Redazione Notizie D'Abruzzo

Ecoemme, via libera alla chiusura della liquidazione

Tredici voti favorevoli e 5 astenuti. Con questa votazione il Consiglio Comunale di Montesilvano, nella seduta odierna, ha approvato la delibera relativa al riconoscimento del debito fuori bilancio in favore della Ecoemme, la ditta che gestiva i rifiuti nella città di Montesilvano, ora oggetto di un processo di liquidazione. Il debito approvato dall'assise ammonta a circa 258.000. Di questi 168.000 corrispondono all'utile di impresa e circa 90.000 euro sono relativi a fatture emesse per servizi di pulizia spiagge o di griglie stradali.
Il debito consentirà di avviare le pratiche di transazione con la società mista pubblico - privata costituita nel 1998, a cui venne affidata la gestione di igiene urbana ambientale dei Comuni di Montesilvano e di Penne sino al febbraio 2014. Nell'aprile dello stesso anno, i tre soci, ossia il Comune di Montesilvano (maggioritario con il 49,85% del capitale sociale), la Deco (47,83%) e la Comunità montana vestina (2,32%) deliberarono la liquidazione della Società.
Approvate inoltre, entrambe con 12 voti favorevoli ed un astenuto, due mozioni presentate dal consigliere Gabriele Di Stefano. Si tratta della mozione per il posizionamento di alberi e panchine lungo via Verrotti e via Sospiri, e per la fornitura gratuita dei libri di testo delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai ragazzi con difficoltà economiche.

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Variante SS 16, Cozzi: “Al lavoro per il completamento del progetto”

L'analisi e lo studio dei progetti elaborati sino ad oggi relativi al completamento della variante alla SS 16. E' quanto deciso nel corso della riunione che si è svolta ieri presso la Regione a Pescara, incentrata sulle problematiche inerenti alla mobilità dell'area metropolitana pescarese, con particolare attenzione sul tratto della variante alla SS 16 (SS 714) che vede il transito quotidiano di migliaia di veicoli all'interno della galleria I Pianacci che si riversano sul territorio di Montesilvano, producendo criticità di carattere ambientale.
Dopo l'incontro con il senatore Altero Matteoli, già ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti e presidente della Commissione preposta in Senato, organizzato dall'Amministrazione di Montesilvano a cui hanno preso parte anche la Regione e la Provincia di Pescara, ieri si è svolta una riunione operativa a Pescara, sollecitata dal sindaco Francesco Maragno e che ha visto partecipare anche l'Anas, ente competente dell'arteria di collegamento.
«Nel corso della riunione la Provincia di Pescara, che negli anni ha elaborato alcune ipotesi progettuali per il completamento della variante nel tratto finale di collegamento tra Montesilvano e Silvi - ha dichiarato l'assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi - e l'Anas si sono posti in prima linea per analizzare gli studi sino ad oggi redatti. In questo modo verrà individuata la soluzione da proporre per il relativo finanziamento e la conseguente realizzazione. Il dibattito che abbiamo organizzato nei giorni scorsi a Montesilvano è stato un input importante che ha messo in evidenza la comunione di intenti di tutti gli enti coinvolti e che ha posto le basi per lavorare concretamente e sinergicamente».
Per la realizzazione del prolungamento si stimano circa 100 milioni di euro. Il progetto, nel marzo 2010 veniva inserito all'interno dello studio di fattibilità dell'adeguamento, in sede o in variante, della SS 16 "Adriatica", nei territori di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia sino a Foggia, elaborato dalla Direzione Centrale Progettazione Servizio Pianificazione Trasportistica dell'Anas, presente nel DPEF 2008 - 2012 del Ministero delle Infrastrutture e di conseguenza nel PIANO ANAS 2007/2011, è stato invece rimosso dal Piano pluriennale 2015/2019 degli investimenti come da contratto di programma 2015 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e l'Anas Spa.

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Convegno sul futuro del Gran Sasso

Il Gran Sasso d'Italia, fonte inesauribile di storia, tradizione, cultura e biodiversità, non è mai stato considerato nella sua reale dimensione, né dai cittadini, tantomeno dalle istituzioni. Ancora oggi gli abruzzesi e gran parte degli italiani non hanno la percezione che il Gran Sasso d'Italia è la montagna più alta della catena degli Appennini sulla quale e attorno alla quale nei millenni si è fatta la storia d'Italia.
"Sarà una sfida nella sfida - dichiara Walter Mazzitti - quella di promuovere e diffondere i valori più straordinari e attraenti della Montagna più alta dell'Italia peninsulare dove si concentrano autentici primati: la più elevata biodiversità vegetale in ambito europeo e mediterraneo; Campo Imperatore, il più esteso e spettacolare altopiano appenninico; il ghiacciaio del Calderone posto alla latitudine più bassa d'Europa".
"La costruzione e l'implementazione di un progetto di sviluppo per l'Appennino abruzzese promossa dai cittadini e fondata sulla sostenibilità ambientale ed economica - sottolinea Mazzitti - consentirà di attrarre nuove energie per tessere le trame di una nuova economia locale in grado di favorire il lavoro per le generazioni future. Attorno a questo straordinario " totem identitario" costruiremo tutti assieme una solida strategia di sviluppo turistico ecosostenibile in grado di restituire linfa vitale alla agonizzante economia della regione".
L'Associazione darà vita ad una rete delle "Comunità del Gran Sasso d'Italia" nella quale tutti, indistintamente, potranno soddisfare e promuovere i propri interessi, culturali, sportivi, ricreativi, imprenditoriali e beneficiare delle diverse opportunità che a ciascuno questa grande montagna è in grado di offrire.
L'Associazione nasce per porsi al servizio di questo grande progetto. Il principale obiettivo da conseguire, che sarà il risultato di un'azione condivisa di quanti desidereranno prendere parte ad una autentica storica impresa, è far sì che il Gran Sasso d'Italia diventi il naturale luogo di aggregazione degli abruzzesi.
In questa ottica saranno create le condizioni per la promozione e la localizzazione di nuove iniziative imprenditoriali in molteplici settori ( turistico alberghiero, produttivo, commerciale e artigianale ), accrescendo e valorizzando i fattori di attrattività collegati alla specificità dei luoghi e delle tradizioni culturali, nel rispetto dei valori ambientali e naturalistici. Superare le divisioni tra città e versanti montani, mettere in rete i borghi, adottare quelli in difficoltà e fare fronte comune, promuovere l'albergo diffuso e strategie di marketing che coinvolgano più soggetti possibili. L'economia verde troverà, nell'area montana, il suo orizzonte privilegiato, per creare benessere e lavoro. Sulla scia del successo dei pastai, dei viticoltori e degli chef di qualità che hanno il merito di aver fatto conoscere l'Abruzzo ovunque nel mondo, accrescere l'aggregazione di agricoltori, pastori e imprese, aiutarli a migliorare la qualità delle attività e dei prodotti, consolidare l'immagine dei territori montani, promuoverne le tradizioni, la storia e la cultura. Le realtà agroalimentari definite "nicchie", tutte insieme, se sapientemente "raccontate", potranno valere - afferma Mazzitti - molto di più della Ferrari e del suo indotto.
L'esito del progetto è affidato ai più innovativi strumenti di comunicazione a rete e alla costruzione in atto, di un grande portale del Gran Sasso d'Italia che nella prima fase di implementazione avrà l'obiettivo di aggregare quanti più soggetti attorno a sè, rivolgendosi indistintamente a tutti coloro che amano la montagna, i quali potranno liberamente entrare a far parte della "Comunità del Gran Sasso d'Italia, senza alcun onere.
In apertura dell'evento di sabato 10 dicembre, verranno presentati un trailer sul Gran Sasso d'Italia realizzato con le straordinarie immagini del Fotografo Maurizio Anselmi e l'innovativo sito web dell' Associazione. Sarà proiettato il filmato Cuore Rosso per il Gran Sasso di Sandro Visca. Verranno annunciate le iniziative in favore di Castelli, capitale della maiolica, uno dei punti di forza del progetto per il Gran Sasso d'Italia. In conclusione sarà consegnato il premio della prima edizione " Fedeltà al Gran Sasso d'Italia "a Giulio Petronio, presidente del Consorzio per la produzione del Canestrato di Castel Del Monte, uno dei prodotti tipici d'eccellenza del Gran Sasso d'Italia.

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Cresa, indebolimento dei segnali di ripresa

L'indagine sul sistema manifatturiero abruzzese nel II trimestre 2016, condotta su un campione di 417 imprese, evidenzia l'indebolimento dei segnali di ripresa che erano emersi nella prima parte dell'anno. Nel confronto con il primo trimestre, infatti, le variazioni tendenziali di fatturato totale, export e portafoglio ordini interni subiscono un evidente rallentamento (passano da incrementi del I trimestre compresi tra il 7% e il 9% a variazioni comprese tra il -0,5% e il + 1,7%), e la produzione, sia pur in controtendenza con la media nazionale (-0,4%), fa segnare un aumento meno consistente (+4,3% contro +8,8%). Solo l'occupazione, che strutturalmente reagisce in ritardo rispetto all'andamento generale, cresce ad un ritmo più che doppio (1,7% contro +0,6%). Le previsioni a sei mesi tornano ad essere di nuovo negative. Relativamente alla dimensione d'impresa, le piccole industrie fanno registrare variazioni congiunturali positive nel complesso inferiori alla media regionale e una maggior tenuta su base annua del fatturato, dell'export e del portafoglio ordini. Nonostante ciò, i piccoli imprenditori manifestano le più diffuse preoccupazioni per il prossimo futuro. Le medie imprese evidenziano incrementi su base trimestrale e contrazioni diffuse su base annua, con la sola eccezione dell'export che sfiora il +10%. Le previsioni, buone solo per gli ordini esteri, sono meno diffusamente negative di quelle espresse dalle piccole imprese. Rispetto al II trimestre 2015 le grandi imprese (almeno 250 addetti) mettono a segno consistenti aumenti della produzione, del portafoglio ordini e, nonostante la contrazione su base trimestrale, dell'occupazione; in calo è il fatturato, in particolar modo la componente estera. Le previsioni per la seconda metà dell'anno non sono positive solo per gli ordini interni. Sotto il profilo provinciale, Pescara registra nel complesso il miglior andamento e le più rosee previsioni. Chieti, dopo il ritmo incalzante del trimestre precedente, pur confermando i più elevati incrementi tendenziali di ordini estero e produzione, rallenta la ripresa su base annua, con contrazioni di fatturato estero e totale. Diffuse sono le incertezze riguardo la tenuta nella seconda metà dell'anno del portafoglio ordini interni. L'Aquila prosegue nel suo andamento incerto, con deboli aumenti di produzione, fatturato e occupazione e lievi diminuzioni dell'export. Migliori della media regionale le variazioni del portafoglio ordini interni, sostanzialmente stazionarie le commesse dall'estero. Il clima di opinione è negativo. Teramo conferma i segnali di fragilità diffuse , con diffuse lievi variazioni su base annua il di segno positivo e negativo e un andamento più marcatamente crescente dell'export e decrescente degli ordini esteri. Gli operatori esprimono il più diffuso pessimismo riguardo il futuro.

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Abruzzo innovazione turismo, bilancio positivo

L'Abruzzo 'promosso' in turismo hi-tech. Dai sistemi di booking innovativi e personalizzati, al channel manager, fino alla sperimentazione di un nuovo modello di riconoscimento facciale attraverso telecamere per governare i varchi di accesso agli impianti di sci di risalita ma anche parchi a tema, campeggi, villaggi, strutture e attrezzature sportive fino a una applicazione per l' invio dei dati relativi alle presenze nelle strutture ricettive. Questo il bilancio di 'Abruzzo innovazione turismo', nella gestione dei fondi strutturali Por Fesr 2007-2013, che ha ricevuto il via libera dell'Autorita' di audit e controllo della Regione. "Il riconoscimento - spiega il presidente di Abruzzo  Innovatur, Dario Colecchi - ha ulteriormente certificato che l' Abruzzo ha le carte in regola per candidarsi a diventare una delle Regioni benchmark in questo percorso". Nel settennato di gestione dei fondi, il Polo di innovazione per il turismo (54 imprese e 19 partner istituzionali in rappresentanza di circa 2000 imprese) ha realizzato progetti per 2,7 milioni di euro. "Studi e analisi di ogni tipo ci dicono con chiarezza che oggi il web e' decisivo nelle scelte del turista", sottolinea Colecchi che aggiunge: "Abruzzo Innovatur non e' stato solo il 'laboratorio' del turismo hi-tech della regione ma e' stato un vero e proprio incubatore di progetti che permettono oggi all' Abruzzo di essere piu' attrattivo e che facilitano l'accesso a nuovi mercati, anche internazionali". Tra le iniziative che puntano a coniugare sostenibilita' e sviluppo, c'e' 'Abruzzo Innovatur 2020', progetto pilota che mira a definire linee guida, modelli e strumenti innovativi di rigenerazione territoriale e urbana e che ha come cofinanziatori anche partner come Ance e Confindustria. Con la collaborazione dell'architetto Mario Cucinella e dello studio legale Lipani-Catricala', sono stati messi a punto il Libro Bianco sulla rigenerazione territoriale urbana e l'Agenda strategica degli interventi. Sul fronte dei progetti di ricerca da segnalare il 'Sae', Sicurezza, ambiente e sviluppo, attuato nel comprensorio turistico dell' Alto Sangro per migliorare il tasso di sicurezza degli impianti di trasporto. 

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Rifiuti, la provincia di Teramo è la prima in Abruzzo per il riciclo

Una provincia sempre piu' riciclona, di sicuro la prima in Abruzzo, in cui cresce la raccolta differenziata che quest'anno fa registrare una media del 58,89%   ma dove continua a registrarsi un'ampia forbice tra un territorio e l'altro e dove, a fronte della diminuzione della produzione di rifiuti, si sconta un problema di costi di servizio piu' alti sia della media regionale sia nazionale. Con tutti gli impianti chiusi, ad eccezione del Cirsu (che dopo una chiusura temporanea riaprira' domani mattina), la spesa del servizio di raccolta e smaltimento rimane infatti alta: 181,14 euro per abitante contro i 158,86 nazionali e i 176,77 su base regionale. Emerge dal rapporto rifiuti 2015 presentato in Provincia dal presidente Renzo Di Sabatino e dal dirigente regionale del dipartimento rifiuti Franco Gerardini. "Se i costi del servizio sono piu' alti della media sono diversi i motivi - ha detto Gerardini - Da un lato ad incidere maggiormente e' la non autosufficienza in termini impiantistici, con i costi di trasporto e smaltimento che si riverberano sulle tariffe, dall'altro va fatto un discorso a parte sull'implementazione del porta a porta. Un sistema sicuramente piu' costoso se non viene organizzato in maniera oculata rispetto al numero dei ritiri e all'applicazione delle buone pratiche ambientali". Per quanto riguarda i dati, nello specifico, sono solo 19 su 47 i Comuni che hanno superato l'obiettivo del 65% di differenziata, come previsto dalla legge. Sul podio il Comune di Torano Nuovo, con il 76,21% seguito da Montefino, Montorio al Vomano e Tossicia. Fra i Comuni sopra i 15mila abitanti il piu' virtuoso e' Giulianova, con il 68,3%, seguito da Teramo con il 62,34. Nelle posizioni di coda, invece, tre comuni della fascia montana: Castelli,con appena il 10,61%, Isola del Gran Sasso con il 14,62 e Fano Adriano con il 17, 92. Tra le migliori perfomance, infine, quelle di tre Comuni che lo scorso anno occupavano le ultime posizioni: Crognaleto, che si attesta al 68,93%, Cermignano al 64,64 e Pietracamela al 63,90. "In questi due anni ho spinto molto per anticipare il nuovo assetto regionale in tema di gestione del ciclo dei rifiuti - ha commentato il presidente Renzo Di Sabatino - C'e' sicuramente una difficolta' nel mettere insieme i 47 comuni, ma credo che insieme siano una forza economica e politica e nel 2017 continuero' ad insistere affinche' si mettano insieme per creare una societa' unica de rifiuti"

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Il bilancio dei controlli della Forestale in provincia di Chieti

Presentato il bilancio dei controlli a tappeto del Corpo Forestale dello Stato su scarichi di depuratori comunali e attivita' produttive nella provincia di Chieti. Rilevate, nell'ultimo anno, gravi carenze amministrative e strutturali. In particolare i controlli sono stati 324 cui sono seguiti 16 comunicazioni di notizia di reato, 6 sequestri e 41 sanzioni amministrative. Su 66 scarichi monitorati tra Ortona, Tollo, Orsogna, Crecchio, Arielli, Canosa Sannita, Poggiofiorito, Ari e Giuliano Teatino, sono stati contestati 33 illeciti amministrativi, per un importo complessivo di 141.000 euro. Si va da scarichi non autorizzati al mancato rispetto delle prescrizioni previste nei titoli autorizzativi. Cinque le comunicazioni di notizie di reato per l'Ente gestore e alcune cantine. Su 25 depuratori comunali controllati, poi, 14 sono risultati privi di autorizzazione allo scarico o con autorizzazione revocata e quasi tutti malfunzionanti. Nel depuratore in localita' Valle Botte di Giuliano Teatino, sono state trovate sostanze pericolose come rame e zinco, nei reflui, al di sopra dei limiti di legge. Unico dato positivo si e' registrato sul depuratore comunale di Arielli, sotto sequestro dal 2015: in questo caso grazie all'intervento della Forestale e proprio a seguito del sequestro, sono state realizzate dalla Sasi spa infrastrutture depurative suppletive e i successivi controlli hanno rilevato la non pericolosita' dei reflui industriali scaricati nel torrente antistante. Quanto ai controlli degli scarichi aziendali, il Comando Stazione Forestale di Ortona si e' concentrato prevalentemente sulle cantine: per quattro di esse, tre di Ortona ed una di Giuliano Teatino, sono scattati i sequestri del sistema fognario per scarico di acque reflue industriali prive di autorizzazione, su corpi idrici e sul suolo e sono stati denunciati i rispettivi legali rappresentanti. Rilevante la presenza sul territorio di scarichi abusivi. Tra tutti, uno scarico di acque reflue urbane a Caldari, nel territorio di Ortona, privo di qualsiasi sistema di depurazione, con parametri di Escherichia Coli esorbitanti, pari a 65.000.000 Ufc/100 ml. La Forestale ha segnalato cio' che ha accertato ai sindaci dei Comuni controllati, agli uffici regionali e alla Asl affinche' intervengano per garantire il buon funzionamento degli impianti di trattamento e depurazione delle acque, pubblici e privati.

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Ciclismo, l’Abruzzo prepara lo sprint per i campionati italiani

Ore decisive per la scelta della sede dei Campionati Italiani di ciclismo. Il presidente del Matteotti e dell'Uc Fernando Perna auspica una decisione che non vada a penalizzare il centro-sud Italia. "Siamo fiduciosi, Pescara e l'Abruzzo hanno le carte in regola per ospitare nel 2017 i campionati italiani di ciclismo" ha detto il presidente dell'U.C. "Fernando Perna", Renato Ricci, in merito alla candidatura di Pescara a ospitare nel 2017 i tricolori di ciclismo professionistico. "Oggi stesso - ha aggiunto - inviero' una lettera al neo Ministro per lo sport, Luca Lotti, affinche' possa sostenere il ciclismo nelle nostre aree gia' penalizzate dal terremoto e dalla crisi economica". Il consiglio federale della FCI non ha assegnato la sede della prova. "Il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, ha riconosciuto all'U.C. Fernando Perna qualita' organizzative e lui stesso, pubblicamente, in occasione dell'ultima edizione del Matteotti, ha promosso la candidatura dell'Abruzzo a ospitare i campionati italiani di ciclismo. Noi abbiamo fatto la nostra parte. Lo stesso presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, e' pronto a compartecipare con atti concreti. Sarebbe infatti una stonatura senza precedenti assegnare ancora una volta le prove tricolori di ciclismo a una regione del nord, snobbando il meridione". "La Regione Abruzzo, in particolare l'assessore allo sport Silvio Paolucci - ha sottolineato Ricci - sostiene convintamente la nostra candidatura, compresi gli enti locali, pronti a dare il massimo per organizzare, dopo 20 anni, il campionato italiano per professionisti (l'ultima volta risale nel 1995, con la vittoria di Gianni Bugno). Anche il presidente della Lega Ciclismo, Enzo Ghigo - ha concluso Renato Ricci - dia pieno sostegno al movimento professionistico del centro-sud e non dia ascolto alle sirene: sostenga il Trofeo Matteotti che ha 70 anni di storia".


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Bando della Regione Abruzzo contro la dispersione scolastica

 Mira a ridurre il fenomeno della dispersione scolastica il bando pubblicato sul portale della Regione Abruzzo nell'ambito del programmazione Por-Fse 2014-2020. L'Avviso dal titolo 'Rilancio dell'istruzione e formazione e sistema duale' vuole dare la possibilita' ai giovani che hanno conseguito il diploma di scuola media e non vogliono proseguire in maniera esclusiva gli studi, di essere destinatari di un percorso che coniughi formazione professionale e istruzione in modo da garantire da un lato la possibilita' che il giovane acquisisca competenze in campo lavorativo e dall'altro che acquisisca un titolo di studio di secondo grado. L'attuale avviso finanzia 16 percorsi formativi triennali di istruzione e formazione professionale, la cosiddetta alternanza scuola-lavoro, prevedendo 4 progetti per ciascuna provincia. Il percorso triennale permettera' al giovane di ottenere una delle qualifiche indicate nel Repertorio nazionale dell'offerta IeFP. Destinatari della formazione sono i giovani in eta' di obbligo d'istruzione di eta' inferiore a 18 anni che abbiano conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado. Le candidature possono essere presentate da Organismi di formazione accreditati presso la Regione Abruzzo e l'attuale bando ha anche la funzione di presentazione delle candidature da parte degli Organi di formazione. La dotazione finanziaria dell'avviso e circa 4,5 milioni di euro e ogni progetto potra' essere finanziato per un massimo di 280 mila euro circa. 

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Aggredisce la moglie dopo una lite,arrestato dai carabinieri

Ancora una donna vittima di violenza in famiglia. I fatti si sono svolti a Cepagatti dove un 36enne, in preda ai fumi dell'alcol, dopo una lite scoppiata per futili motivi, avrebbe aggredito prima la moglie e poi altri famigliari. Provvidenziale e' stato il pronto intervento dei carabinieri della locale stazione e del Norm della Compagnia di Pescara che hanno arrestato l'uomo con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I famigliari visto che la situazione stava degenerando non hanno esitato a chiamare il 112 per chiedere l'intervento dei carabinieri che hanno tentato di calmare il 36enne: l'uomo, in evidente stato di ubriachezza, ha riversato la sua rabbia contro i militari, invitandoli ad andare via senza tanti complimenti. Poi, dopo aver mandato in frantumi il vetro dell'autovettura del padre, si e' posto alla guida della vettura, ingranando la retromarcia con l'intento di andare ad urtare i mezzi dei carabinieri. Il suo tentativo e' stato pero' reso vano dall'intervento di un militare, colpito poi al braccio dallo sportello del mezzo in movimento: il carabiniere ha riportato una contusione con una prognosi di cinque giorni. 

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