Cronaca

Collegio Ipasvi Chieti tra i fondatori Sisism

Il collegio degli infermieri e assistenti sanitari Ipasvi di Chieti, con il suo vice presidente, Gianfranco Tamagnini, e' tra i soci fondatori della prima Societa' italiana di scienze infermieristiche in salute mentale (Sisism) costituitasi di recente a Bologna. Obiettivo della neonata societa', presieduta da Andrea Gargiulo, e' promuovere l'applicazione degli strumenti della ricerca e la produzione di evidenze scientifiche per garantire cure e assistenza di elevata qualita', validate e aggiornate, in un ambito estremamente complesso come la salute mentale. Complessita' per la particolare fragilita' dei pazienti, ma anche per quelle credenze, valori, atteggiamenti che, nutrendo un atavico stigma, rendono maggiormente ardua, ma anche piu' stimolante, la capacita' di preservare l'obiettivita' nella ricerca.

La Sisism e' rappresentata sin dall'esordio in 17 regioni nelle quali, promuovendo programmi di aggiornamento e formazione, intende contribuire ad accrescere la consapevolezza della dignita' della malattia mentale, anche - conclude Tamagnini - attraverso l'arricchimento della riflessione filosofica infermieristica: epistemologica (attraverso lo studio della conoscenza, soprattutto, ma non solo scientifica); ontologica (mediante l'inesausta riflessione sul senso e la natura dell'assistenza); etica (contribuendo a definire le buone pratiche assistenziali).

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Sterpaglie in fiamme, anziano muore nel rogo a Civitella Messer Raimondo

Un uomo di 95 anni e' stato trovato morto bruciato nel canneto in fiamme: l'incidente e' avvenuto alle 16 nelle campagne di Civitella Messer Raimondo. A perdere la vita e' stato Angelo D'Amico, residente del posto. Nel tardo pomeriggio il pensionato si era recato nel podere per ripulirlo dalle sterpaglie. Mentre il canneto era in fiamme, visibile dal paese, e' scattato l'allarme. Sul posto sono subito giunti i vigili i quali mentre spegnevano l'incendio hanno trovato l'uomo senza vita. 

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Controlli del Nas in ipermercati, sequestri e multe nella Marsica

Nella piana del Fucino i Carabinieri del NAS hanno sottoposto a vincolo amministrativo alcuni chili di preparazioni gastronomiche pronte ad essere cotte e polli allo spiedo, poiche' privi di informazioni utili a ricostruire la rintracciabilita'. I Carabinieri hanno contestato al responsabile del punto vendita l'utilizzo, per il trasporto degli alimenti, di un veicolo igienicamente inidoneo e comunque sprovvisto di notifica all'autorita' competente. Le sanzioni amministrative elevate superano i 5.000 euro. Gli alimenti vincolati sono stati avviati alla distruzione. I controlli sono finalizzati a individuare irregolari forme di trasporto, trasformazione e vendita di alimenti e prodotti da gastronomia. La tutela della salute, la salvaguardia dei diritti del consumatore, la trasparenza, l'equita' e la correttezza dei rapporti tra esercente ed acquirente, erano gia' stati al centro di una serie di controlli svolti dai Nas di Pescara nelle scorse settimane negli esercizi della grande distribuzione: e' stato accertato che alcune attivita' omettevano di indicare l'effettivo costo delle confezioni con brevissima 'shelf life', sulle quali erano presenti esclusivamente le percentuali di sconto, omettendo invece di indicare il prezzo unitario e dell'unita' di misura. 

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Inaugurato a Pescara il parco Angelo Vassallo

Una giornata speciale quella di oggi, nel nome di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore, ucciso a Pollica, il paese del Cilento che amministrava, il 5 settembre del 2010. A Vassallo è stato intitolata l’area verde di via Guelfi, riconsegnata stamane alla città dall’Amministrazione Alessandrini dopo anni di attesa e in presenza di Dario Vassallo, fratello di Angelo, che ha iniziato la sua mattinata pescarese nell’aula magna dell’Istituto Misticoni Bellisario alle 9, con un incontro con i ragazzi dedicato alla legalità a cui hanno partecipato anche il sindaco Marco Alessandrini, il vice sindaco Antonio Blasioli, la dirigente del MiBe Raffaella Cocco. Al Parco dov’è stata scoperta una targa di intitolazione per Angelo Vassallo, c’era tanta gente, oltre al sindaco, al vicesindaco, all’assessore Giacomo Cuzzi, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli, ai consiglieri Carlo Gaspari, Emilio Longhi, Daniela Santroni, Fabrizio Perfetto e oltre ad una scolaresca e ai responsabili della ditta Archea Costruzioni che ha realizzato il progetto del parco.

 “E’ sempre una bella giornata quando la memoria di una persona grande continua a vivere dentro una comunità – così il sindaco Marco Alessandrini prima della scopertura della targa – La scomparsa di Angelo Vassallo colpì tutti quanti perché era un sindaco che stava con la gente, che ha conquistato attenzione, stima e affetto dei suoi amministrati invitando tutti al rispetto delle regole, sfidando, fino alle estreme conseguenze, un sistema che vive alimentando minacce e paura. La sua vita ci insegna che cambiare è possibile, ma dipende da ognuno di noi: come da ognuno di noi dipende il futuro di questo parco che oggi consegniamo alla città, con l’invito a trattarlo come la propria casa, cosa che in fondo è, perché duri a lungo e sia un luogo dov’è bello e sicuro stare”.

 “Conosco la vostra città e la seguo da tempo grazie all’amicizia che mi lega al vicesindaco Antonio Blasioli – così Dario Vassallo – Ho visto che avete fatto tante cose e che avete un bel progetto di farne altre per cambiarla in meglio. Questo è un buon cammino, ma tutti devono contribuire, perché la città è di tutti. Non c’è migliore sfida all’illegalità che la cultura, l’appartenenza, questo è successo quando mio fratello era sindaco. Noi veniamo da una famiglia umile, i nostri genitori hanno voluto che tutti potessimo studiare per realizzarci perché erano convinti che con la cultura si va avanti. Ed è così. Sono felice per la scelta che avete fatto di intitolare ad Angelo un parco, un uomo dello stato come esempio di bella politica, ora quest’area è di tutti e ognuno deve trattarla come propria perché possa vivere a lungo ed essere rispettata per il grande valore che ha”.

 “Da sempre coltivo la memoria della vita e del coraggio di Angelo Vassallo – così il vice sindaco Antonio Blasioli – La sua storia è bella ed esemplare: candidarsi è stato un atto di coraggio, all’inizio nessuno per paura voleva nemmeno firmare la sua candidatura, poi i primi comizi con nessuno ad ascoltare, ma è stato eletto, perché la sua forza era più grande della paura. Ha pagato con la vita il tentativo di cambiare un sistema difficile da annientare, come lui sono circa un centinaio in Italia i sindaci che sono stati uccisi perché erano sindaci contro le mafie, ma il suo esempio resta e non muore e se noi siamo qui a dedicargli un pezzetto della nostra città, è un esempio che contro l’illegalità si vince e siamo felici che ciò accada qui. La forza di Angelo è stata quella di cambiare le persone, una rivoluzione che è partita dalle persone e che spero possa iniziare anche in questa zona di Pescara curando questo parco tanto atteso, come si cura una cosa propria. Questa è già una grande rivoluzione che piacerebbe ad Angelo Vassallo. Ringrazio Dario per quello che fa assieme al fratello Massimo. Girare l’Italia e rispondere agli inviti di centinaia di Amministrazioni a sette anni da quel 2010 è un grosso sacrificio anche in termini di vita quotidiana, ma apprezzo molto quello che fa per tenere vivo l’insegnamento del Sindaco pescatore. A questo parco, fermo da quasi dieci anni, abbiamo rimesso in moto il motore e voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo bel traguardo per la città, a partire dalla ditta Archea Costruzioni che ha fatto un bel lavoro e a finire a tutti coloro che se ne prenderanno cura”.

“E’ con immenso piacere che noi amministratori - così Franco Di Michele e Antonio Giorgio Lattanzio della Archea Costruzioni – partecipiamo a questa riconsegna del parco Angelo Vassallo. E’ stato un lavoro lungo e complesso, chi è del quartiere ricorderà certamente le condizioni in cui quella intera area versava, ma grazie alla collaborazione di tutti coloro che hanno dato fiducia alla Archea Costruzioni, a quelli che hanno lavorato per la realizzazione dello stesso, al Comune di Pescara che ha programmato la giusta destinazione territoriale e al buon progetto a firma dell’Ingegner Marco Pasqualini, è stato possibile realizzare uno spazio verde di tale estensione e di strategica importanza nel cuore di Pescara Porta Nuova. L’auspicio della Archea Costruzioni è che l’area possa essere goduta appieno dal quartiere, dalla comunità pescarese e rappresenti un esempio di come si può costruire salvaguardando comunque gli interessi della collettività.”  

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Chieti, nuova udienza per la morte di Daita

Nuova udienza del processo in corte d'Assise a Chieti per la morte di Simone Daita, il 53enne di Chieti deceduto dopo essere stato in coma per un anno, colpito al volto la notte del 28 febbraio del 2015 in piazza Vico a Chieti, davanti a un bar, da Emanuele D'Onofrio, operaio (24) di Chieti accusato di omicidio preterintenzionale. Oggi la Corte ha sentito tre testimoni e fra questi Guido Del Toro, 23 anni, che quella notte era in piazza Vico.

"Non avevo mai visto Daita, ma era visibilmente alterato, aveva la camminata instabile, faceva fatica a parlare - ha detto Del Toro ai giudici rispondendo alle domande di accusa, difesa e parte civile. Emanuele era appoggiato alla serranda del negozio di ottica, ed un certo punto scambiava alcune battute con Simone e Simone sferra un pugno a Emanuele il quale va contro la serranda e risponde con un pugno. Daita - ha aggiunto Del Toro - dopo il pugno si e' buttato contro Emanuele perche' perdeva equilibrio. Ho visto un pugno di Emanuele, non ho visto se il pugno di Daita e' andato a segno, era un po' barcollante. L'azione - ha concluso il testimone rispondendo all'avvocato Roberto Di Loreto, difensore dell'imputato - e' durata pochissimo, pochi secondi''. Una ricostruzione questa che, secondo la difesa, delinea un quadro di legittima difesa dal momento che D'Onofrio avrebbe reagito ad un pugno sferratogli da Daita e che conferma la versione fornita dall'operaio sin dalla fase iniziale delle indagini ovvero di aver colpito una sola volta Daita. La Corte ha anche sentito Rosamaria Zocaro, medico anestesista presso la Rianimazione dell'ospedale di Pescara. ''Daita e' stato diversi giorni in coma, non ha mai ripreso conoscenza - ha detto tra l'altro il medico. Per farlo sopravvivere abbiamo dovuto utilizzare le tecniche della rianimazione intensiva'. Quindi, rispondendo una specifica domanda del pm Giuseppe Falasca, ha sostenuto che c'e' continuita' clinica fra le cause del ricovero e il decesso di Daita. Il processo e' stato aggiornato al prossimo 8 gennaio per sentire il consulente della difesa, un ultimo testimone e le dichiarazioni spontanee di D'Onofrio. Quindi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza. 

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Inchiesta Rigopiano, D’Alfonso: Ipotizzo che il presidente della Provincia di Pescara verrà prosciolto

"Ipotizzo che il presidente della Provincia di Pescara verra' prosciolto. Non aveva le condizioni per fare quello che gli era richiesto". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, rispondendo a una domanda sull'emergenza neve intervenendo alla trasmissione Rete8Economy, in onda questa sera alle 21:00 su Rete8, in riferimento all'inchiesta sulla tragedia di Rigopiano che vede coinvolto il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco. Sul fronte del piano anti-emergenze, anche per quanto riguarda il rischio black-out, D'Alfonso ha parlato di 6 turbine, di gruppi elettrogeni e di un "aiuto straordinario di mezzi da parte della Regione". 

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Concussione, capocantoniere Anas Teramo ai domiciliari

Avrebbe chiesto somme di denaro a tre imprenditori, minacciando in caso contrario di non fargli ottenere permessi relativi a procedimenti amministrativi. Permessi a cui gli imprenditori avrebbero avuto invece diritto. Accuse che hanno fatto scattare a carico di in capocantoniere sorvegliante dell'Anas, referente per la provincia di Teramo e con compiti di vigilanza sulla statale 16, gli arresti domiciliari con l'accusa di concussione. A richiedere il provvedimento, firmato dal gip Roberto Veneziano, il pm Luca Sciarretta, con il giudice che ha disposto a carico dell'uomo anche un sequestro preventivo di 950 euro. Le indagini a carico dell'uomo erano scattate nell'estate del 2016 dopo la denuncia di uno degli imprenditori a cui aveva chiesto soldi, con la Guardia di Finanza che al termine di una lunga attivita' investigativa, che si era avvalsa anche di intercettazioni, aveva rimesso un corposo rapporto sul tavolo del pm titolare del fascicolo. In un caso il capocantoniere Anas e' stato anche filmato mentre prendeva una somma di denaro da un imprenditore.

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L’Aquila, arrestato spacciatore al casello autostradale

Un marocchino di 34 anni è stato bloccato al casello dell' Aquila ovest e nel corso del controllo la polizia ha trovato sotto il sedile nella sua utilitaria 100 grammi di hashish e un blocco di cocaina grezza di 5 grammi ancora da raffinare e suddividere in dosi per la vendita al dettaglio. E' stato arrestato nel pomeriggio di sabato dalla Squadra Mobile, sezione antidroga, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono in corso le indagini per verificare dove si fosse rifornito. Tra le ipotesi c'e' Roma. Il controllo rientra nell'ambito delle attivita' investigative avviate dopo il decesso per overdose da eroina di un tossicodipendente. L'uomo 51 anni, e' stato trovato sabato mattina in casa dai familiari che hanno aperto la porta del bagno e l'hanno trovato riverso a terra. Secondo quanto si e' appreso, nell'abitazione, in una zona centrale del capoluogo, sono state trovate anche delle piante di marijuana.

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Furgone dato alle fiamme in un centro commerciale di Chieti

Un incendio di probabile origine dolosa si e' sviluppato la notte scorsa all'interno del centro 'Dama', nella zona industriale di Chieti. Ignoti verso le 4 hanno appiccato il fuoco ad un furgone Peugeot che e' andato completamente distrutto. Poco distante e' stata trovata una bottiglia contenente residui di liquido infiammabile. Il furgone e' di una societa' che si occupa di imballaggi industriali ed era posteggiato dinanzi alla vetrina della ditta, anch'essa lambita dal fuoco. I vigili del fuoco di Chieti sono stati allertati intorno alle 9.15 da uno degli operatori del centro commerciale ma quando sono giunti sul posto il mezzo era gia' distrutto. 

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Ladri messi in fuga dalla Stradale nel Teramano

Due ladri in fuga nelle campagne tra Silvi e Atri. A dare l'allarme una signora che ha telefonato al 113 intorno alle 23,30 segnalando la presenza di due uomini incappucciati che si stavano arrampicando sul suo balcone, dopo aver gia' perpetrato un furto al piano sottostante. Due equipaggi della Polstrada hanno raggiunto il luogo della segnalazione, in via Genova, e si sono messi all'inseguimento di una Bmw X3 usata dai ladri per scappare e poi risultata essere stata rubata a Bologna. Per seminare le pattuglie, i malviventi hanno percorso un tratto della rotonda antistante la Sp29 che conduce ad Atri in senso contrario, per poi abbandonare il veicolo e proseguire nelle campagne circostanti. I poliziotti hanno esploso in aria due colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio ma i malviventi hanno fatto perdere le loro tracce.

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