Cronaca

Acqua, a Chieti sprechi record con perdite al 74,7%

In un comune su tre si registrano perdite totali dell'acqua immessa in rete superiori al 45%. Le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Chieti (74,7%), Frosinone (73,8%), Latina (69,7%) e Rieti (67,8%). Lo rileva l'Istat nel rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, relativo agli anni 2018-2019. Una situazione infrastrutturale decisamente favorevole, con perdite idriche totali inferiori al 25%, si è registrata invece in circa un comune su cinque, con i valori più bassi, inferiori al 15%, a Biella (9,7%), Pavia (13,5%), Mantova (14,2%), Milano (14,3%), Monza (14,5%), Pordenone (14,5%), Macerata (14,8%).

A livello comunale, in alcuni casi si registra un sensibile peggioramento della performance del servizio (in controtendenza rispetto al dato complessivo che vede una contrazione delle dispersioni di rete ) con un aumento, anche considerevole, delle perdite totali, derivante dall'aggravarsi di situazioni storicamente compromesse (come, ad esempio, a Frosinone), da situazioni emergenziali verificatasi nel 2018 (è il caso di Venezia), ma anche da una diffusa più corretta registrazione dei volumi, dall'eliminazione del minimo impegnato nella bolletta dell'acqua e da cambiamenti nell'assetto gestionale che spesso comportano differenze, anche sostanziali, nel sistema di contabilizzazione (come a Chieti). Sulla contrazione delle perdite di rete ha inciso, in alcuni casi, un maggiore investimento nella riduzione delle perdite nella rete (come avvenuto a Roma) e una più intensa diffusione delle campagne di ricerca delle perdite occulte messe in atto dai gestori del servizio (Biella). Nel 2018 sono andati dispersi circa 44 metri cubi al giorno per chilometro di rete. Una situazione particolarmente gravosa, con oltre 100 metri cubi persi giornalmente per chilometro di rete, si è registrata in nove comuni, di cui due nel Centro e sette nel Mezzogiorno, nei quali l'inefficienza è talmente elevata da causare perdite totali percentuali superiori al 45%. 

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Coronavirus, tre casi positivi in procura a Pescara

Operazioni di sanificazione in corso, nelle stanze e nei corridoi della Procura di Pescara, dove negli ultimi giorni sono stati riscontrati tre casi di positivita' al Covid-19, riguardanti due collaboratori di un magistrato e un esponente della polizia giudiziaria. Al momento in Procura, come negli altri spazi del tribunale, si lavora a ranghi ridotti, garantendo una serie di presidi che vedono il personale alternarsi per turni. Il primo caso di positivita', al quarto piano del Palazzo di Giustizia, si era registrato una decina di giorni addietro e verosimilmente i contatti ravvicinati, avvenuti in un ambiente di lavoro piuttosto ristretto, hanno esposto al contagio le altre due persone. 

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Fuochi pirotecnici a Pescara malgrado i divieti

Fuochi pirotecnici nonostante le restrizioni dovute all'emergenza coronavirus. E' accaduto a Pescara, nel quartiere Rancitelli, attorno a mezzanotte, nel giorno in cui l'ordinanza del sindaco ha reso ancora piu' rigide le misure per il contenimento del virus, con il divieto di circolare a piedi per le vie della citta' senza comprovate esigenze. Il fatto non e' passato inosservato a molti cittadini, che hanno allertato il 113. La Polizia e' subito intervenuta, ma gli agenti, una volta sul posto, non hanno trovato nessuno. I video dei fuochi d'artificio stanno circolando anche sui social

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Coronavirus, stop alle attività sportive a Sulmona e altri comuni dell’area Peligna

Il sindaco Annamaria Casini, che coordina, come Comune capofila, diciassette municipalita' del Centro Abruzzo, in questa fase di emergenza, ha firmato questa mattina l'ordinanza che vieta di svolgere attivita' motorie e sportive all'aperto nel territorio comunale e di attendere alle esigenze primarie degli animali d'affezione se non per il tempo strettamente necessario e in aree contigue alla residenza, domicilio o dimora del proprietario nel raggio di 400 metri. "Si tratta di un provvedimento necessario emesso in sinergia con i sindaci del territorio, in maniera coordinata, dopo aver sentito il Prefetto. Nel ribadire l'assoluta necessita' di restare a casa, in questa fase di emergenza sanitaria nazionale, in cui e' estremamente importante che tutti i cittadini osservino rigorosamente le norme del decreto di governo, per contenere la diffusione del virus, riteniamo che sia fondamentale l'intensificarsi del controllo. Sono molte le segnalazioni pervenute in questi giorni in merito alla presenza di troppe persone che con la scusa di svolgere attivita' sportiva, rischiava assembramento soprattutto nelle strade periferiche di Sulmona cosi' come dei Comuni del territorio. Il sistema sanitario abruzzese, cosi' come il nostro, non e' in grado di far fronte ad un'aggravarsi della situazione gia' difficile, pertanto faccio di nuovo appello al senso di responsabilita' della cittadinanza, nella consapevolezza del sacrificio che tutti noi siamo chiamati ad affrontare in questa emergenza, non uscendo di casa se non per comprovati motivi di lavoro, di salute o di necessita'. Ringrazio tutte le Forze dell'Ordine del territorio, che in questi giorni si stanno impegnando al fine di metter in atto controlli tesi a far rispettare le norme che hanno il solo scopo di contrastare il rischio di contagio da Covid 2019" afferma il sindaco Annamaria Casini.

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Coronavirus, Deco dona 100 mila euro per l’acquisto di materiale destinato agli operatori sanitari

La Deco dona 100mila euro per l'acquisto di materiale destinato agli operatori sanitari dell'ospedale di Pescara. Un gesto di solidarieta', quello dell'azienda leader del territorio nella gestione dei rifiuti, accolto dal plauso del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e di quello del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. "L'Abruzzo - commentano- e' un territorio sano e solidale e ogni giorno riceviamo attestati di vicinanza incredibili da parte delle nostre forze produttive, a partire dai leader di settore che stanno dimostrando in modo chiaro il loro essere abruzzesi e la volonta' di dare un contributo tangibile alla guerra contro il coronavirus". Dopo i 250mila euro donati da De Cecco, patron dell'omonima famosissima pasta, per l'acquisto dei ventilatori, arriva dunque questa nuova "boccata d'ossigeno". "Una donazione- proseguono Marsilio e Sospiri- che noi riteniamo sia utile rendere pubblica affinche' possa essere da stimolo, come di fatto sta gia' accadendo, per altre imprese, ma anche perche' e' giusto che gli abruzzesi conoscano il volto autentico di quelle piccole, medie o grandi aziende che, dopo aver scritto la storia dello sviluppo economico della nostra regione, continuano ogni giorno a rimboccarsi le maniche per sostenere i propri corregionali in un momento di forte difficolta' collettiva. Alla Deco- concludono- rivolgiamo oggi il nostro ringraziamento, anche da parte di tutti gli abruzzesi"

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Il Vescovo di Sulmona-Valva rilancia la staffetta della preghiera

La staffetta della preghiera, perche' il popolo di Dio elevi la sua implorazione, tutta la giornata, affinche' sia superato questo momento assai delicato nella vita del Paese e di tanti italiani, che lottano contro il coronavirus. L'iniziativa e' del vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Michele Fusco, che inizia la sua giornata nella preghiera silenziosa davanti al sacramento, nella piccola cappella dell'episcopio. "Riformulando un'iniziativa che avevamo gia' in programma con i sacerdoti e i religiosi della diocesi, abbiamo progettato una staffetta dell'adorazione eucaristica, ogni giorno dalle 6 del mattino alle 24, ci sara' un sacerdote in una parrocchia, un religioso o una comunita' di suore che a turno sono davanti all'Eucarestia davanti al Signore a pregare - annuncia il vescovo - saranno loro davanti a Gesu' Eucarestia a portare le preghiere di tutti anche di chi e' costretto a casa. Ne sono certo, se chiediamo tutti insieme il Padre ci ascoltera' poiche' Gesu' ci ha assicurato che qualsiasi cosa chiederemo nel suo nome ce la concedera'. Allora affacciamoci dalla finestra delle nostre case, scorgiamo il campanile di una chiesa e uniamoci in preghiera con i nostri sacerdoti e i nostri religiosi, dall'aurora al tramonto e fino a notte fonda, perche' non c'e' notte che non veda spuntare l'aurora. Saranno loro le nostre sentinelle in questa notte che sembra non finire".

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Coronavirus, controlli dei carabinieri nei supermercati

I carabinieri a Sulmona hanno passato al setaccio tutti i supermercati della citta'. Nel primo pomeriggio si e' alzato in volo un elicottero per controllare se vi fossero cittadini a passeggio lungo le strade periferiche, frequentate solitamente da chi ama fare sport all'aperto. Molte le violazioni riscontrate: gente senza guanti ne' mascherine, mancato rispetto delle distanze e mancanza di autocertificazione per giustificare gli spostamenti e in alcuni casi, piu' di una persona per famiglia a fare la spesa. 

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Coca-Cola ha donato 1,3 milioni di euro per l’emergenza coronavirus

Coca-Cola ha donato 1,3 milioni di euro per l'emergenza coronavirus alla Croce rossa italiana e ha offerto i propri prodotti negli ospedali "per esprimere vicinanza a oltre 10.000 operatori sanitari che ogni giorno fronteggiano l'emergenza in Italia". Il contributo e' stato dato attraverso il supporto di The Coca-Cola Foundation, il braccio filantropico di Coca-Cola nel mondo, che mette a disposizione un fondo dedicato alle emergenze, e di Coca-Cola in Italia. A livello regionale si sta poi concretizzando un ulteriore sostegno con la donazione di prodotto da parte dei dipendenti degli stabilimenti Coca-Cola Hbc Italia di Nogara, Marcianise, Rionero in Vulture, Oricola e Lurisia alle strutture sanitarie vicine alle fabbriche

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Coronavirus, bar trovato aperto ad Avezzano

 Non ha chiuso il bar e il personale del Commissariato di polizia di Avezzano ha dato esecuzione a un provvedimento con cui il prefetto dell'Aquila ha disposto la chiusura di un bar nella zona nord della citta' per cinque giorni con decorrenza dal termine dall'emergenza epidemiologica in corso. Nei giorni scorsi, nell'ambito dei controlli volti al rispetto delle prescrizioni del decreto della Presidenza del consiglio dei ministri, gli agenti avevano accertato che l'esercizio pubblico era regolarmente aperto in violazione dell'obbligo di sospensione di ogni attivita'. Nel corso del controllo la polizia, nell'intimare la chiusura del bar, ha contestato al titolare anche la violazione della inosservanza dei provvedimenti dall'Autorita', emessi per ragioni di igiene e sicurezza pubblica, che prevede l'arresto fino tre mesi o l'ammenda fino a 206 euro.

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