In Breve

Il Comune di Montesilvano entra nell’Anagrafe nazionale popolazione residente

Montesilvano entra a regime nel progetto Anpr (Anagrafe nazionale popolazione residente), anche nota come Anagrafe Unica, con l’art. 62 del Codice delle Amministrazioni Digitali si prevede che l’Anpr contenga non solo i dati anagrafici dei cittadini, ma anche i registri di Stato civile e i dati delle liste di leva. “Il nostro Comune – spiega il sindaco Ottavio De Martinis - è entrato nell’Anpr, in una banca dati che mira a mettere assieme i dati di tutte le anagrafi dei Comuni italiani, come previsto dal decreto sviluppo bis del 2012 e norme successive. Un bel passo avanti per la nostra amministrazione pubblica verso chi è fuori sede e ha bisogno di un certificato. Siamo tra i primi comuni più grandi in Abruzzo ad essere entrato nell’anagrafe nziounica. Ad oggi (12 novembre 2019) sono oltre 4.200 i Comuni subentrati in ANPR: con un ritmo di più di 30 Comuni al giorno, procede a passo svelto la costituzione della base dati anagrafica nazionale; la popolazione presente supera i 35 milioni; siamo quindi oltre la soglia simbolica della metà, sia del totale dei Comuni e sia del totale della popolazione residente complessiva. Nel corso del 2019 sono subentrati Comuni appartenenti a tutte le Regioni, quindi tutti i territori sono rappresentati, con esclusione della Provincia Autonoma di Bolzano, probabilmente in attesa del completamento dell’integrazione con le funzioni che permettono la produzione degli atti e certificati con il bilinguismo. Ci sono esempi virtuosi, come la Regione Valle d’Aosta, che all’inizio del 2019 ha terminato il subentro di tutti i Comuni della Regione, e l’Emilia-Romagna (con più del 40% dei Comuni subentrati); seguono con percentuali minori la Lombardia, Toscana, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto; in coda le altre Regioni. Sono subentrati nel mese di settembre anche capoluoghi di regione come Palermo e Napoli. Se si pensa che alla fine del 2017 i Comuni presenti nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente erano poco meno di 30, è di tutta evidenza che viene confermata la svolta nel progetto data dal Team Digitale. Per incentivare il processo di subentro, la Funzione Pubblica ha pubblicato un bando per erogare contributi ai Comuni subentrati, utilizzando le risorse dei fondi europei. 14 milioni di euro che saranno distribuiti ai Comuni in base alla loro classe demografica, con uno stanziamento che varierà a seconda del numero di residenti. Il Comune di Montesilvano riceverà un contributo di 7.000 euro proporizionato ai quasi 54.499 abitanti (26.387 maschi e 28.112 femmine). Le somme erogate a titolo di contributo sicuramente non coprono tutte le spese sostenute dal Comune (comprendendo sia le spese per adeguamento software che le spese relative al tempo del personale impiegato per le operazioni di bonifica dei dati e subentro), ma sono comunque un segnale importante che valorizza il ruolo dei Comuni”.

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La Rsa Fiom della Sevel interviene sulla situazione del trasporto pubblico dei lavoratori pendolari

"Da tempo la Rsa Fiom Sevel monitora ed interviene sui vari e ripetuti disservizi che riguardano il servizio di trasporto pubblico dei lavoratori pendolari abruzzesi e molisani che ogni giorno si recano nella zona industriale in Val di Sangro, praticamente non passa giorno che non ci vengano segnalati criticità sugli oltre 30 autobus che raggiungono il parcheggio Sevel". Lo afferma in una nota la Rsa Fiom della Sevel. 

"Tanti di questi disservizi attengono alla sicurezza e mettono addirittura in discussione la integrità fisica degli utenti, questo come conseguenza di un degrado evidente dei mezzi di alcune società che hanno in concessione il servizio pubblico, vedi Tua e Atm. L’ultimo episodio che denunciamo è quello che si è verificato sulla linea Torricella Peligna Val di Sangro affidata a Tua, per una settimana sulla corsa di ritorno del 1° turno è stato utilizzato un autobus che già a prima vista dimostra tutto il suo stato di decadimento, ad entrarci dentro era ancora più evidente di come quel mezzo doveva aver finito la sua vita già da tempo in qualche centro di rottamazione ed invece viene utilizzato su percorso verso una zona interna che da sempre paga il prezzo di essere considerata di serie b e quindi ricettacolo dei peggiori mezzi. Già dopo km l’ambiente interno si comincia a saturare di gas di scarico del motore che vi rientrano rendendo la respirazione impossibile e come soluzione l’autista apre la botola superiore del mezzo per cercare di far uscire i fumi ma facendo entrare tanta aria fredda, visto che il percorso sale lino a 900 mt sul livello del mare.  Sabato si è sfiorata una intossicazione comune con le lavoratrici e i lavoratori hanno avuto bruciori di gola e mal di testa, questa è una condizione scandalosa che merita di essere affrontata con determinazione e conseguenze materiali evidenti, con questa denuncia chiediamo agli organi di vigilanza, carabinieri e polizia, di fare un sopralluogo nel parcheggio Sevel per verificare se tutti i mezzi sono in regola con revisioni annuali, per alcuni ci pare impossibile, e se rientrano nelle normative sulle emissioni considerando che gli euro 0 sono stati banditi. Inoltre chiediamo alla regione Abruzzo, affidataria della concessione, di fare le dovute verifiche, anche se siamo pessimisti visto che già da tempo facciamo questa richiesta senza esito positivo e questo ente è così assente tanto da non garantire più il servizio sul 3° turno della domenica lasciando a piedi non solo quelli che sono comandati in straordinario ma anche i tanti comandati strutturalmente su quel turno".

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A Bolognano (Pe) l’iniziativa: Alla violenza diciamo: no, grazie!

Una delle funzioni dell'Assessore alla Gentilezza é sensibilizzare la comunità locale alle buone pratiche, diffondendo valori positivi tra le differenti realtà sociali. Proprio come ha fatto Maria Grazia d'Intino, Assessore alla Gentilezza di Bolognano, coinvolgendo i giocatori della squadra di calcio  River United SC, che gioca nel campionato uisp di serie B, oltre agli insegnanti della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, a pronunciare insieme “Alla violenza diciamo: No, grazie!”, mostrando il cartellino rosso. Un’azione di sensibilizzazione, promossa nell'ambito della Rete nazionale degli Assessori alla gentilezza (ad oggi sono sessantanove gli Assessori alla Gentilezza in tutta Italia) in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 

Un cartellino rosso il simbolo per dire con un gesto semplice e immediato che i comportamenti violenti vanno “espulsi”, condannati e contrastati. La gentilezza, simbolicamente espressa con il messaggio “No, grazie”, va invece messa in campo per prevenire e contrastare la violenza.

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Chiesa di Pietranico, Blasioli: con 125.000 euro recupereremo un gioiello barocco amato dalla comunità

“Oggi è una giornata importante per la comunità di Pietranico che con legge approvata nella seduta del Consiglio di oggi ottiene 125.000 euro per la riqualificazione della Chiesa di Santa Maria della Croce chiusa dal 2015. Una Chiesa che appartiene alla memoria del territorio, elemento di unione della comunità, ma anche piccola e preziosa presenza del patrimonio artistico, culturale e anche turistico della regione, per essere uno speciale esempio di barocco abruzzese". Lo afferma il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli. 

"Con questi 125.000 euro il Sindaco Francesco Del Biondo che molto si è impegnato per assicurare alla chiesa la sua necessaria conservazione, potrà salvare una testimonianza che rischiava di soccombere, perché irrimediabilmente compromessa nella struttura e renderla agibile, almeno in parte. Il riconoscimento dei fondi è stato reso possibile da un lavoro di larghe intese all’interno del Consiglio, ma sto già lavorando ad un progetto di legge che consenta ad altri piccoli Comuni di anticipare il restauro e quindi la riapertura delle Chiese, con preferenza per quei Comuni come Nocciano, che hanno tutte le chiese rese inagibili per il terremoto e che sono state già comprese nella programmazione del segretariato. Comuni insomma che hanno finanziamenti certi ma che arriveranno solo tra molti mesi per consentire loro di anticipare i lavori.  Nocciano ad esempio è un comune il cui la messa si celebra in un locale comunale". 

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Guardiagrele, Salomone, Zulli e Di Crescenzo: la ricandidatura di Dal Pozzo non è scelta condivisa

"Il PD che ricandida Dal Pozzo a larghissima maggioranza non corrisponde a verità".
 E" mentre il segretario di circolo del Pd si affanna a ripeterlo come un disco rotto, c’è quel pezzo di partito, fatto di iscritti e simpatizzanti che guarda ad un campo largodel centrosinistra guardiese senza personalismi che tengano e che raccoglie sempre più adesioni". Lo affermano in una nota Nevio Salomone, Inka Zulli e Gianna Di Crescenzo, membri della Direzione Regionale del Pd Abruzzo.

 

 

"Dopo Europa Verde, alcuni sostenitori di Italia Viva ed altri esponenti del centro sinistra guardiese, registriamo con piacere la medesima volontà espressa nell'ultimo comunicato del Partito Socialista. A tutti, senza nomi imposti, abbiamo precisato che la nostra priorità è costruire un "nuovo laboratorio politico" ed un nuovo programma condiviso per il bene della città e, alla fine il candidato, lo sceglieremo insieme col metodo più aperto, inclusivo e democratico che il nostro Statuto ci mette a disposizione: le elezioni primarie. Non abbiamo più nessuna voglia di raccontare ai nostri elettori che questa è la migliore delle amministrazioni possibili soltanto perché, non ricandidare Dal Pozzo, equivarrebbe ad una ammissione di fallimento. Questo, per noi, è il momento di praticare una sincera autocritica su cosa si è fatto e cosa non si è fatto in questi anni ma, soprattutto, su cosa si deve fare per il futuro della città. Il nuovo Partito Democratico deve lavorare anche qui a Guardiagrele per costruire una coalizione progressista, democratica, civica ed ecologista che sia la più ampia possibile, e rilanciare la sfida alla destra guardiese che appare priva di un qualsiasi progetto per il futuro ed incapace di rinnovarsi nella sua classe dirigente".

 

 

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Il Cerchio della Vita. Cinque incontri a San Giovanni Teatino

Prende il via giovedì 28 novembre il ciclo di incontri "Il Cerchio della Vita" organizzato dall'amministrazione comunale, assessorato alla cultura, in collaborazione con l'APS "CuntaTerra - teatro, musica, cultura, arti popolari".

In programma cinque seminari esperienziali, curati da Mario Cappelluti (consulente familiare) e Maria Giannandrea, mirati alla crescita della consapevolezza di sé e del proprio vissuto, ognuno dei quali legato alle stagioni/fasi della vita: Infanzia, Adolescenza, Giovinezza, Vita di coppia e Maturità/Senilità.

"Questo ciclo di incontri - dichiara il Sindaco Luciano Marinucci - è stato pensato per coinvolgere la cittadinanza su una serie di riflessioni che riguardano le varie fasi della vita. Si tratterà di seminari esperienziali molto coinvolgenti e interessanti, perché toccano aspetti del vivere che meritano di essere approfonditi".

"Il Ciclo della Vita - spiega l'assessore Simona Cinosi - si inserisce nelle attività che l'Amministrazione Marinucci propone alla popolazione di San Giovanni Teatino, finalizzate all'acquisizione di strumenti per riconoscere le proprie competenze emotive, sociali e relazionali. E' nostra intenzione promuovere lo sviluppo psicologico verso la prospettiva di una maggiore vivibilità, condivisione e sviluppo del nostro territorio e dei cittadini che lo vivono".

Il primo incontro, sul tema dell'infanzia, giovedì 28 novembre, ha come titolo "Che mondo sarebbe senza .. tenerezza - Le carezze che ci hanno toccato". Venerdì 19 gennaio 2020: "Sulle Montagne russe - Viaggio sulla giostra delle emozioni", sulla fase dell'adolescenza. Venerdì 7 febbraio 2020: "Perfetta imperfezione - Unici e irripetibili: riconoscersi" sulla fase della giovinezza. Venerdì 6 marzo 2020: "Dimmi come parli e ti dirò chi sei - Che linguaggio parlo io? E il mio partner?" sul tema della vita di coppia. Ultimo appuntamento per venerdì 17 aprile sulla stagione della maturità/senilità: "Ogni momento è un nuovo inizio - Ricordati chi sei: dal passato puoi scappare .. o imparare qualcosa. Prendi il tuo posto nel cerchio della vita".

Tutti gli incontri, ad ingresso libero, si terranno presso l'auditorium della Scuola Civica Musicale "San Giovanni Teatino", in piazza San Rocco a partire dalle ore 21,00.

 

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La giornata contro la violenza alla donne al Liceo Mibe di Pescara

Una giornata particolarmente sentita, quella del 25 novembre, al Liceo Mibe di Pescara, dedicata contro la violenza alle donne. E ce n’erano tantissime, di donne, a iniziare dalla Dirigente scolastico, Raffaella Cocco, che ha ribadito il suo No alla violenza, alla organizzatrice dell’evento, prof.ssa Barbara Nardella, per arrivare alle tantissime alunne e rappresentanti di istituzioni che hanno dato il loro contributo alla riuscita di questa manifestazione. E c’erano gli uomini , come il capitano del comando della compagnia carabinieri di Pescara, Di Mauro, che ha parlato dell’importanza della denuncia e dell’essere consapevoli che dove c’è violenza non ci può essere amore.

Tanti i momenti intensi di una giornata tutta particolare iniziata con il Flash mob organizzato dalle prof.sse Posa e Romano: i ragazzi hanno fatto una performance di ballo con i loro abbigliamenti rigorosamente rossi, in tono con le scarpe rosse, simbolo di questa giornata; in seguito i bambini della scuola elementare del plesso Laporta, Pescara 7, invitati con le loro maestre, hanno fatto una esibizione teatrale interpretando in modo nuovo la favola di Cappuccetto Rosso per poi ribadire il loro desiderio di pace, perché, come hanno detto le maestre, non è mai troppo presto per iniziare a parlare del pericolo della violenza così da poter scegliere in modo consapevole la strada della pace. Suggestive le danze della sezione Coreutica del Liceo, organizzati dai proff . Sacchetta e Gaeta, che con le loro movenze facevano percepire il dramma di un amore doloroso, così come dal monologo “Donne e strega” organizzato dalla prof.ssa Vicino si percepisce la forza della donna che non ha paura della parola. Ed è proprio la parola l’arma salvifica contro la spirale di violenza che si insinua piano e poi non lascia scampo, come ha ribadito la psicologa Loredana Girasole, nel suo intervento: l’uomo malato di gelosia e possessione mira a isolare la propria vittima e a farla sentire sempre inadeguata e in qualche modo sbagliata: solo avendo il coraggio di parlare, raccontare e ribellarsi si può fermare una strada dall’epilogo drammatico. Anche Manuela Carulli, commissario polizia postale, ha parlato dell’importanza della comunicazione, dell’attenzione che dobbiamo, adulti e ragazzi, avere nei confronti di una nostra foto che, nostro malgrado, finisce online, soprattutto se questa faceva parte di una momento intimo dato in mano a una persona sbagliata. Oggi la legislazione sta facendo passi importanti nella tutela della donne, ma occorre avere in mente una cosa drammaticamente vera: spesso sono le donne che non hanno il coraggio di andare fino in fondo nella denuncia dell’uomo violento contribuendo a rafforzare quel vortice di maltrattamenti da cui non c’è scampo. Interessanti anche i contributi delle rappresentati dell’Udi, Unione donne italiane, e del centro antiviolenza Ananke, nel ribadire l’importanza di non lasciare sole le donne che subiscono maltrattamenti. Ai vari rappresentanti intervenuti sono state consegnate incisioni della sezione Grafica curata dai proff. D’Agnese e Volpe, mente la sezione Audiovisiva e Multimediale, con i proff. Finore e Di Donato, curavano le foto e le riprese.

Ogni sezione artistica del Liceo Mibe ha dato il suo contributo per rendere questa giornata davvero costruttiva: la sezione Architettuta, con la prof.ssa Ragni, ha ipotizzato la Casa Viola, una proposta di rifugio per donne vittime di violenza, il Design, con la prof.ssa Nubile, ha creato dei segnalibri ricordo, mentre i ragazzi del Figurativo, coordinati dalla prof.ssa Dell’Elice, hanno realizzato, durante la manifestazione, delle opere a tema che poi sono state esposte. Per un giorno la scuola è stata teatro di tante esibizioni, perché, come dice la prof.ssa Nardella, non è tanto il risultato finale che conta, quanto il percorso interiore che questi ragazzi fanno nella consapevolezza che, soltanto insieme, la violenza sarà sconfitta.

 

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Cappelle sul Tavo inaugura la Panchina rossa, simbolo della Giornata contro la violenza sulle donne

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi e le organizzazioni internazionali ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
 La violenza contro le donne è fenomeno di difficile misurazione perché in larga parte sommerso. Molto spesso si tratta di violenze dentro la famiglia, più difficili da dichiarare e denunciare.

In questa direzione l'inziativa dell'amministrazione comunale di Cappelle sul Tavo, con il coinvogimento degli studenti della Scuola secondaria di primo grado, uno stand informativo curato dalla Croce Rossa di Penne, del Comandante della Stazione Carabinieri di Spoltore, i rappresentanti della Scuola Calico di Cappelle sul Tavo,  ha provveduto all’installazione di una panchina rossa come simbolo contro la violenza sulle donne.

“La violenza sulle donne è un fenomeno sociale ingiustificabile che attecchisce ancora in troppe realtà, private e collettive e nessun pretesto può giustificarla. Si tratta di comportamenti che vanno combattuti fermamente. La scuola e le altre attività in cui si esplica la crescita della persona devono essere in prima fila contro ogni forma di violenza, pregiudizio e discriminazione, per questo motivo insieme alla delegata Tatone e con il beneplacito del Sindaco e l’amministrazione tutta, abbiamo pensato bene di istituzionalizzare questa ricorrenza,cercando di concretizzare il più possibile questa realtà purtroppo abbastanza ricorrente nella nostra società. La panchina dovrà ricordare alle vecchie e nuove generazioni che la violenza non è mai la soluzione di taluna circostanza”, afferma l'assessore Paride Di Febo, che insieme alla consigliera comunale Claudia Tatone, ha programmato l'evento.
"Con questa inziativa vogliamo dare un segnale forte contro la violenza sulle donne, attirando sempre più l’attenzione su questo fenomeno che continua ad avere proporzioni enormi. E’ importante che si affrontino certe tematiche in uno spazio pubblico, in uno spazio comune. Il coinvolgimento degli studenti vuole essere una modalità per sensibillizzare  al rispetto della differenza di genere e contro ogni forma di discriminazione" ha dichiarato Claudia Tatone

L'iniziativa si è svolta lunedì 25 novembre 2019 alle ore 11,00 in Piazza Marconi a Cappelle sul Tavo.



Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.

Il 24,7% delle donne ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner: il 13,2% da estranei e il 13% da persone conosciute. In particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.

Le donne subiscono minacce (12,3%), sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti le forme più gravi come il tentato strangolamento, l’ustione, il soffocamento e la minaccia o l’uso di armi. Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l’essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volontà (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%).

Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti).

Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri (7,7% contro 5,1%). Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze.

Le donne straniere, contrariamente alle italiane, subiscono soprattutto violenze (fisiche o sessuali) da partner o ex partner (20,4% contro 12,9%) e meno da altri uomini (18,2% contro 25,3%). Le donne straniere che hanno subìto violenze da un ex partner sono il 27,9%, ma per il 46,6% di queste, la relazione è finita prima dell’arrivo in Italia.

Donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito nel corso della vita violenza fisica o sessuale da un uomo per tipo di autore, tipo di violenza subita e cittadinanza. Anno 2014
(per 100 donne con le stesse caratteristiche)

(fonte Istat:https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/numero-delle-vittime-e-forme-di-violenza)

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Santangelo: il nuovo piano scolastico all’Aquila offre servizi migliori

«Al centro di tutto il sistema scolastico viene lo studente», così il vicepresidente vicario in Consiglio regionale Roberto Santangelo in merito alle critiche sul nuovo piano di dimensionamento scolastico a L’Aquila.
«Questo assioma è imprescindibile ed nuovo piano di dimensionamento scolastico è in linea con questo principio. La cosa che appare ai miei occhi incomprensibile è questa levata di scudi dopo l’approvazione della delibera da parte della Giunta comunale dell’Aquila, mentre durante tutte le fasi di elaborazione e durante tutti gli incontri di concertazione nessuna obiezione con tale modalità è stata avanzata.»
«Sono convinto – ha aggiunto Santangelo – che questo modello di didattica verticale sia il miglior modo di seguire e affiancare gli studenti durante tutto il ciclo della scuola dell’obbligo permettendogli di continuare a frequentare lo stesso organismo scolastico per più cicli e rendendo l’ambiente più familiare. Ritengo, inoltre, che anziché sopprimere le scuole, dovendole adeguare in base alla popolazione scolastica, è stato più opportuno razionalizzare la rete scolastica evitando frammentazioni per assicurare agli studenti una molteplicità di servizi che solo le unità di una certa dimensione sono in grado di offrire.»

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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: l’intervento di Irene Bizzarri, dei Giovani Democratici della Provincia di Teramo

“Oggi voglio rivolgere la mia attenzione alle vittime di violenza. Troppo spesso le donne si sentono in colpa e giustificano determinati atteggiamenti pensando che siano loro ad aver portato l'altra persona al limite, spingendola alla violenza. Non è così. La violenza verbale e fisica non è MAI giustificata. Sebbene questi individui cerchino di allontanarvi dai vostri cari e amici, dovete trovare la forza di parlarne con qualcuno perché questo è il primo step per uscire dalla zona-rischio. Ci vorranno mesi o forse anni per lasciarsi scivolare addosso i sensi di colpa insensati, ma ci riuscirete. Vi rialzerete. Perché è questo che fanno le donne: si rialzano. Da oggi però, bisogna lottare affinché le donne non cadano più". Lo afferma Irene Bizzarri,  Delegata alle Pari Opportunità dei Giovani Democratici della Provincia di Teramo,  oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
 
"Garantire protezione e comprensione alle vittime di violenza, è fondamentale. Specie quando la violenza deriva da persone vicine, insospettabili. È assurdo che debba esserci una giornata che ricordi agli uomini che le donne non vanno toccate, è assurdo pensare che ci sia una società che non ascolti le grida di aiuto di queste persone. 
A tutte le donne che hanno accelerato il passo in una strada buia; a tutte le donne che fingono di telefonare per sfuggire ad un possibile sguardo troppo invadente; a tutte le donne che si sono sentite dire con chi dovevano uscire o con quali vestiti; a tutte le donne che sono state insultate per aver tardato a rispondere ad una telefonata; a tutte le donne che non sono libere di camminare per strada senza sentirsi fischi dietro; a tutte le donne che hanno evitato le scollature per non sentirsi dire 'se l'è cercata'; a tutte le donne che hanno subito violenze davanti ai propri figli o quando portavano in grembo il figlio stesso del carnefice; a tutte le donne che si guardano allo specchio e si vedono imperfette perché qualcuno gli ha detto che non valgono nulla; a tutte le donne che vorrebbero urlare ma stanno zitte; a tutte le donne che ricevono insulti da altre donne che invece dovrebbero essere solidali con loro; a tutte le donne che non hanno il coraggio di dire quello che pensano; a tutte le donne che abbassano lo sguardo davanti a gruppi di ragazzi per paura di suscitare una qualche reazione. A queste donne io dico: alzate la testa, siate bellissime, siate forti e mostratevi deboli solo davanti a coloro che sapete non se ne approfitteranno. Siate coraggiose, per voi, per i vostri figli e per la vostra famiglia. Non tollerate un insulto o uno schiaffo pensando sia l'ultimo. Non screditatevi. Non sentitevi in colpa per non aver risposto in tempo ad una telefonata o per aver indossato una gonna troppo corta. Splendete. Guardate negli occhi colui che vi ha fatto del male e andate a denunciarlo. Chiedete aiuto alle associazioni contro la violenza, parlate con gli amici e le vostre famiglie o con uno psicologo. E andate via. Andate via da casa vostra. Tutelatevi. E infine risorgete. Ci sarà qualcuno in grado di amarvi senza farvi del male. Ci sarà qualcuno capace di farvi sentire sicure. E se non arriverà nessuno, amatevi voi. Brillate di luce propria. Ai carnefici voglio dire: abbassate lo sguardo davanti a queste donne perché loro sì, che possono tutto. Voi invece userete sempre e solo la violenza perché incapaci di comunicare. Perché vi sentite inferiori. Perché sapete di essere messi in ombra dallo splendore della donna che avete accanto. Vergognatevi. Portate rispetto per la madre dei vostri figli, per la vostra stessa madre o sorella, per la vostra compagna e non solo per questo, ma perché sono esseri umani. E fatevi aiutare. Chi usa la violenza perché non sa comunicare, ha bisogno di aiuto. Autodenunciatevi. La violenza verrà eliminata solo quando una donna sarà considerata alla pari con gli uomini riconoscendole eguali diritti, doveri e opportunità. Uscendo dalla visione che vuole la donna esclusivamente a casa ad occuparsi dei propri figli. Uscendo, quindi, da una società ancora troppo arcaica.”

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