Cronaca

Incendio alla riserva Dannunziana a Pescara, sopralluogo per verificare i danni

Sopralluogo nella Riserva dannunziana di Pescara per una stima dei danni causati dall' incendio divampato ieri sera. Sul posto l'assessore comunale alla Riserva, Paola Marchegiani, il dirigente e il responsabile del Servizio Verde Pubblico Giuliano Rossi e Mario Caudullo, la Protezione Civile Valpescara, Volontari senza Frontiere. Gli alberi toccati dalle fiamme sono una decina, quattro o cinque di grandi dimensioni. Le chiome non risultano del tutto bruciate, riferisce il comune. La riserva restera' chiusa al pubblico anche domani per consentire ulteriori verifiche. Resta aperto uno dei comparti del polmone verde della citta'. La paura ieri sera intorno alle 22,30 quando le fiamme erano visibili anche a distanza, fino nella zona nord di Pescara, dalla parte opposta della riserva che si trova nella zona sud, non distante dal mare, e intorno alla quale ci sono ville e palazzi, a poca distanza anche dallo Stadio. Poco dopo la mezzanotte il fuoco risultava domato e spento. Indagini sulle cause del rogo

Un presidio di forze dell'ordine, con in particolare tre squadre dei Vigili del Fuoco, e' rimasto attivo per tutta la notte in zona per evitare una possibile ripresa delle fiamme a causa del vento. Le Squadra Mobile della Questura di Pescara che si sta occupando delle indagini non esclude al momento alcuna ipotesi. Agli agenti intervenuti ieri sera nell'immediatezza della segnalazione, come riferiscono stamani fonti investigative, alcuni residenti ascoltati hanno riferito di avere visto in cielo nella zona, prima del rogo, alcune lanterne cinesi volanti, in estate vietate per il rischio che provochino incendi. Nelle prossime ore arrivera' anche una prima relazione dei Vigili del Fuoco

"Poteva succedere un disastro naturale, ma così non è stato – dice il sindaco Marco Alessandrini - il danno è contenuto e circoscritto a quattro alberi che molto probabilmente potranno essere recuperati. Tutto questo grazie alla perfetta sinergia fra tutte le forze che sono intervenute appena le fiamme si sono sviluppate e grazie anche all'attenzione che viene dedicata alla Riserva dal nostro Ufficio Verde: ha funzionato perfettamente il sistema antincendio di cui l'area è dotata ed è grazie anche a questo che le fiamme sono state circoscritte velocemente”.

“Grazie di cuore da parte dell'Amministrazione tutta alla nostra Polizia Municipale, agli straordinari Vigili del Fuoco e ai gruppi di Protezione civile che insieme hanno presidiato la riserva, rimanendone a guardia anche tutta la notte – così l'assessore alla Riserva dannunziana Paola Marchegiani - Gli alberi di grandi dimensioni danneggiati dalle fiamme sono in tutto quattro, ma fortunatamente le chiome non risultano del tutto bruciate e quindi gli esemplari potranno tornare in salute, come ci ha confermato anche il professor Gianfranco Pirone che ha visto nascere la nostra Riserva e dall'inizio ne ha tutelato la natura, insistendo perché il suo delicatissimo ecosistema non venisse intaccato. Con questo fine e nella consapevolezza anche dei rischi che tale scelta comporta, si alternano le cure e la manutenzione che il nostro personale dell'Ufficio Verde, a cui va un grazie davvero speciale per il lavoro svolto e per il presidio assicurato da ieri, effettua regolarmente su questo luogo particolare e delicato. Scampato il pericolo, ora ci interessa capire cosa sia accaduto, come si sono originate le fiamme che hanno interessato due punti vicini, ma diversi e che difficilmente potevano bruciare per autocombustione, vista la posizione inaccessibile al pubblico (intorno gira un percorso vita, ma i luoghi sono difficili da raggiungere) e la mancanza di fattori di rischio scatenanti. Per accertare tutto e mettere in sicurezza le aree interessate, la riserva resterà chiusa al pubblico anche domani. Il comparto 2 resta invece aperto".

"La Riserva della Pineta costituisce un caso particolarissimo, trattandosi di un’area protetta di piccole dimensioni all’interno di un territorio urbanizzato – aggiunge il professor Gianfranco Pirone - La esigua estensione dei vari comparti non permette la presenza di piste tagliafuoco (per essere efficaci devono avere una larghezza pari almeno al triplo dell’altezza degli alberi) in quanto la loro realizzazione, riducendo drasticamente la superficie dei nuclei forestali e creando una rovinosa frammentazione, innescherebbe un irreversibile processo di estinzione delle stesse comunità vegetali. Non è neppure ragionevole intervenire con l’eliminazione, anche parziale, del sottobosco (con la realizzazione, ad esempio, di viali tagliafuoco verdi), in quanto, sempre in considerazione delle piccole dimensioni dei nuclei forestali, si trasformerebbe il bosco da complesso ecosistema, quale esso è, a semplice insieme di alberi privo dei caratteri strutturali e funzionali associati agli habitat forestali.

Anche l’allontanamento della necromassa va considerato con attenzione e programmato tenendo conto della opportuna restituzione di fertilità e degli equilibri nella rete trofica esistente nell’ecosistema. In conclusione, poiché sono da escludere gli incendi spontanei (sono rarissimi gli inneschi da fulmine o da autocombustione), la lotta contro il fuoco doloso o colposo nella Pineta deve essere condotta con un efficace programma di avvistamento e prevenzione, un affidabile sistema di spegnimento, che in questo caso ha funzionato, ed una severa azione di repressione".

"Accertare rapidamente le cause e le responsabilita'. Non sarebbe tollerabile per la sicurezza di Pescara avere dei piromani che impunemente possono distruggere l'ultimo lembo di una macchia mediterranea un tempo estesa su gran parte del litorale abruzzese". Cosi' il deputato Mdp Gianni Melilla sul rogo nella riserva regionale della Pineta Dannunziana di Pescara. Nel rivendicarne in parte la paternita' - "Mi considero un po' il padre avendo presentato la proposta di legge poi approvata dal Consiglio Regionale (legge regionale 95/2000 poi modificata dalla legge 19/2001 sempre a mia prima firma) che istitui' la Riserva -, il deputato in una nota sostiene la necessita' di "investire maggiori risorse per la sua cura, pulizia, sorveglianza".

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Incendio nel Chietino, le fiamme lambiscono centro abitato ma la pioggia spegne il rogo

Circoscritto, grazie alla pioggia cominciata a cadere dopo le 15 di questo pomeriggio, l'incendio che da ieri sera stata interessando oltre 40 ettari di boschi e macchia mediterranea ad Atessa. Rientrato l'allarme per le fiamme che lambivano le mura del centro storico e riaperta al traffico la strada provinciale Atessa-Tornareccio a cui il rogo si era avvicinato a causa del forte vento. 

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Oltre 40 ettari di boschi e macchia mediterranea stanno bruciando ad Atessa dalle 20 di sabato sera. Secondo le indagini dei carabinieri il rogo sarebbe doloso. Trovati diversi punti di innesco. L'incendio lambisce le mura del centro storico di Atessa, in particolare il quartiere Santa Croce, e si estende verso le localita' San Pasquale e San Marco. Il sindaco Giulio Borrelli ha allertato le protezioni civili regionali e nazionale che hanno inviato due canadair. Il rogo, alimentato da un forte vento, ha interessato anche la strada provinciale Atessa-Tornareccio chiusa al traffico. Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco dei distaccamenti provinciali, protezione civile, carabinieri forestali e volontari. 

 

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Auto contro cinghiale, muore un 39enne nell’Aquilano

Un uomo è morto sulla propria auto dopo l'impatto contro un cinghiale. La vittima e' un 39enne di Rocca Pia. L'incidente si e' verificato lungo la Statale 17, nell altopiano delle Cinquemiglia. L'uomo stava facendo rientro a casa quando un grosso cinghiale ha attraversato la strada e l'impatto e' stato inevitabile. L'animale e' stato colpito frontalmente mentre l'uomo e' finito con l'auto contro un manufatto in cemento, morendo sul colpo. L'allarme e' stato lanciato da alcuni automobilisti di passaggio. Sul posto sono subiti arrivati gli operatori del 118 che pero' non hanno potuto fare nulla se non constatare l'avvenuto decesso. 

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Spaccio, arrestato un 28enne a L’Aquila

Un ventottenne nigeriano e' stato arrestato ieri all'Aquila dalla Squadra Volante con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane e' stato fermato dai poliziotti intervenuti su disposizione della Sala Operativa, in via Francesco Savini, dove era in corso una lite animata tra cittadini extracomunitari, scaturita per motivi ancora da accertare. In particolare, la pattuglia, dopo aver identificato tutti i presenti e sentiti i testimoni, ha scoperto che all'interno dell'appartamento dove era scaturita la lite e in uso al giovane si stava svolgendo un'attivita' illecita legata al traffico di sostanze stupefacenti. Gli agenti, pertanto, hanno deciso di entrare nell'immobile per effettuare un controllo ma il giovane nigeriano ha subito manifestato un atteggiamento ostile e poco collaborativo cercando di impedire agli operanti di effettuare l'accertamento. Nonostante la resistenza opposta, gli agenti della Squadra Volante hanno rinvenuto, nascosti in cucina, 214 grammi di marijuana, preparata in otto confezioni gia' pronte per essere smistate, una bilancia di precisione, 146 gr. di semi e 500 gr. di polvere ancora da analizzare. Il sostituto procuratore Stefano Gallo, il quale ha disposto di condurre il cittadino nigeriano presso la locale casa circondariale dell'aquila in attesa dell'udienza di convalida.

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Incendio nella riserva dannunziana a Pescara

Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato nella Riserva dannunziana di Pescara. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e Polizia di Stato, con grande tempestività per domare le fiamme e moderare il traffico intorno alla zona. Gli alberi bruciati sarebbero diversi, una decina stando ad una prima stima.

Le fiamme, sulla cui natura saranno gli esperti ad esprimersi, potrebbero essere state appiccate e si sono sviluppate nel comparto adiacente all'Aurum, dove si trova il laghetto, fra via della Bonifica e Viale Pineta, dove si è lavorato per circoscrivere il fuoco. Sul posto ci sono il vice sindaco Antonio Blasioli, l'assessore Stefano Civitarese il consigliere Stefano Casciano e gli addetti al Verde Pubblico. 
L'incendio è stato domato. Domenica i comparti 3 e 4 saranno chiusi per verifica dei danni e per accertare che non ci siano rami pericolanti. Il comparto 2 rimane aperto.

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Pescara, operazione anti bivacchi nell’area di risulta

Operazione anti-bivacchi nelle zone intorno alle aree di risulta della Stazione ferroviaria, da parte degli agenti della Polizia Municipale, nella tarda serata di ieri a Pescara. I controlli sono partiti dopo le 22 e ha visto impegnati gli agenti coordinati dal colonnello Carlo Maggitti, e alla presenza del neo assessore alla Polizia Municipale Gianni Teodoro che proprio ad inizio settimana, nel corso di una conferenza stampa tenuta con il sindaco Marco Alessandrini, aveva parlato di tolleranza zero nelle aree piu' sensibili della citta' dove stazionano persone senza fissa dimora. L'intervento ha riguardato anche i tunnel della Stazione, in uno dei quali la settimana scorsa era stata trovata senza vita una 34enne. Presente anche il consigliere comunale della Lista Teodoro Massimiliano Pignoli. Durante l'operazione sono state controllate alcune persone italiane e straniere che stazionavano fra le aree di risulta e la Stazione. 

In particolare, si legge in una nota, nel tunnel della ferrovia dove nell'ultimo periodo sono stati attuati frequenti controlli, e' stato trovato a dormire un italiano di 54 anni, che ha dichiarato di essere occasionalmente a Pescara e di aver intrapreso un viaggio verso Berlino. L'uomo, dopo l'identificazione, e' stato messo in contatto con una delle associazioni che offrono ricovero notturno ai senza dimora e che operano in rete con i Servizi Sociali. Identificazione anche per tre romeni e due italiani, che dormivano nelle vicinanze dell' ingresso principale della stazione e che sono stati invitati a recarsi nelle strutture di accoglienza. Nel parcheggio in zona nord dell'area di risulta sono stati sorpresi a bivaccare alcuni romeni rom. Il gruppo, costituito da 5 uomini e 5 donne, dopo l' identificazione, lo sgombero dei materassi e i cartoni utilizzati per dormire, e' stato allontanato. L'area e' stata sottoposta ad un intervento di pulizia anche da parte di Attiva visto che nei pressi di alcune aiuole erano stati abbandonati coperte e indumenti. L'operazione si e' conclusa dopo la mezzanotte

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Pescara, la Polizia trova due chili di droga e scopre 20 piante di marijuana

Gli agenti della Squadra Mobile di Pescara, in collaborazione con le Unita' Cinofile, nel corso di tre distinti controlli, hanno sequestrato due chili di droga e una serra domestica. Il primo sequestro e' avvenuto in un garage di un 45enne, indagato a piede libero, dove sono stati sequestrati 127 grammi di hashish, 55 di marijuana e due bilancini di precisione. Il secondo blitz e' scattato in Via Lago di Capestrano, a casa di un 54enne, che e' stato trovato in possesso di sedici panetti di hashish per un peso complessivo di un chilo e 600 grammi. L'uomo e' stato arrestato e, su disposizione del Pm di turno Gennaro Varone, posto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima. Il terzo intervento, nella serata di ieri, ha interessato la zona dei colli pescaresi dove, a casa di un altro 45enne, sono stati sequestrati 93 grammi hashish, 101 di marijuana e 20 piante di marijuana rinvenute all'interno di in una serra domestica. Anche in questo caso la Procura ha disposto gli arresti domiciliari per l'uomo, in attesa della convalida presso il Tribunale di Pescara.

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A Lanciano le giornate dell’economia per ricordare Marcello de Cecco 

Sul tema delle Mani Invisibili che muovono i mercati dell'economia, il 16 e 17 settembre si terranno a Lanciano le Giornate di Economia promosse dall'associazione Marcello de Cecco, dedicata allo scomparso economista lancianese di grande fama. Contestualmente alle due giornate di studi domenica, alle ore 17, si terra' la cerimonia di intitolazione a De Cecco di Palazzo degli Studi, sede del Consorzio universitario di Lanciano. Sabato, alle 18, nella prima giornata di studi ci saranno gli interventi degli economisti Paolo Baratta (Presidente Biennale di Venezia), Enzo Cipolletta (Presidente Assonime), Maurizio Franzini (Universita' La Sapienza di Roma), Marcello Messori (Direttore School of European Political Economy, Universita' Luiss di Roma), Stefano Micossi (Direttore Generale Assonime) e Valeria Termini(Universita' Roma tre e Vice presidente del Consiglio Europeo dei Regolatori dell'Energia - CER). Alla sessione di domenica, ore 11, dedicata al tema Impresa e Giurisdizione, si parlera' del complesso rapporto tra il mondo dell'economia, le leggi e la magistratura. Insieme al vice presidente del Csm Giovanni Legnini interverranno Luciano D'Amico (Rettore dell'Universita' di Teramo), Emanuele Felice (Universita' D'Annunzio Chieti-Pescara), Michela Manetti (Universita' di Siena) e Vincenzo Visco (Presidente Centro studi Nens - Nuova Economia Nuova Societa'). Le giornate di economia, promosse dall'associazione Marcello De Cecco, sono nate con l'intento di promuovere la diffusione della conoscenza come fattore di crescita civile. 

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Assalto con esplosivo al bancomat di Sant’Egidio

Assalto alla filiale Banca Popolare di Bari Tercas di Sant'Egidio di corso Adriatico fatto esplodere con il consueto boato e panorama di danni. La banda della marmotta, inafferrabile da quasi un anno, ha colpito per la 19esima volta in provincia di Teramo e per la 14esima uno sportello automatico della Tercas. Secondo i primi pochi elementi emersi, verso le 5 un gruppo di almeno 4 malviventi ha fatto saltare l'angolo in cui e' sistemato il bancomat, provocando ingenti danni alla struttura e sventrando il distributore. Sul posto i carabinieri della stazione di Sant'Egidio e quelli del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica per i rilievi: si sta quantificando il bottino ma l'ammontare potrebbe essere ingente, forse oltre 40mila euro poiche' il bancomat era stato ricaricato proprio ieri sera. 

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Malore fatale per un uomo su un bus a Montesilvano

Un 59enne di origini romene residente a Silvi e' morto stamani a Montesilvano in seguito ad un malore che lo ha colpito mentre viaggiava a bordo di un autobus di linea della Tua. I passeggeri hanno notato l'uomo che si sentiva male e il conducente ha subito fermato il bus, su corso Umberto, nella zona dell'ipermercato Oasi. Lanciato l'allarme, sul posto e' arrivato il personale del 118, ma per il 59enne non c'e' stato nulla da fare. Intervenuti anche il medico legale e i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano

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