Cronaca

Festino a luci rosse a Chieti, dentista condannato a due anni e 8 mesi

Il gup del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri ha condannato a due anni e otto mesi di reclusione un dentista di Casalincontrada, ma in sentenza ha riqualificato l'imputazione di tentato omicidio in quella di lesioni aggravate ai danni di una transessuale colombiana. Il fatto si verifico' al termine di un festino a base di sesso e cocaina avvenuto in un appartamento di Chieti Scalo il 4 febbraio del 2018. All'uomo è stata contestata anche la cessione di cocaina, fatto che e' stato inquadrato nell'ipotesi della lieve entita'. Assolta, invece, perche' il fatto non sussiste, un'altra imputata estranea ai fatti cui è stato contestato l'acquisto di cocaina.

Il processo si e' svolto con il rito abbreviato: per Esposito il pm Marika Ponziani aveva chiesto la condanna a otto anni piu' la diminuente del rito. La difesa del dentista, affidata agli avvocati Giuliano Milia, Antonello D'Aloisio e Cristiano Sicari, ha respinto fin dalla fase delle indagini l'ipotesi del tentato omicidio sostenendo che quella notte scoppio' un diverbio per questioni di soldi, un litigio sfociato in una colluttazione durante la quale venne utilizzato un coccio di bottiglia; la trans riporto' una ferita sotto il collo. Ferita che secondo la perizia disposta dal giudice fu provocata dall'uso di arma da taglio atipica, a minima penetrazione; mentre secondo l'accusa si tratto' di una coltellata

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Maxi truffa da 10 milioni alla Honda, processi riunificati 

Esce completamente di scena il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, stimata in oltre 10 milioni di euro, nei confronti della Honda Italia. In un procedimento stralcio il tribunale collegiale di Lanciano ha assolto ampiamente, perche' il fatto non sussiste, l'imprenditore Antonio Di Francesco e Giovanna Piera Maesa, moglie di Silvio Di Lorenzo, ex vice presidente di Honda Italia ed ex direttore dello stabilimento di Atessa. Lo stesso tribunale ha poi deciso per la riunificazione del processo con l'accusa di truffa semplice che parte domani, giovedi' 30 maggio, dinanzi al giudice monocratico e che vede ora complessivamente imputate sette persone. Per cinque imputati l'associazione a delinquere cadde lo scorso ottobre davanti al gup. Al processo la Honda Italia Industrie Spa e' parte civile e chiede un milione di euro per danni all'immagine. Sul presunto caso di truffa il colosso giapponese ricorse per prima al Tribunale delle Imprese dell'Aquila poi in sede penale. Nell'accusa della procura di Lanciano si parla di rete affaristica di famiglia, amicizie e interessi personali attraverso societa' riconducibili all'ex presidente dal 2007 al 2012, con forniture ad aziende dell'indotto con costi maggiori per la Honda. 

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A giudizio gli ex vertici della Chieti Calcio per bancarotta documentale

 Il gup del Tribunale di Chieti Isabella Maria Allieri ha rinviato a giudizio per bancarotta documentale gli ex vertici della Chieti Calcio in relazione al fallimento della Chieti Calcio deciso dal Tribunale di Chieti il 14 dicembre del 2016. Secondo l'accusa formulata dal pm Giusepe Falasca, sarebbero state sottratte le scritture contabili obbligatorie per legge al fine di procurare a se' o ad altri un ingiusto profitto.

A W. B. il reato viene contestato nella qualita' di legale rappresentante della societa' Chieti Calcio in carica fino al 22 settembre del 2012, e di amministratore di fatto dal 15 marzo del 2016 anche quale legale rappresentante della Seab srl proprietaria delle quote sociali della societa' fallita. E ad A.G., cognato di W.B., quale amministratore unico dal 20 dicembre del 2012 al 16 marzo del 2016. La prima udienza del processo e' fissata per il 21 gennaio 2020

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Commerciavano carni a rischio, tre misure cautelari nel Teramano

I Carabinieri del Nas di Pescara hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Teramo nei confronti di un imprenditore del settore delle carni da macellazione del Teramano, di un suo dipendente e di un veterinario, in servizio alla Asl. Le indagini dei militari del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno permesso di accertare responsabilita' a carico dei soggetti colpiti dai provvedimenti della magistratura. In particolare, ai primi due vengono contestate numerose condotte illecite: manomissione di marche auricolari di capi destinati alla macellazione al fine di sottrarli ai controlli da parte del veterinario ufficiale; aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana poiche' provenienti da animali non correttamente identificati e differenti per origine e provenienza, in quanto animali adulti della specie caprina, falsamente indicati come capretti, anche per evitare il test per la ricerca dell'encefalopatia spongiforme trasmissibile (Tse), obbligatorio per capi di eta' superiore a 18 mesi.Sono accusati di aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana. I reati contestati a vario titolo sono falso materiale e ideologico, frode in commercio, commercio di sostanze nocive, simulazione di reato e omissione di atti d'ufficio. L'imprenditore e il suo dipendente sono ai domiciliari, il veterinario e' stato sottoposto a divieto di dimora. I fatti risalgono al 2017, dopo gli eventi sismici e l'emergenza maltempo che colpirono l'Italia centrale, con particolare riferimento alla provincia di Teramo, dove si registrarono decessi di alcuni capi di bestiame in insediamenti zootecnici colpiti dalle calamita'.  Il veterinario e' ritenuto responsabile di condotte omissive, consistenti nel non aver effettuato le prescritte visite 'ante mortem' a capi destinati a macellazione, non aver proceduto a richiamare le carni ottenute da tali macellazioni, aver prestato il consenso alla bollatura sanitaria, aver sottoscritto documentazione atta a licenziare, per il consumo umano, carni non sottoposte ai controlli obbligatori per legge, nonche' essersi adoperato a dispensare consigli a operatori del settore per eludere le investigazioni. Nel corso delle attivita' sono stati sottoposti a sequestro circa 200 marchi di identificazione di ovi-caprini, gia' utilizzati e illegalmente detenuti, una pinza realizzata artigianalmente per la rimozione di marchi auricolari, due carcasse di ovino adulto, macellate e non correttamente identificate, e 22 capi ovini non identificati.

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Pescara, maxi controllo dei carabinieri nel week-end

Controlli nel week-end a Pescara da parte dei Carabinieri della locale Compagnia nei quartieri Rancitelli, San Donato, Fontanelle e Zanni. Durante i servizi, nei quali sono state identificate oltre 150 persone e sottoposte a controllo piu' di 80 autovetture, e' stata verificata la presenza in casa di circa 50 persone sottoposte a misure restrittive con obblighi. Successivamente, insieme a personale del Nas di Pescara, sono state verificate le condizioni igieniche e strutturali di un bar che si trova in uno dei quartieri, e dove sono state riscontrate diverse mancanze di carattere igienico-sanitario e carenze strutturali per le quali sono state comminate sanzioni amministrative per oltre mille euro a carico del proprietario. E' stato inoltre sorpreso un giovane che guidava senza aver conseguito la patente. Oltre al fermo amministrativo del mezzo, a suo carico e' stata elevata una contravvenzione per 5.110 euro. 

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Fotografa la scheda elettorale, 74enne denunciato nel Pescarese

Un uomo di 74 anni di Caramanico Terme e' finito nei guai ieri per avere scattato una foto con lo smartphone alla scheda elettorale per le amministrative. L'uomo e' stato scoperto dai componenti del seggio che hanno sentito il 'click' del cellulare. Il presidente del seggio ha quindi chiesto l'intervento dei carabinieri, in servizio nella scuola. L'uomo ha consegnato il telefonino ai militari ed e' stato denunciato. Il cellulare e' stato sequestrato

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Molesta ragazzine sul bus e tenta di accoltellare un uomo nel Pescarese

A bordo di un autobus urbano, avrebbe importunato e molestato due ragazzine e, quando un passeggero è intervenuto in loro difesa, avrebbe provato ad accoltellarlo, finendo poi arrestato dalla polizia. Un 62enne albanese è finito in manette nel pomeriggio di domenica, al Terminal bus di Pescara. Ricevuta una segnalazione al 113, la squadra Volante e' arrivata sul posto prima che la situazione potesse degenerare. Perquisito, l'uomo e' stato trovato un possesso di un taglierino, poi sottoposto a sequestro. I poliziotti hanno ricostruito l'accaduto: dopo che il passeggero e' intervenuto in difesa delle ragazzine, l'albanese lo avrebbe prima minacciato e poi - tirando fuori il taglierino - avrebbe cercato di colpirlo, senza pero' riuscirci. Il 62enne e' stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e per il tentativo di lesioni e minacce ai danni dell'uomo.

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Giovanissimo spacciatore finisce in Comunità

Per un 18enne, che all'epoca dei fatti addebitati di spaccio di droga era ancora minorenne i militari del Norm della Compagnia di Penne hanno dato esecuzione ad una misura cautelare di collocamento in comunita', per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il 18enne, residente a Chieti, lo scorso febbraio, ancora minorenne, era stato individuato dai militari dell'Arma, a Rosciano dove si aggirava per le vie cittadine a bordo della sua minicar, fermato e perquisito era stato sorpreso in possesso di 11 involucri di cellophane contenente marijuana pronta per essere ceduta ai giovani acquirenti della Val Pescara. I Carabinieri hanno poi proceduto a perquisire anche l'abitazione del ragazzo dove e' stato ritrovato un bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. Nel corso della successiva attivita' di indagine svolta sono emersi ulteriori addebiti per cessioni di stupefacenti ad altri coetanei della Val Pescara a carico del 18enne che denunciato al Tribunale per i Minori di L'Aquila, in quanto all'epoca ancora minorenne, ha visto ora aprirsi le porte della Comunita' di recupero. 

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Droga nella scatola di scarpe, arrestato ad Atessa

Aveva nascosto la droga nella scatola delle scarpe ma è stato arrestato. Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga al carcere di Lanciano e' finito un 39enne mentre e' stato denunciato un suo amico di Atessa con cui condivideva l'appartamento preso in affitto. Sequestrati anche 300 grammi di vario stupefacente, con un valore di mercato di 10 mila euro, e 7 mila euro in contanti. Il blitz antidroga, eseguito dai carabinieri della compagnia di Lanciano a seguito di lunghe indagini, e' avvenuto a Piano La Fara di Atessa. 

In casa sono stati rinvenuti in particolare 50 grammi di cocaina, 150 di hashish, anfetamina nota come "speed", bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. In un'altra stanza da letto occupata una persona che era assente sono stati poi rinvenuti altri 70 grammi di marijuana e pasticche di ecstasy. 

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Quattro arresti per la rapina in casa di una donna nell’Aquilano

Tre stranieri e un italiano sono stati arrestati all'Aquila al termine di un'operazione scattata dopo una rapina in casa di una donna che, al momento, aveva con se' il figlioletto di 4 anni. Due malviventi sono entrati nell'abitazione del Progetto Case di Cese di Preturo, nella notte tra giovedi' e venerdi', facendosi consegnare oggetti preziosi per poi dileguarsi. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini rintracciando e catturando in breve tempo due dei presunti autori della rapina, 19enne e un 27enne. Grazie ai tabulati telefonici sono stati poi identificati i ricettatori dei gioielli rubati. Si tratta di due albanesi che quando sono stati fermati avevano al collo le catenine con le iniziali di mamma e figlio vittime della rapina.

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