiagrele, e il prefetto di Chieti Antonio Corona hanno firmato oggi a Chieti''Mille occhi sulla citta''', il protocollo d'intesa il cui obiettivo e' la promozione sul territorio di un piano di collaborazione fra le forze di polizia, i corpi di polizia municipale e gli istituti di vigilanza privati per il monitoraggio delle situazioni di interesse per la sicurezza pubblica e la sicurezza urbana. Gli ambiti di intervento riguardano, fra l'altro, la presenza di mezzi e persone sospette, l'eventuale fuga di persone e mezzi dal luogo di un delitto, l'allontanamento dagli ospedali di persone anziane, la segnalazione di auto e moto rubate e di situazioni particolarmente significative di degrado urbano e disagio sociale, la segnalazione di ogni altra situazione che faccia ritenere imminente la commissione di reati. Gli istituti di vigilanza che hanno aderito al protocollo sono Aquila, Coopservice, Federalpol, Italpol e Ivri.
''La prima novita' di questo protocollo e' che abbiano aderito pressoche' tutti i Comuni sopra i diecimila abitanti - ha detto il Prefetto Corona. Per quanto riguarda il protocollo in particolare, sappiamo che una delle attivita' preminenti che svolgiamo e' quella di controllo del territorio e poterci avvalere in questa attivita' anche dell'ausilio, dell'aiuto e della collaborazione degli istituti di vigilanza da' quel qualcosa in piu' di cui tutti abbiamo bisogno. Ai sindaci consiglio di prestare la massima collaborazione agli istituti di vigilanza perche' la logica del protocollo e' una logica di cooperazione tra istituzioni e soggetti privati: quindi lavorare sulla cooperazione, anche facilitando quella che e' l'attivita' degli istituti di vigilanza, consentendo il passaggio nelle ztl senza particolari oneri''.
Leggi Tutto »Sociale, vertice Comune di Pescara – sindacati
L'Amministrazione comunale di Pescara ha incontrato le organizzazioni sindacali per discutere sulle risorse da destinare al sociale nell'ambito del bilancio appena approvato. Alla riunione, presieduta dal sindaco Marco Alessandrini, hanno partecipato l'assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino, il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, il presidente della Commissione Bilancio Giuseppe Bruno e quello della Commissione Politiche Sociali Tonino Natarelli; per le parti sociali sono intervenuti i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp. "Si tratta di un accordo che fa seguito a quanto da noi annunciato in sede di approvazione di bilancio - riferisce il sindaco Marco Alessandrini - si provvedera' a coprire il sociale con ulteriori 614.874 euro, gia' in occasione della prima variazione di bilancio prevista per marzo 2017. Inoltre continueremo sulla strada del dialogo con le organizzazioni sindacali per recepire nelle politiche dell'Amministrazione le indicazioni contenute nella piattaforma sociale territoriale elaborata dalle sigle confederali. Il sociale e' un settore su cui si concentreranno risorse e attenzione e che con la redazione del nuovo Piano Sociale, dara' risposte e servizi a tutta la comunita', quella fatta di persone che hanno bisogno, ma anche quella delle famiglie, dei giovani e degli anziani che hanno bisogno di sostegno e di riferimenti da parte della Pubblica Amministrazione". "I bisogni del nostro territorio, che emergono analizzando i dati del profilo sociale, richiedono grande attenzione e risposte concrete da parte dell'Amministrazione - afferma l'assessore alle Politiche Sociali, Antonella Allegrino - pertanto porteremo avanti con fermezza l'impegno sottoscritto nell'incontro con le sigle sindacali, che a buon diritto stimolano l'Ente a mantenere sempre alta l'attenzione verso un settore penalizzato da numerosi tagli. E' un impegno di carattere economico nell'immediato, ma dobbiamo guardare oltre, immaginare il futuro della nostra comunita' per anticiparne i bisogni e assicurare un sostegno che non sia fondato solo sull'assistenzialismo ma sia mirato a contrastare ogni forma di disagio, consentendo il reinserimento nella collettivita' delle persone in stato di fragilita'". "Sara' un vero e proprio Piano regolatore del Sociale - aggiunge - che ci consentira' non solo di individuare i bisogni emergenti, ma anche i servizi che dovranno essere prestati e le modalita' di erogazione nei prossimi anni. Nuove modalita' che permetteranno al privato sociale di operare con competenza ed efficienza e all' Amministrazione comunale di sovrintendere con maggiore puntualita' ed accuratezza. Anche i servizi sociali saranno riorganizzati per assicurare risposte immediate alle richieste delle fasce piu' fragili della popolazione per le quali ci siamo assicurati il finanziamento di importanti progetti, grazie a bandi regionali, nazionali ed europei che abbiamo vinto. Si tratta di risorse aggiuntive al bilancio comunale pari a 2 milioni e 200mila euro per il biennio 2017-2018 che sono destinati ad interventi tesi a contrastare il disagio e a favorire l'inclusione sociale". Nello specifico si tratta del Sia (Sostegno inclusione attiva) a cui sono destinati 490mila euro; il progetto "Sibilla" a favore delle donne maltrattate (180mila euro); "Asimmetrie" contro la tratta e lo sfruttamento lavorativo (280mila euro); il Centro servizi alle famiglie (40mila euro); "Libero tempo" per i minori (14mila euro); "Pippi" destinato a minori di nuclei familiari disagiati (50mila euro); "Listen" per gli immigrati (250mila euro); "Fead" per i senza fissa dimora (351mila euro); un progetto per i rifugiati politici (435mila euro) e "Abruzzo Include" per le nuove poverta' (450mila euro). "Per il solo anno in corso - conclude l'assessore - gestiremo risorse per un importo complessivo di 1 milione e 600mila euro".
Leggi Tutto »I provvedimenti approvati dal Consiglio regionale, la sintesi della giornata
Il Consiglio regionale dell'Abruzzo nella seduta di oggi a Pescara ha approvato a maggioranza la legge che modifica le "Norme per la partecipazione della Regione Abruzzo alle iniziative indirizzate alla costituzione, inventariazione, conservazione e valorizzazione degli archivi storici degli Enti locali e degli archivi di interesse storico dei privati". Si tratta di un provvedimento normativo presentato dal sottosegretario Mario Mazzocca che nasce dall'esigenza di risolvere la questione relativa a due progetti ammessi a contributo per l'anno 2012 (ai sensi della legge regionale n.36/99) che risultano ancora in attesa di liquidazione del saldo. I progetti non hanno ricevuto parte del contributo in quanto per la liquidazione del saldo, la legge prevede che debba essere sentito il parere del Comitato di valutazione circa il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ad oggi il Comitato di valutazione è decaduto non essendo stato motivatamente confermato entro centottanta giorni dall'insediamento del Consiglio attualmente in carica. Con questo provvedimento si dispone, nelle more della ricostituzione del predetto organismo e ferme restando le eventuali scelte politiche in merito alla sua effettiva riattivazione, di consentire una deroga rispetto alla procedura per la liquidazione del saldo del contributo in favore dei due soli beneficiari che sono ancora in attesa di tale liquidazione tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla legge che avverrà dietro parere espresso dalla competente Soprintendenza Archivistica. L'altro provvedimento approvato è stato presentato a firma dei consiglieri regionali Di Matteo, Berardinetti, Monticelli, Smargiassi, e prevede una modifica alla legge che disciplina il Cram (Consiglio regionale Abruzzesi nel mondo). Con il progetto di legge si dota il Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (C.R.A.M.) di una struttura operativa, ovvero un Direttivo. Gli interventi non snaturano il ruolo del Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (C.R.A.M.), il quale conserva le sue competenze ed a cui spetterà, comunque, la ratifica delle azioni decise dal Direttivo. Fanno parte del Consiglio Direttivo del Cram: il componente della Giunta preposto all'Emigrazione, i tre Consiglieri regionali nominati dal Consiglio Regionale e il rappresentante dell'Osservatorio per l'Emigrazione designato dal Cram. Approvata anche la modifica alla legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste. Si tratta di un provvedimento tecnico normativo che si è reso necessario al fine di dare omogeneità alle recenti modifiche approvare dal Consiglio regionale in data 27.12.2016. Avendo il legislatore abrogato l'istituto del riconoscimento dei Consorzi forestali (Soppressione del comma 2 dell'art 23 LR 3/2014) con il progetto di legge si è reso necessario abrogare l'attuale comma 3 in quanto non ha più motivo di rimanere nell'ordinamento perché è venuto meno il presupposto di riferimento cioè l'approvazione di piani, progetti e interventi dei soli Consorzi riconosciuti. Approvato il provvedimento amministrativo per l'autorizzazione al programma di utilizzo dei proventi dell'alienazione di alloggi ERP al 31.12.2015 dell'Ater di Pescara. Il Consiglio regionale dell'Abruzzo, nella seduta di oggi a Pescara, ha approvato la risoluzione a firma del Consigliere Lorenzo Berardinetti (RF) sull'affido ai Comuni dei minori non accompagnati. Il consigliere Pietro Smargiassi (M5S) ha, invece, ritirato la sua risoluzione sulla ipotesi di nuove tratte dell'aeroporto d'Abruzzo. Rinviata l'elezione di un componente del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie e del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Leggi Tutto »Pescara, 200 tifosi all’allenamento
Dopo il 5-0 con il Genoa, ecco i tanto temuti 'gradoni' per i giocatori delPescara. Nel pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti in vista della gara di domenica al Bentegodi contro il Chievo Verona, Zdenek Zeman, al suo ingresso sul campo centrale del Poggio degli Ulivi, e' stato applaudito dagli oltre duecento tifosi presenti nel centro sportivo. Il neo allenatore biancazzurro, dopo mezz'ora di corsa a bordo campo, ha sottoposto i suoi ragazzi al suo ormai famoso saliscendi sui gradoni della tribuna. Una particolare forma di preparazione fisica che notoriamente mette a dura prova la resistenza dei giocatori. Per Bruno e compagni, apparsi comunque ben disposti a questa supplementare dose di preparazione, si e' trattato di una novita' assoluta. E' noto che nella preparazione fisica voluta da Zeman e dal suo staff, quella dei gradoni e' una pratica ritenuta fondamentale per una preparazione fisica completa. All'allenamento di oggi al Poggio erano assenti i nazionali Biraghi e Caprari, oltre agli infortunati Gilardino, Bahebeck e Campagnaro che stanno svolgendo un lavoro differenziato.
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