Cronaca

Pescara, tifosi trovati con esplosivi e spranghe

Tre tifosi biancazzurri sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Pescara perche' trovati in possesso di spranghe di ferro e materiale esplodente. L'episodio e' avvenuto nella notte. I tre, di ritorno da Bari dopo la partita di ieri sera, sono stati fermati dalle Fiamme Gialle, impegnate in un servizio di controllo del territorio, nella zona della stazione di PescaraPortanuova. Il materiale - due spranghe e due artifici esplodenti - era su un furgone noleggiato a bordo del quale viaggiavano i tre

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Anniversario della strage di Nassiriya, commemorazione a Pescara

Cerimonia di commemorazione a Pescara, nel piazzale antistante il Palazzo di Giustizia, al monumento ai caduti di Nassiriya, per il 14mo Anniversario "di quel 12 novembre 2003 che noi tutti conserviamo nel cuore per un atto tanto crudele commesso contro 19 connazionali, tra cui 2 civili e 17 tra militari e Carabinieri inviati in missione internazionale di stanza presso la base irachena, a disprezzo della vita umana", recita un comunicato del Comando provinciale Carabinieri Pescara. Dopo l'alzabandiera a cura di un Carabiniere, e' stata deposta una corona di fiori davanti al monumento alla presenza di numerose Autorita' civili e militari, tra cui: il prefetto di Pescara, Francesco Provolo; il comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, generale di Brigata Michele Sirimarco; il questore di Pescara, Francesco Guglielmo Misiti; il comandante provinciale Carabinieri di Pescara, Colonnello Marco Riscaldati; il sindaco Marco Alessandrini; Carabinieri della Compagnia di Pescara e rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, tra cui l'Associazione Nazionale Carabinieri-Sezione di Pescara

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Tre pitbull sbranano labrador al guinzaglio nel Chietino 

Tre pitbull scappati da un'abitazione di Sambuceto di San Giovanni Teatino, hanno aggredito e sbranato un labrador. Quest'ultimo - secondo una prima ricostruzione - era al guinzaglio del padrone. Al momento dell'aggressione, a passeggio con l'uomo - secondo quanto appreso - c'era anche un bambino di 10 anni. Entrambi sono rimasti illesi. Sul posto e' intervenuto un veterinario e si e' reso necessario abbattere l'animale dilaniato. I pitbull sono stati catturati e messi sotto sequestro, affidati poi al proprietario il quale rischia una sanzione per omessa custodia di animali. Del fatto si stanno occupando i carabinieri.

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Danneggia la panchina in piazza ad Avezzano, identificato il colpevole

E' stato identificato da una traccia di pneumatico lasciata a terra vicino la panchina di marmo che aveva spezzato. Si tratta di un operaio di una ditta autorizzata a svolgere lavori su strade, piazze e marciapiedi della Citta' di Avezzano, il quale ha ammesso di aver urtato e rotto una panchina di piazza Torlonia e di essersene andato senza denunciare il fatto. Lo ha reso noto il comandante della Municipale, Luca Montanari, dopo l'indagine svolta dai suoi agenti. Ora l'uomo verra' sanzionato. "Dalla ricerca di segni lasciati nell'area - spiega Montanari - e' emerso che proprio vicino alla panchina c'era una piccola traccia di pneumatico il che ha fatto dedurre che ad essa si era avvicinato un veicolo".

"Ma non una autovettura - specifica - bensi' una macchina operatrice, viste le tacche del battistrada. Da qui il pensiero che potesse trattarsi di un mezzo d'opera autorizzato a salire ed entrare nella piazza per effettuare dei lavori". In supporto alle indagini le immagini di videosorveglianza"."Abbiamo accertato che in quel giorno, come in altri, a quell'ora, era effettivamente in azione una macchina operatrice autorizzata a svolgere lavori. Anche se le telecamere non hanno ripreso l'episodio di danneggiamento si osserva il mezzo che opera in piazza". Nei confronti dell'azienda scattera' ora la richiesta di risarcimento danni tramite l'assicurazione e una sanzione amministrativa per il conducente. Quello dell'altra notte e' il terzo episodio che si e' verificato nel giro di pochi giorni e che ha creato non poca preoccupazione tra i cittadini.

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Fossacesia, inaugurato il nuovo Parco della Libertà con la festa dell’albero

È stata intitolata alla Libertà il nuovo Parco comunale, destinato a verde pubblico, ubicato, tra via Primo Maggio e via Colle dell’Erco, nella zona nuova di Fossacesia. La cerimonia, che si è tenuta questa mattina, alla presenza del sindaco Di Giuseppantonio e degli assessori Sisti, Tozzi e Di Nardo ,si è svolta nell’ambito della “Festa dell’Albero, un albero per ogni nuovo nato”, che è tornata anche quest’anno a Fossacesia per promuovere l’importanza dell’ambiente attraverso la donazione di un albero ad ogni bambino nato nel 2017. La benedizione ė stata impartita da padre Pierluigi, Superiore dei Passionisti di San Giovanni in Venere.

“La scelta di fare l’intitolazione del Parco della Libertà in occasione della Festa dell’Albero non è stata affatto casuale – dichiara Maria Vittoria Tozzi, assessore comunale alla Cultura ed  agli Eventi- poiché dedicare nuovi alberelli, simbolo di ogni bambino nato quest’anno, ad una nuova area destinata a verde pubblico non può che rappresentare un messaggio positivo di educazione ambientale”. L’area, in cui è stato piantato anche un albero di melograno, simbolo della vita, è divenuta da poco di proprietà del Comune di Fossacesia, a seguito della costruzione di una zona residenziale.

“La scelta di intitolare alla Libertà questo Parco destinato a verde pubblico– ha detto nel suo discorso inaugurale il sindaco Enrico Di Giuseppantonio –è nata dalla volontà di omaggiare, in un momento così difficile per la società in cui viviamo, uno dei valori fondamentali per l’uomo: il poter essere libero, libero di esprimere le proprie idee, i propri credo politici e religiosi, nell’assoluto rispetto degli altri. Fossacesia è una città in cui si sta cercando di abbattere ogni forma di barriera, sia strutturale, come abbiamo cercato di fare con la realizzazione di una spiaggia per tutti, sia mentale e culturale. L’intitolare una nuova area verde alla Libertà non può che rafforzare questo concetto”.

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Accusato di peculato il dirigente finanziario del comune di Scanno

Avrebbe distratto dalle casse del Comune di Scanno circa 80mila, inoltre si sarebbe appropriato di una somma pari a 17.500 euro, sempre in danno dello stesso Comune, assegnandosi in aggiunta al proprio stipendio una serie di indennita' non spettanti: con l'accusa di peculato continuato questa mattina i carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro hanno arrestato il responsabile dell'area finanziaria dei Comuni di Scanno, Introdacqua e Rocca Pia. C.S., ragioniere di 61 anni. L'arresto dell'uomo posto ai domiciliari nella sua residente di Scanno, e' stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Giovanna Bilo'. Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Sulmona Giuseppe Bellelli e sono state condotte dai militari della stazione di Scanno in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria della Procura sulmonese. L'attivita' investigativa e' scattata in seguito ad una denuncia presentata presso la Procura di Sulmona dal sindaco di Scanno, Pietro Spacone, nel settembre di quest'anno, relativa a un presunto ammanco di denaro dalle casse comunali. I militari hanno sentito numerosi dipendenti dei comuni di Scanno, Introdacqua e Rocca Pia, dove il ragioniere svolgeva l'incarico di responsabile dell'area finanziaria e hanno eseguito perquisizioni negli uffici comunali utilizzati dall'uomo e nel suo domicilio. E' emerso che il funzionario, nel biennio 2016-2017, si sarebbe appropriato di circa 80.000 euro in contanti, sottraendoli dalle casse del Comune di Scanno. Il denaro era relativo a tributi vari, tra cui pagamento di parcheggi comunali, utilizzo del palasport, scuolabus, pagamenti di pubblicita' e affissioni, occupazione di suolo pubblico, occupazione delle aree di mercato, proventi contravvenzionali, diritti di urbanistica e di segreteria. In quanto alle indennita' aggiuntive non spettanti, il funzionario se le sarebbe assegnate approfittando del proprio incarico. Il G.I.P., oltre a disporre l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ha previsto per l'uomo, gia' sospeso dal Comune di Scanno, anche la sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio. Sono tuttora in corso accertamenti per stabilire se risultino ammanchi anche dalle casse dei Comuni di Introdacqua e Rocca Pia. 

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Rifiuti speciali negli ospedali, sequestri a L’Aquila e Sulmona 

Il sequestro di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi negli ospedali di L'Aquila e Sulmona e due indagati tra i responsabili della Olicar, la ditta che ha l'appalto della Asl provinciale di L'Aquila per manutenere gli impianti di aerazione e elettrici negli ospedali del territorio: e' il bilancio di controlli sulla gestione dei rifiuti negli ospedali di L'Aquila e di Sulmona effettuati dai Carabinieri Forestali nella serata di ieri. Coordinati dal comandante, Antonio Renato Rampini, il NIPAAF di L'Aquila e le Stazioni Carabinieri Forestale di Sulmona ed Avezzano agli ordini dei marescialli silvano Corpetti e Donato Sperduto hanno condotto una operazione che segue quella dell'8 novembre scorso che gia' aveva permesso di sequestrare all'interno di alcuni locali dell'ospedale di Avezzano decine di metri cubi di rifiuti speciali e pericolosi, oltre all'impianto di depurazione delle acque. Ieri sera i Carabinieri hanno trovato negli ospedali di L'Aquila e Sulmona le stesse tipologie di rifiuti: centinaia di filtri smontati dagli impianti di filtraggio dell'aria e rifiuti pericolosi e speciali derivanti dalla manutenzione degli impianti elettrici, tra cui lampade al neon, rifiuti elettrici, batterie scariche. I rifiuti, secondo gli investigatori, anziche' essere inviati alle regolari procedure di smaltimento venivano stoccati in alcuni locali all'interno degli ospedali configurando, affermano gli investigatori in una nota, "quantomeno una gestione illecita degli stessi e quindi la violazione del D. Lgs. 152/06". I responsabili delle tre unita' operative per la ditta appaltatrice, a cui carico e' stato eseguito il sequestro, non avrebbero saputo spiegare i motivi per i quali il materiale pericoloso anziche' essere smaltito, come prevederebbe il contratto in essere con l'azienda sanitaria, fosse in quantita' cosi' ingenti depositato nei locali dove e' stato rinvenuto. Intanto le indagini del NIPAAF, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Avezzano, si sono spostate in Piemonte dove la Olicar ha alcune sedi in cui potrebbero essere conservati documenti ritenuti importanti per tracciare il percorso dei rifiuti sequestrati. 

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Sedicenne rapina armato di coltello un coetaneo a Pescara

 A soli 16 anni ha estratto un coltello per minacciare un coetaneo e rapinarlo, fuggendo subito dopo, anche se per poco. E' accaduto ieri pomeriggio nella zona dell'aeroporto d'Abruzzo, in via Tiburtina. Vittima, un 16enne in bici fermato dal coetaneo che, dopo avergli chiesto di fare una telefonata, ha estratto il coltello chiedendo del denaro. Non avendo soldi con se', la vittima ha dovuto cedere bicicletta e cellulare. La fuga del baby rapinatore e' pero' durata poco: gli agenti della Squadra Volante della Questura di Pescara lo hanno rintracciato e fermato recuperando bici, cellulare e un coltello a scatto di 15 centimetri. Per il minore, l'Autorita' giudiziaria ha disposto il trasferimento presso il centro di prima accoglienza di L'Aquila. 

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Rigopiano, il prefetto Provolo: la ferita resta nel cuore

"La ferita non si e' chiusa, nel modo piu' assoluto. La ferita della tragedia di Rigopiano rimarra' nel mio cuore". Cosi' il prefetto di Pescara, Francesco Provolo, rispondendo ai giornalisti in un incontro informale di saluto che ha voluto con la stampa, prima di lasciare Pescara per un incarico a Roma, dal 20 novembre prossimo, come direttore dell'Ufficio centrale ispettivo presso il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. "Non ci sono verita' nascoste, bisogna soltanto tirarle fuori", afferma il prefetto parlando di Rigopiano dove hanno perso la vita 29 persone il 18 gennaio scorso. E, in merito all' incontro di ieri con il Comitato familiari vittime: "Ho detto che e' normale che non capiscano cosa sia successo, e' normale che vogliono essere chiamati a capire veramente cosa sia successo a Ripogiano, e' un loro diritto. Ho detto 'non vi preoccupate della figura del prefetto. Se ritenete parlate di me in modo che ritenete piu' opportuno, non mi offendo'. E' importante che arrivino alla verita'"

"Le cose - tiene a sottolineare il prefetto di Pescara - sono state fatte alla luce del sole, ci sono carte che parlano, ci sono dichiarazioni, c'e' un'attivita' in corso che e' in mano alla magistratura. Non ci sono verita' nascoste". Provolo non si sottrae alla domanda su presunti legami tra il suo trasferimento e la tragedia di Rigopiano: "Non so se sono stato trasferito per questo motivo. Non ho elementi ma non posso dire che chi la pensa cosi' sia fuori dal seminato. Posso dire che il trasferimento non e' avvenuto all'improvviso. Sono quasi due anni che sono a Pescara. I fatti sono avvenuti dieci mesi fa. Il trasferimento sarebbe avvenuto gia' prima". "Ora - auspica il prefetto - a Pescara c'e' bisogno di ordinarieta'. La tragedia di Rigopiano e' frutto di una tempesta perfetta e di coincidenze che un regista con tutti quegli elementi non sarebbe stato cosi' bravo da riuscire a realizzare tanto". Il prefetto ha ripercorso i momenti salienti di quel 18 gennaio: la riunione la mattina, le tre scosse ("ho avuto la forza di rimanere freddo e seduto"), l'istituzione di una zona avanzata a Penne, le richieste di aiuto che arrivavano di tutti i tipi, la riunione dalle 15 alle 18 su tutto il fronte del blackout. Poi "ha deciso la tempesta perfetta". "Forse - conclude Provolo ribadendo quanto gia' detto in altre occasioni - in tutti gli Enti, chi risponde al telefono deve avere una sua professionalita'. Poi c'e' il gruppo che deve accertare i fatti e valutare la tipologia delle richieste stabilendo la priorita'". Dal 20 novembre prossimo il nuovo prefetto di Pescara sara' Gerardina Basilicata, che ha svolto l'incarico di direttore centrale per gli Affari generali presso il dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.

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