In Breve

Il consiglio provinciale di Chieti, in teleconferenza, approva il Bilancio di previsione 2020/2022

Giovedi scorso si è svolto il consiglio provinciale di Chieti per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022.

Il consiglio si è svolto in modalità telematica, una delle prime esperienze in Italia, per ratificare il consiglio che ha adottato il bilancio il giorno 10 marzo scorso. Come prevede la legge 56/2014 Delrio il bilancio sarebbe dovuto passare al vaglio dell’assemblea dei sindaci, convocata sempre nella stessa giornata e poi ripassare in consiglio per la definitiva approvazione.

Nell’immediatezza delle disposizioni del Dpcm del giorno 8 marzo per l’emergenza COVID19, che ha dettato norme restrittive, fu sospesa l’assemblea dei 104 sindaci per ovvie problematiche di sicurezza e per il divieto di assembramenti. Nel frattempo la Provincia si dotata dei mezzi telematici ed amministrativi per poter svolgere le sedute consiliari in via telematica. Nel frattempo il Dpcm del 18 marzo 2020 ha sospeso, per questo periodo di emergenza, la necessità di ottenere il parere dell’assemblea dei sindaci.

Giovedì 25 pertanto si è svolta la seduta di consiglio in modalità telematica ed è stato approvato il bilancio 2020/2022. Si potrà pertanto immediatamente predisporre l’attivazione di tutte le procedure per impegnare i capitoli di spesa per i numerosi interventi sulla viabilità e sull’edilizia scolastica e corrispondere alle imprese le somme relative agli interventi effettuati o in corso.

Il presidente ha ringraziato per l’impegno profuso in queste impegnative settimane la segretaria generale, i dirigenti e i loro collaboratori dei vari settori e gli operatori dell’Ops che hanno dato sostegno tecnologico all’attuazione del programma che in queste settimane ha visto partire con successo lo smartworking, la formazione e l’applicazione del lavoro agile secondo le indicazioni ministeriali. Inoltre il presidente ringrazia i consiglieri di maggioranza per l’impegno nelle varie deleghe a loro assegnate e i consiglieri di minoranza per l’atteggiamento collaborativo che ha permesso di affrontare le sedute consiliari, seppur nelle rispettive posizioni politiche, con grande serenità e collaborazione.

 

 

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Il Centro Antiviolenza Donn.è diffonde un vademecum per le donne vittime di violenza in situazione Covid-19

Questo breve vademecum, realizzato dal centro antivioleza Donn.è in collaborazione con la Dott.ssa Margherita Carlini, è un contributo a sostegno delle donne vittime di violenza che a causa delle attuali misure di contenimento del Covid-19, si trovano a vivere costrette in casa con il proprio maltrattante.
Non siete sole! Le Istituzioni stanno lavorando per definire procedure di supporto efficaci, le Forze dell'Ordine e Tribunali continuano la propria attività nel contrasto alla violenza sulle donne.

INFORMAZIONI UTILI
1) Autovalutare la propria situazione di violenza
Procedere con una autovalutazione del rischio per la tua incolumità e per quella dei/delle tuoi/tue figli/e compilando il "Questionario per autovalutazione del rischio" allegato.ln caso di rischio elevato attuare queste azioni : rifugiarsi in un luogo sicuro della casa, contattare le Forze dell'Ordine (112 Carabinieri — 113 Polizia).
2) I Centri Antiviolenza e il 1522
I Centri Antiviolenza non possono svolgere I 'accoglienza in presenza ma solo telefonica. Contattali: www.abruzzosociale.itisite/mainlpost/186. E' sempre attivo il numero Antiviolenza e Stalking 1522, sito: www.1522.eu/. Scarica la sua applicazione sul cellulare "1522 Anti Violenza e Stalking".
3) La Violenza è uno stato di necessità.
Se subisci gravi violenze e sei a rischio incolumità puoi uscire di casa per recarti alle Forze dell'Ordine dichiarando lo stato di necessità nell'aut❑certificazione.
4) Cosa fare per prendere contatto Esci con la scusa di portare a passeggio il cane, di fare la spesa o gettare l'immondizia; questi sono minuti preziosi per poter fare una telefonata. Chiedi aiuto ai vicini di casa ❑ famigliari chiedendo loro di chiamare le forze dell'ordine con un sms ❑ a voce. Identifica un posto sicuro, una stanza della casa di cui solo tu hai le chiavi e dove poter in caso di bisogno rifugiarti insieme ai tuoi/tue figli/e. Tieni sempre il cellulare con te, sempre carico.
5) Comportamenti che non devono mai essere adottati
Non comunicare mai al tuo partner la tua intenzione di separarti o di voler andare via. Non manifestargli mai la tua volontà di denunciarlo o di chiamare le forze dell'ordine. Non dirgli mai che hai contattato o vuoi contattare un centro antiviolenza.

IN ALLEGATO IL VADEMECUMVADEMECUM-VIOLENZA-E-COVID-19_

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Blasioli (Pd), appello a Marsilio: Scelga una figura di supporto per il Covid

“Sebbene la popolazione abruzzese stia dimostrando di essere fra le più rigorose in termini di rispetto delle normative della quarantena, i territori più colpiti e, soprattutto il personale sanitario in prima linea contro il covid hanno bisogno di scelte determinate e coraggiose, perché il sacrificio di tutti venga ripagato. Per questo torno a chiedere al Presidente Marsilio di ricorrere a una professionalità di supporto all’Ordinamento Regionale, che si occupi solo dell’emergenza”, torna a chiedere il consigliere regionale PD Antonio Blasioli.

 

Non una figura che diminuisca il ruolo e l’importanza decisionale della Regione e del suo esecutivo: “Ma una figura competente, alla quale delegare le scelte contingenti legate al contagio e alla cura, questo al fine di potersi occupare dell’attività ordinaria e straordinaria connessa all’emergenza, che è imponente e richiede attenzione particolare – chiede Blasioli – Serve un profilo decisionista e competente, Marsilio lo scelga, d’intesa col Governo e secondo i parametri che riterrà più adeguati, ma non rinunci alla possibilità di potersi occupare principalmente di tutto il resto che non può e non deve restare secondario. Dobbiamo pensare al futuro, costruirlo insieme alle forze economiche e produttive, dobbiamo pensare alla gente, curarla, sì, ma tornare a far crescere lavoro e opportunità.  

Con una figura dedicata sarà più facile anche fare scelte determinate sul fronte sanitario. Tutti ci auguriamo che le curve e i dati su contagi e vittime invertano la tendenza, ma perché questo accada è indispensabile avere più spazi ove gestire i positivi non ospedalizzati e per il personale sanitario più esposto, com’è accaduto a Wuhan e come si sta facendo anche in Lombardia e Veneto, giungendo anche a convenzionare strutture dove si attui meglio il distanziamento sociale che ci può salvare in questa fase di contagio. In questo modo si affronta il problema dei positivi che oggi non hanno bisogno di essere ospedalizzati e devono fare la quarantena a casa senza mettere a rischio la famiglia. Per loro potrebbe essere fondamentale l’individuazione di un albergo per il periodo strettamente necessario, con del personale che li controlli tutti. Stessa idea per il personale sanitario più esposto, dove ognuno si organizza come può, non essendoci strutture per accogliere chi vuole lottare in prima linea. Sono uomini e donne che non vogliono diventare eroi, ma fare semplicemente il proprio lavoro in sicurezza. Per questo è importante anche la questione dispositivi per chi lavora negli ospedali, per farmacisti, medici di famiglia: devono avere visiere, mascherine, guanti, divise di biocontenimento, camici che siano professionali e non di fortuna e in numero adatto a fronteggiare anche danneggiamenti e incidenti imprevedibili (strappi, mascherine che cadono mentre si indossano).

Conoscere le dimensioni del contagio ci salverà, cosa possibile solo estendendo il numero dei tamponi, ma affinché le strutture operative reggano, serve eseguirli innanzitutto sul personale ospedaliero tutto, nonché su medici di base, farmacisti e protezione civile, che sono a contatto con centinaia di persone, perché devono poter continuare ad agire senza rimetterci la vita e senza a loro volta contagiare. Bene che a Pescara e allo Zooprofilattico si sia aggiunta Chieti ma anche Avezzano potrebbe fare la sua parte e significherebbe molto in termini di riduzione dei tempi di coltivazione di un tampone. Oggi si scontano attese elevate tra il prelievo del tampone e la sua coltivazione e questa rappresenta una falla dell’intero sistema. Al contempo è necessario porre le basi per una vera e propria campagna di tamponi nei giorni in cui i casi scenderanno, studiando una strategia capace di dare l’esatta dimensione dei contagiati e del rischio di contrarre il virus”. 

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Di Nisio: anche se a distanza, esprimo la mia vicinanza all’Anffas Abruzzo

Oggi, 28 marzo, si celebra, per il tredicesimo anno consecutivo, la Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e disturbi del neurosviluppo. Una manifestazione nazionale promossa ed organizzata da Anffas e dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione sui temi della disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo per promuovere un messaggio volto ad affermare i principi e diritti civili e umani e sociale sanciti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Oggi è anche il “compleanno” dall’Anffas - Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale che raggiunge i 62 anni di attività.

Quest’anno - come ha dichiarato Maria Pia Di Sabatino, Presidente Anffas Regione Abruzzo - è la prima volta che la consueta formula dell’Open Day - porte aperte all’inclusione sociale, collegata al compleanno di Anffas ed alla connessa Giornata nazionale di sensibilizzazione sui temi legati alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e loro familiari, si scontra, inevitabilmente, con le restrizioni connesse all’emergenza stessa. Anffas Abruzzo si unisce ad Anffas Tutta per fare arrivare, anche in questo complesso e difficile momento, un pensiero di affetto e vicinanza a tutte le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, ai loro familiari - che siano o meno associati ad Anffas - e a tutti gli operatori che, con impegno e dedizione, se ne prendono cura e carico.

Proprio per le restrizioni che sono state studiate per il contrasto al virus Covid-19, e che chiedo a tutti di osservare scrupolosamente - ha dichiarato l’assessore del comune di Pescara Nicoletta Di Nisio -  non potrò, come molti, recarmi nella sede e poter personalmente rinnovare la mia gratitudine e stima per l’Associazione, gli aderenti e gli operatori per il tantissimo ed insostituibile lavoro che portano quotidianamente avanti. Mi riprometto, appena passata l’emergenza, di incontrarli e continuare il confronto, ascoltare le richieste, programmare gli interventi possibili.

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Coronavirus, la Tua ha sanificato gli ambienti lavorativi

Oltre ai mezzi di trasporto, la Tua ha provveduto ad effettuare una sanificazione generale di tutti gli ambienti lavorativi, sfruttando anche il periodo di chiusura degli uffici dal 24 al 27 marzo. Officine, depositi, spogliatoi ed uffici sono stati sanificati attraverso un processo di pulizia articolato in due fasi: il primo e' consistito nell'utilizzo di prodotti a base di cloro accompagnato da una successiva fase di diffusione ozonizzante. Prosegue, inoltre, con regolarita' la sanificazione degli autobus e dei treni che effettuano quotidianamente il servizio di trasporto; oltre alla disinfezione generale, tutti i mezzi della flotta TUA sono sottoposti ad attivita' di ozonizzazione. TUA, intanto, ha consegnato al personale di esercizio anche 1.000 flaconi di gel igienizzante ed altrettante mascherine.

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Coronavirus, D’Alessandro chiede la riapertura delle Poste a Villa Caldari

"Ho inviato oggi una lettera alla Direzione Generale di Poste italiane e per conoscenza al Comparto Abruzzo Molise, con la quale chiedo la immediata riapertura dello sportello postale di Villa Caldari di Ortona in ragione della decisione assunta della Regione e che individua la frazione come zona rossa. I cittadini proprio in virtu' della zona rossa non possono piu' spostarsi per cui e' necessario che lo sportello torni ad essere operativo e dunque aperto dopo la sua chiusura decisa qualche giorno fa". Cosi' il parlamentare abruzzese di Italia Viva Camillo D'Alessandro dopo l'istituzione della nuova zona rossa a Villa Caldari di Ortona

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San Salvo, chiusura domenicale del 29/3 estesa anche alle attività di generi non alimentari

Dopo l’ordinanza emanata ieri dal ministero degli Interni, che ha riaperto nei prefestivi e nei festivi le attività di commercio ritenute essenziali, il Comune di San Salvo, che aveva già predisposto per domenica 29 marzo la chiusura delle attività commerciali al dettaglio di generi alimentari, ora estende la chiusura domenicale anche alle attività commerciali al dettaglio di generi non alimentari e di prima necessità, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai, sia esercizi di vicinato che medie strutture di vendita, anche ricomprese nei centri commerciali.
“Un provvedimento che ha lo scopo di contenere il contagio da Covid-19 cercando di ridurre le uscite da casa attraverso minori opportunità di relazioni sociali – dice il sindaco Tiziana Magnacca – perché in questo momento è l’unica cosa che conta nell’interesse di tutti i cittadini. Con l’ordinanza che oggi ho firmato abbiamo esteso la chiusura anche alle attività commerciali al dettaglio di generi non alimentari e di prima necessità, con alcune doverose eccezioni come le farmacie e le parafarmacie, le edicole e i tabaccai di vicinato e media struttura”.
Per ora la validità della ordinanza è limitata al 3 aprile salvo che il Governo proroghi le misure restrittive.

Credit foto: Ansa

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Economia pastorale e di montagna, Marcelli: si affronti emergenza partendo da sblocco fondi AGEA

L'economia pastorale e di montagna è stata colpita dal COVID-19, certamente. Ma aveva le difese immunitarie già basse, e ora rischia definitivamente di scomparire, a causa di un malanno ben più grave, che risponde al nome di AGEA. L'Agenzia nazionale che riceve miliardi dall'Europa per sostenere la nostra agricoltura, che persino durante questa emergenza ha rilasciato tronfie dichiarazioni di aver erogato milioni di fondi, e che ha ancora in pancia i contributi del 2018 e 2019". Lo afferma Nunzio Marcelli, Presidente Associazione allevatori Ovino-caprini d'Abruzzo (ARPO).

 "L'AGEA, che dovrebbe sostenere l'agricoltura, e in particolare quella delle aree interne, invece di versare i pagamenti previsti, li blocca, e uccide un intero settore.  Si può essere penalizzati per una “anomalia” di cui non si riuscirà mai a capire chi è colpevole, come sanarla, quando sarà rimossa; si può essere bloccati e non riuscire a parlare con un funzionario o un impiegato per mesi. Intanto la crisi che colpisce tutta la nostra economia in conseguenza dell'emergenza sanitaria, danneggia aziende che non possono interrompere la produzione: le pecore non si fermano, e i prodotti restano invenduti. Le filiere corte, che potrebbero oggi essere una risorsa anche in termini di sicurezza, perchè muovono molto meno le persone e i trasporti, riducendo i rischi di diffusione del contagio, non sono mai state sostenute; la grande distribuzione ignora i prodotti locali, e alimenta catene lunghe di forniture, incrementando i contatti con le aree ad alto contagio.  Dopo aver lasciato che i nostri pascoli fossero predati da società che hanno sottratto i terreni e munto i soldi dei contributi europei, oggi siamo due volte penalizzati, perchè quelle stesse società, che non hanno mai avuto animali né produzioni, oggi non hanno il problema del prodotto invenduto. Hanno incassato i fondi europei, svuotato il territorio, e lasciato dietro il deserto. Il Governo con il decreto emergenza obbliga la pubblica amministrazione a procedere con tutti i pagamenti: ma in Regione chi doveva avere i danni da cinghiali non ha incassato nulla, e a livello nazionale l'AGEA fa grandi proclami, ma i soldi non arrivano mai, neanche in piena emergenza. E' questo il virus che ci sta uccidendo - conclude  Marcelli".

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Ordine degli psicologi chiede assunzioni alla Regione Abruzzo

"Abbiamo presentato un'istanza all'assessorato regionale alla Sanita' affinche', come previsto dal decreto, oltre alle assunzioni di figure mediche, si effettuino anche assunzioni a tempo determinato di psicologi". Cosi' Giuseppe Bontempo, presidente dell'Ordine degli psicologi in Abruzzo, in merito alla necessita' di coinvolgere le figure professionali che rappresenta nella gestione dell'emergenza provocata dalla diffusione del Covid-19. "Ho parlato con l'assessore Veri' fino a questa mattina, ma la competenza e' dei direttori generali delle Asl - fa sapere Bontempo - i quali fanno difficolta' ad attivare il punto 9 dell'ordinanza numero 7 del presidente Marsilio, nella quale si raccomanda la costituzione di equipe delle unita' di crisi, nelle quali sono previsti anche gli psicologi". Secondo il presidente dell'Ordine le criticita' sono molteplici e riguardano "innanzitutto gli operatori sanitari, che oltre ad essere esposti al rischio infettivologico, sono esposti a pesantissimi rischi di tipo psicologico - rileva Bontempo - le cui conseguenze verranno sicuramente a galla, sia in questa fase ma soprattutto dopo, perche' il logoramento dei ritmi di lavoro, l'esposizione al rischio, l'angoscia del contagio e in certi casi il fatto di essere costretti a lavorare pur essendo positivi, incidono pesantemente sul piano psichico".

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Lunghe file alle Poste per il pagamento delle pensioni

Lunghe file di utenti in queste ore fuori dagli uffici postali di Pescara. Nel rispetto del DPCM, che prevede un numero di sportelli limitato, orari ridotti di apertura di alcuni uffici e l'ingresso di un cittadino o massimo due alla volta nelle varie filiali, si registrano attese anche di oltre un'ora e mezza per poter effettuare le operazioni. I disagi dei giorni normali in questa emergenza sanitaria sono acuiti dal fatto che da ieri e' partito il pagamento delle pensioni (in base alla lettera del cognome) di aprile per i pensionati che non hanno l'accredito sul conto, e per questo in fila ci sono anche diverse persone anziane. Questa mattina dopo le 11 all'esterno dell'ufficio postale di via Monti a Pescara Portanuova c'erano una quarantina di persone in attesa all'esterno.

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