Cronaca

Ripescato cadavere al largo di Ortona, forse è un canoista scomparso

Una motovedetta della Capitaneria di Porto di Ortona ha recuperato un cadavere 40 miglia al largo della costa ortonese. A segnalare il corpo, nella tarda mattinata, era stato l'equipaggio di un peschereccio di San Benedetto del Tronto. Il cadavere non è stato ancora identificato e si è in attesa degli accertamenti del medico legale. Per ora si lavora sulla segnalazione di scomparsa, risalente al periodo fra il 5 e il 7 dicembre scorsi, di un canoista bolognese del quale si erano perse le tracce, dopo il ritrovamento della canoa al largo di Cesenatico

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Lanciano, sorpresi in casa a confezionare cocaina

Gli agenti dell'anticrimine del Commissariato di Lanciano hanno arrestato due persone per detenzione e spaccio di droga, un 42enne e il genero 22enne, entrambi di Napoli. Quando gli agenti, coordinati dal dirigente Lucia D'Agostino, hanno fatto irruzione nell'appartamento del 42enne a Santa Maria Imbaro i due, in un laboratorio attrezzato, stavano confezionando 100 grammi di cocaina di ottima qualità. 

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Truffe agli anziani, due arresti nell’Aquilano 

Telefonavano a casa di anziani e, spacciandosi per parenti, chiedevano di consegnare soldi per ritirare pacchi nei quali c'erano, in realtà, oggetti di poco valore: i carabinieri della stazione di Castel del Monte hanno arrestato un 51enne e un 24enne di Napoli per truffa aggravata. Ai due, rinchiusi ieri nel carcere dell'Aquila, nell'udienza di convalida sono stati concessi i domiciliari. Il bottino è stato recuperato e riconsegnato alle persone truffate. L'operazione è scaturita da una prima segnalazione al 112 di un'anziana che ha riferito di aver ricevuto la telefonata di un uomo il quale, spacciandosi per il nipote, la invitava a pagare 1.600 euro per un pacco che sarebbe stato recapitato di lì a poco da un corriere. Poco dopo, alla Centrale Operativa dell'Aquila è giunta la segnalazione di un'altra anziana che denunciava un identico episodio. Ai Carabinieri di Castel del Monte, nel frattempo, un'altra anziana signora ha chiesto aiuto dopo aver ricevuto identica telefonata e consegnato a un giovane sconosciuto quattro anelli, una catenina, un paio di orecchini e la tessera bancomat, quale corrispettivo per la consegna di un pacco annunciato del valore di mille euro. 

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Pescara, noto commerciante trovato morto nel negozio

Un noto commerciante pescarese, Enrico Di Muzio, 47 anni, è stata trovato senza vita all'interno dell'attività commerciale di famiglia in via Carducci a Pescara. E' stato il fratello dopo le otto di questa mattina a trovare il congiunto riverso a terra. Immediati i soccorsi del 118 con i sanitari che hanno effettuato come da protocollo tutte le manovre rianimatorie che si sono purtroppo rivelate vane. A causare il decesso probabilmente un malore. Cordoglio in città in quanto la famiglia Di Muzio, che gestisce un negozio di alimentari da 60 anni, è molto conosciuta.

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Controlli del Nas nei ristoranti dei centri commerciali

Sporcizia diffusa, insetti, cattiva conservazione degli alimenti, violazioni nelle informazioni alla clientela, irregolarità di vario genere: è quanto hanno accertato i Carabinieri del Nas di Pescara che, in occasione delle festività natalizie, stanno conducendo, in tutto l'Abruzzo, una serie di controlli sulla rete della ristorazione presente nei centri commerciali delle quattro province. In provincia di Pescara, i militari hanno segnalato all'autorità sanitaria il responsabile di un iperstore che deteneva un rilevante quantitativo di alimenti vari, quali paste ripiene, prodotti da forno e affini, carenti delle informazioni sulla rintracciabilità. I prodotti sono stati sequestrati e avviati alla distruzione. In un fast food che si trova in un'area commerciale e di svago, invece, il responsabile é stato segnalato alla Procura della Repubblica, quale autore del reato di frode nell'esercizio del commercio, poiché ometteva di identificare, sul menù, i prodotti alimentari, come hamburger, di origine congelata, vantandoli come freschi. In provincia di Teramo i controlli hanno permesso di individuare un operatore del settore alimentare, attivo in un centro commerciale, che ometteva di informare la clientela che i prodotti somministrati erano di origine congelata e surgelata. Lo stesso è stato segnalato all'autorità giudiziaria per la frode in commercio e all'autorità sanitaria per la detenzione di prodotti ittici non rintracciabili, che sono stati distrutti. In una panetteria-pasticceria, invece, i Nas, oltre alle carenze igienico sanitarie e strutturali di un locale deposito, il cui utilizzo è stato interdetto dal personale del Sian della Asl, hanno notato che la varietà dei dolciumi tipici venduti sfusi non era correlata alla presenza di materie prime in deposito. Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che erano tutti di produzione industriale: tolti dalle confezioni originali, venivano venduti come fossero artigianali. E' scattata la denuncia alla Procura della Repubblica. In provincia di Chieti, i militari per la tutela della salute, risalendo la filiera della carne di hamburger rinvenuta in un fast food ispezionato, sono intervenuti in un centro lavorazione carni, dove hanno vincolato un rilevante quantitativo di materia prima di origine animale, poiché carente di informazioni sulla rintracciabilità. In un ristorante etnico di un centro commerciale, invece, sotto la lente è finito il menù le cui indicazioni sull'origine congelata-surgelata degli alimenti erano riportate in caratteri di dimensioni ridottissime, tali da risultare quasi illeggibili e comunque non idonee alla corretta e leale informazione alla clientela. Così i militari hanno segnalato il responsabile alla Procura della Repubblica per frode nell'esercizio del commercio. In una pizzeria, invece, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di oltre 60 chilogrammi di alimenti vari, poiché detenuti in cattivo stato di conservazione e in presenza di insetti striscianti, considerate le carenti condizioni igieniche e la difformità rispetto a quanto indicato in etichetta. In provincia dell'Aquila, i Nas hanno ispezionato alcuni fast food presenti in un'area commerciale, documentando inadeguatezze igienico sanitarie, strutturali e gestionali, in tema di autocontrollo aziendale, che sono state oggetto di segnalazione all'autorità sanitaria e contestazione di diverse violazioni amministrative pecuniarie. I controlli dei Nas di PESCARAcontinueranno nei giorni di festa, in tutte le catene commerciali e luoghi della grande distribuzione, particolarmente frequentati, per garantire la tutela della salute dei consumatori e censurare ogni forma di frode e cattiva pratica igienico sanitaria. 

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Guardia Costiera sequestra 44 quintali di pesce

 Elevate 60 sanzioni per un totale di 124mila euro, sequestrati circa 44 quintali di prodotto ittico illegale nell'ambito dei circa 500 controlli in mare, nei punti di sbarco, nei mercati, nella grande distribuzione, in 43 ristoranti e 53 pescherie di Abruzzo e Molise: sono i numeri dell'operazione "Confine illegale", avviata a novembre dalla Direzione Marittima di Pescara nell'ambito di controlli della Guardia Costiera in tutta Italia. Le violazioni principali hanno riguardato la mancanza di etichettatura o documenti attestanti la tracciabilità del prodotto, ma anche carenze nell'applicazione del pacchetto igiene e Haccp, oltre che la frode in commercio. In particolare nel Teramano, su mezza tonnellata di prodotto sequestrato, è stato sottratto alla vendita illegale un quintale di pescespada non dichiarato nei documenti di pesca e quindi non tracciabile. Rilevante la scoperta fatta a Casalbordino dove sono stati sequestrati 1.640 kg di molluschi. In una ditta autorizzata al commercio all'ingrosso le etichette apposte sui sacchetti di vongole pronti per essere distribuiti nei punti vendita riportavano una data di confezionamento successiva alla data di controllo. Stessa modalità di frode è stata rilevata nei pressi del casello dell'autostrada A25 Bussi-Popoli dove, durante posti di blocco, operati insieme alla Polizia Stradale di Pratola Peligna, sono stati fermati e controllati due camion frigo a bordo dei quali sono stati trovati circa 1.600 kg di vongole e lumachine di mare, nascoste sul fondo, anch'esse insacchettate ed etichettate con date successive a quella del controllo. Anche in questo caso il prodotto è stato sequestrato e cinque persone sono state differite all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio.

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Incidente sull’autostrada A24, nove feriti

Nove persone ferite in totale, tra le quali due bambini, sono state ricoverate all'ospedale di Avezzano in seguito all'incidente avvenuto al km 61 dell'autostrada A24, direzione Teramo, fra Tagliacozzo e il bivio A24/A25 Torano-Pescara, nel quale sono rimaste coinvolte tre auto. I feriti sono stati estratti dalle lamiere dai Vigili del fuoco di Avezzano e subito trasportati in pronto soccorso dagli operatori del 118. Continuano gli accertamenti della Polizia stradale per ricostruire la dinamica dell'incidente. 

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Abbattute 12 palme malate attaccate dal punteruolo rosso a Montesilvano

 

Dodici palme della specie Washingtonian canariensis, attaccate dal punteruolo rosso (rhynchophorus ferrugineus), sono state abbattute nei pressi del Pala congressi Dean Martin e in via Aldo Moro. Le piante, irrimediabilmente compromesse e vegetativamente morte, sono state imbustate e smaltite secondo le disposizioni di legge. La lotta contro l’insetto, infatti, regolamentata da un decreto del 2011, prevede l’obbligatorietà dell’intervento al fine di «contrastarne l’insediamento e la diffusione». 

«Le palme,  sono state tagliate fino alla base del tronco, come previsto dalla legge, e quindi sono praticamente scomparse alla vista», spiega l’assessore al Verde pubblico, Ernesto De Vincentiis,  «Purtroppo, sono molto scenografiche ma altrettanto fragili all’attacco di questo parassita che, in poco tempo, è in grado di distruggere piante anche molto grandi, come erano quelle posizionate vicino al Pala Dean Martin. Contestualmente stiamo predisponendo l'avvio dei trattamenti sulle piante sane, proprio per evitare che possano a loro volta essere attaccate. La nostra attenzione su parchi e giardini è costante e, nel caso specifico, sicuramente cercheremo di provvedere a una qualche sostituzione, ma non è semplice intervenire in quanto inserire altre palme ci espone sempre al rischio del punteruolo e di certo non possiamo piantare altri esemplari. Con i tecnici studieremo la soluzione migliore per mantenere il patrimonio arboreo cittadino inalterato e, anzi, per incrementarlo».

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Pescara, sequestrati 3milioni di luminarie non conformi

 I finanzieri di Pescara hanno sequestrato questo mese circa 3milioni di luci a led, prive di requisiti di sicurezza, utilizzate come decorazioni e addobbi. Durante l'operazione, denominata 'Lanterne cinesi', è emerso che nel territorio pescarese, in alcuni negozi, gestiti da cittadini cinesi, erano in vendita illuminazioni natalizie con false informazioni sulle certificazioni di qualità e di utilizzo. Nello specifico, le luci venivano vendute per uso esterno, mentre, in base alle caratteristiche tecniche, potevano essere adoperate solo all'interno. Lo sviluppo delle indagini ha permesso di ricostruire una filiera commerciale. Sono stati individuati, tra Roma e Ciampino, il fornitore, un italiano, e l’importatore, di nazionalità cinese. Sul mercato le luci sequestrate avrebbero fruttato oltre 100mila euro. Sono state denunciate 9 persone, un italiano e otto di nazionalità cinese, per frode in commercio. 

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Minaccia il barista per avere da bere gratis, arrestato a Pescara

Pretendeva che il gestore di un locale del centro di Pescara gli somministrasse gratis alimenti e bevande, e per questo lo ha minacciato con una catena di ferro con annesso lucchetto di acciaio di grosse dimensioni. Protagonista del movimentato episodio accaduto ieri sera in corso Vittorio Emanuele un senegalese trentenne, fermato prima che potesse scagliarsi verso il barista, dagli agenti della Squadra Volante che lo hanno arrestato in flagranza per i reati di tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale, ponendolo a disposizione dell'autorità giudiziaria che questa mattina ha convalidato l'arresto, adottando la misura cautelare della custodia in carcere.

Per evitare che i poliziotti lo disarmassero, il giovane, di rilevante stazza fisica, ieri sera aveva iniziato a spintonarli e strattonarli con violenza, costringendoli all'utilizzo dello spray urticante per farsi immobilizzare. In base ai successivi accertamenti di polizia giudiziaria, è poi emerso che l'extracomunitario avrebbe già da tempo costretto il gestore di quel locale con minacce, a somministrargli gratuitamente alimenti e bevande.

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