Cronaca

Assalto al portavalori, bottino di 120 mila euro nel Pescarese

E' di circa 120 mila euro il bottino della rapina ai danni di un portavalori dell'istituto di vigilanza Aquila che stava rifornendo l'ufficio postale di Santa Teresa di Spoltore in provincia di Pescara. Quattro i rapinatori in azione, secondo una prima ricostruzione fornita dagli investigatori. Uno, armato di fucile e con il volto coperto, ha minacciato il caposcorta, gli ha sottratto la pistola e lo ha costretto a sdraiarsi a terra. Raggiunto dagli altri tre, i malviventi sono fuggiti con due plichi di denaro. E' stato intanto ritrovato il furgone utilizzato per la fuga: un fiorino abbandonato nelle campagne di Pianella. Le indagini sono state affidate ai carabinieri.

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Presenta in tribunale foto ose’ della moglie per la separazione, denunciato

 Per certificare il disordine dell'abitazione coniugale, un marito che voleva separarsi ha depositato in tribunale a Chieti foto ose' della moglie in cui si intravvedeva anche il caos che regnava nella casa. 

 La coppia, che ha due figli piccoli, non andava piu' d'accordo da tempo e ha deciso di separarsi per porre fine a litigi continui e piccole ripicche che avevano trasformato il matrimonio in un incubo. Sarebbe risultato impossibile per i coniugi trovare un'intesa su una procedure consensuale. Al contrario i due si sono rivolti accuse reciproche in sede di udienza nel tentativo di addebitare all'altro la responsabilita' del fallimento della loro unione. Il marito contesta alla moglie di aver curato la casa e lasciato le stanze sempre in disordine, in violazione dell'articolo 143 del codice civile sui doveri del matrimonio. Per dimostrare la sua tesi l'uomo ha deciso di depositare foto, che aveva chiesto alla moglie, che ritraggono la donna in pose sessualmente esplicite e, sullo sfondo, il disordine dell'abitazione. Ma la mossa gli e' costata una denuncia presentata ai carabinieri della compagnia di Chieti. Quando l'avvocato della donna ha visto le immagini ha subito informato la sua cliente e sporto denuncia contro il coniuge, per violazione della nuova norma sul 'revenge porn'. La donna ha anche chiesto la cancellazione dei file dal fascicolo.

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Giorgio Tirabassi rassicura i fan dopo il malore

 

Grande preoccupazione per l'attore Giorgio Tirabassi che venerdì sera è stato colpito da un infarto durante la presentazione del suo nuovo film 'Il grande salto'. L'artista, che è anche regista, si trovava al Centro congressi del comune di Civitella Alfedena, quando si è sentito male ed è stato ricoverato in codice rosso all'ospedale di Avezzano. I medici dell'équipe diretta dal dottor Giulio Valentini lo hanno operato d'urgenza intorno alle 22.30 per "infarto del miocardio anteriore". Dopo lo spavento iniziale, le sue condizioni sono migliorate fino a diventare stabili ed è stato lo stesso attore a rassicurare pubblico e fan con un post su Facebook: "Amici e conoscenti voglio tranquillizzare tutti: Sto bene e in buone mani", ha scritto conciso condividendo anche una sua foto in bianco e nero.L'attore romano, classe 1960, è ricoverato nel reparto di Utic-cardiologia ed emodinamica del presidio ospedaliero marsicano, risulta fuori pericolo ma rimane "sotto constante controllo medico". Tirabassi si trovava in provincia de L'Aquila per parlare appunto del suo ultimo lavoro, 'Il grande salto', che lo vede all'esordio da regista ma anche recitare da co-protagonista al fianco di Ricky Memphis.

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Muore per l’amianto, riconosciuti danni per 844 mila euro ai familiari

 

Il giudice del Lavoro di Lanciano, Cristina Di Stefano, ha condannato il Consorzio di Bonifica Sud Bacino Moro, Sangro, Sinello e Trigno-Vasto, al pagamento della somma di 844 mila euro in favore dei familiari di un uomo che si è ammalato di cancro ed è morto per aver costantemente respirato polvere di amianto durante il lavoro. Dal 1961 al 1996 l'uomo e' stato a contatto con l'amianto lavorando alla manutenzione dei tubi in eternit del Consorzio di Bonifica, con sede a Vasto ma negli anni scorsi a Lanciano. Per la lunga esposizione all'amianto il dipendente ha contratto l'asbestosi polmonare con successiva insorgenza di carcinoma polmonare metastatico. Nel 2012, allora settantenne, e' deceduto per gli effetti procurati dall'amianto. Il dipendente aveva la qualifica di acquaiolo svolgendo pero' quotidianamente interventi di riparazione e di manutenzione delle condotte idriche, tra cui quelle in cemento-amianto (Eternit) lungo tutta la Val di Sangro. Il giudice scrive che e' stato "acclarato il nesso di causalita' tra le condizioni dell'ambiente di lavoro e la patologia lamentata per inosservanza dell'obbligo di sicurezza".

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Ragazza denuncia stupro di gruppo nella notte di Halloween

Una ragazza di 23 anni ha denunciato di essere stata violentata da un 'branco' nella notte di Halloween in un locale nella zona commerciale di Carsoli. La giovane avrebbe raccontato che dopo aver subito abusi sessuali a turno da alcuni giovani, ha chiesto aiuto per poi essere trasportata all'ospedale di Avezzano. Stanno indagando i carabinieri della stazione di Tagliacozzo guidati dal maggiore Silvia Gobbini coordinati dal procuratore capo di Avezzano, Andrea Padalino, che sta conducendo l'inchiesta. I militari hanno sentito la giovane e anche alcuni suoi amici ed amiche.

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Incendio ai gazebo di un pub a Montesilvano

Un incendio questa mattina ha semidistrutto a Montesilvano la pertinenza di un pub ristorante di via Verrotti dove si trovavano dei gazebo. Le fiamme si sono sviluppate poco dopo le nove quando alcuni passanti, alla vista del fumo hanno allertato i vigili del fuoco che si sono portati sul luogo del rogo stanno provvedendo allo spegnimento delle fiamme e alla bonifica della zona. Il pronto intervento dei pompieri ha evitato che le fiamme raggiungessero il locale e altri stabili vicini. Si lavora per capire le cause.

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Aggredisce la convivente davanti ai figli, arrestato dalla Polizia

Un giovane di 29 anni originario della Repubblica Dominicana e' stato arrestato ieri sera dagli agenti della Squadra Volante per maltrattamenti in famiglia. I poliziotti sono intervenuti nella abitazione del 29enne e della convivente di 33 anni, dopo una telefonata arrivata al 113, e una volta sul posto hanno trovato la donna con una tumefazione in volto. E' stata la donna a raccontare l'accaduto e che era stata aggredita dal convivente dopo l'ennesimo litigio. La donna ha raccontato poi agli agenti che quella di ieri sera era stata l'ultima lite, dopo anni di soprusi, aggressioni e minacce, anche quando in casa c'erano i figli di 1, 2 e 3 anni. La donna visitata al pronto soccorso e' stata giudicata guaribile in 7 giorni. Per l'uomo, su disposizione del Pm Andrea di Giovanni e' scattato l'arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni. 

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Non consegna le foto delle cerimonie, denunciato fotografo

Non ha consegnato ai suoi clienti le fotografie di diverse cerimonie: per questo un fotografo che ha lo studio a Pescara e' stato denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione di San Giovanni Teatino per truffa con recidiva infraquinquennale. La denuncia che ha fatto scattare le indagini e' partita da cinque famiglie: le vittime si erano rivolte al professionista per effettuare i servizi fotografici dei loro eventi famigliari, matrimoni e battesimi, avvenuti dal 2016 in poi, versando caparre consistenti. Improvvisamente il fotografo ha chiuso lo studio e ha fatto perdere le proprie tracce, senza portare a termine il lavoro. A quel punto alcuni cittadini di San Giovanni Teatino vittime del fotografo hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri. Il fotografo e' stato rintracciato nella sua nuova residenza in un comune del Pescarese. L'abitazione e' stata perquisita e sono stati trovati e sequestrati dodici supporti magnetici sui quali erano memorizzati piu' di 2.500 gigabyte di fotografie. Le vittime a questo punto attendono solo il via libera della magistratura per entrare in possesso delle foto. I carabinieri non escludono che vagliando il materiale si possano scoprire altre famiglie truffate dal fotografo.

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Valle Subequana, è scomparso l’ultimo autentico pastore solitario.

"Così com'è vissuto, in silenzio con la montagna, la sua casa, e le pecore, la sua vita, è spirato Anselmo Paolini, all'età di 74 anni, il 29 ottobre scorso. All'anagrafe residente in Contrada Colananni, dove, fino agli anni '40, viveva una piccola comunità di castelvecchiesi: ci si nasceva. Qui nel '43 trovarono rifugio i due ufficiali inglesi prigionieri e in fuga dai nazisti,  saltati dal treno,  soccorsi dalla pastorella Iolanda che poi divenne la sposa del William. Una storia da film ma vera, egregiamente riportata nel famoso libro "E si divisero il pane che non c'era", realizzato dai docenti ed alunni del Liceo Scientifico di Sulmona. L'ufficiale d'anagrafe in quiescenza, Domenico Bianchi, mi rende testimonianza che in questa Contrada andava una maestra per l'istruzione scolastica e la guardia campestre accompagnava il presidente di seggio per garantire il diritto di voto.  Siamo in agro di Castelvecchio Subequo, in altura, nel pressi di Forca Caruso, il valico che fa da spartiacque fra la Valle Subequana e la Marsica. Il famigerato valico delle frequenti  tormenti di neve, tanto temute dai camionisti ed automobilisti che, fino agli anni '70, prima dell'apertura  dell'autostrada A25, obbligati,  percorrevano la Tiburtina Valeria  Roma-Pescara. Qui con Monte Ventrino,1500 mt, termina a degradare a sud-est la catena del Monte  Sirente (2.348 mt). Per i castelvecchiesi Anselmo era un mito, poiché raramente scendeva a valle;  riservato, lo sguardo arcigno con una vista da aquila era il custode di quelle montagne, senza farsi notare,  scrutava chi transitava nel ridotto traffico, movimentato forse solo dai "motociclisti della domenica". È difficile avere una sua foto, eppure un giovane imprenditore agricolo castelvecchiese, che godeva della sua fiducia e che preferisce l'anonimato, recentemente era riuscito farsi un selfie. Eccola, è un regalo a ricordo per tutti gli amici che gli hanno voluto bene. In paese gli amici della Corale Padre Mario lo hanno salutato, animando il rito funebre. Ma ditemi, come si può non voler bene ad uno degli ultimi autentici pastori abruzzesi!" (di Giovanni Pizzocchia)

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Passolanciano, D’Ascanio e Mazzocca: Scenario dell’Assessore Febbo non scoglie nodi per utilizzo 20 mln Masterplan

In un comunicato stampa congiunto diramato oggi da Alessandro D'Ascanio, Presidente della Comunità del Parco Nazionale della Majella, e da Mario Mazzocca, Consigliere Direttivo del Parco, viene sottolineato come "la presentazione dell'ipotesi progettuale di rilancio del Bacino sciistico della Maiella, formulata dall'Assessore Febbo, pur positiva nell'intento di passare rapidamente ad una fase operativa, non scioglie tuttavia due nodi dirimenti da tempo sul tappeto e posti all'attenzione della Regione da parte del Comune di Roccamorice: quello relativo alla disponibilità pubblica, effettiva ed attuale, dei terreni di uso civico demaniale su cui dovrà sorgere l'impianto di collegamento tra le due substazioni di Passo Lanciano e Maielletta, il cui mutamento di destinazione d'uso è stato di recente concesso dalla Ragione a favore di un privato, dopo regolare procedimento amministrativo, e, soprattutto, quello del necessario riequilibrio nel paniere degli investimenti pubblici tra il versante di Chieti e quello di Pescara della Maiella, rappresentato dalla montagna di Roccamorice e Caramanico Terme". 

"In altri termini - continuano Mazzocca e D'Ascanio - la Regione non può, ad un tempo, concedere un terreno ad un privato e dichiarare di voler realizzare sul medesimo terreno un intervento pubblico. Può farlo assumendo atti amministrativi conseguenti di sua espressa competenza che, ad ora, non ha posto in essere. Su un piano strategico complessivo, il versante di Roccamorice attende da tempo investimenti sulla S.P. 64 di accesso alla sommità della montagna, la possibilità di giungere all'arroccamento previsto sul proprio territorio con mezzi di natura pubblica ed ecologica, l'infrastrutturazione di un versante della Maiella assolutamente primario per valori di paesaggio e di fruizione turistica (eremi celestiniani, capanne in pietra a secco, Parete dell'Orso di arrampicata sportiva) che necessita di attenzione anche alla luce dei numeri di visitatori registrati nelle ultime stagioni (si pensi solo agli oltre 15mila ingressi a Santo Spirito a Maiella)". 

"Neanche un centesimo dei venti milioni di euro, chi si ricorda sono stati stanziati dal Masterplan dell’esecutivo regionale D’Alfonso, sarà destinato all'accesso pescarese - concludono - e non ci si può limitare a prefigurare un impegno futuro nella prossima programmazione europea di risorse per investimenti. Occorreva un riequilibrio fin da ora. Tra l'altro, l'idea di costruire una formula di accesso dal lato pescarese del tutto compatibile, sul piano ambientale, con mezzi pubblici e ecologici in luogo delle vetture private, avrebbe rappresentato una soluzione contemporanea e nuova per la fruizione della montagna invernale. Sul piano dei tempi, per giunta, siamo solo alla fase della progettazione preliminare. Occorrerà dettagliare gli interventi. Auspichiamo, in tal senso, un coinvolgimento nel merito analitico delle proposte progettuali dei Comuni coinvolti e del Parco Nazionale della Maiella".

 

 

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