Cronaca

Vasto, tre arresti per presunte mazzette

Induzione indebita a dare denaro. E' il reato che si sarebbero macchiati tre dipendenti comunali in servizio presso il cimitero di Vasto. Questa mattina gli agenti del commissariato di Vasto, agli ordini del commissario capo Fabio Capaldo, li hanno arrestati su mandato del procuratore della Repubblica Giampiero Di Florio.

Le presunte mazzette al cimitero di Vasto per cifre che si aggiravano dai 150 ai 700 euro. L'operazione "Eterno Riposo", avviata dagli agenti del Commissariato di Vasto, ha permesso di scoprire un efficiente e attivo sodalizio composto da tre dipendenti comunali rispettivamente con funzioni di custode, necroforo e operaio, responsabili del reato di induzione indebita a dare e/o promettere utilità, compiuto in concorso tra loro, oltre che di vilipendio di cadavere ed altri reati, ancora al vaglio della magistratura vastese, tanto che sono indagati anche 14 persone che avrebbero pagato per la fornitura dei servizi cimiteriali. Stamane negli uffici del Commissariato sono stati il procuratore capo della Repubblica di Vasto, Giampiero Di Florio, il commissario capo Fabio Capaldo e il vice commissario Rosetta Di Santo a illustrare l'operazione partita per iniziativa della Polizia di Stato "senza che nessuno abbia parlato né denunciato nulla". 

La presunta attività illecita riguardava soprattutto le operazioni di inumazione, tumulazione, esumazione ed estumulazione dei feretri, per eseguire le quali, "i tre inducevano gli utenti a pagare loro somme di denaro, anziché rivolgersi al servizio Patrimonio e Demanio del Comune, per il versamento delle tariffe previste dal regolamento".

Nel periodo di osservazione sarebbero stati documentati dagli agenti dei casi duranti i quali gli arrestati riducevano in urne cinerarie i resti cadaverici anche quando lo stato degenerativo non lo consentiva, oppure tumulare più cassette nello stesso loculo, a volte anche all'insaputa dell'utente. Nonostante la proroga delle indagini comunicata ai tre indagati e il cartello del Comune nel quale si invita i cittadini a rivolgersi agli uffici comunali per essere autorizzati anche nei giorni scorsi sono stati registrati altri casi con il passaggio dei soldi dai familiari dei defunti nelle tasche degli arrestati. "Indagine che non si ferma qui - ha concluso Di Florio - perché siamo impegnati nella verifica di quanto sta emergendo dall'inchiesta per eventuali altre responsabilità o fatti di reato in merito, anche in relazione al danno patrimoniale subito dal Comune di Vasto".

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Due trabocchi alla foce del fiume Saline

«Erano gli anni ’60 quando a Montesilvano, alla foce del fiume Saline esistevano 2 o 3 trabocchi, in una veste diversa, attestata da documentazioni fotografiche, da quella che conosciamo oggi e che connota la costa abruzzese. Ora anche la nostra città avrà due trabocchi nuovissimi». Ad annunciarlo è il sindaco Francesco Maragno che specifica: «I trabocchi sono simbolo delle tradizioni marinare più antiche di tutta la regione, oggi riscoperte in chiave turistico -  ricettiva. Crediamo che la loro realizzazione nel nostro territorio potrà potenziare l’offerta turistica della città e rappresentare un ulteriore strumento di promozione».

La Giunta ha approvato infatti il progetto preliminare per la realizzazione dei due trabocchi sul molo sud del fiume Saline. Il progetto ripropone sia le caratteristiche formali che costruttive di tali elementi. E’ stata prevista anche la possibilità di attracco per piccole imbarcazioni. Per la realizzazione delle due strutture il Comune chiama a raccolta i privati. Da domani, 4 luglio e fino al 15 settembre, rimarrà aperto un bando per selezionare i soggetti privati che dopo aver eseguito i lavori di costruzione del trabocco, con spese a proprio carico, gestiranno anche direttamente la struttura. La concessione durerà non meno di 15 anni. Il soggetto individuato dovrà impegnarsi a consentire l’utilizzo al Comune per fini di alta rappresentanza istituzionale.

«Tale iniziativa  - dice ancora il sindaco  - fa da corollario agli interventi di riqualificazione di via Maresca per consentire il rilancio dell’area turistico  - ricettiva più importante di tutta la regione Abruzzo».  

Le domande dovranno essere indirizzate al Settore Pianificazione e Gestione Territoriale.

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San Vito Marina, bagnante muore sulla spiaggia

Un uomo di 66 anni è morto questa mattina sulla spiaggia di San Vito Marina. L'uomo è stato rinvenuto da alcuni bagnanti in acqua non lontano dalla riva. Scattato l'allarme, sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno praticato tutte le manovre di rianimazione che si sono purtroppo rivelate inutili. Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del decesso. 

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Pescara, aspiratori in azione per il decoro urbano

Aspiratori elettrici in grado di pulire aiuole e spazi verdi da mozziconi di sigaretta e deiezioni canine sono stati messi in funzione a Pescara da Attiva. Gli operatori oggi hanno lavorato in piazza della Rinascita e piazza Primo Maggio. Presenti il sindaco Marco Alessandrini, che ha provato personalmente uno degli aspiratori, l'assessore al Decoro Urbano Paola Marchegiani e l'amministratore unico di Attiva Massimo Papa. Il bocchettone di cui sono dotati gli aspiratori Glutton - impiegati in oltre 4500 città nel mondo - consente di liberare aiuole e marciapiedi da cartacce, escrementi di animali, pacchetti di sigarette e mozziconi, lattine e bottiglie, foglie secche, rifiuti incastrati nelle siepi, residui di potatura, trucioli di acciaio o alluminio.

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Inchiesta appalti Ater Chieti, assolto il geometra

 Il Tribunale di Chieti ha assolto per non aver commesso il fatto Alessandro Faraone, geometra dell'Ater di Chieti, finito sotto processo con le accuse di turbativa d'asta e corruzione nell'ambito di un'inchiesta che aveva portato a marzo dell'anno scorso ad altrettanti patteggiamenti della pena l'ex commissario straordinario dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale Marcello Lancia ed Ernesto Marasco, architetto dipendente dell'Ater, accusati dagli stessi reati. L'imputazione di turbativa si riferisce a due gare d'appalto indette dall'Ater alle quali erano state invitate imprese che, secondo l'accusa, erano state artatamente segnalate dallo stesso imprenditore che se le era poi aggiudicate: la prima gara per un importo di poco meno di 600.000 euro e la seconda di 606.000 euro, entrambe relative a lavori di riparazione dei danni prodotti dal terremoto del 6 aprile del 2009 ad alcuni edifici di via Amiterno a Chieti di proprietà della stessa Ater.

Faraone, unico ad aver scelto il rito ordinario, si è sempre detto estraneo ai fatti contestati: una posizione ribadita oggi in aula dal suo difensore, l'avvocato Giacomo Cecchinelli, che ha evidenziato la mancanza di riscontri oggettivi alle accuse nei confronti del suo assistito sottolineando come il geometra non abbia avuto alcun ruolo all'interno del meccanismo della turbativa e che non vi poteva contribuire in nessuna maniera. Il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto la condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione

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Carta identità elettronica con chip difettoso,831 all’Aquila

L'ufficio Anagrafe del Comune dell'Aquila fa sapere che tra le 299.400 Carte d'identità elettronica valide per l'espatrio emesse tra ottobre 2017 e febbraio 2018 con un difetto nel chip, 831 sono state rilasciate all'Aquila. Il Ministero dell'Interno - Direzione Centrale per i Servizi Demografici ha comunicato, con circolare n.6/2018, che il chip contiene una data di emissione diversa da quella correttamente riportata sul fronte del documento. La sostituzione è gratuita. Gli Uffici del Comune specificano, comunque, che il difetto è irrilevante per l'utilizzo della carta quale documento di identità fisica e digitale. La Direzione Centrale ha diramato agli Uffici di Polizia di frontiera nazionali e agli Uffici diplomatici e consolari i numeri di serie delle carte elettroniche difettose, per ridurre il rischio di disagi ai titolari. Si può verificare se la propria carta sia tra queste su www.cartaidentià.interno.gov.it, servizio "Verifica CIE", inserendo codice fiscale e numero di serie della Carta

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Ritrovate le due diciassettenni scomparse nelle Marche

Sono state ritrovate a Pescara le due diciassettenni di Fidenza, scomparse da un camping di Marina di Altidona venerdì pomeriggio. A segnalare la presenza delle due ragazze alla trasmissione Chi l'ha visto? è stato un giovane dell'Aquila, che le aveva incontrate nella spiaggia di Pescara sabato. Il giovane, su suggerimento della trasmissione, si è messo in contatto con i carabinieri e poi con la polizia, che - dopo averle identificate - sta organizzando il ritorno delle due adolescenti a Fermo, dove si trovano i genitori. 

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Crollo hotel Rigopiano, Mazzocca: credo di aver chiarito tutto

 "Penso di aver chiarito tutto". L'ha dichiarato il sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, al termine dell'interrogatorio in procura a Pescara sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Penne), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco' 29 morti. Mazzocca, che e' indagato nell'ultima tranche riguardante la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv), e' stato interrogato, oggi pomeriggio, per circa due ore dal procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi, e dal sostituto Andrea Papalia, titolari del fascicolo. Presenti anche i carabinieri forestali con la tenente colonnello Annamaria Angelozzi. Il sottosegretario, difeso dall'avvocato Augusto La Morgia, non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni ai cronisti. A giudizio dell'accusa, Mazzocca avrebbe omesso "di intervenire presso i funzionari responsabili del servizio di protezione civile, richiedendo e sollecitando tempestivamente l'attuazione e l'esecuzione degli obblighi della legge regionale 47 del 1992 e, in particolare, la redazione e realizzazione della carta di localizzazione dei pericoli da valanga per tutto il territorio della regione". In totale l'inchiesta conta 39 indagati

 

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Tende abusive rimosse da corso Strasburgo a Montesilvano

Questa mattina la polizia municipale di Montesilvano ha effettuato uno sgombero in un’area di corso Strasburgo. Due le tende rimosse e conferite alla ditta Formula Ambiente. Sul posto sono stati trovati anche residui di altre tende precedentemente rimosse.

«L’accampamento abusivo individuato su corso Strasburgo  - sottolinea l’assessore alla polizia locale, Valter Cozzi -  è ormai un caso isolato. L’azione di contrasto al bivacco che abbiamo messo in atto nei mesi scorsi concentrata per lo più nella riserva naturale di Santa Filomena ha sortito gli effetti sperati. Siamo infatti riusciti ad eliminare quasi definitivamente il fenomeno. Con lo sgombero delle palazzine di via Ariosto lo scorso anno  - ricorda Cozzi -  abbiamo veramente restituito una zona della città,  che per oltre 20 anni è stata una cittadella della droga e della contraffazione, in mano ai cittadini e ai turisti che possono finalmente vivere anche questo quartiere in sicurezza. Con lo sgombero di stamani -  dice ancora Cozzi -  abbiamo anche dato una risposta a dei cittadini che ci avevano segnalato la presenza di alcune persone con tende e materiali vari nell’area, i cui proprietari ora dovranno provvedere a recintare, chiudendo i varchi utilizzati dai bivaccatori per entrare e ripulire completamente».  

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