Redazione Notizie D'Abruzzo

Distretto sanitario, l’Azienda Sociale vince causa contro pool di professionisti

«Un’altra vicenda annosa arriva alla sua conclusione favorevolmente per il Comune di Montesilvano e per l’Azienda Sociale di Montesilvano». Così il commissario straordinario dell’Azienda Sociale, Luca Cirone, annuncia la sentenza emessa dal Tribunale di Pescara in merito ad una causa intentata nel 2010 tra l’ente strumentale del Comune di Montesilvano e un raggruppamento temporaneo di professionisti. Nel 2010, l’Azienda Sociale si oppose, infatti, ad un decreto ingiuntivo presentato dal pool di professionisti, relativo al compenso per le prestazioni tecniche e professionali  effettuate per la realizzazione del distretto di via Di Vittorio, dell’importo di oltre 250.000 euro.

L’opposizione da parte dell’Azienda, rappresentata dagli avvocati Marina D’Orsogna e Federica Liberatore, scaturiva dal fatto che lo stesso raggruppamento aveva ottenuto, nel 2005, un incarico di progettazione per la realizzazione del distretto sanitario, di cui erano anche già stati avviati i pagamenti delle relative parcelle. Il pool di tecnici, invece, sosteneva di aver effettuato una prestazione relativa all’elaborazione di una progettualità precedente a quella effettivamente approvata dal Comune di Montesilvano.

«Il giudice -  afferma Luca Cirone -  ha dunque deciso per la revoca del decreto d ingiunzione opposto, avallando di fatto la posizione dell’Azienda Sociale. Con questa sentenza otteniamo un importante risultato che chiude una vicenda che ha causato anche importanti rallentamenti alla realizzazione del distretto sanitario, opera strategica per il miglioramento dei servizi sanitari ed assistenziali della città di Montesilvano. La decisione del giudice – aggiunge il commissario Cirone – inoltre, evita al Comune di Montesilvano un duro colpo per le sue casse, che il pagamento di quanto richiesto dai professionisti avrebbe inferto. Chiudiamo oggi una triste pagina della storia montesilvanese».  

 

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Renzi prepara l’assemblea del Pd

Matteo Renzi avrebbe deciso: domenica all'assemblea del Pd, ribattezzata "Ripartiamo dall'Italia", dovrebbe chiedere il congresso del partito con un percorso che potrebbe concludersi il 5 marzo con le primarie in vista di elezioni anticipate a giugno. "Abbiamo subito una sconfitta dura e io mi sono dimesso da premier, discuteremo in modo trasparente e chiaro", annuncia l'ex capo del governo, ritornando sulla scena via social e proponendo un 'sondaggio' su meriti ed errori del governo e chiedendo che cosa cambierebbero "dalla scuola al lavoro, dal sociale ai diritti", spiegando di volersi mettere in ascolto anche sugli sbagli negli ultimi tre anni. 

Andrea Orlando, leader dei Giovani Turchi e possibile candidato al congresso, oggi e' uscito allo scoperto: "Sono convinto che, dopo il referendum, dobbiamo utilizzare le energie che abbiamo per ascoltare e parlare al Paese prima ancora di dare il via a una campagna che rischia di essere un po' una disfida pre-elettorale". Il consiglio che in questi giorni e' arrivato da piu' parti all'ex premier e' stato di far calmare le acque per un mesetto e far sedimentare la sconfitta al referendum prima di spingere sul congresso. Anche perche', spiegano piu' fonti, per evitare le carte bollate dentro i dem Renzi, a norma di Statuto, dovrebbe presentarsi dimissionario all'assemblea e chiedere ai delegati, dei quali circa l'80 per cento e' di maggioranza, di votare perche' resti segretario fino al congresso. Per questo da giorni dirigenti e sherpa sono al lavoro per assicurare la presenza ed il numero legale che consenta di votare con il 50 per cento piu' 1 la deroga allo Statuto. E i numeri, stando ai calcoli dei renziani, ci sono. "La politica non e' mai Amarcord, ma sempre paziente costruzione di futuro", e' la convinzione del segretario, gia' pronto a rimettersi in marcia. "Vorrei che ritornasse in campo - gli consiglia Francesco Rutelli, che 'scopri'' il giovane presidente della Provincia di Firenze - ma con meno precipitazione e non con il desiderio di un immediato regolamento di conti, che rischierebbe soltanto di finire come il referendum. Ma guai se lo perdiamo".

Se congresso sara', il problema sara' soprattutto per la sinistra quello di riuscire a mettere d'accordo correnti e capi-bastone e individuare un candidato unico. "Rischiamo di avere piu' candidati che idee", ammette il ministro Orlando. Al momento i possibili candidati, oltre al governatore toscano Enrico Rossi gia' ufficiale, sono Roberto Speranza, il governatore pugliese Michele Emiliano mentre Gianni Cuperlo vedrebbe bene in eventuali primarie di coalizione per scegliere il premier Giuliano Pisapia, pronto a unire la sinistra oltre il Pd. E nel tentativo di trovare l'unita' della minoranza oggi e' stato avvistato alla Camera Emiliano che, oltre all'asse con Francesco Boccia, avrebbe avuto contatti con Cuperlo, Speranza e con il presidente del Lazio Nicola Zingaretti. (

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Progetto ‘Insieme per sviluppo locale’ tra i comuni della Marsica

Un progetto per il potenziamento dell'economia marsicana e' stato presentato stamane nel corso di una conferenza stampa presso il comune di Avezzano. " Insieme per lo sviluppo locale", questo e' il nome dell'iniziativa, e' rivolta a giovani e ad imprenditori della zona che avranno a disposizione un ufficio per il reperimento dei fondi europei. I comuni aderenti al progetto sono Avezzano, Carsoli, Collelongo, Magliano dei Marsi, Massa d'Albe e Tagliacozzo. "La coesione territoriale e ed il gioco di squadra - ha sostenuto il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio - sono i pilastri su cui si basa questo modello di programmazione dello sviluppo locale che mira a creare azioni comuni per incrementare sia la competitivita' delle aziende sia i livelli occupazionali e la relativa stabilita sociale". Dalla nascita dell'ufficio unico di programmazione sono gia' state individuate iniziative che sono state ammesse al finanziamento di bandi europei, statali e regionali.

Alla conferenza hanno preso parte anche gli alunni dell'istituto tecnico economico Galileo Galilei di Avezzano e numerosi sindaci della Marsica aderenti al progetto. "In vista della conclusione della prima fase di attivita' dell'Ufficio Unico di Progettazione - ha detto il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio - e' stato fatto un bilancio di quanto attuato finora da tale struttura. Contestualmente - ha specificato - e' stata avviata la pianificazione della "fase 2" del progetto in cui l'attivita' dell'Ufficio dovra' trarre impulso direttamente dagli Enti aderenti, mediante proprie risorse umane da dedicarvi, al fine di intercettare ulteriori fondi comunitari utili per la crescita dell'Abruzzo ed in particolare dei Comuni aderenti all'iniziativa"

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Il Comune di Montesilvano apre le sue porte al Liceo D’Ascanio

Il Comune di Montesilvano apre le sue porte agli studenti del Liceo Scientifico C. D'Ascanio. Questa mattina, la classe 3 G del liceo montesilvanese ha visitato i due palazzi comunali, per osservare da vicino il funzionamento degli uffici che compongono la macchina amministrativa, nell'ambito del progetto di alternanza scuola lavoro curato per l'istituto dalla professoressa Sonia Di Prinzio e per la classe dalla docente Monica Mariani.
«L'istituto superiore guidato dalla dirigente Natalina Ciacio - spiega il sindaco Francesco Maragno, che ha incontrato i ragazzi a Palazzo Baldoni - sta portando avanti un progetto di alternanza scuola lavoro che permette agli studenti di avvicinarsi al mondo del lavoro già durante il completamento dei loro studi. Molte le aziende del territorio che ospitano questi studenti. Ci sembrava interessante ed importante dunque anche consentire ai giovani di vedere da vicino il fulcro della vita pubblica della comunità».
Nel corso della visita, una particolare attenzione è stata riservata alla biblioteca comunale. I liceali, accompagnati dalle insegnanti Daniela De Nisco e Alessandra Iacovelli, sono stati accolti dal direttore dell'Azienda Sociale Eros Donatelli e dall'addetta alla biblioteca Ivana Liberatore che hanno illustrato loro il funzionamento della biblioteca.
«Vogliamo - aggiunge il primo cittadino - che la biblioteca comunale divenga un punto di riferimento per la comunità. A cominciare dai ragazzi. Insieme alla scuola, inoltre, stiamo portando avanti un progetto per condividere anche su una piattaforma online il patrimonio librario delle due istituzioni, per facilitare così le attività di ricerca degli studenti di Montesilvano e di tutta la comunità».

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Quattro aziende in lizza per la Santa Croce

Sono quattro le aziende che hanno risposto al bando per la concessione della sorgente Sponga di Canistro lanciato dalla Regione Abruzzo, in scadenza alle ore 12 odierne. Lo fa sapere la dirigente del settore Servizio Risorse del Territorio e Attivita' Estrattive, Iris Flacco. Due dei quattro nomi sono emersi: si tratta della Aqua srl e della italiana Beverage, quest'ultima del gruppo Colella, societa' che controlla la Santa Croce spa che aveva la concessione prima del nuovo bando e che ha in atto un pesante contenzioso con la Regione. Le altre due non si conoscono non essendo stato apposto il mittente nel plico di presentazione della domanda. Nelle scorse settimane nel corso del braccio di ferro il vice presidente della Regione con delega alle Attivita' produttive, Giovanni Lolli, aveva parlato dell'interessamento di grossi player del settore. Sul bando pesa il pronunciamento del Tar al quale si e' rivolta per denunciare illegittimita' la santa croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro e del marchio nazionale di acqua minerale; i giudici amministrativi hanno ordinato alla regione di accettare le domande ma di sospenderne l'apertura e l'esame fissando l'udienza per la sospensiva il prossimo 21 dicembre. La Regione deve quindi attendere quella data prima di poter programmare l'insediamento della commissione e l'iter che dovra' portare alla scelta del nuovo gestore. Il Tar, al quale si era rivolto il comune di Canistro, aveva gia' annullato il bando circa un anno e mezzo fa. All'esito del bando sono interessati i 75 dipendenti della Santa Croce che sono in  mobilita' che nei prossimi mesi verranno licenziati. 

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Indagine Casevacanza.it, tra Natale e Capodanno il boom di prenotazioni a dicembre

Tra Natale e Capodanno si concentra oltre l'80% di tutte le richieste di soggiorno e prenotazioni registrate dal portale CaseVacanza.it nel mese di dicembre 2016. Stando ai volumi di domanda è Roma la città che cattura l'interesse maggiore da parte degli italiani. La Capitale raccoglie, spiega CaseVacanza.it, consensi in tutto il periodo considerato, tanto da occupare la prima posizione sia per i giorni di Natale, sia per San Silvestro. Se poi si distinguono i due periodi emerge una generale diversità di gusto: gli italiani sembrano preferire la montagna nella settimana in cui cadono il 25 e il 26 dicembre, mentre punteranno alle città d'arte per dare il benvenuto al nuovo anno. Scorrendo la classifica relativa a domanda e prenotazioni per il periodo compreso tra il 23 e il 27 dicembre le località più gettonate (oltre a Roma) sono note destinazioni montane: nella top ten dominano i comuni della Valle d'Aosta, con Aosta in seconda posizione e Bionaz - nota agli appassionati di sci di fondo - in quarta, La Salle in quinta e Valtournenche e Bard rispettivamente in nona e in decima posizione. Bene anche il Trentino Alto Adige, la regione più presente tra le 40 mete più prenotate del Natale: due sono le destinazioni entrate nella top 10, Molveno (Tn) in sesta e Ortisei (Bz) in ottava posizione.

Anche la Lombardia ha una località montana in classifica, Aprica, in provincia di Sondrio, che occupa la terza posizione. Unica città del Sud Italia presente nella classifica delle dieci mete più ambite è Napoli - il cui Natale è uno dei più suggestivi e pittoreschi d'Italia. Gli italiani che alloggeranno in casa vacanza in questo periodo resteranno 3,4 giorni, con un picco a Roma (4,2) e con una media di soli 3 giorni a Ortisei. La spesa più alta, tra le località in classifica, è prevista a La Salle, dove una famiglia di quattro persone spenderà 192 euro a notte. Solo 136 ne serviranno a Bard, che è il comune più conveniente tra i primi dieci. Nel periodo 30 dicembre-3 gennaio Roma, come detto, è prima in classifica e condivide il podio con altre due città contraddistinte da un alto traffico turistico: Firenze e Verona. A strettissimo giro c'è poi un'altra delle destinazioni regine dell'inverno, Bormio (So), che non è l'unica località lombarda presente in classifica, visto che in nona posizione si trova Milano, ormai diventata una destinazione turistica molto ambita. Fa ancora meglio Torino, che è sesta, con una performance di poco superiore ad Aosta, settima. Chiude la classifica Rivisondoli, località montana in provincia de L'Aquila.

A Capodanno, com'è tradizione, i prezzi salgono e, considerando le dieci destinazioni più prenotate, la più costosa è Bormio, in cui un gruppo di quattro persone spenderà 204 euro a notte; ben più conveniente è Abetone, con soli 144 euro a notte. Il pernottamento medio più lungo lo si registra a Torino (5 giorni), quello più breve - forse per via dei costi - è nella cittadina di Bormio (2,6 giorni)

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Tordera promette impegno per Neurochirurgia ad Avezzano

 "Dal luglio scorso, quando la Regione ha emanato il decreto n. 79 sul riordino ospedaliero abruzzese, la nostra Asl e' impegnata nell'attuazione di tutti i passaggi che porteranno, all'ospedale di Avezzano, all'attivazione del servizio previsto dall'atto regionale". Cosi' il manager della Asl provinciale dell'Aquila, Rinaldo Tordera. "La indicazione programmatica, peraltro, e' in piena sintonia con i bisogni di assistenza e di tutela della salute che sono propri di un territorio vasto, eterogeneo e popoloso come la Marsica che, al pari di altre aree della provincia, merita massima attenzione. Quanto previsto dall'atto di riordino e la conseguente fase di attuazione demandata alla Asl", conclude Tordera, "danno piena garanzia affinche' l'ospedale di Avezzano sia strutturato e organizzato per rispondere al meglio alle esigenze di salute dell'intero comprensorio"

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Pezzopane invita Gentiloni a visitare L’Aquila

 "Nel fare, in Senato, personalmente gli auguri al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni gli ho ricordato che a causa degli ultimi avvenimenti politici sono rimasti fuori dalla legge di bilancio alcuni problemi urgenti che riguardano la ricostruzione post sisma a L'Aquila e in Abruzzo. Parlo in particolare del rischio dissesto per i bilanci dei comuni del cratere, a causa delle minori entraste e delle maggiori spese per il sisma e varie proroghe. E ho invitato il Premier a L'Aquila. Con il governo Renzi c'e' stata una svolta nella ricostruzione e su questo non possiamo mollare, specie perche' ieri e' stato approvato definitivamente il decreto per il terremoto in Centro Italia, un provvedimento molto positivo, con una visione strategica e diversa dal passato per affrontare emergenza e ricostruzione in caso di terremoto". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane

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Gatti e Sospiri contro il decreto sui poteri del Presidente D’Alfonso

 Il decreto del presidente della Regione Abruzzo (D.P.G.R. n. 34 dell'8 aprile 2016) con il quale D'Alfonso avoca a se' tutte le funzioni non espressamente conferite al vice-Presidente ed agli assessori, ivi compresa qualsiasi proposta e designazione riguardante ogni incarico dirigenziale della Giunta regionale, nonche' la proposta e la designazione dei rappresentanti degli organi amministrativi di vertice di enti, aziende, agenzie, societa', consorzi e organismi siano controllati, partecipati o vigilati dalla Regione , "e' illegittimo". E' quanto hanno dichiarato in una conferenza stampa all'Emiciclo i consiglieri regionali di Forza Italia, Paolo Gatti e Lorenzo Sospiri, che sulla legittimita' del decreto avevano chiesto specifico parere al Collegio regionale per le Garanzie Statutarie. La richiesta di parere (a firma dei consiglieri Chiodi, Di Dalmazio, D'Ignazio, Febbo, Gatti, Iampieri e Sospiri), poneva al Collegio una serie di domande sulla legittimita' del decreto di D'Alfonso ed il risultato , secondo Gatti e' che "il Collegio ha dato ragione al Centro-destra: D'Alfonso deve rispettare le regole e non puo' derogare alle leggi regionali vigenti nell'operare le nomine". Secondo Gatti il parere reso dal Collegio e' categorico e risponde nel merito alle domande poste da Forza Italia. Nel dettaglio secondo il Collegio "l'attuale cornice statutaria dell'Abruzzo non consente di riconoscere la legittimita' di un potere normativo atipico da esercitarsi con atto monocratico del vertice dell'esecutivo regionale", inoltre il decreto "deve rispettare il principio di legalita' e non gli e' riconosciuto rango normativo", e sulle nomine "il decreto e' suscettibile di contrastare con le leggi regionali in quanto avoca a se' competenze che sono della giunta regionale".

Per il vicepresidente del Consiglio regionale quindi D'Alfonso "non puo' aggirare con un decreto la legge regionale n.77/1999, e, nel caso volesse, il Collegio afferma che dovrebbe togliere la delega ai suoi assessori a cui spetta il potere di proposta. D'Alfonso deve quindi revocare il suo decreto e conseguentemente anche le nomine che ha effettuato in forza dello stesso a partire da quella del Commissario dell'Ater di Lanciano. Al momento - precisa Gatti - non abbiamo trovato altre nomine che potrebbero essere illegittime in forza del decreto di D'Alfonso, ma approfondiremo e vigileremo sul rispetto del parere del Collegio". Sulla vicenda e' intervenuto anche il capogruppo Lorenzo Sospiri, secondo cui "D'Alfonso non ha piu' una maggioranza politica e lo dimostra l'ultima seduta del Consiglio regionale dove senza le proposte e la presenza del centro-destra, la maggioranza non avrebbe avuto la forza ed i numeri di approvare importanti leggi. Questo decreto e' la dimostrazione delle difficolta' di D'Alfonso nel gestire la sua fragile maggioranza politica. Avoca a se' tutti i poteri per tenere sotto scacco gli assessori regionali". 

La replica di Camillo d'Alessandro

"Non corrisponde a verità la lettura parziale e superficiale fatta dai consiglieri regionali Gatti e Sospiri del parere n. 2 emanato il 5 dicembre scorso dal Collegio delle Garanzie Statutarie. Se fossero stati più attenti, si sarebbero infatti resi conto che il Collegio ha rilevato un vizio di tipo procedimentale e non sostanziale nel DPGR N.34/2016, vizio facilmente sanabile, pur ribadendo le funzioni e le prerogative preminenti del Presidente della Regione come responsabile della direzione del governo regionale.  Intanto il Collegio, dopo aver precisato la valenza di atto amministrativo generale di indirizzo politico del DPGR, ne ha escluso il contrasto con l'art. 121 della Costituzione e con la disciplina dettata dallo Statuto della Regione Abruzzo riguardo alle competenze del Presidente, degli assessori e del Consiglio regionale", scrive il consigliere Camillo D'Alessandro coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale.

"E' assolutamente fuorviante - aggiunge - ritenere che il parere voglia avvalorare l'ipotesi che il Presidente della Giunta debba revocare gli assessori per poter procedere alla designazione delle nomine dei vertici degli enti partecipati e strumentali della Regione, quando invece il Collegio ha più semplicemente confermato la possibilità per il Presidente (in quanto vertice monocratico della Regione che risponde direttamente al Consiglio) di riassumere su di sé il potere di proposta, affidando alla Giunta come organo collegiale la decisione finale, secondo quanto previsto dalla L.R. 77/99. Il DPGR sarebbe stato illegittimo se fosse stato un atto normativo regolamentare, cosa che non è, come lo stesso Collegio ha dimostrato, poiché invece è un atto di indirizzo amministrativo generale pienamente rientrante nelle prerogative del Presidente, fatti salvi i rilievi contenuti nelle motivazioni".

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Nel 2016 nati 11 cuccioli di orso bruno marsicano

Complessivamente nel 2016 risultano nati un numero minimo certo di 11 cuccioli di Orso marsicano, di cui 10 osservati ancora nel mese di settembre. E' questo il risultato della conta cumulativa delle femmine con piccoli dell'anno realizzata nei mesi scorsi nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, nella Zona di Protezione Esterna e in aree esterne. Da quest'anno infatti, grazie alla rete di monitoraggio realizzata dal Pnalm con il Parco Nazionale della Maiella e in collaborazione con le Riserve Regionali Monte Genzana, Gole del Sagittario, Zompo Lo Schioppo, Parco Regionale Sirente Velino e Corpo forestale dello Stato, e' stato possibile ampliare il monitoraggio in un territorio piu' vasto. La conta cumulativa realizzata anche quest'anno, come avviene ormai dal 2006, e' stata curata dal Servizio Scientifico del Parco sulla base della metodologia messa a punto dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin" dell'Universita' La Sapienza di Roma. I dati, cosi' raccolti hanno portato a determinare nel Pnalm e nella sua Zona di Protezione Esterna (Zpe) la presenza di almeno 6 femmine con 10 cuccioli nati nell'anno, di cui 1 scomparso precocemente. A queste va infine aggiunta la femmina con almeno un cucciolo dell'anno rilevata in una zona molto distante dal Parco nell'ambito delle attivita' svolte dalla Rete di Monitoraggio Abruzzo e Molise, che portano ad almeno 7 le unita' riproduttive e ad 11 i cuccioli nati nel 2016. Con i 10 nati quest'anno nel Pnalm e nella Zpe il totale dei nuovi nati conteggiati con la stessa metodologia, dal 2006 al 2016, sale a 84. 

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