Cronaca

Salute, il 37,7% degli anziani con dolore cronico

 Il dolore e' un sintomo ampiamente diffuso, che condiziona la qualita' di vita di chi ne soffre. Questo il tema al centro della discussione aperta da Italia Longeva con l'evento "Long-Term Care Three" a Roma. "Il dolore e' una condizione frequentemente associata a malattie croniche per la quale donne e anziani risultano essere i piu' colpiti. Poiche' l'incidenza di questo dolore persistente aumenta con l'eta' - afferma Franco Marinangeli, Direttore dell'Istituto di Anestesia e Rianimazione Universita' di L'Aquila - per il trattamento e' particolarmente necessario tenere conto delle esigenze di pazienti fragili e affetti da diverse patologie." Infatti da un'analisi europea condotta sui pazienti affetti da dolore cronico moderato emerge che il 37,7% degli anziani riferisce di aver provato dolore fisico, da moderato a molto forte, nelle quattro settimane precedenti l'intervista, e che il 23,1% degli anziani ha gravi limitazioni motorie. Le donne lamentano piu' degli uomini dolore fisico da moderato a molto forte (45,4% contro 27,6%) e tra le ultraottantenni la percentuale arriva al 58,6% a fronte del 39,2% degli uomini.

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Trasporto cure termali 2018, aperte le iscrizioni a Montesilvano

Anche quest’anno l’Azienda Speciale del Comune di Montesilvano mette a disposizione il servizio di trasporto per cure termali per anziani a Caramanico Terme.

Il servizio si terrà dal 27 agosto all'8 settembre per un massimo di 50 anziani. Entro il 6  agosto è possibile presentare la domanda al protocollo dell’Azienda Speciale del Comune di Montesilvano, presso Palazzo Baldoni. Per partecipare è necessario aver compiuto il 60° anno di età o essere affetto da invalidità che impedisce di esercitare l’attività lavorativa; avere la residenza anagrafica ed effettiva nel territorio del Comune di Montesilvano da non meno di sei mesi dalla data di presentazione della domanda; non fruire di analoghe prestazioni nell’anno 2018 da parte di altri organismi.

Alla istanza di partecipazione devono essere allegati un’autocertificazione relativa alla situazione economica del proprio nucleo familiare e copia di un documento d'identità e del codice fiscale. Il richiedente dovrà consegnare, all'atto del primo accesso alla struttura, anche idonea certificazione medica attestante il bisogno di cure mediche climatiche e/o termali. Il costo del servizio è di € 70,00 per l'intero turno bisettimanale.

Il versamento della quota, da effettuare sul c/c 48913966, causale Trasporto per Cure Termali 2018, andrà effettuato entro la data del 18 agosto. La ricevuta di pagamento dovrà essere consegnata all'operatore di accompagnamento al primo viaggio, condizione essenziale per accedere al servizio.

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Tre auto distrutte dal fuoco a Sulmona

Tre auto sono state distrutte dalle fiamme nella notte in due zone diverse di Sulmona. Le prime due in via Orazio, nella zona peep della città, la terza nella frazione Marane. Erano da poco passate le 3 quando i residenti, svegliati dal crepitio delle fiamme e da alcuni scoppi, hanno immediatamente avvertito Vigili del fuoco, Polizia e Carabinieri. Secondo le forze dell'ordine entrambi gli episodi sarebbero di origine dolosa. 

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Pescara, arrestato stalker 43enne

Dopo aver aggredito un uomo sulla riviera di Pescara non si sarebbe fermato nemmeno una volta arrivati gli agenti di Polizia, continuando a minacciarlo di morte, nonostante questi si fosse rifugiato in casa. Al termine di accertamenti gli agenti hanno arrestato un 43enne che da tempo perseguitava il suo presunto rivale in amore il quale aveva già richiesto e ottenuto, alcuni mesi fa, che il Questore emettesse nei confronti dello stalker un ammonimento, sperando che le persecuzioni cessassero. Il 43enne è stato arrestato in flagranza di reato di atti persecutori

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Omicidio Alba Adriatica, 30 anni e 8 mesi per l’omicidio Spinelli

Trent'anni e 8 mesi per omicidio volontario e porto ingiustificato di armi sono stati inflitti dal gup Robert Veneziano, al termine del processo con rito abbreviato, al 27enne albanese Fitim Koldashi, che lo scorso 20 giugno uccise con due coltellate, al termine di una discussione, il 22enne Manuel Spinelli. Il gup ha inoltre disposto una provvisionale di 30mila euro in favore della madre di Spinelli e di 5mila euro in favore della compagna del 22enne, che si erano costituite parte civile nel processo, con il risarcimento del danno da quantificarsi in separata sede e stabilendo in 90 giorni il termine per il deposito della sentenza.

L'omicidio di Manuel Spinelli si era consumato in pochi istanti a giugno dello scorso anno quando, secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri, la vittima, che si trovava fuori a cena con alcuni parenti, si sarebbe incrociato casualmente con l'albanese, che in quel momento stava passando in auto con la sua fidanzata, la ex di Spinelli. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini l'albanese sarebbe passato vicinissimo con la macchina al gruppetto e ci sarebbe stato qualche sguardo di troppo e qualche parola grossa.

A quel punto il 27enne sarebbe sceso dall'auto e tra i tre sarebbe scoppiata una scazzottata. Poi i fendenti sferrati dall'albanese, con due coltellate che hanno raggiunto il 22enne al volto e al cuore. Koldashi, assistito dall'avvocato Paola Pedicone, ha sempre sostenuto di aver tirato fuori il coltello, che portava sempre con sé, solo per difendersi.

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Multato sull’asse attrezzato mentre sfreccia a 150 chilometri orari

Un uomo di 50 anni che risiede a Pescara è stato sanzionato perché sorpreso dalla Polizia Stradale di Chieti mentre sfrecciava sull'Asse attrezzato, direzione Chieti-Pescara, a una velocità di oltre 150 chilometri orari. L'automobilista andrà incontro ad una sanzione di mille euro, alla perdita di 10 punti dalla patente e la sospensione della patente di guida da 6 a 12 mesi. Un altro un automobilista è stato sanzionato per l'utilizzo improprio dei fari abbaglianti: era intento era intento ad avvisare gli altri automobilisti circa la presenza di una pattuglia ma non si è reso conto che stava lampeggiando proprio alla stessa pattuglia della Polstrada in borghese: per lui 41 euro di sanzione e un punto decurtato dalla patente. I controlli rientrano nell'ambito della 'tolleranza zero' nei confronti di tutti gli automobilisti che a causa di alcune condotte di guida pericolosissime, come gli eccessi di velocità e la distrazione, mettono in pericolo la propria e altrui incolumità. Sono 550 le infrazioni contestate dalla Polstrada di Chieti da inizio anno, 28 solo nei primi 15 giorni del mese di luglio.

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Controlli e sanzioni nelle aziende del Fucino

La sospensione dell'attività imprenditoriale e una sanzione amministrativa di tremila euro sono state applicate a tre aziende marsicane operanti nella piana del Fucino in seguito a controlli sul lavoro eseguiti dai carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro dell'Aquila e della Compagnia di Avezzano. Nell'ambito dei controlli, coordinati dall'Ispettorato Interregionale del Lavoro di Roma, sono risultati irregolari tre lavoratori su 60. Nello specifico si tratta di lavoratori operanti in un'azienda agricola di Avezzano sospesa e sanzionata e di altri lavoratori operanti in altre due aziende, una di Luco dei Marsi e l'altra di Celano sanzionate entrambe per lavoro irregolare. 

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Investita sulla riviera a Pescara, ventunenne in ospedale 

Una ragazza marchigiana di 21 anni è rimasta gravemente ferita nella notte a Pescara dopo essere stata investita da un'auto lungo la riviera nord. Soccorsa dai presenti e dal conducente dell'auto, che hanno chiamato il 118, è stata poi trasportata in ospedale. Gli agenti della Squadra Volante e della Polizia stradale di Pescara che stanno provando a ricostruire l'accaduto con l'ausilio di alcune testimonianze. 

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Maxi frode fiscale scoperta a Chieti

Frode fiscale e contributiva conseguente a emissione di fatture false per 190 milioni di euro, 73 persone indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e contributiva, 36 le societa' coinvolte. Questo il bilancio dell'operazione 'spectral kingdom' che ha visto impegnati gli uomini della Guardia di finanza di Chieti, insieme ai reparti di Roma, Napoli, Bologna, Latina e Macerata. Nell'ambito dell'operazione sono cosi' stati scoperti dagli investigatori: 190 milioni di euro il valore delle false fatture emesse, 66 milioni di euro i ricavi sottratti al fisco, 16 milioni di euro di iva dovuta, 4 milioni di euro di contributi previdenziali non versati, 1,6 milioni di euro il valore dei beni sequestrati

 Le indagini, avviate a seguito di una richiesta di mutua assistenza amministrativa pervenuta dall'organo collaterale slovacco, hanno consentito di sgominare una collaudata ed organizzata associazione a delinquere - composta da professionisti e imprenditori (anche attraverso il ricorso a prestanomi) - che, attraverso la gestione di 36 societa' (di cui una ramificata sul territorio teatino), aveva posto in essere un vasto ed articolato duplice sistema fraudolento finalizzato alla realizzazione di una cosiddetta frode carosello, volta a conseguire indebiti vantaggi fiscali in materia di imposizione indiretta (Iva), mediante l'emissione e l'utilizzo di fatture relative ad operazioni soggettivamente inesistenti per circa 190 milioni di euro e anche contributiva, attraverso l'illecita somministrazione di manodopera con conseguenti omessi versamenti delle ritenute previdenziali, irregolarmente compensate con i crediti erariali fittiziamente creati mediante la contabilizzazione delle fatture per operazioni inesistenti. in particolare, i vertici del sodalizio criminale avevano costituito e gestivano un circuito commerciale al cui interno si realizzavano solo formalmente le cessioni di merci sfruttando l'interposizione di societa' cartiere e di societa' filtro (imprese prive di una stabile organizzazione aziendale e di autonomia finanziaria) gestite da meri prestanomi, domiciliate - nella stragrande maggioranza dei casi - presso societa' di servizi di Roma, Napoli e Chieti. Attraverso un "vorticoso" scambio di fatture false e l'interposizione fittizia delle "cartiere", le societa' destinatarie finali dei beni, - le reali beneficiarie del sistema fraudolento accertato - conseguivano benefici di carattere fiscale, poiche' l'acquisto da un operatore nazionale consente alla societa' acquirente la detraibilita' dell'imposta sul valore aggiunto indicata nella fattura passiva; benefici di carattere economico, consistenti nella possibilita' di acquistare la merce "sottocosto" dalla societa' fittizia (la quale a sua volta recuperera' la conseguente perdita attraverso l'omesso versamento delle imposte dovute) potendola commercializzare a prezzi fortemente ribassati, eludendo la concorrenza tramite il ricorso ad una pratica commerciale scorretta.

 

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Ticket, nel 2017 le Regioni hanno incassato per i ticket quasi 3 miliardi di euro

Ammonta a poco meno di 3 miliardi di euro la quota incassata dalle Regioni nel solo 2017 per i ticket sanitari, tra farmaci e prestazioni specialistiche. Il 'paradosso' è che un terzo di questa cifra è pagato "per scelta dai cittadini". E' quanto emerge dal rapporto dell'Osservatorio Gimbe che ha analizzato le differenze regionali sulla compartecipazione alla spesa. Nel 2017 le Regioni hanno incassato per i ticket quasi 2.900 milioni di euro che corrispondono ad una quota pro-capite di 47,6 euro: in particolare, 1.549 milioni di euro (25,5 euro pro-capite) sono relativi ai farmaci e 1.336,6 milioni di euro (22,1 euro pro-capite) alle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Nel periodo 2014-2017 si è ridotta la spesa per i ticket sulle prestazioni (-7,7%) ed è aumentata quella per i ticket sui farmaci (+7,9%). "Dalle nostre analisi emergono notevoli differenze regionali - dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - rispetto sia all'importo totale della compartecipazione alla spesa, sia alla ripartizione tra farmaci e prestazioni specialistiche". In particolare, se il range della quota pro-capite totale per i ticket oscilla da 97,7 euro in Valle d'Aosta a 30,4 euro in Sardegna, per i farmaci varia da 34,3 euro in Campania a 15,6 euro in Friuli Venezia Giulia, mentre per le prestazioni specialistiche si va da 66,2 euro della Valle d'Aosta a 8,6 euro della Sicilia. E' aumentata del 20%, nel periodo tra il 2013 e il 2017, la quota da pagare in più per i farmaci di marca. In dettaglio, dei 1.549 milioni di euro sborsati dai cittadini per il ticket sui farmaci, meno di un terzo sono della quota fissa per ricetta (498,4 milioni pari a 8,2 euro pro-capite), mentre i rimanenti 1.049,6 milioni (17,3 euro pro-capite) sono imputabili alla scarsa diffusione in Italia dei farmaci equivalenti. Rispetto alla quota fissa per ricetta (non prevista da Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia), il range varia da 18,3 euro pro-capite della Valle d'Aosta a 0,5 euro del Piemonte. La quota differenziale per la scelta del farmaco di marca, invece, oscilla da 22,9 euro pro-capite del Lazio a 10,5 euro della Provincia di Bolzano. Tutte le Regioni sopra la media nazionale sono del centro-sud: oltre al già citato Lazio, Sicilia (22,1 euro pro-capite), Calabria (21,2) Basilicata (21,2), Campania (20,9), Puglia (20,7), Molise (20,3), Abruzzo (19,5), Umbria (19,5) e Marche (18,2).

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