Redazione Notizie D'Abruzzo

Il ct Ventura a Pescara, colloquio con Oddo e Sebastiani

Mattinata pescarese per il Ct della Nazionale Italiana Giampiero Ventura che questa mattina alle 11 e' arrivato presso il centro sportivo Poggio degli Ulivi di Citta' S. Angelo per assistere all'allenamento dei biancazzurri, intrattenendosi a colloquio con l'allenatore biancazzurro Massimo Oddo e il presidente Daniele Sebastiani, e visitando poi la struttura in cui si allenano, oltre alla prima squadra, le formazioni giovanili della societa' adriatica. Successivamente il commissario tecnico dell'Italia Ventura, accompagnato dal patron biancazzurro ha visitato il Convitto del Pescara di via Arrone, dove alloggiano i ragazzi delle squadre minori non residenti in Abruzzo.

"Piacevolmente sorpreso dal Pescara". E' il giudizio del ct azzurro Gian Piero Ventura, che nel suo tour fra le sedi delle squadre di serie A ha fatto tappa oggi in Abruzzo. "Ho visto strutture importanti che sicuramente aiutano a far crescere i giovani e offrono la giusta tranquillita' per il lavoro quotidiano della prima squadra, con foresterie, campi di allenamento, palestre. Non mi aspettavo tutto questo", confessa Ventura che concede una battuta sulla delicata situazione di classifica della squadra di Oddo: "devo dire che gli ultimi acquisti da parte del Pescara con Bovo, Stendardo, Gilardino, possono dare quel qualcosa in piu' sotto il profilo dell'esperienza, sicuramente venuta meno in questa prima parte di campionato. Sono convinto che non sia detta ancora l'ultima parola e che da qui alla fine il Pescara puo' ancora sperare". E sui tanti giovani biancazzurri chiosa: "li conosco bene, tanto che gia' ne ho convocati tre e che fanno parte di quel progetto importante che stiamo cercando di attuare soprattutto con le pre convocazioni nazionali volto alla valorizzazione di tutti quei giovani talenti italiani".

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L’inclinazione al gioco non determina l’inattendibilita’ della persona offesa

"La destinazione delle somme al gioco, al pari dell'imprenditore che si venga a trovare in una situazione di difficolta' economica dovuta ad investimenti sbagliati e che dunque si rivolge al prestito usuraria, non determina di per se' l'inattendibilita' della persona offesa". Con questa motivazione la seconda sezione penale della Corte di cassazione ha respinto il ricorso di un imputato condannato per dal Tribunale di Pescara(sentenza confermata dalla corte d'Appello di L'Aquila) alla pena di anni due e mesi sei di reclusione e a pagare 4.100 euro di multa in ordine al delitto di usura continuato in concorso

Per i giudici di Cassazione "e' escluso che l'inclinazione al gioco" della persona offesa "smentita dalla stessa, "escluda configurabilita' del delitto di usura, in quanto lo stato di bisogno - si legge nella sentenza 896 depositata ieri - puo' essere di qualsiasi natura, specie e grado ed anche, dunque, originato da debiti contratti per il vizio del gioco d'azzardo (Sez. 2, sent. n. 40526 del 12/10/2005, Rv. 232667). Lo stato di bisogno, infatti, va inteso non come uno stato di necessita' tale da annientare in modo assoluto qualunque liberta' di scelta, ma come un impellente assillo che, limitando la volonta' del soggetto, lo induca a ricorrere al credito a condizioni usurarie, non assumendo alcuna rilevanza ne' la causa di esso, ne' l'utilizzazione del prestito usurario. Di conseguenza, la destinazione delle somme al gioco, al pari dell'imprenditore che si venga a trovare in una situazione di difficolta' economica dovuta ad investimenti sbagliati e che dunque si rivolge al prestito usuraria, non determina di per se' l'inattendibilita' della persona offesa"

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Pescara, amichevole col Teramo

Sara' il Teramo l'avversario del Pescara nel match che si disputera' domani pomeriggio alle 14.30 al centro sportivo Poggio degli Ulivi di Marina di Citta' S. Angelo (Pescara). Lo ha comunicato questa mattina la societa' biancazzurra. Contro i biancorossi di Lamberto Zauli, militanti nel girone B di Lega Pro, Massimo Oddo fara' le prove generali in vista della gara di campionato in programma domenica 15 gennaio alle 15 al S. Paolo di Napoli. Previsto anche l'impiego dell'ultimo arrivato, il 20enne centrocampista argentino Andres Cubas (ex Boca Juniors) che e' pero' in attesa del transfert.

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Vertice sul futuro del porto di Pescara con Giampieri

Rilancio e valorizzazione, attraverso una strategia condivisa, del porto di Pescara. E' stato il tema principale della riunione che si e' svolta questa mattina nella sede della Guardia Costiera, dove hanno partecipato il presidente della giunta Luciano D'Alfonso, il presidente dell'Autorita' di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, il direttore marittimo della Guardia Costiera, Enrico Moretti, il sindaco Marco Alessandrini, il presidente di Tua, Luciano D'Amico, e i rappresentanti della marineria pescarese. Il presidente Luciano D'Alfonso, nel suo intervento, ha elencato le iniziative che sono state assunte e programmate per il rilancio del porto di Pescara. Tra i punti principali ci sono l'approvazione del piano regolatore portuale (deliberato dopo 49 anni di attesa) e considerato la stella polare dell'intero progetto di valorizzazione dell'area, i lavori del taglio della diga foranea (esecutivi dopo dieci anni e una spesa prevista di 3 milioni e 500mila euro), il dragaggio del porto e, non per ultimo, interventi infrastrutturali (per 15 milioni di euro) mirati a migliorare la viabilita' interna e la sicurezza degli operatori marittimi.

Sono state infine collaudate e accese oggi le telecamere, installate sette anni fa, per il monitoraggio delle aeree portuali del porto di Pescara collegate con la sala operativa della Guardia Costiera, e programmata la progettazione di parabordi per evitare incidenti ai mezzi marittimi in manovra nel porto canale. 

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Riparte la “transiberiana d’Italia”

Al via la stagione invernale degli attesi 'Treni della Neve' sulla Transiberiana d'Italia, la linea ferroviaria Sulmona-Isernia. Le partenze da Sulmona, programmate da tempo dalla Fondazione FS Italiane e dall'associazione LeRotaie, prevedono il viaggio andata e ritorno a bordo delle caratteristiche carrozze d'epoca per raggiungere le stazioni d'alta quota della linea, praticare le tante attivita' di svago ed escursioni sulla neve previste presso la stazione di Palena e visitare i paesi di Pescocostanzo, Roccaraso e Campo di Giove, facilmente raggiungibili con il treno e balzati in questi giorni agli onori delle cronache nazionali proprio per l'eccezionale nevicata che li ha interessati. I partecipanti, senza dover usare l'auto su strade di montagna, avranno l'opportunita' di viaggiare sull'antico e suggestivo convoglio degli anni '30 per godere dal finestrino di uno spettacolo completamente bianco. Si comincia domenica 15 gennaio, per poi proseguire domenica 22/1; a febbraio nelle prime due domeniche, 5 e 12, quest'ultima con partenza da Isernia.

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Abruzzo nella morsa del gelo, meno 19 gradi a Navelli

Abruzzo nella morsa del gelo, dopo le frequenti nevicate dei giorni scorsi: in particolare nell'aquilano la temperatura e' scesa quasi ovunque sotto zero, registrando anche -19,4 gradi sulla piana di Navelli. Sulla costa la temperatura e' vicina allo zero e si segnala il pericolo di ghiaccio soprattutto sulle strade che non sono state pulite dalla neve nei giorni scorsi. Sono 2.000 al momento, secondo le stime dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara, le utenze rimaste senz'acqua: i problemi principali sono dovuti ai contatori ghiacciati: in corso di sostituzione almeno 1.500 unita'. Poi ci sono guasti e rotture, difficili da individuare per la presenza della neve. La situazione potrebbe tornare alla normalita' entro le prossime 36 ore, tenendo conto pero' dell'evolversi delle condizioni meteorologiche. Scuole chiuse oggi in molti Comuni del pescarese e del chietino: un netto miglioramento delle condizioni meteo dovrebbe arrivare solo domani, con l'innalzamento delle temperature, ma gia' per la serata di venerdi' si attende un'altra perturbazione che potrebbe portare ancora neve anche a bassa quota.

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I Cascella e la ceramica

Giovedì 19 gennaio alle ore 17.00, nel Museo Cascella in Via Marconi 45 a Pescara, si terrà il primo dei quattro appuntamenti del ciclo "I Cascella e la ceramica" organizzato dalla Delegazione FAI di Pescara. Dopo i saluti del Presidente della Provincia Antonio Di Marco, dell'Assessore alla cultura Giovanni Di Iacovo e dell'Assessore alle tradizioni cittadine Paola Marchegiani per il Comune di Pescara, Massimo Lucà Dazio, Presidente regionale del FAI, e Rosaria Morra, Capo Delegazione provinciale di Pescara, presenteranno l'evento Salotto FAI: "Basilio e i figli a Rapino". Franco G. Maria Battistella e Loris Di Giovanni parleranno delle origini della maiolica a Rapino e racconteranno delle frequentazioni locali del capostipite della famiglia sin dalla fine dell'Ottocento, della sua presenza con Fedele Cappelletti nel 1905 alla Mostra di Arte Antica Abruzzese di Chieti e del suo trasferimento, tra il 1917 ed il 1918, nella cittadina alle falde della Majella per apprendere la tecnica nella più antica bottega, quella dei Bozzelli. Verrà documentata, attraverso immagini e l'esposizione di esemplari sino ad oggi mai esibiti, la produzione ceramica dei primi anni dell'artista affiancata alle maioliche dei protagonisti locali ed a quelle dei suoi continuatori ed epigoni. Inoltre sarà analizzato il rapporto di Basilio ceramografo con l'architettura.

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Un Parco del Mare Adriatico

Il mare Adriatico è lo spazio pubblico condiviso delle Regioni che costituiscono la Macroregione Adriatico-Ionica nei cui territori costieri vivono attualmente circa 28 milioni di persone di varia nazionalità. All'interno di questo contesto territoriale l'Adriatico è il grande malato di cui prendersi cura prima di ogni altra cosa. Il suo habitat naturale, infatti, è in grave pericolo; è una delle aree più a rischio del Mediterraneo per la sua forma di mare chiuso e per la presenza delle maggiori rotte navali per il trasporto di petrolio verso il nord. Il rischio derivante dal rilascio accidentale di petrolio o di altre sostanze tossiche e pericolose è molto alto e può avere conseguenze disastrose per il suo delicato ecosistema, per le attività di sfruttamento delle risorse marine, sempre meno ricche e disponibili, per il bellissimo paesaggio costiero, in parte compromesso e da riqualificare.

Il più forte dei "No" alla petrolizzazione e a tutte le piattaforme che vogliono piantarsi a due passi dalle sue coste non sarà sufficiente a salvare questo mare, nonostante la battaglia appena vinta in modo esemplare su Ombrina.

Il passaggio dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili è il passaggio epocale da compiere, come lo fu l’avvio della rivoluzione industriale basata sul carbone, sul petrolio e sulle altre energie fossili. Un passaggio per nulla scontato e che può essere il frutto solo di una nuova consapevolezza ambientale globale legata ad una economia sostenibile e di una politica che sappia interpretarla.

 

Un parco per la difesa del mare

Il mare Adriatico è una grande risorsa da salvaguardare e valorizzare attraverso una strategia di azioni integrate e coordinate delle istituzioni locali, di quelle statali, regionali e del suo intero bacino.

Una tale strategia può convergere nella proposta di istituzione da parte della Macroregione Adriatico-Ionica del Parco del Mare Adriatico; è ciò che si propone con il presente manifesto. Un Parco inteso non solo come strumento di tutela della sua biodiversità ma anche come il luogo della programmazione del risanamento dell'ambiente marino e della valorizzazione delle attività produttive compatibili che vi si svolgono, a partire dalla pesca e dal turismo.

Un Parco che organizzi innanzitutto una rete di strutture di ricerca e didattico museali sui temi della difesa del mare e delle sue ricche caratteristiche biologiche e naturali, per la conservazione delle tipicità della pesca e di vita sulla costa; che punti alla valorizzazione turistica delle città e dei giacimenti culturali e artistici diffusi lungo le sue coste, alla sostenibilità e al potenziamento del trasporto via mare e dei suoi porti, allo sviluppo di energia rinnovabile attraverso impianti che sfruttino i flussi e i movimenti ondosi in corrispondenza delle barriere artificiali dei moli e delle dighe foranee dei porti. Un Parco nel quale gli operatori della pesca siano i veri protagonisti della tutela della biodiversità attraverso una oculata gestione degli stock ittici e utilizzino il più diffuso sistema di pesca adriatico con reti da traino per pulire e rigenerare il fondale marino riportandolo alla vita. Un Parco infine che sia lo strumento principale per coordinare e integrare idee, progetti e azioni legati a finanziamenti nazionali, regionali e europei.

 

Un Parco della polis adriatica

 

Il territorio abitato della costa adriatica è il risultato di contaminazioni sviluppate e coltivate nei secoli tra Oriente e Occidente e tra Nord e Sud.

La sua fondazione è classica: da lì veniamo, figli in fuga con i propri padri sulle spalle e i figli per mano. Lungo queste coste approdano oggi a rischio della stessa vita popolazioni disperate che si allontanano dalle distruzioni e dagli orrori in un esodo senza fine e che tuttavia bisogna affrontare. Le città di fondazione delle nostre coste hanno retto l'impatto di irruenti e sanguinosi conflitti per secoli, fino alla metà del novecento, poi sono letteralmente esplose e si sono perse nell'urbanizzazione infinita del mondo contemporaneo, il nostro mondo. Pur costituendo una parte rilevante del patrimonio storico e artistico del Mediterraneo, allo stato attuale le città adriatiche sono poco valorizzate, sia dal punto di vista culturale e politico, sia dal punto di vista economico e infrastrutturale, come rete di porti, di attività marinare, commerciali, relazionali, turistiche.

Le città dell'Adriatico, ad eccezione dei loro antichi centri storici, sono oggi in gran parte aree urbanizzate indistinte e senza qualità; nella loro espansione incontrollata e continua divorano suolo, energia, risorse. Il Parco dovrà necessariamente porsi l'obiettivo di una rigenerazione sostenibile e integrata dei fronti d'acqua e delle sue stesse periferie, individuando gli ambiti territoriali e urbani corrispondenti ai problemi complessi da affrontare, come l'inquinamento, la mobilità e il sistema dei trasporti, il consumo energetico, l'integrazione sociale e culturale. La rigenerazione delle città e dei sistemi urbani della costa può fondarsi sulla realizzazione e lo sviluppo di spazi pubblici e privati destinati alla cultura, all'arte, al verde, all'innovazione, alla scienza e alla divulgazione scientifica, oltre che sulla realizzazione di sistemi di trasporto alternativi ciclo pedonali e metropolitani sostenibili, sull'efficientamento e la riqualificazione energetica. Il Parco, mentre conserverà e valorizzerà la memoria e la storia secolare di queste città e delle civiltà che le hanno prodotte, ne costituirà la rete organizzata e dinamica, l'anima progettuale e progressiva.

 

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Maltempo in Abruzzo, scuole chiuse in molti comuni

Resteranno chiuse anche domani 11 gennaio, a causa del protrarsi del maltempo, le scuole di ogni ordine e grado nei Comuni di Chieti, Pescara, Spoltore, Montesilvano, Roseto, Giulianova, Ortona, Orsogna, S.Salvo, Vasto, Crecchio, Cepagatti, Penne, Citta' S.Angelo, Tollo, Treglio, Canosa Sannita, Bucchianico, Lanciano, Fossacesia, Mozzagrogna, S.Maria Imbaro, Rapino, Pizzoferrato, Guardiagrele. A Chieti le scuole resteranno chiuse anche giovedi' 12 gennaio, mentre a Crecchio saranno chiuse fino a sabato 14. In considerazione del perdurare delle avverse condizioni meteorologiche e dei conseguenti disagi nella circolazione stradale ancora presenti, sia nelle aree interne che lungo la costa, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ha chiesto ai sindaci dei Comuni di Pescara, Popoli, Torre de' Passeri, Montesilvano, Penne, Citta' S.Angelo, Cepagatti e Alanno, di sospendere anche per domani, l'attivita' didattica negli istituti di competenza provinciale nei loro territori

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Ossido di grafene contro le infezioni batteriche

La tecnica imita la natura. Per contrastare i rischi di infezione in sala operatoria, i medici potrebbero presto avere a disposizione strumenti rivestiti di ossido di grafene ispirati alle rugosita' tipiche del granchio che, grazie alla struttura del suo carapace, non viene attaccato dai batteri. L'idea e' di un gruppo di ricercatori dell'Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr), dell'Istituto di fisica e microbiologia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore (Ucsc) di Roma, del Dipartimento di fisica dell'Universita' Sapienza di Roma e del Dipartimento di scienze chimiche dell'Universita' degli Studi dell'Aquila, con un lavoro pubblicato sulla rivista Scientific Reports. La ricerca e' stata finanziata dal Consiglio di ricerche europeo (Erc).

"L'European Center for Diseases Prevention and Control (Ecdc) ha dichiarato che dal 2009, in Europa, oltre 400.000 persone hanno sviluppato infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. Abbiamo quindi l'esigenza di maturare nuove strategie per la difesa di superfici sensibili come quelle delle protesi e dell'attrezzatura chirurgica", afferma Claudio Conti, direttore dell'Isc-Cnr, professore presso il Dipartimento di fisica della Sapienza e coautore dello studio".

"Per farlo - aggiunge - siamo partiti dalle soluzioni offerte dalla natura, imitando, per il rivestimento di questi strumenti, l'involucro esterno del granchio, che grazie alla sua rugosita' respinge i batteri". I ricercatori hanno potenziato l'efficacia di questo approccio impiegando il grafene, di cui sono gia' note le proprieta' antimicrobiche. "Abbiamo realizzato un rivestimento con un idrogel a base di ossido di grafene", prosegue Massimiliano Papi, professore presso l'Istituto di fisica e microbiologia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore e coautore della ricerca. "L'azione antibatterica e' dovuta alla struttura in fogli, delle dimensioni di qualche nanometro, dell'ossido di grafene, in grado di tagliare la membrana della cellula batterica o di avvolgerne la superficie, contrastando cosi' lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci". Tale meccanismo di base, di natura meccanica, e' amplificato da una tecnica di laser printing scoperta dal team di ricerca: la supercavitazione laser. "L'azione del laser permette di massimizzare l'esposizione dei fogli di grafene secondo un pattern progettato proprio sulla rugosita' tipiche del carapace del granchio. Analisi morfologiche e del rilascio degli acidi nucleici da parte di cellule di Staphylococcus aureus, Escherichia coli e Candida albicans hanno evidenziato che l'azione del rivestimento e' sia batteriostatica che battericida, ossia blocca e uccide, arrivando a sopprimere il 90% dei batteri: un risultato rilevante, una svolta nel campo delle tecnologie dei materiali biomedici, perche' la soluzione fornita e' versatile, economica e a basso impatto tossicologico", conclude Conti.

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