Cronaca

Cena in oratorio, 19 intossicati dal monossido di carbonio nel Chietino

Oltre una decina di persone, tra dirigenti e calciatori dell'Ads Montazzoli, sono rimaste intossicate da monossido di carbonio la notte scorsa a Montazzoli durante una cena sociale che si festeggiava nell'oratorio della casa canonica del paese. Tra le persone che si sono sentite male, 14 in tutto, in sei sono state trasferite al centro iperbarico di Fano (Pesaro e Urbino) dove sono state tenute sotto osservazione per molte ore. Le altre persone sono state curate negli ospedali di Atessa, Vasto e Lanciano, che ha coordinato gli interventi di urgenza ed emergenza. Col passare delle ore tutti sono stati dimessi dopo le cure. I primi soccorsi erano scattati attorno alle 22 e sono andati avanti oltre la mezzanotte con l'impiego di diverse ambulanze, alcuni si sono recati in ospedale con le auto private.

Tra i primi a sentirsi male il cuoco, poi a turno altri commensali della squadra di calcio militante in Terza categoria. In un primo momento non si è capito se si trattasse di intossicazione alimentare o da monossido di carbonio, fatto poi accertato con le analisi del sangue. Sul posto si sono recati i carabinieri della compagnia di Atessa, coordinati dal capitano Marco Ruffini, e vigili del fuoco di Casoli, al cui arrivo non hanno più trovato la saturazione del locale col monossido di carbonio. Da verificare anche l'eventuale malfunzionamento di qualche fornello. Un rapporto sarà rimesso alla procura di Lanciano. 

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Ricatti hard, arrestati un uomo e una donna

Un uomo di 34 anni dovrà scontare 5 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di estorsione e furto aggravato. A una donna di 30 anni è stata invece comminata una pena di 5 anni per estorsione. I due arrestati, nel 2012, erano stati al centro di un'articolata indagine dai carabinieri di Pescara perché avevano ordito una serie di ricatti nei confronti di diverse vittime. In particolare la donna si prostituiva e consumava rapporti sessuali in abitazione con i clienti. A costoro veniva poi detto di essere stati filmati. A loro veniva esibita una cassetta Vhs che in realtà non conteneva immagini. Ma tanto bastava per portare a termine il ricatto. O pagavano oppure si minacciava di portare a conoscenza le loro "escursioni sessuali" a mogli, fidanzate, parenti o amici. Il cliente era costretto, quindi, a pagare somme di denaro variabili e comunque di qualche centinaia di euro. Ora la vicenda ha avuto il suo epilogo. Per quei fatti, la coppia (che non convive più) è stata condannata ed ora è stata arrestata. 

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Ubriaco si schianta contro un muro e aggredisce la Polizia

Ubriaco, senza patente perché mai conseguita, in barba all'obbligo di dimora cui è sottoposto, alla guida dell'automobile di un amico si schianta contro un muro di recinzione e, all'arrivo della polizia, dà una testata al veicolo e se la prende con gli agenti, ma alla fine viene arrestato. Protagonista dell'episodio, avvenuto stamani a Pescara, in via Fontanelle, è un uomo di 36 anni. Quando gli agenti della squadra Volante sono intervenuti sul posto, hanno trovato il 36enne ed un amico che, palesemente ubriachi, litigavano: il secondo accusava il primo di avergli distrutto l'automobile. I poliziotti hanno provato a riportare la calma, ma per tutta risposta il 36enne se l'è presa con loro ed ha dato una testata al mezzo, mandando in frantumi il lunotto posteriore. Bloccato definitivamente, i due sono stati portati in Questura, dove sono stati sottoposti all'esame del 'palloncino', da cui è emerso che entrambi superavano abbondantemente i limiti imposti dalla legge per quanto riguarda il tasso alcolemico. Il 36enne è stato denunciato perché guidava in stato di ebbrezza alcolica e perché privo della patente perché mai conseguita; è stato poi arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato di beni appartenenti alla pubblica amministrazione e per la violazione dell'obbligo di dimora presso il proprio domicilio. 

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Pescara, il Nas scoprono un’infermiera assenteista

Timbrava in ospedale, ma non si presentava al lavoro per badare ai figli, fare shopping e andare in palestra. Con queste accuse è scattata l'interdizione dall'esercizio della professione per sei mesi di un'infermiera dell'ospedale di Pescara. I Carabinieri del Nas hanno eseguito, stamani, la misura cautelare personale interdittiva dall'esercizio della pubblica professione disposta dal gip su richiesta della Procura nei confronti di una quarantottenne di Montesilvano.

La donna, un'infermiera professionale in servizio all'ospedale di Pescara, è indagata per truffa aggravata e falso. L'attività investigativa, avviata a seguito di ispezioni condotte dai militari del Nas nella struttura sanitaria, ha consentito di ricostruire, con la collaborazione dei dirigenti dell'ospedale, il sistematico allontanamento dalla sede di lavoro della dipendente pubblica. Attraverso numerosi servizi di osservazione e pedinamento, supportati da riprese video e fotografiche, i Carabinieri per la Tutela della Salute, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno appurato, infatti, che la donna abbandonava, quotidianamente, il luogo di lavoro per tutta la durata della giornata lavorativa. Tuttavia, è stato appurato, continuava a figurare fittiziamente presente ed in servizio, come riscontrato dai cartellini marcatempo e dall'acquisizione dei fogli di rilevazione presenze. In alcune occasioni, inoltre, pur non presentandosi a lavoro, aveva prodotto all'ufficio fogli di giustificazione falsificando orari e firma del dirigente. Nel complesso sono state documentate, negli ultimi tre mesi, 17 giornate per circa 120 ore di assenza ingiustificata che trascorreva interamente al di fuori del presidio ospedaliero ed in comuni della provincia di Pescara, per rientrare a casa, accudire i figli, fare le faccende domestiche, spesa e shopping e persino frequentare un centro sportivo del Teramano. Nel corso della stessa attività investigativa non sono emersi ulteriori episodi di assenteismo riconducibili ad altri dipendenti pubblici dell'ospedale di Pescara.

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Demolizioni costruzioni abusive, operazione in via Rimini a Montesilvano

Nuova operazione questa mattina per rimuovere le costruzioni abusive. A quattro giorni dalla demolizione di una casetta di legno in un’area vicina alle case popolari di via Di Vittorio, questa mattina due pattuglie della Polizia municipale, una dei Carabinieri, con il supporto di Formula Ambiente e Sapi hanno eseguito un’operazione nel cortile delle case popolari di via Rimini.

Sono state demolite sei recinzioni costruite abusivamente per creare rimesse di biciclette e magazzini a cielo aperto, ed è stato rimosso un container. Nel corso della mattinata, grazie all’intervento di 7 operatori di Formula Ambiente e quattro automezzi tra spazzatrice, gru, porter con vasca per la raccolta rifiuti e un furgone,  l’area è stata  anche ripulita da frigoriferi, poltrone, rottami di vetture, mobili e ferraglie varie ancora una volta abbandonate selvaggiamente.

«Purtroppo -  spiega l’assessore alla polizia locale Valter Cozzi -  durante le operazioni c’è stato un tentativo di aggressione sedato prontamente dall’intervento della polizia locale, da parte di uno dei residenti contro uno degli operatori di Formula Ambiente. E’ un grande rammarico apprendere di questo gesto che critichiamo aspramente, dal momento che il nostro intervento era volto alla bonifica e alla pulizia dell’area. Crediamo sia davvero un paradosso che alcuni dei residenti che la vivono non solo la deturpano con questi abbandoni selvaggi, ma addirittura arrivano a cercare di impedirne il suo miglioramento. Esprimiamo la profonda vicinanza all’operatore che ha dovuto vivere questo increscioso episodio. Nella storia di Montesilvano -  prosegue Cozzi -  nessuna Amministrazione aveva mai proceduto alla demolizione dei manufatti costruiti abusivamente su tutto il territorio. E’ per questo che abbiamo cominciato questo percorso che proseguiremo fino a che non verranno demolite tutte le costruzioni realizzate selvaggiamente senza alcun permesso. Abbiamo emesso diverse ordinanze di demolizione su tutto il territorio, ottenendo la rimozione dei manufatti dai proprietari stessi. Andremo avanti nei controlli sia di nuovi abusivismi che nell’accertamento dell’ottemperanza delle ordinanze già emesse».

«L’area di via Rimini -  sottolinea l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli - purtroppo non solo subisce questo fenomeno, ma anche il costante abbandono di rifiuti di ogni genere che siamo costretti a rimuovere a causa della grave inciviltà di alcune persone che, letteralmente, liberano le proprie cantine negli spazi pubblici, invece di sfruttare gli appositi servizi, come il ritiro degli ingombranti a domicilio, previa prenotazione telefonica, o il centro di raccolta di via Inn. E’ un comportamento che viene giustamente, e secondo legge, sanzionato anche pesantemente. E’ proprio il tipo di atteggiamento che vorremmo che i cittadini evitassero fornendo loro, come abbiamo fatto in questi anni, tutti i servizi utili e gratuiti per conferire questo genere di rifiuti adeguatamente. Proseguiremo, quindi, in questa azione costante e capillare volta alla tutela del decoro urbano e al ripristino del rispetto delle regole».

 

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Di Giuseppantonio (Udc): nel nostro programma una legge per sostenere l’editoria abruzzese

“Alcune Regioni italiane già hanno provveduto a sostenere il lavoro giornalistico e l'informazione locale. E’ ora che anche l’Abruzzo segua questa strada per far accrescere il livello di competitività ed innovazione delle imprese locali del settore, puntando a nuove produzioni e sviluppando la multimedialità”. Nel programma dell’UDC-DC-IDEA in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo, ci sarà anche la proposta di legge per destinare un fondo in favore dell’editoria abruzzese, al quale si potrà accedere attraverso un bando. Lo ha annunciato il Segretario Regionale del partito, Enrico Di Giuseppantonio. “E’ in atto un forte cambiamento nell’editoria, il rischio è di arrivare ad una riduzione della qualità informativa. E' perciò importante sostenere il lavoro giornalistico e con esso la formazione: solo così sarà possibile garantire una maggior qualità delle notizie nel rispetto delle regole deontologiche, oggi spesso violate con una quantità di notizie che circolano in rete, molte delle quali prive di fondamento. A ciò si aggiunge una contrazione del mercato pubblicitario, che rischia di mettere in ginocchio molti giornali, testate online e emittenti televisive e radio. L’Abruzzo, d’altro canto, è una regione dove esiste un’alta concentrazione di testate giornalistiche ed è quindi fondamentale aiutare il settore".

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Lastrone ghiaccio travolge escursionisti sul Gran Sasso, 3 feriti

Un lastrone di ghiaccio si stacca da una parete rocciosa e travolge tre escursionisti. E' quanto accaduto sul Voltigno, versante pescarese del Gran Sasso, a Villa Celiera. L'incidente è avvenuto nei pressi della cascata di Rivo Chiaro, a circa 1.300 metri di altitudine. Un gruppo di cinque persone provenienti dal Lazio era impegnato in attività di arrampicata sul ghiaccio, quando uno di loro è stato travolto da un lastrone staccatosi dalla parete, che ha invece solo lambito gli altri. Lanciato l'allarme, sul posto sono arrivati il 118, intervenuto anche con l'elicottero, i Carabinieri e i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) Abruzzo. Questi ultimi, in particolare, erano a Rigopiano, dove è in corso la cerimonia di commemorazione a due anni dalla valanga che travolse l'omonimo hotel provocando la morte di 29 persone, e da lì sono riusciti a raggiungere la zona in poco tempo. Il giovane ferito più seriamente è stato prima trattato sul posto e poi caricato con il verricello sull'elicottero del 118 per il trasporto all'ospedale di Pescara. Successivamente i tecnici del Cnsas hanno accompagnato gli altri componenti del gruppo sulla strada, dove c'erano l'ambulanza del 118 e i Carabinieri. Anche altre persone sono state visitate dal personale sanitario, ma le loro condizioni sono buone. Il ferito trasportato a Pescara è arrivato in ospedale in codice giallo. 

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Pescara, farmacia rapinata in via Croce

 Rapina in farmacia a Pescara poco prima delle 19, all'angolo tra via Benedetto Croce e via Mazzarino. Un uomo armato di taglierino e con il volto parzialmente coperto da una sciarpa. Il malvivente ha minacciato il personale e si è impossessato dei soldi presenti in cassa, pari a circa 1.500 euro. Subito dopo il colpo si è allontanato a piedi con il bottino. Lanciato l'allarme, sul posto è intervenuta la Polizia, con squadra Volante e squadra Mobile, per accertamenti e ricerche. 

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Prati di Tivo, stagione salva in extremis

Stagione salva in extremis per gli impianti sciistici di Prati di Tivo. L'assemblea dei soci della Gran Sasso Teramano nella sede dell'Ente provinciale, ha accettato la proposta di Marco Finori per la gestione degli impianti sciistici di Prati Di Tivo e di Prato Selva. La proposta dell'imprenditore turistico di San Benedetto è stata ritenuta la più valida rispetto alle altre due presentate. I soci nell'assemblea hanno dato mandato alla "Marco Finori Srl" a procedere. La proposta prevede un canone di 20.000 euro (fino al 30 settembre) e una serie di interventi di promozione del turismo. Oggi la firma del contratto.

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Potature in corso a Montesilvano

Un imponente lavoro di cura del patrimonio arboreo cittadino è quello iniziato da qualche giorno, seguito dall’Ufficio tecnico del Comune. La città è stata divista in tre zone di intervento ognuna affidata a una ditta diversa (Agros di Atri, Cilli Roberto e Cilli Leonardo di Montesilvano). L’intervento è molto vasto e l’impegno è consistente anche in termini economici visto che l’importo complessivo arriva a circa 70 mila euro. Le potature sono iniziate lunedì scorso e proseguiranno nelle prossime settimane.

«Le zone di intervento sono diverse», spiega l’assessore al Verde pubblico, Ernesto De Vincentiis, «vanno da via Aldo Moro, nei pressi dei grandi alberghi dove sono stati potati 15 pini che non ricevevano cure da anni, al  parco pubblico di via Di Giovanni, dal giardino pubblico di via Sagittario a via Finlandia. Naturalmente non ci fermiamo qui. Altri interventi sono previsti in diverse strade cittadine visto che le potature sono in programma fino alla primavera quando, poi, la Forestale ci impone l’interruzione. Gli alberi sono belli, danno un’immagine gradevole alle nostre strade, arricchiscono i nostri parchi e giardini e sono fondamentali e indispensabili per la qualità dell’aria ma dobbiamo curarli con attenzione. Il nostro patrimonio arboreo è molto consistente e abbiamo il dovere di mantenerlo sano e incrementarlo, un dovere per rispetto dei nostri concittadini e soprattutto per rispetto dei nostri figli».

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