In Breve

Tre cervi a spasso nel centro storico a Villetta Barrea

Erano in turno a Villetta Barrea e si sono imbattuti, come spesso accade, in tre cervi a spasso nel centro storico del paese, li hanno filmati e il video ha fatto il giro del web. Sono i Guardiaparco Alberto Cocuzzi e Mario Visci, in servizio nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise dove incontri con animali selvatici nei borghi sono piuttosto frequenti. Dunque non effetto del lockdown legato all'emergenza sanitaria da Covid-19. Perche' a Villetta Barrea, come negli altri Comuni del Parco, incontrare animali selvatici e' una consuetudine. Nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), istituito nel 1923, la fauna e' protetta da ormai quasi cento anni e convive tranquillamente con gli abitanti dei paesi, che la rispettano. 

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Coop Alleanza 3.0 dona 50mila euro per 45 case rifugio

Coop Alleanza 3.0 ha donato a 45 case rifugio nelle nove regioni in cui e' presente (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia) 50.000 euro per sostenere e potenziare il servizio dei centri contro la violenza sulle donne.

In questo modo la cooperativa risponde all'appello 'Non sei sola!' lanciato della rete dei centri antiviolenza e delle associazioni che si occupano di donne vittime di abusi, sostenendo le diverse attivita' di questi spazi con cui collabora tutto l'anno. "Con l'emergenza Coronavirus #iorestoacasa e' diventato un dovere, ma per tante donne restare a casa significa convivere ogni giorno sotto la minaccia della violenza domestica", scrive in una nota Coop Alleanza, motivando il suo contributo. Con la donazione ogni singola associazione potra' decidere come usare il sostegno, se potenziare i servizi di supporto telefonico ma anche per acquisti necessari alle case rifugio, come ad esempio, dispositivi digitali per consentire la didattica a distanza ai bambini ospiti. A Bologna le realta' locali destinatarie sono il centro Casa delle Donne per non subire violenza e Mondo Donna onlus

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L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa

L’imprenditore teatino Manuel Pantalone alla guida dei Giovani Imprenditori italiani del Network Valore Impresa. Ad annunciarlo, in una nota, il Presidente Nazionale dell’associazione Gianni Cicero: “Un incarico importante che Pantalone saprà condurre con le sue indubbie capacità”. Per Manuel Pantalone si tratta di: “Un compito nobilitante ma al contempo di grande responsabilità, che porterò avanti profondendo il massimo impegno in un momento assai delicato per le PMI in Italia causato dalla crisi gravissima che sta attanagliando la nostra economia. È dai giovani imprenditori che si dovrà ripartire, attraverso la formulazione di proposte concrete da sottoporre al legislatore per ridare fiducia al 98% de PIL del nostro Paese”. 
Il neo Coordinatore Nazionale dei Giovani Imprenditori di Valore Impresa Manuel Pantalone opera nel campo della sanità, segnatamente nel biomedicale, è amministratore delle aziende leader di settore Archis ed Umbra Medical Italy e di altre tre aziende del comparto ed è, in questi mesi di profonda emergenza, impegnato in prima linea nella gestione della stessa garantendo forniture tempestive alle aziende sanitarie locali del Paese unitamente ad un servizio basato sui più alti standard qualitativi. 
 
Il Gruppo Nazionale dei Giovani Imprenditori del Network Valore Impresa è la rappresentanza dei volti giovani del network. La base associativa del gruppo è infatti costituita dagli imprenditori "under 45" aderenti al Network Valore Impresa.

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La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI – XX secolo): convegno telematico dell’Università di Teramo

Si terrà il prossimo 30 aprile, alle ore 15,  un convegno telematico sulla piattaforma Meet organizzato dall'Università degli Studi di Teramo dal titolo "La repressione nei conflitti politici. Teorie, discorsi e pratiche (XVI - XX secolo)".
Per consultare il programma, in allegato la locandina e di seguito il link dell'evento:
Il convegno è a numero chiuso per un massimo di 250 partecipanti. Per partecipare, occorre iscriversi entro le ore 12 di mercoledì 29 aprile 2020 al link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSelOj1lTVayorpUriuWgvhEJaeyqrvqxboRg3033rEsrDJ7Ug/viewform
Il convegno è dedicato alle teorie, ai discorsi e alle pratiche attraverso le quali le autorità pubbliche e i soggetti politici hanno contrastato, favorito, manipolato e spiegato alcuni tra i più importanti conflitti politici tra XVI e XX secolo. L'obiettivo è riflettere su come tali azioni e discorsi abbiano contribuito a fissare in presa diretta le interpretazioni di tali conflitti e la fisionomia dei gruppi sociali e delle fazioni che vi prendevano parte. A tal fine si procederà tramite un approccio interdisciplinare che combinerà l’analisi storico-evenemenziale con quella discorsiva e mobiliterà le metodologie della storiografia, della storia del pensiero politico e della storia del diritto. 

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Emergenza Covid-19. La Mazda Motor Italia in supporto della montagna abruzzese

I Sindaci dei Comuni della Comunità Montana Sirentina ed il Commissario Luigi Fasciani, ringraziano la Mazda Motor Italia nella persona dell’A.D. Roberto Pietrantonio, per aver concesso, in comodato gratuito, al proprio Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile, un crossover CX 30 Hybrid, sanificato, per agevolare le attività di protezione civile nella gestione dell’Emergenza Covid-19 nel territorio sirentino.

Le testate nazionali in questi giorni ne hanno già dato notizia, lanciata con un comunicato dalla manager P.R.& Press dr.ssa Erika Giandomenico della Casa automobilistica del Sol Levante. (*)

Il Gruppo Intercomunale Volontari di Protezione Civile della C.M. Sirentina, nato come progetto pilota ed innovativo con iscrizione all’Albo speciale Regionale nel 1994, costituisce una simbiosi possibile fra enti locali e cittadini ed è stato uno dei primi in Italia e l’unico sperimentato fra le comunità montane abruzzesi, attualmente commissariate, a seguito dello spending review ed in regime di proroga.

Tale iniziativa innovativa, nel corso del 1995 - 1996, presso il Dipartimento di Protezione Civile - Presidenza Consiglio dei Ministri, quando a Capo era il prof. Franco Barberi, è stata oggetto di discussione di una interessante tesi di fine corso, sulla “Gestione delle Emergenze-Disaster Management”, comparata con altre realtà settentrionali della Lombardia e del Veneto, da parte del proprio dipendente, dr. Giovanni Pizzocchia, che attualmente ancora ne cura il servizio.

Fra le attività rilevanti nell’emergenza attuale Covid-19, la Protezione Civile Sirentina provvede al ritiro dei dpi, presso la sede regionale della Protezione Civile ed alla consegna ai Sindaci, su richiesta degli stessi. I volontari già hanno provveduto alla fornitura di farmaci salvavita a pazienti che erano impossibilitati a recarsi presso la farmacia dell'ospedale di Sulmona. Con l’apertura del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) di Castelvecchio Subequo, poiché un cittadino è risultato contagiato, di intesa col sindaco Pietro Salutari, il Gruppo è di supporto nelle funzioni di Volontariato ed Assistenza alla popolazione. Per giunta, a causa di qualche dissennato, perfino in questi giorni di quarantena, si è dovuto intervenire tempestivamente col caposquadra AIB Graziani Barnaba ed i VV.F di Sulmona, per spegnere tre principi di incendi boschivi in agro Secinaro-Castelvecchio Subequo, grazie al mezzo AIB, concesso in comodato dalla Regione Abruzzo con cui il Gruppo è convenzionato.

La Mazda, la cui denominazione è ispirata all’assonanza del nome del suo fondatore (Jujiro Matsuda) con quello di una divinità mediorientale Mazda, deve una singolare riconoscenza alla montagna. Difatti non tutti sanno che lo stabilimento ha i suoi impianti ad Hiroshima, città giapponese drammaticamente famosa per quell'agosto del 1945, quando subì la micidiale bomba atomica dagli americani. Lo stabilimento Mazda si salvò miracolosamente, grazie proprio alla montagna che fece da barriera dal punto di impatto dell’esplosione nucleare ed anzi lo stabilimento divenne perfino il punto logistico per i soccorsi e la successiva ricostruzione di Hiroshima.

Probabilmente sarà stato tale sentimento ad ispirare i vertici del prestigioso marchio giapponese, a scegliere di aiutare, offrendo in comodato gratuito il confortevole Crossover CX30 ibrido che rispetta l’ambiente, proprio ad una popolazione ai piedi di un Monte, il Sirente, nel cuore dell’Appenino abruzzese, unendo così due ambientazioni diverse in un'unica narrazione, che è proprio nel significato del termine inglese “crossover”.

Si costituisce così una formula innovativa, sinergica, fra industria ed istituzioni locali, coniugando marketing aziendale con sviluppo sostenibile e solidarietà.

(*)https://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2020/04/21/news/mazda_supporta_city_angels_odv_e_la_protezione_civile_della_comunita_sirentina_per_accorciare_la_distanza_sociale_delle_pers-254589506/

 

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Emergenza idrica: a Guardiagrele polemica per i fondi

"In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che la Regione Abruzzo ha destinato circa 6 milioni di euro per l’emergenza idrica del Vastese. Il Sindaco di Guardiagrele grida ad uno scippo da parte della regione, ma non è così". Lo affermano Flora Bianco e Orlando Console, Consiglieri comunali del gruppo consiliare “Progetto per Guardiagrele” e Sandro Salvi, già sindaco di Guardiagrele.

"Il Sindaco confonde l’accordo ACA-SASI-ERSI dell’estate scorsa, che va avanti e sul quale non c’è nessuno scippo, con i fondi regionali del Ministero delle Infrastrutture per il comparto idrico del 2015. Stiamo parlando dei fondi che andavano a finanziare un progetto della SASI del 2014 di circa 8,5 milioni di euro. Avuti dalla Regione all’epoca della Giunta Chiodi, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco Sandro Salvi, del Presidente della SASI Domenico Scutti, con la collaborazione dell’allora Sottosegretario Giovanni Legnini e del Presidente della Regione Gianni Chiodi. Però della somma, con l’avvento della Giunta D’Alfonso, vennero stanziati soltanto 1,6 milioni di €uro, lo stesso D’Alfonso, precisò in una successiva delibera regionale, che le economie di tutti i lavori del comparto idrico della Regione Abruzzo dovessero servire successivamente per finanziare la restante parte del Progetto Avello. Perché non ha protestato, quando D’Alfonso gli ha ridotto i fondi da 8,5 milioni a 1,6 milioni? La SASI ha appaltato i lavori per il rifacimento della rete idrica di Guardiagrele ed Orsogna, lavori affidati nel 2017, ma che ad oggi non ancora iniziano. A distanza di 3 anni, il Comune di Guardiagrele non ancora autorizza la SASI per eseguire i lavori per rifare la condotta di Via Roma, mentre per la parte che interessava il Comune di Orsogna i lavori sono quasi terminati. Questa è la realtà dei fatti, Dal Pozzo con i suoi metodi ha ritardato l’inizio dei lavori di 3 anni. Lo avevamo denunciato già agli inizi del 2019. La Regione Abruzzo adesso stava rischiando di ridare al Governo le economie dei lavori già eseguiti, solo lo scorso 10 febbraio è riuscita ad avere l’autorizzazione per utilizzare le somme residue. Le somme che il Governo ha messo a disposizione nel 2015 per il comparto idrico, secondo la delibera di Giunta Regionale n. 312/2015 erano di circa €. 70 milioni, le economie sono sufficienti sia per gli interventi nel Vastese che nel territorio di Guardiagrele che riguardano anche i Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli (per Ascigno).  Ma poi, ci sono stati i fondi del 2016 e del 2017, come mai il Sindaco di Guardiagrele in quegli anni non ha richiesto nulla? Ed adesso si grida allo scippo per una presunta somma che doveva essere recuperata nei finanziamenti del 2015.  E’ un atteggiamento che nulla di buono porta a Guardiagrele e ai guardiesi. Noi, al posto di alzare inutili polveroni, ci siamo informati ed abbiamo chiesto una ridistribuzione delle somme. Infatti, notizia di oggi, per Guardiagrele ed i Comuni del comprensorio ci sarà circa 1 milione di Euro a disposizione oltre quanto già assegnato, sempre se i lavori già previsti vengano realizzati. Adesso abbiamo che, a causa dei ritardi del Sindaco Dal Pozzo, la Regione stava perdendo i fondi ed i Sindaci dei Comuni di Orsogna, Pennapiedimonte, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Filetto e Casoli ne subiscono le conseguenze. Serve dialogare con la SASI e la Regione e confrontarsi anche con gli altri Sindaci del comprensorio per finanziare il resto del progetto".



 

 

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Coronavirus, Confartigianato: Inaccettabili 3 mesi di stop per acconciatori ed estetisti

 Incomprensibile e inaccettabile. Così Confartigianato Chieti L'Aquila definisce la decisione del Governo di rinviare al primo giugno la riapertura di acconciatori e centri estetici. Concreto, secondo l'associazione, il rischio di ripercussioni sull'occupazione, in un settore che in Abruzzo dà lavoro a migliaia di operatori. La perdita economica, secondo le stime dell'associazione, è di svariate decine di milioni di euro, pari al 20% circa del fatturato annuo. Oltre ad una crescita esponenziale del fenomeno dell'abusivismo, il rischio, ora, è che molti addetti non ce la facciano a ripartire. 

"Il 4 maggio saranno nove settimane di chiusura. E' impensabile chiedere di stare fermi altre quattro settimane - afferma il presidente Confartigianato Acconciatori Chieti L'Aquila, Denis Iezzi - Tutto questo non farà altro che alimentare il sommerso, sia perché i clienti non vogliono più attendere sia perché gli operatori non riescono più a reggere dato che lo Stato non li aiuta. Di conseguenza c'è chi è disposto a correre rischi".

"La decisione di attendere il primo giugno è inaccettabile ed incomprensibile. Ci dicono che dobbiamo abituarci a convivere con il virus, ma allora perché aspettare un altro mese? Ci insegnassero a convivere con il Covid-19. Con senso di responsabilità abbiamo elaborato tempestive proposte dettagliate su come tornare a svolgere queste attività osservando scrupolosamente le indicazioni su distanziamento, dispositivi di protezione individuale, igiene e sanificazione. Proposte che penalizzano fortemente il lavoro, ma della cui importanza siamo consapevoli. Il primo giugno - aggiunge - cosa potremo fare di più rispetto ad oggi? E' inammissibile".

"E' fondamentale, a questo punto, inasprire i controlli contro l'abusivismo e cercare di arginare quanto più possibile il lavoro sommerso. La nostra associazione, su tutti i livelli, dal nazionale a quelli locali - conclude Iezzi - non resterà in silenzio e farà la sua parte".

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Meritocrazia Italia: burocrazia zero unica opzione per effettivo rilancio nazione

"L’attuale crisi emergenziale sanitaria ha messo a nudo i grossi limiti della dirigenza pubblica che si è trovata ad affrontare un momento di grande difficoltà con i vecchi canoni di una burocrazia avanzata, mostrandosi un alleato inaffidabile per l’organo politico". Lo affermano i referenti di Meritocrazia Italia.


"La prova evidente è la pesante esternalizzazione di competenze amministrative, affidate a professionisti esterni, chiamati ad infoltire il numero delle diverse task force, che mette in dubbio il razionale sfruttamento delle risorse pubbliche a base dell’evoluzione del nostro Paese. L’esperienza che stiamo vivendo ci ha restituito l’immagine di un pubblico management inadeguato all’emergenza, legato a schemi vecchi e superati di gestione burocratica e passaggio di competenze, a volte resi necessari dai vincoli di bilancio e dall’incapacità di reperire regole, nella fitta boscaglia di leggi e regolamenti, per reperire risorse e finanziamenti. L’ampia burocratizzazione che contraddistingue l’operato del management pubblico può essere considerata la dimostrazione che il c.d. sistema Weberiano di stampo verticistico e rigorosamente burocratico, che il legislatore attraverso le riforme del 2009 (riforma Brunetta) e del 2013 (riforma Madia) voleva superare, in realtà non è mai definitivamente tramontato.  Già prima dell’avvento della grave emergenza legata al CoVid-19 il sistema di performance della P.A. fondato su di un ciclo di programmazione e di controllo del risultato era già fortemente in crisi, a causa di fattori economici e di incertezza politica e normativa, che avevano restituito al sistema burocratico una posizione centrale dell’apparato della pubblica amministrazione. Ciò è dovuto al generale contesto di fragilità del sistema della performance (performance measurement), soffocata per volontà dello stesso legislatore da eccessivi strumenti di pianificazione e di controllo, attorno ai quale si agita lo spettro del mancato raggiungimento del risultato con conseguenze aberranti per la continuità stessa del rapporto di lavoro. Meritocrazia Italia ritiene necessario un ripensamento della struttura e della politica del management pubblico, con strumenti rapidi ed efficaci che incidano sul sistema di reclutamento, di formazione e di performance del personale dirigenziale, per permettere alla P.A. di arrivare puntuale e preparata a gestire le nuove sfide della imminente ripresa economica. Il management pubblico deve dunque pensare in modo innovativo e competente, ponendosi come valido interlocutore dei soggetti economici privati e non come ostacolo all’evoluzione del Paese. Per realizzare ciò occorre tuttavia operare in un contesto che renda più agili le procedure amministrative, attribuendo maggiore autonomia e responsabilità alle scelte dirigenziali. Meritocrazia Italia auspica dunque una risposta concreta alle seguenti politiche: Reclutamento del personale dirigenziale. Semplificazione dei Ruoli dirigenziali, abolendo gli eccessivi verticismi che governano la struttura, comportando di fatto il rischio che le competenze si disperdano ovvero vengano duplicate. Revisione dell’assetto delle performance, liberandolo da eccessivi strumenti di pianificazione e di controllo, attorno ai quale si agita lo spettro del mancato raggiungimento del risultato con conseguenze aberranti per la continuità stessa del rapporto di lavoro, (si rischia il licenziamento). In questo senso giocano un ruolo fondamentale anche coinvolgendola contrattazione collettiva nazionale e integrativa:

1) introduzione di politiche aziendali di lavoro c.d. di team, con la consapevolezza il lavoro di gruppo offre lo strumento ottimale per affrontare la scelta più giusta nei momenti di crisi;
2) Competenze di programmazione/monitoraggio degli effetti del proprio lavoro a tutti i livelli soprattutto quando si lavora per obiettivi;

3) Sistemi di incentivazione meritocratica che premino il benessere sostenibile del dipendente e non necessariamente il patrimonio;

4) Rafforzamento della consapevolezza del pubblico dipendente nel rapporto di comprensione tra pubblica amministrazione e cittadini in termini di servizio pubblico.

5) Affiancamento ai sistemi di controllo endoaziendali (OIV)= anche controlli etero aziendali affidati ad organismi terzi (autorità indipendenti), stakeholder.

6) modernizzazione della cultura organizzativa in fatto di mansioni. Recuperare il concetto di alleanza tra lavoratore e datore di lavoro (art. 2094 c.c.).

Formazione professionale, quale elemento imprescindibile per la carriera del dirigente pubblico, tanto in termini di attività quanto in termini di controllo sulla regolarità della formazione e aggiornamento continui.

 



 

 

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Chieti, operaio cade da alcuni metri di altezza e finisce in ospedale

Un operaio di 53 anni e' rimasto ferito in un incidente mentre era al lavoro in uno stabilimento industriale a Chieti Scalo. L'uomo secondo le prime informazioni sarebbe caduto da una altezza di alcuni metri. Soccorso dai sanitari del 118, l'uomo e' stato poi trasferito all'ospedale di Pescara per un trauma alla testa e una contusione polmonare. Le condizioni dell'uomo sono gravi. Al termine di tutti gli accertamenti in pronto soccorso, e' stato ricoverato nel reparto di Rianimazione. I medici si sono riservati la prognosi.

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Emergenza Covid, su Fase2 il centrosinistra a Guardiagrele sollecita consiglio comunale

 

"Da cittadini guardiesi ed esponenti del centrosinistra locale, provinciale e regionale, sollecitiamo il sindaco Simone Dal Pozzo a convocare un consiglio comunale straordinario sulla salute pubblica. Nessuno di noi avrebbe mai anche solo immaginato che nel 2020 la nostra vita sarebbe stata sconvolta da una pandemia, lasciando dietro di sé morti e famiglie distrutte, alla stregua di una guerra mondiale". Lo affermano i rappresentanti del centrosinistra a Guardiagrele Gianna Di Crescenzo, Franco Caramanico, Maurizio Camiscia, Inka Zulli, Dario Rosato, Nevio Salomone. 

"Ci è stato chiesto di non uscire di casa, di mutilare le nostre relazioni sociali, di cambiare radicalmente il nostro modo di lavorare, di gestire diversamente il tempo e le azioni quotidiane. Abbiamo rispettato le regole, abbiamo dato il nostro contributo affinché il contagio rallentasse. Le nostre vite ne sono uscite mutate e, con esse, anche l’immediato futuro. Ed è per questo che riteniamo sia necessario avere un momento istituzionale di informazione e confronto sulle nuove tappe che ci attendono. I guardiesi hanno il diritto di sapere dalla giunta regionale e comunale quali saranno le loro proposte per affrontare la Fase 2 dell’emergenza Covid-19, e quale sia la reale possibilità di usufruire delle strutture sanitarie del territorio per fronteggiare la situazione. Così come ha già fatto il gruppo di opposizione della città di Chieti, anche noi sollecitiamo, in assise pubblica, la presenza della giunta regionale, del direttore sanitario del ss. Immacolata, del direttore e del manager della Asl Lanciano Vasto Chieti. Ovviamente questa sarà anche l’occasione per chiedere agli amministratori locali e regionali quali strategie essi hanno previsto di mettere in campo a sostegno delle famiglie e dell’economia guardiesi ed abruzzesi. Non si può continuare a parlare di sanità e salute pubblica in maniera autoreferenziale e con atti isolati, considerando anche gli scarsi o nulli risultati che questa strategia produce; né la giustizia può continuare a sostituirsi alla politica.  La salute è un diritto universale e la posta in gioco è talmente alta che è necessario occuparsene in maniera corale, coinvolgendo tutti, ognuno per ciò che rappresenta e che può portare alla causa".

 

 

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