Cronaca

CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: RIPA TEATINA

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Ignazio Rucci, Sindaco di Ripa Teatina (Ch).

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
L’emergenza sanitaria è pericolosa e bisogna necessariamente evitare che si espanda nel Centro -Sud del nostro paese, dove le strutture sanitarie non hanno la medesima capacità di reazione di quelle del Nord. Da amministratore, quella che mi preoccupa di più è la crisi economica, perché durerà molto a lungo prima di poter recuperare le perdite e cambierà anche l’assetto sociale, con la nascita di una nuova fascia di povertà. Noi Sindaci dovremo affrontarla stretti tra le direttive e i paletti che imporrà il Governo centrale e le necessità delle nostre popolazioni. Sarà nostra la porta dove i cittadini verranno a bussare in cerca di aiuto e di risposte. Pertanto, sarà necessario implementare le attività dei servizi sociali per gestire al meglio le richieste delle fasce sociali più disagiate. Infine, si dovrà gestire la transizione verso il ritorno alla normalità, che non sarà più la stessa di prima, con il persistere del distanziamento sociale ancora per mesi, attraverso l’organizzazione di incontri informativi e formativi della cittadinanza.

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
 Nell’immediato arrivano richieste di beni di prima necessità da parte di quei cittadini che versavano in condizione di parziale indigenza già prima della pandemia e che ora hanno perso anche piccoli lavori, spesso sommersi, che davano loro una fonte, seppur minima, di sussistenza. Un’altra fetta di popolazione inizia a preoccuparsi del pagamento dei tributi e chiede se sono previste dilazioni. Sicuramente assisteremo ad un’impennata di richieste di rateizzazioni degli stessi e si farà più lunga la fila di chi verrà a chiedere lavoro.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
L’Amministrazione Comunale, per quanto in suo potere, sosterrà le attività tipiche del territorio, a vocazione prettamente agricola, sia esistenti sia intraprese ex novo o per riconversione, attraverso gravi fiscali e abbassamento delle aliquote tributarie. Un altro strumento può essere l’istituzione di punti di ascolto per piccoli imprenditori e artigiani, dove trovare esperti che li aiutino a districarsi tra gli strumenti che saranno messi in atto, per consentire la ripartenza economica. L’Amministrazione continuerà a lavorare per incentivare il turismo e rendere Ripa Teatina fruibile tutto l’anno, stabilmente presente sia nei circuiti turistici regionali sia nelle iniziative di Associazioni di settore, cosicché la presenza di turisti possa favorire le attività commerciali del territorio. Infine, sarà fondamentale la collaborazione fattiva con i Comuni limitrofi, accomunati dalle medesime caratteristiche territoriali e socioeconomiche, per azioni condivise ed ottimizzazione delle risorse.

 

 

 

 

 

 

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Coronavirus: a Montesilvano i casi positivi salgono a 76, le vittime salgono a 11

Anche nella giornata di oggi si registra una vittima, si tratta di uomo di 71 anni, deceduto all'ospedale di Pescara. 2 sono i nuovi casi positivi al Covid-19 per un totale di 76. 11 invece sono le vittime a Montesilvano dall’inizio dell’emergenza.

Il sindaco De Martinis, sulla vittima di oggi molto conosciuta in città e suo amico personale ha espresso un pensiero di vicinanza alla famiglia. “Nei giorni scorsi ho mantenuto massimo riserbo relativamente all’identità dei defunti – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - ma oggi mi sento di raccontare una storia. La storia è purtroppo quella del mio, nostro caro amico Giuliano Centorami, una persona davvero buona e sempre solare che ha lottato con tutte le forze, ma non ce l’ha fatta, raggiungendo la moglie Antonietta, scomparsa per lo stesso motivo qualche giorno fa. Ho ancora i suoi messaggi sul cellulare, con i quali dall’ospedale, nonostante le critiche condizioni, mi chiedeva di aiutare la moglie e i suoi due cognati diversamente abili, che con loro convivevano e ai quali era molto legato. Ho pregato in questi giorni affinché potesse farcela. Purtroppo non è andata come speravo, da sindaco e da amico rivolgo a lui un affettuoso pensiero e mi unisco, a nome della città tutta, al dolore della famiglia che vive da giorni momenti davvero terribili”.

Al Centro operativo comunale oggi sono state circa 20 le chiamate per la spesa e i farmaci consegnati a domicilio dai volontari della Protezione civile e della Croce rossa.

Oggi il personale dalla polizia locale ha effettuato 100 controlli nei supermercati e tabacchini, rilevati 10 trasgressori.

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: FRANCAVILLA AL MARE

 

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Antonio Luciani, Sindaco di Francavilla al Mare (Ch)
 

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Mi sento di affermare che l'emergenza sanitaria ci sta mettendo a dura prova. Abbiamo nel cuore la difficoltà delle diverse famiglie che hanno all'interno componenti positivi o in quarantena, ed anche il disagio legato alla limitazione della libertà di muoversi che riguarda tutti quanti noi. Se le misure adottate sino ad ora continueranno ad essere rispettate, ne usciremo presto e ne usciremo forti. L'emergenza economica è già tangibile. Controllare il territorio ogni giorno e contare una ad una le serrande abbassate è un colpo al cuore, una dinamica che va affrontata in maniera seria e centralizzata, traducendo in pratica quanto già previsto nel decreto Cura Italia ed affinando piccole sbavature in modo da poter incontrare ancora meglio le esigenze dei cittadini. A Francavilla, le categorie che maggiormente pagano la causa di forza maggiore legata all'emergenza Coronavirus sono quelle legate al comparto commerciale, specie del piccolo commercio, e turistico ricettivo, ma un'altra fetta di lavoratori in difficoltà è composta dai professionisti con partita iva e dai lavoratori in cassa integrazione. L'emergenza economica subentra a quella sanitaria, noi faremo tutto il possibile per quanto di competenza per sostenere le famiglie in difficoltà lavorative e mi sento di sperare che, come storicamente dopo ogni periodo di forte recessione, si possa verificare un nuovo miracolo economico, un periodo di benessere. 

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Attualmente la richiesta più concreta è quella della fornitura di dispositivi di protezione individuale mascherine, per muoversi per la spesa o per i motivi previsti dal decreto. Noi come Comune abbiamo effettuato alcuni ordini, ma le forniture non sono ancora arrivate. Il problema è che le grandi quantità sono molto difficili da reperire in tempi brevi, da parte nostra stiamo attivando tutti i canali a disposizione. Le altre richieste riguardano, prevalentemente, l'interpretazione dei DPCM in materia di spostamenti, prescrizioni alle quali la comunità dei francavillesi sta rispondendo con grande senso di responsabilità. 

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Ci auguriamo che l'emergenza passi in un tempo che non sia troppo lungo. In tal caso, saremo pronti per una bella estate che speriamo possa essere vissuta appieno e in libertà. Questo potrebbe consentire,per esempio, alle attività economiche di recuperare il tempo perso accogliendo turisti e cittadini che si muovono, cercano, consumano. Poi ripartiranno i cantieri, le opere. Tra tutte, c'è un porto da ultimare, un ponte da costruire, una spiaggia che aspetta di essere preparata per poter essere calpestata dai  bambini. E tanto altro. Bisogna ripartire da dove ci si era fermati. E ripartiremo.

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: TOLLO

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Angelo Radica, Sindaco di Tollo (Ch).

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Temo più quella sanitaria in questa fase. Ora bisogna garantire la sicurezza sanitaria ai cittadini e dare qualche aiuto. 
In questa direzione abbiamo avviato tante iniziative: il servizio spesa a domicilio, il servizio di supporto psicologico, la consegna ad oggi di 2.400 mascherine di 4.1000 abitanti, l’igienizzazione e il lavaggio di strade, marciapiede e parchi, una capillare informazione su divieti, spostamenti, aperture e chiusure delle attività economiche e commerciali.

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Mascherine, informazioni su spostamenti, aperture delle attività commerciale produttive, notizie sui positivi o le persone in quarantena.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Faremo un incontro con tutti gli esercenti per creare un Consorzio d’imprese e un Gas (Gruppo d’acquisto Solidale) di cittadini per l’acquisto massivo di servizi (gas, elettricità, ecc), un marchio locale #Tollosana e la proroga di tutte le scadenze delle tasse comunali che abbiamo fatto già slittare di due mesi.

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Pescara, il Comune gestirà le tumulazioni attraverso Attiva

Sara' il Comune di Pescara, tramite la societa' Ambiente spa, a concedere le autorizzazioni per i 50 loculi e le 118 fosse attualmente disponibili nel cimitero di San Silvestro. Il sindaco Carlo Masci ha firmato l'ordinanza con cui ne acquisisce la disponibilita' per far fronte all'incremento dei casi di decesso registrati a causa del Coronavirus che hanno determinato una carenza di spazi per le tumulazioni e le inumazioni. Un provvedimento d'urgenza quello preso "per ragioni- spiega ancora il primo cittadino- di igiene pubblica e per le richiesta che stanno pervenendo all'amministrazione".

"Attualmente, infatti- prosegue- ci sono a San Silvestro ancora 17 salme in attesa di sepoltura, 15 sono deposte nella camera mortuaria e due all'interno della chiesetta. Questa responsabilita' data ad Ambiente Spa mira a risolvere queste carenze, ha scadenza al 20 luglio prossimo ma e' chiaro che, se fosse necessario, perdurera' fino al termine dell'emergenza".

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Coronavirus, 2.500 mascherine per i medici di base

La Fimmg (federazione dei medici di famiglia) di Teramo ha coordinato il reperimento sul mercato, per i propri iscritti e per quelli delle altre province abruzzesi, di 2500 mascherine di tipo Ffp2 e di 150 kit composti da tute e occhiali che sono in corso di distribuzione ai medici di base e guardia medica iscritti al sindacato. In particolare, 1000 mascherine sono state acquistate dalla Fimmg di Teramo (che ne ha prenotate 200 anche per il sindacato Snami di Teramo), 400 dalla Fimmg dell'Aquila, 500 dalla Fimmg di Chieti e 400 dalla Fimmg di Pescara. L'acquisto delle mascherine e dei kit colma un bisogno che, soprattutto nel Teramano, era particolarmente sentito e che era stato denunciato nei giorni scorsi dal segretario provinciale della Fimmg, Glauco Appicciafuoco

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Incendio in un capannone a Silvi Marina

I vigili del fuoco dei Comandi provinciali di Pescara e Teramo e del Distaccamento di Roseto degli Abruzzi sono stati impegnati per alcune ore per lo spegnimento di un incendio che ha interessato la notte scorsa un capannone di materiale vario lungo la ss 16 Adriatica a Silvi Marina. Grazie a  un intervento immediato le fiamme non si sono propagate ulteriormente. Una donna che abitava in una abitazione attigua al capannone e' stata fatta uscire di casa per motivi precauzionali. Si sta valutando se la casa ha subito qualche danno. Si lavora per capire le cause del rogo. 

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Coronavirus, Di Primio sporgerà denuncia contro le fake news

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha annunciato, in un video sulla sua pagina Facebook, che presentera' denuncia per procurato allarme nei confronti di chi ha diffuso sui social un messaggio audio e di chi sta scrivendo cose non vere: il riferimento e' a un messaggio audio che chiama in causa il titolare di un negozio di generi alimentari il quale, a dire dell'anonimo, avrebbe tenuto aperto il locale pur sapendo di essere positivo al coronavirus; parla inoltre di un blitz delle forze dell'ordine e della presenza di ambulanze. "Non e' successo nulla di tutto questo. Ho appena chiamato il proprietario di questo locale, che e' positivo al coronavirus - dice Di Primio - ma dal 4 marzo e' chiuso in isolamento volontario a casa, senza contatti neppure con i familiari. E' stato dall'inizio monitorato dalla Asl. Io continuero' a chiamarlo per sapere come sta". Di Primio si dice "infastidito dall'atteggiamento di chi mette cartelli sulle porte: e' una verogna". Di Primio ha quindi rinnovato l'appello a restare a casa.

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Luciano Marinucci, Sindaco di San Giovanni Teatino (Ch)
 
Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze, una sanitaria e una economica. Quale teme di più?

L’emergenza sanitaria è sotto gli occhi di tutti, in maniera drammatica. Ed è ancora presto, purtroppo, per fare una media e comprendere appieno le proporzioni di questa pandemia. Lo Stato ha adottato misure graduali che, in qualche caso, hanno costretto alcuni di noi Sindaci a provvedimenti autonomi e ancora più restrittivi di quelli governativi, come ad esempio la chiusura dei parchi. Tutto questo, ovviamente, ci ha esposto anche a qualche critica, ma nessuno meglio dei Sindaci ha il polso del territorio di pertinenza. La crisi economica, d’altro canto, segnerà un’epoca, e non solo per l’Italia, che potrebbe precipitare nel baratro del default. Bisognerà lavorare su un recupero delle economie a livello globale, non è pensabile occuparsi solo del proprio orticello nel bel mezzo di un’emergenza che, certamente, cambierà faccia al mondo.

Quali sono le richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?

Sicuramente i cittadini richiedono presidi sanitari, come le mascherine, ma purtroppo c’è una carenza generalizzata di questi materiali e le amministrazioni locali non hanno la possibilità di distribuirli a tutta la popolazione. Basti pensare all’emergenza che esiste, drammaticamente, all’interno delle strutture sanitarie, per avere un’idea di quanto possa essere difficile, oggi, procurarsi le mascherine. Ho però apprezzato l’ingegno, l’intraprendenza, la fantasia e la solidarietà degli italiani che, una volta compresa l’emergenza, hanno cominciato a realizzare le mascherine in casa e a donarle a chi ne ha più bisogno. Anche una nostra concittadina ha realizzato 50 mascherine e le ha donate al C.O.C.. Questi sono gesti ammirevoli che ci riempiono di speranza.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?

Diciamo che, prima dell’emergenza, eravamo già abbastanza lanciati. Con le compensazioni della Convenzione Terna abbiamo a disposizione 3milioni e 400mila euro da impiegare nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici e nel rifacimento dei sottoservizi e del manto stradale nelle strade principali e secondarie. Abbiamo beneficiato, inoltre, di un investimento di oltre due milioni di euro da parte di Ipercoop, che abbiamo speso e spenderemo nella zona commerciale. Eravamo in corsa con un’operazione di rilancio e ci siamo dovuti fermare: molte ditte, infatti, non possono operare perché prive di presidi di protezione. I cantieri sono fermi per oggettive ragioni di sicurezza, nel rispetto delle disposizioni in ordine sanitario e di prevenzione del contagio. Ma siamo fiduciosi: ripartiremo da dove ci siamo interrotti, per dare seguito e compimento al lavoro lungo e meticoloso a cui ci siamo sempre dedicati.

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Coronavirus, zona rossa nella frazione Caldari di Ortona

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato l'ordinanza relativa all'estensione della zona rossa nel territorio di Villa Caldari, frazione di Ortona . In quell'area, infatti, sono stati accertati numerosi casi positivi al Covid-19 a partire da quello del titolare di un bar, morto improvvisamente il 5 marzo scorso e per il quale fu accertata in seguito la positivita'. La zona rossa prevede maggiori restrizioni, a partire dal divieto di entrata e di uscita dai confini territoriali individuati nell'ordinanza. Villa Caldari si aggiunge ai Comuni di Castiglione Messer Raimondo, Arsita, Bisenti, Montefino e Castilenti, in provincia di Teramo, e di Penne, Montebello di Bertona, Civitella Casanova, Farindola, Picciano ed Elice in provincia di Pescara. La decisione del governatore si basa anche sulla relazione della Asl di Chieti che ha suggerito "di procedere con misure mirate piu' incisive di contenimento locale, anche sulla base dei tassi di prevalenza relativi alla singola contrada di Caldari. Il tasso di incidenza per 100mila abitanti e', per tale localita' - scrive l'azienda sanitaria - pari a 1.271, ovvero dieci volte superiore al medesimo tasso calcolato sull'intero territorio comunale (122). Tale differenza e' ancora maggiore, 22 volte, se consideriamo il confronto tra l'incidenza della localita' Caldari, 1.271, con quella del resto del Comune di Ortona, 57"

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