Cronaca

Montesilvano, sanzioni per chi non provvede allo sfalcio dei terreni privati

«Procedere a propria cura e spese al taglio costante della vegetazione incolta nei terreni di proprietà privata per non incorrere in sanzioni e rispettare il decoro urbano di Montesilvano. E’ questo l’appello lanciato dall’assessore al verde pubblico di Montesilvano che ricorda: «Dal maggio 2013 vige un’ordinanza sindacale che impone ai proprietari o conduttori di terreni ricadenti nelle aree urbane del territorio di tenere curati i propri terreni. Per non incorrere in sanzioni quindi invitiamo tutti a rispettare questa ordinanza». La sanzione prevista per il mancato sfalcio periodico dei terreni, con successivo obbligo di asportazione dei residui, ammonta a 300 euro. 168 euro è l’importo sia della sanzione per la  mancata potatura di siepi che in qualche modo possono restringere o danneggiare la strada o nascondere la segnaletica, che per la mancata manutenzione che causino la caduta di rami o alberi sul manto stradale e che devono essere rimossi immediatamente. La sanzione, invece, per il mancato estirpamento dell’erba lungo muri di cinta o il fronte di uno stabile di proprietà ammonta a 309 euro. Sale fino a 600 euro, infine la sanzione per l’abbandono di rifiuti, che raddoppia se si tratta di rifiuti pericolosi.

I residui di potatura e grandi quantità di residui di sfalcio verranno raccolti dall’Ati Formula Ambiente e Sapi contattando il numero verde 800 198 760, fissando un appuntamento per il ritiro oppure possono essere portati nel centro di raccolta di via Inn, aperto nelle mattine del lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.30 e i pomeriggi di mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18.  Laddove si tratti di piccoli quantitativi essi possono essere conferiti direttamente nell’organico.

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Gli studenti dell’Aterno-Manthonè protagonisti dell’edizione 2019 di TED x Pescara

Anche quest’anno gli studenti dell’Istituto Aterno-Manthonè, diretto dalla preside Antonella Sanvitale, parteciperanno fattivamente alla seconda  edizione del Tedx Pescara che si terrà sabato 18 maggio all’auditorium Flaiano di Pescara.

Questa mattina una rappresentanza degli studenti, accompagnati dai professori Giuseppe Toletti e Leonardo Pantalone, hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione che ha visto protagonisti Filippo Spiezia, organizzatore e ideatore del TEDx Pescara, Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara e Angelo Valori, presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi.

Una collaborazione che si rinnova quella con la conferenza indipendente che porta idee innovative e permette ai nostri ragazzi di incontrare figure di riferimento nei più svariati campi da cui lasciarsi ispirare.

I nomi dei ragazzi coinvolti nella macchina organizzativa: Lorenzo Amicizia, Francesco Angelozzi, Elisa Baldacci, Rafael Bana, Christian De Lellis, Alessandro De Luca, Simone D’Emilio, Marika Di Bartolomeo, Alessia Di Fresco, Giulia Di Fulvio, Erika Di Luigi, Anna Di Pietrantonio, Federica Diodato, Kevin Falcone, Matteo Forcucci, Stefano Giordano, Giulia Giorgini, Erica Giura, Alessandro Iannone, Martina Longin, Alessandro Maione, Aurora Mancini, Gino Manfroni, Veronica Marchegiani, Loris Marsilii, Aron Melchiorre, Nicholas Mosca, Dea Pelecsic , Chiara Perugini, Greta Pierdomenico, Matteo Ricciuti, Daniel Romano, Martina Sardini, Nicolò Tontodonati, Alessandra Troiano, Matteo Venditti.

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Avviata la rimozione dell’eternit sul capannone tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro a Montesilvano

Prosegue l’operazione di bonifica dell’area privata posta tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro.

Dopo la pulizia e lo sfalcio del verde eseguito da una ditta incaricata dal Comune, con addebito ai 3 proprietari dell’area, sono iniziate ora le operazioni di rimozione, decontaminazione e smaltimento della copertura di amianto posto sul tetto del capannone.

«Sono oltre 50 anni – sottolinea il sindaco -  che la copertura in eternit  svetta su quel capannone in pieno centro di Montesilvano. Nonostante solleciti e disposizioni della Asl risalenti anche al 2010, per la pulizia dell’area sia per quanto riguarda la vegetazione presente che l’amianto, i proprietari hanno sempre disatteso le ordinanze emesse. Questa amministrazione ha fatto seguire alla burocrazia delle carte, la praticità dell’intervento. Nei mesi scorsi abbiamo provveduto alla pulizia del verde, atto che ha completamente cambiato l’immagine di tutto il quartiere. Adesso è stata avviata la delicata operazione di rimozione della copertura».

In questi giorni è stato montato il ponteggio necessario ai lavori. In settimana, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, si comincerà con la rimozione dell’amianto secondo tutti i criteri di sicurezza necessari, la decontaminazione degli ambienti e la contestuale ricollocazione di una nuova copertura. Seguirà poi la fase di smaltimento e disallestimento del cantiere tra circa una decina di giorni.  

Già a partire dal 2010 su proposta della Asl circa la necessità di procedere alla pulizia dell’area privata dalla fitta vegetazione presente, nonché alla bonifica dell’eternit posto sulla copertura del capannone, sono state emesse una serie di ordinanze della polizia locale, nei confronti dei proprietari, tutte rimaste inottemperate. Nel maggio 2018, con atto sindacale è stato ordinato ai proprietari dell’immobile di provvedere con urgenza ad eseguire gli interventi necessari a garantire la salvaguardia della salute pubblica. «Finalmente questa situazione di degrado in pieno centro è stata risolta. Ovviamente tutte le spese sostenute verranno addebitate ai proprietari. L’auspicio è che tutti i cittadini abbiano una maggiore attenzione alla cura delle loro proprietà contribuendo così in maniera concreta a garantire con l’ente pubblico una immagine decorosa di Montesilvano».

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Cittadinanza attiva, il modello Montesilvano in un convegno a Lanciano

Il modello di cittadinanza attiva di Montesilvano analizzato in un convegno a Lanciano. Antonio Farchione e Giulio Geraci dello staff del sindaco di Montesilvano, sono stati invitati a parlare dell’esperienza implementata nel Comune adriatico sul tema della cittadinanza attiva.

Il convegno si è svolto il 10 e l’11 maggio scorso a Lanciano nella bella cornice del Polo museale. L’evento dal titolo “Beni comuni & Cittadinanza attiva. La partecipazione consapevole per una città del futuro”, è stato organizzato dall’Anci Giovani Abruzzo e da Nuovo senso civico (Movimento spontaneo di cittadini italiani, onlus), nonché patrocinato dal Comune di Lanciano, dalla Provincia di Chieti e dall’Associazione nazionale comuni italiani Abruzzo (Anci Abruzzo).

Gli organizzatori, invitando al tavolo dei relatori esponenti di Labsus e un funzionario del Comune di Bologna, noti in Italia per essere all’avanguardia sul tema della sussidiarietà, si sono posti l’obiettivo di stimolare la cultura degli amministratori locali, dei dirigenti e delle associazioni verso l’esperienza della cittadinanza attiva.

«Il comune di Montesilvano – dichiara Giulio Geraci – è stato tra i primi in Italia a dotarsi nel 2015 del Regolamento dei beni comuni. Il Comune di Bologna lo ha approvato nel 2014. L’essere stati dei pionieri ci ha anche esposti a difficoltà amministrative causate dal vuoto legislativo, come quello dell’assicurazione a favore anche di singoli cittadini. Per fortuna la Corte dei Conti ha chiarito che gli enti locali sono obbligati a tutelare il cittadino volontario e i terzi attraverso la stipula di idonei contratti assicurativi».

Antonio Farchione è invece intervenuto specificatamente raccontando l’esperienza in prima persona dell’attivazione dei tavoli di cittadinanza attiva: «In cinque anni sono stati attivati ben nove tavoli di cittadinanza attiva. L’obiettivo è stato quello di recuperare non solo la fiducia dei cittadini verso l’istituzione comunale, ma anche quella di recuperare l’identità della montesilvanesità rimasta assopita per troppo tempo, quest’ultimo è uno dei pilastri fondamentali per la valorizzazione di un luogo antropologico, nonché è indispensabile per instillare nella popolazione l’entusiasmo di lavorare insieme per il bene comune».

L’esperienza di cui Farchione e Geraci hanno avuto modo di parlare nel convegno di Lanciano, non solo ha avuto un plauso immediato dai partecipanti all’evento, ma anche la concreta richiesta a collaborare con il Comune di Bologna che intende presto creare una rete nazionale che metta in sinergia tutti i Comuni italiani che hanno avuto modo di fare proprio il regolamento dei beni comuni.

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Maxi operazione di soccorso in montagna

Dopo 24 ore di intervento, il ferito in Abruzzo è uscito dalla forra: impegnati 70 uomini del Soccorso Alpino da Abruzzo, Marche, Umbria e Puglia. 

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Quaranta uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico Abruzzo, giunti anche da Marche, Molise e Umbria, sono impegnati nel recupero di un escursionista che e' rimasto ferito ad una gamba, dovrebbe trattarsi di una frattura, durante un'escursione che stava effettuando nella forra dell'Avello, dove scorre un torrente, nel territorio del Comune di Pennapiedimonte, nel parco nazionale della Majella. L'uomo fa parte di un gruppo di cinque escursionisti romani partiti ieri mattina attrezzati con mute e caschi, per attraversare la forra di Selva Romana e che durante il percorso, molto probabilmente, hanno perso l'orientamento e si sono ritrovati nella forra dell'Avello. L'allarme e' stato dato ieri sera al Soccorso Alpino Abruzzo dai familiari di uno degli escursionisti. Ricevuto l'allarme sono partiti i soccorsi del Cnsas con tecnici alpini, la squadra forre e la squadra alpini per capire quale fosse la situazione poiche' non c'erano contatti.Due degli escursionisti, intorno alle 2 della notte, sono riusciti ad uscire dalla forra e sono stati subito recuperati dai soccorritori: entrambi sono in buone condizioni di salute.

 L'escursionista infortunato e gli altri due che lo hanno assistito nel corso della notte sono stati individuati grazie ad alcune lampade; la quota di recupero e' di circa 300 metri. La squadra forre ha raggiunto l'infortunato e ora si sta valutando come estrarlo cioe' se andare a valle o trovare un'altra strada piu' agevole. Intanto dall'alto le squadre del soccorso alpino stanno allestendo alcune corde fisse per la risalita lungo un costone allo scopo di aiutare i forristi a tirare fuori la barella, oltre che per far risalire gli altri due escursionisti. Tutti hanno trascorso la notte al freddo. Sia le condizioni meteo attuali, con la visibilita' di appena cento metri e una pioggia leggera, ma soprattutto la natura dei luoghi, con le pareti del vallone in cui i soccorritori sono chiamati ad operare che sono molto strette, non permettono l'intervento degli elicotteri che comunque sono stati allertati. 

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Race for the Cure, Pescara si prepara alla corsa della solidarietà

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Isabella Marianacci, Presidente del Comitato Abruzzo della Susan G.Komen Italia. 
 
 
«Vedere quella che fino ad un anno fa era soltanto un'idea, concretizzarsi in un progetto tangibile, che man mano che il tempo scorre, riunione dopo riunione, prende forma, tracciando nero su bianco il percorso della gara competitiva di cinque chilometri e della passeggiata di due della prima edizione abruzzese della "Race for the Cure" della Susan G. Komen Italia e la planimetria del "Villaggio della Salute della Donna", che da venerdì 20 a domenica  22 settembre animerà Piazza Salotto a Pescara, è una soddisfazione immensa, che riempie il cuore di gioia, di orgoglio e di entusiasmo. L’impegno legato alla megamacchina organizzativa di una manifestazione come questa diventa più leggero, perché costantemente alimentato da tutto l'amore che nutro per la mia città e per la mia Regione e dalla consapevolezza di quanto sia preziosa una occasione come questa per accendere i riflettori sull' importanza della  prevenzione, sensibilizzando l'opinione pubblica ad un cambiamento radicale nell'approccio culturale con cui si affronta questa patologia. E farlo avvolti in un clima allegro e festoso dove si respira tanta gioia, serenità ed amore per la vita, scatena una emozione che riesce ad arrivare dritto al cuore della gente ed è un ottimo strumento per veicolare il messaggio che "prevenire è meglio che lottare". Prevenire è meglio che indossare i guantoni da pugile ed entrare (metaforicamente) nel ring della vita, schivando i duri colpi che una patologia come questa ti sferra, prima che riesca a coglierti alla sprovvista ed a metterti knock-out. Intercettare una eventuale patologia agli stadi iniziali con una diagnosi precoce significa avere maggiori probabilità  di guarigione ed essere sottoposti a cure meno invasive, che incidono in maniera minore sulla psiche e sul corpo delle donne colpite. 
È questo lo spirito che anima la “Race for the Cure”,  punta di diamante della Komen Italia, associazione basata sul volontariato, in prima linea dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale, presente da fine ottobre del 2018 anche nella nostra Regione con un suo Comitato, punto di riferimento per le "Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato un tumore al seno o che stanno ancora combattendo la loro battaglia con grinta e determinazione e che traggono forza e coraggio da momenti belli e di condivisone come questo. Sono vent’anni ormai che si rinnova puntuale l’appuntamento con quella che è divenuta la manifestazione più importante dedicata alla prevenzione ed alla sensibilizzazione sui tumori del seno in Italia e nel mondo, che nel 2018 ha raggiunto il record di ben 120.000 iscritti tra le Race di Roma, Bologna, Bari e Brescia e quest’anno, alle edizioni storiche, si sono aggiunte anche Matera -Capitale della cultura 2019- e la nostra Pescara. La Race è una manifestazione unica nel suo genere, che unisce sport, prevenzione e solidarietà e  mira a coinvolgere tutti gli amanti dell'attività fisica all'aria aperta, sotto i raggi ancora tiepidi del sole settembrino. 
 Giorno dopo giorno stiamo portando avanti il complesso iter di pianificazione della “Race Pescara” con riunioni tecniche ed organizzative e numerosi  incontri istituzionali, grazie alla collaborazione delle Ladies del Comitato Abruzzo, del Comitato Clinico-scientifico, del Comitato organizzatore e dei numerosi volontari che hanno sposato la nostra causa, tutti all'opera con impegno, energia  e tante idee interessanti da realizzare per rendere questo nostro appuntamento un grande successo. Posso anticipare che il "Villaggio della Salute della Donna" sarà dedicato ad attività di sport e di benessere, a talk show e conferenze sulla tutela della salute femminile, ad approfondimenti sulla sana alimentazione e sui corretti stili di vita con un'area riservata esclusivamente alle "Donne in Rosa"- le vere protagoniste della Race - e con la presenza delle unità mobili della "Carovana della Prevenzione", il programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile, che porta la prevenzione dove arriva con maggiore difficoltà- che erogheranno screening gratuiti in ambito senologico, ginecologico e consulenze nutrizionali e tanto altro ancora. 
La “Race for the Cure” sarà senza ombra di dubbio una esperienza indimenticabile per la città di Pescara e per l'Abruzzo, molti saranno i ricordi che chi sceglierà di condividere con noi questa bellissima emozione il 22 settembre si porterà nel cuore e mi auguro che l'edizione del 2019 sia la prima di una lunga serie di Race che si svolgeranno in Abruzzo negli anni a venire, con un entusiasmo che crescerà mano mano che verrà compresa  la bellezza e la grande validità di questo nostro progetto ! 
Vi invito a partecipare e ad iscrivervi on line sul sito: 
Per ulteriori informazioni potete contattare la segreteria organizzativa del Comitato Abruzzo di Komen Italia: 
komenabruzzo@komen.it - 3290454123»

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Half marathon a Pescara, controlli antidoping di Nas e Fmsi

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara alla sesta Half marathon, la 'Maratonina del Mare' che si e' svolta oggi nel capoluogo adriatico. Ispettori investigativi antidoping, accreditati Nado (National Antidoping Organization), dei Carabinieri per la Tutela della salute, hanno affiancato medici della Fmsi (Federazione medico sportiva italiana) per verifiche a una rosa di runner che hanno partecipato all'evento.

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Giornata internazionale dell’infermiere anche in Abruzzo

“La sanità non funziona senza infermieri”. È questo lo slogan per la giornata internazionale dell’infermiere che si celebra in tutto il mondo domani, domenica 12 maggio.

In Abruzzo la giornata internazionale dell’infermiere arriva a poche settimane dall'approvazione in Giunta regionale dei programmi obiettivo delle quattro Asl, finanziati in sede di Conferenza Stato-Regioni con risorse vincolate pari a 27 milioni di euro del Fondo sanitario nazionale, e dall’approvazione della delibera che introduce e disciplina uno strumento di monitoraggio del personale in servizio nelle aziende sanitarie abruzzesi. Gli obiettivi di carattere prioritario e di carattere nazionale sono contenuti in varie linee progettuali: multicronicità, promozione dell`equità in ambito sanitario, terapia del dolore e sviluppo delle cure palliative e terapia del dolore in area pediatrica, supporto al piano nazionale della prevenzione, tecnologia sanitaria come integrazione ospedale-territorio. 

“Si tratta di provvedimenti importanti – spiegano, in rappresentanza degli oltre 11.000 infermieri abruzzesi, i presidenti dei quattro Ordini provinciali delle professioni infermieristiche di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo Giancarlo Cicolini, Maria Luisa Ianni, Irene Rosini e Cristian Pediconi – che non possono però non tenere conto delle urgenze più volte segnalate alle istituzioni regionali in termini di assistenza sul territorio. Circa 599 infermieri in Abruzzo sono pronti ad andare in pensione anticipata approfittando della clausola di “quota 100”, con l’effetto di rendere ancora più pesante la già grave carenza di personale sanitario nelle Asl, che rischia di portare a un “buco” stimato in 2.482 unità, pregiudicando ulteriormente la sicurezza delle cure per i cittadini. Secondo i dati elaborati dal centro studi FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche), in Abruzzo il fabbisogno rischia di salire a 155,93 professionisti sanitari mancanti ogni 100mila abitanti, rispetto a una media nazionale di 126”.

Nel dettaglio, secondo le stime del centro studi FNOPI, sono 1.996 gli infermieri in Abruzzo che, al 31 dicembre 2018, hanno maturato i requisiti previsti da “quota 100”: di questi. La Fnopi valuta che 599 potrebbero effettivamente usufruirne, ovvero il 59,11% del personale sanitario (compresi medici e altre figure) considerati in uscita nei prossimi mesi. A questi si aggiungono 481 pensionamenti ordinari, per raggiunti limiti di età a fine dicembre 2018, che si vanno a sommare alla “strutturale” carenza di 1.452 infermieri rispetto alle reali esigenze dei cittadini. Di questi ultimi ne mancano 719 necessari sul territorio per l’assistenza alle persone fragili (non solo anziani, ma anche malati cronici, non autosufficienti e altri pazienti che necessitano di una gestione sanitaria costante) e altri 733 infermieri secondo i parametri per le dotazioni organiche fissati dall’Unione europea e che l’Italia e soprattutto l’Abruzzo non rispettano. 

“Non si tratta – aggiungono Giancarlo Cicolini, Maria Luisa Ianni, Irene Rosini, Cristian Pediconi – di un problema solo degli infermieri, ma riguarda tutti i cittadini in termini di sicurezza, assistenza e accessibilità alle cure. Si assiste inoltre a un aumento esponenziale della spesa privata per l’assistenza e le cure da parte dei cittadini. Le famiglie abruzzesi risultano terze in Italia per tasso di impoverimento causato dalle spese sanitarie out of pocket. Un fenomeno che a livello nazionale colpisce oltre 300mila famiglie, mentre l’Abruzzo partecipa con circa 15mila famiglie finite al di sotto della soglia di povertà per pagare le spese sanitarie. Emerge quanto sia necessario un cambiamento di rotta, che deve vedere l’applicazione di nuovi modelli organizzativi (infermiere di famiglia, ospedali di comunità, ambulatori infermieristici) già realizzati in altre regioni con ottimi risultati in termini di assistenza e accessibilità alle cure. Il 17 dicembre 2018 il MIUR ha dato l'ok alla proposta di modificare gli indirizzi formativi degli infermieri. Oggi gli infermieri sono presenti all’Istituto superiore di sanità, sono professori associati nelle università, sono dirigenti, direttori e stimati professionisti ed è per questo che nella nostra Regione non vogliamo rimanere indietro. Desideriamo che i cittadini possano beneficiare di un sistema e di un nuovo modo di fare sanità che includa e coinvolga chi può fare molto per loro, in un lavoro che sia di reale integrazione e collaborazione fra tutti i professionisti sanitari nel rispetto naturalmente delle competenze e delle responsabilità di ognuno”.

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Il Banco Alimentare Abruzzo compie 30 anni

 La mostra fotografica di Enrico Genovesi, con immagini e testi che raccontano il senso del Banco Alimentare, sara' protagonista, venerdi' 17 maggio in piazza Rinascita, di "Compagni di Banco. Da 30 anni, in viaggio", un'intera giornata per festeggiare i trent'anni del Banco Alimentare. La Rete Banco Alimentare - con le sue ventuno sedi territoriali, tra cui quella abruzzese attiva dal 1997 e presente anche in Molise - e' oggi il punto di riferimento per la lotta alla poverta' alimentare in Italia. Solamente in Abruzzo, i poveri assistiti sono 29.732 mediante 210 enti convenzionati. Nel corso della giornata, che gode del patrocinio del Comune di Pescara, sara' possibile sostenere il Banco alimentare mediante le marmellate solidali e partecipare ad un momento di festa nel corso del quale il Banco Alimentare consegnera' ad istituzioni, associazioni, amici e volontari una pergamena di ringraziamento per la stima e l'amicizia dimostrata in tutti questi anni. Durante l'intera giornata stazionera' in piazza un furgone proveniente da Roma e destinato a Cosenza, in un'originale staffetta che lega le varie sedi territoriali del Banco Alimentare.

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Sfila Rolex d’oro a un anziano, arrestata dai carabinieri

In manette con l'accusa di rapina una 32enne di origine romena. La donna, intorno alle 10 di ieri a Pescara aveva avvicinato un anziano che passeggiava con il proprio cane in via Gran Sasso e dopo aver catturato l'attenzione dell'uomo con un atteggiamento cortese, ha cercato di instaurare un dialogo con l'ignaro signore a cui poi ha chiesto l'ora. L'anziano ha scoperto il proprio orologio da polso Rolex in acciaio e oro del valore di circa 7.500 mila euro, e la donna con un gesto repentino ha afferrato il polso del malcapitato riuscendo a sfilarglielo. In aiuto dell'uomo e' intervenuto un passante richiamato dalle urla chiedendo l'intervento del 112: i militari dopo qualche minuto sono riusciti a bloccare la donna in possesso dell'orologio e l'hanno condotta in caserma. Dalle successive indagini e' poi emerso che la 32enne e' risultata essere una specialista in quella che viene definita la "tecnica dell'abbraccio", essendo risultata coinvolta in procedimenti penali in Veneto, Emilia Romagna e Toscana. La donna e' stata rinchiusa nel carcere di Chieti. 

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