Cronaca

L’Aquila, arrestato componente di una baby gang pescarese

Un 16enne e' accusato di essere responsabile, con un suo coetaneo, di piu' rapine tentate o consumate a Pescara. Il ragazzo, da quanto emerso dalle indagini, avrebbe adocchiato le probabili vittime e con violenza e minacce si faceva consegnare soldi e oggetti vari. Ora e' stato individuato e fermato dal personale della Squadra Mobile di l'Aquila ed e' ora a disposizione dell'Autorita' giudiziaria, nell'Istituto Penale Maschile e Femminile per Minorenni di Casal del Marmo, in regime di detenzione. La misura e' stata adottata sulla base di un provvedimento emesso dal Giudice del Tribunale per i Minorenni di L'Aquila Aquila, Petra Giunti, su richiesta del Pubblico Ministero Antonio Altobelli.

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Nuovi sopralluoghi a Castelnuovo di Campli

Nuovi sopralluoghi a Castelnuovo di Campli, di tecnici di Protezione Civile regionale e nazionale, accompagnati dai docenti universitari delle facolta' di Chieti e Firenze, per i lavori di messa in sicurezza della scarpata franata dopo l'ondata di maltempo di gennaio scorso. La verifica degli interventi ha anche focalizzato la programmazione dei lavori che a breve verranno avviati per la zona piu' antica di Castelnuovo di Campli, sulla base della relazione che proprio la Protezione Civile ha rimesso nei giorni scorsi. I lavori cominceranno con gli interventi nella Chiesa di San Giovanni Battista per la messa in sicurezza dell'edificio e la successiva regimentazione delle acque. Il passaggio successivo sara', invece, quello del consolidamento. "Sono soddisfatto che i lavori procedano secondo la programmazione che era stata stabilita - ha commentato il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale - sono interventi importanti a difesa di una porzione del territorio che e' stata violentemente colpita prima dal terremoto e successivamente dall'ondata di maltempo. Come amministrazione continueremo a vigilare con la massima attenzione affinche' si faccia ogni intervento a tutela dell'intero abitato. Oltre agli interventi e' cura della nostra amministrazione continuare a monitorare l'intera zona per capire i movimenti della terra e prevenire ulteriori danni".

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San Salvo, telecamere contro l’abbandono dei rifiuti

 Controllo dei rifiuti abbandonati attraverso l'apertura dei sacchi e riprese televisive con telecamere che si attivano automaticamente. E' l'attivita' di controllo e repressione che il Comune di San Salvo ha predisposto per individuare e multare coloro che abbandonano i rifiuti nel territorio comunale. "In questo ultimo periodo - rende noto il Comune - sono stati elevati 32 verbali con sanzioni pecuniarie che vanno da 160 a 480 euro. In alcuni casi l'uso delle telecamere ha permesso di individuare i responsabili attraverso il numero della targa. "L'abbandono dei rifiuti e' il risultato di uno scarso senso civico di alcuni cittadini a danno di tutta la comunita'. Produce danni d'immagine per la citta' - evidenzia il sindaco Tiziana Magnacca - e provoca maggiori costi per le casse comunali, sia per le spese da sostenere per la raccolta e sia per il conferimento in discarica".

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Incidente mortale a Lanciano, perde il controllo dell’auto e finisce contro un albero

Grave incidente stradale stamani a Lanciano lungo Viale Martiri VI Ottobre. Vi ha perso la vita un uomo di 55 anni, M.N., infermiere. Secondo le prime ricostruzioni sembra che l'uomo abbia perso il controllo della vettura, probabilmente a causa di un malore, urtando prima una macchina parcheggiata lungo il viale e poi finendo la sua corsa contro un albero. E' scattato subito l'allarme e la macchina dei soccorsi. Quando sono arrivati i sanitari del 118 hanno cercato a lungo di rianimarlo ma ogni sforo è stato inutile perché l'uomo cessava di vivere di li' a poco.

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Tenta di investire vigili impegnati in presidio Ztl Chieti

Un automobilista ha cercato di investire ieri sera due vigili urbani che a Chietistavano presidiando una zona a traffico limitato in centro che solo da pochi giorni e' stata attivata. Solidarieta' al Comando della Polizia Municipale e ai due agenti in servizio e' stata espressa dall'assessore al traffico del Comune di Chieti Mario Colantonio unitamente al sindaco Umberto Di Primio e all'intera giunta municipale. ''Nella serata di ieri, alle ore 20 circa - spiega Colantonio - all'imbocco della Ztl di via Cesare De Lollis sottoposta a controllo assistito come ampiamente comunicato nei giorni scorsi, un automobilista a dir poco irresponsabile ha forzato volutamente lo stop imposto dai vigili tentando anche di investirli. Sicuramente l'intenzione non era solo quella di voler transitare sulla strada. Gli agenti impegnati nel loro lavoro hanno tempestivamente avvisato il Comando e gia' da questa mattina si e' sulle tracce dell'irresponsabile e pericoloso trasgressore. Anche una normale attivita' di servizio utile alla collettivita' posta in atto dalla Polizia Municipale - conclude Colantonio - espone, purtroppo, gli agenti impegnati in divisa a situazioni di grave pericolo''. 

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Feri’ con un coltello l’ex compagna, condannato a 6 anni 2 mesi 

Il gup del Tribunale di Vasto Caterina Salusti ha condannato questo pomeriggio a 6 anni e 2 mesi Francesco Leuci, 55 anni ex finanziere, che il 25 settembre di un anno fa feri' con un coltello l'ex compagna Michelina Potenza. Il magistrato, nel corso del rito abbreviato, ha ritenuto sussistere il reato di tentato omicidio avvenuto nella centralissima piazza Rossetti. Gli avvocati difensori Luigi Di Penta e Antonello Cerella hanno cercato di dimostrare che "per le modalita' della condotta e per i pregressi rapporti intercorsi tra vittima e aggressore non fosse configurabile il reato di tentato di tentato omicidio di lesioni perche' non e' emersa la volonta' di voler uccidere e per l'esiguita' della prognosi". La pubblica accusa, tenuta dal procuratore capo Giampiero Di Florio, aveva chiesto la condanna a 8 anni di reclusione. Leuci, attualmente agli arresti domiciliari, si era mostrato pentito attraverso una lettera di scuse oltre ad aver risarcito il danno. 

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Sequestrata dalla Polizia a Pescara una casa d’appuntamenti

 Sequestrata dalla Polizia a Pescara una casa d'appuntamenti. Nella misura cautelare del sequestro preventivo, l'Autorita' Giudiziaria ha disposto anche il divieto di dimora nella provincia di Pescara di una 48enne originaria della Repubblica Dominicana, che deve rispondere del reato di favoreggiamento della prostituzione. Accertamenti condotti anche tramite l'ascolto di alcuni testimoni, avevano fatto emergere che l'abitazione veniva da tempo utilizzata come una vera e propria casa d'appuntamenti dai suoi occupanti

L'indagine della Squadra Mobile della Questura pescarese era nata nell'agosto scorso quando gli inquirenti scoprirono che la straniera, locataria di un appartamento a Pescara, nella zona di Portanuova, ospitava in subaffitto due donne e un transessuale sudamericani, dietro il pagamento "in nero" di 350 euro a settimana da ciascuno dei tre. 

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Chiuso un ristorante a Pescara dopo un blitz del Nas, per l’uso delle acque

I Carabinieri del Nas di Pescara hanno ispezionato un ristorante della riviera del capoluogo adriatico, annesso ad uno stabilimento balneare, che utilizzava abusivamente acque "non classificate" provenienti da un pozzo. Gli accertamenti, svolti in sinergia con il Dipartimento di Prevenzione della Asl, hanno portato all'emissione, da parte dell'autorita' competente, di un provvedimento di sospensione di tutte le attivita' di somministrazione di alimenti e bevande e di divieto di utilizzo dei servizi annessi all'attivita' di balneazione, nei confronti del ristoratore pescarese. Dagli accertamenti dei militari dell'Arma per la tutela della salute e' emerso che la struttura non era piu' allacciata alla rete idrica cittadina da qualche mese e stava captando acque "non classificate", invece di utilizzare quelle potabili. Il rischio per la salute pubblica e' alto, poiche' quelle acque venivano impiegate nell'ambito dell'attivita' di ristorazione e per il funzionamento di docce e servizi igienici per la clientela.

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Svaligiato supermercato ad Atessa

Svaligiato il discount Eurospin di Atessa localita' Piana La Fara. I malviventi hanno sfondato la vetrina di ingresso con un camioncino e poi hanno prelevato la cassaforte contenente gli incassi. L'ammontare del danno e' in corso di valutazione ma si stima che sia superiore ai 20mila euro. I malviventi hanno agito intorno alle ore 4 di stamani. Gli investigatori stanno visionando le telecamere presenti in zona per poter identificare gli autori del colpo. Lo stesso discount negli ultimi anni e' stato oggetto di altri colpi. Delle indagini si occupano i carabinieri della Compagnia di Atessa coordinati dal luogotenente Federico Ciancio. 

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Honeywell, Forza Italia: difendere 420 dipendenti significa difendere produttività e competitività Abruzzo

«Siamo ormai al paradosso: un’azienda che assegna premi di produzione come riconoscimento alla qualità e alla quantità del lavoro degli abruzzesi, apre una vertenza di lavoro e fa aderire tutti i dipendenti ai contratti di solidarietà, dando segnali preoccupanti e disegnando inquietanti scenari sul fronte dell’occupazione». Il coordinatore regionale di FORZA ITALIA Nazario Pagano interviene sul caso dell’Honeywell di Atessa, l’unico stabilimento italiano della società statunitense che in Val di Sangro produce turbocompressori montati sulle autovetture dei più importanti marchi europei e americani. Il futuro dell’Honeywell investe quello di 420 tra dirigenti, quadri, operai altamente specializzati e delle loro famiglie, che si ritrovano a dover temere una delocalizzazione che spazzerebbe via, con i posti di lavoro,  un trentennio di risultati  che la stessa azienda ha più volte lodevolmente rimarcato».

 

«In questa vicenda – insiste Pagano – ci sono aspetti che richiedono una mobilitazione fattiva e concreta, ma soprattutto immediata e forte, per scongiurare un epilogo nefasto non solo per i dipendenti, ma anche per il tessuto produttivo  e competitivo abruzzese. La Honeywell è in attivo, paga regolarmente gli stipendi, a volte persino in anticipo, premia i suoi lavoratori, eppure apre il fronte della crisi che, sicuramente, non  è né economica né qualitativa o quantitativa, ma di cui non fornisce spiegazioni. L’azienda ha infatti disertato un tavolo di confronto a livello ministeriale, limitandosi a ventilare scenari catastrofici che investiranno il settore dei motori diesel nel 2020. È  stato altresì accennato a un ipotetico volume produttivo e a un “part number” ma senza un report o un piano. E intanto gli operai sono in regime di solidarietà da marzo e da lunedì dipendenti e sindacati sono in presidio permanente per ottenere di conoscere dalla Honeywell i veri piani per l’immediato futuro, di cui persino Confindustria si dice all’oscuro».

 

Per Pagano occorre «subito un incontro con i vertici Honeywell per fare chiarezza sul presente e sulle prospettive di produzione e di occupazione, e scongiurare ripercussioni negative sulle oltre 400 famiglie dei dipendenti. È triste, comunque, dover constatare come le somme stanziate dalle Giunta Chiodi per il Progetto del Campus Automotive mirato ad attrarre investimenti nel polo produttivo della Val di Sangro, siano state congelate e dirottate altrove dalla Giunta D’Alfonso, infliggendo un duro colpo allo sviluppo del territorio: una miopia politica, neppure mascherata dai proclami, di cui si continuano a vedere le conseguenze nefaste».

 

«La politica – conclude Pagano – deve dare risposte concrete e, soprattutto deve darle adesso. Forza Italia si schiera al fianco dei dipendenti e dei sindacati e si impegna sin d’ora a fare tutto il possibile per scongiurare un esito negativo del “Caso Honeywell” che suonerebbe come un’irreversibile manifestazione non della crisi di un’azienda, ma dell’intero territorio».

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