Cronaca

Chiuso un ristorante a Pescara dopo un blitz del Nas, per l’uso delle acque

I Carabinieri del Nas di Pescara hanno ispezionato un ristorante della riviera del capoluogo adriatico, annesso ad uno stabilimento balneare, che utilizzava abusivamente acque "non classificate" provenienti da un pozzo. Gli accertamenti, svolti in sinergia con il Dipartimento di Prevenzione della Asl, hanno portato all'emissione, da parte dell'autorita' competente, di un provvedimento di sospensione di tutte le attivita' di somministrazione di alimenti e bevande e di divieto di utilizzo dei servizi annessi all'attivita' di balneazione, nei confronti del ristoratore pescarese. Dagli accertamenti dei militari dell'Arma per la tutela della salute e' emerso che la struttura non era piu' allacciata alla rete idrica cittadina da qualche mese e stava captando acque "non classificate", invece di utilizzare quelle potabili. Il rischio per la salute pubblica e' alto, poiche' quelle acque venivano impiegate nell'ambito dell'attivita' di ristorazione e per il funzionamento di docce e servizi igienici per la clientela.

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Svaligiato supermercato ad Atessa

Svaligiato il discount Eurospin di Atessa localita' Piana La Fara. I malviventi hanno sfondato la vetrina di ingresso con un camioncino e poi hanno prelevato la cassaforte contenente gli incassi. L'ammontare del danno e' in corso di valutazione ma si stima che sia superiore ai 20mila euro. I malviventi hanno agito intorno alle ore 4 di stamani. Gli investigatori stanno visionando le telecamere presenti in zona per poter identificare gli autori del colpo. Lo stesso discount negli ultimi anni e' stato oggetto di altri colpi. Delle indagini si occupano i carabinieri della Compagnia di Atessa coordinati dal luogotenente Federico Ciancio. 

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Honeywell, Forza Italia: difendere 420 dipendenti significa difendere produttività e competitività Abruzzo

«Siamo ormai al paradosso: un’azienda che assegna premi di produzione come riconoscimento alla qualità e alla quantità del lavoro degli abruzzesi, apre una vertenza di lavoro e fa aderire tutti i dipendenti ai contratti di solidarietà, dando segnali preoccupanti e disegnando inquietanti scenari sul fronte dell’occupazione». Il coordinatore regionale di FORZA ITALIA Nazario Pagano interviene sul caso dell’Honeywell di Atessa, l’unico stabilimento italiano della società statunitense che in Val di Sangro produce turbocompressori montati sulle autovetture dei più importanti marchi europei e americani. Il futuro dell’Honeywell investe quello di 420 tra dirigenti, quadri, operai altamente specializzati e delle loro famiglie, che si ritrovano a dover temere una delocalizzazione che spazzerebbe via, con i posti di lavoro,  un trentennio di risultati  che la stessa azienda ha più volte lodevolmente rimarcato».

 

«In questa vicenda – insiste Pagano – ci sono aspetti che richiedono una mobilitazione fattiva e concreta, ma soprattutto immediata e forte, per scongiurare un epilogo nefasto non solo per i dipendenti, ma anche per il tessuto produttivo  e competitivo abruzzese. La Honeywell è in attivo, paga regolarmente gli stipendi, a volte persino in anticipo, premia i suoi lavoratori, eppure apre il fronte della crisi che, sicuramente, non  è né economica né qualitativa o quantitativa, ma di cui non fornisce spiegazioni. L’azienda ha infatti disertato un tavolo di confronto a livello ministeriale, limitandosi a ventilare scenari catastrofici che investiranno il settore dei motori diesel nel 2020. È  stato altresì accennato a un ipotetico volume produttivo e a un “part number” ma senza un report o un piano. E intanto gli operai sono in regime di solidarietà da marzo e da lunedì dipendenti e sindacati sono in presidio permanente per ottenere di conoscere dalla Honeywell i veri piani per l’immediato futuro, di cui persino Confindustria si dice all’oscuro».

 

Per Pagano occorre «subito un incontro con i vertici Honeywell per fare chiarezza sul presente e sulle prospettive di produzione e di occupazione, e scongiurare ripercussioni negative sulle oltre 400 famiglie dei dipendenti. È triste, comunque, dover constatare come le somme stanziate dalle Giunta Chiodi per il Progetto del Campus Automotive mirato ad attrarre investimenti nel polo produttivo della Val di Sangro, siano state congelate e dirottate altrove dalla Giunta D’Alfonso, infliggendo un duro colpo allo sviluppo del territorio: una miopia politica, neppure mascherata dai proclami, di cui si continuano a vedere le conseguenze nefaste».

 

«La politica – conclude Pagano – deve dare risposte concrete e, soprattutto deve darle adesso. Forza Italia si schiera al fianco dei dipendenti e dei sindacati e si impegna sin d’ora a fare tutto il possibile per scongiurare un esito negativo del “Caso Honeywell” che suonerebbe come un’irreversibile manifestazione non della crisi di un’azienda, ma dell’intero territorio».

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Il bilancio dei controlli della Polizia in estate, 61 arresti in tre mesi

Sono stati 47 a Pescara e 106 in ambito provinciale, tra il 15 giugno e il 15 settembre, i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica disposti del questore, Francesco Misiti, con l'arresto di 61 persone e la denuncia di altre 361. Sul fronte della prevenzione, intenso e' stato l'impegno della Digos nel monitoraggio dei movimenti sociopolitici e nel controllo di manifestazioni all'aperto. Incisiva e' stata l'attivita' della Squadra Mobile nella prevenzione e repressione dei reati, con l'esecuzione di 16 arresti in flagranza e a 10 misure di custodia cautelare. La capillare azione di controllo del territorio con gli equipaggi della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, nonche' con il prezioso contributo del personale specializzato della Squadra degli Artificieri e delle unita' Cinofile, hanno portato all'esecuzione di diverse operazioni di contrasto alla prostituzione e allo spaccio di droga. Numerose le attivita' di controllo nei locali pubblici e negli esercizi annessi agli stabilimenti balneari dove gli uomini della Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell'Immigrazione hanno registrato 28 infrazioni in massima parte di natura amministrativa, denunciando quattro persone all'Autorita' Giudiziaria. Preziosa e' stata ancora una volta la sinergia messa in campo tra tutte le forze di polizia sul territorio provinciale. 

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Allagamenti, Cozzi: Iniziano i lavori in via Umbria a Montesilvano

«Abbiamo puntato una decisa attenzione sul problema degli allagamenti, mettendo in atto tutte quelle opere necessarie a contenere, ridurre e risolvere criticità e disagi che affliggono i nostri concittadini in concomitanza di fortissime precipitazioni. Nel corso della prossima settimana prenderà il via un altro intervento significativo, che darà una risposta ai residenti». Lo dice l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi che annuncia gli interventi in via Umbria.

«Le opere  -  specifica l’assessore -  riguardano il tratto compreso tra il lungomare e via Emilia. Si tratta di interventi di circa 90.000 euro che rientrano in un ampio progetto che riguardava anche via Sangro. I lavori consistono nella realizzazione di una vasca di raccolta dell’acqua piovana con un sistema di pompaggio verso il collettore rivierasco e della linea lungo la strada, oltre ovviamente al rifacimento di asfalto e segnaletica. Tali interventi ridurranno notevolmente il rischio allagamenti, tutelando la sicurezza dei cittadini residenti. Questo è solo l’ultimo dei lavori programmati dalla nostra Amministrazione, che ha predisposto un piano articolato per arginare questo fenomeno. Inizieranno nelle prossime settimane i lavori su altre tre traverse del lungomare, sulle quali è stata condotta un’indagine geologica approfondita. Si tratta di via Piemonte, via Maremma e la zona di via Emilia, per le quali sono stati stanziati ben 400.000 euro».

Nello specifico si tratta dell’adeguamento idraulico di via Piemonte, della sistemazione delle traverse di via Emilia e dell’adeguamento idraulico di via Maremma. I lavori di via Piemonte e via Maremma verranno condotti parallelamente, mentre le opere di via Emilia verranno avviate dopo il completamento di quelle di via Piemonte, alla luce dei risultati ottenuti.

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Lanciano, aggredito l’avvocato del Comune

Rifiuta di lasciare la casa parcheggio comunale che occupa abusivamente e aggredisce il dirigente dell'Avvocatura del Comune di Lanciano ferendolo al viso con due pugni. Subito dopo tenta di colpirlo con un coltello a serramanico, per fortuna non riuscendo nell'intento. Medicato in ospedale, il legale, Giovanni Carlini ,e' stato giudicato dai medici guaribile in 15 giorni per un trauma facciale. L'episodio e' verificato oggi poco dopo le 11 nel centro storico di Lanciano. Carlini aveva accompagnato l'ufficiale giudiziario che doveva notificare l'intimazione di sfratto. Sull'episodio indagano ora i carabinieri. Il sindaco Mario Pupillo, con l'Amministrazione comunale, ha espresso solidarieta' all'avvocato definendo quanto accaduto una 'vile aggressione'. "Il dirigente e' stato selvaggiamente aggredito mentre era in servizio per conto dell'Ente - aggiunge Pupillo -. Il fatto e' stato denunciato alle forze dell'ordine e ci auguriamo che il responsabile della gravissima aggressione venga assicurato in tempi brevi alla giustizia. Quanto accaduto e' intollerabile, soprattutto perche' segue a distanza di poco piu' di un anno un'altra gravissima aggressione subita nel giugno 2016 da due dipendenti del Settore Politiche Sociali. Questa inaudita violenza contro chi svolge servizio a favore della comunita' e' da condannare pubblicamente" ha concluso il sindaco di Lanciano.

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Picchia la moglie, arrestato operaio nel chietino

Un operaio albanese di 50 anni, M.C. le sue iniziali, e' stato arrestato dai carabinieri di Ortona per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate: il Gip presso il Tribunale di Chieti ha convalidato l'arresto e disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Vittima di violenze all'interno delle mura domestiche, da alcuni mesi, e' la moglie, M.K. di 43 anni, albanese anche lei. La donna ieri sera, dopo l'ennesima aggressione, convinta dalla sorella e dalla figlia a non sottostare piu' alle angherie del marito, ha telefonato ai Carabinieri di Ortona per segnalare che l'uomo, al culmine dell'ennesimo litigio, l'avrebbe massacrata di botte alla presenza della figlia minorenne. I militari, giunti sul posto nel giro di pochissimi minuti, sono riusciti a bloccare l'uomo che tentava di allontanarsi dalla casa subito dopo aver colpito la donna alla testa, alle braccia e al corpo con tutto cio' che gli era capitato tra le mani durante il litigio ovvero uno stendino per la biancheria, una sedia ed altro ancora. La donna, dopo essere stata medicata presso l'ospedale di Ortona per un serie di traumi alla testa, alle braccia e al dorso, per i quali ha ottenuto 15 giorni di prognosi, ha denunciato il marito sia per l'ultima aggressione sia per una serie di altre aggressioni subite negli ultimi mesi. 

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Metanodotto esploso a Pineto, al via l’udienza preliminare 

Tre posizioni stralciate per difetti di notifica, ammissione come parti civili di Wwf, Legambiente (rappresentate dall'avvocato Tommaso Navarra) e Comune di Pineto (rappresentato dall'avvocato Luigi Guerrieri) e citazione del responsabile civile di Snam Rete Gas. E' quanto stabilito questa mattina nel corso dell'udienza preliminare per l'esplosione, a marzo 2015, di un tratto del metanodotto Ravenna-Chieti a Mutignano. Udienza che si e' tenuta davanti al giudice Giovanni De Rensis e che vede nel collegio difensivo anche l'ex ministro Paola Severino, ed aggiornata al 31 gennaio per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per disastro colposo firmata dalla Procura di Teramo per 21 persone tra responsabili tecnici ed amministrativi di Snam Rete Gas che sotto vari ruoli e profili avevano competenze sul distretto sud orientale. Di questi 21 solo per 18 si decidera' nell'udienza di gennaio, mentre per le tre posizioni stralciate sara' fissata una nuova udienza preliminare. Sotto accusa, presunte negligenze dei 21 dipendenti di Snam Rete Gas, relative in particolare alle modalita' con cui nel 2010 furono realizzati alcuni lavori volti ad eliminare lo stato di tensione della condotta gia' emerso negli anni precedenti. Per la Procura, in realta', l'azienda avrebbe inizialmente correttamente predisposto un piano di interventi, che pero', all'atto della realizzazione, sarebbero stati effettuati in maniera difforme a quanto preventivato. Inoltre, sempre secondo la Procura, nonostante gia' nel 2008 fossero state evidenziate due deformazioni della condotta, le corde estensimetriche che avrebbero dovuto consentire un attento monitoraggio della situazione rispetto ai movimenti del terreno, sarebbero state posizionate in maniera errata, cosi' come secondo i consulenti della Procura sarebbe stata valutata in maniera sbagliata la natura della deformazione scoperta lungo il tratto interessato.

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Spaccio di droga, 11 condanne tra 6 e 16 anni a Chieti

Condanne da un minimo di sei anni e tre mesi di reclusione ad un massimo di 16 anni sono state inflitte dal Tribunale di Chieti a undici persone in un processo scaturito da un'inchiesta dei Carabinieri sulla detenzione, cessione e il rasporto di cocaina risalenti al 2009. Il collegio, presieduto da Geremia Spiniello, giudici a latere Andrea Di Berardino e Valentina Ribaudo, ha inflitto 16 anni di reclusione e 170.000 euro di multa ad Alberto Toto, 45 anni residente a Serramonacesca al quale insieme a numerosi episodi di cessione sono stati contestati quattro episodi di tentata estorsione finalizzati ad ottenere il pagamento della droga da altrettanti acquirenti; 14 anni e 120.000 euro di multa sono stati inflitti ad Aliosha Mammarella, 34 anni di Chieti al quale viene anche contestata una tentata estorsione; 12 anni di reclusione e 100.000 euro di multa ad Alessandro D'Alessandro, 41 anni di Chieti. E ancora: 9 anni e 80.000 euro di multa la condanna per Valentina Scoppetta, 30 anni residente a Bucchianico, 8 anni e 60.000 euro sono stati inflitti a Giuseppe Mancini, 84 anni, originario di Alanno e residente a Chieti. Sette anni e 6 mesi sono stati inflitti a Julin Zefi, un albanese di 36 anni risidente a Ortona, 7 anni e 40.00 euro di multa a Denis Saliu di 28 anni pure di origini albanesi, 7 anni a Luana Mammarella, 33 anni, nata a Chieti e residente a Pescara. Sei anni, 9 mesi e 30.000 euro di multa la condanna inflitta a Guglielmo Miseri, 39 anni, nato a Ortona e residente a Cepagatti, 6 anni e 6 mesi e 28.000 euro di multa la pena inflitta a Monia Toto, 43 anni di Chieti, 6 anni, 3 mesi di reclusione e 27.000 euro a Fausto Gallo, 45 anni, nativo di Cercola ma residente a Pescara. 

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Alanno, vigili del fuoco impegnati nello spegnimento di un incendio

Vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio di sterpaglie che si e' sviluppato ad Alanno, in localita' Oratorio. Considerando che la zona e' piuttosto impervia e che non distante dal fronte del rogo ci sono delle abitazioni, per domare le fiamme e' intervenuto anche l'elicottero, che sta effettuando dei lanci. Sul posto sono al lavoro tre squadre dei Vigili

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