In Breve

40 anni della Pro loco di Abbateggio

Domenica 29 dicembre 2019 la Pro loco di Abbateggio ha festeggiato i 40 anni di attività associativa con una serata di emozioni e ricordi.

Un traguardo che ci racconta di una comunità che ha saputo rinnovare da 40 anni lo spirito del vivere e del costruire insieme, per affrontare insieme il presente e il futuro consapevoli della propria memoria storica! Senza la Pro loco una comunità perde la sua identità e si smarrisce!

In questi quarant’anni abbiamo costruito tanto ed è stato importante, domenica sera, assieme ai Presidenti della Pro loco di Abbateggio che si sono avvicendati dal 1979 a oggi, Gabriele Di Iulio, Nunzio Di Marco, Sergio Di Marco, Gabriele Di Pierdomenico, Antonio Di Marco, Enza Di Marco, Pepino Cafarelli, Pasquale Di Marco, Deborah Di Giacomo, Fabrizio Di Giacomo, Maria Stella D’Attilio, alla nostra amica e già dirigente nazionale dell’UNPLI Paola Di Francescantonio, al sindaco Gabriele Di Pierdomenico e al presidente regionale dell’ENDAS Simone D’Angelo, ricordare tutte le nostre iniziative realizzate sempre con passione e insieme ai nostri amici, ricordando le persone che non ci sono più, ma che abbiamo sempre nel cuore e rivolgendo il pensiero a coloro che sapranno accogliere l'eredità di questi 40 anni, bagaglio indispensabile per affrontare le sfide a cui siamo chiamati tutti, consapevoli che i grandi obiettivi passano attraverso piccoli passi e piccoli gesti!

La storia della nostra Pro loco è la storia di un’associazione che costituisce una risorsa insostituibile per la comunità locale e insieme ne abbiamo ripercorso le tappe fondamentali.

 

La Pro loco di Abbateggio:

  • è stata la prima associazione a costituirsi ad Abbateggio;

  • ha organizzato il primo veglione di capodanno pubblico nel 1979;

  • ha organizzato il veglione di carnevale per la prima volta ad Abbateggio nel 1980;

  • ha ideato e organizza la FESTA DEL FARRO, giunta quest’anno alla 27 edizione; un’importante manifestazione diventata un appuntamento di interesse turistico anche per la conoscenza della produzione e trasformazione del farro, oltre che come piatto tipico nei locali ristoranti. Ad Abbateggio il farro è stato riscoperto tra le sementi di antiche famiglie contadine locali e da anni è oggetto di attenzioni da parte di piccoli produttori locali e della Pro Loco, che ha fatto sua la battaglia per la reintroduzione nella alimentazione moderna di questo antico cereale dalle sorprendenti e benefiche proprietà alimentari.

  • è tra gli ideatori del Premio Nazionale di Letteratura naturalistica Parco Majella, giunto quest’anno alla 22 edizione;

  • organizza eventi e serate di beneficienza per raccogliere fondi per l'UNICEF: la grande tombolata di beneficenza è un evento oramai diventato una consolidata ed immancabile tradizione per il nostro Paese e di cui mi feci promotore per la prima edizione nel 1994, quando ero Presidente di Pro loco al primo mandato e presi contatto con la Presidente regionale UNICEF Abruzzo Anna Maria Monti! Da allora abbiamo raccolto in totale più di € 30.000 e da qualche anno, oltre a questo appuntamento natalizio, organizziamo raccolte fondi anche per sostenere la ricerca scientifica sul Neuroblastoma e per l’AIL. Un piccolo Paese….dal cuore immenso!

  • nel 1996 ha condotto una ferrea e ferma opposizione alla realizzazione di una mega discarica ad Abbateggio, rendendo il Paese un emblema della lotta per la legalità e a difesa dell’ambiente;

  • È tra i soci fondatori del GAL Terre Pescaresi;

  • È tra i soci fondatori del Consorzio turistico Terre di Abbateggio;

  • ha contribuito alla realizzazione del monumento ai caduti;

  • ha organizzato la Festa dell’emigrante;

  • ha partecipato ai “Giochi d'estate all'ombra della Majella” vincendo la prima edizione nel 1991 nella competizione tra 10 Pro loco;

  • ha avviato la ricerca storica su Abbateggio;

  • ha promosso molti eventi ricreativi e culturali, come il Tendone del Natale, Convegni sulla donna, sull'archeologia, giornate ecologiche, gite turistiche, concerti, giochi popolari;

  • ha organizzato numerose riunioni informative con i cittadini affinché, con il sostegno di finanziamenti mirati, avviassero attività imprenditoriali come operatori turistici ed oggi Abbateggio è un punto di riferimento per un turismo di qualità delle aree montane!!

 

Infine, qualche curiosità..

  • il primo direttivo si è insediato il 28.12.1979

  • il primo Presidente della Pro loco di Abbateggio è stato Gabriele Di Iulio.

  • Chi ha presieduto più a lungo la Pro loco è stato Antonio Di Marco, per 11 anni.

  • Fabrizio Di Giacomo è stato il presidente con la carica più breve, 3 mesi.

  • La prima donna Presidente è stata Enza Di Marco.

  • Due Presidenti di Pro loco sono poi diventati Sindaco di Abbateggio: Antonio Di Marco e Gabriele Di Pierdomenico.

  • L’attuale direttivo è costituito per l’80% da donne, compreso il presidente Maria Stella D’Attilio.

 

La Pro loco di Abbateggio incarna lo spirito delle parole di Italo Calvino ne "Il Barone rampante":

"Capì questo: che le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia che raramente si ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c'è onesta e brava è capace per cui vale la pena di volere cose buone (mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario: di vedere l'altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada)". 

 

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Niente finanziamenti al Crua, Berardinetti: Fiore all’occhiello del territorio abbandonato dalle istituzioni

"La Regione Abruzzo si dimentica dell'ex Crua e non destina neanche 1 euro al centro di ricerca unico per l'agricoltura di Avezzano". A denunciare quanto emerso dopo l'approvazione del bilancio all'Emiciclo è Lorenzo Berardinetti, ex assessore e consigliere regionale, unitamente a Dino Pepe, ex assessore e attuale consigliere regionale. L'ex Crab di Avezzano, da sempre considerato un fiore all'occhiello del territorio, non è stato preso in considerazione nella stesura del bilancio regionale. Alla struttura, che si occupa prevalentemente di ricerca nel settore dell'agricoltura, non sono stati destinati fondi a dispetto dell'attività di risanamento attuata dalla precedente amministrazione regionale.

 

"Avevamo avviato un percorso per tutelare i lavoratori e la struttura ma soprattutto per valorizzare l'operato del Crua anche attraverso una sinergia tra il centro di ricerca e gli imprenditori agricoli", ha commentato Berardinetti, "un lungo lavoro che poteva avere anche degli sbocchi futuri e per il quale la Regione aveva investito molto sia in termini economici, sia di progettualità. Spiace constatare che oggi lo stesso ente ha scelto di dirottare i fondi altrove, ha deciso di programmare mini - finanziamenti a pioggia a meno di un terzo dei Comuni marsicani con una logica del tutto discutibile, e di non continuare a credere in questa importante realtà del territorio. Sfogliando il bilancio, infatti, non ci sono voci e finanziamenti per il Crua di Avezzano e questo ci lascia increduli. L'agricoltura è un settore sul quale si poggia l'economia della Marsica e del Fucino in particolare, perché la Regione non ne ha tenuto conto?".

 

La mancanza di fondi per il centro di ricerca unico per l'agricoltura è stata segnalata anche dall'ex assessore regionale all'Agricoltura Pepe durante la seduta del consiglio. "Sono stati finanziati progetti di leggi e intenzioni", ha precisato Pepe, "e sono stati tralasciati tante leggi importanti che hanno bisogno di finanziamenti, consorzi che hanno bisogno di stanziamenti regionali. Non solo in questo bilancio non c'è nulla né per il Crivea, né per il Cotir, anzi per l'unica struttura rimasta in piedi che è il Crua di Avezzano hanno messo zero euro.

 

Significa che questa giunta non vuole assolutamente aiutare la ricerca in agricoltura con risorse a questo centro unico che poi è collocato ad Avezzano nel luogo più importante al livello agricolo dove si sviluppa il 25 per cento del Pil agricolo regionale nei 13mila ettari del Fucino. Per l'ex Crab attuale Crua questo bilancio stanzia zero, on solo per soddisfare le esigenze dei dipendenti del centro, ma soprattutto zero per la ricerca in agricoltura in quel luogo strategico che è la Marsica".

 

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Il Comune di San Giovanni Teatino vieta i botti di fine anno

Il Sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, ha emesso l’Ordinanza che vieta "l’accensione, il lancio e lo sparo e/o comunque l’utilizzo di materiale pirotecnico sull’intero territorio comunale. È inoltre vietata l’accensione di fuochi, fiamme libere, pire, roghi o altro su suolo pubblico e/o nei luoghi aperti al pubblico" in particolare nella notte il 31 dicembre 2019 e il 1° gennaio del 2020.

"I botti di Capodanno, oltre che pericolosi, sono una delle più grandi preoccupazioni di questo periodo per gli amici degli animali. Sono moltissimi i cani, i gatti e anche altri animali domestici letteralmente terrorizzati da raudi, bombe carta, tric e trac, razzi e persino miccette che vivono giorni da incubo a cavallo del Capodanno. Ma le esplosioni prodotte dai giochi pirotecnici spaventano anche gli animali selvatici, che abbandonano tane e nidi rischiando investimenti e collisioni con edifici".

"Noi siamo pronti, ma l’ordinanza da sola non può bastare - dichiara il Sindaco Luciano Marinucci - Da anni sto vietando la vendita dei fuochi pirotecnici sul territorio, perché l’azione di contrasto all’uso selvaggio dei botti di fine anno prevede una visione a 360 gradi del problema e coinvolge non solo le Istituzioni, ma il buon senso comune. Sulle pagine di cronaca leggiamo dell’impegno di Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia nel reprimere la vendita e la distribuzione illegale di artifici pirotecnici, ma purtroppo apprendiamo anche di troppi incidenti, spesso mortali, che avvengono annualmente persino nelle fabbriche in cui i fuochi vengono prodotti”

"L’appello che rivolgo ai miei concittadini - prosegue Marinucci - è di usare il buon senso e la buona educazione, e non solo nei confronti dei nostri amici animali. Ciascuno di noi, infatti, dovrebbe tutelare se stesso e gli altri. Invito ciascuno di noi a riflettere su quanti non scelgono, la notte di Capodanno, di stare al Pronto Soccorso, e che potrebbero ritrovare le sale d’aspetto invase da chi, invece, non ha avuto cura di tutelare la propria salute per questa barbara usanza. Io e la mia cagnolina Daisy intanto ci chiudiamo in casa, sperando di non dover leggere un ennesimo bollettino di guerra per il primo di gennaio".

 

 

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Sulmona: una Hub Culturale nell’intera area celestiniana.

Una Hub Culturale nell’intera area celestiniana. A questo punta l’amministrazione comunale che ha ottenuto, con determina dirigenziale della Regione, il differimento dei termini di un anno per l’utilizzo dei 3 milioni di euro di fondi Fesr (1.120 mila euro), alla stregua stessa del Polo Museale d’Abruzzo (1.880 mila euro), che avevano fatto richiesta della proroga dei termini di conclusione dei rispettivi interventi, in stato già avanzato  di progettazione, nell’ambito dell’accordo del progetto “Spirito d’Abruzzo Abbazia di Santo Spirito a Morrone”.  Il Mibact, proprietario del complesso monumentale, si occuperà dell’Abbazia, mentre il Comune di Sulmona  interverrà sull’ area celestiniana, con la ristrutturazione dello chalet, la valorizzazione del piazzale e del camminamento fino all’Eremo di Sant’Onofrio e il restauro di alcune baracche del Campo 78, compreso uno stabile per l’accoglienza di visitatori, previa acquisizione dall’Agenzia del Demanio della porzione culturalmente più importante dell’area e il federalismo culturale in fase di formalizzazione, che fa seguito a un iter lungo e farraginoso avviato oltre un anno fa. “L’amministrazione, oltre agli interventi per il Campo 78 e per l’Eremo, curerà un progetto di valorizzazione culturale e di promozione dell’Abbazia celestiniana come attrattore  turistico dell’intera area del centro Abruzzo, mettendo in rete la complessiva offerta di eventi e patrimonio culturale e monumentale dei numerosi Comuni delle Valli Peligna, del Sagittario e Subequana con l’obiettivo di realizzare un primo cartellone culturale teso a valorizzare e promuovere l’intero territorio, in sinergia con gli operatori turistici e in linea con quanto stabilito dai sindaci stessi nella recente “Carta delle Valli” per lo sviluppo dell’area” Afferma il sindaco Annamaria Casini. “Verranno altresì acquistati piccoli autobus per favorire la connessione tra Sulmona e l’Abbazia, passando per le frazioni dell’area pedemontana” continua il sindaco “Attraverso il potenziamento del sistema di trasporto, garantire la migliore fruibilità di un’area che è destinata a diventare un Hub Culturale di primaria importanza per l’intero territorio e per l’Abruzzo. E’ su queste basi” conclude il sindaco “che avvieremo un confronto con la Regione Abruzzo per individuare nuovi interventi che possano dare le gambe e ulteriore slancio a questo progetto”.

Gli interventi rientrano nel più ampio progetto di valorizzazione dell’Abbazia di Santo Spirito, quale attrattore turistico nazionale inserito nel Masterplan d’Abruzzo nel 2015 dall’allora assessore regionale Andrea Gerosolimo, e prevede ulteriori 6 milioni di fondi Fsc per la ristrutturazione e funzionalizzazione dell’Abbazia, a cura del Segretariato del Mibact, che sta predisponendo la progettazione dell’intervento in linea con il piano di valorizzazione fortemente voluto dal sindaco Annamaria Casini, che ha raccolto le istanze e le proposte del territorio  e approvato dal partenariato (Regione e Mibact) a dicembre 2018, previo accordo sottoscritto tra le parti nel settembre dello stesso anno. Il piano strategico prevede la seguente destinazione del complesso monumentale: centro di formazione permanente e laboratorio capace di erogare alta formazione e di organizzare workshop; spazio culturale per l’organizzazione di eventi culturali: mostre, concerti e rassegne cinematografiche; luogo di conoscenza delle tradizioni abruzzesi che permetta di coglierne la diversità e la ricchezza dell’offerta (storia, religione, tradizioni filosofiche e giuridiche, natura e tradizioni della regione Abruzzo) con una particolare attenzione alla sua identità distintiva di centro di spiritualità legato al contesto naturalistico.

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Pescara, droga scoperta in un appartamento del centro

Il forte odore di marijuana ha spinto i condomini ad avvisare la Polizia di Stato che ha poi arrestato un giovane pescarese. Ieri un equipaggio della Sezione Volanti della Questura di Pescara, è stato inviato in un appartamento del centro di Pescara dove proveniva un forte odore di marijuana. Una volta sul posto gli operatori avvertivano chiaramente la presenza dell'odore sospetto e non potendo individuare con certezza l'interno dal quale provenisse aspettavano alcuni istanti sul pianerottolo. Dopo poco, infatti, la porta di uno degli appartamenti del primo piano dello stabile veniva aperta ed in quel frangente i poliziotti intervenuti sono riusciti a scorgere, all'interno, la presenza di altri due giovani vicini al tavolo della cucina, sul quale era presente della sostanza stupefacente ed un bilancino di precisione in seguito quantificata per gr. 75,25. Il giovane è stato quindi arrestato. 

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A Sulmona la presentazione del romanzo di Valentina Di Cesare: L’anno che Bartolo decise di morire

Nell’ambito delle iniziative organizzate da Inner Wheel Club Sulmona in collaborazione con il Comune di Sulmona per il cartellone natalizio, si terrà il 3 gennaio 2020 alle 17.30 al Foyer del Teatro comunale a Sulmona  “Incontro con l’autore” con la presentazione del romanzo di Valentina Di Cesare dal titolo “L’anno che Bartolo decise di morire” (Arkadia editore, Cagliari 2019). Oltre alla Di Cesare sarà presente Chiara Buccini, presidente Inner Wheel Club Sulmona e giornalista, e l’attore Pasquale Di Giannantonio che interpreterà i brani più salienti del romanzo. 

 

IL LIBRO: L’anno che Bartolo decise di morire è una storia che racconta il confine in cui può finire l’amicizia e iniziare la solitudine, quella che non serve a niente. Bartolo, il protagonista, è un uomo buono, empatico e partecipe della vita dei suoi amici con cui ha uno stretto legame fin dall’infanzia. Soffre di una depressione latente che a poco a poco degenera nel caos delle emozioni, ma per pudore non riesce a parlarne con nessuno degli amici attendendo forse che qualcuno di loro si accorga della sua sofferenza e se ne interessi. Gli amici di sempre, una carrellata di personaggi ineffabili, a volte superficiali, a volte disperati – e, su tutti, anche un vecchio maestro che con il suo cinismo e la sua sapienza fatta di esperienza ci fa sorridere – sono presi a loro volta dai propri problemi, sembrano non occuparsi di lui e minimizzano i suoi comportamenti. Accade così Bartolo attenda invano un’attenzione e una cura che non verranno mai. Lucio è l’unico amico che si rende conto, anche se in ritardo, dell’ansia e del disagio di Bartolo, ne intuisce la progressione nei giorni scomposti ma alla fine prenderà una decisione estrema e incomprensibile riguardo alla sua vita e quando questo accadrà, Bartolo sarà pieno di dubbi e sensi di colpa. In questo romanzo Valentina Di Cesare ci parla della precarietà delle relazioni, della fine delle illusioni, dell’individualismo imperante e dell’incapacità di vedere gli altri, di ascoltare chi grida di dolore.

 

L’AUTRICE : Valentina Di Cesare è insegnante di Lettere e scrittrice. Nata a Sulmona e cresciuta a Castel di Ieri, in provincia dell’Aquila, ha esordito nel 2014 con il romanzo ‘Marta la sarta’, (Edizioni Tabula Fati) tradotto lo scorso anno in lingua romena con il titolo di ‘Marta Croitoreasa’ e reso anche spettacolo teatrale grazie a un adattamento della regista Eva Martelli. Nel 2018 è uscito per la casa editrice palermitana Urban Apnea un suo racconto intitolato ”Le strane combinazioni che fa il tempo”.

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Presepe vivente di Villetta Barrea: in migliaia tra le botteghe artigiane e ad assistere alla rappresentazione della nativita’ 

"La gente fa il presepe e non mi sente, cerca sempre di farlo più sfarzoso, però ha il cuore freddo e indifferente, e non capisce che senza l’amore è cianfrusaglia che non ha valore".

Con i versi del grande poeta Trilussa si è conclusa la sedicesima edizione del presepe vivente di Villetta Barrea, paese in provincia dell'Aquila, nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

Anche quest'anno migliaia di persone hanno percorso i vicoletti del borgo antico, che domina sulla valle Regis e e sul lago di Barrea, incastonato tra le montagne. Al lume fioco delle candele, lungo le viuzze, hanno riaperto magicamente le porte le antiche botteghe, per mettere in mostra i tesori dell'artigianato locale che vanta una tradizione secolare, quella degli antichi mestieri della lana, della seta, del cuoio, del rame, del legno con dolci e altre prelibatezze gastronomiche offerte lungo il cammino.

Ad interpretare quest'anno la Sacra famiglia, dentro l'umile capanna sul punto più alto del paese, la piccola Giulia, una delle ultime nate quest'anno, la madre Manuela e il padre Marco. Assieme agli immancabili asinello e  il bue. Bambine e bambini, che negli anni precedenti hanno interpretato a loro volta  il Redentore, hanno preceduto i Re magi,  mettendo in scena l'adorazione, nei panni di umili pastorelli.  

Il presepe vivente è stato organizzato come ogni anno dall'associazione culturale Pietramara, e si inserisce in un percorso che attrae molti turisti e che ricomprende anche gli splendidi presepi artistici di Civitella Alfedena  e Barrea. A rendere ancora più suggestiva l'atmosfera, il  gruppo Incanto, che hanno proposto un ampio repertorio itinerante di canzoni della tradizione popolare centro-meridionale.

"La rievocazione degli antichi mestieri che fa da contorno alla sacra rappresentazione della Natività - tengono a sottolineare le organizzatrici di Pietramara -, non vuole essere una mera operazione 'nostalgia', bensì un modo per mettere in mostra oggetti e talenti che appartengono ad un'importante tradizione artigianale. Persino Leonardo da Vinci sì fermo qui per acquistare un buon numero di coperte, affascinato dalla loro fattura ed eleganza. Molti di questi mestieri  non appartengono al passato, va inoltre sottolineato, ma sono ancora oggi professioni esercitate e trasmesse di padre in figlio, e  rappresentano anche un valore aggiunto di una economia che negli ultimi decenni si è andata sempre più incentrandosi sul turismo e sull'ambiente"

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I dipendenti di Euroservizi passano ad Abruzzo Engineering, il gruppo Provincia Unita ringrazia il consigliere regionale Di Benedetto

I dipendenti di Euroservizi, Società partecipata dalla
Provincia dell’Aquila, passano ad Abruzzo Engineering. La strategia,
condivisa dall’intero Consiglio Regionale, è di fatto contenuta nella
Legge di Stabilità 2020. Ad evidenziarlo sono i Consiglieri Provinciali
Fabio Camilli, Paolo Romano e Giovanni Di Mascio che compongono il
Gruppo Provincia Unita.
“Subito dopo la nostra elezione in Consiglio
Provinciale”, dichiarano i tre rappresentanti del centrosinistra,
“abbiamo rilevato che, oltre alla ricostruzione delle scuole e alla
messa in sicurezza delle strade, si doveva affrontare l'emergenza dei
lavoratori di Euroservizi. In totale 9 persone lasciate senza stipendio
da quasi due anni e senza certezze per il futuro. Consapevoli di tutto
questo e dell’assoluta necessità di un intervento in merito della
Regione Abruzzo”, continuano Camilli, Romano e Di Mascio, “siamo
riusciti, grazie all'azione del Consigliere Regionale Americo Di
Benedetto, a responsabilizzare la maggioranza di centrodestra e la
Giunta Regionale che, nella prima stesura della manovra finanziaria, non
aveva previsto interventi. La più rilevante azione del Consigliere
Regionale Di Benedetto è stata sicuramente la presentazione di
un’apposita risoluzione, oggetto di discussione nella Prima Commissione
del Consiglio Regionale il 28 novembre scorso, dove sono stati invitati
gli attori coinvolti. Una risoluzione che ha avuto il merito di rendere
finalmente tutti consapevoli della vicenda Euroservizi e che ha creato
le condizioni per una positiva soluzione del problema. In seguito,
attraverso la discussione in Consiglio Provinciale dell'assetto delle
partecipate, abbiamo chiesto al Presidente Caruso un impegno sulla
strada tracciata. Pertanto se oggi esiste un provvedimento che finanzia
il passaggio dei dipendenti della Società partecipata dalla Provincia
dell’Aquila ad Abruzzo Engineering, si deve imputare a questo intenso
lavoro svolto sia in Consiglio Provinciale che in Consiglio Regionale.
La soluzione per i dipendenti di Euroservizi”, concludono i tre
Consiglieri Provinciali, “è motivo di soddisfazione ed occasione per
confermare il nostro impegno a rispondere, con senso di responsabilità,
ai tanti problemi della Comunità Provinciale.”

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A Lanciano la fiera dell’elettronica, delle auto e moto d’epoca.

L’evento ospita la Fiera di Elettronica con area dedicata ai Games oltre alle intramontabili Auto e Moto d’epoca con relativi stand dei Ricambi. Disponibile anche un SIMULATORE su vettura ufficiale LAMBORGHINI, con ben 30 postazioni dedicate a Videogames e Tornei.
A Lanciano Fiera 2 Padiglioni e l'area esterna faranno da cornice all’evento più divertente del Polo Fieristico d’Abruzzo.

Fiera di Elettronica: Oltre alle novità legate all'informatica, telefonia, hi fi, videosorveglianza, tv-sat, elettronica di consumo, Elicotteri, Droni, Arduino, Valvole, Dischi Vinile, materiale tecnico, in fiera anche materiale elettronico USATO.
Area Gaming: Saranno 30 le postazioni allestite dal partner professionista Bitstore:
– Virtual REALITY con Visori 3D – PC GAMING con giochi come League of legends, Fortnite, Overwatch – TORNEI su PLAYSTATION e XBox – Area NINTENDO – Postazione Guitar Hero.

L'iniziativa è in programma nei giorni del 4 e 5 gennaio 2020 in Via Iconicella - Fiera Lanciano. 

Orario biglietteria: 9.00 - 18.30 sab/dom Intero 7€ | Ridotto 5€ Vai sul sito per la riduzione del biglietto! INFO e PRENOTAZIONI: Christian 338.7229553 | info@millenniumeventi.it

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Scontro auto-furgone,famiglia in ospedale nel pescarese

Una famiglia di Cepagatti e' finita all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio sulla strada statale 81, tra Cepagatti e Pianella  Si tratta di un uomo di 54 anni, della moglie 46enne e della figlia 23enne. L'auto su cui viaggiavano, per cause in corso di accertamento, si e' scontrata con un furgone che trasportava pesc Ad avere la peggio e' stato il 54enne, arrivato in pronto soccorso con un politrauma; traumi e contusioni minori per mamma e figlia. Nessuna conseguenza per il conducente del mezzo pesante

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