Cronaca

Montesilvano, tre arresti dei carabinieri per spaccio

Sorpresi a spacciare sulla riviera di Montesilvano, sono stati arrestati dai carabinieri. In manette, ieri pomeriggio, sono finiti tre senegalesi di 21, 33 e 40 anni. I tre sono stati presi anche grazie all'ausilio delle unita' cinofile dell'Arma. Nel corso del blitz, i carabinieri della Compagnia di Montesilvano, agli ordini del capitano Vincenzo Falce, hanno trovato addosso ad uno dei tre 915 euro in contanti e trenta grammi di hascisc. Con l'ausilio dei cani, sulla spiaggia, sotterrati, sono stati trovati altri 50 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e tutto il materiale per il confezionamento. In serata sono anche stati ascoltati cinque giovani che nel pomeriggio avevano acquistato lo stupefacente sulla riviera. I tre sono finiti in carcere, in attesa della convalida.

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Arresti Montesilvano, Cozzi: Importante azione a tutela della sicurezza del territorio

«Un plauso agli uomini della compagnia dei Carabinieri di Montesilvano che hanno condotto l’operazione che ha portato all’arresto di tre spacciatori». Lo dichiara l’assessore alla Polizia Locale Valter Cozzi che commenta la notizia dell’arresto di tre senegalesi sorpresi a spacciare hashish e marijuana.

«Il blitz -  dice ancora Cozzi – è la dimostrazione dell’importante attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri. Ringraziamo la Prefettura e tutte le forze dell’Ordine che hanno risposto positivamente alla nostra richiesta di potenziamento del presidio sul territorio. La nostra Amministrazione sta lavorando costantemente per tutelare la sicurezza e il decoro urbano. Abbiamo introdotto il terzo turno degli operatori della Polizia Locale che hanno intensificato l’azione di contrasto contro la prostituzione e il commercio abusivo. Abbiamo emesso i primi decreti di allontanamento, ossia i Daspo, previsti dal decreto Minniti. Lo sgombero delle palazzine di via Ariosto, divenute per anni centrali dello spaccio e della contraffazione -  prosegue ancora Cozzi – gli sgomberi di alcuni tratti della pineta o della spiaggia, purtroppo prese di mira e trasformate in accampamenti e la chiusura dei due CAS, i centri di accoglienza straordinaria che hanno ospitato fino a 500 persone, rappresentano gli altri importantissimi obiettivi raggiunti dalla nostra Amministrazione che hanno permesso un rilevante potenziamento della sicurezza di tutta Montesilvano. L’attivazione della progettualità SPRAR, ha già prodotto significativi risultati, a cominciare dalla cancellazione di quei ghetti che si erano venuti a creare sul territorio nelle zone turistiche della città, in virtù dell’accoglienza diffusa che è stata intrapresa e per proseguire con le numerose attività formative e professionali, gratuite che stanno impegnando già in questi giorni i richiedenti asilo e i rifugiati che sono stati ammessi nel progetto presentato dal Comune di Montesilvano e risultato il più importante a livello nazionale. Proseguiremo in questa direzione -  conclude Cozzi - consapevoli di avere l’ottimo appoggio da parte dei Carabinieri e delle forze di Polizia come hanno messo in evidenza con gli arresti di oggi».

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Mangiano a sbafo e rubano un’auto a Vasto

Mangiano a sbafo e portano via l'auto alla moglie del ristoratore: protagonisti dell'episodio un romeno di 40 anni e una donna di 44 anni, entrambi residenti a Vasto. L'uomo e' stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Vasto per furto aggravato e insolvenza fraudolenta in concorso; la donna invece e' stata denunciata per insolvenza fraudolenta. La coppia, dopo avere mangiato in un ristorante del posto, non ha pagato il conto da 54,5 euro, andando via a bordo dell'auto della moglie del ristoratore, abbandonata successivamente in corso Plebiscito; a portare via le chiavi dell'auto era stato il romeno. I due erano poi stati individuati e fermati dagli agenti di polizia. 

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Teramo, arrestato mentre ritira l’eroina dal nascondiglio

E' stato bloccato dagli agenti della Squadra mobile della questura di Teramo  mentre ritirava dal nascondiglio nella vegetazione, sul lungofiume Vezzola, due vasi in vetro, all'interno dei quali, custoditi in alcuni involucri di plastica, oltre un etto e mezzo di eroina. Il giovane, un 31enne teramano agli arresti domiciliari ma con permesso di allontanarsi da casa in alcune ore della giornata, e' stato arrestato con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. I contenitori erano stati nascosti in prossimita' di alcune piante: uno conteneva 8 sacchetti da 11 grammi, l'altro ben 54 bustine con altrettante dosi gia' confezionate da poco piu' di un grammo ciascuna.

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Corte dei Conti, a giudizio 18 dipendenti del Comune di Sulmona

Si chiude con la citazione a giudizio di 18 dipendenti comunali l'inchiesta aperta dalla Corte dei Conti sui presunti "furbetti" del cartellino del Comune di Sulmona; per altri sei, ai quali era arrivato l'invito a dedurre da parte del procuratore generale della magistratura contabile aquilana Erika Guerri, e' stata decisa l'archiviazione parziale. Il sostituto Guerri infatti, pur sottolineando comportamenti illeciti sull'uso del badge segnatempo, giudica "non sostenibile la richiesta risarcitoria in sede di giudizio in quanto non e' stato possibile quantificare il tempo di assenza dal luogo di lavoro dei dipendenti interessati".

L'inchiesta dei magistrati contabili e' la prima a giungere al capolinea e restano aperte ancora quella penale che dovrebbe essere chiusa in questi giorni con le richieste di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore presso il tribunale di Sulmona Stefano Iafolla e quella amministrativa che, paradossalmente, e' quella piu' indietro di tutte.

Tutto e' iniziato con un esposto fatto arrivare alla Guardia di Finanza, proprio da un dipendente del Comune, in cui si evidenziava il cattivo comportamento di molti colleghi che erano soliti assentarsi illecitamente dal proprio posto di lavoro senza permesso, anche con un uso fraudolento del badge per il monitoraggio degli orari di entrata e di uscita dal lavoro. Dall'11 febbraio fino all'8 aprile 2016 a Palazzo San Francesco e dal 2 maggio fino al 13 giugno 2016, nella sede di via Pansa, quando il Comune era in mano al commissario prefettizio, i finanzieri si sono affidati a tre telecamere che hanno ripreso tutti gli spostamenti dei dipendenti sia in entrata che in uscita dalle sedi di lavoro.

A conclusione delle attivita' risultavano coinvolti nelle presunte azioni fraudolente, sempre secondo le fiamme gialle, 44 dipendenti del Comune di Sulmona, 4 dipendenti della cooperativa Satic e 1 dipendente della Coop 2001. Ma per molti di questi le contestazioni erano di poco rilievo, mentre per altri dipendenti i finanzieri non sono riusciti a raccogliere le prove necessarie che avrebbero potuto sostenere le accuse in processo.

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Inail, le tragedie avvenute in Abruzzo pesano sul bilancio delle denunce degli incidenti mortali

Nel 2017 le denunce di "infortunio sul lavoro con esito mortale" sono state 1.029, 11 in piu' dell'anno precedente (+1,1%). Pesano - spiega l'Inail che ha comunicato i dati - un maggior numero di incidenti "plurimi", che hanno cioe' causato la morte di almeno due lavoratori. E' il caso delle "due tragedie avvenute in gennaio in Abruzzo, a Rigopiano e Campo Felice". In calo le denunce di infortunio, 635.433, con 1.379 casi in meno (-0,2%) rispetto al 2016: su questo fronte l'Inail rileva "un netto contrasto tra Nord e Centro-Sud". Le denunce di infortunio "sono, infatti, aumentate al Nord-Est (1.171 casi in piu') ed al Nord-Ovest (+1.133) mentre sono diminuite al centro (-1.108), Al Sud (-1.435) e nelle Isole (-1.140". Questo con aumenti piu' netti in Lombardia (+1.708 denunce) e Emilia Romagna (+1.177) e riduzioni maggiori in Sicilia (-1.304) e Puglia (-1.078). In calo anche le denunce di malattie professionali: nel 2017 sono state 58.129 (-3,7%, pari a 2.200 in meno).

Nel 2017, "tra gennaio e dicembre sono state presentate all'Istituto - sintetizza l'Inail - 635.433 denunce di infortuni sul lavoro (-0,2% rispetto al 2016), 1.029 delle quali con esito mortale (+1,1%)", mentre "prosegue il trend in diminuzione delle malattie professionali (-3,7%)". I dati, riferiti alle sole denunce, sono provvisori, "in attesa di quelli consolidati che saranno diffusi nel mese di luglio", con la relazione annuale. La diminuzione delle denunce di infortunio "e' dovuta esclusivamente al calo degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro (-0,7%), mentre quelli in itinere, nel tragitto casa-lavoro e viceversa, hanno avuto un incremento (+2,8%)". Sul saldo "ha avuto un peso decisivo il mese di dicembre, nel quale sono state rilevate 3.395 denunce in meno rispetto allo stesso mese del 2016 (-7,9%), in presenza di un numero piu' basso di giorni lavorativi (18 contro 20)", ed "ha contribuito in modo decisivo la sola gestione Agricoltura, che ha fatto segnare un calo del 5,2% (1.848 casi in meno), mentre il Conto Stato ha presentato un aumento dello 0,4% (443 denunce in piu') e l'Industria e servizi un sostanziale pareggio (+26 casi)". Sono aumentate di piu' "le denunce per i lavoratori di eta' compresa tra i 55 e i 59 anni (+2.300 casi) e di quelli tra i 60 e i 69 anni (+2.900). Risultano, inoltre, in aumento solo le denunce dei lavoratori stranieri (+2.250 casi), mentre quelle degli italiani sono diminuite (-3.600)". Quanto invece ai soli incidenti mortali, sono stati 16 in piu' (857) nell'Industria e servizi (+1,9%), 8 in piu' (141) nell' Agricoltura (+6,0%), 13 in meno (31) nel 'Conto Stato' (-29,5%). +5,2% "le morti avvenute in itinere", -0,4% "quelle in occasione di lavoro". Sono aumentate nel Nord-Ovest e nel Mezzogiorno ed in calo nel Nord-Est e nel Centro. "L'incremento maggiore (+44 decessi) si e' avuto nel Nord-Ovest (Lombardia +19, Liguria +16, Piemonte +7, Valle d'Aosta +2), seguito dal Mezzogiorno con 15 casi in piu' (Abruzzo +28, Molise +2, Campania -9, Puglia -3, Basilicata -3, Calabria nessuna variazione) e dalle Isole, con un caso in piu' (Sicilia +5, Sardegna -4). Le denunce di infortunio con esito mortale sono in diminuzione, invece, nel Nord-Est (-40 casi), dove ai cali rilevati in Veneto (-28), Emilia Romagna (-13) e provincia autonoma di Trento (-5) si contrappone l'incremento del Friuli Venezia Giulia (+6 casi), mentre per la provincia autonoma di Bolzano non si rileva nessuna variazione. In diminuzione anche il dato del Centro (-9 decessi), sintesi della riduzione rilevata in Umbria e nelle Marche (-5 ciascuna) e dell'aumento di un caso nel Lazio, con la Toscana che conferma, invece, lo stesso numero di denunce del 2016". L'Inail registra "un notevole incremento per i lavoratori di eta' compresa tra i 40 e i 49 anni (+53 decessi) e di quelli tra i 55 e i 64 anni (+20) e, al contrario, un calo altrettanto rilevante per la classe 50-54 anni (-45)"; "Tra i lavoratori extracomunitari e' stato rilevato un aumento di 11 casi (sono stati 119).

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Montesilvano, presto l’intitolazione dei centri sociali a Gravino Di Pietro e Vittorio De Zelis

«Verranno intitolati a Gravino Di Pietro e Vittorio De Zelis i due nuovi centri sociali di Montesilvano che verranno presto inaugurati ed ospiteranno gli anziani della nostra città. Abbiamo voluto compiere un processo di risistemazione dei centri sociali esistenti, nell’ottica di dare agli utenti sedi più confortevoli e al tempo stesso di efficientare la spesa pubblica. Abbiamo voluto identificare le due nuove sedi, intitolandole a due concittadini che hanno rappresentato validi esempi per i valori morali e sociali che li hanno contraddistinti». Lo dichiara l’assessore alla terza età, Maria Rosaria Parlione.

Il centro sociale che da via Lago di Bomba sarà trasferito in via Marrone verrà intitolato a Gravino Di Pietro. Maestro e soldato, Gravino Di Pietro nacque a Montesilvano nel 1880. Allo scoppio della Grande Guerra partì per il fronte con il grado di Maggiore di Fanteria. Ferito tre volte è stato insignito di medaglia d’argento e 4 croci di guerra al valore militare. Dopo essere rimasto gravemente ferito, trascorse un lungo periodo di convalescenza a L'Aquila, dove insegnò dal '20 al '34. Quell'anno partecipò ad un concorso magistrale, vincendolo; conseguita la cattedra, si trasferì a Roma, nominato titolare alle elementari “Armando Diaz”. Richiamato alle armi nel '42, fu Comandante Prigioniero di Pisa. Nel frattempo era stato promosso Colonnello. Colpito da sarcoma polmonare, durante l’occupazione tedesca, Gravino Di Pietro, che fu anche presidente del Nastro Azzurro, tornò a Montesilvano, dove morì nel 15 gennaio 1943.

Il centro sociale di via Volpe, che sostituisce la vecchia sede di via Antonelli, verrà intitolato invece a Vittorio De Zelis. Nato a Montesilvano Colle il 10 Agosto 1911, erede di una lunga e nobile stirpe di falegnami, la sua storia e quella della sua famiglia è indissolubilmente legata con la storia di Montesilvano fin dai suoi albori. Quarto di sette figli, muove i suoi primi passi nella falegnameria paterna dove apprende le tecniche e i segreti di bottega. Già dal 1928, nonostante la sua giovanissima età, Vittorio è un falegname rifinito, conosciuto e stimato da tutti. Diplomato  Maestro Ebanista presso la Scuola D'Arte di Penne, inizia la sua attività insieme al fratello Toni nel nascente centro di Montesilvano Spiaggia, dove ancora oggi ha sede il mobilificio De Zelis. Intuite le potenzialità della produzione in serie, dell'industria e della capacità di commercializzazione del prodotto, Vittorio effettua una serie di viaggi nel Nord Italia per studiare le migliori linee produttive. Le sue idee suscitano la curiosità di alcuni banchieri, che chiedono di entrare in società con la Ditta F.lli De Zelis, nel frattempo già impostasi sul mercato, consolidando il successo negli anni a venire. Con l’arrivo della seconda guerra mondiale, Vittorio si dà molto da fare in opere di carità e solidarietà donando cibo e vestiario ai più bisognosi. Provvedeva personalmente a far avere degna sepoltura alle persone meno abbienti. Nella primavera del 1944 il mobilificio De Zelis viene ridotto in macerie dai bombardamenti e i macchinari distrutti. Alla fine del conflitto, nel 1946, insieme al fratello Toni rifonda l'impresa “Fratelli De Zelis, Mobili e Serramenti” e in poco tempo l'attività riparte con l'aggiunta del fratello Raffaele. Negli anni '60, va in pensione cedendo le redini dell'attività ai figli Rosanna e Ludovico. Grande appassionato di sport, prima di morire nel 1979, negli ultimi anni di vita è stato Presidente onorario della gara ciclistica internazionale per Dilettanti di 1^ e 2^ serie “Trofeo Mobilificio De Zelis”, svoltasi a Montesilvano per ben 8 edizioni.

«Gravino Di Pietro e Vittorio De Zelis- dice ancora la Parlione - ciascuno nel suo personalissimo modo, sono stati esempi di grande altruismo per la comunità montesilvanese. Il primo anche nella sua carriera di maestro ha contribuito ad educare e formare il senso civico dei suoi allievi. Il secondo è stato pioniere nello sviluppo economico e commerciale della città di Montesilvano, sempre attento al benessere degli altri».

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Forbes celebra Città Sant’Angelo

Incastonata tra le colline abruzzesi e poco distante dal mare, Citta' S.Angelo conquista la rivista americana Forbes, che la colloca al sesto posto tra le citta' al mondo in cui si vive meglio e con pochi soldi. "L'Abruzzo - scrive l'autrice dell'articolo, Laura Begley Bloom - ha tutto cio' che offre la Toscana e molto altro ad un costo minimo. A Citta' Sant'Angelo ci sono chiese storiche, un museo di arte contemporanea e anche un outlet che ricorda quelli della California del sud". "Una coppia - aggiunge la giornalista americana - puo' vivere con 1400 dollari (circa 1200 euro) al mese o meno, incluso l'affitto". Un riconoscimento importante, anche perche', oltre a Citta' Sant'Angelo, nella speciale classifica di Forbes figurano posti da sogno come Lisbona, Cali, Santo Domingo e Bali. Il borgo abruzzese e' l'unico comune italiano a far parte della Top ten stilata dalla rivista americana dei posti in cui trasferirsi nel 2018 e vivere bene con poco. Il segreto?: "Non esistono segreti basta essere quello che siamo", risponde il sindaco di Citta' Sant'Angelo, Gabriele Florindi. "Abbiamo cercato - aggiunge - di conservare il paese per quello che era, soprattutto, mantenendo le antiche tradizioni. Qui ci aiutiamo e ci salutiamo tutti e si vedono ancora i bambini che giocano nelle piazzette. Sono tutte situazioni che gli americani hanno visto solo nei film. Per noi invece e' la quotidianita'". "Citta' Sant'Angelo - sottolinea il primo cittadino - e' poliedrica: ha la parte commerciale, una campagna meravigliosa e un museo di arte contemporanea che ha ospitato molti artisti di calibro internazionale". La citta' angolana e' stata inserita anche tra i borghi piu' belli d'Italia ed e' stata riconosciuta come "Citta' dell'Olio" e "Citta' del Vino". Buon vivere, buon vino, prodotti eccellenti esportati in tutto il mondo, contribuiscono per il sindaco a fare del centro angolano un posto unico dove si vive a lungo: "Negli ultimi dieci anni - sottolinea Florindi - si contano 20 persone ultracentenarie". 

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Spaccio, arrestati due aquilani

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di L'Aquila hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due aquilani L.R., classe 1969 e C.D., classe '68. Gli arresti riguardano due episodi distinti e sono la conseguenza dell'attivita' di controllo del territorio dell'Aquila e su tutto il suo circondario, finalizzata "a prevenire il piu' possibile qualsivoglia tipologia di reato, con una particolare attenzione per i furti in abitazione e per i reati in materia di stupefacenti". Il primo dei due arresti, L.R., originario di Roma ma da anni abitante all'Aquila, e' stato eseguito all'interno del parcheggio del centro commerciale "Globo", in localita' Pile, per essere stato trovato in seguito ad una perquisizione personale, in possesso di un involucro di cellophane trasparente contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di 52 grammi, ben occultato all'interno degli slip. All'interno del suo portafogli, e' stato rinvenuto un foglio a quadretti manoscritto contenente una cospicua rubrica telefonica con l'indicazione di cifre in euro abbinate a nomi di persone, che, unitamente al suo telefono cellulare, e' stato sottoposto a sequestro. Nella abitazione sono stati trovati un bilancino elettronico di precisione e 171 grammi di sostanza polverosa di colore bianco idonea al taglio ed al confezionamento delle singole dosi. L'uomo, ai domiciliari, sara' giudicato con il rito direttissimo, stupefacente. L'altro arresto invece e' riguarda uno sviluppo dell'operazione "Periferie sicure" che ha gia' portato a due arresti.

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Si è insediato il nuovo vescovo Leuzzi della diocesi Teramo – Atri

"Non sono mai venuto a Teramo, questa e' la prima volta. Non sono voluto venire prima proprio per vivere con stupore questo momento importante della mia vita, desidero solo dirvi che confido molto sulla vostra collaborazione". E' un passaggio del saluto alla citta' del Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, insediatosi nel pomeriggio di oggi e fino a novembre scorso Cappellano alla Camera dei Deputati. Numerosi gli incarichi ricoperti in diocesi da monsignor Leuzzi dal 1984, anno della sua ordinazione presbiterale, a oggi. Una giornata ricca di emozioni per il Vescovo, che questa mattina, al Santuario di San Gabriele, ad Isola del Gran Sasso, ha incontrato gruppi di studenti provenienti da Roma e i giovani della diocesi per poi arrivare a Teramo, alle 14.30, al Santuario della Madonna delle Grazie per un primo momento di preghiera. Da qui, alla Chiesa di Sant'Antonio, per proseguire in corteo fino alla Cattedrale e fermarsi in piazza Martiri dove e' stato salutato dal Picchetto d'Onore Interforze e dalla diverse autorita' e accolto dal commissario straordinario Luigi Pizzi e dalle varie istituzioni. Poi l'ingresso in Chiesa, con il cerimoniale dei Vescovi e la celebrazione della santa messa alla quale hanno preso parte oltre ai sindaci e ai rappresentanti delle istituzioni locali, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso e diversi rappresentanti nazionali tra i quali gli onorevoli Gianni ed Enrico Letta e Maurizio Gasparri. Nella sua omelia, mons. Leuzzi ha parlato delle sfide che attendono i fedeli, sottolineando la necessita' di coniugare ogni giorno "la certezza della fede e la novita', talvolta imprevedibile, del cammino reale e storico che il Signore ci suggerisce di percorrere". "Di fronte alle difficolta' impreviste e, talvolta, drammatiche, come e' stata per voi l'esperienza del terremoto, possiamo restare delusi o sentirci abbandonati - ha detto il Vescovo - E' il momento, invece, in cui siamo invitati a verificare e a superare le nostre preoccupazioni e a ripartire con sano realismo"

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