Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara show contro il Genoa, 5-0 per gli uomini di Zeman

Con una prestazione strepitosa il Pescara dell''esordiente' Zeman travolge con un roboante 5-0 il Genoa di Juric, apparso svogliato e mai in partita. Partenza sprint degli abruzzesi che sorprendono con un avvio su ritmi forsennati il grifone di Juric che, dopo appena cinque minuti di gara, cade sullo spunto individuale di Cerri, schierato al posto di Gilardino da Zeman, bravo a involarsi su una ripartenza e fortunato sulla conclusione a trovare la deviazione, tanto decisiva quanto goffa, di Orban che sulla linea di porta non riesce a controllare il pallone spedendolo in rete. Lo schiaffo subi'to innesca la reazione dei liguri che, seppur in modo confuso, provano immediatamente a riorganizzarsi ma l'undici pescarese e' ben organizzato e, dopo aver assorbito la reazione degli avversari, al 19', trova il doppio vantaggio: dalla sinistra, Biraghi serve con un passaggio filtrante Caprari che con una conclusione di punta batte Lamanna per il momentaneo 2-0. La grinta e la dinamicita' messe in campo dal Pescara stordiscono il Genoa che, alle corde e in bali'a della manovra biancazzurra, prova a tornare in partita ma la veemenza offensiva e il pressing a tutto campo dei padroni di casa non permettono agli avversari di organizzare una valida controffensiva e, al 31', il Pescara si porta sul 3-0 grazie alla sortita offensiva di Benali che, servito alla perfezione da Memushaj, a tu per tu con Lamanna non sbaglia chiudendo di fatto i primi 45 minuti di gara

Al ritorno in campo dagli spogliatoi, il Pescara non toglie il piede dall'acceleratore e, tra il 5' e il 7', la squadra di Zeman va vicinissima al quarto gol prima con Caprari, stoppato con un bell'intervento in tuffo di Lamanna, e poi con Benali, che da ottima posizione conclude di potenza al volo senza pero' inquadrare la porta. Piu' quadrato e di certo maggiormente determinato, il Genoa prova ad approfittare del vistoso calo fisico accusato dai pescaresi e, al 17', la lunga azione manovrata del grifone trova sfocio nel colpo di testa di Pinilla che sorprende Bizzarri ma il pallone lambisce il palo salvando l'ex estremo difensore del Chievo. Nonostante la reazione d'orgoglio dei liguri, il Pescara argina bene le folate offensive genoane senza pero' rinunciare alla fase d'attacco e, al 26', Memushaj innesca il contropiede per i padroni di casa ma Benali, tutto solo in area, non approfitta della situazione favorevole lasciandosi letteralmente sfuggire il pallone a pochi passi dalla linea di porta. La verve offensiva pescarese annichilisce il Genoa che, scomparso dal campo, al 36', si inchina all'assolo di uno scatenato Caprari che prima fa ammattire la difesa ligure e poi conclude con un tiro a giro per il quarto gol del Pescara . Vorace e mai sazio l'undici di Zeman approfitta fino in fondo della giornata no della squadra di Juric e poco prima del triplice fischio, al 42', Cerri firma il 5-0 finale, su assist di Zampano, che regala la prima vittoria sul campo (a tavolino l'altro successo sul Sassuolo) al Pescara dopo 25 giornate.

 "Non abbiamo fatto tutto, ma i ragazzi hanno fatto sapere che si impegnano, che sono concentrati. Siamo contenti per aver finalmente rotto l'incantesimo". Zdenek Zeman si gode lo strepitoso ritorno sulla panchina del Pescara, che dopo 25 partite vince finalmente la prima partita sul campo strapazzando per 5-0 un Genoa irriconoscibile. "I tifosi? Non voglio fare delle scelte, dico che mi piacerebbe se venissero ad aiutarci, oggi ce l'abbiamo fatta anche senza loro, spero si convincano - afferma il tecnico boemo ai microfoni di Premium Sport -. Gli schemi? Il gol su calcio d'angolo l'abbiamo provato una volta, con altre squadre ho provato per anni e anni senza mai riuscirci...Potevo fare poco in due giorni con le indicazioni che ho dato, ma i movimenti li hanno presi sul serio e ci sono riusciti. Contento per loro, basta che non pensino sia finita". Zeman poi lancia una stoccata al suo predecessore, Massimo Oddo: "Non li ho trovati bene fisicamente. Martedi' cominciamo a lavorare sul serio, faremo i mille metri e anche i gradoni. Cambiare non e' mai facile, mancava l'applicazione. Speriamo di continuare a lavorare con l'entusiasmo, come singoli non abbiamo dei giovanissimi, abbiamo qualche vecchio, che voglio fare giocare. Cerri pero' che e' giovane ha fatto una grande partita". A chi gli chiede se abbia ricevuto altre proposte in questi mesi, Zeman ammette che "si', all'estero si', lontano dall'Italia, ma non dalla Cina. Li' non mi conoscono, e poi - conclude - non e' cosa per me". 

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Tre ristoranti etnici chiusi dai Nas

Sporcizia diffusa, irregolarita', carenze strutturali e in materia di autocontrollo e rintracciabilita' degli alimenti. E' quanto hanno accertato i Carabinieri del Nas di Pescara nel corso di una serie di ispezioni in ristoranti asiatici e arabi. Il bilancio e' di tre esercizi sottoposti a sospensione immediata dell'attivita', due a Pescara e uno nella Marsica, oltre 50 chilogrammi di sushi avviati alla distruzione e sanzioni complessive per 10mila euro.

A Pescara, in un ristorante del centro, i militari del Nas hanno rilevato importanti carenze igienico sanitarie, strutturali e gestionali, sia in tema di autocontrollo sia in materia di procedure di rintracciabilita' degli alimenti. Unitamente al personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl, e' stata immediatamente disposta la sospensione dell'attivita'. Analogo provvedimento e' stato adottato nei confronti di un bar tavola calda, nella zona della stazione centrale, all'interno del quale venivano preparate e somministrate pietanze asiatiche.

Il retro bancone, i vani tecnici e l'area per la preparazione degli alimenti erano in condizioni igienico sanitarie e strutturali tali da imporre subito la sospensione, da parte della Asl. In un altro ristorante a cucina orientale, nella Marsica, i carabinieri del Nas di Pescara e il personale della Asl dell'Aquila si sono imbattuti in locali per la preparazione e conservazione degli alimenti tenuti in gravi condizioni igienico sanitarie, con presenza di sporcizia diffusa, incrostazioni, muffe e unto.

I militari per la tutela della salute hanno inoltre rilevato che l'operatore effettuava lavorazioni per la preparazione e somministrazione di pesce destinato ad essere consumato crudo o praticamente crudo, in maniera difforme rispetto a quanto previsto nel piano di autocontrollo aziendale. Per questo motivo sono stati avviati alla distruzione oltre 50 kg di prodotti ittici e preparazioni gastronomiche, quali sushi e sashimi, non rintracciabili e potenzialmente pericolosi per la salute. L'attivita' ristorativa e' stata immediatamente sospesa e potra' riprendere solo dopo che il personale sanitario avra' verificato il ripristino delle condizioni igienico sanitarie. 

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CO.GE.D. superata 3-0 in casa dalle laziali del Sant’Elia

Fallisce il ritorno alla vittoria la CO.GE.D., superata 3-0 in casa dalle laziali del Sant’Elia. Pur non avendo più nulla da chiedere al campionato, già da tempo fuori dalla lotta retrocessione ma troppo lontane per ambire ai playoff, le ragazze di mister Piero Lollo hanno affrontato la gara con grande applicazione e grinta, portando a casa tre set comunque combattuti. Da parte biancorossa, qualche rimpianto per un primo set giocato punto a punto e per le solite partenze ad handicap, che hanno obbligato le biancorosse a sfiancanti rincorse sia nel secondo che nel terzo set. Ancora problemi in difesa e in battuta. 12 punti alla fine per Lucia Di Bacco, ma nessun’altra in casa CO.GE.D. arriva in doppia cifra; dall’altro lato, mattatrici Botarelli, con 18 punti, e Di Nardi, con 15, ma tutta la squadra laziale ha giocato una prova gagliarda e di sostanza.

“Era una partita in cui potevamo strappare dei punti, o quantomeno giocarcela meglio – ha dichiarato a fine partita il tecnico Alceo Esposito –. Le nostre avversarie, come è giusto che sia, sono venute qui per vincere e se la sono giocata al meglio, mentre noi abbiamo commesso i soliti errori. Sarà certamente dovuto alla giovane età, ma le nostre ragazze spesso faticano a mettere in pratica anche quelle poche indicazioni che cerchiamo di dare prima della partita, come il battere su una determinata avversaria e non sul libero, l’evitare di fare pallonetti, il non forzare la battuta (specie quando siamo in rimonta e, con Sant’Elia in difficoltà, era sufficiente mettere la palla dall’altro lato): sembrano piccole cose ma invece, alla lunga, ti fanno perdere le partite. Poi continuiamo ad iniziare male i set, consumando poi tante energie in rimonte che ci riescono pure, ma una volta arrivate punto a punto ci manca poi il guizzo decisivo. Fortunatamente, in attesa della partita di Sabaudia a Brindisi, tutte le nostre concorrenti per la salvezza hanno perso, ma da qui alla fine della stagione dobbiamo cercare di strappare un jolly, come fu all’andata contro PVG Bari: fare punti in partite che non siano scontri diretti”.

Tabellini

CO.GE.D Pallavolo Teatina – Assitec 2000 Sant’Elia 0-3 (22-25, 19-25, 21-25)

 

CO.GE.D Pallavolo Teatina: Bozzetto (L), Furlanetto 2, Negroni 1, Di Bacco 12, Matrullo 8, Cocco 2, Rossi 5, Ragone 8, Romano 4, Perna (K) 4, Michetti (L)

 

Assitec 2000 Sant’Elia: Pantano 6, Borghini 4, Di Nardi 15, Kabunda 6, Dakaj 2, Botarelli 18, Impagliazzo 3, Vitozzi (L)

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Terremoto, Tajani: dall’Europa fino a due miliardi di euro di risorse

Ha parlato delle popolazioni terremotate del centro Italia sin dal breve discorso di insediamento. Antonio Tajani, nuovo presidente del Parlamento europeo, si appresta a visitare le zone colpite dal sisma, tra Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, insieme ai sindaci e al capo della protezione civile Fabrizio Curcio. "Il 15 febbraio - spiega Tajani al Messaggero - l'Italia ha inviato alla Commissione europea la stima globale dei danni, che è di 23,5 miliardi. La Commissione farà immediatamente la proposta d'intervento al Parlamento europeo e il Parlamento dovrà votarla. Secondo me, alla fine la cifra complessiva erogata, tra fondo di solidarietà e fondi strutturali Ue, potrebbe avvicinarsi ai due miliardi".

Per Tajani, "in aggiunta a queste risorse per la ricostruzione, si possono usare i fondi strutturali destinati alle Regioni. Un investimento che non prevede soldi italiani, perché in questo caso e in via eccezionale la Commissione ha proposto di consentire un non co-finanziamento. Ma per la disponibilità di questi soldi molto dipenderà dalle Regioni". In particolare, informava una nota della Protezione civile, domenica 19 febbraio, il presidente Tajani e l'ingegnere Curcio saranno dapprima a Pieve Torina per poi proseguire verso Camerino (intorno a mezzogiorno), San Ginesio e Tolentino per concludere la visita a San Benedetto del Tronto. Nella giornata di lunedì, invece, alle ore 10.00 il Presidente Tajani e l'ing. Curcio saranno ad Amatrice per poi spostarsi su Norcia dove dovrebbero essere intorno alle 13. 

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Vescovi di Abruzzo-Molise: la Chiesa vicina ai problemi della gente

 "Non solo cattedrali. La Chiesa di oggi ha bisogno di essere presenza e sostegno nella vita quotidiana della gente". Con queste parole il segretario della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana mons. Camillo Cibotti scandisce il nuovo imperativo dei credenti d'oggi. Si conclude con questa consapevolezza il convegno 'Sognate anche voi questa Chiesa' che ha visto insieme gli undici vescovi dell'Abruzzo e del Molise e 300 delegati provenienti da tutte le realta' del territorio. Scelte mirate e nuovi progetti caratterizzeranno l'azione della Chiesa del futuro. Un programma che si articola tenendo conto delle nuove esigenze sociali e culturali. Lo hanno ben evidenziato le relazioni conclusive di monsignor Bruno Forte, presidente della CEAM, e dei sociologi Attilio Danese e Paola Di Nicola. "Evangelizzare, accompagnare e integrare - ha spiegato mons. Forte, a chiusura dell'incontro - sono i tre verbi chiave da tener presente e tradurre in realta' per sostenere la famiglia oggi. In una societa' dove vige la cultura del provvisorio, occorre proporre in tutte le forme e occasioni il messaggio che la famiglia rappresenta una risorsa e non un problema. E' dunque necessario accompagnare i giovani che si preparano al matrimonio e nello stesso tempo accogliere le famiglie, anche quelle 'ferite'. Nelle due regioni analizzate, considerando anche gli immigrati, e' sotto la soglia di una condizione di vivibilita' un quarto delle famiglie, pari a piu' di 80 mila persone, mentre in alcune aree la disoccupazione giovanile, come abbiamo visto, ha quasi raggiunto il 60%. Le famiglie con figli sono sempre piu' a rischio poverta' ed esclusione sociale. Il tasso sale al 48,3% per le coppie con tre o piu' figli rispetto al 39,4% dell'anno scorso e raggiunge il 51,2% se si tratta di minorenni. In particolare per le persone che vivono in coppia con almeno tre figli l'impossibilita' di far fronte a una spesa imprevista di almeno 800 euro e' passata dal 48,1% al 52.8%, mentre la quota di chi e' in arretrato con mutui, prestiti o bollette passa dal 21,7% del 2014 al 30,4% del 2016". 

"Ascoltare, provocare e coinvolgersi - ha proseguito mons. Forte - sono invece i verbi che vanno messi in atto con i giovani che chiedono di essere ascoltati, senza pregiudizi e senza paure". "I giovani - ha sostenuto - non vogliono maestri che insegnino dall'alto di una cattedra, ma testimoni che li affianchino o li precedano in maniera convincente. I giovani, anche in Abruzzo e Molise, restano 'figli' sempre piu' a lungo: quattro giovani su dieci tra i 25 e 34 anni, vivono ancora nella famiglia d'origine; il 45% dichiara di restare in famiglia perche' non ha un lavoro e/o non puo' mantenersi autonomamente; la disoccupazione giovanile e il precariato risultano essere il dramma piu' grande che oramai vivono tutte le famiglie. La mancanza di lavoro e' un problema reale, anzi, e' 'il' problema in questo momento, che colpisce la maggior parte delle famiglie, sviluppando una nuova poverta'. C'e' una forte mobilita', un forte precariato, un lavoro nero o sottopagato, che genera un'instabilita' psicologica e relazionale delle persone, rendendo piu' difficile il pensare a prospettive per il futuro, come formare una famiglia. Il paradigma del lavoro come 'impiego' si sta esaurendo con una progressiva perdita dei diritti lavorativi e sociali, in un contesto di perdurante crisi economica che coinvolge fasce sempre piu' ampie della popolazione". "Conoscere, personalizzare, condividere - ha sottolineato - queste le scelte da fare riguardo ai poveri. Ci sono poverta' fisiche e poverta' spirituali, poverta' materiali e poverta' culturali. Ci sono poveri fra i giovani e gli adulti, fra i bambini e gli anziani. Occorre poi personalizzare, mettere al centro la persona, nella piena consapevolezza che il povero non e' un oggetto ne' tanto meno un sacco da riempire, ma una persona umana, da rispettare, promuovere, amare. Condividere perche' ogni intervento verso i poveri va inteso come una condivisione reciproca, uno scambio. Non c'e' nessuno cosi' povero che non abbia qualcosa da offrire all'altro".

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Manzi (Uilm): Sevel riparte, ma guardiamo al territorio

"Salutiamo con soddisfazione le nuove 130 assunzioni annunciate dalla Sevel le quali, sommate ai 250 contratti a termine gia' presenti, lasciano sperare che insieme alla crescita produttiva si torni alla ripresa di una nuova occupazione". E' quanto scrive in una nota il segretario Uilm Chieti-Pescara, Nicola Manzi. "L'organico a tempo indeterminato della Sevel, dopo le fuoriuscite dei pensionabili e le dimissioni degli anni precedenti, a dicembre 2016 e' sceso a 6.056 dipendenti, se consideriamo che gradualmente i trasfertisti stanno rientrando negli stabilimenti di provenienza, e' evidente che il numero degli occupati della Sevel e' destinato a salire. Alla direzione aziendale chiederemo di valorizzare il territorio utilizzando meno trasfertisti e puntando sull'occupazione locale". "La Sevel dei record produttivi si riassume cosi': per gli anni 2014, 2015 e 2016 i veicoli prodotti sono stati rispettivamente 230.000, 260.800 e 290.009. Per il 2017 i veicoli da produrre dovrebbero eguagliare lo scorso anno. Il 2017 per quanto riguarda il capitolo salario e' da considerare positivo per i dipendenti Sevel, visto che prenderanno un premio complessivo di euro 1.538 medi, che rappresentano la somma di 1.230 euro, per l'efficienza raggiunta lo scorso anno, e 308 euro per la redditivita' di quest'anno". 

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Discarica di Bussi, l’elenco dei risarcimenti fissati dai giudici

Lungo l'elenco di risarcimenti a favore di enti pubblici abruzzesi a carico dei 10 imputati (dei 19) condannati a L'Aquila nel processo d'Appello sulla mega discarica di Bussi sul Tirino della Montedison. Il collegio giudicante, guidato da Luigi Catelli, ha disposto risarcimenti immediati come provvisionali e rimborso delle spese processuali alle parti civili per complessivi 3 milioni 716 mila euro, di cui circa 600mila per le parcelle legali dal primo grado di giudizio. Ma la quota dei risarcimenti del danno sara' di certo piu' ingente perche' saranno stabiliti in un giudizio separato, una maxi causa civile pero' destinata a durare molti anni nei vari gradi. Nel frattempo ci sono le provvisionali da liquidare subito; secondo qualche legale non sara' facile recuperare le somme, con il dibattito gia' aperto su come dovranno essere impiegati dagli enti, e idee che gia' circolano di impiegarli nella bonifica o nello studio delle discariche. Ecco gli enti che dovranno essere risarciti: Ambito territoriale ottimale (Ato) 4 Pescarese, 1,01 milioni di euro; Regione Abruzzo, 500 mila euro; commissario delegato per il bacino Aterno-Pescara, 500 mila; Provincia di Pescara, 200 mila euro; Comune di Pescara, 200 mila euro; famiglia Domenico Bucci, Katiuscia Setta, Antonio Bucci e Francesco Bucci, 200 mila euro; Comune di Bussi sul Tirino, 100 mila euro; Comune di Tocco da Casauria, 100 mila euro; Comune di Castiglione a Casauria, 100 mila euro; Comune di Chieti, 50 mila euro; Comune di Torre de' Passeri, 40 mila euro; Comune di Popoli, 30 mila euro; Comune di Alanno, 30 mila euro; Comune di Spoltore, 25 mila euro; Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), 25 mila euro; Wwf Italia, 10 mila euro; Legambiente, 10 mila euro; associazione Mila Donna Ambiente, 5 mila euro; associazione Ecoistituto Abruzzo, 5 mila euro; associazione Italia Nostra, 5 mila euro; associazione Marevivo, 5 mila euro; associazione Codici Abruzzo, 5 mila euro.

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Roseto, vertice operatori turistici e Comune per il rilancio dell’immagine della città

Assemblea generale, questa mattina, degli operatori turistici rosetani nella sala consiliare del Comune di Roseto. La riunione è stata convocata dall’amministrazione comunale con tutte le associazioni che operano nel settore commerciale, turistico, ricettivo della città.

L’incontro, presieduto dal sindaco, Sabatino Di Girolamo, ha visto la partecipazione degli assessori alla Cultura e al Turismo, Carmelita Bruscia, dell’assessore al Commercio, Antonio Frattari, dei consiglieri Saverio Marini, Marco Angelini, Simone Aloisi e di una folta partecipazione di tutti i rappresentanti dei settori balneatori, bed and breakfast, campeggiatori, commercianti, albergatori. Il tema del meeting è stato quello di una adeguata programmazione della promozione della città e del calendario di manifestazioni estive.

“La riunione”, spiega il primo cittadino, “è stato un primo approccio con tutte le associazioni di settore, assolutamente positivo. Sono già emerse delle idee che il Comune recepirà di buon grado per migliorare la qualità dell’offerta turistica. Si è sottolineata in particolare la necessità di promuovere adeguatamente la nostra città e tutto il territorio della costa abruzzese in un momento di particolare criticità per la regione. In questo periodo, infatti, l’Abruzzo, nella sua interezza, viene erroneamente identificato dai media come coinvolto nei problemi collegati al terremoto e al maltempo. Con gli operatori il Comune ha già predisposto alcune iniziative per eliminare questo equivoco in vista della prossima stagione estiva, per scongiurare il pericolo di disdette o di mancate prenotazioni. Esprimo la massima soddisfazione per la collaborazione e lo spirito con cui si è svolta la riunione. Ho trovato negli operatori”, conclude Di Girolamo, “un estremo interesse verso un lavoro comune con l’amministrazione, una volontà di cooperare per il futuro e una disponibilità a condividere il loro grande patrimonio di conoscenza del settore”.

Al termine dell’incontro si è deciso di creare un tavolo permanente per coordinare le idee e le iniziative di tutti gli interessati, al quale parteciperà un rappresentante per ognuna delle associazioni coinvolte.

 

 

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Visite professionalizzanti a Parigi e Firenze per l’Its Moda Pescara

È stato un inizio di anno denso di appuntamenti importanti quello degli studenti dell’its moda pescara. I partecipanti ai corsi di Progettazione del prodotto moda e di Branding, marketing e comunicazione del prodotto moda, rispettivamente, sono stati accompagnati a due importanti appuntamenti del mondo fashion: la fiera per i professionisti Première Vision al parco delle Esposizioni di Parigi e a Pitti Uomo a Firenze (con visite anche al Museo Gucci e al Museo del tessuto di Prato).

Visite professionalizzanti durante le quali gli iscritti hanno potuto confrontarsi concretamente con il mondo del lavoro, con il settore nel quale riusciranno presto a introdursi.

A Firenze il docente Mimmo Di Tizio ha fatto da cicerone illustrando e sottolineando le novità, le caratteristiche principali, le idee di una rassegna conosciuta a livello mondiale come Pitti Uomo. A seguire le interessanti osservazioni al Museo del tessuto di Prato e al Museo Gucci. Tre giorni intensi di incontri, illuminazioni, apprendimento, conoscenza, professionalità. Con lui c'erano gli studenti: Gianmarco Caselgrandi, Marianna Celli, Martina Cerroni, Simona Colucci, Donatella Console, Valentina Cutilli, Eleonora Di Giuliantonio, Ludovica Di Francesco, Davide Di Padova, Sara Falasca, Beatrice Fratamico, Antonella Gasbarro, Katiuscia Lalla, Aurora Marrone, Marica Miano, Andrea Micaroni, Emilio Nuozzi, Carmela Parisi, Domenico Rutigliano, Jessica Simone, Roberto Valentini.

“Parigi è stata un’esperienza importante anche per me che di fiere ne ho viste tante”, sottolinea il presidente dell’Its Moda Pescara, Italo Lupo, “ho accompagnato gli studenti del corso Progettazione prodotto moda con la docente Anna Maria Novelli e devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti di averli fatti partecipare a un appuntamento di così grande rilievo. La Fiera Premiere Vision spazia dal design alle tendenze primavera/estate 2018, dalle tecniche di lavorazione delle pelli (naturali e sintetiche) agli accessori. I nostri corsisti hanno potuto veder da vicino le tecniche di lavorazione, la stampa e la tessitura, le proposte di semi lavorati, gli accessori(merletti, bottoni, zip, pietre). Credo sia stata un viaggio più che professionalizzante conclusosi, poi, con la visita alle maggiori boutique della capitale del lusso, da Louis Vitton a Bulgari”.

Gli alunni che hanno partecipato all’uscita didattica in Francia sono stati: Arianna Agostini, Silvia Castellano Pelusio, Francesca Delle Monache, Mario Di Cecco, Carmen D’Innocenzo, Flavia Evangelista, Lucrezia Faieta, Chiara Fratamico, Anastasia Hur’yanova, Alessandra Maier, Michela Mancini, Jessica Mazzariello, Erika Papponetti, Paola Santoro, Erika Viespoli.

 

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Studio Cgia, più assenze nella P.A. che nel privato per malattia

 Più assenti per malattia nella pubblica amministrazione ma nel privato in media si resta più giorni a casa. E' quanto emerge da un'elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia dei dati dell'Inps. Le assenze per motivi di salute nel pubblico impiego registrate nel 2015 hanno interessato il 57% di tutti gli occupati (poco più di 1 dipendente su 2), nel settore privato, invece, la quota si è fermata al 38% (più di 1 dipendente su 3). La durata media annua dell'assenza per malattia dal luogo di lavoro è però leggermente superiore nel privato (18,4 giorni) che nel pubblico (17,6 giorni). Gli eventi di malattia presentano uno scostamento sospetto nel primo giorno di assenza: se nel pubblico costituiscono il 25,7% delle assenze totali, nel privato si riducono di oltre la metà (12,1%). Quelle da 2 a 3 giorni, invece, si avvicinano (32,1% del totale nel privato e 36,5% nel pubblico), mentre tra i 4 e i 5 giorni di assenza avviene il sorpasso: 23,4% nel privato contro il 18,2% del pubblico. Interessante, sottolinea la Cgia, è il risultato che emerge dall'elaborazione relativa agli eventi di malattia per regione. Tra il 2012 e il 2015, in tutte le regioni d'Italia sono in aumento le assenze nel pubblico (dato medio nazionale pari a +11,9%), con punte che superano il 20% in Umbria e Molise. Nel privato, invece, in ben 9 realtà territoriali si registra un calo: in Calabria e in Sicilia addirittura del 6%. Nel periodo analizzato il dato medio nazionale è aumentato solo dello 0,4%. Dalla Cgia ricordano che i dati Inps sono stati estratti dall'Osservatorio sulla certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici dell'Inps, avviato nel 2011. In queste statistiche non sono riportate le assenze riferite alla gravidanza, alle disposizioni previste dalla legge 104/1992 (assistenza disabili) e alla donazione del sangue. 

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