Cronaca

Chieti scalo, trovata la droga nel giardino della scuola

I carabinieri della Stazione di Chieti Scalo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieti, insieme ad unità cinofile, hanno rinvenuto e sequestrato 7 grammi di hashish e 10 di marijuana nel corso di un controllo a sorpresa effettuato in un Istituto superiore a Chieti Scalo. La droga era nel giardino esterno della scuola. I militari hanno anche eseguito diverse perquisizioni. Lo scorso 14 settembre nel corso operazione che si inserisce sempre nell'ambito dell' attività finalizzata alla prevenzione dello spaccio e del consumo di stupefacenti nelle scuole, all'interno di un Istituto superiore del capoluogo teatino, sotto un davanzale, i carabinieri avevano trovato un involucro contenente poco più di 20 grammi di hashish.

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Incidente stradale mortale a Lanciano, perde la vita una 52enne

Potrebbe essere un malore la causa dell'incidente stradale che si è verificato nel primo pomeriggio a Lanciano lungo la strada provinciale per Contrada Serre nel quale ha perso la vita una donna,G.C., di 52 anni. La donna a una curva ha perso il controllo della sua auto, una Peugeot, è uscita di strada ed è finita in una scarpata ribaltandosi piu' volte. Poi il mezzo è andato a fermarsi contro alcuni alberi. Quando sono arrivati i soccorsi dei Sanitari del 118 ed i Vigili del fuoco la donna aveva già cessato di vivere per le gravi ferite riportate.

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L’Aquila, cinquemila alpini sfilano in città

"Siamo riconoscenti per l'azione che gli Alpini hanno svolto e svolgono per proteggere le nostre strade dai pericoli del terrorismo e le popolazioni nelle zone complesse del pianeta o in aree colpite da calamità". Così il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi nell'ultima giornata del Raduno 'Ricordando il Battaglione Alpini L'Aquila'.

"L'Aquila ha un rapporto ancora più intenso legato allo straordinario lavoro svolto dopo il sisma del 2009, che identifica in chi indossa la divisa da alpino un amico, prima che uomo di Stato. Onore agli Alpini, onore al giovane maresciallo del 9/o Reggimento Luca Polsinelli, caduto a Kabul". In 5mila hanno partecipato alla manifestazione, presente il comandante del 9/o Col.Iovinelli. Oggi il vice comandante Truppe Alpine e comandante Divisione alpina Tridentina Marcello Bellacicco ha conferito alla bandiera di guerra del Nono la Croce d'argento al valor militare, concessa dal ministro della Difesa per i soccorsi alla popolazione in occasione degli eventi sismici di 2016 e 2017.

"Abbiamo sfilato insieme per le vie di una città che sta tornando alla vita, per non dimenticare gli effetti drammatici e le atrocità del conflitto e ricordare che grazie all'unità e alla partecipazione di tutte le Armi vi fu con la Grande Guerra un momento cruciale di formazione dello Stato e della sua identità nazionale -ha detto il presidente del Comitato Organizzatore del terzo Raduno, Gian Paolo De Rubeis- La commemorazione del centenario di fronte a Collemaggio è una scelta simbolica tesa non certo ad esaltare quella 'Vittoria', ma a invitare voi, Alpini e Associazioni Combattentistiche, a una riflessione comune di stimolo per le future generazioni ad essere vocati a un mondo di pace. E' un onore grandissimo - aver ospitato la Cerimonia di conferimento della Croce d'Argento al merito dell'Esercito alla Bandiera di Guerra del 9/o Reggimento Alpini, più che meritato alle truppe Alpine in particolare agli Alpini del Nono, intervenuti, con grande senso di abnegazione, nei catastrofici eventi sulle montagne d'Abruzzo per soccorrere e per contenere disastri ambientali di grandissima entità"

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Incendio in una chiesa di Montesilvano

E' probabilmente doloso l'incendio che ha interessato all'alba di oggi, intorno alle 5.30, la chiesa dei SS Innocenti Martiri di Montesilvano in via Marmolada, nella zona collinare della città. Le fiamme, che sarebbero partite dal tetto della chiesa, creando seri danni al piccolo campanile sono state spente dopo alcune ore dai Vigili del fuoco del distaccamento di Montesilvano e di Pescara giunti sul posto, e che hanno evitato che le fiamme divorassero la struttura in legno e si estendessero alle abitazioni vicine. In corso di valutazione i danni. Sull' accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Montesilvano coordinati dal capitano La Verghetta. Sul posto il sindaco, Francesco Maragno. Il parroco, don Rinaldo Lavezzi, riferisce di essere già stato ascoltato dai Carabinieri, che lo sentiranno nuovamente nel pomeriggio. Don Rinaldo, che ha informato il vescovo, monsignor Tommaso Valentinetti, si è confrontato anche con il sindaco, che "si è messo a completa disposizione". Delle indagini si occupano i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, agli ordini del capitano Luca La Verghetta.

"Da anni subiamo continue minacce da parte di alcuni residenti della zona che non vogliono la chiesa e che dicono che la parrocchia se ne deve andare da qui". Lo dice don Rinaldo Lavezzo, parroco della chiesa Santi Innocenti Martiri di Montesilvano, dove all'alba si è sviluppato un incendio di probabile natura dolosa. "E' una situazione nota da tempo, di cui sono state informate anche le forze dell'ordine - spiega il sacerdote - I parroci che mi hanno preceduto mi avevano avvisato. Ci sono alcuni residenti della zona che non vogliono la chiesa. Noi abbiamo fatto in modo di andare incontro alle loro esigenze, ad esempio abbassando al minimo il volume delle campane e impostandole affinché suonino una sola volta al giorno".

"All'alba - ricostruisce don Rinaldo - sono entrati nell'ufficio del parroco forzando la porta su un lato della struttura. E' lì che hanno appiccato il fuoco, che poi ha fatto il giro della chiesa. I danni sono tanti e gli ambienti sono pieni di fuliggine, ma sembra che la struttura abbia retto. Non è andata peggio, mi hanno spiegato i vigili del fuoco, perché la porta lasciata aperta ha rappresentato una sorta di sfogo per il rogo. A lanciare l'allarme sono stati alcuni parrocchiani che hanno udito uno scoppio".

«Sono particolarmente amareggiato per quanto accaduto. Uno scempio gravissimo, un episodio tragico per la comunità dei fedeli e per tutta la collettività. La chiesa rappresenta, infatti, un punto di riferimento importante soprattutto per le persone che quotidianamente vivono situazioni di difficoltà e trovano nelle parrocchie un sostegno spirituale oltre che materiale». Così il sindaco Francesco Maragno commenta l’incendio che a partire dalle primissime luci dell’alba di oggi ha gravemente danneggiato la chiesa dei SS Innocenti Martiri di via Marmolada.

L’edificio in legno situato tra Santa Filomena e Montesilvano Colle già nel 2013 era stato colpito da un rogo. «Mi sono subito confrontato - sottolinea il primo cittadino - con i Carabinieri, affinché venga accertata la natura di questo atto, che purtroppo temo possa nascondere una matrice dolosa. Questa Amministrazione darà il massimo supporto sia per le attività di indagine che per le azioni necessarie alla restituzione della chiesa alla comunità dei fedeli che la frequentano».

 

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Fermato a Roma un corriere della droga di Pescara

Due corrieri della droga sono stati arrestati dalla polizia a Roma. Provenivano da Ravenna e Pescara con un carico di marijuana. Gli investigatori del commissariato Casilino hanno pattugliato le vie di accesso ai quartieri ad est della capitale. Ieri mattina, su via Prenestina, la loro attenzione è stata attirata da un Suv di costruzione coreana con due cittadini nigeriani a bordo.

I grossi trolley sui sedili posteriori, dal quale proveniva uno strano odore, e il nervosismo dei 2 hanno convinto i poliziotti ad approfondire il controllo: nelle valige, avvolti in diversi strati di cellophane, c'erano circa 6 chili di marijuana. L'odore acre che avevano sentito i poliziotti non era quello della droga, ma proveniva da un liquido incolore, appositamente inserito in ogni pacco, che doveva servire a confondere l'olfatto dei cani anti-droga.

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Turista scomparso nel Pescarese, vertice in Prefettura sulle ricerche

Riunione in Prefettura a Pescara per fare il punto sulle attivita' di ricerca di Carlo Rodrigo Fattiboni, il turista di 76 anni scomparso 3 settembre scorso da Caramanico Terme nel Pescarese, dove era in vacanza con la famiglia. Presenti anche i familiari dell'anziano, ai quali sono state illustrate le varie attivita' che sono state sviluppate nell'area di ricerca, delimitata in base agli elementi in possesso. All'incontro hanno partecipato anche le forze di soccorso impegnate nelle ricerche. Al termine dell'incontro e' stato deciso di di continuare le attivita' in essere, mantenendo, se pur rimodulate, le componenti del nucleo di ricerca, al cui vaglio sono sottoposte le possibili ipotesi.

Sul posto continuera' ad operare l'Unita' di Comando Locale (UCL), presidiata da due unita' dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Pescara coadiuvati dai carabinieri della locale Stazione e dei colleghi della Forestale, nonche' dal personale del 118 della Asl di Pescara e dai volontari del Soccorso Alpino. Il 3 settembre scorso, il turista, originario della provincia di Monza, era uscito dall'albergo per una passeggiata, senza far piu' ritorno. 

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A processo il broker per una truffa ai danni di 22 risparmiatori

Avrebbe truffato 22 persone incamerando i soldi affidati per investimenti altamente remunerativi, per 320 mila euro totali, finiti invece sul suo conto corrente. Per questo motivo, a conclusione di una lunga indagine della Guardia di Finanza di Lanciano, diretta dal capitano Francesco Dascanio, la procura di Lanciano ha rinviato a giudizio per truffa un cinquantenne del posto. Al broker è stata anche inibita l'attività di intermediario finanziario, previa cancellazione dal relativo albo ministeriale. Nei giorni scorsi la Finanza ha concluso anche l'indagine di natura fiscale, imputando al promotore il pari reddito coincidente con le somme sottratte ai numerosi piccoli risparmiatori, recuperando in questo modo la tassazione superiore ai 300 mila euro, frutto del tradimento della fiducia riposta in lui dagli investitori, ritenuto così provento illecito. 

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Largo Venezuela, la comunità venezuelana omaggia l’Amministrazione Maragno

“All'Amministrazione Comunale e alla cittadinanza di Montesilvano, in segno di ringraziamento e riconoscenza, per aver denominato Piazza Largo Venezuela uno spazio pubblico di riconosciuto valore urbano nella nostra città. Con tale iniziativa si è dimostrata una particolare sensibilità verso il popolo venezuelano, che in questo contesto storico sta attraversando particolari difficoltà. Sono azioni tangibili di vicinanza come questa che consentono ai popoli di guardare al futuro con rinnovata speranza”. Questa la motivazione apposta sulla targa che una rappresentanza della comunità venezuelana a Montesilvano ha donato stamani al sindaco Francesco Maragno, per aver denominato la nuovissima piazza del curvone al Venezuela.

La comunità, presente a Montesilvano con circa 500 persone, ha fondato il “Comitato monumento piazza largo Venezuela”, con l’obiettivo di far realizzare un monumento da installare al centro della piazza. A tal proposito il comitato ha deciso di avviare una raccolta fondi, all’interno della comunità venezuelana nel mondo e di indire un concorso di idee sotto la supervisione artistica del critico d’arte Massimiliano Scuderi.

«Vogliamo invitare tutti i cittadini del mondo a partecipare a questa bella iniziativa - sottolinea il presidente del comitato Antonio Locantore - per realizzare questo monumento a rappresentazione del nostro amore verso il nostro popolo italo venezuelano, ma soprattutto per dire grazie alla città di Montesilvano e ai montesilvanesi che hanno accolto la nostra comunità a braccia aperte, dimostrandosi sensibili e attenti nei confronti di tutti noi. I fondi raccolti che dovessero essere superiori al costo dell’opera, verranno donati all’associazione latinoamericana in Italia A.L.I. Onlus che ha creato il progetto “Ali per il Venezuela” che si occupa di raccogliere e inviare farmaci e presidi sanitari in Venezuela».

«I Venezuelani oggi stanno attraversando un momento molto difficile a causa del contesto nel quale si trova il loro Paese - afferma il sindaco Maragno – e che spesso impedisce a quanti vivono in Italia anche solo di tornare per poche settimane dalle loro famiglie. I venezuelani a Montesilvano rappresentano una grande e ben integrata comunità di persone che si sono perfettamente inserite nella collettività. Lo scorso anno abbiamo indetto un contest attraverso il quale abbiamo coinvolto i cittadini per individuare un nome da dare a questa nuova piazza. Tra tutte le proposte giunte attraverso il web, la più corposa era proprio quella dedicata al Venezuela, a dimostrazione che sono gli stessi montesilvanesi a percepire la comunità venezuelana, che si è stabilita proprio nella zona a ridosso dei grandi alberghi, come parte integrante della nostra città. Montesilvano è sempre di più una città multietnica e proprio dalle diversità tra culture può trarre la sua ricchezza».

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Processo ‘Aquila Nera’, rinvio per la correzione dell’imputazione

E' stato rinviato al prossimo 19 novembre, per consentire la notifica del nuovo capo di imputazione così come corretto oggi in aula dall'accusa, il processo fissato davanti alla Corte d'Assise di Chieti a carico di 18 persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale e di eversione dell'ordine democratico e di incitamento all'odio razziale.

Avrebbero promosso, costituito e organizzato l'associazione 'Avanguardia Ordinovista', tramite la creazione di un centro studi Progetto Olimpo che richiama gli ideali del disciolto movimento politico Ordine Nuovo. Alcuni difensori avevano eccepito, in avvio di udienza la nullità del capo di imputazione per indeterminatezza e genericità. Questa mattina si era costituita parte civile la Presidenza del Consiglio tramite l'Avvocatura distrettuale dello Stato, ma tale atto dovrò essere riproposto alla prossima udienza. A capo del gruppo di estrema destra, che fu sgominato quattro anni fa con l'operazione 'Aquila nera', ci sarebbe stato S.M., ex carabiniere, ascolano residente a Montesilvano che nel processo con rito abbreviato era stato già condannato a sei anni di reclusione. Il piano eversivo ''studiato a tavolino'' venne stroncato da una raffica di arresti da parte dei carabinieri del Ros. 

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Sequestri e sanzioni sulla pesca della Guardia Costiera

La Polizia Marittima della Guardia Costiera di Pescara e Vasto è intervenuta per contrastare la commercializzazione di un lotto di 1.300 confezioni di "uova di pesce volante congelate", nome comune della specie di Tobiko orange, green e red, al cui interno sono presenti coloranti "E102, E110 e E129" carenti in etichettatura dell'informazione addizionale prevista dall'art. 24 e dal relativo allegato V al Reg. (CE) 1333/2008, ossia della dicitura "può influire negativamente sull'attività e l'attenzione dei bambini". La violazione ha comportato, inoltre, l'elevazione di una sanzione amministrativa ai sensi della norme vigenti. I mitili, ancora vivi, sono stati poi prontamente rigettati in mare. Sequestrato infine un tonno rosso ad un diportista con sanzione di 2mila euro

Riscontrate diverse infrazioni sia sulla tracciabilità che etichettatura e così si è, quindi, proceduto a sequestrare sia del prodotto interessato Tobiko che di altre specie ittiche non tracciate per un totale complessivo di 230 kg. e per un importo complessivo sanzionato pari a euro 36.000,00 circa. In un'altra operazione sono stati intercettati e sequestrati anche 159 kg di vongole del tipo Chamelea Gallina, suddivisi in 15 sacchi, ad un motopeschereccio della flotta pescarese che ha superato il limite massimo giornaliero di cattura previsto di cattura. 

Le attività di controllo sono state disposte direttamente dal Centro Controllo Area Pesca (CCAP) della Direzione Marittima di Pescara a seguito di direttive del Comando Generale,in quanto, da indagini effettuate, diverse confezioni risultavano essere state vendute ad esercizi commerciali (per la maggior parte esercizi etnici) localizzati in diverse Regioni compreso l'Abruzzo, e nelle Provincie di Pescara , Chieti e L'Aquila.

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